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i controtempi di Collins

PostPosted: 09 Sep 2010, 14:51
by collinsdrums
Qualcuno più esperto di me mi può dire in quali brani ed in che punto il nostro Phil esegue dei controtempi superlativi?Grazie

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 04:13
by pami
...ti consiglio di ascoltare qualche live del tuor di THE LAMB...
cè un collins ad altissimi livelli

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 06:09
by Foxtrot
Restando su The lamb si può parlare degli accenti di "In the cage", brano che, se non erro, dovrebbe essere in 6/4 con accenti naturali sul primo e quarto quarto (così sarebbe stato una specia di walzer), ma la batteria suona per così dire in quattro, con la cassa sul primo, terzo e quinto quarto di ogni battuta, per spostare poi il controtempo sul rullante (è più evidente nelle versioni live).

Max

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 06:11
by topografico
Non so se sia corretto musicalmente - e sarei felice di saperne di più dai batteristi del forum -, ma trovo fantastiche le svise a due nella versione live dello strumentale di Cinema show anni Ottanta, con la chiusa anticipata rispetto al'ultima battuta.

fantastico.

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 06:19
by Raistlin Majere
the waiting room [8:-x]

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 06:21
by pino lettieri
Buona precisazione, Star.
Un buon esempio di "controtempo" è evidente in Apocalypse. Nel live con Bruford che gioca sapientemente sull'ostinato meraviglioso e Philippo accenta superbamente. Davvero fantastici.
Ma se ti vuoi divertire con i "controtempi" ascolta un tal Dave Weckl. Difficile incontrarne uno che suoni "spostato" come fa lui.
p.

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 06:38
by Tommy Banks
quote:
Originally posted by pino lettieri

Buona precisazione, Star.
Un buon esempio di "controtempo" è evidente in Apocalypse. Nel live con Bruford che gioca sapientemente sull'ostinato meraviglioso e Philippo accenta superbamente. Davvero fantastici.
Ma se ti vuoi divertire con i "controtempi" ascolta un tal Dave Weckl. Difficile incontrarne uno che suoni "spostato" come fa lui.
p.



Lo vidi in concerto con un altro spostato, il maestro del pianoforte del latin jazz Michel Camilo. Un tempo in battere neanche per sbaglio[:D]

Tornando alla regola del contrattempo o controtempo, si definisce tale quando nel precedente tempo forte c'è una pausa.
Anche il singolo battito, ( 4 battiti di 1 quarto l'uno nel canonico 4/4) lo possiamo suddividere in battere e levare, l'accento dato nel levare del singolo battito è caratteristico di moltissimi batteristi.
Tra cui Phil.

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 07:41
by pino lettieri
quote:
Originally posted by Tommy Banks

quote:
Originally posted by pino lettieri

Buona precisazione, Star.
Un buon esempio di "controtempo" è evidente in Apocalypse. Nel live con Bruford che gioca sapientemente sull'ostinato meraviglioso e Philippo accenta superbamente. Davvero fantastici.
Ma se ti vuoi divertire con i "controtempi" ascolta un tal Dave Weckl. Difficile incontrarne uno che suoni "spostato" come fa lui.
p.



Lo vidi in concerto con un altro spostato, il maestro del pianoforte del latin jazz Michel Camilo. Un tempo in battere neanche per sbaglio[:D]

Tornando alla regola del contrattempo o controtempo, si definisce tale quando nel precedente tempo forte c'è una pausa.
Anche il singolo battito, ( 4 battiti di 1 quarto l'uno nel canonico 4/4) lo possiamo suddividere in battere e levare, l'accento dato nel levare del singolo battito è caratteristico di moltissimi batteristi.
Tra cui Phil.



Due volte con C. Korea allo smeraldo di Milano con Patitucci, Merienthal,Gambale:
STRE
PI
TO
SI
c(come direbbe Pohobe[:D])

