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Originally posted by marbian
Sai, per me tra i due album è racchiusa l'essenza più profonda dela magia sonora dei nostri- sono rispettivamente l'inizio della splendida storia e la sua bella-e un pò malinconica- conclusione.
Dopo nulla sarà come prima ( almeno per me, per altri qui dentro il sipario cala con un quinquennio di anticipo [:D])
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Originally posted by marbian
Sai, per me tra i due album è racchiusa l'essenza più profonda dela magia sonora dei nostri- sono rispettivamente l'inizio della splendida storia e la sua bella-e un pò malinconica- conclusione.
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Originally posted by Moonheadquote:
Originally posted by marbian
Sai, per me tra i due album è racchiusa l'essenza più profonda dela magia sonora dei nostri- sono rispettivamente l'inizio della splendida storia e la sua bella-e un pò malinconica- conclusione.
Dopo nulla sarà come prima ( almeno per me, per altri qui dentro il sipario cala con un quinquennio di anticipo [:D])
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marione hai scritto bene cio' che penso pure io. Stesse parole...
E poi si sa' che tra nerazzurri... [:D]
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Originally posted by pino lettieri
Quando pensi ai Genesis di quel periodo, pensi a Tony vestito di bianco con un mantellino angelico, al chitarrista seduto(!!!) con occhialoni e barba imbarazzanti,a Peter che preferiva colori audaci come il rosso,
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Duke viceversa lo ascolto ancora spesso perché, oltre ad essere (come già ricordato) il più riuscito del trio, è un lavoro godibile e fluido, caldo, da ascoltare anche in leggerezza e relax...
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Originally posted by genesisforever
Trespass [...] è troppo acustico e risente un pochino di reminescenze sixties che personalmente non amo.
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Originally posted by Betelgeuse
frasi come " DOBBIAMO RICONQUISTARE LA LIBERTA' ", oppure " ALZATEVI E COMBATTETE ", oppure quando si citano " MARTIRI DELLA LIBERTA' ", dicevo, queste frasi sono tipiche anche del grande rivoluzionario comunista Che Guevara, e di altri movimenti rivoluzionari del passato, generalmente di sinistra.
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Originally posted by Emanuele
Ma ha anche dei brani insignigicanti come:
...
Heathaze
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Originally posted by Phoberomys
La bellezza infinita dei Genesis sta anche nella loro apoliticità, tanto più apprezzabile in quell'epoca di facili schieramenti "dovuti" (ma è mai finita poi davvero? [:-I]), un distacco che li ha portati ad essere apprezzati anche da chi non sopportava di sentir cantare sempre di giustizie proletarie e zingari felici. [:)]
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Originally posted by genesisforever
sinceramente più che altro il testo di "the knife" mi pare piuttosto ingenuo, e simpaticamente adolescenziale. non ne ricaverei chissà quale retroscena politico o sociale
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Originally posted by pino lettieri
Alain:
Nel mio intervento a proposito dello sfruttamento economico delle cose realizzate in passato, mi riferisco ad un fatto tecnico: i diritti d'autore. Chi ha scritto opere come quelle che vendono in modo perpetuo negli anni, nei decenni, si è di fatto garantito una pensione. Quando hai questa sicurezza, puoi, potresti anche permetterti di sperimentare o come nel loro caso scivere "cose inascoltabili" come IT[:D] che poi al contrario, ti fanno guadagnare miliardi!
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Originally posted by Betelgeuse
Tommy Banks 93 ha inaugurato l'analisi sui singoli brani di questi albums: continuo io[^] ( con giudizi volutamente stringati, perchè altrimenti farei notte[:D] )
Looking For Someone: voto 8,5
Probabilmente il brano meno efficace di Trespass. Si basa su scintillanti fasi di organo stile...Trespass, ma soprattutto su performanti contrappunti di Ant, con una chitarra molto tagliente. L'inizio vocale di Peter è poi come un fulmine a ciel sereno, e dà un tocco ancora più " naif " a questa traccia. Bello il finale, un pò strano ma decisamente originale, che sembra suscitare pareri dicordanti.
