Trick e Wind, differenze di suoni.

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Trick e Wind, differenze di suoni.

Postby Tommy Banks » 26 Aug 2010, 14:40

Dal precedente post di "Mouse" tratto da wind, avevo scritto questo:
Cosa c'è di diverso tra Trick e Wind in fatto di suoni?
Le tastiere son le stesse i timbri pure, Wind è il giusto proseguimento di Trick, quello che cambia è la quantità di parti, ovvero di layer sovrapposti, un lavoro orchestrale che a me personalmente fa impazzire, e che in Trick c'è solo in Mad man moon.

Ovviamente i timbri sono gli stessi, sono quelli che hanno reso celebre e famoso in tutto il mondo Tony Banks, fatti con le tastiere più pregiate al mondo ed oggi considerate "stradivari" delle tastiere, ovvero Mellotron, Hammond, Fender Rhodes, Arp 2600 e pro soloist.


Cosa ne pensate, a proposito?
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Postby TRE » 26 Aug 2010, 16:41

io non sono così tecnico quindi parlo delle sensazioni d'ascolto.

in trick la batteria è troppo sparata ed in primo piano, troppo definita.
tutto il disco è troppo definito.

e parlo di suoni senza considerare la qualità dei pezzi.

wind è più "fumoso" più "pastoso" nei suoni, c'è meno definizione.

c'è quella patina che si coglie nei primi lavori.

una specie di "sporcizia" che era un pò il marchio di fabbrica e che in the lamb avevano aumentato di molto mente in trick hanno totalmente eliminato.

per questo io adoro w&W e per lo stesso motivo pure ATTWT. suonano fascinosi ed ammalianti.

trick e poi dopo duke mi suonano troppo espliciti.

più di così non riesco a spiegarmi [:)]
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Postby Moonhead » 26 Aug 2010, 16:56

Attenzione!
Bisogna fare i confronto tra versioni dello stesso tipo.
esempio:
trick in versione remaster nick davis con una di wind in vinile... sono lontane anni luce, senno' e' un casino.
Trick spara si un casino ma solo nella versione Nick Davis mentre se sento il cd della prima serie il suono cambia un bel po'.
[;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 26 Aug 2010, 16:56

Non sono un esperto, ma come ho già avuto modo di dire, mi sembra che a livello di suoni Wind risulti un po' troppo "chiuso", e laddove le tastiere sono predominanti i brani finiscano per risultare un po' meno vari rispetto a Trick. Le tastiere sembrano messe troppo in primo piano, sembra quasi che le chitarre cerchino di sovrapporsi per farsi ascoltare, mentre in Trick e Selling sia le chitarre che le tastiere si amalgamavano alla perfezione.
Un brano come One for the vine ad esempio è sì epico, ma anche troppo monocromatico, ottimo ma anche a tratti troppo pomposo, troppo tastieroso (vabbè che è opera di Tony, ma Firth è di tutt'altra pasta), la versione di Three sides live ad esempio la trovo molto più riuscita, perchè meno "stancante" e più "frizzante".

Quello che critico dell'album insomma è la produzione e il sound, non a caso trovo che i pezzi dal vivo risultino molto più interessanti, a differenza di Trick dove le versioni in studio sono spesso superiori o almeno alla pari.

Credo però che tutti i "difetti" (chiamiamoli così) che trovo all'ascolto siano invece dei pregi per i tastieristi e coloro che amano le tastiere e la musica classica.
Forse Wind è l'album più vicino per certi versi a quel tipo di musica: elegante e spesso un po' pomposa.
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Postby harlequin » 26 Aug 2010, 18:29

Non è il fatto di essere eleganti e pomposi in abito da sera e cocktail in mano. E' questione di "invenzione musicale", noi tastierai abbiamo cercato di spiegarlo in tutte le salse...non basta usare l'orchestra per fare una sinfonia.
Quanto al quesito di Tommy, sono due album gemelli e il suono di A trick of the tail (su LP) è il migliore di tutti; la batteria è registrata in maniera splendida.
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Postby smiroldo » 26 Aug 2010, 19:19

quote:
Originally posted by harlequin

sono due album gemelli e il suono di A trick of the tail (su LP) è il migliore di tutti; la batteria è registrata in maniera splendida.

come non quotare TUTTO? (ciao capitan harl [:)][:)][:)])
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Postby Starless74 » 26 Aug 2010, 19:57

Allora, in tandem con Tommy, comincio anch'io con un bel copiaincolla![:D]

Nel topic «All in a mouse's night» ho scritto:

Per quanto sia affezionato più a W&W che a Trick (considerazione assolutamente soggettiva, non mangiatemi! ) non posso non rilevare, su W&W, una iper-produzione in alcuni passaggi non solo di "Mouse's", ma anche di brani che adoro come 11th Earl o One For The Vine, o nel finale di «'...In That Quiet Earth'»

Non si tratta soltanto di suoni di tastiere (suoni che peraltro trovano perfettamente senso nel contesto dell'opera) ma, più in generale, di una tendenza eccessiva (a mio gusto) al "double tracking" anche di voci e (soprattutto) di batteria. Ho avuto sempre la sensazione che diversi fill di Phil ( mi si passi il bisticcio) siano sovraincisi, quasi a suggerire che i pezzi sarebbero stati poi suonati da due batteristi...

Del resto, ascoltando le versioni live dei pezzi di W&W la maggiore "asciuttezza" del suono è evidente.


Parlando dei due dischi a confronto, direi che una differenza sta nella presenza delle chitarre, che è maggiore in Trick (Volcano, Entangled, Squonk, Ripples poggiano molto su Mike e Steve) e dà a quel disco un timbro più cristallino. Ho letto spesso accostamenti Trick / Selling qui sul forum, e forse un motivo sono proprio le 12 corde (l'altro è il colore della copertina [:-D][:-D][:-D])

Delle batterie "multiple" ho già detto sopra; su ATOTT Phil viene fuori bene in evidenza, su W&W a tratti straborda.

Quanto a Tony (che ha ispirato a Tommy l'apertura del topic su mio assist...[:D]) credo - sennò mi si corregga - che W&W sia il primo album in cui il nostro usa anche il Roland String Synthesizer, accanto al consueto Mellotron, preludio questo al suono di ...ATTWT...

A margine, vado un po' OT (ma manco tanto[;)]) La mia impressione è che nel tour del 1976 con BillyB il suono dal vivo dei Genesis è ancora molto alla The Lamb, mentre su Seconds Out è decisamente...Wind & Wuthering! Forse perché la Les Paul di Steve scompare in missaggio e Tony mette il phaser sull'organo (fra l'altro rovinando i brani era-Gabriel, a mio parere)?
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Postby aorlansky60 » 27 Aug 2010, 06:21

benchè, essendo appassionato di vecchia data della band, possegga praticamente tutte le versioni ufficiali dei vari album in analogico e in digitale (meno la prima serie di quest'ultima, a dir poco OSCENA come suono -backstage, ampiezza, profondità, separazione degli strumenti- di cui mi sono sbarazzato) mi limiterò nelle mie impressioni comparative al solo vinile, come giustamente ha suggerito Moonhead "Bisogna fare il confronto tra versioni dello stesso tipo."

per tutte le 3 opere, versioni Charisma-Polygram ITA originali dell'epoca.