Comunque Dave è veramente spettacolare. Molti Batteristi risultano eclettici, bravissimi, e anche spettacolari, ma il mood di Dave si stacca davvero da quello di chiunque. Il senso delle dinamiche, e anche lo stile pulito, le braccia "ad ala" come le usa lui con quel movimento così elegante, l'impostazione "classica"...beh davvero bravo. Spesso mi sono trovato ingarbulgiato studiando sui suoi corsi: poi rimettevo su Cinema show ed era una passeggiata[;)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 08:40
by The Lamb
Da questo topic si nota quanto sia DIFFICILE trattare di tecnica batteristica a parole, più di quanto lo sia parlare di accordi su chitarra o pianoforte. Servirebbe sempre e comunque una dimostrazione audio o video per rendere l'idea. Io trovo Phil di Selling o The Lamb POLIEDRICO, ORIGINALE, COMPLICATO, PRECISO E INTELLIGENTE. Citerò sempre, in questo senso, l'assolo del Cinematografo in 7/8 (soprattutto a partire dal minuto 7:02) dove Phil non sbava mai e crea figure ritmiche quasi improponibili. E' un Phil jazzistico, in forma, fisicamente e mentalmente parlando (serve anche "lavoro di braccia" in sequenze compositive del genere), che affascina quando suona con la faccia rivolta verso l'alto, senza guardare lo strumento, che gioca con il suo set, come un meticoloso matematico farebbe con i numeri, imprevedibile e scaltro. Bruford (dall'anima ancora più jazz, tant'è che di lì a qualche lustro lo si vedrà militare negli Earthworks) è altrettanto emozionante in Second's Out e fa la sua parte magistrale. Mi capita spessissimo di pensare a ritmiche e composizioni, semplicemente in testa, e mi rammarico al pensiero che per proporle servirebbe un batterista come Phil, impossibile da trovare in una quotidiana realtà come la mia in cui al massimo trovi un chitarrista "fogà" di metal (fogà=esaltato in veronese campagnolo [:D])..e poi, anche se lo trovassi, come spiegare le mie idee? Questo per dire che le figure in batteria, specie le più complicate, nascono, più che dalla bravura tecnica, dalla sensazione del momento, dall'esperienza, dalla capacità di riprodurre con le proprie mani un'idea del cervello.

E Phil ne era un maestro. [;)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 10 Sep 2010, 09:41
by pino lettieri
Quoto.
dichiarando chiaramente che i Genesis, non sono mai stati una "semplice" band, ma un vero e proprio collettivo, un laboratorio universitario di eccellenza nella ricerca dell'obiettivo, viene facile affermare quanto il batterista in una band così abbia una funzione oltremodo vitale. La poliedricità espressivistica di Phil non è mai stata raggiunta IMHO da nessuno. Lo stile "camaleontico" nel definire le linee ritmiche proprio di Phil è assolutamente mostruoso. Imprime il sound "giusto" a qualunque brano, non è mai uguale nel percuotere le pelli. Se il brano ha influenze Jazz, lui suona in quella chiave di lettura, se viceversa il brano è smaccatamente rock, lui suona come Bonham. Cosa che non riesce a Chester che per quanto io lo possa amare, suona sempre nello stesso modo. Fortunatamente, Phil al contrario di Chester non ha mai usato il doppio pedale evitando di scimmiottare le mitragliatrici alla Pordnoi (con tutto il rispetto, è un grande anche lui). E' capace di imprimere al brano la quota di personalità giusta e sapientemente dosata per creare con quella deglia altri ciò che nella sfera della personalità di un brano si indica spesso con un aggettivo assoluto: CAPOLAVORO.
p.

i controtempi di Collins

PostPosted: 11 Sep 2010, 09:13
by collinsdrums
Caria amici,scusate se "rompo" ancora con questa storia dei controtempi di Collins: qualcuno sa dirmi se in Dodo,Burning rope,One for the vine Domino e Driving the last spike ci sono controtempi accentuati e poi quale è il live di The lamb tour meglio suonato da Phil.Grazie.

i controtempi di Collins

PostPosted: 11 Sep 2010, 09:46
by TRE
beh, ascoltati lo shrine dal primo archivio.

non credo sia possibile suonare meglio la batteria.

i controtempi di Collins

PostPosted: 11 Sep 2010, 13:28
by genesisforever
Nel tour di the lamb phil si è espresso con una libertà creativa e una perizia tecnica stupefacenti. Ascolta per esempio la sua prestazione travolgente in Riding the scree... Tra l'altro in quei concerti phil usufruiva di un particolare drum kit ricco di percussioni che non ho più rivisto.

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 08:20
by Benedictus
Trovo molto emozionante Phil nella sezione strumentale di Fading Lights, indipendentemente dalla complessità.

