From Genesis to Travagliato

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

From Genesis to Travagliato

Postby theknife » 30 Oct 2008, 21:05

scorazzandosul web ho trovato nonostante l'ora tarda questa perla...forse non tutti hanno letto di quella volta che....

From Genesis to... Travagliato
03/10/2008
“Era una notte buia e nebbiosa ...” ; no, non è l'inizio di un romanzo di Emily Brontë ma l'inizio di una piccola storia legata a una serie di piccole coincidenze.
Domenica 14 , nonostante sia Aprile inoltrato c'è nebbia, una di quelle nebbie che solo la pianura padana, quando c'erano ancora le mezze stagioni (siamo nel 1972), sapeva regalare. Al solito baretto io e il Renato detto “Il Gili” ci stiamo arrovelando se andare o no a Pavia a vedere questo nuovo gruppo inglese, I Genesis, di cui noi avevamo tutta la discografia (2 Lp !!!) . Trespass e Nursery Crime li avevamo praticamente arati sulle nostre fonovaligie. C'è troppa nebbia, aspettiamo un paio di giorni quando, si dice, saranno dalle nostre parti, a Travagliato , nelle campagne bresciane.
Martedì 16 al solito baretto io , il Gili e la sua “500” blu con un pieno da 2.000 lire partiamo alla volta del SuperTivoli, sorta di grande balera per una sera convertita alla musica rock anzi , alla musica prog. Quaranta chilometri nella nebbia più fitta non sono una passeggiata della salute ma per amore del nuovo suono d'oltremanica si fa questo ed altro.
Palazzolo, Cologne, Rovato, Ospitaletto e poi girare a destra verso la bassa per un'altra decina di chilometri e saremmo arrivati. Strade deserte e buie, buie e deserte se non fosse per quei fari rossi in lontananza nella nebbia, fari che si avvicinano sempre di più, fari posteriori di un'auto ferma anzi un furgoncino, un pulmino di quelli che abbiamo visto tante volte ai nostri amici dei “complessi”.
“Fermati Gili, forse hanno qualche problema “.
Dobbiamo fermarci per forza perchè due tipi sono quasi in mezzo alla strada e fanno larghi gesti con le mani; sono poco rassicuranti quei due a dire il vero, capelli lunghissimi e uno con la barba , una specie di vello di pecora indosso e un berretto di lana con pon-pon.
Da vicino vediamo che è un pulmino MG, marca inesistente in Italia, e dentro ci sono altre tre/quattro persone. Ma...ha il volante a destra...una targa straniera...un adesivo UK..ma non saranno mica inglesi ?
“Parlaci tu Gili...”
“Si...buonanotte, avevo quattro meno meno in inglese”
“Va bè, faccio io che rimediavo un cinque.... Uot Eppen ???
Insomma, con l'inglese di Totò & Peppino riusciamo a capire che si sono persi e che devono andare a “Travalliato...”.
“Anche noi ! Non andrete a vedere i Genesis magari ? “ “UI AR GENESIS !!!”. Io e il Gili prendiamo un colpo: MA SONO I GENESIS !!! E spariamo una raffica di titoli di loro brani, tiro fuori una copia di Ciao 2001 che mi ero portato dietro per l'autografo con un loro articolo fra quello di Massimo Ranieri e dei Camaleonti a cui danno un'occhiata divertita.
Cerchiamo di fare delle azzardate presentazioni, uno dei due, il più simpatico e ciarliero si presenta come Richard McPhail, autista, fonico, cuoco, trovarobe, roadie, factotum, vademecum, etc. .L'altro, il barbuto, semplicemente come Phil Collins, drummer. “...Azz.. ma ci pensi Gili, abbiamo qui i Genesis !!!”. Sparo un “Follow me or follow you ? (anni dopo faranno una canzone con questo titolo ; facevo bene a depositarlo ? )”.
Noi davanti con la 500 e i Genesis dietro uno scassato pulmino blu scuro alla volta della balerona di paese e qualche chilometro dopo eccola svettare isolata e illuminata come una piccola chiesa di campagna in un giorno di sagra.
Tanta gente sul piazzale , eschimo a volontà, barbe incolte, capelli che hanno conosciuto tempi migliori, qualche canna e poche donne; il progressive era roba da uomini...