Allora, io non credo che Mike Rutherford abbia cambiato il suo approccio al basso, o sia diventato migliore o peggiore nel lasso di tempo che separa ATOTT da ATTWT passando per W&W, però quello che arriva alle mie orecchie, riprodotte da un impianto audio decente quale quello in mio possesso attualmente, ma anche da quelli presso di me trascorsi nell'arco di 30 anni con i quali mi sono fatto una solida idea in oggetto, è che :


in A TRICK OF THE TAIL vi sia un ottimo bilanciamento tonale, con toni bassi scanditi e presenti(a volte anche problematici da riprodurre correttamente in ambiente se questo non è stato opportunamente trattato... Dance on a volcano, il finale di Entangled, le micidiali bordate di Los Endos).

il suono complessivo è strumentalmente più "asciutto"(attenzione, non vuol dire secco ma omogeneo) ed in qualche modo quasi, perfino "reale"(quasi che non sia "riprodotto").
Per me, si tratta del disco dove è stata operata la migliore produzione in assoluto per la band(dal punto di vista di come il suono arriva dal supporto all'ascoltatore, al di là del fatto poi che ognuno ha i suoi gusti; a me piace un tipo di suono caldo e coinvolgente, dove NON MANCHINO frequenze basse e medio basse distribuite in modo comunque non invadente).


in Wind&Wuthering sembra quasi che spesso l'ingegnere del suono abbia abbassato di alcuni db il livello della pista dove è registrato il basso -sia come strumento, che come rinforzo quale lo può essere il taurus, che in ATOTT sicuramente è usato, mentre in W&W non so- a favorire le tastiere messe spesso in primo piano ed in generale favorendo, nell'ascoltatore, l'impressione finale di frequenze alte e medio-alte messe in rilievo.
L'unica eccezione -l'ho scritto molte volte- è rappresentata da BLOOD ON THE ROOFTOPS, nella quale si assiste ad un bilanciamento tonale omogeneo che a me ricorda la produzione prececente.


in ATTWT addirittura, l'impressione che mi ritorna l'ascolto è di una chiara predilizione data alle alte frequenze rispetto alle frequenze basse e medio-basse da riprodurre.

L'impressione di "fastidio" che ne ricavo è quella più elevata delle tre opere-di un pelo superiore a W&W-(non stò chiaramente comparando da un aspetto compositivo, anche se è chiaro che sotto questo aspetto, ATTWT tra i tre è per me quello più misero...)

Credo e temo che questa sia una scelta precisa voluta in sede di produzione; aspetto conferme(o smentite).

Questo è il mio semplice punto di vista di "ascoltatore" e audiofilo.

andando "oltre" l'analogico,
Le versioni digitali, data la "durezza"(asprezza verso le alte frequenze) tipica del supporto, non fanno altro che accentuare gli aspetti negativi da me descritti; addirittura, l'ultimo mix operato da Davis in ATOTT peggiora in modo clamoroso il sound, togliendo quel bilanciamento tonale che sia la versione in vinile, ma anche (seppure in misura più ridotta) la D.R.Edition'94 possedevano, rendendo di fatto quasi inascoltabile l'ultima versione dell'opera(vi giuro che non esagero, e Francesco [;)] saprà capirmi in questo, credo) per fatica d'ascolto procurata all'ascoltatore, quando riprodotta in un impianto audio di buon livello...
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Postby harlequin » 27 Aug 2010, 07:27

quote:
Originally posted by smiroldo

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Originally posted by harlequin

sono due album gemelli e il suono di A trick of the tail (su LP) è il migliore di tutti; la batteria è registrata in maniera splendida.

come non quotare TUTTO? (ciao capitan harl [:)][:)][:)])


Un profondo inchino con abito da sera e cocktail in mano[:D][:D]
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Postby pino lettieri » 27 Aug 2010, 07:50

quote:
Originally posted by smiroldo

quote:
Originally posted by harlequin

sono due album gemelli e il suono di A trick of the tail (su LP) è il migliore di tutti; la batteria è registrata in maniera splendida.

come non quotare TUTTO? (ciao capitan harl [:)][:)][:)])



Ciao Smiro, ciao a tutti.[:)] Discussione ampia, che ci porterà molto lontano[:)]
Occio però [:p] perchè state "toccando" il mio Must di riferimento nella produzione musicale[8:-x][^].
Sulla qualità della Produzione dell'Album ATOTT, credo sia arduo argomentare in negativo. NON SOLO la batteria è registrata in modo eccellente. Credo che la genesi dell'album sia eccellente.Provo a spiegare anche a me stesso cosa intendo dire. Un brano viene concepito in un determinato momento e ad esso gli si attribuiscono dei connotati: lo si fissa su un supporto dandogli fin da subito un imprinting arrangiamentistico. Da quì lo si esegue mantenendo fede a ciò eventualmente solo migliorando la qualità della ragistrazione dei suoni mantenendonee però l'aspetto originario:
esempio, la melodia con archicome dell'intro di "Watcher" è stata concepita su quello strumento perchè su quello è nata, cioè: è evidente a tutti che quell'intro sia nato in un momento in cui Tony aveva sotto le dita il mellotron; così come è evidente a tutti che l'intro di FOF, lo abbia ideato mentre stava seduto davanti ad un PF.

Credo che la differenza di "suono" tra i due album derivi soprattutto dal modo in cui sono stati concepiti i brani e dal successivo approccio all'arrangiamento che evidentemente ha subìto gli influssi di unu orientamento produttivo alternativo al precedente ATOTT per dare luogo alla "svolta epocale" sancita dalla nascita di un nuovo stile architettonico di ideazione dei brani stessi oltre al chiaro intento di allontanarsi dal "vecchio" stile (ahinoi[:.-(][:.-(])per espandere il consenso e le vendite, e forse anche per svecchiare ed esplorare altri mondi. Lo stile compositivo, a mio avviso è stato ampiamente condizionato dalle immense disponibilità del Digitale, e dall'uso fino ad allora molto limitato dei "limiter" poi "compressori" e poi dalla sciagurata "masterizzazzione" . Ecco io sento in W&W tanto quanto in ATTWT, la presenza di una massiccia dose di manipolazioni del suono a tracciare un chiaro confine tra questi e l'album precedente, che sfocieranno in modo esplosivo ed evidente nell'Altro mio riferimento assoluto (nel bene e nel male, sia chiaro) che è DUKE: un suono che caratterizzarà TUTTA la discografia commerciale dell'epoca rendendo chiaro ed inequivocabile "il suono della batteria di Phil". Cosa mai fatta (per lo meno non in modo così palesato) nei capolavori del passato. I "gate" i "reverberi corti" elaboratori di suono sulla batteria sono stati intesi certamente in buona fede come un tentativo di evoluzione sonora. Negli album fino a ATOTT, il dogma era "registrare BENE i suoni e mixarli nel migliore dei modi". In quelli successivi, IMHO, hanno cercato troppo spesso l'ispirazione nei suoni, nei troppi suoni resi disponibili dalle immense Library e vst: ciò ha "vestito" a volte in modo non proprio elegante alcune Opere.
[:)]
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Postby Tommy Banks 93 » 27 Aug 2010, 08:04