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 09:37
by pino lettieri
Ah beh, sfondi un portone apertissimo.
La versione da studio di FL è bellissima.
Phil suona con una pacca micidiale frustando letteralmente il rullante. Il suono della Gretsch è assolutamente strepitoso. Il mix dell'insieme è ben bilanciato e fluido sormontato dai piatti in ottavi con campana qua e la[:D] bellissimo davvero. Io l'ho addirittura risuonato tutto da solo, quel brano:una goduria. Che prima o poi...chissà...[;)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 09:47
by Benedictus
Beh, a me incuriosirebbe molto ascoltare la tua versione! [:)]
FL rappresenta il finale perfetto per la storia dei Genesis.

ps A me piace moltissimo pure la versione live, coi tre megaschermi su Tony, Phil e Mike.

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 10:05
by pino lettieri
Chissà mai un giorno...[:)]
Ora sto finendo Behind the line/duchess; ho finito le performances strumentali, ora debbo fare le voci...un lavoraccio, ma entusiasmante se visto di filata: ieri l'ho fatto(immagginandoci già sopra la voce) e mi sono commosso. Un lavoro molto lungo perchè suono tuti gli strumenti e li viedeoriprendo da molteplici angolazioni che poi vengono montate insieme con un minimo di struttura registica. Il mix finale di tutte le tracce suona piuttosto bene considerando l'esiguità dei mezzi volutamente utilizzati, il minimo indispensabile.
Ritornando a FL, la versione live, mi piace di meno: Phil la suona diversamente con uno swing diverso...

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 10:33
by paolo.cordella
quote:
Originally posted by TRE

beh, ascoltati lo shrine dal primo archivio.

non credo sia possibile suonare meglio la batteria.



sono d'accordissimo, non è questione di tecnica, credo ci siano tantissimi batteristi tecnicamente più preparati di Phil, il problema è che quel mix di groove, gusto sopraffino e amore per il suo strumento e per la musica che sta suonando (lui adesso può dire quel che vuole, le prove del contrario le abbiamo noi e sono le registrazioni dei concerti dei Genesis da cui trasuda l'Amore per quello che fa e per le persone su cui lo riversa) ce l'ha solo Lui.
ecco, è per questo che a quest'uomo bisogna solo inchinarsi, nonostante le mie due ernie è una cosa che faccio sempre ogni volta che ascolto un brano su cui suona, non necessariamente Genesis (avete presente Woman in Chains dei Tears for Fears, ad esempio?)

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 10:34
by paolo.cordella
quote:
Originally posted by pino lettieri

Ah beh, sfondi un portone apertissimo.
La versione da studio di FL è bellissima.
Phil suona con una pacca micidiale frustando letteralmente il rullante. Il suono della Gretsch è assolutamente strepitoso. Il mix dell'insieme è ben bilanciato e fluido sormontato dai piatti in ottavi con campana qua e la[:D] bellissimo davvero. Io l'ho addirittura risuonato tutto da solo, quel brano:una goduria. Che prima o poi...chissà...[;)]


intenditore [:)][:)][;)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 10:57
by pino lettieri
Beh, caro Paolo, credo ci sia un qualche elemento di magia che accomuni i nostri gusti prescindendo da tutte le inutili diatribe su quale sia il periodo migliore o il cantante migliore o il disco migliore: per me e te, credo basti che ti dica questo: a Zurigo "quella sera", c'ero anch'io.[:)][;)][^]
Avevo circa 19 anni ed ero militare. Con uno stratagemma, espatrai rischiando la galera (sul serio): se non è dedizione questa...[:.-(]

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 11:25
by paolo.cordella
la scoperta della band risale a molto prima, 1974 circa, ma Zurigo, caro Pino, è stata la mia prima volta Genesis, a 22 anni; Roma nel 2007, quasi sicuramente [:.-(] l'ultima, a 48 e nei 26 anni di mezzo non ho mai dubitato (nonostante qualche ciofeca di canzone) che fossero la "mia" musica [8:-x] [8:-x] [8:-x]

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 11:48
by chesterphil-light
a livello di controtempi un perfetto esempio e' FOLLOW YOU FOLLOW ME

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 12:16
by pino lettieri
[:)]...ah Paolo, quanti bei ricordi....
Certo anche per me, molto prima: ATOTT, l'ho addirittura rubato, non comprato. Non avevo il becco di un quattrino ed ho rubato la cassetta stereo7 in un negozio di dischi in cui dopo(quando ho cominciato a guadagnare) per risarcire,afflitto dal senso di colpa[:D] ho speso un capitale in Dischi[:D]: ricordo ancora "il triplo" di EL&P: 14 mila lire, mio padre mi voleva ammazzare![:p].

