Svolta o Deriva

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

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Postby Coastliners » 30 Jan 2010, 18:51

Salve a tutti,
vi propongo questa domanda: con la pubblicazione di Duke, che cosa è avvenuto nei Genesis.

Una svolta verso lidi pop, in un periodo in cui il progressive era ormai "passato" per provare a intraprendere nuove vie o semplicemente un'ammiccamento alle soluzioni facili magair per fare più soldi??

A voi la parola!
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Postby Duke of Mar » 30 Jan 2010, 19:09

Con Duke non sono oggettivo in quanto è il disco che me li ha fatti conoscere 30 anni fa [:.-(]. Per me è il disco mediano di quella che io chiamo la "trilogia della transizione" che, iniziata con ATTWT, terminerà con Abacab e, a mio parere, quello qualitativamente migliore. Nettamente migliore. Bei suoni (Tony non si è ancora convertito alla plastica degli '80, e l'uso del piano Yamaha è da brividi), ispirazione ancora buona (Phil si affaccia in questo disco come compositore, Mike tira fuori un hit come TIOA e Tony lascia nel cassetto un gioiello come Evidence...), musicisti al loro apice esecutivo (il tour seguente è tra i loro migliori)... basta? A me sì. [8D]

Sono sicuro che tra qualche anno, quando smetteremo di discutere tra prima, dopo e simili facezie, riconosceremo che Duke è un discone...
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Postby genesisforever » 30 Jan 2010, 19:25

Duke E' un ottimo disco, decisamente superiore (e con aperture strumentali più riuscite e progressive) di ATTWT.
Secondo me è l'esempio principe di quello che dovevano essere i Genesis anni '80: un equilibrio perfetto tra pop di classe e ambizioni strumentali.
La vera svolta, se così vogliamo definirla, avviene semmai con Abacab...

Comunque in verità su queste questioni ne abbiamo già scritto un milione di volte...
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Postby mozo » 30 Jan 2010, 19:42

La vera svolta, come ho detto piu' volte, arriva con Face Value e relativo successo...

Da li in poi, la strada da seguire sara' molto piu' chiara...[;)]
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Postby Coastliners » 30 Jan 2010, 19:58

E la trovate coerente con quanto fatto a partire da "From Genesis to Revelation"??
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Postby chesterphil-light » 30 Jan 2010, 20:14

penso che il vero album di svolta sia stato ATTWT.
mi sembra che con il predecessore W&W abbia ben poco da spartire(anche se lo considero un gran album).
molte piu' similitudini si notano fra ATTWT e DUKE, che comunque considero i due migliori album del post hackett.
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Postby marbian » 31 Jan 2010, 02:49

Duke è per me un grandissimo disco.

L'ultimo disco che amo davvero appieno.

Perchè contiene alcune caratteristiche peculiari del suono Genesis che ascolteremo per l'ultima volta:

C'è ancora tanta sostanza compositiva e grande voglia di suonare al meglio i rispettivi strumenti, e Duke's travels/ Duke's end ne è la perfetta testimonianza.

E'il canto del cigno del vero romanticismo genesisiano, condotto per l'ultima volta dalle armonie ricercate di Tony, con brani come Heathaze,l'esclusa Evidence of Autumn e la stessa Please don't ask di Phil che non hanno nulla a che spartire col romanticume posticcio dei dischi post 82.

In più c'è l'ultimo Collins dalla voce che amo di più, aspra e nervosa, e non quella costruita ad arte in sala d'incisione dei dischi successivi.

Da Abacab in poi queste caratteristiche essenziali del suono Genesis spariranno... "progressivamente"...[:D][;)]
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Postby TRE » 31 Jan 2010, 04:49

un'unica precisazione a quanto è scritto qui e che mi trova sostanzialmente concorde.
duke è un disco fantasico che avrebbe potuto essere ancora migliore se la suite non fosse stata tagliuzzata e non ci fosse stata la regola della divisione paritaria delle composizioni.
è lampante che evidence è stata fatta fuori da un ballottaggio con healthaze e sebbene il risultato sia indubbiamente giusto nel confronto fra le due priva il disco di una perla.
insomma un disco con la duke suite da un lato e il trio meraviglia delle canzoni di banks con il collins di please don't ask e il rutherford di man of our time sarebbe stato più che migliorei, direi più "genesisiano".
resta un disco fantastico.
attenzione anche ad abacab.
anche qui il cambiamento di rotta dall'incipt iniziale che ne voleva essere un doppio ha nuociuto alla "genesisità" del progetto.
ascoltando il boot con le sessioni complete sembra di ascoltare un'altro disco anche perchè è lampate come i suoni siano stati virati dal rock ad un qualcosa di più plasticoso.
detto in modo più maligno bastava non includere who dunnit? e le cose sarebbero apparse molto diverse.
personalmente sono dischi che non ascolto moltissimo per quanto li apprezzi profondamente: i loro highlights li ascolto molto volentieri nelle esecuzioni di 3SL che trovo molto più rockeggianti e splendide.
secondo me è proprio 3SL il disco della svolta.
se avete la discografia dei genesis su itunes in ordine cronologico mettete l'ultima canzone di 3SL: se avete la versione originale parte open door, se avete le 'ultime due versioni allora ascolterete il fenomenale "delirio" di tastiere che compone l'intro e il finale di watcher of the sky.
quando la canzone finisce, il pubblico applaude e c'è il silenzio. poi itunes, implacabile, finite le canzoni del disco del 1982 cerca la prima canzone dei genesis del 1983 e parte il ritmo di mama.
quello è il momento di chiedersi: ma cosa è successo? perchè? ma....

mah!
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Postby Phoberomys » 31 Jan 2010, 06:52

quote:
Originally posted by Coastliners

E la trovate coerente con quanto fatto a partire da "From Genesis to Revelation"??

Ma già Trespass non è "coerente" con FGTR. [:-I]
E meno male.
E la coppia Nursery + Foxtrot è diversa da Trespass.
E Selling è distante dai predecessori, soprattutto nei suoni.
E The Lamb è diversissimo da quasi qualunque cosa, in effetti (ma non da certe soluzioni di PG solista [:D])

Duke secondo me è il canto del cigno dei 'genesis'.
Ci sono ancora echi di esperienze passate, tra cui persino un raro rimando appunto a The Lamb (Man of Our Times).

Sono d'accordo con Mozo: il discrimine è Face Value.
Ovvero il canto della papera. [:-D]
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby Coastliners » 31 Jan 2010, 07:29

Ok, torno a riproporvi una delle domande con cui ho aperto il topic??

Perchè questa svolta, per cercare qualcosa di diverso oppure per strizzare l'occhiio al mercato e fare più soldi??
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Postby genesisforever » 31 Jan 2010, 07:41

Secondo me hanno unito l'utile al dilettevole [;)]
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Postby marbian » 31 Jan 2010, 08:20

quote:
Originally posted by Coastliners

Ok, torno a riproporvi una delle domande con cui ho aperto il topic??

Perchè questa svolta, per cercare qualcosa di diverso oppure per strizzare l'occhiio al mercato e fare più soldi??


Mi ripeto: Per me ancora non c'è ancora svolta.
C'e del prog e un paio di cose commerciali, già distribuite in album precedenti, condite con la stessa disposizione animica nata nel cottage di Trespass, in fase calante solo per motivi direi meramente fisiologici.
La svolta, come detto da altri, si avrà con Face value, che scopre la ricetta vincente:
Più soldi, meno arte.
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Postby Totuccio » 31 Jan 2010, 09:00

Secondo me, il cambiamento è la risultante di diversi fattori. Credo che, dalla dipartita di Steve Hackett, i G3 abbiano cominciato a rendersi conto che il progressive aveva ancora poco da dire e cominciato a virare in maniera più profonda verso la forma canzone, senza rinnegare il passato: è secondo me da questo atteggiamento che nascono i tre dischi sopra citati. Contestualmente, a mio parere, dopo Duke qualcosa è successo nella mente di Tonino [:D], che ha portato a un progressivo annichilimento delle sue capacità compositive, credo che anche l'approccio di Rutherford con la chitarra abbia favorito un passaggio al pop degli anni 80, e che il colpo di grazia siano stati sostanzialmente i matrimoni falliti di Phil con relativi pezzi strazzamutande(di cui c'era già un sentore du Duke) e nuovo approccio alla voce e, soprattutto, ahimè, alla batteria. Condite tutto questo con un sempre più sentito bisogno di $ e, a mio parere, avrete la ricetta della "svolta" [:D]
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Postby Hairless Heart » 31 Jan 2010, 11:39

Coastliners chiese:
quote:
Perchè questa svolta, per cercare qualcosa di diverso oppure per strizzare l'occhiio al mercato e fare più soldi??

Perchè scervellarsi per creare un'apocalisse in nove ottavi, quando in cinque minuti si può confezionare Folloviù follomì tirulà tirulì ed intascarsi fior di quattrini?[;)]
Duke è senz'altro un buon disco, ma per quanto mi riguarda niente di più. Ho cercato di approfondirlo di recente , ed ho avuto la conferma di poterne fare tranquillamente a meno. Resta inteso che, in confronto al resto della produzione anni 80, avercene di dischi come questo!
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Postby Coastliners » 31 Jan 2010, 13:20

quote:
Originally posted by Hairless Heart

Coastliners chiese:
quote:
Perchè questa svolta, per cercare qualcosa di diverso oppure per strizzare l'occhiio al mercato e fare più soldi??

Perchè scervellarsi per creare un'apocalisse in nove ottavi, quando in cinque minuti si può confezionare Folloviù follomì tirulà tirulì ed intascarsi fior di quattrini?[;)]


Credo di aver capito perfettamente [:D]
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Postby Ender » 01 Feb 2010, 05:13

Penso che mi attirerò le ire dei Dukesiani, ma...
Duke non mi piace.
Contiene in effetti qualche buona intuizione: Turn in on again, pur non essendo un capolavoro (anzi!) riesce a trascinare bene il prodotto, mentre Duke's travels / end è probabilmente il meglio presente nell'album.
Devo dire che le sonorità dell'album sono (de gustibus!) pessime.
Collins lascia da parte tutte le finezze cui mi aveva abituato, mentre il piano elettrico è un'ossessione che si prolunga per tutto il disco. Il suono mi pare "sporco". Testi e musiche sono fra le più deprimenti delle loro produzione, e se pure risentivano della situazione personale di Phil, direi che qui si esagera.
E' l'album della svolta verso il commerciale. Punto.
I Genesis sono musicisti e devono campare col loro lavoro, è chiaro; quindi se vogliono campare devono vendere. Chiaro anche questo.
Ma da qui ad accettare in blocco ogni cosa che viene propinata, ce ne corre! [;^(]
Diciamo che - per conto mio - qualcosa si salva (oltre alle canzoni già citate ci metto anche Man of our times per la carica, più che per la composizione; e magari Cul de sac, che recupera qualche antica sonorità), ma non posso proprio dire che mi soddisfi.
Ma, come già detto...de gustibus, no? [;)]
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Postby MadManMoon » 01 Feb 2010, 07:09

