Phil and Chester

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Postby collinsdrums » 24 Sep 2010, 08:09

Sono sempre Danilo di Roma.Vorrei sapere più dettagliatamente d un esperto più di me,batteristicamente psrlsndo,snche se lo so, quale ruolo hanno Phil e Chester,dal vivo,quando suonano i seguenti strumentali:
-Cinema show/Abacab/Behind the lines-duke's travels/Los endos/Firth of fifht/ed il famoso drum duet che sono poliritmie e paradiddles sui toms.
Qualcuno +++ esperto,tipo il caro Pino Lettieri,non scherzo.Grazie.Risposta in attesa
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Postby Starless74 » 24 Sep 2010, 08:44

Mooolto in generale:
Solitamente nei brani a due Chester tiene in piedi il groove (oltre che il tempo) e Phil ci gioca sopra. la coda di Abacab su 3SL è un esempio perfetto di questo schema.
Ma spesso vanno anche "insieme" con l'effetto di "ingrossare" semplicemente l'impatto ritmico (es.: Behind, Los Endos)

Per un'analisi dettagliata dei sette brani di cui chiedi, mi sa che ci vorrebbe la videoconferenza...[;)]
Non sono un batterista, ma credo che solo per iscritto (e senza pentagramma) sia un po' dura. [:-I][:-I]
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Postby pino lettieri » 24 Sep 2010, 09:35

Eccome[:-|] [:)]
Danilo, tu mi lusinghi immeritatamente.[I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)]

La risposta di Star è molto appropriata.
Di fatto Chester, (riduttivamente parlando)"tiene il tempo" e sostituisce Phil.
Spesso, mi è parso che non gli fosse consentito di andare oltre tranne che durante gli assoli a due, i duets, appunto in cui comunque a mio avviso, non scatena affatto tutta la sua tecnica e credo lo faccia per mantenere un equilibrio tra i due, quasi a rispettare Phil. Raramente gli ho visto fare cose eclettiche: Chester è certamente più preparato accademicamente parlando e ritengo che grazie allo studio abbia elaborato migliorandosi di anno in anno, tecniche sofraffine riuscendo a fare senza troppa fatica cose molto efficaci. Phil è più sanguigno e talentuoso. Molto probabilmente molte volte gli è capitato di fare dei paradiddle senza saperlo (cit. Bill Bruford). Sostanzialmente la differenza tra i due a mio modestissimo parere, è di tipo prettamente accademico. Entrambi sono stati certamente ai vertici; oggi decine di Batteristi assolutamente mostruosi scorazzano per il mondo lasciandoci basiti per tecnica, ed estro. L'approccio allo studio della batteria si è immensamente evoluto. Partendo dai consueti rudimenti, oggi molti batteristi affinano tecniche proprietarie di grandissiimo lignaggio creando un sound personale coadiuvati da kit sempre più adesi alle loro caratteristiche. In molti sovvertono la disposizione consueta dello strumento, posizionando in modo personale il proprio kit, ottenendo maggiore libertà nella destrezza dei movimenti che un tempo, proprio per questioni meccaniche, erano decisamente limitati dalla disposizione canonica. Oggi puoi pensare di mettere un Charly dove vuoi e comandanre l'apertura con pedali a cavo, e così anche per la cassa; inoltre l'elettronica ha spalancato la porta alla creatività consentendo di avere a disposizione inseriti nel proprio kit molteplici punti di percussione con possibilità infinite di settaggi che consentono di realizzare ensamble sonori assolutamente impensabili qualche anno fa il tutto disponibile complesse strutture meccaniche che consentono una duttilità di posizionamento infinite.
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Postby harlequin » 24 Sep 2010, 10:24

Per me Chester Thompson suona molto bene coi Weather Report, mentre nei Genesis non mi piace per niente; per me non c'entra una mazza; perchè abbiano scelto quei due per me resta un mistero.
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Postby genesisfans94 » 24 Sep 2010, 11:55

dò ragione a harlequin, chester thompson non centra assolutamente niente con i genesis.
Secondo me il suo stile di suonare la batteria non è adatto a quello dei genesis. phil è più raffinato quando suona rispetto a chester.
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Postby pino lettieri » 24 Sep 2010, 12:37

Vero. Ma questo è quanto meno strano.
Chester,nei G, è una specie di Drum Ma(n)chine. Pesta giù duro, senza troppa fantasia. Mentre di fatto è certamente molto preparato.
Al contrario Phil è certamente più eclettico(lo è stato, diciamo così...), ma credo che molto in questo lo giochi la referenza, il dover comunque sottostare a precisissmi schemi pratici, e al non essere troppo invadente e con questo mettersi troppo in evidenza:cosa che è ovviamente consentita solo a Phil.

