Retrospettiva Genesis 1967 - 1975

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Retrospettiva Genesis 1967 - 1975

Postby marcoleodori » 29 Sep 2008, 07:25

Questa retrospettiva la pubblicai sul numero 8 di Wonderous Stories molti anni fa... L'ho promessa a Romeo e la inserisco. Oggi come oggi sicuramente potrei scrivere moltissime cose in più apprese sulle splendide pagine di questo Forum. La dedico quindi a Romeo e a tutte le belle persone che si possono incontrare da queste parti....

Genesis 1967 - 1975: La nascita di un mito.

Quella dei Genesis è divenuta con il passare del tempo una leggenda, non a caso "La loro leggenda" era il titolo del libro/tributo scritto dal giornalista - fotografo, nonchè loro amico di vecchia data, Armando Gallo, di fatto colui che con i suoi pezzi sul mitico Ciao 2001 (...quanto ci manchi...) contribuì non poco a far conoscere la band in Italia. A quasi trent'anni dal poco significativo debutto avvenuto, nel Febbraio del 1968, con il singolo "The Silent Sun/That's Me", la storia perde i contorni e si trasforma in 'mito'. Viene voglia di ripercorrere ancora una volta gli antichi sentieri, per chi c'era e non si stancherà mai di sentirsi raccontare di nuovo la 'same old story' e per chi non c'era e vuole provare per un attimo un brivido lungo la schiena abbeverandosi alla 'Fontana di Salmacis". Tutto ha inizio in un austero college chiamato Charterhouse, nel Surrey a poca distanza da Londra. E' qui che i giovanissimi Peter Gabriel, Anthony Banks, Michael Rutherford ed Anthony Phillips muovono i primi passi formando alcune band giovanili dalle cui ceneri nasceranno i Genesis. Tutto ha inizio con le formazioni 'The Anon' e 'The Garden Wall’. Phillips e Rutherford fanno parte dei primi, Banks e Gabriel dei secondi, a queste due band bisogna aggiungerne una terza, quella dei 'The Spoken Word', in cui militarono Peter come batterista ed Ant Phillips alla chitarra con David Thomas e Ronnie Gunn (recentemente riapparsi con la pubblicazione di una raccolta di vecchie composizioni intitolata "The Giants Dance"). L'occasione per costituire la formazione che di lì a breve prenderà il nome di Genesis, viene data da Jonathan King, ex alunno della Charterhouse e produttore della Decca Records, il quale venuto in possesso di un nastro contenente sei brani scritti per la maggior parte dalla coppia Phillips/Rutherford ("Try a Little Sadness"/"That's Me"/"Listen On Five"/"Don't Wash Your Back","Patricia" e "She's Beautiful" scritta da Banks/Gabriel), decise di contattare i giovani musicisti ed in breve li mise sotto contratto (di un solo anno di durata, contro i cinque che avrebbe voluto ma che non ottenne per il volere contrario dei genitori dei futuri Genesis). Alla fine del 1967 la band è al lavoro in sala ai Regent Studios per registrare i quattro brani che compariranno nei primi due singoli, il già citato "The Silent Sun/That's Me" e "A Winter's Tale/One Eye Hound". I due 45 giri verranno apprezzati dalla critica ma non otterranno molto successo per quanto riguarda le vendite. La formazione comprende Peter Gabriel alla voce, Tony Banks alle tastiere, Anthony Phiilips alla chitarra, Mike Rutherford al basso e Chris Stewart alla batteria. Con questo line-up la band (che nel frattempo ha sostituito il batterista Chris Stewart con John Silver) torna in sala durante il periodo estivo per realizzare "From Genesis to Revelation" un concept album ante litteram, in cui 13 'semplici pop songs', ispirate a gruppi di punta di quel periodo come Beatles e Bee Gees (che piacevano molto a Jonathan King, motivo per cui Gabriel imitò il modo di cantare di Robin Gibb in "The Silent Sun") vennero appesantite da arrangiamenti orchestrali fino a renderle assai diverse da quanto concepito in origine. Al punto che i Genesis rinnegheranno sempre il loro album d'esordio, preferendogli "Trespass", primo lavoro a rappresentare, pur con tutte le ingenuità presenti, la vera anima del gruppo. "From Genesis to Revelation" viene pubblicato nel Marzo del 1969 e vende poche centinaia di copie, nel frattempo scade il contratto annuale con la Decca e visto lo scarso successo non viene rinnovato. Segue un periodo in cui le possibilità che la band vada avanti sembrano veramente inesistenti. Poi avviene la svolta: Phillips e Rutherford decidono di continuare, trascinandosi dietro i poco convinti Banks e Gabriel, viene reclutato un terzo batterista, John Mayhew, con un'inserzione sul Melody Maker e dopo la realizzazione di