A me sembra che A Trick of the tail sia uno dei migliori album dei Genesis in fatto di registrazione. C'è stata una recente discussione su ciò: qualcuno ha dato perfino dei giudizi sulla qualità di registrazione: 10 è quello di ATOTT. Io, pienamente d'accordo, dico che si sente realmente il giusto sound, in cui ogni strumento è al proprio posto.

In Wind sento 1) un'eccedenza nell'uso di tastiere, di "tastierone", come ha asserito qualcuno; 2) un ritorno al passato di The Lamb e giù di lì, in cui i suoni erano più "astratti", meno definiti.
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Postby aorlansky60 » 27 Aug 2010, 08:08

Pino scrive:
"Negli album fino a ATOTT, il dogma era "registrare BENE i suoni e mixarli nel migliore dei modi". In quelli successivi, IMHO, hanno cercato troppo spesso l'ispirazione nei suoni, nei troppi suoni resi disponibili dalle immense Library e vst: ciò ha "vestito" a volte in modo non proprio elegante alcune Opere. "

Interessante questa considerazione; [:)]

in effetti, il "buongiorno che viene dal mattino" con il quale W&W accoglie l'ascoltatore alle prime note di ELENVENTH EARL OF MAR, ebbene quel tipo di sound così enfatizzato sulle alte frequenze con quelle tastiere, non si era mai sentito prima in un disco dei Genesis(mi pare)...
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Postby pino lettieri » 27 Aug 2010, 09:38

Personalmente, non ho nessun dubbio sulla qualità "assoluta" di ATOTT: E' qualitativamente altissimo sia artisticamente che ovviamente tecnicamente;suonato bene, registrato bene, mixato bene.
W&W, a mio avviso, pur essendo un album splendido, cerca spesso forzatamente di ripercorrere le atmosfere che hanno reso celebre lo stile dei Genesis:ampiezza, drammaticità,accordi lunghi, magniloquenza,trovate architettoniche, tempi dispari eccetera... In ATOTT, tutto appare "normalmente spontaneo", come se ogni canzone fosse li da sempre nella sua veste opportuna senza troppi fronzoli, semplicemente cantata e raccontata, nessun vezzo arrangiamentistico: si noti la title song: l'arrangiamento così pulito, fresco, scolastico ma di pregevole fattura, l'uso di chincaglierie giocose: nessuna tastierona avrebbe potuto rendere meglio quel' "ambiente" onirico così ben rappresentato. IMHO una vera perla di tutta la produzione genesisiana in cui tutti profilano un altissima serietà maldestramente nascosta in un brano fanciullesco solo apparentemente facile.
L'uso limitatissimo di "elaboratori" di suono, rende l'album solido, fresco, piacevole all'ascolto in virtù di una sua naturalezza intrinseca: la chitarra suona come una chitarra, il basso suona da basso e così via lasciando inalterate le caratteristiche armoniche di ongi singolo strumento; la batteria addirittura "suona" (ed è suonata!) in modo impeccabile. Un suono così bello lo ricordo solo in "made in Japan" guarda caso un album registrato con un "semplice" 8 tracce 1/2pollice, un'eresia rapportata ai giorni nostri, eppure un sound assolutamente strepitoso in cui i piatti "paiste" di Ian fanno impazzire qualunque trasduttore piezoelettrico possibile ed immaginabile. Il tentativo dichiarato di Phil di provare ad avvicinarsi al suono della batteria dei Led Z, non è riuscito, ma in compenso, il tentativo di avvicinarvicisi, ha prodotto un suono personale e molto, molto bello.
In definitiva, ATOTT è una pietra miliare della Produzione per molteplici aspetti che vanno dal fattore meramente artistico/compositivistico, a quello tecnico/artistico/produttivo.
Una nave scuola, come già lo definii qualche tempo fa. L'album che più gli si avvicina, è proprio il precedente Selling che ne anticipa meravigliosamente le intenzioni ed il cammino.
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Postby aorlansky60 » 27 Aug 2010, 10:02

Pino scrive:

"si noti la title song(di ATOTT): l'arrangiamento così pulito, fresco, scolastico ma di pregevole fattura, l'uso di chincaglierie giocose: nessuna tastierona avrebbe potuto rendere meglio quel' "ambiente" onirico così ben rappresentato. IMHO una vera perla di tutta la produzione genesisiana in cui tutti profilano un altissima serietà maldestramente nascosta in un brano fanciullesco solo apparentemente facile. "


"Un suono così bello lo ricordo solo in "made in Japan" guarda caso un album registrato con un "semplice" 8 tracce 1/2pollice, un'eresia rapportata ai giorni nostri, eppure un sound assolutamente strepitoso in cui i piatti "paiste" di Ian fanno impazzire qualunque trasduttore piezoelettrico possibile ed immaginabile."


quoto doverosamente, in quanto assolutissimamente d'accordo. [^]

Lo stesso Roger Glover, intervistato a proposito nel 2000(o giu di lì) descrisse "Made in Japan" come il live "più sincero" della storia del rock; senza fronzoli, trucchi, sovraccampionamenti etc etc ma recante solo e semplicemente il "groove" catturato nel nastro da quelle esibizioni.
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Postby harlequin » 27 Aug 2010, 11:58

Caro Pino...non ho capito neanghe unaparola[:D][:D]
Magari tutti pensassero che A trick of the tail è solo apparentemente semplice...tanti si lasciano trasportare da Collins che canta "Duah- Duah"[:D]
Beh, io penso che la scelt dell'arrangiamento e dei timbri dipenda dalla natura della composizione, oltre che da quello che si vuole evocare...questo brano non ha bisogno di tastiere magniloquenti...va benissimo così. Altre cose sono "maestose già all'atto del loro concepimento, come l'inizio di Eleventh; non la puoi suonare in punta di piedi.
Riguardo al sound mi viene in mente che in One for the vine il piano è elettrico, forse uno yamaha; d'ora in avanti il piano acustico sarà poco presente, se non sbaglio.
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Postby Tommy Banks 93 » 27 Aug 2010, 13:39

quote:
Originally posted by harlequin

d'ora in avanti il piano acustico sarà poco presente, se non sbaglio.




