the trick of the lamb: il vuoto lasciato da peter

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

the trick of the lamb: il vuoto lasciato da peter

Postby fr.arcuri » 07 Nov 2009, 04:38

prendendo spunto da questa discussione:
http://www.highinfidelity.net/genesisfo ... IC_ID=6366
ho deciso di aprirne una nuova per non andare troppo OT in quella.
io là però ho scritto delle cose che molti non hanno condiviso e che vorrei spiegare qui.
cito due interventi di quella discussione:

quote:
Originally posted by genesisforever


Francamente trovo riduttivo definire Trick come una spruzzatina di jazz rock....



quote:
Originally posted by harlequin

Beh sì. Entangled ricorda Crosby, Stills and Nash, Los endos i Weather report, Squonk i Led Zeppelin...e ascoltando Robbery mi viene in mente sicuramente Iva Zanicchi.



allora:
a trick of the tail è un disco MERAVIGLIOSO. punto.
con lui io ho due problemi:

a) per la prima volta si ascoltano suoni non originali in un album dei genesis. per la prima volta si ascoltano cose che testimoniano l'attenzione verso le cose di successo contemporanee.
l'esempio di thomas su from genesis non fa testo perchè lì l'imput dato loro era di rifare i beatles e loro hanno dovuto eseguire: ma anche da imberbi minorenni alcuni frammenti strumentali fra i pezzi fanno capire potenzialità enormi.
io non dico che trick è jazz rock e basta, non dico che hanno "copiato" gli zeppelin e basta.
la batteria di squonk è magnifica: ma non è originale.
il che non è malvagio di persè.
la cosa brutta è che questa attenzione verso le mode contemporanee che comincia a farsi vedere nel 1976 porterà dieci anni dopo a IT: trick è il primo stadio di un'evoluzione negativa che porterà ad un disco becero e trascurabile come quello.
i G5 non facevano questo: all'epoca rifiutarono pure di apparire a top of the pops.
quello che oggettivamente mi sento di affermare è che i G5 facevano quello che volevano e ci regalavano tesori: i G4-3-2 guardavano anche all'esterno ed hanno avuto una produzione artisticamente nettamente in calando arrivando ad un NON-disco come CAS.
siccome peter ha dimostrato nella sua carriera di cercare di crearle le tendenze invece di seguirle pedissequamente mi sembra di poter dire che la sua presenza condizionava la voglia degli altri di proporre cose più "fruibili": a parte la voce ed il resto è questo il vuoto più grave prodotto dallo scisma.
da band di avanguardia, coraggiosa fino allo stremo, i genesis senza peter si sono trasformati, disco dopo disco, in quella band "puttana" della musica arrivata anche a coverizzare i culture club pur di fare soldi.

b) è il successore del disco più bello della storia del rock secondo me, il disco che più riesce a scuotermi l'anima, il disco capace di oscurare anche la sacra triade di lavori che lo precedono.
e secondo me trick non ha alcun punto di contatto con quella meraviglia.
questa è la cosa che mi piacerebbe discutere con voi: quali pezzi di trick potrebbero comparire in the lamb?
secondo me nessuno.
pensate a cose tipo white shadow ed indigo invece: non vi sembrano più attinenti?

peter ha lasciato nei genesis un vuoto devastante soprattutto perchè i rimanenti membri hanno cominciato a fare scelte sbagliate una dopo l'altra.
steve essendo posto a margine ha avuto appena il tempo di dimostrare con rooftopos di poter essere allo stesso livello di tony, poi ha dovuto lasciare per sfinimento.
ma steve aveva poco potere decisionale nell'economia del gruppo.
è stato lo scisma del 1975 a distruggere la carriera del più grande gruppo rock mai esistito.

genesis (1969-1975)

RIP
Last edited by fr.arcuri on 07 Nov 2009, 04:51, edited 1 time in total.
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Postby King of Maybe » 07 Nov 2009, 05:11

miiii ma te le sogni di notte certe cose??? ma non ti rassegni? i Genesis sono sopravvissuti SPLENDIDAMENTE, soprattutto artisticamente, all'uscita del quinto membro: fattene una ragione!

The Lamb il disco più bello della storia? di tutto il rock?!? ma non scherziamo! Incensare troppo alla fine fa girare la testa... [:D]

Quale pezzo di Trick poteva stare in the Lamb? nessuno: e per fortuna! così come nessuno estratto dei precedenti lavori... il tuo discorso non ha senso perché parte dalla premessa (sbagliata) di cui sopra, per cui the Lamb debba essere preso a riferimento globale.
E ora dimmi una cosa: tu nella tua vita di tutti i giorni, ti comporti in modo degno di the Lamb? [:D] vai in giro a pitturare la metro ecc ecc? è una battuta, ma giusto per sdrammatizzare questa (per me eccessiva) assunzione allo stato divino di un disco bello, ma niente più.

Ma soprattutto ti chiedo di moderare i termini quando parli dei Genesis: "puttane" saranno state le musiche degli anni '80 che ascoltavi per quieto vivere (lo hai scritto tu), non certo i Genesis... Già c'è Phobe che li scrive con la minuscola... ORA BASTA!!!
e cmq non è che Sledgehammer o Bigtime siano pezzi di grande sperimentazione e virginea integrità... e cmq a me piacciono molto, soprattutto il secondo, perché come ho scritto mille volte, arte è anche sapersi rendere interpreti del tempo...