Chester: ottima segnalazione: spesso le cose sono davanti al naso e non le vediamo[:)].
Controtempi elementari,ma efficaci per far capire l'argomento.[:)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 16:17
by collinsdrums
Ragazzi,siete tutti impagabili.Un bel GENESIS-WEEK END vicino Roma,con buon vino ghiacciato frizzante,salsiccie ed altro ed anche piatti di carbonara e amatriciana sarebbe veramente una gioia.Mi avete risposto tutti in maniera esaudiente (incluso il Maestro PINO LETTIERI,con il quale sarebbe bello formare un Genesis/Collins tribute con tanto di due batterie.Cari,veramente cari.Questo FORUM deve andare avanti anche a costo di pagare l'abbonamento.Ragazzi,grazie.La cosa strana è che per anni ho suonato i Genesis (non come Pino Lettieri ed altri),ma la mia parte l'ho fatta.Adesso vorrei ricominciare,ma il fatto sta che io i controtempi li ho anche fatti,ma non me ne accorgevo,perchè vado molto d'istinto.So leggere poco la muica,ma le partiture di batteria le ho studiate da ragazzo con il mio maestro.Ma per migliorare e capire la scomposizione e sapere come è uno spartito di batteria,vorrei riandare a scuola e studiare.Vi sembra giusto? o sono troppo maturo? (54 anni).Grazie.Pero'.... DOMINO,DRIVING THE LAST SPIKE,hanno i controtempi?

i controtempi di Collins

PostPosted: 13 Sep 2010, 20:12
by Starless74
quote:
Originally posted by collinsdrums

Pero'.... DOMINO,DRIVING THE LAST SPIKE,hanno i controtempi?



[:-I][:-I][:-I] [:D]

collins (mi fa un po' strano chiamarti così[:D]) ti cito Bill Bruford dal libro "Revelations":

«Phil è un talento naturale. È uno che, quando gli serve, sa come fare un doppio paradiddle ma non saprà mai che si chiama così.»

Sarà che la definizione di "controtempo" applicata alla batteria continua a sfuggirmi come una lepre, (ho cancellato anche il mio post in merito) ma mi viene da chiedere, retoricamente:
Per un batterista che vuol suonare la musica dei Genesis, è più importante sapere se/come/dove Phil Collins suona "in controtempo" o cercare di suonare al meglio, approssimandosi - nei limiti del possibile - al livello tecnico del nostro Peelip a prescindere dal lessico musicologico?[;)]

...e ora lascio la parola agli eruditi a proposito di Driving e Domino [:)][:)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 14 Sep 2010, 07:14
by pino lettieri
Accidenti: mi tocca rispondere per primo ma non per merito, sia chiaro, solo per casualità temporale...
Danilo: tu mi lusinghi immeritatamente[I8)][I8)][I8)], grazie.
Ma credimi non sono e non mi ritengo affatto un maestro[:)][:)]
Sono un appassionato che si applica molto e presumibimente consuma più energie di quelle necessarie per suonare cose che con un'impostazione corretta o qualche suggerimento si potrebbero risparmiare. Ma mi diverto, e va bene così[;)][^][8D][:)]

Domino: nella parte in quattro, la seconda, quando entra il tema finale di Synth, ci sono una serie prelibatissima di controtempi.
Così come in Drive, sulla fine, Phil si scatena in efficacissimi controtempi, semplici e godibilissiimi.