L'inizio dell'anno 1972 era stato terribilmente caotico per i Genesis. Nursery Crime stava esplodendo nell'Europa continentale ed erano carichi di impegni. Tre mesi di tour attraversando tutta l'Inghilterra da nord a sud, da est a ovest, puntate alla “mordi e fuggi” in Belgio e Germania dove erano già famosi, ritorno nei migliori club e High School del Regno Unito per continuare la promozione, i primi giorni di Aprile ai Manor Studios di Richard Branson per mettere a punto “Foxtrot” per poi mixarlo di notte agli “Abbey Road Studios” negli spazi lasciati liberi dagli ex-Beatles e dai Pink Floyd. Il 5 Aprile cominciava il loro primo tour italiano di dieci date che si svolgeva in qualche (pochi) palasport e in molte balere tipiche della provincia italiana e così passarono dalla Queen Elizabeth Hall al Dancing Paradiso, dalla City Hall al Dancing Jolly, dalla BBC al Dancing Le Rotonde e appunto al Dancing SuperTivoli dove ci trovavamo adesso anche io e il Gili.

Salutati Richard e Phil, gli altri intenti nelle loro scritture o letture, (per esempio Steve immerso in uno sconosciuto Lord of the Rings...) neanche si accorsero di noi, ci avviciniamo all'ingresso dove, come consuetudine pensiamo di fare ...i portoghesi; la bellezza di 2.500 lire di biglietto mica li trovano due apprendisti elettricisti !!! Niente da fare, il manager Sanavio, memore di precedenti batoste si era organizzato con dei buttafuori e a nessuno era permesso di avvicinarsi senza prima pagare. Che si fa ? Si torna a casa , giriamo i tacchi verso la 500 e incrociamo sul piazzale Richard McPhail e il suo panino. Con un gesto internazionale, tasche rivoltate, facciamo capire di non avere un soldo. - Niente paura, venite con me - fa segno l'albionico. Un giro sul retro dall'ingresso di servizio, una porticina di ferro e... dentro i camerini (vabbè, un bugigatollo sporco e freddo, con scope, casse di bibite e... i Genesis !!!).
Un saluto veloce, una serie di Tenghiu e poi giù di corsa dai gradini del palco fino alla platea già piena di corpi sdraiati e di fumo, tanto fumo profumato, troppo fumo dolciastro...

L'Italia dei concerti era quanto più di dilettantesco che ci si potesse aspettare. Niente Service professionali, niente backline e back-light, niente spie sul palco, niente catering, niente roadies, niente camerini e/o docce, niente security, niente gruppi elettrogeni, insomma, niente di niente. Il gruppo arrivava con uno o due amici al seguito qualche ora prima dello show nello stesso furgone in cui erano ammassati strumentisti e strumenti che poi tutti insieme scaricavano, montavano, provavano, aggiustavano, accordavano. Un panino, due arance e via con il concerto con la stessa maglietta e jeans del pomeriggio. Anche per i Genesis andò così, almeno alla loro prima calata l'Italia del rock si trovò impreparata ad allestire spettacoli degni di questo nome e le stars straniere con le loro richieste, assurde per quanto poco conoscessimo lo show-business, sembravano marziani venuti da chissà dove; erano semplicemente il minimo richiesto per poter fare questo lavoro con dignità e professionalità... ma questa è un'altra storia.