Ciao a tutti.
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Postby Starless74 » 24 Sep 2010, 12:41

Credo che per i ruoli di side-men abbiano sempre preferito l'affidabilità alla personalità e all'estro, che dal loro punto di vista rischiavano di "contaminare" troppo il loro sound.

Esempio di estro e personalità "fuori posto": Bill Bruford
(«Scusa, Bill, potersti suonarla un po' più simile al disco?» cit. Banks [;)])

Affidabili perché "neutri" all'occorrenza (cioè sempre [;)]): Chester, Daryl, NirZ, Drennan.

OT: principio che, ossimoricamente applicato anche al front-man (Wilson), ha reso i concerti 1997-98 particolarmente "piatti" (io ero a Roma, ma YouTubare per credere [;)])
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Postby genesisfans94 » 24 Sep 2010, 15:19

chester quando suona sembra legato alle bacchette, rigido e usa pochissima fantasia nel fare fill e rullate, al contrario di collins, lui è....... STRAORDINARIO!
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Postby collinsdrums » 24 Sep 2010, 15:29

Rispondo a Genesis fans94,che secondo lui Chester non c'entra nulla con i Genesis;io rispetto le opinioni altrui,ma credo che Thompson è sicuramente meno fantasioso di Collins,ma nei brani dal vivo sia con i Genesis che con Phil solista si sia sempre espresso con merito.Certamente,lui esegue quello che Phil ha creato,ma certi pezzi dal vivo rendono meglio che nelle versioni di studio,ma questo è scontato.. Se Phil suonasse dal vivo la batteria,con Ray Wilson alla voce,come esempio, e facesse Domino,Driving the last spike,No son of mine,Dodo,e altre che non potè mai suonarle dal vivo,sono sicuro che avrebbe dato quel tocco in più proprio perchè fa parte del suo talento,quel dono che Dio gli ha dato.Ma Chester è un ottimo drummer.Sentitelo con i Weather Report e con Zappa.Poi a chi piace e a chi non piace.
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Postby genesisfans94 » 24 Sep 2010, 15:45

certamente, a chi piace e a chi non piace.
Però non lo vedo un batterista per i genesis, questa è la mia opinione.
Io suono la batteria da 10 anni e per quanto ne posso capire.....
Ritornando nel 76, bill lo vedevo un batterista per i genesis, pieno di fantasia e aveva molta tecnica. Certo bill non avrebbe mai suonato le canzoni più recenti.
Per esempio: the cinema schow su second out, secondo il mio parere la versione con bill e phil alla batteria è la migliore.
supper's ready suonata da chester non se pò sentì. Quella che vediamo sul video del concerto del 1976 con bruford è spettacolare!
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Postby Starless74 » 24 Sep 2010, 18:15

Genesisfans94:
Ritornando nel 76, Bill lo vedevo un batterista per i genesis, pieno di fantasia e aveva molta tecnica.

Certo, assolutamente (il mio nick vi dice nulla?[;)]); e proprio per questo godeva della stima incondizionata di Philco.
Riflettevo sul fatto che l'approccio "classico" ai pezzi = cambiarli il meno possibile (Tony soprattuto) mal si è sposato proprio con l'estro e la fantasia di uno non avvezzo a stare in certi "binari", abituato coi KC a suonare in modo diverso ogni sera. Era "scappato" dagli Yes del '72 (già ricchi e famosi) per lo stesso motivo...

Certo Bill non avrebbe mai suonato le canzoni più recenti.

Putroppo, alla re-UNION con gli Yes nei 90s ha suonato anche di peggio.[:(] Ma lì era solo una questione di cachet...

The Cinema Show su Seconds Out, secondo il mio parere la versione con bill e phil alla batteria è la migliore...

[^][^][^] Tutto il tour '76 ha un sound migliore del successivo, a mio parere, ma qui rischio di disperdermi troppo: SCUSATE IL MEGA-OT [I8)]
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Postby Zeppelin » 24 Sep 2010, 18:44

Nei Genesis, Chester fa il minimo e lo fa bene, perché è musicista capace ed affidabile. Ed è quello che cercavano i Genesis.
Tuttavia, Chester Thompson è un batterista assolutamente mostruoso e, non a caso, fa parte del gruppo di Zappa che io preferisco in assoluto (Napoleon M. Brock, Fowler, Underwood, Duke). Se vi capita, ascoltate "Dupree's Paradise" in "You can't do that on stage...vol 2", dove Chester fa un assolo su un tempo dispari. Veramente notevole, anche se solo un esempio.