Suona, suona e suona. Comprati una v drums, se non puoi permetterti una acustica e una sala insonorizzata: mettiti le cuffie e suona partendo da cose semplici(?) tipo Pausini, Morandi per poi passare a Mezzoforte,Incognito, e poi Turn it on again. Poi, poi, poi, poi...fino ad arrivare a Cinema show ed il suo bellissimo groove fatto sì di controtempi e gosth notes sopraffine. Il segreto è suonare, studiare allenarsi tutti i giorni almeno un'oretta. Fare esercizi per l'indipendenza, rulli, e paradiddle. (Cosa che nemmeno io so quando li faccio, come Phil[:D]). Prendi qualche lezione per i rudimenti, studia ed applicati con amore senza velleità ma per il piacere di riuscirci. Io ho ripreso lo Strumento in mano dopo circa vent'anni di totale assenza. Un giorno parlando con una persona, gli dissi " mi piacerebbe così tanto suonare la musica dei Genesis...tutta da solo...la batteria...il basso, le tastiere... ma soprattutto la batteria...ma come faccio?... Mi disse: "perchè non lo fai?" Già, risposi, "perchè no?". Ho ripreso in mano le bacchette e sempbravo un deficente alle prime armi. Non avevo coordinazione, nè indipendenza, non sapevo tenere dritto un tempo nemmeno a pagarlo...Una tragedia. Per quattro anni tutti i giorni ho studiato con applicazione: mettevo la cuffia e tentavo di "stare dietro" a ciò che ascoltavo. E un po' alla volta, beh... i risultati si sono fatti sentire. Oggi rieseguo "standogli dietro" i vari "duets Chester/Phil, e coprio tutta la discografia dei genesis ...
Certo non mi considero "un batterista" ma uno che suonicchia decorosamente...questo giudizio tiene conto della frequentazione costante (per questioni professionali) con mostri sacri del livello di Lele Melotti, Mayer, Cuffari, Di Cioccio,Roberto Gualdi, Stefano Lori, Oscar Abelli, e moltissimi altri: questi suonano davvero e fanno paura, io mi diverto. E questo è il punto fondamentale. Suonare per il puro divertimento è fondamentale. Sono scelte fondamentali: suonare per professione, o suonare per divertimento: da qui discende tutto. Io mi diverto come un pazzo, sudo e piango e le lacrime si confondono col sudore: ma quando poi rivedo la performances in cui suono tutti gli strumenti e senti la "tua" musica suonata solo da te stesso, beh ragazzi... Ho finito da poco la base di Behind the line e duchess, tutto suonato dal vero,manca solo il canto: beh io mi commuovo come un somaro ogni volta che la riascolto .... Dovreste farlo, è troppo un nirvana. Suonate, suonate.
Mettetevi le cuffie e suonate con Loro, vi divertirete come pazzi e intanto farete esercizio. Se non altro fa andar giù la pancia[:D][:D]
p.

i controtempi di Collins

PostPosted: 14 Sep 2010, 08:16
by Starless74
Grande Pino, sottoscrivo tutto. [:)]
E aggiungo: chi può ($) trovi un insegnante che ne sa più di lui.

i controtempi di Collins

PostPosted: 14 Sep 2010, 10:34
by pino lettieri
[:)]
So che sia un'eresia per tutti coloro che suonano "davvero"[:)]ma credetemi, con una piccola v drum, c'è da divertirsi senza complicarsi troppo la vita. Io ho trovato la pace dei sensi. Meno fatica, più divertimento. Suoni sempre bellissimi senza liti condominiali, facilità di registrazione e/o amplificazione. Un adeguamento stilistico necessario ma di facile acquisizione, un minimo di conoscenze tecniche et voilà. Tenete conto che Chester in concerto usa spessissimo i suoni della td20...opportunamente triggerati dalla percussione sulla pelle della DW. E penso che anche Phil in Studio abbia spesso utilizzato suoni Roland...ma credo anche che per questioni di "endorsement" quindi contrattuali, non si debba sapere troppo in giro vista la sua sponsorizzazione prestigiosissma con Gretsch da trent'anni...Ovvio che percuotere una pelle vera su un fusto a sei o più strati di legno pregiato senza troppe laccature, tipo una Tamburo, o una Gretsch, Ludwing, Tama, Mapex, Yamaha, una DW (!!!!)
eccetera, sia un'altra cosa....Ma la tecnica da porre in essere è molto più meticolosa e per chi come me non abbia troppe velleità tranne il puro divertimento fine a se stesso, beh, con una digitale, grandi soddisfazioni a patto che almeno un pochino si sia capaci[^], neh...
Spero di condividere con voi il risultato del mio progetto non appena avrò finito le parti cantate,(!) in modo da avere una vostra opinione sui suoni.[^][^][:)][:)]