Premesso che il msg di Ender è assolutamente leggittimo, quando si parla di gusti diventa tutto soggettivo e non può essere discusso, io continuo a non capire il tentativo di rendere oggettivo (con accezione negativa...) l'evoluzione di idee e stili che c'è stata nei Genesis.
Nessuno dice che la fase pre-uscita-di-Gabriel è inferiore a quella post-uscita-di-Gabriel, eppure ogni volta che si analizza un disco post 1975 si deve finire a parlare della differenza tra la purezza di idee fino al 1975 e della prostituzione al mercato post 1975,
mi sembra un modo veramente poco serio e poco rispettoso di analizzare la carriera genesiana. Partendo dal presupposto che tutti i musicisti del mondo hanno inciso musica per venderla (se no rimanevano nella loro stanzetta a strimpellarla), i Genesis hanno solo avuto la capacità di evolversi stilisticamente riuscendo ad essere al passo con i tempi (e da un certo punto in poi anche con le classifiche) pur restando "diversi" rispetto agli altri. Facevano Rock (con un okkio al classico) negli anni settanta in modo diverso, facevano Rock (con un okkio al pop) negli anni ottanta in modo diverso. Nessuno nega che la dipartita di Gabriel e Hackett abbia impoverito la fucina di idee che c'era negli anni '70, ma non sono diventati improvvisamente personaggi che campavano di rendita e basta, anzi forse l'unica cosa che si può imputare a Phil e Mike è che si sono talmente riempiti di impegni che Genesis e I.T. danno veramente la sensazione di essere stati pensati poco e male e curati ancor peggio, ma il resto della produzione che va da Trick a We can't dance ha all'interno una tale qualità che non la si può ridurre a tentativi di fare canzoni TRALLALLA' senza pensarci troppo...
Anzi, per inciso, c'è voluto meno a scrivere I know what I like di Follow you...
Per restare in topic, Duke è un gran disco e lo dimostra il fatto che per molti genesiani alcune canzoni sono perle e per altri le stesse sono inascoltabili (per quanto mi riguarda Misunderstanding è inascoltabile), amo alla follia Duchess, mi piacciono moltissimo Duke's travel (+ End), Heathaze, Cul de sac e Alone tonight, considero Guida vocal alla stregua di Horizons, in alcuni momenti non disdegno di valorizzare Man of our times e Please don't ask, mentre mi sono indifferenti Turn it on again e Behind the lines...
perchè ogni Uomo ha una Luna nella sua Follia...
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Postby pino lettieri » 01 Feb 2010, 10:38

Mad, ti straquoto tutta la vita!

Duke è un album dei Genesis.
Gli album dei Genesis, sono molti.
Tutti sono in un modo o nell'altro profondamente differenti.
Vuoi per le composizioni, vuoi per la Produzione, la strumentazione, i testi spesso scaturiti da momentanee circostanze dei singoli componenti eccetera. Ognuno può ovviamente dire la sua, ma credo sia ingeneroso dire peste e corna di questo o di quell'altro album perchè come già ampiamente trattato in uno dei miei lunghissimi precedenti post in un topic simile, (!), "in ogni album dei Genesis, ci sono perle e pirlate". Io adoro Duke proprio per la potenza della sua Behind the lines, lo detesto per il pessimo mixaggio, lo amo per alcune atmosfere che altri odiano... Insomma, banalità. Per tornare in topic, con Duke, è avvenuto un bel niente. I tempi erano pronti ed erano opportuni per approdare a quel tipo di sound, punto e basta. Una suite come l'Apocalisse, non avrebbe venduto i milioni di dischi precedentemente venduti per il semplice motivo che ci fu un vero e proprio cambio generazionale e soprattutto, ci fu l'avvento della tv musicale con i video clip, il vero, unico veicolo di commercio del prodotto delle opere dell'ingegno, leggasi brani musicali. Come si poteva pensare di fare musica alla FOF, in quel periodo in cui si ascoltava costantemente "Video kill the radio star"? Ovvio che brani dal minutaggio contenuto, avrebbero avuto più possibilità commerciali, no? Ecco ciò che ha decretato anche se (ovviamente) in parte, il declino di un certo tipo di sound e di Produzione, che di fatto si è spostata più su cose commerciali e di fulminea fruizione: Turn it on again, tanto per fare un titolo che per me, è rimane un brano godibile, perfettamente contestualizzabile nella più alta delle proposte genesisiane. I tempi, il contesto, il periodo storico in cui vengono creati gli album, sono estremamente rilevanti. Per concludere, non esistono i Genesis. Esistono gli album dei Genesis. Io prenderei il titolo di ogni singolo album e lo estenderei alla "band": "Foxtrot" dei Foxtrot; "Duke" dei Duke e così via. Perchè a mio avviso, non serve a niente ostinarsi a cercare ad ogni costo una consecutio tra un album e l'altro e/o peggio tra un periodo e l'altro. A che serve? Ogni album, è una cosa a se. Selling england, dal punto di vista della lavorazione, gestazione, produzione, e distante pochi giorni da ATOTT, ma anni luce dal punto di vista musicale. E via così...
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Postby pino lettieri » 01 Feb 2010, 10:48

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Postby Magog » 01 Feb 2010, 12:38

sapete se esistono versioni "Demo" di Duke ? [:-I]
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Postby Benedictus » 01 Feb 2010, 12:55

Duke è un album favoloso, uno dei miei preferiti dei Genesis. Senza alcun dubbio: svolta.
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Postby Magog » 01 Feb 2010, 13:01

già me ne ero dimenticato!!

partendo dal detto "al peggio non c'è mai fine" direi: Duke, la svolta verso la deriva !!! anche se c'erano delle belle basi di partenza con i due album precedenti!!! [:-I]
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Postby Coastliners » 01 Feb 2010, 16:12

A sentire i vostri interventi mi viene voglia di riascoltare Duke.

Secondo me un disco comunque meritevole.

Le successive produzioni, invece mi spiace ma penso siano state una deriva commerciale, a cui ben pochi gruppi si sono sottratti. [V]
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Postby pino lettieri » 02 Feb 2010, 08:20

[:)]dai, Andrea...
Io continuo imperterrito a sostenere una tesi che ho postato qu su: Ogni disco dei Genesis, è UN CAPITOLO A SE.
Come se fosse il disco di esordio di una nuova band che a mio avviso avrebbe dovuto e potuto chiamarsi semplicemente con lo stesso nome del titolo dell'album: Foxtrot, dei Foxtrot; Nursery rime dei nursery crime e così via. Non sono assolutamente daccordo, con la definizione di "deriva": se si facesse conto di questo metro per valutare tutte le Produzioni dei G, potremmo dire che Dal secondo album in poi, si sono allontanati dalle atmosfere del primo, e così via. Ma che analisi è? Si può dire che The lamb si "migliore di" Foxtrot? E se sì sulla base di quale tipo di discriminante, compositiva? lirica? arrangiamenti? creatività? E' DIVERSO, non migliore o peggiore. "Mi piace, non mi piace" questo dovrebbe essere il motivo di discussione. Duke piace o non piace, ma non si può definire un brutto album, perchè OGGETTIVAMENTE non è così. E' suonato discretamente, è pregno di intuizioni che spingono avanti il senso del termine Prog, è potente e dinamico e rimane ancorato al CONCEPT album di nostalgica genesi... Chiaro che sia diverso da Foxtrot, così come Foxtrot è lontano anni luce da Selling, o da The lamb. Quì si tratta solo di giudizi espressi più per nostalgico senso di tradimento di una linea compositivistica assodata che non di altro. PErchè se Duke fosse stato suonato da "XY band" in molti avremmo gridato "alleluja, che figata sembrano i genesis un po' più tosti". Il cambio di rotta come recita il topic, sembra non essere gradito e per tanto il giudizio sull'album viene espresso negativo a prescindere dal valore intrinseco dell'opera. Che per me, è stupenda.
p.
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Postby Coastliners » 02 Feb 2010, 15:44

Perdonami, ma dissento dal tuo pensiero!!

Se Abacab fosse stato suonato dalla bandX non mi sarebbe piaciuto uguale, così come le successive produzioni.
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Postby genesisforever » 02 Feb 2010, 17:57

io concordo con pino. nel bene e nel male tutta la storia dei genesis è stata un fiume in costante cambiamento. anche cas, che pure non mi ha conquistato, era un tentativo di fare qualcosa di diverso...
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Postby pino lettieri » 03 Feb 2010, 06:36

quote:
Originally posted by Coastliners

Perdonami, ma dissento dal tuo pensiero!!

Se Abacab fosse stato suonato dalla bandX non mi sarebbe piaciuto uguale, così come le successive produzioni.



[:)]Perdonato.[:D].
Ovvio che sia così: se personalizzi il giudizio, ovvio che in ambito soggettivo esso sarà o resterebbe immutato. Qui si parlava di oggettività, cioè a dire, definire oggettivamente bello o brutto un Album. E il mio pensiero è che non si possa definire brutto oggettivamente un album come Duke o Abacab o qualunque altro, perchè non si tratta di "deriva creativa" ma di evoluzione. E, per scendere un po' sul tecnicismo,si tratta anche di limiti tecnici dei Nostri.
Una tesi che certamente non piacerà e che attirerà su di me ire funeste, ma di fatto, essendo un musicante, percepisco chiaramente:
La proprietà tecnica e conseguentemente i limiti che essa impone, determina in modo netto le possibilità creative, non si prescinde da essa. Se sei un manico del tuo strumento, hai certamente maggiori possibilità creative. Certo esistono linee melodiche semplici che toccano il cuore e che ti riempiono di gioia, ma al contempo esistono linee melodiche che si aggregano ad incastri arrangiamentintistici formidabili in cui gli accordi vengono sostituiti da grappoli di note che si rincorrono in rapida successione che vanno a depositarsi sulla nostra mente piacevolmente come le goccioline rigeneranti che si distribuiscono dolcemente sul nostro corpo durante una doccia. Il minimo che si possa chiedere ai GENESIS, è di produrre buona musica. E secondo il mio modesto parere, ne hanno fatta "sempre" perchè lo ribadisco, in ogni album "ci sono perle e pirlate". Ecco: i limiti tecnici pur essendo lontanissimi dai comuni mortali (oh, sono sempre i Genesis!), hanno spostato (contestualmente agli aspetti economici di cui ho ampiamente discuisito...)la loro Produzione su "cose" chiaramente più facili e commerciali. E questo non mi scandalizza affatto. E in fatti, ne faccio una disamina meramente tecnica, non artistica: mi piace fallow you, perchè è semplice e se contestualizzata, fa perfettamente il suo dovere, così come lo faceva (e lo fa) I kwon what i like: due motivetti semplici commerciali che hanno entrambi contribuito a far raggiungere popolarità a i Nostri. E tanti soldini...
Un saluto.
p.
Last edited by pino lettieri on 03 Feb 2010, 06:45, edited 1 time in total.
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Postby smiroldo » 03 Feb 2010, 09:42

quote:
Originally posted by pino lettieri

La proprietà tecnica e conseguentemente i limiti che essa impone, determina in modo netto le possibilità creative, non si prescinde da essa

perdonami, ma da musicante da 4 soldi quale sono io, dissento totalmente [;)]
la storia del rock è piena di gente talentuosa che ha saputo innovare, creare, inventare o, semplicemente, costruire splendidi album o, viceversa, gente ugualmente talentuosa che non ha lasciato NULLA. un esempio per il primo caso: i King Crimson; un esempio per il secondo caso: Malmsteen.
ugualmente, la storia è piena di scarpari (o, comunque, gente che di certo non aveva la tecnica come asso della manica) che ha saputo innovare, creare, inventare o, semplicemente, costruire splendidi album o, viceversa, altrettanti scarpari che non hanno lasciato NULLA. un esempio per il primo caso: i Beatles o i Pink Floyd; un esempio per il secondo caso: chi vuoi tu, sono talmente tanti... [:D]

questo per dire che creatività e tecnica non vanno PER NIENTE di pari passo. ihmo [:)]
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Postby pino lettieri » 03 Feb 2010, 10:55