Ma quanto mi mancavano queste "sparate" (come no?) [:D]
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felicemente fuoriuscito
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Postby reallifepermanentdream » 07 Nov 2009, 05:56

The Lamb e' il classico disco da "puristi" dei Genesis.
Non e' per tutti.
ATOTT e' un gran disco per quasi tutte le orecchie pop/rock.
Con una battuta:
Lamb e' i Genesis 5. Con i loro pregi ed i loro difetti.
(Sembrano quasi in regresso rispetto a Selling England,
sicuramente per la questione dei tempi stretti).
Trick e' un affresco. Un affresco bello da morire.....siamo nel 76.
Oserei dire...dietro di loro IL VUOTO....[;)]
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Postby Romeo » 07 Nov 2009, 06:44

Sono d'accordo con te, Francesco, nel 1975 sono morti i Genesis ma SOLO come gruppo a 5, e mai vette più alte sarebbero state raggiunte successivamente MA...ma...Non pensi forse che si siano saputi rinnovare in modo a dir poco SPLENDIDO, lasciandoci in eredità opere diverse ma altrettanto belle rispetto alle precedenti?
C'è mai stato un gruppo rock nella storia che con l'abbandono del proprio leader o meglio di una 'pedina' fondamentale sia riuscito poi a confezionare opere d'arte di questo spessore?(mi riferisco a Trick e Wind)[:-I]
Last edited by Romeo on 07 Nov 2009, 06:45, edited 1 time in total.
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Postby francy1361989 » 07 Nov 2009, 06:49

Premetto che io apprezzo moltissimo A Trick of the Tail, che trovo un grandissimo disco, però voglio dire una cosa: Il percorso compiuto da i nostri fino a The Lamb è un costante guardare avanti, e The Lamb è il vertice creativo, perché va oltre al discorso sviluppato negli album precedenti. Con A Trick per la prima volta si "ritorna indietro" in quanto si ritorna su quanto già fatto in precedenza, cercando in più di rendere i brani più "accessibili", pur mantenendosi su livelli di complessità molto alti. Con questo non voglio svilire A Trick of the Tail, che come ho già detto è un disco SPLENDIDO.
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Postby Thomas Eiselberg » 07 Nov 2009, 08:00

a)Come ho già detto nell'altro topic non mi sembra che i Genesis abbiano mai avuto un originalità così spiccata, certo avevano il loro suono, ma gli unici dischi veramente originali nei suoni sono Nursery e The Lamb a mio avviso.
Trespass fa quello che avevano fatto tutti gli album del 1970: "che bello in The cour of King Crimson, facciamo qualcosa di simile".
Questo non significa che Trespass faccia schifo, anzi, per me l'album migliore dei nostri è Selling, che tutto si può dire meno che sia più "originale" di Nursery o Foxtrot.
Lo stesso The lamb secondo te non segue nessuna moda, non prende spunto da nulla? La psichedelia di Fly on a windshield è così genesisiana? The waiting room è simile a pezzi del passato dei nostri (a me ricorda a tratti moltissimo i Crimson)?
Non ci vedo quindi nulla di così diverso tra la Zeppelinità di Trick e la Crimsonianità di The lamb.
Ogni album, anche il più originalissimo (e The lamb è sicuramente il più originale dei nostri) attinge da altre fonti: i nostri insomma qualche disco lo ascoltavano pure loro....
Casomai la bravura sta proprio nel prendere queste influenze e mescolarle col proprio sound e creare qualcosa di unico e magnifico.

Io insomma questa cosa delle mode continuo a non capirla, e non capisco perchè poi si debba essere originali a tutti i costi, quando i Genesis avevano comunque un loro sound (rimanere statici non è mai un bene, bisogna spruzzare il proprio sound con nuovi aromi se si vuole continuare a fare grande musica).
Una cosa è copiare o comporre per vendere (IT), l'altra è aggiungere influenze sempre nuove al proprio sound (Peter e l'elettronica...), che poi questo sia un bene sta al nostro gusto stabilirlo.

b)Nessun brano di The lamb starebbe bene in Trick, ma quale brano di Selling starebbe bene in The Lamb?[:-I]
The lamb è un disco di rottura, casomai è proprio quello l'album che si distacca dal sound dei nostri, mentre Tick ricalca il Genesis-sound.
The lamb è un capolavoro che però è molto diverso da tutti gli altri album dei Genesis, è lui il meraviglioso intruso, Trick invece è la continuazione del loro genere musicale, con l'aggiunta di qualche influenza nuova.

Piuttosto Wind mi sembra un po' più manieristico e troppo genesisiano, pur essendo un grandissimo album non vedo nulla di nuovo o di frizzante rispetto al resto degli album (A trick invece ha una freschezza e una coesione maggiore): si sente già che qualcuno sta per andare via...

Riprendo quanto dice Romeo: "C'è mai stato un gruppo rock nella storia che con l'abbandono del proprio leader o meglio di una 'pedina' fondamentale sia riuscito poi a confezionare opere d'arte di questo spessore?"

Ok The lamb è più bello e sperimentale di Trick, ma io con i Genesis non me la prenderei per A trick of the tail...

Insomma la penso come te (Trick è meno originale e sperimentale di The lamb, che gli preferisco), ma sono altri gli album dei Genesis che andrebbero messi in discussione.
Last edited by Thomas Eiselberg on 07 Nov 2009, 08:03, edited 1 time in total.
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Postby fr.arcuri » 07 Nov 2009, 09:43

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


... The lamb è un capolavoro che però è molto diverso da tutti gli altri album dei Genesis, è lui il meraviglioso intruso, Trick invece è la continuazione del loro genere musicale, con l'aggiunta di qualche influenza nuova.

....



qui nasce la differenza di vedute.
the lamb non è il magnifico intruso per me, è il fine ultimo dell'evoluzione.
è dove la triade sacra è andata a parare, il consolidamento di tutte quelle splendide opere.

su trespass "ispirato" da in the court dico che ascoltando i bozzetti strumentali inclusi in from genesis si vede che i ragazzi avevano già molto in testa.
ed anche le liriche tipo quella sulla "musica fatta per piacere, ma io cerco qualcos'altro" significa che fu solo una questione di tempistica, ma il germe del prog rock era già presente anche nei nostri allora minorenni.
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Postby Foxtrot » 07 Nov 2009, 10:18

quote:
Originally posted by fr.arcuri

peter ha lasciato nei genesis un vuoto devastante .....



...... riempito "splendidamente" con "splendidi" momenti strumentali.

Diamo a Peter quel che è di Peter ma senza togliere agli altri [;)]
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Postby Betelgeuse » 07 Nov 2009, 17:05

Non mi dilungo, e dico soltanto poche cose.