White Mountain: voto 9
Splendida e avvincente storia, raccontata con visionaria genialità da Peter con sullo sfondo fasi strumentali decisamente inquietanti ma molto, molto belle. Però, dietro l'omogeneità del brano, escono fuori dei picchi assoluti della loro musica. Uno è dato dalle splendide rifiniture chitarristiche di stampo prettamente acustico che permeano tutto il percorso del brano. L'altro è dato da favolosi interventi al flauto, di una sconcertante semplicità, eppure da manuale. Molto bello il finale, coro ( e fischi ) incluso, dominato dal tappeto tastieristico di Banks.
Visions Of Angels: voto 9
E' una bella canzone. Mi sento di dire semplicemente questo. Una canzone senza tante pretese, ma che colpisce per la bellezza, la semplicità, la capacità di commuovere, persino. Sritta da Anthony Phillips, avrebbe potuto avere le potenzialità per uscire come singolo, anche se la durata è comunque non indifferente ( 7 minuti ).
Bella prova di Banks al piano, piuttosto roboante il ritornello, con " cori angelici " che hanno anche suscitato qualche critica, secondo me ingiustificata.
Stagnation: voto 9,5
Questo brano è uno dei master fondamentali dei Genesis. Da cui altre composizioni future ( in primis, Lover's Leap ) si sono ispirate. Chi non è amante dei Genesis e del prog troverà questo brano incredibilmente prolisso, se non noioso. All'inizio anch'io avevo questa sensazione, e spesso saltavo Stagnation, non mi piaceva eccessivamente. La verità è che l'andirivieni di fasi acustiche con fasi più, diciamo, potenti, è incantevole. Come incantevoli sono i ricami intessuti dalla coppia Phillips/Rutherford, con momenti densi di sonorità cristalline. C'è poco Gabriel, è vero, ma certi suoi interventi al flauto, ma anche il suo cantato verso la fine, bastano e avanzano per mettere, ancora una volta, Peter tra i protagonisti. In definitiva, quasi 10 minuti di estasi.
Dusk: voto 9
Che bella questa canzone, ragazzi! E la prestazione di Peter Gabriel è M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A. Il tutto intessuto dai soliti ricami chitarristici di Ant e Mike. E' un brano totalmente acustico, quello che dura meno di tutti, ma questo a poca importanza. Con il consueto tocco di colore: alcuni favolosi interventi al flauto, come in altre occasioni in quest'album.
The Knife: voto 10
La prima volta che ascoltai questo brano, fu di sera, quasi a tutto volume, e con le luci spente: fu allora che cominciò la mia passione per i Genesis. Già con questo avrei detto tutto. Ma mi dilungo ancora un pò.
Si tratta dell'unione, a dir poco perfetta, di tre mini-brani, diversissimi per ritmo, suoni, costruzione. Nella prima , dopo che Mister Tony Banks fa il finimondo con delle tastiere che gelano l'ascoltatore, tanto sono incisive, interviene Peter che declama un testo, che ha dato il " LA " a una leggenda metropolitana, e, aggiungo io, abbastanza stupida, secondo cui i Genesis sarebbero un gruppo di destra. Coloro che lo pensano si sono dimenticati che frasi come " DOBBIAMO RICONQUISTARE LA LIBERTA' ", oppure " ALZATEVI E COMBATTETE ", oppure quando si citano " MARTIRI DELLA LIBERTA' ", dicevo, queste frasi sono tipiche anche del grande rivoluzionario comunista Che Guevara, e di altri movimenti rivoluzionari del passato, generalmente di sinistra.
Tornando alla musica, il tutto è supportato da una superba prestazione alla batteria da parte di John Mayhew, con possenti rullate.
La parte centrale è poi stupefacente, con basso, un tappeto di tastiere, e un'indimenticabile fase di flauto, che preparano a una fase altamente drammatica, contappuntata da tante scariche di chitarra ( bellissime ), da fasi altamente toccanti di organo, da varie voci, anche accavallate tra loro ( inconfondibile, credo, quella di Mike ), e strilli finali, che fanno veramente sballare[:0].
La parte finale è un'esempio di bravura e di tecnica, essenzialmente di tre musicisti: Mayhew, Banks e Phillips, che si producono in uno degli strumentali più intensi che la storia del progressive ricordi.
The Knife rappresenta la storia di certi Genesis: una libidine, uno sballo che sono già leggenda.