Se non sbaglio il piano acustico verrà usato in Calling all station in qualche pezzo che non ricordo più (non ascolto mai quel disco!).

Da notare che Tony, nel 2007, ha fatto un largo uso di piano acustico (certo, riprodotto fedelmente dal korg oasys), a partire da canzoni come Throwing it all away o l'intro di Behind the lines nelle quali soleva usare nei live un piano elettrico(penso un CP 70, correggetemi se sbaglio).
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Postby Tommy Banks » 28 Aug 2010, 08:42

quote:
Originally posted by Starless74


Quanto a Tony (che ha ispirato a Tommy l'apertura del topic su mio assist...[:D]) credo - sennò mi si corregga - che W&W sia il primo album in cui il nostro usa anche il Roland String Synthesizer, accanto al consueto Mellotron, preludio questo al suono di ...ATTWT...

scompare in missaggio e Tony mette il phaser sull'organo (fra l'altro rovinando i brani era-Gabriel, a mio parere)?



Si la tastiere in più sono il Rhodes, che viene usato su "Special" e pochissimo sul resto, quindi non aggiunge quasi nulla, e la RS della Roland.

Questa in effetti viene generalmente usata assieme al Mellotron per i violini alti mentre il corpo lo da il mellotron.
Qundi non cambia tantissimo, cosa invece effettiva in ATWTT dove sostituisce il Mellotron.

Comunque è l'unica cosa che mi piace meno nel disco, se proprio devo fargli le pulci.
Perchè le string machine sono davvero artefatte, e sono forse quelle che creano quelle alte frequenze che poco piacciono ad AOR.

Invece il Phaser sull'organo mi piace un casino ed è un timbro che è stato imitati da centinaia di musicisti.
Però adoro anche il suono classico del leslie, per cui anche per me nei vecchi brani il leslie è perfetto.
Invece nei nuovi brani il phaser crea un suono morbido e ricco di modulazioni che mi fa impazzire.
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Postby Tommy Banks » 28 Aug 2010, 08:51

quote:
Originally posted by harlequin

Caro Pino...non ho capito neanghe unaparola[:D][:D]
Magari tutti pensassero che A trick of the tail è solo apparentemente semplice...tanti si lasciano trasportare da Collins che canta "Duah- Duah"[:D]
Beh, io penso che la scelt dell'arrangiamento e dei timbri dipenda dalla natura della composizione, oltre che da quello che si vuole evocare...questo brano non ha bisogno di tastiere magniloquenti...va benissimo così. Altre cose sono "maestose già all'atto del loro concepimento, come l'inizio di Eleventh; non la puoi suonare in punta di piedi.
Riguardo al sound mi viene in mente che in One for the vine il piano è elettrico, forse uno yamaha; d'ora in avanti il piano acustico sarà poco presente, se non sbaglio.



Esatto è un Fender Rhodes.
Però il timbro principale di One for the vine è piano acustico vero, il Fender Rhodes con il Chorus viene usato solo per evidenziare gli armonici.


In pratica viene pensato da Banks come una seconda linea in modo da creare un suono etereo che poi sarà copiato da quasi tutta la new age a venire.... .

l'anno successivo arriverà un altro piano elettrico il CP70 che sostituirà per sempre il piano acustico.

Ha un suono tutto suo che a me piace, come del resto il Fender Rhodes.

P.S. ma per quella partita a golf con smiro sulle rive del castello, quanado ci si vede?[:D]
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Postby harlequin » 28 Aug 2010, 09:09

A golf? ma io non sono un aristocrtico, non so giocare a golf![:D]
Quello di Vine è un piano acustico? Possibile? Spiegati meglio. Io non la sento da tempo, ma mi ricordo un piano elettrico, e neppure un fender rhodes. Ma io sono ignorante in materia. Speravo di poter vedere un mellotron da vicino a Bologna, ma quando uno è geloso è geloso...[:D][:D][:D]
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Postby Tommy Banks » 28 Aug 2010, 09:11

quote:
Originally posted by aorlansky60


in Wind&Wuthering sembra quasi che spesso l'ingegnere del suono abbia abbassato di alcuni db il livello della pista dove è registrato il basso -sia come strumento, che come rinforzo quale lo può essere il taurus, che in ATOTT sicuramente è usato, mentre in W&W non so- a favorire le tastiere messe spesso in primo piano ed in generale favorendo, nell'ascoltatore, l'impressione finale di frequenze alte e medio-alte messe in rilievo.




Il bilanciamento è fatto dal tecnico del suono, da chi fa la masterizzazione finale.
Il timbro iniziale di Eleven, ha il Taurus, un Arp 2600 che fa la melodia ed il mellotron.

Esattamente come in tutti i vecchi dischi.

Ora ho capito cosa intendi, sono i piatti di Phil che sono pure armoniche dispari che enfatizzano le alte frequenze messe insieme al resto.

Il Mellotron è solo medi, il Taurus i bassi e l'Arp le frequenze medio alte ed i piatti le altissime frequenze.

Però li va a gusto di chi fa il mastering finale, basta che abbiano aggiunto un pò di compressione e di eq di troppo per cambiare l'equilibrio finale.

Ma gli strumenti son quelli ed anche le tecniche di dove piazzare i suoni nello spettro audio.
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Trick e Wind, differenze di suoni.

Postby harlequin » 28 Aug 2010, 09:16

Ma con chi parli, con AOR??? Ma lascia stare, avrà letto da qualche parte che volevano un sound più americano e continua a ripeterlo.[:D][:D][:D][:D]
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 04:30

Tommy ha scritto:

"Si la tastiere in più sono il Rhodes, che viene usato su "Special" e pochissimo sul resto, quindi non aggiunge quasi nulla, e la RS della Roland.
Questa in effetti viene generalmente usata assieme al Mellotron per i violini alti mentre il corpo lo da il mellotron.
Quindi non cambia tantissimo, cosa invece effettiva in ATWTT dove sostituisce il Mellotron.



grazie Tommy [;)]

un motivo ci doveva pur essere se da ATOTT a ATTWT passando per W&W si avverte un progressivo sbilanciamento tonale che si sposta verso le alte frequenze -parlo della resa del suono su LP; il CD esaspera ulteriormente questo fattore deleterio.


dunque: tra ATOTT e W&W c'è un anno scarso di differenza (entrambi pubblicati nel 76)

È chiaro -ascoltando i due dischi la diversità di resa è più che evidente- che la differenza l'ha fatta soprattutto la produzione, anzi, una "super-produzione" a tratti sovrabbondante per quanto riguarda W&W, oltre all'adozione di nuovi tipi di tastiere(questo già si sapeva, dalle note della strumentazione nei crediti di copertina degli albums) che metteranno in pensione lo strumento grazie al quale i Genesis hanno scritto alcune pagine tra le più belle della loro storia (e del prog intero)



Il timbro iniziale di Eleven, ha il Taurus, un Arp 2600 che fa la melodia ed il mellotron.

parli dell'inizio del brano? se è così, ho proprio ragione a sostenere che il sound engineer si è divertito con la console del mixer [:-D] perchè io il taurus ce lo sento a malapena in W&W, mentre in alcuni brani di ATOTT la sua presenza non solo è avvertibile, è quasi devastante.