quattro nuovi brani (che comprendevano fra l'altro "White Mountain" e "Dusk") e sei mesi di ritiro nel cottage del padre di Richard MacPhail (ex componente degli Anon) nei pressi di Dorking, la band è pronta per iniziare la vera e propria carriera. E' John Anthony, produttore dei Rare Birds e Van Der Graaf Generator, a permettere ai Genesis di entrare in contatto con Tony Stratton Smith, proprietario della Charisma Records, che dopo averli visti in concerto al Ronnie Scott's propone un contratto alla formazione. A Luglio del 1970 il gruppo è in sala per registrare "Trespass", album contenente sei brani (fra cui la dura "The Knife" e le sognanti "White Mountain" e "Dusk", rivedute e corrette per l'occasione) segna un incredibile passo avanti rispetto al disco di esordio e contiene in embrione quelle che diventeranno le caratteristiche peculiari della formazione . Il nuovo lavoro esce ad Ottobre, i Genesis sono una band che funziona già abbastanza bene dal vivo, anche se l'album non ottiene una particolare accoglienza da parte del pubblico, complice anche la Charisma Records che in quel momento, e anche per tutto il 1971, sembra puntare più su altre formazioni della sua scuderia, come Van Der Graaf Generator e Lindisfarne. Ma la vita del gruppo è destinata comunque a cambiare, la realtà che i giovani musicisti stanno iniziando a vivere è assai diversa da quella di poco tempo prima: il professionismo impone ben altri ritmi. A pagarne le conseguenze sono Anthony Phillips e John Mayhew, che lasciano la band perchè poco propensi a fare della musica un lavoro a tempo pieno il primo, mentre il secondo viene allontanato perché non all’altezza della situazione. I Genesis si trovano così a dover ricominciare da capo, poi dopo aver reclutato il nuovo batterista Phil Collins con un annuncio sul Melody Maker, ne leggono un altro in cui un certo Steve Hackett cerca "...musicisti ricettivi, determinati ad elevarsi oltre l'attuale stagnante panorama musicale. Hackett viene contattato ed immediatamente reclutato. Nasce così il quintetto che darà vita ad alcuni dei più riusciti lavori del prog di tutti i tempi. La formazione così composta rimarrà insieme fino al 1975, al termine del tour di "The Lamb Lies Down on Broadway". Il terzo album i Genesis lo vanno a comporre a Luxford House, la casa di campagna di Tony Stratton Smith a Corwbrough, nel Surrey. "Nursery Cryme" esce alla fine del 1971 e contiene, oltre all'immortale "The Musical Box", brani di notevole bellezza come "Seven Stones", "Fountain of Salmacis" e "The Return of the Giant Hogweed", anche se non ci sentiamo di disdegnare affatto le rimanenti "Harold the Barrel", "Harlequin" e "For Absent Friends", delicata ballata che segna il vero esordio come cantante di Phil Collins (non "More Fool Me", come indicato da molti...). L'album ottiene buoni piazzamenti in classifica in Italia ed in Belgio e questo fa sì che la band decida di continuare anche se, in patria, nessuno sembra accorgersi della sua esistenza. E' questo il periodo in cui i Genesis compiono le prime sortite europee. I primi concerti si svolgono proprio in Belgio ed in Italia e la buona accoglienza da parte del pubblico, non fa altro che infondere nuova linfa ad una pianta che continua a crescere imperterrita. Il successivo album "Foxtrot" viene in parte composto durante il tour di "Nursery Cryme", gran parte di "Watcher of the Skies" ad esempio venne fuori nel corso delle prove a Reggio Emilia. Altri brani contenuti in questo album sono l'incredibile suite apocalittica "Supper's Ready",che narra, sotto metafora, la lotta senza fine fra il bene ed il male e che accompagnerà i Genesis per lunghi anni, "Get'em Out by Friday", "Time Table" e "Can-Utility and the Coastliners", che possono essere definiti episodi minori solo perchè oscurate dalla suite sopracitata. Ma l'intero album (con splendida copertina di Paul Whitehead, come nei due precedenti LP) è da considerarsi un capolavoro e se anche la registrazione non è delle migliori (la ristampa in CD rimasterizzata ha restituito l'antico splendore alle composizioni di "Foxtrot"), rimane comunque il fatto che è con questo lavoro che i Genesis riescono finalmente ad essere sicuri di poter proseguire la loro carriera. Finalmente anche la stampa inglese inizia a parlare in termini entusiastici della formazione. "Foxtrot" è anche l'album che porta per la prima volta il gruppo di Tony Banks e Peter Gabriel ad esibirsi negli Stati Uniti. L'esordio in America avviene