Tra The Lamb e Trick, a mio avviso, c'è un abisso.
Laddove in The Lamb vennero liberate straordinarie energie positive, dovute anche alla dialettica tra due universi umani e sonori ( quello di Peter e degli altri 4 ), facendone un lavoro straordinariamente all'avanguardia, in A Trick of the Tail la formazione a 4 cercava soprattutto rassicurazioni, serenità, protezione, riuscendovi, senz'altro: ma non c'era frizione, tutto era OK, niente era maledettamente sofferto, non c'è mai stata traccia di lotta.
Le sedute di registrazione di Headley Grange, in cui nacque The Lamb, sono state, in questo senso, la negazione di ogni tipo di ipocrisia: c'erano soltanto 5 tizi che lottavano come belve per imporre ai posteri un capolavoro, con, in particolare, uno dei 5 particolarmente inca..ato, e le idee, assolutamente immense, sono state scaraventate fuori, naturalmente. Stop.
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Postby francy1361989 » 07 Nov 2009, 18:35

quote:
Originally posted by Betelgeuse

Non mi dilungo, e dico soltanto poche cose.

Tra The Lamb e Trick, a mio avviso, c'è un abisso.
Laddove in The Lamb vennero liberate straordinarie energie positive, dovute anche alla dialettica tra due universi umani e sonori ( quello di Peter e degli altri 4 ), facendone un lavoro straordinariamente all'avanguardia, in A Trick of the Tail la formazione a 4 cercava soprattutto rassicurazioni, serenità, protezione, riuscendovi, senz'altro: ma non c'era frizione, tutto era OK, niente era maledettamente sofferto, non c'è mai stata traccia di lotta.
Le sedute di registrazione di Headley Grange, in cui nacque The Lamb, sono state, in questo senso, la negazione di ogni tipo di ipocrisia: c'erano soltanto 5 tizi che lottavano come belve per imporre ai posteri un capolavoro, con, in particolare, uno dei 5 particolarmente inca..ato, e le idee, assolutamente immense, sono state scaraventate fuori, naturalmente. Stop.


quoto!
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Postby genesisforever » 07 Nov 2009, 19:19

A mio avviso lamb rappresenta un'opera a sè stante nella produzione Genesis. Non esente da alti è bassi, è comunque un capolavoro frutto del momento di maggiore libertà creativa della band. Paradossalmente proprio questa sfrenata creatività lo rende il disco più lontano dallo "stile" anni 70 della band, tanto lontano dal successivo Trick quanto dal precedente Selling (che è invece il disco più marcatamente inglese e classico dei Genesis).

Lamb è invece pieno delle più svariate influenze: psichedelia, hardrock, latin, ambient, sperimentazione... elementi anomali, non riscontrabili in altri lavori; perciò ad un primo ascolto risulta poco digeribile e spigoloso.
A me piace comunque molto, ma non credo sia pienamente rappresentativo della fase progressive della band. Non a caso piace a Peter e a Phil, ma non convince gli altri tre.

Trespass, Nursery, Foxtrot e Selling erano evidentemente consequenziali e naturalmente evolutivi. Lamb spezza questa catena con suoni e liriche aliene.
In un certo senso Trick riprende il filo con i dischi 70/73, ma rendendo il sound più rock e guizzante e introducendo alcuni nuovi elementi, come la fusion e una marcata accentuazione ritmica. Quindi io non sono d'accordo con chi lo ritiene un passo indietro. Semmai il successivo Wind, pur gradevolissimo, sembra guardare al passato andando a rappresentare, insieme a seconds out un ultimo affettuoso omaggio alla stagione progressiva. Forse con la consapevolezza che in quel genere musicale avevano già espresso il meglio...
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Postby francy1361989 » 08 Nov 2009, 07:07

quote:
Originally posted by genesisforever

A mio avviso lamb rappresenta un'opera a sè stante nella produzione Genesis. Non esente da alti è bassi, è comunque un capolavoro frutto del momento di maggiore libertà creativa della band. Paradossalmente proprio questa sfrenata creatività lo rende il disco più lontano dallo "stile" anni 70 della band, tanto lontano dal successivo Trick quanto dal precedente Selling (che è invece il disco più marcatamente inglese e classico dei Genesis).

Lamb è invece pieno delle più svariate influenze: psichedelia, hardrock, latin, ambient, sperimentazione... elementi anomali, non riscontrabili in altri lavori; perciò ad un primo ascolto risulta poco digeribile e spigoloso.
A me piace comunque molto, ma non credo sia pienamente rappresentativo della fase progressive della band. Non a caso piace a Peter e a Phil, ma non convince gli altri tre.

Trespass, Nursery, Foxtrot e Selling erano evidentemente consequenziali e naturalmente evolutivi. Lamb spezza questa catena con suoni e liriche aliene.
In un certo senso Trick riprende il filo con i dischi 70/73, ma rendendo il sound più rock e guizzante e introducendo alcuni nuovi elementi, come la fusion e una marcata accentuazione ritmica. Quindi io non sono d'accordo con chi lo ritiene un passo indietro. Semmai il successivo Wind, pur gradevolissimo, sembra guardare al passato andando a rappresentare, insieme a seconds out un ultimo affettuoso omaggio alla stagione progressiva. Forse con la consapevolezza che in quel genere musicale avevano già espresso il meglio...




Riprendere il filo del discorso dopo che te ne eri distaccato per me è in un certo senso un passo indietro...mi spiego: prima si lavorava sul sound dell'album precedente, introducendo nuovi elementi...con A Trick si è lavorato non sul sound dell'album precedente, ma di quello ancora precedente. Il mio "passo indietro" va inteso in questo senso, anche se questo non vuol dire che il risultato finale sia negativo, anzi...su Wind hai ragione, anche se adoro pure quello!
Last edited by francy1361989 on 08 Nov 2009, 07:54, edited 1 time in total.
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Postby genesisforever » 08 Nov 2009, 07:29

Resta il fatto che Trick e Wind sono due dischi splendidi, che a mio avviso si confrontano senza problemi con i precedenti. Anzi li ritengo superiori al pur bello Trespass.
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Postby francy1361989 » 08 Nov 2009, 07:44

quote:
Originally posted by genesisforever

Resta il fatto che Trick e Wind sono due dischi splendidi, che a mio avviso si confrontano senza problemi con i precedenti. Anzi li ritengo superiori al pur bello Trespass.


Su questo siamo d'accordo...Trespass è un gran disco, Trick e Wind sono più "maturi", ma è normale, data anche l'età dei componenti e dato che Trespass è il primo disco dove esce fuori il Genesis sound, è naturale che sia più "acerbo", anche se...guai a chi me lo tocca! [:D]
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Postby Romeo » 08 Nov 2009, 14:03

Una considerazione profonda ed affascinante[;)][^]
quote:
Originally posted by Betelgeuse

Non mi dilungo, e dico soltanto poche cose.

