Rivalutiamo Who Dunnit? SI PUO' FARE!

[Thomas Eiselberg]

Comunque, quando dici (riferito al brano) che "Sbagliano secondo me anche quelli che la definiscono genialata, perchè il senso del brano è l'esatto opposto" non è nemmeno quella la Verità assoluta.
Perchè tutto quanto può dire ognuno di noi a vantaggio o meno del brano è sempre alla fine riconducibile a concetto puramente soggettivo.

mi sembrava di aver scritto secondo me

[steve63]

NO

[rkive]

Un paragone fra Whodunnit e i Devo ripropone la celebre e sempre temuta mescolanza fra il risotto e alcuni particolari rifiuti organici prodotti dagli esseri umani.

Girl U Want, uscita nel 1980, è un pezzo figlio dei suoi tempi, con continui cambiamenti di ritmo, frasi che si incrociano e un ritornello orecchiabile. Non è un incubo ripetitivo e insostenibile.

Il modo in cui i Devo nei loro primi tre album propongono le tastiere deve al rock degli anni settanta e alla sperimentazione di scuola inglese molto più di quanto Whodunnit possa vantare. Duty now for the future è un disco ricco di inutizioni e di tempi dispari minimalizzati.

Mi spiace, ma non sono d'accordo. E' un paragone che offende la band di Akron. Dei colossi nel loro genere.

Who Dunnit?, è stato definito da Phil Collins come «la risposta dei Genesis al punk».

Mi chiedevo a quale brano si riferiva Phil, e grazie a questo post ho trovato una risposta che mi ha convinto (anche se non è quella giusta per me gli si avvicina molto).

Devo - Girl U Want (Video)
https://youtu.be/g4-2onb62y8

In effetti anche nel video i Devo hanno qualcosa in testa, come Collins in Who Dunnit.
https://youtu.be/8R6qu62xekE

Avevo pensato a My Sharona dei The Knack del 1979, solo per il ritmo, ma ero fuori strada.

The Knack - My Sharona
https://youtu.be/bbr60I0u2Ng

[aorlansky60]

"Who Dunnit?, è stato definito da Phil Collins come «la risposta dei Genesis al punk»."

Ah!

Ora finalmente capisco... ...inquadrata in questo contesto, l'affermazione di Phil [e la canzone stessa] sà tanto di "presa per i fondelli" verso tutti coloro che [oltre 40anni fà] si credevano dei geni(sic) e rivoluzionari musicali...

[rkive]

"...verso tutti coloro che [oltre 40anni fà] si credevano dei geni(sic) e rivoluzionari musicali...

Premetto che non conosco i Devo, e non li giudico da questo brano.

Però se nella musica viene introdotto qualcosa di nuovo o di diverso, mi sembra giusto riconoscerne il merito.

[Thomas Eiselberg]

Who dunnit e' una parodia palese, un "brano scherzo", un qualcosa che non vuole in alcun modo essere presa sul serio (basta vedere come la suonavano dal vivo).

Quindi non e' questione di "rivalutare", e' questione di accettare o meno questo scherzo, questa provocazione. Per me ci puo' stare, viste le ciofeche che di li', a poco sforneranno (e quelle invece non erano parodie ma pezzi che loro credevano davvero essere degni di un disco dei Genesis). E' un modo per non prendersi troppo sul serio. Direi una parodia del punk piu' che un "offesa" al Prog, i Devo come paragone possono starci.

Se poi lo si vuole giudicare davvero come un pezzo serio (cosa che non e' e non vuole essere) normale che possa sembrare una ciofeca. Pero' non e' la prospettiva giusta dalla quale partire

[maomac 2]

Devo essere sincero a me non è mai dispiaciuta e quando mi capita la ascolto volentieri, io l'ho sempre intesa come una canzone scacciapensieri e penso che così deve essere interpretata

[Fizzo]

È evidente che è un pezzo cazzone, è veramente brutta, non so ma mi disturba.

[Montecristo]

Non si puà! Non si puà! Non si puà!

[aorlansky60]

"...verso tutti coloro che [oltre 40anni fà] si credevano dei geni(sic) e rivoluzionari musicali...

Premetto che non conosco i Devo, e non li giudico da questo brano.

Però se nella musica viene introdotto qualcosa di nuovo o di diverso, mi sembra giusto riconoscerne il merito.

...è tutto molto relativo, perchè non sempre a "nuovo e/o diverso" corrisponde necessariamente "buono e/o ottimo"...

[aorlansky60]

...non so se ne ho mai accennato in questo forum: molto tempo fà lessi una dichiarazione di Phil Collins inerente "la genesi" della canzone...

Collins cita che «...eravamo nel mezzo delle sessions per l'album che sarebbe diventato "Abacab"; tra una jam di prova e l'altra, quando ci fermavamo, Tony iniziava a suonare un refrain alle tastiere, sempre lo stesso ad ogni interruzione, tutte le volte... a forza di sentirlo in ripetizione, finì col diventarmi quasi insopportabile, finchè ad un certo punto esclamai

"OK TONY!... LA FAREMO!!!..."

( )

...ci misi su un testo "cretino" elaborato in fretta, ed ecco che in poco tempo la canzone era nata, pronta per essere registrata... »



non nobilissima come "genesi" (scommetto che altri capolavori della band hanno avuto gestazione diversa, sicuramente più studiata ed elaborata) comunque nei ricordi di Collins, questo sembra essere "quanto"...

