La musica, donna enigmatica

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

La musica, donna enigmatica

Postby The Lamb » 04 Oct 2010, 16:07

Ripercorrendo il percorso dei nostri, in particolare nell'era Gabriel, ho riflettuto circa il cambiamento della musica in tutti questi anni, anni d'oro, anni meno brillanti, anni di innovazione e tecnologia, come anni retrò. Tornando a casa in bici sulla statale del mio paesino, alle 8 e tre quarti di sera, dopo un faticoso allenamento di calcio, canticchio tra me "The Lamb Lies Down On Broadway" e al ritornello passo davanti al faccione di Peter su un cartellone, per il suo concerto con sola orchestra all'Arena di Verona. Quarant' anni or sono il vecchio Peter evocava atmosfere e liriche che nel tempo, positivamente e negativamente, sono andate scemando, lasciando spazio a quello che venne poi e che pressapoco tutti conosciamo. Assorto in questi pensieri, percorro l'ultimo tratto di strada e, stanco, entro nell'accoglienza della casa e abbandono per un pò queste interessanti vedute. In questi ultimi giorni ho proseguito in questo senso e mi è invece venuta in mente la possibile concordanza di molti vecchi brani con la storia di oggi, una concordanza che di certo rassicura sul fatto che, in certi casi, nonostante il cambiamento profondo, costante, vitale della musica, qualche canzone ancora si può ripescare. Già ne abbiamo parlato in mille, triti, ritriti topic che sono sempre andati a parare sugli stessi concetti e sul solito dilemma <>, ma io penso di toccare in questo momento un altro fondamentale punto della storia della musica, indipendentemente che sia dei nostri o meno, fuori da ogni criterio, suddivisione e classificazione: parlo della VITA della musica, del suo passato-presente-futuro, dei ricordi che ci evoca e dei ricordi che essa stessa possiede nella sua intimità, parlo della musica come fosse un uomo, o meglio una donna che ci porge infinite possibilità di pensiero, riflessioni che nessuno ci potrà mai rubare, perchè sono nostre, insite nella nostra mente ed esprimibili all'esterno, idee di cui noi soli siamo padroni. Quante volte i nostri ci hanno fatto immaginare questa donna di una bellezza assoluta, disarmante, esoterica ed enigmatica. Nell'attualità di cui questa è comunque caratterizzata, pensate che questa bellezza sia ancora riproponibile? La sua vita è un flusso che prosegue soltanto o un ciclo che, prima o poi, tornerà al punto di partenza e rifarà quello stesso percorso? Dove andrà a finire, continuando a cambiare così? Possiamo aspettarci da lei ancora grandi cose o deciderà di allontanarsi progressivamente da noi, se non saremo prima noi a farlo? I nostalgici continueranno tristemente e palesemente ad ascoltare sempre le stesse cose?

P.S. Scrivo in questa sezione un topic del genere, perchè secondo me la risposta va cercata anche sotto una prospettiva, un'ottica legata ai nostri, alla loro esperienza, a ciò che hanno fatto di questa affascinante donna.
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Postby Betelgeuse » 04 Oct 2010, 18:10

Non rispondo direttamente al topic, in quanto non ho alcun contributo da dare in merito.
Volevo soltanto complimentarmi con The Lamb per l'estrema eleganza di questo post, tra i più belli che abbia mai letto[^]
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Postby Starless74 » 04 Oct 2010, 18:44

Caro The Lamb,
c'è molta carne al fuoco, come si suol dire...[;)]

La prima cosa che mi viene da dirti è che forse nella discussione dovremmo separare il «passato-presente-futuro» della Musica (compresa quella dei Genesis, ma non solo) con il passato-presente-futuro di noi "ascoltatori/innamorati" (per rimanere nella tua metafora [;)]).

Delle nostre sensazioni e dei nostri ricordi siamo, è vero, entro certi limiti «i soli padroni».

Quello che la Musica possiede IN SÉ o come dici tu «nella sua intimità» (che non è né la mia né la tua) è per l'appunto «assoluto, disarmante, esoterico ed enigmatico».