Ore 21,30, ci sediamo vicino al mixer a fianco di mr. McPhail (ormai eravamo amiconi), ci dice che avrebbero dovuto fare il tour con il supporto dei Beggars Banquet e Lindisfarne ma non c'erano soldi e così i cinque di Londra devono farsi tutta la serata da soli. ECCOLI ARRIVARE , Tony al suo Hammond e Mellotron , Phil e Steve agli sgabelli (il chitarrista suonava seduto) , Michael esterno destro e infine Peter sotto due o tre faretti colorati che inizia la marcia con Happy the Man brano semi-sconosciuto in Italia perchè uscito solo su 45 giri (ebbene si , i Genesis hanno fatto anche un 45 giri !!!). Qualche applauso; l'abitudine era che bisognasse ascoltare in religioso silenzio ogni brano del gruppo di turno e poi applaudire ma senza isterie o assalti all'arma bianca: il concerto era un fatto politico e come tale andava vissuto, che diamine !!!
Peter parla nella sua lingua ma fa capire che eseguirà ora un brano registrato da pochi giorni e che uscirà sul prossimo Lp dal titolo Foxtrot. Il brano lo ricordo benissimo perchè ci emozionò tutti sin dal primo ascolto con quel suo incedere maestoso fra i tasti dell'Hammond: Watcher of the Skies è una pietra miliare e Gabriel lo interpretò anche teatralmente accuciandosi nei chiaro-scuri dell'organo e saltando letteralmente in alto nelle esplosioni orchestrali.
Certa letteratura dice che il brano fu concepito durante questo primo tour in casa nostra; sbagliato, quando lo eseguirono nelle date italiane era già così bello, così completo e così arrangiato da certificare una certosina preparazione anche se su disco uscirà effettivamente mesi dopo.
La seguente Stagnation è la lavagna di Steve Hackett dove disegna leggeri fraseggi, sussurra accordi per il sussurro di Peter e del suo magico flauto, la mano scorre in attesa dell'appoggio dell'amico Tony che arriva con una cascata di suoni e di corse su e giù per la tastiera : un delirio onirico. E che dire di Fountain of Salmacis uno dei capitoli più alti della produzione dei Fab-Five ? Oppure degli otto minuti a seguire per Get' Em Out by Friday da Foxtrot che i Genesis provarono, questa sì, e misero a punto nei suoi complessi passaggi proprio durante il tour italico ? Flauto, arpeggi di chitarre, ancora flauto, ancora deliziosi arpeggi, leggeri passaggi di batteria e il tutto legato dalla voce narrante di Gabriel a volte dolce quanto a volte aggressiva e cattiva e supportata dalla sua prepotente teatralità . Su Musical Box poi , il marchio di fabbrica di Collins & Co., crediamo ci sia poco da dire; chi ha avuto la fortuna di ascoltarla ancora semi-acerba nelle sue prime interpretazioni avrà capito le vette a cui erano già arrivati i cinque.
Un bel assolo di batteria di Phil durante il quale gli altri abbandonano il palco per lasciare la scena a completa disposizione del drummer è un fatto insolito per il pubblico italiano ma sarà abbondantemente ripreso da tutti i gruppi nostrani con risultati a volte esilaranti (tutti lasciano senza consultarsi e il palco resta inesorabilmente ...vuoto !!!).
Comunque dopo i cinque minuti di drum-solo (bello però eh...) ecco chiudere con The Knife, un po'il manifesto anche grafico della produzione degli Visionari ed alla cavalcata di organo, gli stop-and-go di Collins e Tony, l'assolo perfetto di Steve, nemmeno i più riluttanti fra il pubblico possono trattenersi ed alzarsi ad applaudire a scena aperta. E' l'apoteosi.
Nessun saluto, nessun ringraziamento e i cinque spariscono dietro le quinte nel fetido camerino. Si spengono i tre faretti sul palco e si accendono le luci in sala. Fine di un sogno...
Poco più di un'ora e venti di concerto quando la media nazionale era di 45 minuti è un set tutto sommato notevole per l'epoca se si considera che il giorno dopo la band avrebbe dovuto raggiungere il centro Italia per altre date (Firenze, Roma, Napoli, Bari credo di ricordare ) sempre con il solito pulmino e i dopo aver anche caricato-scaricato tutta la strumentazione.