[:)]perdono anche te. Ma se vado avanti così, divento un prete[:D][:D]. Ti saluto molto volentieri carissimo Smiro[:)]
Siaomo un po' OT, ma ci perdonerete, e magari diventerete anche voi preti[:D][:D]
Certo che ci può stare ciò che dici. Ci mancherebbe. Ciò che differenzia le cose è la differenza che c'è tra semplice e banale.
Yesterday, è straordinariamente semplice, e meravigliosa contemporaneamente. Ovvio che sia un brano emozionante e trascinante.
La disamina in cui mi sono tuffato alla Tafazzi, è che a mio avviso, la "poca" capacità tecnica dei Nostri, ha innegabilmente fatto sì che si prendesse quella "deriva" di cui si parla. A seconda della profondità del ragionamento, le cose possono apparire contraddittorie in quanto posso essere pienamente daccordo con ciò che hai scritto, e un attimo dopo essere totalmente in disaccordo perchè il punto di partenza è un insieme di discriminanti: chi ascolta, è un musicista? un semplice "ascoltone", un fans, cioè a dire: da quale osservatorio diamo giudizi? I G, hanno prodotto opere anche piuttosto complesse sia sotto il profilo meramente tecnico che su quello compositivistico. Ma dal mio punto di vista, i loro limiti tecnici, ne hanno decisamente condizionato la quota della creatività. Non si discute sul dato oggettivo, cioè, a me piace follow you a te no; si discute sul fatto che sia un brano semplice nato perchè "quei" musicisti, hanno un limite tecnico che ne blocca le possibilità creative. Anche la Pausini, esegue canzoni belle, che significa? [:-D] Anche Diane Shurr canta canzoni semplici. Ma la sua tecnica, le consente di spaziare in ambiti irraggiungibili da Laura. Questo intendo: se contestualizziamo i Beatles, e li definiamo straordinari Elementi di rottura di un epoca e un veicolo dell'avanguardia eccetera eccetera, non ci sono problemi, ma se parlaimo di capacità tecniche sui singoli strumenti, beh, lasciamo perdere. Tutti, io compreso, siamo capaci di suonare e addirittura cantare "la canzone del sole" di Battisti. Un'altra cosa è provare a cantare qualcosa, suonando come Tuck (and Patty), per capirci. Io suonicchio diversi strumenti e quando mi metto a comporre qualcosa, cavolo se conta avere una buona capacità tecnica sullo strumento! Se non hai quella, ti limiti a fare solo minime e semiminime, e già con i sedicesimi, hai problemi; con la batteria, i trentaduesimi, sono una cosa, ma andare oltre se non hai la tecnica e non sfrutti il rimbalzo e le dita, limiti ovviamente la tua performance. Ora: chiaro che Shine you crazy diamond sia strepitosa è ammaliante; è un valzerino in 6/8 suonato elegantemente in cui la tecnica viene sopraffatta dalla raffinatezza della sua dolce atmosfera: ok, è un brano strutturato così, suonato da una Band in cui a parte Dave, gli altri suonano così così tanto che dal vivo negli ultimi ventanni, si sono sempre dovuti appoggiare a dei musicisti esterni tecnicamente più preparati. certo le loro opere, sono ammalianti e godibili e questo ci piace. Ma non si va oltre. E ci può anche stare: ogni disco è più o meno uguale all'altro, un po' come i Pooh d'annata, una ballata, un brano di contaminazioni
elettroindustrialpazzia con un elicottero che ti passa da destra a sinistra e via ( non sparatemi, per favore, è una provocazione fine al ragionamento). Sono costretti a riproporre perpeuamente lo stesso schema. Accordi diversi, ma la struttura è sempre la stessa: perchè?
C. Corea, come F. Zappa, (giusto per citare qualche nomignolo...[:D])sono stati capaci di creare emozioni con brani slow e con strutture genialmente semplici, ma altresì sono stati capaci di fare esplodere pirotecnicamente tutta la loro creatività con brani straordinariamente complessi dinamici e tecnicamente sconcertanti. Un esempio ulteriore: le sei mogli di enrico ottavo di R. Wackeman: eclatante. Solo con la capacità tecnica di questo Signor Tastierista, si possono inventare le cose che suona, come per citare un altro tizio, Jordan Rudess dei Dream Teather. Per concludere, ovvio che l'equazione "tecnica uguale belle cose" non regga. Io penso che non siano solo questi i fattori in discussione. Penso e ne sono convinto che la tecnica del musicista sia direttamente proporzionale alla sua capacità di sfruttare meglio le proprie doti e quindi di avere ampio spazio per liberare la creatività la fantasia e monetizzare la propria ecletticità.
Non vorrei che dietro a "la tecnica non serve, sono le emozioni che contano", in un tentativo maldestrosi,si malceli la frustrazione di chi sà di non essere tecnicamente preparato [:-I][:-I].
Insomma, Smiro, se sei anche "tecnicamente bravo", puoi fare molte più cose. Se no, beh, le ascolti fatte dagli altri. E t'inc***i come una jena.[:D][:D]

Un saludos, in sessantaquattresimi!
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Postby TRE » 03 Feb 2010, 11:35

continuo a leggere questa teoria ma trovo sempre che qualcosa non quadri.
trovo condivisibile che la perizia tecnica limiti le possibilità compositive.
se uno ha meno possibilità sullo strumento è chiaramente condizionato nei risultati.
e condivido pure che anche chi è meno dotato può comunque fare grandi cose perchè nella musica conta anche la "chimica": per questo ad esempio con quattro note su sol minore i pink floyd hanno composto un pezzo leggendario come shine.

quando però penso ai genesis le cose si fanno molto meno razionali.
io non sono un musicista ma un semplice ascoltatore.
magari smiro o harlequin che sono professori d'orchestra [;)] mi smentiranno ma a me, da ascoltatore, la musica dei genesis originali mi appare complicata e difficile da suonare.

quella dei genesis dopo la "deriva" invece no. mi sembra ovvia, scontata.
da genesis83 in poi è possibile per me leggere pure la base di ogni singola composizione quando nelle canzoni degli anni 70 ogni canzone era una nuova avventura.

a me i genesis post83 sembrano più limitati, quelli pre83 e soprattutto quelli pre77 mi sembra offrissero musica migliore.

che abbiano DISIMPARATO a suonare cammin facendo? [:D]
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Postby Magog » 03 Feb 2010, 11:48

dall'alto della mia ignoranza musicale e oltre penso che pino si riferisca proprio a codesto, le loro capacità le conoscevano e che: o giravano intorno al tasto conosciuto e quello non lo volevano fare, o cambiavano rotta e dato che i limiti erano quelli la scelta è andata su composizioni più "tranquille" [:-I]
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Postby pino lettieri » 03 Feb 2010, 12:35

[;)]

Senza essere assoluti ad ogni costo, credo che sì io volessi dire ciò che Magog dice che ho voluto dire[:D][:D]. Mag, sei un grande.
CIAO TRE[;)], (bello leggerti)
non credo si tratti di aver DISIMPARATO. la tecnica, la devi alimentare quotidianamente con sacrificio; e l'età, quando avanza...[:-I] come dire, diventa più complicato. SUonare è necessariamente l'insieme di diversi linguaggi dell'espressione dell'anima che usa il corpo per esibirli. Forza ed elasticità, tecnica e studio, intelligenza e passionalità, capacità di confronto e di fusione (chimica?) eccetera. Ecco credo sia difficile produrre per lungo tempo proposte di profilo alto quando una di queste componenti manchi. La buona musica è in molti "luoghi". Per alcuni anche nel neomelodico italiano alla Mario Merola: de gustibus... Ma quando parliamo di Grandi Nomi Storici, ci si aspetta da Essi sempre qualcosa di straordinario. Il fatto è che la creatività non è illimitata e se a ciò aggiungi una scarsa padronanza tecnica, il limite è più rapido addivenire. Tutto quì.
La creatività non può prescindere (a lungo!) dalla tecnica.[:D]
Diciamocelo francamente:quando abbiamo "scartato"il cellophane dal 33 giri di ATOTT, ci aspettavamo "grandi"cose per tutta una serie di validissime considerazioni, ma almeno per una: visto che non c'è più l'Arcangelo, almeno che ci sia roba strepitosa. E a mio avviso, c'era. Così abbiamo anche pensato per W&W e successivi solo che tranne poche eccezioni, ci siamo imbattuti in belle canzoni dolci ballate che sì, carine, ma caspita, l "Apocalisse" tutta un'altra cosa. Perchè? Perchè complessa, tecnicamente difficile e quindi più affascinante e non solo perchè complessa in modo fine a se stessa (per citare, e come non potrei, TRE letto in un altro post, i Dream T. spesso sono così: complicati e fini a se stessi)ma perchè dai Genesis ti aspetti ci si aspetta qualcosa che non sia alla portata di un "Tiromancino" qualsiasi. Certo ci piacciono e le adoriamo anche le ballate e le canzoni che ci fanno emozionare alla Entangled, heathaze eccetera. Ma è chiaro che l'intro di The knife rende grazia a Dio!
p.
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Postby TRE » 03 Feb 2010, 17:32

quote:
Originally posted by Magog

dall'alto della mia ignoranza musicale e oltre penso che pino si riferisca proprio a codesto, le loro capacità le conoscevano e che: o giravano intorno al tasto conosciuto e quello non lo volevano fare, o cambiavano rotta e dato che i limiti erano quelli la scelta è andata su composizioni più "tranquille" [:-I]



avendo poco tempo per replicare al concetto espresso da pino questo pomeriggio non ho potuto chiarire per intero il mio pensiero.
ho quotato l'intervento di magog perchè è splendida la sua capacità di sintesi e mi permette di farmi capire meglio.
detto che era palese la loro volontà di fare altro io però non liquiderei il passato dei genesis come" girare intorno al tasto conosciuto": secondo me c'era un sacco di roba.
musical box o suppers ready sono traboccanti di genio, estro, capacità tecnica, inventiva.
ma tutto questo si vede non solo nei vertici ma dappertutto.
e loro da quei dischi escono fuori come grandissimi esecutori e splendidi compositori.
banks è andato anche oltre superando i limiti del suo saper suonare: ha composto una cosa che non riesce ancora oggi ad eseguire (l'intro di FOF naturalmente)
il problema è che l'idea che uno si fa di loro ascoltando le loro opere degli anni 70 stride incredibilmente con i pezzettini piatti e semplici con cui hanno riempito la parte finale della carriera: io personalmente non ci trovo niente di loro.
le melodie, gli stacchi, le sensazioni non ci sono più: è tutto piatto, falso, poco eccitante.
e ame i genesis ultimi deludono proprio in quei pezzi dove dichiarano di aver guardato al passato.
per me i genesis sono riding the scree con tastiere e batteria totalmente e splendidamente fuori controllo: ma anche in the chamber of 32 doors dove le parti di batteria sono fra le più semplici di quel periodo comunque il colpo non è proprio dove te lo aspetti.
per me che adoro queste cose è un tormento ascoltare quel tum, tum ossessivo di second home by ythe sea, sempre uguale a se stesso, immutabile.
le melodie sono banali, sono poche: ad uno abituato a can utility che ogni 30 secondi c'è una nuova linea melodica non può piacere domino che dura 10 minuti e di linee melodiche ne ha due e pure brutte.
più che di una volontà di cambiamento si percepisce una caratura artistica inferiore: e personalmente non capisco come ciò sia potuto accadere.
lo scarso esercizio e la scarsa voglia di suonare?
mah! io se sento phil suonare con clapton e plant all'epoca riconosco il drummer dei genesis originali: è nei suoi dischi che si trasfigura.
ho il DVD mandato ai membri del forum ufficiale con le riprese del TIOA tour particolareggiate sui musicisti: tony suona il medley di in the cage splendidamente, difficile credere che abbia ripreso quelle partiture dopo 9 anni di abbandono totale dello strumento.
non so rispondere alla domanda iniziale del topic se sia stata svolta o deriva: so solo che quando ascolto certe cose mi sembra impossibile che sulla copertina del disco ci sia scritto quel nome.