Detto ciò, visto che questa che poni è inequivocabilmente una questione filosofica, io dico che la Musica appartiene all'Eterno e che soltanto la forma che Essa prende per mano d'uomo varia a seconda dell'epoca e di tanti altri fattori contingenti (tutti rigorosamente mortali).

Forse la chiave (ti parlo proprio da musicista in crisi da anni) sta nel mettersi a disposizione del futuro (poiché NULLA torna mai "al punto di partenza" o fa "lo stesso percorso") e farlo senza lasciarci immobilizzare in soluzioni vecchie per problemi vecchi.

Ma, soprattutto, senza rassegnarsi all'idea (questa sì "triste" e "nostalgica"!) che oggi come oggi questa "donna" debba necessariamente essere solo una velina o una puttana.

Forse ora dovrei tacere. (cit. R. Fripp)[:D]
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Postby aorlansky60 » 05 Oct 2010, 06:06

La Musica, come forma di espressione artistica realmente in grado di elevare lo stato di percezione dell'uomo, elevandone al tempo stesso anche la sua ricchezza intellettuale da parte di chi la crea e la compone, nella sua maturazione stilistica attraverso i secoli è stata certamente influenzata da due fattori determinanti:

- l'evoluzione tecnologica in campo strumentale

- la condizione sociale in cui essa nasce e da cui trae linfa ed ispirazione


Per es. il pianoforte come lo conosciamo oggi non era lo stesso di 2 secoli fà; intendo dire che quando Beethoven compose "Al chiaro di luna" come "Per Elisa" o la celebre "Hammer Klavier" i suoni prodotti dallo strumento nelle mani del maestro erano differenti rispetto a quelli che escono da uno Steinway dei nostri tempi...

Ma evitando di ripercorrere un escursus musicale improponibile, vorrei focalizzare il sunto presente sulla musica "giovane" del XXmo secolo unita al contesto nel quale essa nasce: i suoi tempi sociali, che ne decretarono quanto conosciamo.

Gli anni 50 videro sorgere il sole di una nuova alba, dopo le privazioni materiali che la popolazione occidentale -in particolare USA e UK- fu costretta a subire in conseguenza dello sforzo bellico per portare a termine con successo il secondo conflitto mondiale.

Non è un caso che il rock'n'roll nacque a metà di quel decennio in america, dove una nuova generazione di giovani adolescenti cercava nuovi svaghi, pronta ad essere soddisfatta da talenti in erba e dall'industria musicale del tempo sempre pronta a fiutare l'occasione.

Ma furono gli anni 60 -sempre non a caso- che videro scoppiare un fenomeno -Beatles e Beatlemania- irripetibile nel futuro occidentale; il motivo è semplice: mai come prima e dopo la sua fine, quel decennio fu caratterizzato da positività, ottimismo e speranza agli occhi della civiltà occidentale attraverso tutta la sua popolazione.

Un cronista americano in viaggio "coast to coast" la prima settimana dopo la pubblicazione di SGT PEPPER'S annotava: "in qualsiasi cittadina o centro rurale minore mi fermassi, si sentiva in aria risuonare l'eco di brani dello stesso disco (il Pepper's, ndr) provenienti da radio a transistors o suonati da giradischi... sembrava che per la prima volta dopo il 1815 ed il Congresso di Vienna, la civiltà occidentale si fosse di nuovo riunita in uno spirito comunitario, dal quale sorgeva una nuova rinascenza intellettuale..."

Parole che lette oggi suonano visionarie, utopiche e "naif", ma che danno l'esatta idea dello spirito emotivo che profumava l'aria del tempo...

Gli anni 60 furono anche quelli del Viet-nam che videro nascere in USA una nuova presa di posizione attraverso la coscienza giovanile che trovò il suo portavoce nel nuovo menestrello della canzone di protesta: BOB DYLAN, l'unico -PER IMPORTANZA- accostabile al monumentale lavoro di cambiamento, crescita e sviluppo in campo musicale portato in atto da quattro giovani inglesi dall'altra sponda dell'oceano.