Sono le undici e trenta di notte in aperta campagna, la “500” del Gili è lì sul piazzale, la nebbia si è magicamente dissolta, le note del Gigante Hogweed ancora risuonano nelle orecchie e ci tocca la strada del ritorno. Cantiamo Visions of Angels tornando verso casa a 20 all'ora.
“Sai Gili, domani quasi quasi non vado a lavorare...”

... A margine: nel seguente tour italiano, il fatidico pulmino ebbe un tragico intoppo e non arrivò a destinazione pertanto i Genesis dovettero suonare uno o due date con gli strumenti prestati dagli increduli Osanna da Napoli (Elio D'Anna & co.)...

Quando i tre Genesis hanno suonato al Circo Massimo a Roma nell'estate del 2007 ho voluto assolutamente incontrare Phil Collins e farmi ridare la copia di Ciao 2001 che mi ha fottuto nella notte del 16 Aprile 1972. Ehi Phil, credi che me ne sia dimenticato ? C'è mancato poco che la security mi facesse completamente nero !!!

Sono passato casualmente per la pianura bresciana e ho rivisto Travagliato e il SuperTivoli. C'è ancora e con lo stesso nome, una locandina appesa fuori dal locale diceva “stasera Mimmo e gli Arcieri di Romagna” : Che amarezza...

Richard Milella "S.P.A.M."
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Postby Rael Matrix » 31 Oct 2008, 06:00

Bella testimonianza[;)]

Ma l'intro di Watcher non era stata abbozzato a Reggio Emilia 4 giorni prima?[:-I]
E il testo, scritto da Tony e Mike sul fantomatico terrazzo dell'albergo Mediterraneo di Napoli, non doveva ancora essere scritto?[:-I]
Beggars Banquet non era un album dei Rolling Stones? Forse voleva scrivere Beggars Opera?[:-I]
I Beggars Opera erano sotto contratto con la Vertigo, dunque che razza di operazione commerciale era Charisma-Vertigo?[:-I]
Il furgone non era un MG ma un Bedford (si vede benissimo quando Tony e Margareth, ancora in abiti da matrimonio, partono per il viaggio di nozze, 2 giorni[:D])[:-I]

Comunque un bel racconto[:)]

Richard Milella è produttore discografico indipendente e direttore artistico della Self Distribuzione spa Milano
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Postby Phoberomys » 31 Oct 2008, 07:00

E i G avevano fatto tre dischi allora, non solo due.
E non erano già famosi in Germania. [:D]

Comù il resoconto è uno spettacolo. [:)]
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby Rael1978 » 31 Oct 2008, 08:34

mmmh...[:-|] Travagliato non e' ben mappata e definita....il locale si dovrebbe trovare qui :

Image

Quoto Matrix su cio' che ha scritto.

Aggiungo che Watcher of the skies non e' mai stata eseguita (chissa'?),prima del fatidico concerto di Lincoln,Great Western Festival del 28 maggio 1972.
Last edited by Rael1978 on 31 Oct 2008, 08:37, edited 1 time in total.
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Postby Parcu » 31 Oct 2008, 08:43

Bello davvero!!! Non c'è nessuno qui sul forum che sia stato,o che conosce qualcuno che sia stato,a quel concerto per poter avere un riscontro sui brani suonati???
Affidiamoci ai Mostri Sacri[:D][:)][;)][;)]
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When the limos return for their final review, it's all thru'
- all they can see is the morning goo.
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So the Blackcap Barons toss a coin to settle the score!!!
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Postby Horizon » 31 Oct 2008, 09:51

Che cosa??????????????? I GENESIS DOVEVANO VENIRE A BARI NEL '72????????????????????????????????????????????????????????????? Se a quel tempo fossi presente e l'incidente non fosse accaduto, non sarei affatto mancata...
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Postby thewickedlady » 31 Oct 2008, 10:01

Che bella storia, io ero piccola non li conoscevo ancora...
che ricordo magnifico per questi due personaggi, che fortuna!
Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura!
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Postby ramasandiran » 31 Oct 2008, 10:07

Chissà, Hori...tieni presente che a Bari sono andati (venuti?) anche i Gentle Giant, allora famosissimi in Italia.
il sole nascerà qualcuno piangerà, il sole nascerà qualcuno sorriderà
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Postby Horizon » 31 Oct 2008, 10:48

quote:
Originally posted by ramasandiran

Chissà, Hori...tieni presente che a Bari sono andati (venuti?) anche i Gentle Giant, allora famosissimi in Italia.