PS1: grazie pino per le belle parole ma sei tu quello da ringraziare per i continui nuovi spunti alla discussione che riesci a portare. considero una fortuna avere la possibilità di leggere i tuoi commenti e ti vorrei avvisare che non mi sono dimenticato il tuo annuncio di un progetto molto interessante che non vedo l'ora di ascoltare. se ci vuoi ragguagliare sulla situazione ... [;)]

PS2: questo te lo dico "FRANCAMENTE"[:D]: quando ho scartato il cellophane dal 33 giri di ATOTT mi aspettavo di trovare quello che poi ho effettivamente trovato: i genesis senza peter gabriel.
per qualcuno un dettaglio insignificante, per altri no[:D]
l'apocalisse è davvero tutta un'altra cosa.
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Postby pino lettieri » 04 Feb 2010, 10:04

Grande Tre,[:D].
Ti svelo che quando ho "s-cellophanato" ATOTT, non sapevo nemmeno chi fosse Peter Gabriel; e Genesis, era un nome evocativo che mi ha acchiappato inducendomi a pensare a chissà quale meravigliosa (e chissà poi perchè) musica celtica (???) avrei ascoltato... Celtica?[:-j]. La copertina, quel colore così rasserenante...come avrei potuto immaginare che un trentennio dopo, ma sarei dovuto armare di concetti e pensiere per difendere (ove necessario) quella meraviglia dagli attacchi dei TalebaGabrieliani?![:D][:D]... mah. Da lì in po la mia vita è...rimasta la stessa! Non mi sono trasferito in seminario,una volta scoperto che Peter non era lui quello che avrebbe dovuto cantarci dentro.[:0]. Ohibò, mi son detto: cavolo che meraviglia è sto disco quì?!? Cos'è sta roba? Cioè un tempo in 7/8 rock???? Insomma, tenete conto che avevo circa 14 anni ed impiegavo il mio tempo a "perdere diotrie" guardando certe foto che nulla avevano a che fare con quella copertina... Sarà che da quella copertina in poi, la mia vista ne ha tratto, diciamo così, beneficio? Sarà per questo che sono così legato a quel disco? Mah...

Grazie a te, Tre.
Il mio progetto? Ho finito l'installazione del sistema pc/midi/instruments, e finalmente posso giocherellare per assimilare i meccanismi di cubase. Penso che fra qualche settimana, comincerò il secondo brano che pensa un po' potrebbe proprio essere tratto da ATOTT.[8:-x]. Fading lights, è finito. Era fondamentalmente un tentativo per verificare i metodi di lavorazione che avrei adottato nei seguenti brani. Il lavoro è: suonare tutte le parti, videoregistrare tutte le performance con almeno tre angolazioni differenti, montare e mixare il tutto e sperare che ne esca qualcosa di almeno decoroso[:D]. Beh, Fading non è venuta male...
Scusate la personale divagazione.
Un saluto a tutti.
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Postby TRE » 04 Feb 2010, 10:24

l'errore di fondo è pensare che i "talebagabrielliani" pensino cose tipo: no peter, no party!

per quanto mi riguarda le cose non stanno così: ATOTT è un album grandioso.
pensa che per scegliere i miei diffusori a lui mi sono portato.

però con peter sarebbe stato meglio [;)]

PS: ricordo male io o avevi anche parlato del medley di in the cage da 3SL? [:)]
Last edited by TRE on 04 Feb 2010, 10:25, edited 1 time in total.
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Postby pino lettieri » 04 Feb 2010, 10:50

[:D],grande. Ciao, ben trovato, TRE[;)].

Sì ricordi bene. Intendo risuonarne un bel po'e certamente il medley del 3sl, è obbligatorio! E' che ho intrapreso una strada alternativa per le esecuzioni ho spostato il metodo su quello più comodo, il midi: Fading, l'ho registrata "audio" traccia dopo l'altra senza l'uso del sequencer cubase, con un editor molto potente che si chiama Vegas. Ergo, tutto ciò che si sente, è suonato e registrato audio. Avevo registrato la batteria acustica in studio, chitarre e tastiere a casa mia, il canto, nel bagno di casa mia! Un lavoro epico, un lavoraccio che ha strapazzato il microscopico pc portatile con cui è stato fatto.(Questa era la sfida più difficile, farlo con un portatile...)
Con cubase,ed il mio nuovo potentissimo pc le possibilità di semplificare il lavoro, sono immense.
Lì, registri in midi. Se sbagli una nota, semplicemente, la sposti e la "ripari" [:D]. Se non sei abbastanza veloce, registri con un bpm lento e poi, aggiusti il tiro[:D][:D], insomma, mooooolto meglio! E poi, i suoni disponibili: infiniti. Canali? Infiniti. Eh eh eh....
[:)][:)]
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Postby tool65 » 04 Feb 2010, 17:39

Svolta.....economica e Deriva .....musicale ma con ABACAB non con DUKE !!! [;)][;)][;)]
I need someone to believe in, someone to trust....
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Postby TRE » 04 Feb 2010, 17:49

quote:
Originally posted by pino lettieri


...
Con cubase,ed il mio nuovo potentissimo pc le possibilità di semplificare il lavoro, sono immense.
Lì, registri in midi. Se sbagli una nota, semplicemente, la sposti e la "ripari" [:D]. Se non sei abbastanza veloce, registri con un bpm lento e poi, aggiusti il tiro[:D][:D], insomma, mooooolto meglio! E poi, i suoni disponibili: infiniti. Canali? Infiniti. Eh eh eh....
[:)][:)]



e vabbè ma così non vale. detto così sono buoni tutti a fare sta cosa [:D][:D][:D]

scherzo naturalmente. non vedo l'ora di ascoltare i risultati. negli anni passati si parlò di un DVD in cui i genesis venivano ripresi mentre suonavano i loro pezzi con la possibilità di silenziare uno strumento per poterci suonare sopra.
un progetto caduto nel dimenticatoio.
la vera deriva è questa, altro che duke, abacab o invisible touch.
il vero mistero è sapere cosa li ha convinti a terminare la loro carriera in modo così malinconico e deprimente.
sembra quasi che non abbiano fatto nulla. di solito è delle cose brutte che ci si vergogna e delle quali non si parla.
possibile che quei tre si vergognino dei genesis al punti di lasciare morire questa sigla in modo così depresso?
anche il tour del 2007 alla fin fine aveva l'andamento da condannati a morte lungo il miglio verde.
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Postby pino lettieri » 05 Feb 2010, 07:45

[:-D][:-D], sì. Ciao, Tre[;)]
Che facile, e facile! Non è come dirlo, veh?![8D][;)]
Ieri, mi hanno montato dei suoni vst di Hammond, che sono una ficata pazzesca; il M-Tron vst, è pauroso! Insomma, ci siamo!!!!!


Mah, sai come la penso a proposito di quel tour. Per me, è stato come una cena tra "vecchi" amici che ad un certo punto han preso gli strumenti in mano ed hanno cominciato a suonicchiare le cose del glorioso passato, transitando anche per quelle meno edificanti[;)]... Ma tornare seri rispetto alle tue considerazioni finali, e sulla loro ingloriosa fine, mi viene facile pensare ad uno scenario già descritto ed esplorato su questi topic e cioè a dire: il naturale decorso della vita. Questi che trent'anni fa erano ragazzi pieni di energia, entusiasmo e il sogno di diventare ricchi e famosi, oggi sono dei grassi nonni che addobbano l'albero di natale accerchiati da nipotini e figli di svariate mogli. L'entusiasmo e la passione per la musica, il pensiero di montare uno show da portare in giro per il mondo per mesi e mesi lontani dalle proprie case e dagli affetti, beh...che ne dici? Ormai sono stanchi e vecchi. E quì, mi sento di imbrodarmi un po', rinforzando la mia tesi: le cose semplici, costano meno fatica fisica e quindi il ripiegamento su quelle cose, è fisiologico. Credo sia naturale anche se poco rispettoso del proprio passato, ma ritengo sia stato anche per loro come per tutti i Dinosauri del rock, un fatto normale il concedersi un bel "chissenefrega", pensare a che ormai i soldi per la vecchiaia, ce li hanno, e mettersi sdraiati sul divano con pantofole ai piedi e guardare la tv, o un vecchio dvd in cui ancora "suonavano" [:D]. Infondo, hanno fatto seriamente e per moltissimo tempo, delle cose egregie; hanno attraversato il tempo e ci hanno accompagnato per tre decadi in modo più o meno decoroso spaziando tra generi diversi con uhna discreta dose di correttezza intellettuale; poi col tempo e la vecchiaia, hanno virato sulla più comoda deriva dell'autocelebrazione monetizzando "il magazzino" senza investimenti inutili per un futuro che non li avrebbe certo concepiti come interpreti di rilievo perchè, la fisicità, la stanchezza, la noia, il desiderio di casa, di famiglia, di starsene fermi, ha prevalso su tutto. Anche su noi tutti. Convinciamocene.
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Postby TRE » 07 Feb 2010, 08:02

conoscevo già il tuo pensiero che qui riproponi con lodevole perseveranza.
conosco già il tuo modo di guardare alla struttura da mandare avanti, alla loro vita, al tempo che passa.
la mia obiezione è che delle loro vite non mi interessa poi molto. io compro i loro dischi.
molti mi entusiasmano, gli ultimi mi hanno profondamente deluso.
facendo parte del mondo dei lavoratori che fanno un lavoro che non è "esattamente" quello di cui si occuperebbero se avessero facoltà di scelta a me risulta veramente difficile accettare che possa essere "noiosa" una session per un nuovo album per un musicista ( parole di collins nel documentario su genesis83, e spero tanto non siano vere)
il tuo discorso va bene per dei sessantenni.
la deriva di cui parlo io invece è relativa al 1993, quando i signorotti avevano la mia stessa età.
ed è per me difficile capirli: io che ho davanti almeno altri 25 anni di lavoro prima di sentirmi dire che le pensioni sono fuori moda, non capisco cosa sia successo nel momento in cui phil ha deciso di lasciare, dando il via al declino della sua carriera solistica con prodotti francamente censurabili: ma davvero era un impegno così gravoso comporre dance into the light?
non capisco la tenacia degli altri due nel cercare un altro cantante e poi la decisione di interrompere tutto per scarse vendite.
ecco la deriva.
ridurre i genesis ad un mero discorso economico.
fra l'altro dimostrando di essere degli economisti da 4 soldi.
perchè è ampiamente dimostrato che nel 1997 è bastato scrivere il nome genesis sulla copertina di un disco per venderne due milioni: figuriamoci se c'era anche della musica incisa dentro!
questa è la deriva, la vera deriva.
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Postby pino lettieri » 07 Feb 2010, 09:45

Ciao Tre

come potrei non essere daccordo con te. Sono riflessioni condivisibili.
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Postby pino lettieri » 08 Feb 2010, 07:05