Dai BEATLES e da DYLAN presero il via una miriade di giovani artisti animati dallo stesso identico "spirito" del tempo: cercare di creare e realizzare la musica migliore mai concepita, una sorta di rivalità e guerra pacifica mai dichiarata ufficialmente, combattuta a suon di note e pensieri a stabilire chi fosse "il migliore"... allora non se ne stavano accorgendo, ma stavano letteralmente "facendo la storia".

È facile comprendere come da questo enorme, magmatico crogiolo dinamico che furono "gli anni 60", nel quale le idee entravano, si catalizzavano ed uscivano a velocità inaudita, si potè assistere ad uno sviluppo stilistico senza precedenti nel campo della musica popolare.

Accadde qualcosa mai visto prima: la nuova musica giovanile era in grado di influenzare la società nei suoi costumi e modo di pensare.

Il "giovane" -inteso come teenager- rivendicò e trovò il suo preciso contesto in una società nella quale, in passato, egli era succube dei genitori e della società fino al suo ingresso nel mondo degli adulti.

Poi qualcosa mutò.

Ci fu Woodstock e la generazione della "pace amore e fratellanza", ma poi arrivarono anche i "duri" anni 70 ed Altmont -dove in un concerto degli Stones ci scappò il morto tra il pubblico ed il rock diventò di colpo adulto.

Con LENNON a ribadire, in una delle sue più belle e celebri, sofferta canzone "THE DREAM IS OVER"("il sogno è finito" cit."God" - Plastic Ono band)

Gli anni 70 videro anche il sorgere di un nuovo "modo di far musica"(come affermato da uno dei suoi principali alfieri, R.Fripp) cerebrale, raffinato ed elaborato, che traeva ispirazione dalla grande tradizione classica europea dei secoli precedenti amalgamandola con i tempi sincopati tipici del rock: il prog.

Forse la forma più coraggiosa, creativa ed ispirata che il rock abbia conosciuto nei suoi infiniti risvolti.

Poi qualcosa mutò nuovamente: da una parte la nuova proposta che l'industria musicale tentò di imporre, riuscendoci con successo, tra le nuove generazioni: la "disco music" con i materialistici anni 80 già incombenti...

La musica giovanile di quel decennio("80") fu l'esatto specchio della sua società e modo di pensare:
yuppies, business e "easy money", "super-models" e "look"(immagine), esagerazioni, provocazioni, effimero, luci al neon, plastica e lustrini...

La musica pop era ora veicolata e trasmessa più per immagini e video-clip anzichè per la sua reale sostanza come accadeva in passato; quello che ora realmente contava era "apparire" più che trasmettere un concetto di idee attraverso la propria musica.

Per me, quel decennio decretò la morte e la tomba del rock (anche se Neil Young molto più profeticamente, affermò già nel 1981 che "IL ROCK È MORTO"-cit).

Il rock è cambiato fino a morire perchè è cambiata la domanda, attraverso i gusti del pubblico veicolati e "guidati" dall'industria tecnologica e musicale.

Tutto quello che abbiamo oggi, nella "domanda", è quella di una generazione di giovani assopiti ed addormentati dalla tecnologia, felice e sazia di smanettare sul proprio telefonino cellulare come sulla playstation di gioco.

La Musica, come forma di arrichimento per l'intelletto, è stata abilmente sostituita da gadgets alternativi, nei quali "la domanda" ha trovato piena soddisfazione ed attraverso i quali le industrie che li hanno ideati, progettati e realizzati hanno fatto fortuna.

IN QUESTO PROCESSO, OVVIAMENTE, TROVA FONDAMENTO LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA DIGITALE, attraverso la quale tutto è cambiato dagli inizi degli anni 80.

Ecco perchè oggi, non per noi fans fedeli dei GENESIS come li abbiamo conosciuti ai tempi d'oro, ma per lo stereotipo standard di "giovane" teenagers attuale, un opera come THE LAMB non solo è anacronistica e obsoleta, ma anche INCOMPRENSIBILE, perchè la massa di teenagers attuali "vuole" e cerca i lustrini effimeri di "lady gaga" piuttosto che la sofferenza e lo sforzo mentale nell'immedesimarsi in una storia come quella di RAEL.
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Postby Watcher » 05 Oct 2010, 06:28

Aor, un post da incorniciare il tuo, affiancato a quello di The Lamb.