Tra The Lamb e Trick, a mio avviso, c'è un abisso.
Laddove in The Lamb vennero liberate straordinarie energie positive, dovute anche alla dialettica tra due universi umani e sonori ( quello di Peter e degli altri 4 ), facendone un lavoro straordinariamente all'avanguardia, in A Trick of the Tail la formazione a 4 cercava soprattutto rassicurazioni, serenità, protezione, riuscendovi, senz'altro: ma non c'era frizione, tutto era OK, niente era maledettamente sofferto, non c'è mai stata traccia di lotta.
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Postby stevieray » 09 Nov 2009, 07:04

The Lamb il disco più bello della storia? di tutto il rock?!? ma non scherziamo! Incensare troppo alla fine fa girare la testa... [:D]




perchè non è così?[:0][:0][:0][:0]
Last edited by stevieray on 09 Nov 2009, 07:08, edited 1 time in total.
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Postby pino lettieri » 09 Nov 2009, 10:16

Ciao a tutti.
Ritengo siano entrambi due capolavori. Il capolavoro, è la somma di diverse alchimie:artistica, creativa, strumentistica, produttiva eccetera. Ritengo che in ognuno di essi, ci siano dosate in moniera diverse TUTTE le componenti necessarie al confezionamento di un capolavoro. The Lamb, è ricco di musicalità, guizzi di genialità, lirica, potenza. Ma chi può dire che questi elementi non siano presenti anche in ATOTT? Ovvio che ci siano inffluenze temporali che ne abbiano deviata la linea editoriale rispetto alle produzioni precedenti. Ma mutuando il nome della band, ogni disco, ha una sua...Genesi(s) creativa. Io sono fortemente convinto che nel periodo di ATOTT, W&W, e ATTAT, sia rimasta intatta la componente della correttezza ideologia, cioè a dire, che tutto si può dire tranne che ci fosse da qualche parte nelle loro teste il bieco desiderio di svilire loro stessi producendo cose insulse ricopiandosi pedessequamente senza ispirazione. Credo al contrario che ci sia stato uno sforzo per tentare di tenere in grande considerazione la cultura da cui provenivano (Nursery, Trespass, Foxtrot...): il Sound dei G, era fin troppo identificabile facilmente.Inseguito, addirittura, ne hanno concepito uno nuovo, al passo coi tempi e purtroppo non del tutto compreso da gli integralisti legati alla tradizione[:)]quando sul finire degli ottanta, hanno sfoderato le tanto odiate drum machines. Personalmente, adoro letteralmente ATOTT. Ascolto con desiderio The Lamb e credo che in entrambi ci sia tutta l'anima dei Genesis. Consentitemi un piccolo fuori pista:
I Genesis, "sono" un'entità composta da singole personalità; il Nome,l'alone mitologico che si percepisce anche solo pronunciandolo,le Copertine dei dischi, l'anedottistica, il suono, i testi eccetera, tutto corrisponde ad un pensiero ad un'immagine impalpabile evocativa, onirica, composta di luci, ricordi, profumi...Noi siamo rapiti anche da questo aspetto:l'idea che intimamente tutte queste componenti ci deflagra dentro. Ascoltare l'intro dell'agnello che scende su Broadway, o l'intro di Dance on vulcano, mi evoca le stesse devastanti emozioni che mi scaraventano nella stratosfera dove da lassù le inutili diatribe sul fatto che con Peter o no sarebbe stato meglio o no, non si sentono. Da qui si sente solo la musica. Dei GENESIS. Nessuno potrà mai convincermi che The Lamb è migliore di ATOTT o del contrario perchè, e rientro in topic, oggettivamente entrambi hanno tutte le componenti(di cui sopra) tipiche dei GENESIS. Splendidi album con momenti di pura genialità in entrambi; differenziati dalla evoluzione artistica e dal cambiamento dei tempi in cui sono stati concepiti e lanciati.
Che The lamb sia privo di furbizia e azioni commerciali pianificate come in ATOTT, non è accettabile. Che in entrambi ci fosse onestà intellettuale, questo è un fatto incontestabile.
Ciao.
p.
Vuoi vedere la mia brutta faccia?
clikka qui http://www.youtube.com/watch?v=jrFmMFK77d0
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Postby aorlansky60 » 09 Nov 2009, 11:10

beh, non so se andrò OT o meno, di sicuro mi prenderò addosso i tuoni e fulmini di Francesco per quello che stò per dire, ma:

per me,

COUNTING OUT TIME è assai più "pop&frendly" di quanto non lo sia alcuna da A TRICK OF THE TAIL...

I KNOW WHAT I LIKE possiede caratteristiche da canzone pop più di quanto ne contengano la maggiorparte delle note di A TRICK OF THE TAIL come album...(imho)

detto da uno che preferisce "il primo periodo", però alle mie orecchie queste due sono palesemente "pop" nel loro genere(per me anche più la prima della seconda)...

e non è un caso che il management Charisma pubblicò al tempo queste due che ho citato su 45g, proprio perchè possedevano la caratteristica di canzone pop da riuscire a funzionare anche estrapolate dal resto dell'album che le conteneva.

e che A TRICK OF THE TAIL echeggi "per la prima volta cose che testimoniano l'attenzione verso le cose di successo contemporanee" umhhhh... non mi trova mica molto d'accordo, anzi per nulla.


DANCE ON A VOLCANO è musicalmente originallissima e difficilmente etichettabile, un complicato lavoro strumentale imho; potrebbe far pensare alla jazz-fusion(specie per la complessa parte finale) ma secondo me non la rappresenta affatto.

ENTANGLED è "abbastanza" Crosby-Stills-Nash "style"(come qualcuno la vede) per l'uso dei cori vocali, ma in essa traspare una splendida tradizione folk di stampo e fattura tipicamente BRITISH a livello strumentale.
Prima di considerarne la complessa e ricca parte finale che secondo me è "impressionismo" sonoro allo stato dell'arte.

SQUONK è lo "stomp" rock dell'album, per me la meno originale di tutte le 8 songs nella sua fattura, però qui la similitudine con il Dirigibile io non ce la vedo comunque molto.