Duke:
Behind the Lines: voto 6
Duchess: voto 6,5
Guide Vocal: voto 6,5
Man of Our Times: voto 8,5
Misunderstanding: voto 3
Heathaze: voto 6
Turn It on Again: voto 6
Alone Tonight: voto 7,5
Cul-De-Sac: voto 6,5
Please Don't Ask: voto 6,5
Duke's Travels: voto 9
Duke's End: voto 5
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Originally posted by pino lettieri
Poi il successo mass mediatico globlale con la tv, i vhs e i dvd(in seguito) ha sancito guadagni derivanti dallo sfruttamento dei diritti davvero da capogiro, se no, non si capirebbe come mangiasse Ant, Steve dopo la "scellerata idea" di abbandonare un treno costantemente in giro a raccogliere denaro.
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Originally posted by Phoberomys
Peccato che ora ne sia rimasto solo uno, come Ailènder - a palla in tutti i sensi. [:D]
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Originally posted by pino lettieri
Era una visione del periodo in generale, non del periodo di genesi dell'album in questione che secondo me, è stato realizzato in meno di una settimana...
quote:Trespass : grande album, con la componente acustica in prima linea, che sara' un pilastro quantomeno fino a Selling england by the pound. Abacab : domanda di riserva?
Originally posted by Tommy Banks 93
Quest'anno, ragazzi miei, è importante per 2 ricorrenze: le pubblicazioni di Trespass (23 ottobre 1970) e e di Duke (28 marzo 1980). Entrambi sono album importanti, perché segnano due svolte: rispettivamente l'una verso il progressive e l'altra verso il pop (cambiamento quest'ultimo già marcato in ATTWT e ancora più evidente in Abacab).
Cosa ne pensate di questi due album, a mio avviso fra i più belli mai sfornati dai nostri miti?
[8D][8D][8D][8D]
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Originally posted by jean_1960
Abacab : domanda di riserva?
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Originally posted by Tommy Banks 93
MI fa ridere come i voti di Trespass siano stati commentati, mentre quelli di Duke semplicemente dati e basta!
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Originally posted by Emanuele
Ma ha anche dei brani insignigicanti come:
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Heathaze
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Eh?
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Stagnation: voto 9
....Troppo lunga, però: c'è un pezzo in cui "non succede niente"
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Originally posted by Hairless Heart
Ma poi che c'entra: uno non può commentare quello che vuole e non commentare quello che non vuole?[:-I][;)]
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Originally posted by Phoberomys
The Knife: voto 10
Bellissimo assolo di Ant, anche se in un certo punto pare che si debba rompere i diti: Steve dal vivo fa a questa parte ciò che Stuermer dopo farà a lui. Così impara [;)].
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Originally posted by Phoberomysquote:
Originally posted by Betelgeuse
frasi come " DOBBIAMO RICONQUISTARE LA LIBERTA' ", oppure " ALZATEVI E COMBATTETE ", oppure quando si citano " MARTIRI DELLA LIBERTA' ", dicevo, queste frasi sono tipiche anche del grande rivoluzionario comunista Che Guevara, e di altri movimenti rivoluzionari del passato, generalmente di sinistra.
Coloro che scrivono queste cose [;)] si sono dimenticati che The Kinfe è la parodia (cercata, voluta, centrata) di una canzone di protesta, nella quale il giovane & imberbe Pìter riesce abbastanza bene a trasmettere l'assunto secondo il quale ogni rivoluzione finisce in dittatura.
La bellezza infinita dei Genesis sta anche nella loro apoliticità, tanto più apprezzabile in quell'epoca di facili schieramenti "dovuti" (ma è mai finita poi davvero? [:-I]), un distacco che li ha portati ad essere apprezzati anche da chi non sopportava di sentir cantare sempre di giustizie proletarie e zingari felici. [:)]
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Originally posted by highinfidelity
Ritornando al tema principale, quello che piu' mi colpisce e' che tra Trespass e Duke passano SOLO dieci anni e c'e' in mezzo un'evoluzione musicale che ti scaraventa fuori dalla finestra
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Originally posted by pino lettieri
con Mezzoforte, è uscito da poco un dvd che puoi anche gustare in alta definizione sul tubo; Yellow Jacketts, Steps head...e poi se proprio vuoi esagerare, tuffati nell 600 e poi nel 700. La base del Prog, sta li. [;)]
p.
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Originally posted by intermediario
Io sento molto la mancanza di programmi Tv, radiofonici o siti che facciano una prima opera di selezione e proposta...
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