Comunque sia, trovo che gli altri abbiano già risposto a sufficienza alla domanda di Danilo. Da una parte un Collins assolutamente istintivo, dall'altra un preparatissimo Thompson che fa, a mio modo di vedere, il gregario (che comunque ha guadagnato un sacco di soldi, ben più di quelli visti con Weather e Zappa[;)]).
Resterà però sempre negli annali il Drum duet, dove lo scarto fra accademia (Thompson) e istintualità (Collins) si riduce in favore dell'orgasmo collettivo del pubblico.[:D]
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Postby estrangeiro » 24 Sep 2010, 22:03

Questa volta vado decisamente contro corrente. Innanzitutto dissento totalmente con chi ha sostenuto che Thompson non era adatto ai Genesis. Tenuto conto della totale "chiusura" del gruppo, la partecipazione di un musicista proveniente da un diverso background (e che background..) ha consentito l'inserimento nel sound complessivo della band di elementi nuovi che hanno apportato nuova linfa ed hanno anche fatto crescere soprattutto Mike come bassista. Ascoltare con attenzione Firth of Fifth su Second's out per credere. Non sono d'accordo sul fatto che il tour del 76 sia stato meglio di quello successivo. Non a caso, quando si è trattato di "compilare" Second's out di tutto il materiale registrato nelle date con Bruford è rimasta la sola Cinema Show, e ci sarà pure un motivo. Il motivo è che, per stessa ammissione dei Genesis, era Bruford che non era musicalmente in sintonia con la band. Chi conosce le registrazioni dei concerti del tour del 76 si renderà ben conto che Bill spesso e volentieri mandava "fuori" tutti gli altri con la sua smania di personalizzare. Infine non sono d'accordo con chi ha detto che Thompson faceva il "minimo". Ma secondo voi un batterista cosa deve fare come prima cosa? Segnare il tempo. Di certo Thompson non faceva solo quello. La grandezza non sta certo nel rullare a più non posso in ogni frangente, soprattutto per chi suona la musica dei Genesis. Thompson è riuscito con grande raffinatezza a mettere il proprio sigillo senza intaccare l'armonia dell'insieme, e da grande musicista e professionista quale è lo ha fatto senza troppo clamore, suonando quello che il gruppo desiderava. Invito un pò tutti a rivedere anche lo show di Phil al Perkins Palace per apprezzare il drumming di Thompson. Ricordo, infine, a tutti che i famosi drum duet sono stati resi possibili per l'attitudine di Thompson, sviluppata nella sua esperienza con Frank Zappa, a suonare con due batterie, cosa che, vi assicuro, è estremamente difficile perché si corre seriamente il rischio di suonarsi addosso. Inoltre se, come qualcuno ha scritto, Thompson fosse stato solo "accademia" non avrebbe mai suonato con i Weather Report, questo è sicuro.
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Postby TRE » 25 Sep 2010, 03:56

ho comprato seconds out nel 1984 in vinile ed all'epoca non sapevo molto.
di certo cinema show era il pezzo la cui resa mi piaceva di meno ma ripeto, non sapevo ci suonasse un batterista diverso.

tutto questo per dire che comunque, irrazionalmente, bill rendeva un pò diversa la musica dei genesis.

io trovo thompson perfetto per la musica dei genesis: ricorda collins quando suona da solo e lo supporta magnificamente quando suonano in due.

su 3SL sono assolutamente magnifici e, nel rispetto delle partiture iniziali, rendono il suono potentissimo.

una considerazione da non tecnico.

vedere phil suonare la batteria è sempre stato uno spettacolo: per lui è la cosa più naturale del mondo.
lo faceva quasi in maniera distaccata, sembrava potesse fare anche altro.

nel tour del 2007 invece soffriva come una bestia: però non mi pare che abbia sfigurato al confronto un batterista preparatissimo come chester.

questa è la grandezza di phil collins, altro che un disco di nenie anni60: lui è l'uomo batteria.
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Postby BobTheNob » 25 Sep 2010, 06:07

quote:
Originally posted by genesisfans94


Ritornando nel 76, bill lo vedevo un batterista per i genesis, pieno di fantasia e aveva molta tecnica. Certo bill non avrebbe mai suonato le canzoni più recenti.
Per esempio: the cinema schow su second out, secondo il mio parere la versione con bill e phil alla batteria è la migliore.