[:0][8D]
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Postby Starless74 » 05 Oct 2010, 08:07

Mi pare che Alain abbia detto tutto, almeno per quel che concerne l'aspetto sociale-culturale.

Chapeau. [^]
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Postby Stefynik » 05 Oct 2010, 09:29

Belle analisi, davvero.
Poi complimenti a Starless per l'efficacissima sintesi.

quote:
Originally posted by Starless74



[...]

Ma, soprattutto, senza rassegnarsi all'idea (questa sì "triste" e "nostalgica"!) che oggi come oggi questa "donna" debba necessariamente essere solo una velina o una puttana.


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Postby The Lamb » 05 Oct 2010, 13:48

x aor:

Ti ricordo, Aor, che di questi giovani ne faccio parte pure io e che sono ogni giorno oppresso dalla domanda: conformismo con gli altri o musica che mi piace? E' vero che conosco molti ragazzi di città che amano ancora, come me, i vecchi cimeli, ma la maggior parte è formata da discotecari senza obiettivi nella vita. Quindi, Aor, ti do pienamente ragione su ciò che hai detto: a te tutti i meriti. Unica cosa ti chiedo, appunto: non generalizziamo sui "giovani di oggi". Come ho già detto, c'è chi ancora ascolta "la musica di papà", e magari ne sa più del papà stesso, grazie a tutte le ricerche che i mezzi di comunicazione odierni, in primis il computer, gli permettono di fare sul proprio gruppo preferito. E' vero sono pochi, questi ragazzi, ma ci sono. E in questi POCHI, ci sono anch'io. E ne sono fiero. [:)]
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Postby aorlansky60 » 06 Oct 2010, 05:42

The Lamb ha scritto :

"Quindi, Aor, ti do pienamente ragione su ciò che hai detto: a te tutti i meriti."



ciao caro Lamb [:)] [;)]

grazie, ma: quali meriti? io non posseggo nessun merito ma solo fortuna, come tutti quelli della mia generazione.

La fortuna che ho avuto è stata quella di nascere nel 1960, e di incontrare "l'età della ragione" e della consapevolezza in tempi per i quali la tecnologia non era ancora assurta a mostro e procacciatore di "business" a suo esclusivo interesse rivolto alle masse di consumatori (oltre che a renderli semi schiavi inconsapevoli tramite operazione di "lavaggio del cervello" ).

Fossi nato nel 1990, avrei avuto molte probabilità di essere accomunato -non intendo offendere nessuno- alla generazione di "giovani" attuale per scelte e stili di vita, fatte le dovute eccezioni nella quale Tu mi pare faccia parte con giustificato orgoglio. [;)]

Vedi -e l'ho scritto molte volte- il fatto è che il progresso tecnologico rivolto ai consumi di massa per intrattenimenti vari -rivolto soprattutto ai "giovani" in quanto maggiormente ricettivi- ha fatto passi da giganti negli ultimi 30 anni.

Al tempo dei miei "15anni" per noi giovani non c'era praticamente nulla oltre alla scuola ed alle attività fisiche-ricreative(la classica partita a pallone del pomeriggio... ahh, "quei pomeriggi"... [:)]), se non l'ascolto della "nuova" musica pop anni 60/70.
(a dir la verità, per noi maschietti esisteva anche il perenne argomento di interesse generale -mai venuto meno- chiamato "ragazze" [:D] ma questo è un altro discorso più frivolo che tratteremo in altra sede... [:D])

La "rivoluzione digitale" che citavo ha portato nelle case dei consumatori gadget e devices impensabili solo poco tempo prima dell'alba fatidica degli anni "80".