In DANCE ON A VOLCANO per es., avendo a disposizione una catena di riproduzione all'altezza in grado di riprodurlo adeguatamente, quel taurus è semplicemente micidiale per vastità e profondità.

Cosa che proprio non esiste in ELENVENTH EARL OF MAR
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 06:29

Ciao a tutti.
Harleq: Cos'è che non hai capito?[:)]

La masterizzazione, spesso è causa di enormi disastri.
In ATOTT, la masterizzazione, è ancora al di la da divenire (per Harlequin[:D]: NON hanno fatto nessuna masterizzazione finale così come la concepiamo oggi. In W&W con il desiderio o l'intento di mantenere una continuità stilistica con il precedente album (non ostante l'evidente orientamento che cominciava a profilarsi nel mercato e nello stile della band), si è evidentemente ecceduto nel cercare quelle sonorità con strumenti nuovi, diversi e con evidenti differenti "velleità sonore" e suoni più potenti ma meno "caldi" dei vecchi Arp, mellotron eccetera: lo sforzo per tentare di mantenere nello stesso range dinamico queste tastiere e le varie sovraincisioni, è stato a malapena contenuto in fase di registrazione dove ci si è accorti quanto fossero necessari adeguamenti della "sensibilità" d'ingresso nei vari canali preposti del mixer oltre a l'uso di una qualche compressione. Cosa del tutto estranea alla produzione di ATOTT in cui sulla "ripresa " del tema di Squonk sulla fine dell'album, è evidentissimo un sovraccarico energetico che genera una saturazione in uscita master che fortunatamente non è stata compressa e mantenuta nella sua originale "sporca" versione. Una dimostrazione di carattere e di personalità dell'insieme Produzione/Band. Meglio una piccola saturazione in un punto preciso che una disco che suoni a zero db dall'inizio alla fine senza nessuna oscillazione dinamica come i dischi di Lady gaga.
I due dischi dal punto di vista della Produzione sono molto lontani.
Così come lo sono dal punto di vista della composizione e della dose massiccia di musicalità di energia, di creatività, e "voglia di farlo": in ATOTT in ogni nota si sente un'ispirazione ed una complicità compositivistica enorme; le "cose" escono con una qualità prepotente e si fissano con una naturalezza sconcertante nel nostro cuore.
Due album molto belli, senza alcun dubbio. Ma uno dei due è strepitoso...
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Postby harlequin » 30 Aug 2010, 17:46

Per Aor; ma che copia di Wind hai tu scusa?[:D] Il Taurus è presente in quasi tutti i brani; Riesci a immaginare l'esplsione dopo la parte centrale (quella sognante) di Eleventh senza la pedaliera? E'di un'energia impressionante.
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 06:33

quale supporto? vinile?... cd?... [:D]
(vinile copia ITA e copia UK - cd DRE94, Toshiba2000, "blu-box by Davis")

il taurus che sento in SELLING ENGLAND("Firth") e ATOTT("Dance on a volcano", coda di Entangled e "Los endos") è quello più energicamente FORTE in assoluto... esagerando con il livello, in grado di far muovere i vetri della stanza dove riprodotto...

quello usato in W&W, se è lo stesso, sembra che sia stato abbassato di livello... per questo scrivevo che il sound engineer sembra essersi divertito a giocare con la console del mixer... [:D]
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Postby pino lettieri » 31 Aug 2010, 08:17

Credo che sia una svolta nel sound che prelude al suono che ascolteremo negl'album successivi.
In Revelations si legge chiaramente del desiderio di "rinnovare i suoni". Inoltre mi viene da proporre questa riflessione: forse era già percepita la imminente dipartita di Steve. E la scelta di virare su suoni in cui le chitarre fossero meno importanti e la ovvia differenza di approccio alla gestione di un "mix" in queste condizioni, potrebbe aver indotto con lungimirante deduzioni a scelte più "mediose" con tagli sulle basse, e tastiere più squillanti... Troppo avanti![8:-x]
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 08:35

Nonostante Banks abbia parlato -riferito a Steve- in termini di "ho sempre avuto la sensazione che Steve fosse con noi solo "temporaneamente"... "-non ricordo dove ho letto questa considerazione- credo tuttavia che la decisione di Steve di lasciare la band abbia colto quasi alla sprovvista gli altri 3, insomma che sia giunta particolarmente inaspettata... [:-I]


Quello che Pino riassume con "scelte più "mediose" con tagli sulle basse, e tastiere più squillanti" in effetti è un anticipo di quello che sarà il sound predominante degli anni 80 in fatto di pop: la vittoria delle tastiere sullo strumento principe ed emblema del rock -Electric Guitar- ed in generale un invasione di elettronica ed ancora ELETTRONICA che andrà a coinvolgere -e sconvolgere- tutto il processo di produzione della musica rivolta ai giovani, complice anche il sopraggiungere dell'alba digitale(sic), dettando in qualche modo la "moda" in fatto di gusti verso cui convogliare il grosso pubblico consumatore...
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Postby Tommy Banks » 31 Aug 2010, 10:39

quote:
Originally posted by aorlansky60

In DANCE ON A VOLCANO per es., avendo a disposizione una catena di riproduzione all'altezza in grado di riprodurlo adeguatamente, quel taurus è semplicemente micidiale per vastità e profondità.

Cosa che proprio non esiste in ELENVENTH EARL OF MAR



Guarda farò così mi risento per bene tutto Wind e poi vediamo il perchè del Taurus.

Sicuramente hanno comunque eliminato molte frequenze basse nel missaggio dal banco, credo che se non ricordo male, trovassero Trick con troppe frequenze basse...[:D]

Cosa fanno i gusti, eh?
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Postby pino lettieri » 31 Aug 2010, 11:19

Mah... Credo inverosimile la teoriza relativa al fatto che si decida "così" di tagliare un tanto al chilo delle frequenze basse a prescindere. E' lunare.
La scelta del sound style nel mix è direttamente collegata alla genesi della composizione. A seconda dell'arrangiamento, si scelgono e si perfezionano le parti e gli strumenti più indicati per l'esecuzione e se in un brano delicato serve un pedale leggero di basso, si utilizzerà un sinth che riproduce un violoncello "Strings" in luogo del più invadente e dinamico Taurus. In W&W, in realtà il desiderio di Tony era quello di mantenersi legato come generazione sonora ai suoni di ATOTT; ciò in contrasto con l'orientamento della Produzione che ha teso a schiacciare verso il mezzo della gamma per distanziarsene un po'. Quindi il Taurus risulta meno "grosso" di come lo abbiamo conosciuto, ma è assolutamente presentissimo dapertutto in quell'album(W&W)... che comunque per mix finale risulta meno profondo in termini di spazialità e scena audio del precedente capolavoro (ATOTT)che rimane un riferimento assoluto.
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 11:38

Tommy, quello che dici "Sicuramente hanno comunque eliminato molte frequenze basse nel missaggio dal banco, credo che se non ricordo male, trovassero Trick con troppe frequenze basse..."