Dici che Bruford ha fantasia?? Ascoltati Squonk del tour 76 e poi quella del '77 e dimmi chi fa più figure ritmiche.
Dici che Bill ha molta tecnica?? Cosa intendi per "tecnica"? secondo te Chester è meno tecnico di Bill??
Una cosa è dire "non mi piace come suona Thompson" un'altra è dire "Thompson con i Genesis non c'entrava per niente" obbiettivamente non si esprime un'opinione ma una realtà, Thompson c'entra ECCOME!!! Lui si è adattato alla loro musica, Bill no! per niente! A cominciare dal suono metallico del rullante.
Non è un caso che Chester l'abbiano tenuto per 30 anni richiamandolo anche nell'ultimo tour.
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Postby collinsdrums » 25 Sep 2010, 06:17

Mi permetto di dire che Bill Bruford,per me,ha dato un grande stile nel ATOFT tour nel 1976.Mi è,personalmente,sempre piaciuto il suo modo di suonare.Certo Phil ha suonato di tutto:pop,rock blues,prog,big band,fusion,mentre Bruford non lo ho mai sentito suonare pop,blues ed altro.Cmq Bill è stato un altro asso dello strumento.Chester era il batterista adatto a suonare con Phil e ha dato grandi prove di essere un musicista preparato,umile e grande.Guardate il suo video del 2003 On the fly: 50 minuti di sola batteria senza una pausa.Grande!!!
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Postby genesisfans94 » 25 Sep 2010, 10:06

certamente che bill ha molta più tecnica di chester.
Per i miei gusti squonk è suonata meglio da bill.
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Postby Thomas Eiselberg » 25 Sep 2010, 10:23

Per quanto potesse sembrare strano all'epoca, Chester era ed è stato perfetto per la musica dei nostri: si è perfettamente integrato nel modo di suonare del gruppo, Bill invece tendeva ad andare un po' troppo per conto suo.
Magari si è "contenuto", limitandosi a suonare quello che doveva suonare, ma ha fatto il suo dovere per tanti anni, senza strafare ma anche senza storpiare (leggasi alla voce Daryl Stuermer) quanto fatto dai Genesis in studio.

Forse Bill è più tecnico (non lo so), ma di sicuro l'ammerigano è il più Genesis dei non-Genesis[:D]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Postby Emanuele » 25 Sep 2010, 11:07

Per me Chester e' un ottimo batterista e ha migliorato dal vivo molti brani live specialmente degli ultimi album.
Non si puo' giudicarlo perche' con i Genesis e' molto limitato e non deve stravolgere le partiture ma come tecnica e bravura puo' tranquillamente essere alla pari con Phil se non superiore visto la sua professionalita' e dedizione alla studio della batteria.
Per capire l'importanza di Chester basta sentire Nir Z nel tour con i Genesis di Calling All station, il confronto e' imbarazzante, Chester gli e' superiore in tutto senza possibilita' di replica.
Poi Mike e Tony si sono lamentati del poco successo della tourne' ma si rendono conto chi avevano scelto per sostituire Daryl e Chester ? Daryl e' di un'altro pianeta rispetto a quello che avevano scelto come appunto Chester.
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Postby smiroldo » 25 Sep 2010, 11:23

A
ME
DA
SEMPRE
NUN
ME
PIACE
[;^(][;^(][;^(]

il fatto che i G se lo siano tenuti per 30 anni, poi, non mi dice niente.
se è per questo, si sono tenuti pure quell'altro che - si dice - suoni la chitarra [!:-!][!:-!][!:-!]

e bruford suona una cinema show magnifica [:p]
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Postby BobTheNob » 25 Sep 2010, 12:26

Sinceramente sono stupito di quanti di voi preferiscano Bill a Chester.
Indubbiamente sono molto tecnici entrambi, ma ho sempre visto Bill come un elemento che poco si è adattato ai Genesis, anche per sua stessa ammissione, e come noi sappiamo bene la musica dei nostri è poco incline all'improvvisazione, così è e così bisogna farla!
Chester faceva poco più o poco meno delle versioni da studio quindi forse è per questo che viene visto come poco fantasioso, però, ahimè, è impeccabile!!
Non prendetela come polemica eh!![;)]
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Postby genesisfans94 » 25 Sep 2010, 14:35

Concordo con Smiroldo[;)][;)]
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Postby pino lettieri » 27 Sep 2010, 07:14