...e a mente fredda, oggi vorrei andare più in profondità al tuo pensiero. Da tempo mi sforzo di non essere daccordo con me stesso contraddicendo pensieri di cui sono conscio ma che non voglio concepire. Tempo fa, parlavo della noia dell'abitudine con la mia ragazza. E cercavo come mio solito di difendere le "ragioni" dei Genesis. Riflettevo sulla scialba esibizione Romana e dicevo a lei quanto fosse tale per via della noia del dover ripetere per anni le stesse performance (più o meno). Lei mi rispose più o meno proponendomi il tuo pensiero: " come ci si può annoiare a fare quel mestiere? E cosa dovrei dire io che faccio bolle e fatture tutti i giorni?" (e non è certo il più brutto dei mestieri...) Mah, risposi, hai ragione. Ma la realtà, è meno ideologica e si schianta davvero su quelle iniziali riflessioni: una volta raggiunto un successo planetario, nascondi la fine della tua creatività(quando arriva, s'intende) col delirio di onnipotenza e con una snobbissima e ostentata finta noia che serve a celare il terrore della consapevolezza che tutto ciò che hai potrebbe svanire in un paio di annetti. Non c'è nulla da fare: l'alternativa a questa tragedia è mettere in gioco tutta la maestria accumulata in decenni di attività e sfruttare al massimo il "brand". Scrivi Genesis su una copertina e anche "se dentro non c'è nulla, o quasi", ne vendi due milioni. Alla musica nuova che non arriva e che non avrebbe quello spessore illuminato, sopperisci con la luminosissima scenografia fatta di luci che deviano l'attenzione dall'assenza di "ciccia"; t'inventi apparati scenici strabilianti e soprattutto, riproponi imperterrito le old songs e le "very very old songs"... Bellissime come sempre, ma che palle, però. Soprattutto per loro che ongi sera per mesi e mesi debbono battere quattro e suonare con lo stesso entusiasmo con il quale mi accingo ad ascoltarli in mezzo a seicentomila persone, Behind the lines. Ma stasera Chester ha mangiato bucatini alla matriciana, vino de li castelli: mamma mia commme sssto, e...va beh, domani la suonerà meglio. Ma in un altro stadio. Ecco è routine. Spesso suoni in un posto e pensi di essere in un altro, la concentrazione viene meno e sopraffatta dalla routine. Certo che a lavorare in miniera sarebbe differente, ma una volta entrato nell'ottica dello star system, pensi che oramai quel tenore di vita sia un diritto acquisito inelienabile. La cosa peggiore è che non analizzi/ascolti nemmeno le cose orrende che escono dalle stesse mani che han composto FOF; e peggio, le ritieni degne di essere vendute perchè in fondo, le ha composte un Genesis. E' un declino fatto di incoscenza coscente. Sanno benissimo che quelle cose non sono all'altezza dei precedenti lavori, eppure, suonare e comporre è il loro lavoro. Questa è la contraddizione di fondo: debbono suonare e creare delle opere a tutti i costi. Una cosa pazzesca, alienante,frustrante: ti metti sul pianoforte e DEVI creare una melodia semplice ed accattivante, ma niente, non esce...e il tempo scorre, gli anni passano: crisi creativa, A I U T O!!!!
Ma poi si accorgono che i tempi sono cambiati e che di suite sontuose e complesse infondo, non ce n'è più bisogno: chi le vuole? * Siamo a due passi dal nuovo millennio, gente!Il new romantic! Pantaloni larghi bianchi con le pens e bretelloni rossi su camicia azzurra! Capelli cotonati e fumo on the stage! La musica è cambiata e il sound anche* ; quindi diventa tutto più facile. Meno cuore, più furbizia, più soldini. Marchio di fabbrica a garanzia, vecchie riminescenze ed è fatta: non tutto è da discarica, anzi. Che poi, l'anima da dentro reclami il suo spazio ed ogni tanto in ogni caso (riferendomi all'idea di una deriva eclatante) qualcosa di buono straripi da dentro, beh anche questo è un dato di fatto. Perle e pirlate...
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Postby Phoberomys » 08 Feb 2010, 08:48

quote:
Originally posted by pino lettieri
Lei mi rispose più o meno proponendomi il tuo pensiero: " come ci si può annoiare a fare quel mestiere? E cosa dovrei dire io che faccio bolle e fatture tutti i giorni?" (e non è certo il più brutto dei mestieri...)
[:0] che è il più brutto dei mestieri! [:0]

Ih ih ih ih [:D].
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby Hairless Heart » 08 Feb 2010, 09:09

In risposta a Pino Lettieri.
Probabilmente al posto loro io mi sarei comportato alla stessa maniera. D'altronde, come ho detto ripetute volte, perchè scazzarsi per creare (ammesso che ci si riesca ancora) opere alla Foxtrot grazie alla quale abbiamo fatto la fame (ah, i bei tempi in cui i capi ti dicevano: siamo sotto, perchè non fate un bel singolo da classifica?) se con due accordi e un po' di mestiere ti assembliamo una canzoncina che ci riempirà le tasche? Con Abacab e più ancora con Genesis83 la formula è stata trovata, e quindi la sfruttiamo!
Era nel loro pieno diritto, d'altronde la musica è in primo luogo il loro mestiere, più che il loro svago. Ciò che contesto io (e mi sa anche il TRE) è che qualcuno, e tra questi ci sei anche tu [;)], vorrebbe farmi credere che artisticamente Genesis83 o IT o We can't dance contengano comunque dei capolavori o dei buoni pezzi. Sono buoni per la classifica e per le masse, per i fruitori della musica usa e getta, ma io dalla musica voglio di più, quel di più che mi da l'ascolto di Selling England e compagnia. Sono cose DIVERSISSIME, può piacere una fase oppure l'altra, ma non mi si venga a dire che poichè in copertina c'è scritto Genesis mi deve piacere per forza tutto. Spesso da queste parti si sostiene che se Duke o Abacab fossero stati scritti da un gruppo Vattelapesca, tutti diremmo: somigliano ai Genesis, e li valuteremmo molto di più. Per me è vero il contrario: se in copertina di IT non ci fosse scritto QUEL NOME, dopo una canzone e mezza l'avrei buttato nella spazzatura.
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Postby pino lettieri » 08 Feb 2010, 09:51

[:)]ok, ok...
Sono sempre io anche l'autore del pensiero citato a proposito del nome alternativo su un disco come Duke o Abacab eccetera...
Il tuo pensiero è condivisibile, ma io non ho mai detto che in I.T. o ppure WCD, ci siano dei"capolavori" ho detto è mi permetto di insistere che ci sono dentro comunque delle perle. Mama, è una perla, così come lo è Fading lights: entrambe due tentativi di cucinare qualcosina di buono fatto con "ciò che è rimasto in frigo"... per capirci. Insomma, quando hai fame, pane e mortadella, sopperiscono le lasagne alle quali sei abituato.
Buon appetito.[;)]
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Postby TRE » 08 Feb 2010, 17:53

quote:
Originally posted by pino lettieri


... t'inventi apparati scenici strabilianti e soprattutto, riproponi imperterrito le old songs e le "very very old songs"... Bellissime come sempre, ma che palle, però. Soprattutto per loro che ongi sera per mesi e mesi debbono battere quattro e suonare con lo stesso entusiasmo ...



pino per rispondere a tutti gli spunti dati da questo tuo intervento mi ci vorrebbero giorni.
perdonami se rispondo solo ad un paio.
dal 1986 i genesis suonano almeno 5 pezzi da IT, 3 da genesis83 e un paio da WCD: metà concerto è occupato da queste "opere".
non mi stupisce mica che si annoino a morte a suonarle [:D]


quote:
Originally posted by pino lettieri


... Una cosa pazzesca, alienante,frustrante: ti metti sul pianoforte e DEVI creare una melodia semplice ed accattivante, ma niente, non esce...e il tempo scorre, gli anni passano: crisi creativa, A I U T O!!!!
Ma poi si accorgono che i tempi sono cambiati e che di suite sontuose e complesse infondo, non ce n'è più bisogno: chi le vuole? *



personalmente, è lo dico in maniera FORTE e DETERMINATA, alla crisi creativa dei genesis , leggi in particolare di mr Tony Banks, non ci credo.

ma prendiamo per vero questo fatto: tony in crisi creativa e ben conscio del fatto, come scrive sul libretto di ACF: perchè allora il tony migliore degli ultimi vent'anni non lo si trova nei genesis ma in still o strictly inc.?
e perchè le cose migliori fatte durante la lavorazione di CAS sono rimaste fuori ( mi riferisco in primis ai due strumentali)?
perchè feedeng the fire è rimasta fuori da IT?
perchè è stato usato quel barrito francamente osceno su no son of mine e tutto quella splendida linea melodica di on the shoreline è rimasta inedita?

perchè i nostri esperti professori di musica dell forum hanno scritto che il tony di seven ha dei guizzi ed una sensibilità che sembrava scomparsa negli ultimi lavori?

se uno è in crisi riserva il meglio al progetto che più è importante: è chiaro che i genesis per tony non lo erano.

per quanto mi riguarda i genesis sono stati lascianti andare alla deriva, immolati sull'altare delle vendite, del commercio.
negli ultimi vent'anni il loro meglio è stato dissipato fra progetti solisti di dubbia utilità.

perchè ditemi quello che volete ma i signori banks e rutheford sono famosi perchè componenti dei genesis.
e lo stesso collins, ritornando, ha di fatto ratificato che al giorno d'oggi per lui è difficile resistere senza il gruppo madre.
lo stesso peter ha preferito non deludere i fans dei genesis con un no netto e preciso alla reunion.

per me è stato fatto un errore di valutazione bello e buono e sono estremamente convinto che se ne sono tutti pentiti.
ma questo sono discorsi da fare negli anni novanta.
ormai la casa è bruciata.
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Postby pino lettieri » 09 Feb 2010, 09:58

[:)]e beh, come si potrebbe essere in disaccordo?
Opinioni condivisibili. Il mio conclamato altalenante atteggiamento, del resto è sintomatico della totale simbiosi schizofrenica con questa band: oggi li difendo a spada tratta, domani ne analizzo cinicamente l'aspetto meramente economico riducendoli al solo attaccamento per il danaro. Il brand "Genesis" da sempre
(DA S E M P R E) concorre ed ha concorso alla mitizzazione delle gesta dei componenti del Gruppo. Il nome evocativo, convince immediatamente chiunque della qualità intrinseca del prodotto. "se è dei genesis, è forte..." " Genesis?: figata di sicuro" e su questi presupposti si è creato il mito, e la fidelizzazione al brand. Al punto che anche le opere che noi intendiamo come esemplari, mitiche e topiche dall'altissimo contenuto compositivistico, se lette ed analizzate da un punto di vista più oggettivo e magari più alto culturalmente, ci accorgiamo di essere di fronte a certamente opere di un certo rilievo artistico, ma nemmeno così immense come io stesso a volte amo definirle. Perchè tranne alcuni brani davvero esemplari, il resto (con rispetto parlando) fa parte di una produzione di ottimo livello dove per "ottimo" intendo sincere, suonate con discreta maestria, e prodotte piuttosto bene anche se non sempre. Diciamocelo(visto che oggio sono incancrenito):infondo li amiamo a prescindere. E proprio per questo li critichiamo duramente per le cazzate dell'ultimo periodo e per essersi fatti scappare l'Arcangelo. Ma oggettivamente, trattasi di buona musica che è emersa galleggiando tra le altre proposte del periodo, nel mare immenso di cose davvero minori ed inascoltabili; ed ovviamente quì non basterebbe un intero forum sull'argomento: chi si scarterebbe in quel periodo? Chi sono gli inascoltabili? E chi meritevoli del nostro ascolto? Troppo ampia la discussione! A noi piaceva il romanticismo, la drammaticità della musica dei Genesis: quindi eravamo orientati a schifare ogni cosa che non fosse così dichiaratamente "Genesisiana"come Supper o FOF, o The Knife al punto da accettare con qualche riserva le ballate seppur meravigliose alla "Entangled": ma qual'è il vero genere dei GENESIS, dove si identifica il genere dei Genesis? Qual'è il brano più identificativo?
Ecco qual'è la questione, caro Tre[;)]: chi può di buon grado sostenere che Turn it on again, non sia nel dna dei Genesis? E perchè lo è I know what i like? E perchè lo è The Lamia, Carpet Crowlers? E perchè Fading lights non dovrebbe/potrebbe essere un ottimo brano dei Genesis? Vedi, che allora si tratta solo di individuare "IL" brano e non l'album nel suo intero concetto. Dance on vulcano è per me rappresentativo del genere GENESIS, perchè detiene in se molte delle caratteristiche peculiari del loro sound. Ah già, non proprio tutte[;)], vero?[:D]
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Postby TRE » 09 Feb 2010, 18:51

quote:
Originally posted by pino lettieri

.... Al punto che anche le opere che noi intendiamo come esemplari, mitiche e topiche dall'altissimo contenuto compositivistico, se lette ed analizzate da un punto di vista più oggettivo e magari più alto culturalmente, ci accorgiamo di essere di fronte a certamente opere di un certo rilievo artistico, ma nemmeno così immense come io stesso a volte amo definirle. Perchè tranne alcuni brani davvero esemplari, il resto (con rispetto parlando) fa parte di una produzione di ottimo livello dove per "ottimo" intendo sincere, suonate con discreta maestria, e prodotte piuttosto bene anche se non sempre. Diciamocelo(visto che oggio sono incancrenito):infondo li amiamo a prescindere. ...