è MOLTO, MOLTO SIGNIFICATIVO.

Qui insorge un problema particolare: la differenza di resa di un disco LP ascoltato dai protagonisti direttamente attraverso il nastro master in uno studio di registrazione acusticamente trattato per valutarne il "sound" complessivo, e quella ottenuta nelle case dei fruitori, generalmente provvisti di ambienti occasionali e non certo preposti ad una acustica di tipo "professionale".

nella mia vita di appassionato di musica riprodotta, ho incontrato ben presto lo spettro nefasto che ogni audiofilo teme particolarmente : IL PROBLEMA DELLA CORRETTA RIPRODUZIONE AMBIENTALE DELLA GAMMA BASSA (che di fatto è in grado di influenzare TUTTA la resa nell'intero spettro audio del proprio impianto di riproduzione, decretando se il suono è ottimale oppure no).

dico che l'ho incontrato "presto" perchè uno dei dischi LP a sbattermi in faccia impietosamente il problema è stato proprio uno di quelli che amo di più in assoluto: SELLING ENGLAND BY THE POUND

In "Firth of Fifth" durante lo splendido strumentale in cui domina la chitarra conduttrice di Hackett, ci sono due passaggi contrassegnati da un rinforzo MICIDIALE alle basse frequenze, che grazie a questo forum (grazie particolarmente a PERK [;)]) ho appreso essere di responsabilità del famigerato taurus (oltre che di Mike [:D] [:-D])
...ebbene, in ogni ambiente in cui ho avuto occasione di allestire un impianto audio, quel passaggio immancabilmente procurava il caratteristico "rimbombo" a causa di problemi acustici in una determinata parte dello spettro audio, riconducibile proprio a quelle frequenze registrate ed incise.

Solamente con l'ultimo ambiente, e soprattutto perchè mi sono deciso ad investire economicamente nel trattare acusticamente il mio ambiente d'ascolto, quel problema è stato risolto, con conseguente grande intelligibilità della gamma bassa, che finalmente mi presenta un taurus godibilissimo, ed immane per resa e profondità.

stesso identico discorso per DANCE ON A VOLCANO (forse anche più accentuato di Firth) ed in misura minore la coda strumentale di ENTANGLED(anch'essa rinforzata in gamma bassa per donarle solennità); LOS ENDOS ripropone ulteriormente il problema in misura più marcata della precedente(grande presenza di note basse, con una in particolare che oserei dire "esplosiva" [:D] al punto dove la cavalcata frenetica tra basso e batteria sfuma improvvisamente e quando l'ascoltatore crede che vi sia un momento calmo... BANG [:D] parte quel colpo profondissimo e lunghissimo in grado di fare vibrare tutta la stanza...).

Quello che hai appena detto sembra quasi una specie di corsa ai ripari da parte di produttore, engineer e band stessa, nel rendersi conto e considerare che la riproduzione di ATOTT in un comune ambiente generasse parecchi problemi per quello che ho descritto, cercando cosi di porvi un rimedio diminuendo il livello di bassi al banco mixer...

in effetti, devo dire che i problemi che mi diedero SELLING ENGLAND e ATOTT dal punto di vista riproduttivo della gamma bassa, W&W non me l'ha MAI dato...
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Postby pino lettieri » 31 Aug 2010, 12:21

Mediamente, in quello che comunemente viene definito uno studio di registrazione, davanti all'ingegnere del suono, sono collocate almeno tre coppie di sistemi di altoparlanti. Almeno uno di essi è in "bialimentazione", uno è per definizione "monitor" e poi in fine una coppia di diffusori di medio lignaggio:all'epoca, presumibilmente tipo delle "ns10 pro" (ma credo siano uscite dopo...) . In uno studio professionale, anche se le orecchie dell'ingengnere/fonico sono l'ultima frontiera, una ampia disponibilità di apparecchi elettronici, supporta graficamente le sensazioni dell'ascolto. Analizzatori di spettro. In fase di mix, il fonico adeguando l'energia diretta verso i trasduttori, "salta" da un ascolto all'altro proprio per confrontare la resa delle sue scelte ed eventualmente adeguare e rendere intellegibile su tutti i sistemi dispponibili in studio, quel mixaggio. Alcuni fonici, hanno poi, dei sistemi di riferimento casalinghi in cui provano dei rafmix per avere ulteriori conferme (e non si consideri l'ascolto fatto nel riproduttore dell'automobile durante il tragitto verso casa...)

Ergo pensare che si possano lasciar passare "errori" dovuti a questioni empiriche, o semplici deduzioni dialogate tipo " nell'altro album c'erano troppi bassi, togliene un po'..." è azzardato.

Non esiste che un fonico ascolti su un sistema non certificato il suo mix e non si accorga che ci sono delle sovrabbondanze di risonanze sub soniche.

Ciò che esce da uno studio professionale, è il risultato di mediazioni e manipolazioni atte all'ottenimento della migliore resa acustica possibile. Ora carissimo amico mio, al fonico non importa minimamente che a casa mia e tua caro[:)] Alain[:D], il Taurus, rimbomba: non è un problema del mix, ma del nostro sciagurato ambiente d'ascolto[:.-(]. Rassegniamoci[:(], non hanno tagliato le basse per farti un regalo... Le hanno ridimensionate per una semplice evoluzione del sound style[:)]. In DUKE, il cui mix è davvero sconcertante, ma a mio avviso per scelta, ad esempio su Behind the lines il Taurus è semplicemente ridimensionato a poco più di una scoreggina...[:D][:D][:D]
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 04:39

Pino ha scritto:

"Ergo pensare che si possano lasciar passare "errori" dovuti a questioni empiriche, o semplici deduzioni dialogate tipo " nell'altro album c'erano troppi bassi, togliene un po'..." è azzardato."

mah, Pino, non ne sarei proprio così sicuro... proprio perchè di mezzo c'è sempre il fattore umano a scegliere il mix di possibili combinazioni di suoni, tramite producer e engineer, con il solista o la band magari a dire anche la loro in fatto di scelte finali, il pericolo di vedersi confezionare un prodotto non proprio all'altezza(parlo ovviamente della qualità di registrazione, non di quella musicale) è sempre dietro l'angolo, nonostante che le orecchie "professioniste" abbiano affinato gusti e scelte con gli anni... comunque, non sono mai riuscito a trovare un disco dei Genesis in grado di "suonare" come THE DARK SIDE OF THE MOON, che per l'epoca-1973- era ED È TUTTORA un prodotto MOSTRUOSO per la qualità della registrazione e della resa finale su LP che è in grado di esibire, veramente anni ed anni "avanti" rispetto ai suoi tempi.