Calma. Nessuno dei giudizi che postiamo deve essere assoluto.
Le capacità di un batterista, non si limitano a ciò che "conosciamo" ma ciò che conosce lui. In concerto, CT, "deve" stare alle indicazioni. BB non le seguiva e l'hanno cambiato. Ma sulle qualità di emtrambi, non ci dubiterei molto;certo stili differenti, ma stiamo parlando di due mostri che si limitano a suonare delle parti nemmeno troppo complicate come lo sono, infondo, quelle dei G. PEr due Soggetti così, suonare un 7/8 o un 9/8, è come suonare Romagna mia dopo aver bevuto un litrozzo di lambrusco. La tecnica indubbia e indubbiamente di stampo accademico (affinata inseguito con l'enorme esperienza accumulata) dei due drummers, era quanto di meglio fosse disponibilie all'epoca. Il fatto che CT sia rimasto per 30 anni con loro dimostra solo una cosa:affiatamento, stima ed affetto verso un componente (di fatto) disponibile, sempre discreto, mai invasivo ed efficace. LA diatriba su chi sia più bravo, non la si risolve sulla base di qualche registrazione e qualche video, ma valutandoli in modo sereno e da più punti di vista.[:)]
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Postby harlequin » 27 Sep 2010, 09:23

Allora postiamo degli esempi...diciamo perchè piace o non piace, perchè qualche volta ho l'impressione che si parli per antipatie o simpatie; la prima cosa che mi viene in mente: su un live del '77 in Eleventh earl of Mar; dopo la sognante parte centrale c'è un momento fantastico, una di quelle esplosioni di energia Genesisiane, prima del ritorno al ritmo iniziale; lui suona il piatto, sugli stacchi, leggermente in anticipo, e in maniera un po' sciapita; è una piccolezza, ma che smorza l'energia paurosa che si è venuta a creare; è uno di quei momenti che richiede grande precisione, non si può staccare in anticipo, anche se si tratta di frazioni di secondo;
La tecnica è fuori discussione, ma bisogna penetrare la musicalità; Se prendessimo Ella Fitzgerald per farle cantare un brano dei Cocteau twins, potremmo pensare che non ce la fa tecnicamente? Non credo proprio, ma la canterebbe come Liz Fraser? Accentando in quel modo? Fraseggiando in quel modo? Canterebbe la sua anima? O canterebbe solo le note, semplicemente perchè è una musica lontana da lei? Questo è il nocciolo.
Avanti con gli esempi.
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Postby pino lettieri » 27 Sep 2010, 09:42

Beh, intanto dico che sono daccordo con te.
La tecnica consente di sostituire un esecutore in luogo di uno indisponibile. Ma la personalità è proprietaria, non si cede.
E questo inficia in un modo o nell'altro più o meno negativamente sul complesso della struttura dell'arrangiamento creato nel contesto originario. Il drumming di CT in Dance on vulcano da twww tour, è insopportabile,chiunque si lascerebbe andare in quei fil nemmeno troppo impegnativi, CT, suona in modo lontanissimo dallo stile e dalla semplicità di Phil:CT la suona in modo banale.
"semplice" non è "banale", c'è una bella differenza.

E ribadisco non metto in discussione la bravura e lo stile pazzeschi di CT., sia chiaro. [:)]
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Postby BobTheNob » 27 Sep 2010, 09:59

quote:
Originally posted by pino lettieri

Il fatto che CT sia rimasto per 30 anni con loro dimostra solo una cosa:affiatamento, stima ed affetto verso un componente (di fatto) disponibile, sempre discreto, mai invasivo ed efficace.[:)]



Sulla base di questa affermazione non si può pertanto dire che CT non sia adatto ai Genesis, può piacere oppure no, si può preferire Bill a lui, e questi sono gusti, ma oggettivamente Chester si è ADATTATO alla musica dei G. e questo e un dato di fatto e non un'opinione.
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Postby harlequin » 27 Sep 2010, 10:00

Pino, l'unica volta che siamo d'accordo.[:D]
Guarda, io Dance da Seconds out l'ho ascoltata una volta e mai più; anzi dire il vero qualche volta ci ho riprovato, ma è veramente insopportabile.
Tante volte sì è dissertato su chi avrebbe interpretato bene quelle musiche; Michal Giles non era disoccupato in quel periodo?
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Postby Starless74 » 27 Sep 2010, 10:33

Per Mike Giles vedasi alla voce Bill Bruford:
Troppo anarchico (all'epoca, eh [;)]) per fare il gregario...
In più, mai stato particolarmente incline alla vita in tournée (mentre come turnista in studio si è speso un bel po').
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Postby pino lettieri » 27 Sep 2010, 12:01

quote:
Originally posted by BobTheNob

quote:
Originally posted by pino lettieri

Il fatto che CT sia rimasto per 30 anni con loro dimostra solo una cosa:affiatamento, stima ed affetto verso un componente (di fatto) disponibile, sempre discreto, mai invasivo ed efficace.[:)]



Sulla base di questa affermazione non si può pertanto dire che CT non sia adatto ai Genesis, può piacere oppure no, si può preferire Bill a lui, e questi sono gusti, ma oggettivamente Chester si è ADATTATO alla musica dei G. e questo e un dato di fatto e non un'opinione.