Eheheheheheh... Purtroppo erano altri tempi...

Cmq, ho utilizzato il participio passato del verbo "venire" perchè abito in un paesino vicinissimissimo a Bari...[:D][:D]
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Postby Rael Matrix » 31 Oct 2008, 10:52

Caro Alessandro ti correggo la location del SuperTivoli.

Image

Ho sentito Richard Milella, è una persona gentilissima e squisita.
Vediamo che si riesce a trovare qualche forma di collaborazione[;)].

Ha ammesso che non è certo che il furgone fosse un MG...[:D]
E forse la Watcher fu confusa con "Going Out To Get You"...[:-I]
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Postby ramasandiran » 31 Oct 2008, 10:59

quote:
Originally posted by Horizon 94

quote:
Originally posted by ramasandiran

Chissà, Hori...tieni presente che a Bari sono andati (venuti?) anche i Gentle Giant, allora famosissimi in Italia.


Eheheheheheh... Purtroppo erano altri tempi...

Cmq, ho utilizzato il participio passato del verbo "venire" perchè abito in un paesino vicinissimissimo a Bari...[:D][:D]



...ed infatti, proprio perchè sono di Bari, trapiantato a Padova ho detto "venuti" in prima battuta, poi ci ho pensato e ho detto "andati"...ma l'ho lasciato tra parentesi, perchè le proprie origini non si dimenticano mai ...ad ogni modo, i Gentle Giant, pare, suonarono al Petruzzelli, come anche la PFM, nel famoso tour in sud Italia, credo, tristemente famoso perchè fece terminare la loro storia americana...non per il sud Italia, ma perchè supportarono l'OLP e Bill Graham non ne volle sapere più niente di loro...mentre conosco chi ha organizzato il concerto degli Osanna per il tour di Palepoli qui a Bari: suonarono al "Lucciola", ovvero al "Royal"...se sei di vicino Bari, forse lo conosci: è il cinema che si trova al sottopassaggio di via Quintino Sella. Ciao ciao
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Postby Horizon » 31 Oct 2008, 11:27

Sìsì, lo conosco benissimo [:D]... Sono andata parecchie volte qualche mese fa, non sapendo che ci sono stati gli Osanna... [:D]
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Postby SQUONK64 » 31 Oct 2008, 12:34

quote real matrix

E il testo, scritto da Tony e Mike sul fantomatico terrazzo dell'albergo Mediterraneo di Napoli, non doveva ancora essere scritto?[:-I]

ehm sua eminenza..sua eccellenza..[I8)][I8)]..scusi il suo umile servo...l'albergo era l'hotel domiziana di viale kennedy a Napoli..[:D][:D]...mi perdoni per l'ardire...suo schiavo devoto sempre...[:-D][:)][;)]
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Postby Tommy Banks » 31 Oct 2008, 12:56

Che meraviglioso resoconto...mi sembrava di essere lì![:D]
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Postby Rael Matrix » 31 Oct 2008, 12:57

Non ho la pretesa di conoscere su quale terrazza fu scritta WOTS, in un topic di poche settimane fa fu fatto una specie di benchmark tra i tetti del Mediterraeo e il Domitiana.
C'e' chi dice dell'uno e chi dell'altro.
Io non conosco il luogo esatto ma vedendo le foto, se qualcuno si doveva ispirare al cielo-all'universo-alla solitudine, beh, quello e' il Meditteraneo.