l'11 Dicembre a Boston, l'accoglienza è buona e il 1973 inizia sotto buoni auspici. Nei mesi di Marzo e Febbraio la band torna nuovamente negli USA. Al ritorno comincia a lavorare al successivo album. Nel corso dell'estate viene pubblicato "Genesis Live", primo disco dal vivo per la formazione, ricavato da una registrazione radiofonica per il programma 'King Biscuit Flower Hour' effettuata al 'The Montfort Hall' di Leicester e al 'The Free Trade Hall' di Manchester nel Febbraio di quello stesso anno. L'album è singolo, rimane perciò fuori una splendida versione di "Supper's Ready", immortalata invece su bootleg (tratta dal raro testpress di questo LP). I Genesis non sono particolarmente soddisfatti del risultato ma continuano a lavorare a "Selling England by the Pound", che viene pubblicato ad Ottobre e che segna un nuovo salto in avanti per i cinque strumentisti, capaci di raggiungere una notevole maturità musicale in giovane età (il più vecchio dei Genesis ha in quel periodo poco più di 23 anni...). A parte forse "More Fool Me" (cantata da Phil Collins perchè troppo alta per Gabriel) gli altri brani sono tutti di grande impatto e diverranno in seguito autentici cavalli di battaglia. "Dancing with the Moonlit Knight", "Firth of Fifth", "The Battle of Epping Forest" e "Cinema Show/Aisle of Plenty" sono tutti brani scolpiti a fuoco nel cuore dei fan dei Genesis come pure "After the Ordeal", composizione attribuibile in gran parte a Steve Hackett (mai eseguita dal vivo con Banks & co, ma ripresa poi in seguito con i GTR) e "I Know What I Like", divenuta in seguito una sorta di inno da cantare tutti insieme in piedi negli show della band. La pressione a cui è sottoposto il gruppo è nel frattempo divenuta notevole e se anche l'album ed il successivo tour vanno a gonfie vele, qualcosa ha iniziato a incrinarsi. Nel Giugno del 1974 Peter Gabriel lascia i Genesis, attratto dal miraggio di poter scrivere soggetti cinematografici, dopo aver ricevuto un'offerta da William Friedkin, regista de L'Esorcista. Il progetto non ha sviluppi ed una delicata mediazione, fra Gabriel e la band, condotta da Tony Smith & Tony Stratton Smith riesce a riavvicinare le parti. L'accordo è di scrivere un album su una storia elaborata interamente da Peter Gabriel. Il cantante si occupa totalmente dei testi e gli altri realizzano le musiche. Ma qualcosa si è irrimediabilmente spezzato e le conseguenze porteranno Gabriel a lasciare definitivamente i Genesis, dopo oltre cento repliche di "The Lamb Lies Down on Broadway" in giro per il mondo. E' il canto del cigno della formazione a cinque, vera e propria pietra di confine fra quello la band è stata fino a quel momento e ciò che diventerà negli anni a venire. "The Lamb" è un'opera complessa, un doppio album pieno di allegorie, di metafore, una storia difficile, con venature di lucida follia, di rabbia urbana, un grande affresco metropolitano giocato sul tema della propria immagine riflessa allo specchio, il tema del doppio. Non mancano i soliti riferimenti alla mitologia, tanto cari a Gabriel, di cui sono pieni gli album precedenti ed una vena onirica che forse raggiunge proprio in questo lavoro il suo apice.
"The Lamb Lies Down on Broadway" è anche un'opera molto ricca di contenuti musicali, in cui è l'insieme ad avere il sopravvento sul singolo: a parte rari episodi i quattro strumentisti non si concedono mai vetrine solistiche. E' la musica di gruppo quella che ne emerge e che fa di "The Lamb" un'opera unica apprezzata in ritardo rispetto alla sua pubblicazione, che non seppe convincere la stampa dell'epoca, che con sufficienza bollò questo concept come 'pretenzioso' e troppo lungo. E' la fine del viaggio di Peter con gli altri. La separazione non fu indolore, gli equilibri si sarebbero modificati. Da una parte i Genesis desiderosi di sopravvivere, nel momento in cui il duro lavoro degli anni precedenti cominciava a dare i suoi frutti, dall'altra Peter Gabriel ormai sicuro di non voler più accettare gli inevitabili compromessi, che la vita in una band determina (tema che verrà affrontato in "Solsbury Hill", canzone che spiega i motivi dell'addio). A St. Etienne in Francia Peter suona per l'ultima volta con i Genesis, a distanza di molti anni Phil Collins, uno che di certo non gradiva che la leadership della band fosse attribuita in gran parte al vocalist, ricorderà, visibilmente emozionato, il suo assolo all'oboe: finiva un'era, stava per sorgere una nuova stella, la stella di Phil Collins.