Per primo è arrivato il personal computer: dapprima solo negli uffici; ma poi, dall'inizio degli anni 90 sempre più invasivamente anche in ambiente domestico, costituendo un nuovo mercato di consumo al quale i produttori non hanno tardato ad allinearsi, fiutando il grosso mercato che gli si apriva prospettivamente.

Dal "Pc" è partito davvero tutto: giochi, programmi vari, editing video, editing immagine, editing musicale...

Il CD e la fotografia digitale sono figli indiretti dei microchips e di questa nuova tecnologia evolutiva rivolta ai consumi su larga scala.

Poi è arrivato il mercato della comunicazione allargato alle masse(telefonini cellulari), altra miniera d'oro nella quale si sono tuffati i produttori di microchips.

Con il consumatore estasiato sempre pronto a recepire e tuffarsi nelle nuove proposte.
(Le file di clienti che fanno notte per aspettare l'apertura dei negozi all'introduzione del nuovo agognato mod. di "Iphone" non fa altro che confortare quanto stò dicendo).

Noi -intendo "i ragazzi del 60" o giù di lì- non abbiamo avuto ed incontrato tutto questo.

Noi avevamo solo e soprattutto la MUSICA.

Che ascoltavamo -singolarmente o in gruppo- scambiandoci poi inevitabilmente pareri e commenti dai quali scaturivano discussioni interminabili.

Ascoltando e parlando tra di noi "facevamo girare la materia grigia" in un contesto assai più costruttivo rispetto a quello di isolarsi per ore davanti ad una "playstation" cercando di emulare virtualmente D.Beckham piuttosto di M.Schumaker...

La colpa di quello che è successo lentamente nel tempo, trasformando la vita della comunità occidentale, non è solo dei "giovani" ma soprattutto di chi ha voluto veicolare questo tipo di consumo a suo uso e profitto.

I "giovani" interagiscono tra di loro vivendo nella loro tipica comunità che è la condizione temporanea che preclude agli anni adulti, e sono per costituzione mentale assai facilmente assogettabili dagli ideatori di proposte tra le più varie, QUESTO LO SO BENE PERCHÈ SONO STATO GIOVANE ANCH'IO, come lo sanno bene tutti gli ideatori e realizzatori di prodotti rivolti al pubblico "giovane".

La voracità di consumatori e produttori ha poi portato ad un aspetto deleterio quanto non previsto all'origine, ormai fin troppo noto: quello della musica "liquida" compressa, liberamente scaricabile dalla rete a costo zero, rischiando di determinare la fine di un processo culturale -come quello della musica pop- iniziato negli anni 60.

Per l'appassionato di musica felicissimo di prelevare musica gratis si nasconde un pericolo subdolo (specie per i piu giovani) che egli non riesce a vedere : quello dell'assimilazione disordinata e senza logica, ascoltando immediatamente quanto appena scaricato, sia essa tutta la discografia dei PINK FLOYD come quella dei REM, col rischio di fare un indigestione caotica e di non capire un bel nulla del processo evolutivo che ha portato quella band a realizzare ATOM EARTH MOTHER e THE DARK SIDE OF THE MOON...

"quelli del 60" ovviamente non sono incorsi in questo pericolo...

Per il nostro paese c'è anche da aggiungere -purtroppo- dell'altro.

Dall'inizio degli anni 80, un lucido ed astuto imprenditore milanese comprese prima di altri l'enorme potenziale celato dal media per antonomasia della ns epoca chiamato "televisione", e come questo poteva essere sfruttato al meglio a suo uso e consumo.

Il risultato di 30 anni di "lavaggio del cervello" perpetrato ai danni della massa italiana è sotto gli occhi di tutti in maniera disarmante, per chi vuole o riesce a leggerlo.

Il livello competitivo portato dalle reti private -che nel frattempo è diventato un vero e proprio impero- di questo soggetto ha portato la concorrenza pubblica a doversi allineare forzatamente con esso, con il risultato che la media qualitativa che il telespettatore italiano deve accettare impotente da tempo è davvero bassa, con pochissimo spazio dedicato a programmi di cultura generale, ormai schiacciata da proposte a dir poco insulse ed offensive che non meritano neppure essere menzionate.