Il topic con foto del Mediterraneo e Domitiana:
http://www.highinfidelity.net/genesisfo ... IC_ID=3956



Torniamo al topic:

Richard Milella mi scrive, relativamente a WOTS suonata al SuperTivoli

Su Watcher of the Sky NON HO IL MINIMO DUBBIO ed era PERFETTA. !!!



Che dire? Spostiamo WOTS da Lincoln a Travagliato? [:-I]
Mario pare abbia scritto di questa testimonianza su Rockstar..
Mario che ci dici in proposito?[:-I]
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Postby SQUONK64 » 31 Oct 2008, 13:44

ah quel topic mi era sfuggito non sapevo che se ne fosse già parlato..comunque propendo per il domitiana...era molto piu vicino a teatro mediterraneo, ma sopratutto molto piu economico [:D], e cmq il maestro Fargnoli ci racconto' tutto il suo pomeriggio da quindicenne fan dei genesis: praticamente dopo averli avvicinati e chiesto un autografo, lui ed un amico li seguirono all'interno di Edenlandia storico parco dei divertimenti di Napoli, e fingendo casualità nel nuovo incontro, passo' tutto il pomeriggio pre-concerto con i genesis che si divertivano al tiro a bersaglio, alle boccette etc etc..phil gli regalo' anche il chiavino della batteria [!:-!][!:-!]....comunque dopo li segui' fino all hotel domitiana prima che andassero al mediterraneo a suonare..quindi di sicuro hanno soggiornato li'! [;)][:)]
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Postby Rael1978 » 31 Oct 2008, 13:49

quote:
Originally posted by Rael Matrix

Caro Alessandro ti correggo la location del SuperTivoli.

Ho sentito Richard Milella, è una persona gentilissima e squisita.
Vediamo che si riesce a trovare qualche forma di collaborazione[;)].

Ha ammesso che non è certo che il furgone fosse un MG...[:D]
E forse la Watcher fu confusa con "Going Out To Get You"...[:-I]



Non correggere me !
Correggi pure le mappe di Google ![;)]

E' molto piu' probabile Going out to get you piuttosto che Watcher of the skies,fino a prova contraria !
Il giorno prima l'hanno eseguita a Lugo di Romagna,poi a Roma il 18 aprile,sempre come bis.
Immezzo ?
Magari anche a Travagliato e Siena ![:-I]
E a Napoli ? Il concerto sembra finire dopo The Knife ....[:-I]
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Postby spillo60 » 31 Oct 2008, 17:34

Abbiamo già discusso con Mario di questa bella testimonianza. E' però del tutto impossibile che Watcher fosse già pronta nell'Aprile 1972.
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Postby Dusk » 01 Nov 2008, 07:06

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Che meraviglioso resoconto...mi sembrava di essere lì![:D]



Quoto![8:-x][8:-x][8:-x]
Straordinario......!![^][;)]
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla
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Postby Dalex_61 » 01 Nov 2008, 07:21

Travagliato è stata baciata dalla fortuna: sede di uno dei primi concerti dei Genesis e patria di Franco Baresi! [:)] L'ideale per un genesis fan milanista è prenderci casa! [:-D]

Ci penserò... [:-I]
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Postby Birdy G » 02 Nov 2008, 22:12

Syupore. Meraviglia. Invidia.
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Postby Rael Matrix » 20 Nov 2010, 08:40

Ricevo da Mario Giammetti la richiesta di postare per conto di Richard Milella, l'autore del racconto su Travagliato, che pare abbia problemi nel collegarsi al sito.


Grazie Richard per la tua testimonianza, se non sbaglio ci siamo scambiato qualche email anni addietro.[:)]


Ciao a Tutti,
ricevo e leggo con molto ritardo questo topic a me dedicato (Che onore...) e voglio dire la mia, se possibile,senza la minima polemica ma cercando di fare chiarezza sui fatti di quasi 40 anni fa.