Infatti. Non ho mai detto il contrario.
affermo che CT sia un ottimo batterista;che si sia adattato ai G ma che quando si lancia in variazioni non autorizzate, rende tutto "diverso" da come vogliamo sentire la canzone suonata in quel momento. CT è (quasi) perfetto quando fa il suo lavoro, cioè il turnista, seguendo le parti come "scritte" (sarebbe meglio dire ideate...) da Phil (visto che quest'ultimo non sa scrivere la musica).
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Postby lurker » 27 Sep 2010, 20:37

Ho come l'impressione che alcuni scrivano spinti dalla propria simpatia piuttosto che da certi valori oggettivi.
Io amo Bruford come pochi altri batteristi ed è "colpa" sua se ho preso una Ludwig ancora 25 anni fa e mi ero messo a suonare e suonare e suonare Red dei King Crimson con le cuffie in testa per ore...
Ma credo sia indubbio che sentendolo coi Genesis si percepisca come il suo stile non vada sempre bene per l'alchimia della band.
Sin dai tempi di Trespass, quando si doveva cercare un nuovo chitarrista dopo Ant, i nostri si rendevano conto che non volevano un musicista troppo estroso e virtuoso ma bensì un "ensemble musician", una sorta di orchestrale che suona quel che serve e NON SUONA ciò che per la musica del gruppo è superfluo. Narrano le memorie dei nostri che scartarono abilissimi chitarristi solo perchè partivano con assoli durante Stagnation, lasciando i "compositori" di stucco!
Ecco...Bill Bruford era un batterista spettacolare e, secondo me, uno dei primi 3 di tutta la storia del rock, ma coi Genesis otteneva quello che i Genesis stessi non desideravano e cioè portare le composizioni lontane dalla composizione stessa.
Chester invece aveva una solidissima base di groove e seguiva in maniera quasi calligrafica lo spartito, limitandosi a tenere il tempo e suonare come Phil e questo fatto in ogni caso da uno che sapeva far miracoli dietro alla batteria (ascoltatevi Roxy And Elsewhere e One Size Fits All di Frank Zappa e poi ditemi).
Quindi eviterei di fare il fan o di BB o di CT e rimarrei a quel che "serviva" ai Genesis e al modo loro di concepire un musicista per le loro composizioni.
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Postby harlequin » 28 Sep 2010, 07:43

A parte il fatto che qualcuno di noi ha già espresso la sua ammirazione per il suo lavoro con Zappa o coi Weather Report, dove penetra benissimo la musica, questi mi sembrano ancora una volta luoghi comuni; che si metta al servizio del gruppo non vuol dire NIENTE; suona in maniera sciapita perchè è lontano anni luce dalla musicalità dei Genesis, abbiamo ance fatto degli esempi; se per voi, su quei brani che abbiamo citato, Chester suona come Phil, allora non so che dire.
Qualcuno oserebbe mettere in discussione l'abilità di Gould come pianista? Nondimeno alcune sue scelte interpretative risultano bislacche.
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Postby Ender » 28 Sep 2010, 07:47

Qui mi limito a dire che Chester E' un bravissimo batterista ma...non mi piace. Ho sempre avuto l'impressione che mettere lui o una drum machine sarebbe stata la stessa cosa.
Bravo, potente, eccetera, ma le finezze di Collins (o anche di Bruford se è per questo) non le ho mai sentite, da lui.
Più precisamente, quel nonsoche che fa la differenza fra un eccellente batterista che tiene il tempo ed un batterista eccellente che ti fa "sentire" la musica.
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Postby pino lettieri » 28 Sep 2010, 09:54