Tutto questo ha trasformato la mente -senza che ce ne rendessimo conto- fino a portare lo stereotipo standard di consumatore inevitabilmente legato al suo irrinunciabile telefonino col quale può trasmettere all'amico l'ultimo video "in" di YOU-TUBE, unito alle foto della più recente starlette di "AMICI", come quelle della velina di turno legata al giovane rampante calciatore di belle promesse come al "tronista" in voga, mentre il microchip del suo telefonino gli permette di ascoltare(con una qualità audio a dir poco orribile) l'ultima hit di "lady gaga" appena scaricata dall'etere...

CHE TRISTEZZA [xx(]



THE LAMB ha aggiunto:

"non generalizziamo sui "giovani di oggi". "


CERTO CHE NO. [:)]

Mi fa sempre piacere incontrare -su questo forum come all'esterno- giovani come TE [;)] che hanno percorso a ritroso la storia del rock riuscendo ad incontrare Musica "per la mente" come quella di una band che ci accomuna tutti qui...

Giovani che oltre ad apprezzare questo tipo di musica magari CERCANO DI RAGIONARE CON LA LORO TESTA ANCHE PER ALTRI TIPI DI ARGOMENTI POSSIBILI ED IMPEGNATI, ma il fatto è che ho ragione di credere -per tutto quanto ho scritto prima- che la proporzione sia tristemente sbilanciata a favore di una massa più o meno rincretinita ed assopita ad arte dal sistema.


[:)]
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Postby The Lamb » 06 Oct 2010, 18:07

Aor dice: Giovani che oltre ad apprezzare questo tipo di musica magari CERCANO DI RAGIONARE CON LA LORO TESTA ANCHE PER ALTRI TIPI DI ARGOMENTI POSSIBILI ED IMPEGNATI, ma il fatto è che ho ragione di credere -per tutto quanto ho scritto prima- che la proporzione sia tristemente sbilanciata a favore di una massa più o meno rincretinita ed assopita ad arte dal sistema.

Saggio Aor, [:D]
questo vale anche per chi suona uno strumento.
Conosco molta gente che ha abbandonato lo studio di uno strumento dopo qualche mese che lo suonava solo perchè non motivata abbastanza per continuare: soldi e soldi, tempo e fiducia sprecati per una passione durata qualche settimana. [xx(] [:-!] [!:-!]
Questo è il peggior modo di chiudere un libro da leggere: la non-volontà.
Per questo io mi voglio iscrivere a conservatorio di pianoforte quest'anno. E' da due-tre anni che suono e voglio tentare il tutto per tutto, perchè la vita è una sola. [;)] E non immaginarti un ragazzo fuori dal mondo che non vive come gli altri giovani, perchè sono come qualsiasi altro ragazzo, solo con un pò più di voglia e di "fantasia musicale". [:-D] [:-D] Questo per dire, tornando al topic, che oggigiorno, più del passato, le ECCEZIONI NEL CONFORMISMO GENERALE CONTANO, VALGONO ORO. [;)]
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Postby Watcher » 07 Oct 2010, 04:17

quote:
Originally posted by The Lamb
le ECCEZIONI NEL CONFORMISMO GENERALE CONTANO, VALGONO ORO. [;)]



Grande Lamb! [^]

In bocca al lupo per i tuoi studi.
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Postby aorlansky60 » 07 Oct 2010, 05:01

Lamb [:)]

Nella vita -"che è una sola, ma chissà..."- bisogna seguire il proprio istinto nel cercare di trovare "la propria via", cioè riuscire a fare quello che più ci piace [:D]

per cui sono molto contento per TE [:)] e per la tua decisione di approfondire con serietà lo studio di quello che è ritenuto IL PRINCIPE di tutti gli strumenti musicali, se questa è la tua passione. [;)]

Un colossale IN BOCCA AL LUPO o "in coda al piano" ...FORTE! da parte mia. [:D] [;)]
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Postby Tommy Banks » 07 Oct 2010, 10:05

quote:
Originally posted by aorlansky60
un opera come THE LAMB non solo è anacronistica e obsoleta, ma anche INCOMPRENSIBILE, perchè la massa di teenagers attuali "vuole" e cerca i lustrini effimeri di "lady gaga" piuttosto che la sofferenza e lo sforzo mentale nell'immedesimarsi in una storia come quella di RAEL.