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Postby Romeo » 29 Sep 2008, 15:29

Un grazie di cuore, Marco......scrivi comunque sempre cose interessanti, sono appena tornato dal lavoro,mi aspetta una rovente riunione condominiale[!:-!] e quindi via a festeggiare l'onomastico di mio padre[:)].
Voglio godermi con calma la tua retrospettiva e preferisco rimandare la lettura a domani[:)][8:-x]
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Postby Lidia » 29 Sep 2008, 15:38

[:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p][:p]
....I call you for I must leave
You're on your own until the end
There was a choice but now is gone
I'll said you wouldn't undesrstand
Take what's yours and be damned........
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Postby Moonhead » 29 Sep 2008, 15:39

Sono senza parole ....[:)]
La violenza non raggiunge mai la dignita' di ideologia, anche quando cerca giustificazioni in asserite necessita' rivoluzionarie: essa e' sempre e comunque urgenza di potere, esibizione individualista. (cit. Faber)
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Postby smiroldo » 29 Sep 2008, 16:24

non c'è lo smile che fa "clap clap clap"? [;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 29 Sep 2008, 16:37

Le parole sono superflue, bastano le faccine[:)][:)][:p][:p][^][;)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Postby marcoleodori » 29 Sep 2008, 16:40

Grazie cari... fornitemi i dati per gli assegni... [:-D][:-D][:-D]
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Postby Rael Matrix » 29 Sep 2008, 18:14

Bravo fratello! Ti meriti una targa[;)]

http://img165.imageshack.us/img165/3263/jettaks1.jpg
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Postby marcoleodori » 29 Sep 2008, 18:15

Gaazie RM... di questi tempi se oltre alla targa riuscissero a darmi anche la macchina... la mia cade a pezzi... [:D][:D][:D]...
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Postby Hogweed » 29 Sep 2008, 18:31