Beh, ciò che provi, è ovviamente oggettivo. Credo che ci sia del vero in quello che affermi, ma altresì ritengo che non sia "solo" da attribuire al suo drumming, ma a precise scelte artistiche dettate dai componenti storici della band. CT, deve tenere il tempo, e non colorare troppo con rullate sparse qua e la perchè: non servono, e nonndeve dimostrare nè al pubblico nè soprattutto a se stesso di essere "capace".
Su BB, non mi soffermo perchè lo conosco pochino. Ritengo sia un buon batterista della vecchia guardia. Come CT e PC, del resto. Oggi suonare la batteria, è molto diverso di come s'interpretava trent'anni fa. Tecniche e hard ware innovativi hanno reso lo strumento una vera e propria bomba ritmica in grado di esplodere in termini di potenza dinamica e "colorazioni" sonore. Oggi pur partendo dai vecchi e carissimi rudimenti dei grandi tecnici dello strumento i batteristi (Buddy, Max, Cupra...)hanno affinato tecniche che si evolvono costantemente e si sono evolute in virtù della diffusione della comunicazione e dell'enorme disponibilità di talenti. "Oggi" io metto su You tube un mio modus operandi e lo condivido con milioni di persone che lo acquisiscono e lo perfezionano.Milioni di batteristi nel mondo...ciofeche e grandissimi visrtuosi e talentuosi, che si mettono in mostra...
Le scuole si sono adattate a questi nuovi talenti e preparano allo strumento considerando anche le infinite possibilità di realizzazione di kit sempre più sorprendenti. Poi ovviamente a seconda di quale indirizzo si predilige, si affinano tecniche adeguate...
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Postby estrangeiro » 28 Sep 2010, 10:17

Alla fine, come sempre (giustamente) succede è questione di gusti. C'è chi non se la sente di ascoltare Dance on a Volcano da SO, e chi, come il sottoscritto, dopo aver sentito quel brano insieme al drum duet ed a Los Endos ha deciso, alla tenera età di 12 anni, di dedicarsi ai tamburi...questo è il bello della vita. Vi dirò anche di più (probabilmente scatenando l'ennesima querelle) che secondo me Firth of Fifth e Supper's Ready (per la prima fatta salva l'intro di piano e per la seconda l'interpretazione vocale..) sono molto più belle su SO che sui dischi di studio, anche per merito di Chester. Mi sa, però, che su Supper's Ready la modifica del pattern di "Ikhnaton and Itsacon" sia stata "autorizzata" da Phil (magari non piaceva neanche a lui su Foxtrot)
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Postby BobTheNob » 28 Sep 2010, 16:42

quote:
Originally posted by lurker

Ho come l'impressione che alcuni scrivano spinti dalla propria simpatia piuttosto che da certi valori oggettivi.
Io amo Bruford come pochi altri batteristi ed è "colpa" sua se ho preso una Ludwig ancora 25 anni fa e mi ero messo a suonare e suonare e suonare Red dei King Crimson con le cuffie in testa per ore...
Ma credo sia indubbio che sentendolo coi Genesis si percepisca come il suo stile non vada sempre bene per l'alchimia della band.
Sin dai tempi di Trespass, quando si doveva cercare un nuovo chitarrista dopo Ant, i nostri si rendevano conto che non volevano un musicista troppo estroso e virtuoso ma bensì un "ensemble musician", una sorta di orchestrale che suona quel che serve e NON SUONA ciò che per la musica del gruppo è superfluo. Narrano le memorie dei nostri che scartarono abilissimi chitarristi solo perchè partivano con assoli durante Stagnation, lasciando i "compositori" di stucco!
Ecco...Bill Bruford era un batterista spettacolare e, secondo me, uno dei primi 3 di tutta la storia del rock, ma coi Genesis otteneva quello che i Genesis stessi non desideravano e cioè portare le composizioni lontane dalla composizione stessa.
Chester invece aveva una solidissima base di groove e seguiva in maniera quasi calligrafica lo spartito, limitandosi a tenere il tempo e suonare come Phil e questo fatto in ogni caso da uno che sapeva far miracoli dietro alla batteria (ascoltatevi Roxy And Elsewhere e One Size Fits All di Frank Zappa e poi ditemi).
Quindi eviterei di fare il fan o di BB o di CT e rimarrei a quel che "serviva" ai Genesis e al modo loro di concepire un musicista per le loro composizioni.



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Postby Benedictus » 04 Oct 2010, 06:51

Ciao pino, visto che sei un esperto, mi puoi dare un giudizio sulla sezione ritmica paolo costa-lele melotti che ho visto all'opera nel grandioso concerto dell'altra sera? [8:-x]
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Postby pino lettieri » 04 Oct 2010, 08:19

