stranezze del 1973 ...

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

stranezze del 1973 ...

Postby highinfidelity » 11 Aug 2009, 11:03

Tanto per mettere qualche puntino sulle i su un discorso che e' proseguito in mia assenza, l'estesissima risposta in frequenza dei dischi quadrofonici non era neppure impiegata in banda audio ma veniva impiegata come sotto-portante per il segnale di decodifica dei canali posteriore destro e posteriore sinistro. In altre parole: c'era cosi' tanta banda passante che ci si mettevano dentro quattro canali anziche' solo due!

Poi e' arrivato il "progresso", ovverosia quel mezzo aborto ridenominato all'ultimo istante "CD": un rimasuglio di un ramo di ricerca tecnica sulla registrazione di film completamente fallita e che non si sapeva bene in che modo spacciare al pubblico per rientrare almeno in parte dei soldi buttati al vent... ops investiti. E cosi', grazie a questa prodigiosa "innovazione" che aveva una banda passante di meno della meta' del disco quadrofonico ma in compenso costava il triplo, sono dovuti passare altri vent'anni prima che si ricominciasse anche solo lontanamente a parlare di audio multicanale. Ma adesso e' troppo tardi: come ha gia' detto compiutamente Alain, il CD e' talmente brutto che ormai tutti gli preferiscono un file immateriale che se non altro non si vede, non costa e non ingombra in casa.
quote:
Originally posted by King of Maybe

Per quanto riguarda la presunta imposibilità di fare le foto con il telefonino...
La fotografia è un'emozione registrata su un materiale sensibile (ora digitale ORRORE!!!): le emozioni le crea il cuore non la risolvenza di un obiettivo o i Mpixel. Non facciamo a chi ce l'ha più grosso, perché non è quello il discorso.
Meravigliose foto vengono eseguite tutt'oggi con un semplice FORO STENOPEICO, ossia una scatola con un microscopico buco. E basta.
Perché quello che conta, come ho scritto prima, nella fotografia come nella musica è il cuore...
King, non vorrei darti l'impressione di avercela con te, ma questa e' una di quelle frasi trite e ritrite che a prima lettura sembrano suonare bene, ma ad una rilettura approfondita risultano prive di senso pratico e di contatto con la realta' dei fatti.

Qual'e' il punto che vuoi sostenere? Che sta tutto nell'abilita' dell'artista e il mezzo tecnico non conta nulla? Beh, ma non e' vero, e lo sai benissimo anche tu. Altrimenti Uto Ughi non avrebbe un Guarneri del Gesu' ma un violino cinese da supermercato, Gazzelloni non avrebbe un flauto in oro, e al posto dei Bosendorfer e Stainway i pianisti userebbero delle pianole da pianobar da quattro soldi. E i Genesis non si sarebbero fatti fare chitarre custom con quaranta manici e pedaliere di effetti piu' lunghe di un organo da chiesa.

Sono convinto che il tuo amico riesca a fare belle immagini con un telefono (anche a me e' capitato di prendere una fotografia molto bella, che e' poi stata addirittura pubblicata, niente meno che con una usa & getta) e ho molta simpatia per le macchine stenopeiche con cui mi sono molto divertito e ho sperimentato a lungo una ventina d'anni fa. Ma rispetto ad una macchina fotografica di qualita', soprattutto in riguardo alle possibilita' espressive che quest'ultima offre, c'e' letteralmente UN ABISSO. Supponiamo tu abbia una macchina stenopeica (o un telefono): quando vuoi un'immagine ben incisa cosa fai? Niente, non c'e' niente da fare, sbatti contro i limiti del sistema. Quando vuoi fare una messa a fuoco selettiva cosa fai? Niente. Quando e' notte o le condizioni di luce sono critiche cosa fai? Niente. Quando devi decentrare per correggere la prospettiva cosa fai? Niente. Quando devi basculare per muovere il piano di fuoco cosa fai? Niente.

Con una Linhof, tanto per fare un nome, fai tutto questo e in piu' se vuoi gli monti davanti un foro stenopeico e ti fa ANCHE da macchina stenopeica. Con una macchina stenopeica o un telefono NON PUOI fare il contrario: limitata nasce e limitata resta.

Per quanto riguarda i sensori digitali che vorresti sdoganare con quel simpatico e dissacratorio "orrore", purtroppo si: sono proprio un orrore. Un orrore a cui ormai sembra tutti abbiano fatto l'abitudine, esattamente come con i CD e gli Mp3. La resa cromatica e' orrenda e le alte luci sono semplicemente OSCENE. Se penso a tutta la ricerca fatta ad esempio dalla Fuji per rendere il tono dell'incarnato con le invertibili, ma ci sarebbero altri mille esempi, mi viene da piangere vedendo le "fotografie" che circolano oggi. Non parliamo poi delle immagini digitali in bianco e nero: una scimmiottatura pietosa di una vera fotografia. Le immagini (fotografie?) che oggi si vedono abitualmente ai concorsi e alle esposizioni, quaranta anni fa sarebbero state considerate semplicemente INACCETTABILI dagli autori stessi come risultato grafico. Si cercava la perfezione, a quei tempi e prima: molto calzante l'esempio di Alain riguardo obiettivi che pretendevano non solo di essere affilati come rasoi quando serviva, ma che a richiesta potevano diventare soffusi e in cui anche le aree fuori fuoco (che oggi manco si guardano piu' tanto fanno schifo) fossero morbide e piacevoli alla vista. TUTTO doveva essere PERFETTO. In poche parole: un altro pianeta. Dal mondo della precisione si e' passati all'universo del pressappoco.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: stranezze del 1973 ...

Postby rkive » 02 Jul 2019, 14:07

EDOARDO BENNATO - Non farti cadere le braccia
FRANCESCO DE GREGORI - Alice non lo sa
LUCIO BATTISTI - Il Nostro caro angelo
GENESIS - Selling England by the Pound
GENTLE GIANT - In a Glass House
LE ORME - Felona e Sorona
PINK FLOYD - The Dark Side Of The Moon

Davanti a questo elenco, vorrei fare alcune considerazioni su Il Nostro Caro Angelo, visto che di recente è uscita l'ennesima ristampa di tutti gli album di Battisti.

Da un punto di vista musicale, molti brani si basano sul ritmo, costruito sia con riff di chitarra o con le percusssioni, mentre i testi quasi anti-femminili, rispecchiano forse le vicissitudini sentimentali di Mogol.

La produzione non era ancora prog, ma è da notare la presenza del maestro Reverberi nelle tastiere e negli arrangiamenti (per me il quarto componente delle Orme).

Brani da segnalare tutto il leggendario lato A, Fra Le Mani La Testa e Questo Inferno Rosa, un Con Il Nastro Rosa all'ennesima potenza!

Infine faccio un confronto un pò "ardito" con i primi album di Phil e Peter, dove la ricerca del ritmo e i testi di "gelosia", erano ben presenti in alcuni brani, quali In The Air Tonight, I Don't Care Anymore, Shock The Monkey e The Family And The Fishing Net...
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Re: stranezze del 1973 ...

Postby Montecristo » 03 Jul 2019, 14:43

rkive wrote:La produzione non era ancora prog


forse la versione estesa della title track...

https://youtu.be/ZfbVj0sO6DY

ennesimo capolavoro del lucione nazionale
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Re: stranezze del 1973 ...

Postby rkive » 03 Jul 2019, 19:52

Avevo letto che esisteva una versione inedita, grazie del link!

P.S. Chiedo scusa se ho definito Reverberi come "quarto componente delle Orme", anche perchè non saprei come argometarla ...
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