01) Nonostante il tempo passato, i "fumi" del periodo e la mia giovane età (16 anni) WATCHER OF THE SKY ho la certezza matematica che la eseguirono; non potrei giurare sugli altri brani per esempio ma quella canzone fu al centro di una teatralità di Gabriel, vestito semplicemente di nera calzamaglia quasi un esistenzialista francese o un interprete dei Gufi, che mi lasciò scioccato (es. si inginocchiava appoggiato all'asta quando c'erano le parti strumentali) Addirittura quando acquistati Foxtrot cercai con frenetica bramosia il brano talmente mi era rimasto impresso.



02) Il furgone dei Genesis poteva essere di qualunque marca INGLESE quindi anche un Bedfordo altro brand. Figuratevi; se il nanetto Phil vi ferma in mezzo alla strada l'ultima cosa che memorizzate è la marca del pulmino...sorry.



03) Effettivamente la band inglese si chiamava Beggars Opera e non Banquet (ecchecazzo...sono passati 40 anni !!!). Mi piacevano anche le loro trasposizioni pop-classico. Il collegamento con i Genesis era dato dalla stessa agenzia di management (così mi disse Richard a cui gli stessi piacevano molto) ma sò che comunque in Belgio vi erano stati con Audience (conobbi poi Howart Werth) e Lindisfarne. Un dettaglio relativo e sicuramente insignificante...comunque non venne nessuno.



04) Non giurerei che il manager italiano fosse Sanavio. Al tempo erano 2 o 3 i manager importanti Mamone, Salvadori e Sanavio appunto.
Di certo è che mazzuolarono chiunque volesse fare un "ingresso proletario" come si usava allora; per questo motivo uscimmo dal locale e così fortunosamente reincontrammo Richard.



05) Sò benissimo che gli Lp erano 3 ma "From Genesis..." non lo avevo al tempo e anche se in seguito ne entrai in possesso, lo considero sempre comunque marginale nella discografia ufficiale.



06) ABBIATE PAZIENZA E' GIA' BELLO CHE ABBIA AVUTO COMUNQUE QUESTI RICORDI DOPO 40 ANNI DI VITA E DI CONCERTI...
Ciao a tutti.



Richard Milella leparc@tiscali.it

Last edited by Rael Matrix on 20 Nov 2010, 08:48, edited 1 time in total.
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Postby theknife » 20 Nov 2010, 10:09

"vestito semplicemente di nera calzamaglia quasi un esistenzialista francese o un interprete dei Gufi, che mi lasciò scioccato (es. si inginocchiava appoggiato all'asta quando c'erano le parti strumentali) Addirittura quando acquistati Foxtrot cercai con frenetica bramosia il brano talmente mi era rimasto impresso."

Scusate..., ma Peter in calzamaglia che si inginocchia appoggiato all'asta del microfono non vi ricorda the musical box??? e poi... watcher of the skies apre foxtrot... "cercare con bramosia il brano"...non mi sembra, quantomeno, la frase giusta...forse il senso era un altro del tipo..."dopo il concerto cercai con bramosia (ma inutilmente) il brano tra la discografia esistente e poi lo trovai su foxtrot quando uscì...."
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From Genesis to Travagliato

Postby Phoberomys » 20 Nov 2010, 10:18

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Originally posted by spillo60
E' però del tutto impossibile che Watcher fosse già pronta nell'Aprile 1972.
Io mi fido di Mino (anche se è interista [:-D]) quando parla dal soglio papale [:p]: se io fossi convinto di aver mangiato carne ieri, e lui mi dice che ho mangiato pasta, allora ho mangiato pasta. [;)]
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Postby Rael Matrix » 20 Nov 2010, 11:06

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Originally posted by Phoberomys

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Originally posted by spillo60
E' però del tutto impossibile che Watcher fosse già pronta nell'Aprile 1972.
Io mi fido di Mino (anche se è interista [:-D]) quando parla dal soglio papale [:p]: se io fossi convinto di aver mangiato carne ieri, e lui mi dice che ho mangiato pasta, allora ho mangiato pasta. [;)]



"Pronta" vuol dire "finita" come noi la conosciamo, però è vero che WOTS era qualche mese che la provavano, Reggio Emilia non può più fregiarsi del titolo "la prima volta dell'intro di WOTS" perchè lo suonarono PRIMA di venire in Italia, e Napoli non ha ispirato un bel niente ai versi del brano.