[I8)][I8)][I8)] non sono un esperto.
Paolo e Lele, costituiscono una sezione ritmica potente dinamica eclettica e ovviamente precisa. Spesso li puoi incontrare in clinics in giro qua e la ed in quelle occasioni li conosci anche dal punto di vista umano:spettacolari. Sono grandi Musicisti. La fortuna di molti "cantanti" italiani (e non, per la verità).
Non immagini nemmeno in quanti dischi abbiano suonato "quei due li".
Il lato migliore della loro grandezza, sta nella modestia, nell'umiltà con cui approcciano ogni progetto. Sono dei professionisti eccelsi. Personalmente ho l'immenso piacere di lavorare spesso a contatto con molti di questi "Personaggi" e ritengo sia giusto tributare loro il giusto plauso perchè portano nel mondo della musica quella professionalità per troppo tempo ingiustamente attribuita solamente a musicisti d'oltralpe.
Per la categoria bassisti, poi, mi piace citare ( non me ne abbiano quelli che non cito...)anche Faso, e il fantastico Scopaz: non solo un grande musicista, ma anche un amico sincero.Grandissimi musicisti così come lo sono tutti quei nomi ai più sconosciuti che vediamo in tv nelle formazioni orchestrali dei programmi tipo "io canto" "Ti lascio una canzone" e "San Remo"; che in molti casi, sono gli stessi nomi che leggiamo sui credits dei dischi di moltissimi Artisti italiani e ancor più spesso li vediamo nei concerti di questi ultimi.
Purtroppo, poco... "illuminati" ....
p.
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Postby aorlansky60 » 04 Oct 2010, 10:47

Premetto che non sono (assolutamente) un tecnico dello strumento, comunque vorrei rendere alcune considerazioni personali.

Il jazz -background dal quale si è formato e proviene Chester- è fondamentalmente diverso dal prog.

Il jazz non solo consente, ma impone una certa capacità di improvvisazione ed adattamento.

Il prog(nella fattispecie per quanto riguarda le partiture di Banks&C) è un genere musicale che si basa sull'esatta trasposizione di quello che viene scritto in studio.

Detto questo, a me sembra indiscutibile la tecnica di Chester Thompson, non per quello che ha fatto da quando reclutato da Tony e Mike per i Genesis ma per quanto seppe fare nei 70 con Weather Report e sopratutto con F.Zappa, come qui alcuni hanno già ricordato.

"Chester invece aveva una solidissima base di groove e seguiva in maniera quasi calligrafica lo spartito*, limitandosi a tenere il tempo e suonare come Phil e questo fatto in ogni caso da uno che sapeva far miracoli dietro alla batteria (ascoltatevi Roxy And Elsewhere e One Size Fits All di Frank Zappa e poi ditemi)." (cit.Lurker)

Proprio per queste credenziali deve essere stato scelto nel panorama a disposizione da Banks e Rutherford, che gli hanno sottoposto un compitino *dal quale egli non si doveva discostare, e credo lo abbia saputo fare egregiamente, anche se la perfezione non esiste ed il buon Chester non poteva rivelarsi una macchina fotocopia o clone di Phil, perchè inevitabilmente anche in questo strumento quale la batteria vengono fuori le proprie doti personali (il tuo "groove" senza il quale saresti "uno dei tanti dozzinali") quelle che alla fine ti caratterizzano per davvero.

Alla fine, credo anch'io si traduca in una questione di gusti personali, circa la preferenza da attribuire ad uno anzichè l'altro.

[:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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Postby harlequin » 05 Oct 2010, 06:32

Si, però io avevo citato dei momenti precisi; i momenti maestosi, di cui è piena la musica dei Genesis, come gli stacchi di Eleventh, o i ritmi di Dance on a vulcano, per me non sono interpretati nel modo giusto; poi c'è chi si accontenta come Banks e Rutherford;[:D][:D]
Last edited by harlequin on 05 Oct 2010, 06:35, edited 1 time in total.
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Postby pino lettieri » 05 Oct 2010, 06:40

Se ti riferisci alle interpretazioni di quei brani eseguite da Chester, quoto sicuramente : neanche a me piacciono le sue riesecuzioni. Avrei preferito una "lettura" fedele della parte così come concepita da Phil;forse più semplice ma ceetamente più cardiaca.
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Postby harlequin » 05 Oct 2010, 06:49

Si Pino, quello che io vorrei fare, è spingere tutti ad avere delle idee un po' più precise; quando si dice quello mi piace, questo non mi piace, cercare di capire perchè, di essere meno vaghi, focalizzare l'attenzione sui particolari, acuire le capacità d'ascolto; lo so, qualcuno mi manderà a quel paese, ma sarò comunque contento perchè so che qualcun altro invece cercherà di farlo;
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Postby pino lettieri » 05 Oct 2010, 09:17

Con me, sfondi una porta aperta. Ho sempre sostenuto il bisogno di circostanziare le analisi, evitando superficiali considerazioni.[:)]
p.
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