MAD MAN MOON non è ne pop, ne rock, ne fusion, ne nulla, è... mr Anthony BANKS "style" in tutto il suo splendore!
Un gran bel pezzo di splendida musicalità nel suo genere ed attenzione&cura per le armonie.

ROBBERY ASSAULT & BATTERY quasi lo stesso, soprattutto nella sua parte strumentale centrale assai raffinata trasudante di BANKS e tastiere all'apoteosi.

RIPPLES è prog-rock nella migliore tradizione, con quel meddley strumentale chitarra-tastiere che di fatto ne costituisce il pregio.

TRICK OF THE TAIL è un altro esempio di grande "musicalità" imho; a prima vista può apparire armonicamente scontata e semplice, io invece ci vedo e leggo dentro un mare di armonie e sottigliezze musicali, sotto questo aspetto ribadisco che per me SQUONK è assai più "sempliciotta".

LOS ENDOS è l'unico brano che mi fa venire in mente certa fusion di stampo tipicamente USA, nervoso e movimentato nel suo genere, eseguito alla grande.


Non credo affatto che Invisible Touch 10 anni dopo sia... nipote naturale di TRICK OF THE TAIL, qui ancora si respira ariosità ed attenzione per la composizione tipica di prog ed assai distante dal clichè di canzone pop da classifica tipica invece di certa nuova corrente che porterà alla realizzazione di Invisible Touch.

10 anni di distanza in campo rock e IN QUEGLI ANNI particolari erano quasi simili ai tempi informatici attuali per differenze tecnologiche hw e sw...

Per il resto, A TRICK OF THE TAIL non ha ne vuole avere nessuna attinenza con THE LAMB, proprio perchè tutto sommato splende di luce propria. Musicalmente è quasi del tutto perfetto nel suo genere, io non riesco ad intravvedere nulla che non sia all'altezza o che mi annoi, cosa he invece non posso dire di THE WAITING ROOM al suo inizio se presa singolarmente, per non citare MORE FOOL ME il cui solo pensiero mi fa ink... no, basta, ho promesso a SALMA [;)] di non parlarne più male... [:D]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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the trick of the lamb: il vuoto lasciato da peter

Postby marbian » 09 Nov 2009, 15:51

Bravo Alain, Gabrieliano ma obiettivo...peccato fossero troppo giovani all'epoca, perchè se no avrebbero potuto sostituire di soppiatto Gabriel con Faletti e tutti avrebbero gridato al capolavoro assoluto![:-D][:-D][:-D][;)]
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the trick of the lamb: il vuoto lasciato da peter

Postby fr.arcuri » 09 Nov 2009, 18:17

quote:
Originally posted by aorlansky60



COUNTING OUT TIME è assai più "pop&frendly" di quanto non lo sia alcuna da A TRICK OF THE TAIL...




quando giudichiamo le canzoni dell'agnello non si dovrebbe mai fare l'errore di estrapolarle dal contesto.
counting out time è un momento grottesco della storia che andava sottolineata con una musica grottesca.
era funzionale alla storia quanto lo è waiting room.

la presenza della title track di trick non la comprendo invece, soprattutto sapendo a cosa ha tolto spazio ( it's yourself)


quote]Originally posted by aorlansky60



....

ENTANGLED è "abbastanza" Crosby-Stills-Nash "style"(come qualcuno la vede) per l'uso dei cori vocali, ma in essa traspare una splendida tradizione folk di stampo e fattura tipicamente BRITISH a livello strumentale.
Prima di considerarne la complessa e ricca parte finale che secondo me è "impressionismo" sonoro allo stato dell'arte.



[/quote]

questo è perfetto per illustrare il mio pensiero.
la seconda parte di entangled è fenomenale con un effetto vento da brividi. un suono nuovo, sorprendente, estremamente evocativo.
un momento musicale tipicamente genesisiano come è il mio modo di intendere la band.

si ci arriva dopo una prima parte che è essenzialmente una tenera ballata acustica.
una ballata con elementi estranei.

io preferivo i genesis che li creavano i suoni non quelli che si guardavano attorno.

perchè questo guardarsi attorno 10 anni dopo ha prodotto guasti inenarrabili.

ed inascoltabili aggiungo
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Postby aorlansky60 » 10 Nov 2009, 06:00

Certo che THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY è avvantaggiato rispetto agli altri albums della band per quanto riguarda la valutazione finale: è legato ad una chiave di lettura che vuole che esso vada giudicato solo nel suo complesso, dall'inizio alla fine. Siamo d'accordo un pò tutti, io stesso l'ho riconosciuto spesso. Certo che così una COUNTING OUT TIME è "perfettamente" adatta per il particolare momento che si trova a descrivere, mentre I KNOW WHAT I LIKE soccombe spesso in quanto giudicata mero esempio pop in tempi ancora insospettabili per la band...

Se cerchiamo di leggere un disco rock sotto una luce diversa, stringi stringi arrivi veramente a quello che determinava l'opera nei suoi connotati storici e che ne stabiliva i confini: il formato tipico del supporto LP vinile che consentiva una lunghezza non superiore a 25 minuti per facciata. Questo era un vincolo insormontabile col quale si dovevano confrontare sia artisti che produttori del "periodo d'oro".

Un "GRANDE" disco ROCK dovrebbe essere giudicato per la qualità ed inventiva musicale che è in grado di sostenere in ambo le facciate e per tutta la sua durata, in maniera continuativa e senza momenti di "stanca", noia od imbarazzo.

Ecco allora che il primo esempio che mi viene in mente per "GRANDE DISCO ROCK" è JOHN BARLEYCORN MUST DIE dei TRAFFIC, che almeno nella prima facciata(non che la seconda sia debole, eh, è solo che la prima mi piace di più...) contiene 21 minuti suddivisi in 3 songs di pura e splendida musicalità, sempre al massimo dei livelli possibili. Una vera goduria per orecchie e cervello (i miei di certo). Ci sono altri esempi: rimanendo in ambito GENESIS, l'opera che più di tutte sfiora questa perfezione formale, possedendo musica incisa sublime dall'inizio alla sua conclusione, è indubbiamente FOXTROT, che personalmente reputo superiore a THE LAMB per quanto riguarda il piacere che è in grado di trasmettermi nella sua pura musicalità.