Ma a noi ci piace così: l'intro a Reggio e i testi dal tetto d'un albergo napoletano, anche se sappiamo che la storia è stata un'altra.

A Lugo di Romagna (14 aprile 1972), semplicemente il giorno prima di Travagliato (15 aprile), Peter era vestito così per tutto il concerto.
Niente di strano, conoscendo il tipo, che il giorno dopo si sia abbigliato con lo stesso identico look. Alla "francese" o come uno dei Gufi, per l'appunto:
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Postby galadriel » 20 Nov 2010, 15:45

Grazie per questo spaccato di vita vissuta, che dopo tanti anni sembra quasi leggenda. Vorrei dire di non provare amarezza oggi nel tornare con la mente a certi ricordi: è vero che il passato ci fa pensare al tempo che fugge inesorabilmente, ma quando i ricordi sono belli come questo portano sempre e comunque la gioia di aver vissuto!!!![;)][8:-x][8:-x]
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Postby spillo60 » 20 Nov 2010, 17:13

Ribadendo che il racconto è molto avvincente e contiene parecchi spunti di grande interesse continuo a pensare che Watcher non poteva essere pronta per essere suonata in concerto già nell'aprile 1972. E'anche vero che in quelle date fu provata Can Utility e dunque, in linea puramente teorica, anche un embrione di Watcher potrebbe aver fatto capolino in Italia ad aprile ma finchè non troveremo ulteriori prove rimango parecchio scettico. Per quanto riguarda la calzamaglia nera, essa era l'unico abbigliamento di Peter all'epoca e quindi utilizzato non solo per Musical Box ma anche per tutte le altre canzoni del set compresa la ipotetica Watcher. Se solo saltasse fuori un nastrino...............
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Postby theknife » 20 Nov 2010, 22:05

...di Travagliato e Siena non ci sono testimonianze audio...
e comunque dal 16 aprile al 28 maggio (Lincoln Festival) ci son ben 21 shows dei quali solo Roma e Napoli ci sono stati in qualche modo tramandati...un pò pochino...e cmq lì watcher nn c'è...
anche successivamente a Lincoln bisogna aspettare 16 date per avere la registrazione di Parigi e la prima esecuzione dsal vivo attualmente a noi nota di Watcher...

..e se il nostro amico si riferisse a twilight alehouse?...dopotutto era inedita anch'essa...
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Postby Lomba1993thedrummer » 21 Nov 2010, 07:57

theknife siamo vicini eh sono di Brescia peccato ke ho solo 17 anni volevo esserci [:(] :D mamma mia che fortuna averli trovati lì eh
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Postby aorlansky60 » 23 Nov 2010, 12:20

splendido racconto & testimonianza... strano che non lo avessi ancora letto... [:-I]

curiosa analogia:
i Genesis del 72 in cerca di gloria, stipati in quel pulmino strampalato e perso nelle fredde nebbie padane mi ricordano un altro gruppo musicale destinato al successo quando ancora faceva la fame, condotti nel pulmino di proprietà di un certo Neil Aspinall(che per questa prerogativa era stato eletto a "roadie" della band) su e giù per l'Inghilterra del Nord e la Scozia in cerca di qualsiasi offerta concessa loro (anche pochi penny per serata), «letteralmente sdraiati "uno sopra l'altro" nel retro pulmino per farsi caldo... a quello che era sopra la pila e non poteva contare su una "coperta umana" toccava di diritto la boccia di whisky quale corroborante per riscaldarsi a sua volta...» ...lontani ricordi nelle parole di un certo Richard Starkey... [:D]

...chissà se 15 anni dopo il 1972 e la "bassa padana", quando Tony Mike e Phil erano ormai superstar che attiravano decine di migliaia di fans a concerto, si saranno ricordati dei loro duri e freddi inizi di carriera...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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