la differenza tra me e te è proprio questa.
tu parti dal fatto che quanto prodotto nella prima metà degli anni settanta non sia poi così straordinaria.
il che è lecito sia chiaro. ma è altrettanto chiaro che se il "prima" ti sembra ottimo ma non straordinario ecco che il "dopo" ti apparirà migliore, perchè meno distante dal "prima".

io invece non ho mai trovato gruppo che mi abbia più appagato e coinvolto dei genesis fino al 1974.
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Postby pino lettieri » 10 Feb 2010, 07:37

Ciao Tre,
mah... forse do ad intendere ciò che scrivi, ma non coscentemente. Penso al contrario con molta convinzione ciò che hai quotato del mio precedente intervento, e cioè che anche le opere più intense dei Genesis, di ogni periodo, quindi da The kife a dance on vulcano passando per down & out, fino a mama, siano infondo "ottimi" brani dalle caratteristiche affascinanti per la drammaticità compositiva, le liriche oniriche, arrangiamenti inconsueti. Ottimi brani, musica, cioè svago, passatempo; emozioni, certo, ma infondo, canzoni. Canzoni con le quali se ti va bene, guadagni una fracassata di soldi, se ti va malino, beh cambi lavoro. Perchè dico ciò? Perchè in questo forum, a volte ci si incarta sulla dimensione artistica di questo brano piuttosto che quell'altro adducendo a chissà quali altezze artistiche e a volte usando addirittura aggettivi superlativi arrivando a definire capolavori assemblaggi di mezza dozzina di idee scritte in momenti lontanissime tra esse. Ciò che adduco è che lo spessore dell'altezza creativa dei brani dei genesis, è in un range concruo al genere. E' inutile dire (a titolo esemplificativo) che The knife è meglio di Down and out adducendo a decine di riflessioni non ultima quella della differente interpretazione vocale di Phil su Peter: in entrambe le composizioni, c'è troppo poco per poter discriminare con così tanta dovizia di particolari; ergo, le differenze sostanziali, non sono mastodontiche. Oh: ovvio che la riflessione è relativa a quei brani almeno decorosi e dignitosi dell'intera produzione lasciando fuori le boiate oggettive. Insomma, caro Tre, personalmente non trovo nessuna differenza eclatante tra Trespass e A trick of the Tail così come non l'ho trovata tra Foxtrot e The lamb, e tra W&W e ATTWAT e tra Duke e Abacab e questa ultima virata più dinamica e rockettara di Duke mi ha sollazzato e mi aggrada ancora oggi moltissimo e la interpreto come un naturale adeguamento, una evoluzione per stare al passo coi tempi e per alimentare l'entusiasmo di chi si era stufato di comporre brani tormantati calandosi profondamente nelle cose che si raccontavano: è musica, teatro. Non vita reale. Certo ora si potrà anche dire che la sensibilità, le emozioni delle poesie scritte dall'arcangelo eccetera eccetera: certo che sono riflessioni legittime e le accolgo con serenità. Ma perchè Entangled è una canzone che non ha nel dna il seme dei Genesis? Heathaze? Meno bella?
Men of you time, non potrebbe essere inserita in The lamb? Se l'avesse cantata Peter sarebbe stata annoverata come "capolavoro"? E The Brazilian? Se fosse stata inserita nell'onirica follia di Rael, non avrebbe avuto diritto di esistere? Ecco, ora mi spareranno addosso, ma credo fortemente che l'anima di chi scrive, abbia una matrice inconfondibile che esce in ogni caso con potenza straripante e che l'unica cosa che fa la differenza sia il momento in cui la creatività decide di esplodere. Bancks, è Bancks da sempre, il suo stile il suo approccio creativo, è quello. L'età biologica e la perdida della tecnica incide sulle scelte della direzione che una sua composizione prenderà. E' inevitabile.
Il tempo cambia le cose. Non sempre le migliora, ma ci piace credere che sia così fino al punto di pretenderlo.
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Postby Hairless Heart » 10 Feb 2010, 09:00

quote:
personalmente non trovo nessuna differenza eclatante tra Trespass e A trick of the Tail così come non l'ho trovata tra Foxtrot e The lamb, e tra W&W e ATTWAT e tra Duke e Abacab


E tra Trespass e Abacab, che dici, c'è differenza. o tutto sommato sempre di 7 (anzi 12) note si tratta?[:-I]


quote:
Heathaze? Meno bella?


Si, si, si, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

quote:
Men of you time, non potrebbe essere inserita in The lamb? Se l'avesse cantata Peter sarebbe stata annoverata come "capolavoro"?



No, no, no, noooooooooooooooooooooooo!

[;)]
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Postby Phoberomys » 10 Feb 2010, 10:37

Mah, per me Man of Our Times è un bel pezzaccio già così com'è - la voce di Phillo, così pesantemente filtrata, riesce persino a non darmi sui nervi. [;)]

Non è che sarebbe stata bene su The Lamb: per me è proprio un'outtake bella & buona riscoperta da Mike sei anni dopo. [:-I]

The Brazilian: bellissima.
Su The Lamb? Magari, al posto di Waiting Room. [:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 10 Feb 2010, 10:43

quote:
Originally posted by Phoberomys


The Brazilian: bellissima.
Su The Lamb? Magari, al posto di Waiting Room. [:D]



[:0][:0][:0][:0][!:-!][X-P][V]

[;^(]
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Postby pino lettieri » 10 Feb 2010, 11:16

[:)] Spero si sia colto il senso delle mie strampalate accoppiate.
E' straovvio che Trespass non sia oggettivamente uguale ad Abacab.
Non ci vuole certo un grande sforzo intellettuale[:D].Ma perchè è migliore di quest'ultimo a prescindere? Abacab, non è uno dei miei album preferiti, ma il tentativo di valutare l'intera Produzione genesisiana senza tener conto dei dati di fatto oggettivi, basandosi solo sui gusti personali, mi sembra per lo meno poco faticoso, come dire, "ci piace vincere facile[:D][;)][:D]"...Guardare un po' di più dentro alla Genesi di un album, si può fare. Il senso è, il cercare di andare più in profondità al qualunqustico " The lamb è un capolavoro, I.T no" per cercare di vedere le cose da un altro punto di vista: Provate a pensare: "men of your time" non potrebbe essere stata scritta o abbozzata proprio nell'era Gabriel e magari tenuta da parte solo perchè (per l'epoca) forse troppo avanti? Chi può davvero oggettivamente affermare che questo brano non sia un "buon" brano decoroso ed inseribile se arrangiato alla maniera in cui lo fu The Lamb, nello stesso album? E' tormentato, ruvido, urlato, con una ritmica "alla Gabriel prima maniera"... E' solo un esempio per dare adito a questa semplice riflessione: i brani nascono in modi in posti e con atmosfere diverse; sono frutto di intuizioni, e anche di esperienza nel saperli adeguare ai tempi che scorrono per renderli coerenti con essi. L'intro di dance on vulcano era nella Testa di Bancks, già all'epoca di Selling, e allora? Come la mettiamo? Il ritornello di no son on mine era nella testa dei tre, molto molto tempo prima della realizzazione, inciso su di una musicassetta stereo 7, e quindi? Certo, mi si obietterà che anche la compilazione di un album e la scelta dei brani di cui è composto, sia determinante e mi si obietterà che certamente una quota di cazzate, passa, ma non troppe, se no... Turn it on again, era una scialba e a tratti Gabrieliana ballata, un vecchi riff di chitarra che Mike aveva in testa da molto tempo e che non aveva mai tirato fuori. Fu Phil a accellerarne il tempo facendolo diventare "il brano" che sappiamo (come vedete non ho usato aggettivi). MA che aggettivo dovrei usare per I know what i like? Un brano nella tipica tradizione beat dell'epoca: sacrilegio!!! Un brano dance nell'epoca Gabriel?[:0][:0][:0]. Non ho mai sentito nessuno denigrare questo brano.Se fosse stato inserito in WCD? Avrebbe generato le stesse emozioni? Ecco da cosa è nata la mia riflessione odierna e cosa mi arrovella: la creatività, è figlia, si fonde nel tempo in cui viene fuori o no? E ancora: perchè da una stessa radice, nascono fiori così differenti? Non è che sono solo colorati diversamente, ma di fatto è la stessa forma e a noi appaiono differenti?[:-I]
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Postby TRE » 10 Feb 2010, 11:47

parte con un rumore di macchina che va a tre cilindri, poi una serie infinite di rullate sempre uguali, monocordi, di cui tutti sarebbero capaci.
la melodia cambia 4 note al minuto tanto è poco elaborata.
cerchi di trovare altri spunti in quella insipida marcetta russa che stai ascoltando e quello più profondo che trovi è: " ma che ca*** c'entra tutto questo con il brasile?" [:D]

sul disco c'è il nome di un gruppo che quando parlava di apocalisse ti ci immergeva dentro.

mettete supper's ready dal minuto 13.38: ascoltate come la melodia si sviluppa, come gli strumenti si aggiungono, come i temi trattati esplodono all'interno dell'io medesimo dell'ascoltatore.
ascoltate il potere suggestionante di quella tastiera che parte con un assolo infinito, con il cantante che delira e la batteria capace di scolpirti l'anima.
non mi sembra lo stesso gruppo del 1986.
mi pare irriguardoso fare paragoni.

altro che deriva. parlerei di lavaggio del cervello
[;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 10 Feb 2010, 11:52

quote:
Originally posted by pino lettieri

"men of your time" non potrebbe essere stata scritta o abbozzata proprio nell'era Gabriel e magari tenuta da parte solo perchè (per l'epoca) forse troppo avanti? Chi può davvero oggettivamente affermare che questo brano non sia un "buon" brano decoroso ed inseribile se arrangiato alla maniera in cui lo fu The Lamb, nello stesso album?