"Ciò che esce da uno studio professionale, è il risultato di mediazioni e manipolazioni atte all'ottenimento della migliore resa acustica possibile. "

anche qui non sono completamente d'accordo, Pino [;)]

A livello assoluto, per quello che hai scritto qui hai ragione; ma chi giudica e sceglie in base a quello che ascolta nello studio di reg. NON PUO IMMAGINARE NEMMENO LONTANAMENTE COME POTRA' ESSERE IL RISULTATO IN UN AMBIENTE DIVERSO DA QUELLO.


In uno studio di registrazione professionale, prima ancora della componentistica elettronica, viene curata l'acustica che deve essere al di sopra di ogni sospetto, cioè "flat"(piatta); e non con mezzi empirici, ma con l'uso di strumenti altamente professionali e specifici allo scopo, in grado di misurare la risposta in frequenza tipica di quell'ambiente (OGNI AMBIENTE D'ASCOLTO POSSIEDE LA PROPRIA RISPOSTA IN FREQ. CONSEGUENZA DELLE PROPRIE DIMENSIONI GEOMETRICHE LxLxH) e di evidenziarne I DIFETTI(generalmente picchi o buchi nella zona bassa dello spettro audio) in modo da prenderne le conseguenti contromisure per correggerle -e rendere così la risposta in freq. dell'ambiente "flat" o leggermente degradante dal basso verso l'alto, una questione di 2 o 3 db di differenza, partendo dai 20~30Hz per arrivare ai 18~20KHz...

Quello che viene ascoltato nel nastro master in quella sede, con l'acustica trattata, è in grado di NASCONDERE comportamenti sonori che in un ambiente non attrezzato allo scopo, come il soggiorno o la stanzetta di qualunque di noi appassionati, possono venire COMPLETAMENTE ALTERATI rispetto a quello che hanno sentito nello studio, decidendo certe scelte anzichè altre.
Generalmente, i problemi sono derivanti dai riverberi tipici in gamma bassa che ogni ambiente -non trattato acusticamente- possiede di suo, in grado di inficiare negativamente tutta la resa di un supporto musicale da riprodurre.

Ecco perchè sarei particolarmente curioso di sentire W&W dal nastro master, magari alla "FARM", per potermi fare un idea del suono che ne viene fuori e confrontarlo con il suono che ormai conosco a memoria di questo LP... potrei rendermi conto se quegli alti che a me sembrano sovrabbondanti ed eccessivi sentiti sull'LP erano "diversi" quando sono state operate certi tipi di scelte in sede produttiva...


"Ora carissimo amico mio, al fonico non importa minimamente che a casa mia e tua caro Alain, il Taurus, rimbomba"

nel 1976 quando ebbi in regalo il primo impianto hifi "serio" (ah, che ricordi...) i problemi di SELLING ENGLAND e di "Firth of fifth" in particolare ([:-!]dal punto di vista acustico naturalmente) emersero con tutta la loro enfasi: in quei due famosi passaggi la mia stanzetta di allora si trasformava in una specie di "cubo di risonanza" effetto "terremoto"(e non penso di essere un caso isolato)... avrei voluto invitare quel fonico al quale ti riferisci per fargli notare i comportamenti di quella ristretta sezione audio in un tipico normale ambiente di ascolto che non fosse lo studio di registrazione, per sentire le sue impressioni in merito... [:(]

[:)]
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 08:14

[:)][:)]
Caro Alain, capisco il tuo punto di vista, ma credimi, ciò che esce dallo studio di registrazione "è" per definizione al di sopra di ogni sospetto. O almeno dovrebbe. Certo che esistono le eccezioni. Ma non nel caso di specie. Un disco uscito da uno studio e che suona male diventa un problema da risolvere per il proprietario dello stesso e di norma viene diciamo così risolto. Oggi come ieri i tecnici sono dotati di attributi fisici, conoscenze tecniche pratiche ed empiriche di buon livello e sono supportati da analizzatori di spettro che rivelano e rilevano eventuali sovraccarichi di frequenze. Il disco "deve suonare bene". Il posto e le condizioni acustiche di chi lo ascolta non è un problema di chi lo mixa. Se ti compri una ferrari e chiaro che hai in mano una grande auto ma se poi non la sai guidare o la guidi sul fango in condizioni fuori standard, non puoi lamentarti con i costruttori perchè non gli hanno messo delle ruote da rally ed ammortizzatori all'uopo, per capirci. E' un problema di lana caprina, Alain: sono certo che lo standard di ascolto medio, soddisfa la maggioranza dei fruitori. Ovvio che ci siano delle condizioni di eccellenza e del contrario.Ma non è un problema dell'ingegnere. Se ascolti The dark side of the mun in un locale vuoto di grandi dimensioni con delle casse enormi sul pavimento senza nessun arredo otterrai un devastante rimbombo. Anche se a mixarlo è stato un tale Alan...
[:D]
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Postby Tommy Banks » 01 Sep 2010, 09:58

Sono d'accordo che il taurus in Duke sia una scoreggina! [:D]
A partire da Duke infatti viene sconvolto il sound dei Genesis riducendo al minimo le modulazioni dei synth, i bassi del Taurus, ecc ecc
Spariscono anche i soli di Banks tradizionali con l'ARP 2600,ecc

Ma il sound da parte di Tony è sempre quello nei tre dischi Trick,Wind e ATWTT. Qui ritroviamo gli stessi timbri di synth.
Fatti sempre con un medesimo comun denominatore...l ARP 2600.
Uno strumento pazzesco che ho la fortuna di avere e che suona in tutti e tre i dischi in modo sublime.

La differenza è che da ATWTT spariscono gli equilibri di chitarra e anche il Mellotron.
Però i suoni malinconici e pieni di modulazioni di Banks rimangono gli stessi in tutti e tre i dischi.

Quello che cambia è sicuramente il trattamento al banco dei suoni con EQ differenti.
Perchè comunque si sente un abbassamento delle frequenze basse...e queste anche un sordo le può sentire.
E fin qui siamo tutti d'accordo, credo.

Ci sono molte possibilità per questo, sicuramente una parte è voluta dal gruppo, ma una parte sarà anche dovuta ai costi...mi spiego....