Dirò un eresia, ma THE LAMB pur essendo la BIBBIA, pur essendo un "concept", sotto questa chiave di lettura (di mantenere vivo costantemente l'interesse dell'ascoltatore dall'inizio alla fine), almeno per quanto mi riguarda non centra l'obiettivo pienamente, contenendo non pochi momenti "interlocutori"(definiamoli così).

Pur riconoscendo l'attenuante da dare a quell'album rappresentato dall'imponenza del progetto nella sua complessità. Già era difficile sostenere qualitativamente a livelli alti continuativi un solo LP, figuriamoci 4 facciate, una vera sfida per il tempo.

A TRICK OF THE TAIL è sicuramente più umile come intenzioni rispetto al monumento che lo ha preceduto, però è un altro di quegli albums dei Genesis dove personalmente non intravedo alcun momento di noia o che mi possa procurare fastidi, tutt'altro, riesce a mantenere vivo il mio interesse per tutta la sua durata (e per un disco che ormai si porta dietro oltre 30 anni di vetusta carriera, non è poco), in quanto contrassegnato da composizioni ancora ai massimi livelli da come te le aspetteresti da compositori simili, per cui personalmente lo reputo tra quelli maggiormente riusciti dalla band, con o senza GABRIEL. Direi che è l'unico di quelli "senza l'Arcangelo" che personalmente riesco ancora a mantenere molto vicino a quelli dell'era Gabriel.

Dal punto di vista della "ricerca e sperimentazione musicale" TRICK OF THE TAIL rappresenta di certo un passo indietro rispetto a THE LAMB che sotto questo profilo è da ritenersi il più ambizioso mai pubblicato dalla band, in quanto contenente al suo interno la più variegata e prodigiosa miscela di stili mai incontrata prima(E ANCHE DOPO) in nessun altro album dei Genesis ed anche della concorrenza del tempo, però è anche vero che la media musicale che contrassegna A TRICK OF THE TAIL è assai elevata qualitativamente, sfido chiunque a dimostrarne il contrario, e di certo, A TRICK OF THE TAIL non si porta dietro una imbarazzante "palla al piede" come quella storica che zavorra impietosamente quel pur grande capolavoro rappresentato da SELLING ENGLAND BY THE POUND (e NON mi riferisco certo a I KNOW WHAT I LIKE, chi mi conosce sa dove voglio andare a parare)...

Come FOXTROT, io in A TRICK OF THE TAIL riesco ancora ad intravedere quasi perfezione, rappresentata da 40 minuti di musica suddivisi in 8 brani sempre al massimo dei livelli per composizione e tecnica interpretativa; non solo, proprio sul piano tecnico erano di sicuro al massimo dei livelli, anche superiori a quelli del 72.

Più che da TRICK, io credo e sarò sempre convinto che i semi che porteranno a Invisible Touch, attraverso un lungo percorso di maturazione, siano stati sparpagliati a cominciare da ATTWT e non prima.

Il periodo "G4" caratterizzato dai due albums del 76 e 77 è ancora scevro da contaminazioni sfacciatamente pop, ad eccezione (forse) di YOUR OWN, ma ogni buona famiglia ha la sua pecora nera.


ps OT : ma guarda se il ruolo di avvocato difensore "del diavolo"(pardon, di TRICK, comunque nella sua pregiata copertina di diavoletti se ne intravvedono [:-D]) doveva capitare ad uno come me, "Gabrieliano" dichiarato... [;)] [:D]
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Postby Zeppelin » 10 Nov 2009, 06:00

Sono quasi completamente d'accordo con Aor.
Inoltre quoto fr.arcuri per quanto riguarda l' "errore" di estrapolare una canzone da The Lamb. "Counting...", onestamente, mi piace molto (anche perchè è interessante da suonare) e fa parte di The Lamb; a differenza di altri concept album, The Lamb ha la peculiarità di essere un blocco unico, come se fosse una canzone intera lunga 2 ore. Ciò impedisce di estrapolare le canzoni e analizzarle come se appartenessero ad un album "normale".

Certo, Peter lasciò un vuoto. Ma, a mio avviso, Trick e Wind (e alcuni episodi negli album successivi) non lo fanno rimpiangere troppo. Soprattutto Trick, uno dei miei album preferiti. Una canzone come "Robbery" è un'autentica perla, anche se inizia con una melodia molto facile, quasi da canzoncina. Ma la parte centrale è un capolavoro di poliritmia (e susseguenti aritmia e tachicardia).
Non parliamo poi di "Dance..." e di "Los Endos", altre chicche spettacolari, sia dal punto di vista dell'ascolto per l'ascolto, sia dal punto di vista strumentale (per chi suona insomma). "Mad man moon" e "Ripples" non copiano le creazioni precedenti, ma le rielaborano per farle diventare più fruibili ad un vasto pubblico: però, la strofa "Ripples never come back" è da brividi e adattissima per la voce di Collins.
Unica pecca è la title track che non sopporto. L'ho ascoltata due o tre volte, ma...[V] non ce la faccio.

Per qaunto mi riguarda, considero Trick (e Wind) come uno spartiacque ben costruito, solido e originale. Non ha nulla a che vedere con gli album precedenti, ma non tanto per il Genesis-sound (che c'è e si sente), quanto per la reazione del gruppo, nata dopo l'abbandono di quel fedifrago di Gabriel.[:D] I Genesis hanno reagito bene, calandosi alla perfezione in un nuovo abito (dopo quello rosso con la testa di volpe o dopo la calzmaglia nera "mostra-pacco", o dopo il giubbotto di pelle da teppista scalmanato) che, purtroppo, non è durato molto. Gli album hanno cambiato pelle giungendo in una "land of confusion" (anche se da "And then..." i Genesis non erano "con-fusion", ma confusion) pop che ai puristi come me non piace per niente.
Non so se abbiano fatto bene o male (penso che abbiano fatto male, ma queste sono opinioni), ma sicuramente hanno guadagnato un sacco di soldi.
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Postby aorlansky60 » 10 Nov 2009, 06:02

cavolo ZEP [:D][;)]
credo che abbiamo stabilito un record, i nostri due ultimi posts sono distanziati tra di loro da 5 soli secondi! [:D]
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Postby Zeppelin » 10 Nov 2009, 06:28

quote:
Originally posted by aorlansky60

cavolo ZEP [:D][;)]
credo che abbiamo stabilito un record, i nostri due ultimi posts sono distanziati tra di loro da 5 soli secondi! [:D]



Si vede che non abbiamo una mazza da fare.[:-D][:D]
Io sono all'università e aspetto che apra l'ufficio. Cosa faccio? Perdo tempo a studiare? a seguire qualche lezione a caso? No, scrivo sul Forum!
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Postby MadManMoon » 10 Nov 2009, 07:21

Io la vedo in una maniera un po' differente.