Certo, ma nemmeno si può affermare oggettivamente che Man of our times sia un buon brano[:D]

A me ad esempio non piace: lo trovo uno dei punti deboli di Duke, e quindi a stento lo sopporto in quell'album, figuriamoci su The lamb.[:D][;)]
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Postby pino lettieri » 10 Feb 2010, 12:41

Ovvio. Lo sforzo che imploro, è quello di comcepire come possibile che la fase di creatività di un brano, sia imponderabile, impossibile da collocare; non si può dire "ora mi sideo e compongo FOF....Ora mi siedo e scrivo What gorilla" No.
I brani che cito non sono casuali. Man of your time, non è un brutto brano come non lo è Back in NYC che sembra esserne la radice. Molti brani "meravigliosi, lo sono per l'insieme degli elementi che ne hanno generato la memorabilità:il momento storico, il sound innovativo, il genere innovativo, il coraggio e tutti i possibili altri fattori legati al romanticismo e alla drammaticità del moods.
Ovvio che Supper's sia strepitoso: l'insieme, l'entusismo, la consapevolezza, la fortuna, la capcità di elaborazione, insomma, la summa di molti determinanti fattori. Ma l'elaborato Mad man moon, non è meno complicato ed ispirato. Anzi. L'assolo di synth di Down and out, lo trovo superbo. Tanto quanto quello di "in the cage": scomunicatemi.[:D]
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Postby Tommy Banks » 10 Feb 2010, 14:31

quote:
Originally posted by pino lettieri

. Ma l'elaborato Mad man moon, non è meno complicato ed ispirato. Anzi. L'assolo di synth di Down and out, lo trovo superbo. Tanto quanto quello di "in the cage": scomunicatemi.[:D]



Nessuno ti può smentire Mad Man Moon è un opera d'arte di composizione musicale e l'assolo di Down and out è uno dei migliori concentrati delle innovazioni tastieristiche dello stile di Banks
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Postby pino lettieri » 11 Feb 2010, 10:10

[:)][^]
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Postby TRE » 11 Feb 2010, 11:45

io parlo di genesis pre83 e post83.
prima mi va bene tutto.
anche se ad un certo punto sono venuti a mancare prima un cantante strepitoso e poi un chitarrista fantastico.
è dopo il 1983 che si è andati alla deriva.
precisamente quando i tre hanno deciso di pubblicare a nome genesis solo il materiale composto da tutti e tre nei 3 mesi in cui si ritrovavano assieme.
loro hanno spesso detto che sono orgogliosi dei pezzi scritti in trio ma a mio parere sbagliano.
la composizione è diventata molto più semplice, di maniera ed evitabile.

se avessero ragionato prima allo stesso modo di quanto hanno fatto dal 1983 in poi sapete cosa avremmo? che cose tipo one for the wine, mad man moon ed healthaze giacerebbero in oscuri e misconosciuti dischi a nome banks.

dal 1983 le cose migliori non sono finite su un disco a nome genesis, ecco la verità.
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Postby Phoberomys » 11 Feb 2010, 13:28

E invece sono finite esattamente dove? [:-I]
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby TRE » 11 Feb 2010, 17:55

phober, non credo che tu abbia il secondo archivio.
e se lo avessi non credo arriveresti alla fine di quegli estenuanti 10 minuti di mama in working progress; proprio alla fine banks comincia a fare delle variazioni pianistiche interessantissime che, guardacaso sono rimaste fuori.

nel 1986 sono rimasti fuori do the neurotic e feeding the fire con un'altro bell'assolo di tastiere assolutamente ignorato: per testo e musica è inconcepibile come feeding the fire sia stata scartata ed a lei sia stata preferita quella boiata di land of confusion con un testo a dir poco imbarazzante.

nel 1991 è rimasta fuori tutta on the shore line a parte l'orribile barrito.
chiaramente tony i due grandi pezzi che ha scritto a quel tempo li ha nascosti in still: another murder of tha day e angel face. ma anche la title track di still mostra un bel fluire di piano che in un disco dei genesis sembra sia stato vietato da qualche editto imperiale.

nel 1995 tony partorisce "island " e la uccide in un disco senza neanche il suo nome ed ai genesis rifila i resti della sua pattumiera.
fortunatamente si salva uncertain weather ed è un miracolo.
basta pensare a all'assolo di not about us in cui l'assolo parte ed invece di prendere quota come i genesis ci avevano abituati, si rituffa nel ritornello con una soluzione banale e frettolosa.
le poche intuizioni melodiche di quel periodo sono contenute in due strumentali che, chissà mai perchè, sono rimaste fuori dal disco: per fare spazio a ciarpame tipo small talk tanto per dirne una.

mi sono riferito a banks in quanto pilastro riconosciuto del gruppo: phil dal canto suo ha fatto un disco fenomenale, finalmente serio e concreto, both sides, in cui ha avuto l'atteggiamento che avrebbe dovuto tenere nei genesis.
quel disco non meritava di essere confuso con il mondo della musica pop perchè non lo era: molto di quel materiale ci sarebbe stato proprio bene a nome genesis.
e mike ha avuto un buon successo anche lui, ma se over my shoulder fosse uscita a nome genesis ne avrebbero guadagnato tutti: avrebbe distrutto tutte le classifiche.
in italia per esempio non credo abbia venduto tantissimo: la tipica canzone che si sente dappertutto ma che poi non vende.
se paragono over my shoulder a congo la conclusione per me è chiara: il meglio non è stato messo nei genesis!

sarebbe stata una seconda parte di carriera migliore con scelte diverse? si certamente.
senza la possibilità però di accostarsi ai fasti del passato.
ma il motivo è che comunque è da quegli anni che un certo disimpegno dalla musica i tre lo avevano manifestato.
a phil già nel 1983 le session per la registrazione di un album apparivano noiose: e parliamo di uno che negli anni settanta ha suonato praticamente sempre e per chiunque.
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Postby MadManMoon » 12 Feb 2010, 04:44

Sono, per molte cose, d'accordo con te TRE.
In effetti l'idea che si ha nei due dischi post-Abacab è proprio la frettolosa necessità di mettere in scaletta pezzi con melodie semplici e sonorità immediate, di quei due dischi elevo al rango di brani di ottimo livello solo 2-3 pezzi. Qualcun altro è ascoltabile e in con uno stato d'animo giusto addirittura piacevole. Altri sono proprio out e potevano essere sostituiti con alcuni di quelli scartati, magari qualcuno avrebbe storto il naso un po' meno...

Tornando un attimo ad Abacab non riesco a capire come abbiano fatto a rovinare così man on the corner, togliendo quella bruttissima base e rallentandola un pochino poteva essere un capolavoro... mannaggia alla drum machine.
perchè ogni Uomo ha una Luna nella sua Follia...
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Postby pino lettieri » 12 Feb 2010, 07:36

Tre: Ottimo intervento.
Quando ti leggo, spesso ho come la sensazione che dei genesis, infondo, non ne so poi in gran chè.....

Mad.
Daccordissimo
Era il sound di quegl'anni, rassegnamoci[:.-(]
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Postby Thomas Eiselberg » 12 Feb 2010, 07:46

Per una volta concordo con quasi tutto quello che dice....TRE[:D][;)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

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Postby TRE » 12 Feb 2010, 10:15

quote:
Originally posted by pino lettieri



...spesso ho come la sensazione che dei genesis, infondo, non ne so poi in gran chè.....

[:.-(]



sono d'accordo.
il fatto che per te G4 e G5 pari son ne dà una conferma inequivocabile
[:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D]

naturalmente scherzo e oso perchè sono quasi sicuro di poter osare: diciamo che l'assist era perfetto [;)]

in realtà pino sei tu che insinui dubbi nella scorza dura delle mie convinzioni di ascoltatore .
sappiamo che hai gia realizzato fading lights tutto da solo: ne conosci quindi i più intimi segreti.
stai per fare lo stesso con qualcosa di trick, mi hai promesso qualcosa da 3SL quindi in the cage e cinema show.

ecco a me interesserebbe tantissimo sapere da chi è capace di eseguirli da solo questi pezzi ( vabbè con l'aiuto di un software che fa tutto lui [:D][:D], ok smetto) se c'è un tratto in comune.

non parlo di ispirazione che più essere maggiore o minore: ma se si potesse confermare una certa tendenza alla soluzione facile, alla banalità ed alla monotonia che io rilevo come ascoltatore.

per questo ti curo, caro pino.

e se il tuo parere sarà che cinema show e fading lights pari son allora sono davvero sordo

[:D]


xthomas: mi fa piacere se concordiamo. tu sei un buongustaio della musica [:)]
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Postby pino lettieri » 12 Feb 2010, 12:25

..e si scoprì che Tre, era nientemeno che Tony Smith sotto mentite spoglie... Tu mi lusinghi: finirò per mandartelo, Fading, per punizione!!![:-D][:-D][:-D] Sentirmi cantare, sarà la morte![xx(]

No, Cinema show e Fading, non sono la stessa cosa. Nella prima, c'è una quota enorme di sponatnea musicalità, creatività, desiderio di fare; romanticismo, dramma, sogno,dinamicità. C'è l'Anima dei Genesis. Nell'altra percepisco il desiderio sincero di riattraversare luoghi da Essa, già visitati in cui ci si era crogiloata. Non si può negare che Fading sia una bella composizione, ricca, musicale, semplice (apparentemente) e piuttosto ben prodotta (anche se la mia versione in proporzione,fatta con un pc portatile e senza VST ma con hard ware in pura ferraglia[:D] suona meglio[:D][:D][:D])
Ciò che vedo come unico tratto di unione tra le due Opere, è la aderenza ai sentimenti attraversati nel momento in cui sono state create. Sono sincere. E tratteggiano bene il Periodo in cui sono state scritte, delineando l'orientamento nuovo del profilo artistico raggiunto nell'attraversare con semplicità gli stilemi da sempre utilizzati. Per questo le trovo entrambe sincere. Fading un po' pretestuosa e presuntuosetta nella sua forse eccessiva lunghezza, ma ripeto qui l'Anima desidera fortemente riecheggiare antiche suites...; Cinema, è prorompente; di musicalità ne è piena e mi spiace che sia fin troppo breve!!!! Avrei sviluppato molto di più alcune parti, come dire: qui tirare il brodo, non sarebbe stato sgradito, anzi!

Da qui in poi, ti dirò: tecnicamente, sono molto diverse da rieseguire. Cinema è fondamentalmente dispari e si appoggia su di un grooving molto, molto raffinato di Philippo in cui tra ghost notes e incredibile abilità sprigiona una ritmica avvolgente che si adagia sugli appoggi dell'arrangiamento. Non è difficile, ma Fading è più facile anche se a suonarla, ti tira dentro con un trasporto delizioso e comunque te la sudi per benino tutta quanta... Fondamentale la potenza degli appoggi all'unisono tra Tony e Phil : semplici, non banali; ma tutto il brano si sorregge quasi impercettibilmente sulla chitarra ritmica di Mike: straordinaria e semplice. Io all'inizio, avevo cominciato suonando solo la parte di batteria, per passare poi all'assolo di synth, al "tappeto" di archi con il pedale dominante al quale per finire ho aggiunto il basso (synth anch'esso) pulsante a sostegno del groove dell'808 roland. Al primo ascolto, non riuscivo a capire cos'è che mancasse: era così evidente che mi sono vergognato per qualche settimana...LA CHITARRA RITMICA! Un disegno semplicissimo, ma essenziale e che tiene in piendi tutto il brano. L'approccio con Cinema, sarà totalmente diverso perchè lì ci sono chitarre acustiche in grande spolvero, hammond, mellotron e soprattutto(anche qui!!!) la voce. Per tutti i prossimi brani partendo proprio da Cinema, userò il mitico e strautilizzato Cubase. Questo certamente sarà di grande aiuto vista la complessità del brano e la quantità di strumenti e preset differenti. Qui il basso e le chitarre, verranno registrati in audio; la batteria pur se suonata dal vivo, sarà registrata sia in audio direttamente dalle uscite LR che in midi:uso una TD9kx modificata. Tastiere varie in VST. Servirebbe un plug in che potesse far somigliare un po' la mia voce a quella di uno dei "due", per capirci. Che ne so, un "Gabrielaizer"[:D][:D][:D][:D][:D][:D]
un saluto.
p.
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Postby Thomas Eiselberg » 12 Feb 2010, 17:47

quote:
Originally posted by TRE


xthomas: mi fa piacere se concordiamo. tu sei un buongustaio della musica [:)]