[rkive]

...è tutto molto relativo, perchè non sempre a "nuovo e/o diverso" corrisponde necessariamente "buono e/o ottimo"...

Il mio giudizio di Who Dunnit l'avevo scritto sul post di Abacab:

Who Dunnit.
Ancora adesso è difficile da ascoltare.
E' incredibile che a Tony piaccciono queste cose.

Non capivo invece la frase di Phil Collins: «la risposta dei Genesis al punk», perchè pensavo al punk come un tipo di rock "aggressivo".

Invece il brano dei Devo- Girl U Want, ha un qualcosa di tecno "demenziale", che secondo me era un qualcosa di nuovo nel panorama musicale.

Sono daccordo che "nuovo" non significa che sia un "capolavoro", però prendendo in prestito la filosofia classica un "ente" è sempre un qualcosa di positivo.

[highinfidelity]

non nobilissima come "genesi" (scommetto che altri capolavori della band hanno avuto gestazione diversa, sicuramente più studiata ed elaborata) comunque nei ricordi di Collins, questo sembra essere "quanto"...

Sorprende un po' dirlo ma moltissime loro canzoni, direi praticamente tutte, sono nate nello stesso identico modo: session alla "come viene viene", riff a casaccio, poi si riascoltava e si vedeva se era venuto fuori qualcosa di buono. Se non veniva fuori niente di buono si riascoltava il nastro rallentato e si vedeva se ciò che a velocità normale era una schifezza a velocità ridotta diventava spendibile. Per esempio No Son Of Mine è nata proprio in quest'ultimo modo. E' per quello che dicono sempre "dobbiamo chiuderci in studio e vedere se viene fuori qualcosa di buono": perché pare proprio che ci arrivino senza nessuna idea particolare già pronta da proporre.

Si lo so, anch'io avrei desiderato che avessero un metodo più intellettuale e accademico, o anche solo più ispirato, ma facevano proprio così. Per cui Who Dunnit? può piacere o non piacere, ma è nata più o meno come tutte le altre.

[harlequin]

Be' dai, c'erano quelle che venivano fuori così e altre frutto di una grande ricerca personale: vedi One for the vine per esempio. Diciamo che non c'è un modo univoco di lavorare.

[Thomas Eiselberg]

Sorprende un po' dirlo ma moltissime loro canzoni, direi praticamente tutte, sono nate nello stesso identico modo: session alla "come viene viene", riff a casaccio, poi si riascoltava e si vedeva se era venuto fuori qualcosa di buono. Se non veniva fuori niente di buono si riascoltava il nastro rallentato e si vedeva se ciò che a velocità normale era una schifezza a velocità ridotta diventava spendibile.

Vero, ad esempio é risaputo che fecero una cosa del genere per Turn it on again. Il brano in questo caso in origine aveva un riff molto piú lento. Poi Phil suggerí di velocizzarlo a Mike e...
Diciamo che nel periodo d'oro però questo processo richiedeva molti piú scambi di opinioni e le session erano molto piú serrate, mentre nell'ultimo periodo si tendeva a buttar dentro i pezzi in modo molto piú naturale. Vedevano se una cosa a loro modo funzionava e si dicevano "ok mettiamocela". A volte uscivano pezzi perfetti cosí, altre volte forse avrebbero avuto però bisogno di qualche altra rifinitura.

[rkive]

Be' dai, c'erano quelle che venivano fuori così e altre frutto di una grande ricerca personale: vedi One for the vine per esempio. Diciamo che non c'è un modo univoco di lavorare.

Mi pare di aver letto di One For The Vine, che Tony Banks l'avesse portato già pronto dicendo agli altri: si suona così!

Negli anni '80 Phil Collins non voleva più comporre come Lennon-Mccartney, cioè uno portava il brano e l' altro aggiungeva delle modifiche e viceversa.

Così fu presa la strada delle Jam più o meno "improvvisate".

[Starless74]

Sì, One For The Vine era tutta scritta e Tony la suonò per intero agli altri, al pianoforte. Fu anche registrata piano e batteria per poi aggiungere il resto sopra.
Com'è noto, uno dei temi del pezzo, adattato sul groove che Phil aveva preso in prestito da Nubian Sundance dei Weather Report, divenne Wot Gorilla?.
Sullo stesso ritmo, Steve aveva proposto Please Don't Touch ma come sappiamo le cose andarono diversamente...

Non appena le carriere soliste parallele al gruppo furono consolidate (pur con fortuna diversa, come sappiamo) le composizioni individuali, riservate principalmente ai dischi "solo", cedettero il passo a quelle collettive e, specie da Mama in poi, il metodo fu quello di attaccare la drum machine e jammarci sopra per poi rifinire e strutturare le parti migliori in un secondo tempo. Genesis, Invisible Touch e We Can't Dance incominciarono tutti con zero composizioni pronte e metodo work-in-progress.

[rkive]

il metodo fu quello di attaccare la drum machine e jammarci sopra per poi rifinire e strutturare le parti migliori in un secondo tempo. Genesis, Invisible Touch e We Can't Dance incominciarono tutti con zero composizioni pronte e metodo work-in-progress.

Una curiosità.

Peter Gabriel e Phil Collins hanno reso famoso il metodo di comporre degli hit partendo dal ritmo della batteria o della drum machine.

Ma sono stati i primi, o sono stati preceduti da altri musicisti, tipo Brian Eno, i Talking Heads, oppure banalmente dalla Disco Music.

[outcast]

Pezzo inascoltabile. Non ha senso