Dopo Selling Peter vuole dare una svolta musicale (anche personale visti i suoi pruriti...) ed è l'unico per carisma a poterla "imporre" agli altri (per imporre intendo dire che solo lui poteva smontare le sicurezze faticosamente messe su in 5 anni).

The Lamb è questa svolta. Ma poi Peter li lascia un po' in braghe di tela andandosene e come è successo con Phillips c'è un po' di smarrimento. Certo la consapevolezza di essere bravi era stata raggiunta. La musica era stata valutata ed era piaciuta. Bisogna continuare. Ma in che direzione?

Mike e Tony devono prendere in mano la situazione, Phil e Steve non avevano ancora l'autorevolezza necessaria. Decidono allora di tornare a percorrere terreni più conosciuti. Escono due album fantastici e danno un peso eccezionale alla statura degli "altri 4".

Steve a quel punto si stanca dell'evoluzione banksiana, vuole fare cose diverse, non ha la forza autorevole per "imporla" agli altri e va via. Phil comincia ad avere più peso in alcune scelte, anche melodiche. Esce il primo disco in tre, forse è l'unico veramente di passaggio, la nuova leadership sta sbocciando, Phil comincia a prendere le misure sul trono di colui che guida.

Duke è il disco dove per la prima volta si manifesta molto evidente la mano di Phil, dove ritmiche, riff, sonorità (anche più americane se volete) diverse sono marcate, un disco costruito con una testa che guarda dove andare e altre due che perfezionano ogni idea.

Abacab è il The Lamb dei Genesis a tre. 1981 e un disco che guardava molto molto oltre, certo anche questo disco ha la sua Waiting room, Who dunnit? non è altro che un esperimento durante un temporale... magari nella testa di qualcuno! [:)]

Ecco io vedo la storia di queste evoluzioni della formazione in questo modo, certo diverse sarebbero le valutazioni se si parlasse di ispirazione musicale o di gusto. Ma in questa tagliola cadrebbe anche dio-Peter che da solista non ha mai nemmeno sfiorato le vette raggiunte con "la sua band del liceo", checché lui ne dica...
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Postby aorlansky60 » 10 Nov 2009, 07:49

direi che la valutazione di MadManMoon è impeccabile.

Con i "se e con i ma" è impossibile "fare la storia", è chiaro che lo sviluppo che ha portato alla realizzazione di Abacab e IT passi da tre menti rimaste sole... anche se a volte mi fisso a pensare come avrebbe potuto essere lo sviluppo artistico della band negli anni 80 "almeno" con quella "quarta" mente ancora presente, che per risultati finali alla fine si è rivelata essere importante quanto quella di Peter Gabriel, la storia ha parlato (attraverso i documenti, cioè gli albums)...
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Postby MadManMoon » 10 Nov 2009, 08:35

quote:
Originally posted by aorlansky60

direi che la valutazione di MadManMoon è impeccabile.

Con i "se e con i ma" è impossibile "fare la storia", è chiaro che lo sviluppo che ha portato alla realizzazione di Abacab e IT passi da tre menti rimaste sole... anche se a volte mi fisso a pensare come avrebbe potuto essere lo sviluppo artistico della band negli anni 80 "almeno" con quella "quarta" mente ancora presente, che per risultati finali alla fine si è rivelata essere importante quanto quella di Peter Gabriel, la storia ha parlato (attraverso i documenti, cioè gli albums)...



Grazie Aor perchè detto da te è un bel complimento...

volevo inoltre precisare meglio la mia ultima frase, è chiaro che non vuole essere (come forse sembra) una denigrazione della discografia gabrieliana, ma solo, come hanno detto in molti e con un immagine efficace hai ribadito anche tu, che sentendo i dischi di Gabriel solista e dei G4/G3 resti a fissare in uno dei futuri possibili il punto in cui quelle due strada continuavano insieme... del resto i Genesis sono l'unica band in cui front-man (e ben due!) e gruppo rimasto hanno continuato le loro strade musicali apparentemente senza alcun contraccolpo, poi guardi cosa erano stati insieme e cosa sono diventati (entrambi) dopo e ti rendi conto della morsa allo stomaco che ti da il significato di quel "apparentemente".

Stesso discorso, anche se in una diversa prospettiva, lo faccio per Steve...
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Postby francy1361989 » 10 Nov 2009, 08:52

quote:
Originally posted by MadManMoon



Abacab è il The Lamb dei Genesis a tre. 1981 e un disco che guardava molto molto oltre, certo anche questo disco ha la sua Waiting room, Who dunnit? non è altro che un esperimento durante un temporale... magari nella testa di qualcuno! [:)]




Perdonami ma se Abacab doveva essere il The Lamb dei Genesis a tre, beh, è riuscito maluccio direi...di quel disco salvo solo la title track (live, la versione in studio non la reggo), Dodo, ma soprattutto quel gioiellino che risponde al nome di Me and Sarah Jane, il resto, compresa l'orrenda Who Dunnit? (il punto più basso della loro carriera, persino di Invisible Touch), lo tralascio molto tranquillamente. Penso anche io che nelle intenzioni Abacab dovesse essere un po'il The Lamb del momento, nel risultato finale però...
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Postby MadManMoon » 10 Nov 2009, 09:24

Forse se lo paragoni a the lamb probabilmente hai ragione...

ma se contestualizzi tutto: storia del gruppo, sviluppo musicale dell'epoca, pensiero progressivo, tecniche di registrazione, magari lo rivaluti, io personalmente l'ho vissuto come uno squarcio nel buio.
Sicuramente gli sono affezionato perchè è il disco con il quale li ho scoperti, prima di allora non avevo mai sentito parlare di loro, anche se forse devo aver sentito almeno Follow alla radio, perchè quel motivetto mi è sempre sembrato di conoscerlo.
In ogni caso tra i Making Movies (splendido!), Strada facendo, Guilty, Buona fortuna, Icaro, Double fantasy (anche se Starting over...), Deus, Ghost in the machine (forse il meno bello dei Police), ecc. Dischi ognuno a suo modo (commerciale, leggero, intenso, rock, ecc.) trainanti in quel 1981, Abacab mi si è presentato come qualcosa di completamente diverso, incredibile come suono, armonia, ritmica, insomma uno squarcio nel buio.
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Postby aorlansky60 » 10 Nov 2009, 10:24

Per conto mio, ho un aneddoto personale da citare su ABACAB: lo acquistai poche settimane dopo la pubblicazione, quando avevo per la testa un disco di quell'anno che avevo comprato piuttosto in ritardo rispetto alla sua pubblicazione: NUDE dei CAMEL, veramente bello!!!