i controtempi di Collins

PostPosted: 14 Sep 2010, 13:13
by squonk71
io non suono la batteria,però ascolto davvero tanta musica..quella dei genesis è il mio pane..cmq phil è devastante in back in..versione live di the lamb è qualcosa di straordinario..ecco dove nascono i capolavori..dall improvvisazione..poi su the battle da studio su selling..lì rimani a bocca aperta per esempio..eccezionale su lo strumentale di robbery..quà siamo ai livelli quasi di weckl,che tra l altro aveva 16 anni[;)]poi ci sarebbe il grandissimo funk alla coda di can -utility..su fading light dal vivo si supera..lì è sfumatura molto jazz..per non dire di the knife su genesis live..credo sia stato fondamentale piu di ogni altro.è lui che veste i capolavori tanti dei genesis..poi se lo vuoi sentire proprio che suona musica proprio per esaltare il suo strumento ti prendi 4 album dei brand x..è uno dei piu bravi in assoluto credo..tra i grandi insomma

i controtempi di Collins

PostPosted: 15 Sep 2010, 06:28
by pino lettieri
Beh, che sia bravo, non c'è dubbio. Il suo drumming è molto personale,così come "l'impostazione" che non si presterebbe a grandi visrtuosismi ed invece...ecco l'eccezione che devasta ogni regola.
I tom così in alto ed inclinati, lontanissimi dal rullo, che risulta inclinato quasi al limite del ribaltamento e soprattutto l'avambraccio stancamente appoggiato sulla coscia: mah... Eppure, passa con una disinvoltura sconcertante da quella posizione di "riposo" a fulminee linee di scarico su tutti i tom disponibili posti a distanze abissali. E' l'espressione non solo del talento naturale ma anche dell'applicazione costante sullo strumento. La naturalezza con cui suona, viene trasferita totalmente all'ascoltatore facendo apparire "semplice" ciò che sta facendo. Ma il grooving di cinema show, se non suoni e studi con costanza, te lo scordi. Così come , se non sei preparato anche fisicamente, ti scordi Los endos.

i controtempi di Collins

PostPosted: 23 Sep 2010, 20:05
by estrangeiro
Non mi è possibile limitare il discorso sul Phil batterista ai controtempi...Phil è stato per generazioni di batteristi un vero e proprio faro, pur non avendo le basi tecniche di un Thompson, tanto per citare uno con cui ha avuto a che fare. Phil è l'esempio di un talento percussionistico assoluto, capace di penetrare le composizioni dei suoi compari (che certo non proponevano partiture a cui lui era abituato o che facevano parte del suo background, e Going Back lo dimostra..)) in maniera entusiasmante. I pattern che Phil ha creato negli anni per e con i Genesis sono delle vere e proprie partiture obbligate al pari di quelle degli altri strumenti.
Voglio solo citare quelli che, negli anni, ho sempre trovato i più difficili da far "funzionare": Dancing with the Moonlit Knight" e "Fountain of Salmacis". Lì c'è tutto. Il jazz, il rock, lo swing ecc. ecc. Piccola notazione su Thompson. Dissento da pino quando dice che suona sempre allo stesso modo. Esistono pochi batteristi (o almeno io ne conosco pochi) che sono in grado, come Chester, di adattarsi alle partiture più diverse ed essere comunque incredibilmente efficaci.

i controtempi di Collins

PostPosted: 24 Sep 2010, 06:28
by pino lettieri
Beh, si chiamano "turnisti". Io ci lavoro, con "loro".
QUalunque batterista professionista del livello di quelli citati da me, tipo Melotti, Cuffari, Mayer, Veronesi, giusto per citarne quattro, sono in grado di leggere e di interpretare una "parte" dandogli il giusto impatto, il sound appropriato. Come fa Chester. Il mio era un eccesso di sintesi per definire un modus intepretativo impersonale; del resto e qui lo giustifico ampiamente, le parte che Chester suona, non sono sue ed è evidente che abbiam poca libertà interpretativa. Però, e qui al contrario lo critico, spesso si è trovato a variare delle parti con eccessivi fill anche inutili come in Dance on vulcano sul TWW live. Insomma: trent'anni di concerti con i G, lo avranno un tantino condizionato... è ottimo come turnista se riesegue pedessiquamente le parti, ma confermo che il suo drumming è indipendentemente da questo piuttosto impersonale. E quando sembra il contrario, è per via di gandi suoni triggerati e non per fantasia. Resta ovviamente e comunqe un grandissimo batterista, ci mancherebbe. E addirittura più bravo di me[:D][:D][:D]