Grande, chissà quanti altri lavoroni avrai fatto nella tua vita giornalistica...[^][^][^][^][^][^][^][^]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


Non sarebbe male leggere le FAQ
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Postby Moonhead » 29 Sep 2008, 19:00

Scusate piccolo OT
Sara' mica la targa dell'auto del primo album di Peter?[:D][:D]
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Postby Romeo » 30 Sep 2008, 06:20

[:.-(].....bel finale, bellissima retrospettiva, quello che chiunque si avvicini ai Genesis dovrebbe leggere per comprendere le origini, le evoluzioni sintetizzate magistralmente dal grande Marco[^][8D]
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Postby Tommy Banks » 30 Sep 2008, 13:57

Grande Marco!
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Postby Leviathan » 30 Sep 2008, 14:02

Mitico! Ottimo riassunto [:D].
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Postby marcoleodori » 30 Sep 2008, 14:09

L'avevo detto... è un 'Bignami' dei primi Genesis... [:)][:)][;)]
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Postby Ripples » 30 Sep 2008, 14:50

Marco grazie tantissime![8:-x].Ne avevo bisogno,in attesa di prendere una biografia,mi godo il tuo articolo così ben scritto.
Complimenti [;)]
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Postby Roke » 28 Feb 2010, 14:18

perfetto, l'ho appena formattato in Word e stampato..domattina me lo leggo in treno per allietare la mia grigia giornata di studentessa universitaria pendolare [:)]
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Postby marcoleodori » 01 Mar 2010, 09:01

Quale onore... [:)][:)][;)]...
Ti sei stampata la mia mini-retrospettiva nel giorno del mio compleanno... La cosa mi diverte... è come se mi avessi fatto un regalo...
Last edited by marcoleodori on 01 Mar 2010, 09:03, edited 1 time in total.
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Postby Tommy Banks » 01 Mar 2010, 13:49

Ma auguri Marcooooooooooooooo!
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Postby Roke » 01 Mar 2010, 15:29

...ah non lo sapevo! Auguri allora!
Comunque oggi l'ho letta..che bello *.* Leggendo mi immaginavo i componenti agli esordi miei coetanei (forse anche più giovani)..la storia dei genitori che non volevano il contratto quinquennale...l'annuncio di Hackett...il crescendo dei successi... e poi l'abbandono da parte di Peter [:.-(]... Mi sono resa conto che devo assolutamente ascoltare The lamb lies down on Broadway! Vorrei anche vedere il video in cui Phil rievoca Peter suonando l'oboe e si commuove...
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Postby paolo.cordella » 02 Mar 2010, 10:53

quote:
Originally posted by Roke

...ah non lo sapevo! Auguri allora!
(cut)
Mi sono resa conto che devo assolutamente ascoltare The lamb lies down on Broadway! Vorrei anche vedere il video in cui Phil rievoca Peter suonando l'oboe e si commuove...



mi associo agli auguri!!!
ti consiglio caldamente di ascoltare The Lamb, lascia che si sedimenti nella tua anima e poi ci dirai...
infine su Phil/Peter: qui ci "scanniamo" [:D] tra gabrieliani, Banksiani, collinsiani (maiuscole a caso [:D] [:D] [:D]- scherzo...) ma alla fine quello che c'è tra di loro, anche se tra incomprensioni, è pura amicizia [8:-x]
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Postby Duke of Mar » 02 Mar 2010, 11:01

quote:
Originally posted by paolo.cordella

gabrieliani, Banksiani, collinsiani



Intenditore... [^][8D][;)]
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Postby paolo.cordella » 02 Mar 2010, 11:15

quote:
Originally posted by Duke of Mar

quote:
Originally posted by paolo.cordella

gabrieliani, Banksiani, collinsiani



Intenditore... [^][8D][;)]


grazie, in verità - da batterista dilettantissimo - non posso che adorare Phil, la mia divinità preferita tra i drummer di tutti i tempi! [:D]
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Postby marcoleodori » 02 Mar 2010, 16:29

Grazie Tommy, Roke e Paolo!!!! [:)][:)][;)]
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