[I8)][:0][:D][:)][;)]
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Postby TRE » 12 Feb 2010, 17:54

quote:
Originally posted by pino lettieri

..e si scoprì che Tre, era nientemeno che Tony Smith sotto mentite spoglie...




no non sono lui. lo capiresti da tante piccole cose: tipo che la tua copia di trick conterrebbe una tracklist di 9 pezzi anzichè 8, o che peter sarebbe ancora nella band [:D]

riguardo l'analisi tecnica ti dirò che quello che ne viene fuori è che cinema è basata su tony e phil e fading maggiormente su mike: mi pare già abbastanza.

mike è l'elemento portante, la chiave di volta,, colui che sorregge il suono dei genesis.
negli album a me cari questa risorsa è sapientemente nascosta perchè sopra quelle fondamenta sono state costruite cattedrali sonore immense: su fading lights le fondamenta si vedono ... [:-I]

un segno del cambiamento in peggio contro ogni razionalità: d'accordo con i cali di ispirazione ma come musicisti avrebbero dovuto migliorare.

ormai sappiamo tutti che le composizioni dei genesis sono fatte da pezzi presi da tutte le parti composte in epoche anche lontane.
una delle cose più affascinanti è il modo quasi logico in cui questi pezzi si amalgano fra loro per formare quelle meraviglie.

fading lights, nel tentativo di riproporre quelle atmosfere, fallisce proprio nel fatto che la parte strumentale è totalmente avulsa dal cantato: phil smette di cantare, una rullata e parte la musica.
sembra assemblata seguendo il metodo usato nei loro medley dal vivo.
la parte strumentale di cinema show invece sembra una conseguenza di quella cantata, pure se sono diverse.
è questa la magia che ad un certo punto è cominciata a mancare: probabilmente quando erano un gruppo a tempo pieno avevano più tempo per rimurginare su una cosa e plasmarla per bene.

fading light ( lettieri solo&software mix) sarebbe ben accetta, ma se devo proprio essere sincero io non vedo l'ora di ascoltare l'in the cage medley (lettieri mix) da 3SL: quello si che deve essere proprio divertente da suonare.

e mi incuriosisce la riuscita delle due mitiche rullate: quella del climax aggiunto di cinema show che nell'ultimo tour hanno rovinato, e le rullate sulla coda di afterglow che tanto belle come su 3SL non si sono mai sentite nè prima nè dopo.

buona fortuna
[:D]
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Postby pino lettieri » 12 Feb 2010, 18:41

ed hai ragione, sono bellissime, e quella che descrivi è compasta da due rullate semplicissime e diverse tra loro che si incrociano in un
amalgama di ritmo molto efficace.
Per tornare a ciò che dici, non posso non essere daccordo,come ormai da un po': che noia [:D] !!!
dici sempre cose condivisibili e centrate.
Ho come la sensazione che tu mi stia spingendo a rieseguire prima di tutte le altre, il medley 3sl[;)]... ottimo suggerimento.
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Postby TRE » 12 Feb 2010, 19:45

visto che hai colto il mio suggerimento ti spiego come la vedo io.
l'in the cage medley è per me l'ultima grande perla dei genesis su disco.
i genesis a cavallo del 1980 hanno avuto dal vivo un suono micidiale testimoniato da innumerevoli bootleg.
diverso dal suono di seconds out, più prezioso e ricercato ma meno potente, più legato ad un modo magico che la mancanza di gabriel aveva per sempre chiuso.
quando i genesis decidono di aumentare dinamica è potenza diventano poderosi: e 3SL ne è l'apoteosi.
tutti i pezzi di 3SL sono in versioni migliori di quelle da studio: la stessa orribile misunderstanding asciugata da quei coretti anni 60 risulta molto meno indigesta.

turn it on again, dodo ed abacab formano un primo lato da paura. il climax alla fine di abacab è da estasi.

il secondo lato fra behind the lines, duchess e la meravigliosa me and sarah jane è un inno alla musica: la stessa follow you follow me si sopporta meglio fino allo strepitoso assolo di banks.

ma è il terzo lato, quel medley che è di sicuro il brano dei genesis che ho ascoltato di più in assoluto.
parte con in the cage, sublime: perfetta per phil che la rende in modo perfetto.
sembra che phil via davvero il pezzo.
durante la seconda parte del cantato avviene il miracolo di stuemer che apporta un miglioria al suono dei genesis: la prima e l'unica volta.
e chiaramente senza fare nulla di migliore ad hackett ma muovendosi di lato: mi spiego meglio.
se ascoltate nello shrine quando parte "in a trap feel a strap" la musica rappresenta in pieno la claustrofobia del momento: hackett ci infila delle note lancinanti, lontane una dall'altra. l'effetto è di un aguzzino che attraverso le sbarre della gabbia ti tormenta con una lama.
stuemer, lungi dall'avere la classe per rendere al meglio questa cosa, fa quello che sa fare meglio, cioè sparare 10 miliardi di note in un secondo.
questo sposta l'accento dalla claustrofobia alla velocità, e conduce a "keep on turning", quando tutto comincia a girare.
un mood diverso del pezzo, per me l'unico contributo efficace di daryl ai genesis.
in un missaggio veramente ben riuscito si passa a cinema show strepitosa con la doppia batteria.
quando ti aspetti che l'assolo si risolva nel modo consueto ecco che i genesis ci mettono una perla: l'assolo non sfocia nella mitica divagazione di tastira ma la tastiera stessa detta una frase alla quale le due batterie all'unisono rispondono semplicemente esplodendo una rullata potentissima.
la tastiera richiama e le due batterie stavolta fanno una rullata meno intensa, quasi solo qualche colpetto per ricaricarsi, poi la tastiera chiama ancora ed ecco di nuovo quella tremenda bordata secguta dalla fase di "ricarica".
a roma e durante tutto il tour del 2007 è stata fatta 4 volte la stessa identica rullata e questo secondo me ha rovinato molto lo spunto emozionale del momento: una decisione che non ho capito, una fra le tante.
parte la tarantella di slipperman e mi sorprendo quando la tastiera varia la melodia iniziale e quelle note sembrano un lamento di anime perse, poi tutto tace.
comincia afterglow in una versione austera, anche qui senza quei coretti pacchiani che un pò ne guastano la versione su disco.
phil la canta come fosse stanchissimo, entra sempre in ritardo rispetto alle note ma questo secondo me fa risaltare ancora di più un testo bellissimo.
poi avviene un altro miracolo: quando phil canta " i miss you more", quando grida in quel modo mi coinvolge come il cantante che c'era prima di lui. è la sua jerusalem.
ne ho sentiti tanti di boot ma su quella frase phil non è mai stato così emozionante come in quella sera incisa su 3SL.
stordito si ci abbandona a quella progressione di accordi così bella, così lineare con le batterie che faticano a contenersi e che alla fine della terza ripetizione partono in una rullata sensazionale, così bella che la rullata successiva è solo abbozzata, quasi a voler dire più di questo non si può.

[:)]
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Postby pino lettieri » 15 Feb 2010, 06:51

A P P L A U S I.[:)]

Hai descritto in modo "sonoro" l'essenza di questo disco.
Bravo, davvero. Ed ovviamente condivido ogni sillaba.

p.
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Postby chesterphil-light » 15 Feb 2010, 15:42

mi hai fatto venire voglia di riascoltarla......bravo tre.
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Postby TRE » 15 Feb 2010, 17:40

grazie.
onestamente l'avevo fatto per chiarire a pino i punti salienti che non devono mancare nella sua realizzazione: sono davvero impaziente di ascoltarlo.

sono sicuro che sarà bellissima.
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Postby Supernaut » 15 Feb 2010, 20:32

quote:
Originally posted by Totuccio

dalla dipartita di Steve Hackett, i G3 abbiano cominciato a rendersi conto che il progressive aveva ancora poco da dire



Se il progressive aveva ormai poco da dire, mi chiedo il pop cos'avesse invece da dire ancora...
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Postby TRE » 16 Feb 2010, 03:39

il prog non aveva più molto da dire.

il pop non aveva nulla da DIRE ma tanto da .... DARE [;)]
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Postby Tommy Banks » 16 Feb 2010, 05:33

quote:
Originally posted by TRE

il prog non aveva più molto da dire.

il pop non aveva nulla da DIRE ma tanto da .... DARE [;)]



Appunto il POP non ha MAI avuto niente da dire ma solo da dare i baiocchi![:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 16 Feb 2010, 08:51

C'è Pop e pop, Prog e prog.

Più che il prog, erano i Genesis che in quel genere musicale ormai avevano dato tutto, e sapevano che ormai era impossibile replicare a comando i capolavori del passato.

Giustamente hanno cambiato genere, provando a rinnovarsi, e a tratti hanno fatto del buon pop, solo che entrati in quel mondo si sono fatti affascinare dalle lucine, dai colori, dal denaro, e allora li abbiamo persi[:D]
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Postby marbian » 16 Feb 2010, 09:26

Il pop di gente come i Beatles( vabbè per loro ci vorrebbe una categoria a parte) Beach Boys, XTC, They might be giants, Divine Comedy, è musica senza tempo.
Ma il pop dei Genesis post 83 non poteva che essere una rilettura di maniera, a tratti piacevole data l'enorme classe dei tre.
Non si può snaturare la propria anima, complessa e raffinata, senza pagare dazio.
The past is a foreign country...They do things differently there...
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Postby pino lettieri » 16 Feb 2010, 10:05

Mah... amche quì si potrebbe aprire un Forum intero...argomento ampiamente esplorato, ma ancora carico di spunti che generano energia che vuole trovare sfogo. Il pop dei genesis, non è mai stato concretamente paritetico al "POP" degli anni in cui ci si crogiolava nel genere. Il loro approccio è sempre stato di maniera. Frutto di un'appartenenza solida alle radici dalle quali proveniva. Un esempio è Turn it on: certo, pop. Per alcuni dance. Per me, rock. Ora: se avessero voluto fare dance, non avrebbero usato la batteria acustica ma una più solida e precisa Lin( in auge all'epoca) e soprattutto, non si sarebbero certo sognati di comporre un brano da ballare che in tredicesima, salta andando sul levare... Già questo, dà la dimensione delle cose: come se un siciliano(con tutto il rispetto) tentasse di parlare in milanese: il risultato alla Abatantonio "viuleeeenza!!" [:D]. Ecco i Genesis che "fanno" un brano dance? il risultato, è un brano che si può "anche" ballare, ma quando poi lo mixi passando a Call me, di Spagna, il sound, è immediatamente un altro, più adeguato e "ballabile", insomma coerente, meno approssimativo, più esplosivo nei bassi, e nel suono della ritmica solitamente netta e sovrabbondante. La produzione genesisiana di quel periodo, paga lo scotto di un straordinariamente inutile confronto; non è Pop, è il nuovo sound dei Genesis che è diventato più sobrio, certo, ma sempre scritto da musicisti di estrazione profondamente diversa e quindi con risultati evintemente a volte discreti a volte addirittura patetici. Un nuovo sound, una deriva come recita il Topic. Ma non per questo nella sua accezione negativa. Non si possono paragonare titoli come Foxtrot a WCD, semplicemente perchè non ha senso. La retorica del "Foxtrot è meglio, imparagonabile eccetera..." pur avendo una sua concreta oggettività, nel tempo essa per certi aspetti rasenta la soggettività, perchè attraversare un'epoca, anzi, alcune epoche, per forza di cose muove ad un cambiamento stilistico e di puro approccio (non fosse altro per l'età)...L'ambiente in cui sono generate entrambe queste opere è straordinariamente decisivo; così come le fortunatamente mutate ma sempre mere condizioni economiche.


Tre, nella tua "vecchia"[;)] casella c'è qlc per te.

Un saluto.
p.[:)]
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