Ora, quel disco dei Camel mi diede la falsa idea che il prog -inteso come prog tradizionale- potesse avere ancora molto da dire; ed ero confortato anche dalla grande impressione ricevuta solo un anno prima dallo splendido DUKE...

...per cui, quando comparve nei negozi "Il" nuovo disco dei Genesis, roba da fiondarmici sopra!! e cosi feci.

A casa, non nascondo che fu una specie di alternanza: un mezzo "shok" [:-|][J-,] (una sezione fiati per la prima volta in una canzone dei Genesis, e la stessa "dUNNIT?"...) controbilanciato dalle ottime impressioni della title-track e di quel gioiello vero e proprio di ME AND SARAH JANE... per cui capisco benissimo le parole di MadManMoon riferite a "qualcosa di completamente diverso, incredibile come suono, armonia, ritmica, insomma uno squarcio nel buio."

Se c'è qualcosa che accomuna THE LAMB a ABACAB è proprio il desiderio totale di rottura con il passato, proprio la stessa scelta operata da Peter nel generare il concept di THE LAMB e volere prendere le distanze, lui per primo, da un genere che egli stava intuendo avere ormai esplorato tutto il potenziale possibile.
ABACAB rappresenta un altra svolta altettanto coraggiosa arrivata a compimento, iniziata non troppo bene con le incertezze di ATTWT e maturata anche attraverso il pop (o certo pop) di DUKE.

Che poi il risultato finale sia molto diverso tra i due albums mi sembra più che ovvio, ma questa è un altra storia.
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Postby francy1361989 » 10 Nov 2009, 10:36

Beh...io nell'81 non ero manco nato, perciò se la metti così capisco e comprendo meglio il tuo punto di vista...io tutto questo lo vedo in maniera più distaccata data la mia giovane età (1989). Quello che ti posso dire è che si, se all'epoca non conoscevi i Genesis rifacendoti all'universo musicale di allora, beh, il tutto assumme una piega diversa. Infatti devo riconoscere anche io che Abacab non è proprio un poppettino facile facile e lineare, questo si, che poi sia riuscito è un altro paio di maniche e la mia opinione nel dettaglio l'ho espressa prima. Comunque questo disco per me resta un grandissimo cruccio e un rimpianto: per me aborti come No Reply at All e la già citata Who Dunnit? si potevano evitare, e se penso a ciò che è rimasto fuori dall'album il mio rimpianto aumenta a dismisura, perché con una scaletta decente sarebbe potuto essere un album si pop, si ben lontano dal prog dei tempi d'oro, ma di ben altra levatura.
Last edited by francy1361989 on 10 Nov 2009, 11:07, edited 1 time in total.
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Postby panix » 10 Nov 2009, 10:40

Io credo che buona parte del materiale suonato in ATOTT sia stato composto quando ancora Gabriel faceva parte del gruppo.
Ritengo che Dance on a Volcano sia un brano meraviglioso, dello stesso livello di molti brani del periodo 1970-1975, il problema è che a noi nostalgici incalliti suona male la voce di Phil.
Io credo che ATOTT con Peter Gabriel alla voce sarebbe stato per le orecchie di noi tutti un album di livello eccelso.
Quanto è bella Los Endos, quanto sono belle Squonk, Entangled, Mad Man Moon, quanto è bella la parte strumentale di Ripples?
Io adoro TLLDOB, uno dei più belli concept album mai ascoltati, però se analizzo con raziocinio e obiettivita i due lavori successivi del gruppo io devo ammettere che sono di un livello altissimo, forse, per certi tratti, anche superiori a TLLDOB, a parte la ferita lasciata aperta dalla mancanza di Peter all voce!
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Postby francy1361989 » 10 Nov 2009, 11:15

quote:
Originally posted by panix

il problema è che a noi nostalgici incalliti suona male la voce di Phil.


Per quanto mi riguarda non è assolutamente quello il problema, pur essendo io gabrieliano fino al midollo, io adoro la voce di Phil, su Trick e Wind in particolare, il mio problema con questo album, ammesso che io abbia un problema con Trick che, ripeto un'altra volta, reputo un disco FAVOLOSO l'ho già esposto nei post precedenti.
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Postby Hairless Heart » 11 Nov 2009, 09:09

Pino Lettieri ha scritto:
quote:
Nessuno potrà mai convincermi che The Lamb è migliore di ATOTT o del contrario perchè, e rientro in topic, oggettivamente entrambi hanno tutte le componenti(di cui sopra) tipiche dei GENESIS.

Riusciremo mai a sentirti (leggerti) dire che un disco dei genesis è migliore di un altro? Possibile che ogni nota da loro suonata in 20 anni sia allo stesso livello qualitativo delle altre?[:D]

Per Aorlansky: neanch'io vedo in Squonk elementi che rimandino agli Zeppelins. A dire il vero, la prima volta che l'ho sentita, ho esclamato: ma è una cover di Cocaine?
Last edited by Hairless Heart on 11 Nov 2009, 09:10, edited 1 time in total.
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Postby Thomas Eiselberg » 11 Nov 2009, 09:13

quote:
Originally posted by Hairless Heart


neanch'io vedo in Squonk elementi che rimandino agli Zeppelins. A dire il vero, la prima volta che l'ho sentita, ho esclamato: ma è una cover di Cocaine?



[:-D]

Beh, in effetti qualche vaga somiglianza c'è[:D]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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