Ora i dischi dei Genesis non sono mai stati dei capolavori da audiofili...anzi a parte Selling il periodo Gabriel è davvero negativo.
Quindi ritengo che i fonici non guardassero troppo al suono finale.
Le ristrettezze di quel periodo ben le conosciamo.

Da ATOTT in poi per me le cose migliorano visto anche il budget a disposizione, perchè è vero che i genesis non avevano Alan Parson, però i soldi in studio contano eccome.
Se tu hai ha disposizione molto tempo puoi fare i suoni e le prove con tutta calma, ma se in studio ci puoi stare poco, c'è poco da studiare ....[:D]

Io credo che la quantità di parti orchestrali di Wind, abbia contribuito a quella differenza di sound come dice giustamente Pino, però l'aver avuto magari meno tempo del dovuto per fare un album così complesso abbia alla fine fatto uscire un sound meno bilanciato di Trick.

Avendo gli stessi strumenti di Tony posso riprodurre qualunque passaggio dei suoi dischi, però alla fine per avere lo stesso sound devi lavorare le tracce con vari equalizzatori, e qui cambia tutto se uno vuole.
Ogni strumento ha la sua fascia di azione un range di frequenze, che tu puoi limitare riducendole con gli Equalizzatori parametrici.
Banks ad esempio usava un EQ paramterico sul mellotron per fare i cori come in The lamb.
Altrimenti quel suono anche se hai un mellotron non lo tiri fuori.

Figurarsi l'insieme di tutte le tracce dei vari strumenti e voci nel mix finale,qui il tecnico del suono poteva fare la differenza.
Bisognerebbe sapere e parlare con quel tecnico del suono che è sempre David Hentschel.
Ed infatti stò preparando una intervista per lui per capire alcune differenze come quelle qui riportate.
Solo lui sa i motivi reali del mix differente nei vari dischi.
Come sapete curo su Dusk la rubrica dei suoni di Banks, e l'intervista quando riuscirò a farla finira in quella rubrica.

E' SOLO UNA QUESTIONE DI EQ, non di synth o timbri.
Da Duke invece cambiano proprio i timbri e i synth con cui sono generati.
Da Duke cambia tutto.
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 10:29

Grande.

Non vedo l'ora di leggere quell'intervista.[:)]

Da sempre definisco DUKE come il vero album dei GENESIS.02 avevo anche aperto un topic su questa convinzione: da qui in avanti è cambiata la "flotta" il "parco macchine" .

Sposo totalmente le riflessioni a proposito del budget e dei tempi di realizzazione; così come tutto ciò che dici su W&W. Considerazioni che molto più modestamente sto cercando di condividere tra questo ed altri due topic piuttosto frequentati in questi giorni[;)]
E' un piacere leggerti.
p.
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 14:35

Tommy,
complimenti per l'autorevole intervento; quando ti addentri così sul lato "tecnico" è sempre un grande piacere leggerti.
[;)] [:)]


da quello che leggo nel tuo intervento, in particolare:

"
...La differenza è che da ATWTT spariscono gli equilibri di chitarra e anche il Mellotron...

...(in W&W)Quello che cambia è sicuramente il trattamento al banco dei suoni con EQ differenti...
...Perchè comunque si sente un abbassamento delle frequenze basse...

Figurarsi l'insieme di tutte le tracce dei vari strumenti e voci nel mix finale, qui il tecnico del suono poteva fare la differenza...
"


non fanno altro che confermare con dovizia tecnica, tutte le mie impressioni ricavate in oltre 30 anni di ascolti dei tre albums in oggetto, ATOTT, W&W e ATTWT [^] [:)]



"Da ATOTT in poi per me le cose migliorano visto anche il budget a disposizione, perchè è vero che i genesis non avevano Alan Parson, però i soldi in studio contano eccome.
Se tu hai ha disposizione molto tempo puoi fare i suoni e le prove con tutta calma, ma se in studio ci puoi stare poco, c'è poco da studiare ...."


verissimo; aggiungo che per come erano messi al tempo i Genesis dal punto di vista economico, l'aspetto assumeva carattere particolarmente problematico.
Solo dall'81 riusciranno ad avere il proprio studio di reg. personale, col quale poter stare anche 24ore su 24 senza incidere troppo sui costi finali.

Ma il fatto è che quando non lo possiedi, affittare uno studio professionale costa dannatamente; e per una band che ancora nel '76 aveva un "rosso" pazzesco verso la propria casa discografica, dovuto anche ovviamente per le ore di affitto degli studi accumulate nel tempo oltre ai costi dell'allestimento delle varie tourneè, che fino a quel momento le vendite dei dischi non riuscivano a colmare, il tutto si traduceva nel centellinare le ore a disposizione nello studio, anche per la pressione esercitata dalla Charisma nel non indulgere ecessivamente...
[:)]
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Postby pino lettieri » 02 Sep 2010, 06:30

esatto.Ciao Alain[:)].
In alcuni dei miei preistorici interventi, mi soffermai proprio su questi aspetti durante le discussioni simili a questa ponendo l'accento sulle differenze colossali delle sonorità tra ATOTT e il clamoroso DUKE. Ciò che riassumi brillantemente ed in modo succinto,è di fatto ciò che dicevo forse dilungandomi un tantino troppo,[:D]qualche mesetto fa. Sono lieto di constatare tali conferme.[:)]
Vuoi vedere la mia brutta faccia?
clikka qui http://www.youtube.com/watch?v=jrFmMFK77d0
pino lettieri
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Trick e Wind, differenze di suoni.

Postby aorlansky60 » 02 Sep 2010, 07:29

ciao Pino [;)] [:)]

il merito comunque è soprattutto di Tommy [;)]


poi, il fatto è che io sono un dannato pignolo in termini di qualità di registrazione, ed il perchè è legato oltre alla mia passione per la musica, anche per il conseguente interesse per l'hi-fi e quindi per come sono riprodotti i supporti che noi utenti abbiamo a disposizione per "fare musica in casa" cioè gli LP e poi i CD.

Come dicevo, ho sempre avvertito un ottimo equilibrio tonale nella registrazione di ATOTT, equilibrio che poi stranamente a me pareva andato perso con W&W -me lo riuscivo a spiegare solo per uso più intenso e diversificato di nuove tastiere e synths- e poi definitivamente compromesso con ATTWT...

essendoci di mezzo sempre lo stesso co-produttore(insieme ai Genesis) David Hentschel, il mistero era per me ancora più fitto e ingarbugliato.

Tommy in qualche modo è riuscito a dipanarmi alcuni dubbi in materia. [:)]
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Trick e Wind, differenze di suoni.

Postby Tommy Banks » 02 Sep 2010, 09:11

bè almeno questo 3D ha preso una buona piega...[:D]
Devo ancora arrivare al periodo dei G4 per Dusk, però quando lo affronterò mi ripasserò quanto letto qui....[8D]
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