Perfettamente d'accordo soprattutto con le ultime parole...
La musica è diventato la colonna sonora dei videogiochi e del cellulare o poco più, per delle suonerie la musica di Madonna o Lady gaga è sublime![:D]

l'arte invece è tornata ad essere qualcosa per pochissimi come nei secoli precedenti quando la stragrande maggioranza del popolo era analfabeta, per la gioia di industriali e politici.
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Postby Tommy Banks » 07 Oct 2010, 10:09

Auguri per la tua scelta FANTASTICA Lamb![:p][;)]
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Postby The Lamb » 07 Oct 2010, 14:07

Grazie ragazzi..[;)] [:D]
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Postby cynthia » 07 Oct 2010, 16:12

Lamb, sto iniziando pure io.E' difficile, ma è bellissimo!
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Postby The Lamb » 07 Oct 2010, 17:15

quote:
Originally posted by cynthia

Lamb, sto iniziando pure io.E' difficile, ma è bellissimo!


In bocca al lupo allora! [;)]
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Postby cynthia » 07 Oct 2010, 17:21

(OT) oggi ho lasciato gli esercizi e ho iniziato Entangled. Ce la possiamo fare entrambi!
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Postby reallifepermanentdream » 18 Oct 2010, 14:32

Cari Aorl e Lamb,
mi complimento con voi non solo per i contenuti della
vostra disamina, quanto per la sensibilita' di persone
"pure" e "genuine" che dimostrate possedere;
mi ricollego alla metafora musica-donna e tiro in ballo una
seconda metafora, me la offre il
grande medievista J. Le Goff, il quale dice che se non teniamo ben presente ogni istante la realta' di oggi e' inutile avvicinarsi allo studio del Medioevo e di ogni altro periodo storico.
Ecco, provate a rovesciare questa frase...e otterrete....
...la discografia dei Genesis 1969 - 1999.....
Siete entrati si nella Filosofia, cari miei......
e parlando di musica mi sovvengono dozzine di frasi fatte e
postulati, tipo: nulla si crea nulla si distrugge, tutto si trasforma;
oppure, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria;
ma anche il famoso detto romanesco "ar buio le donne so ttutte uguali"......con la musica sono potuti esistere migliaia di
libri a lei dedicati, oggi migliaia di forum....
del resto era piu' bella Venere o Naomi Campbell ?
Un abbraccio.
reallifepermanentdream
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Postby The Lamb » 18 Oct 2010, 14:53

quote:
Originally posted by reallifepermanentdream

Cari Aorl e Lamb,
mi complimento con voi non solo per i contenuti della
vostra disamina, quanto per la sensibilita' di persone
"pure" e "genuine" che dimostrate possedere;
mi ricollego alla metafora musica-donna e tiro in ballo una
seconda metafora, me la offre il
grande medievista J. Le Goff, il quale dice che se non teniamo ben presente ogni istante la realta' di oggi e' inutile avvicinarsi allo studio del Medioevo e di ogni altro periodo storico.
Ecco, provate a rovesciare questa frase...e otterrete....
...la discografia dei Genesis 1969 - 1999.....
Siete entrati si nella Filosofia, cari miei......
e parlando di musica mi sovvengono dozzine di frasi fatte e
postulati, tipo: nulla si crea nulla si distrugge, tutto si trasforma;
oppure, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria;
ma anche il famoso detto romanesco "ar buio le donne so ttutte uguali"......con la musica sono potuti esistere migliaia di
libri a lei dedicati, oggi migliaia di forum....
del resto era piu' bella Venere o Naomi Campbell ?
Un abbraccio.




Da interventi del genere si deduce quanta gente brillante ci sia in questo forum. [;)] (Fa eccezione ovviamente Phobe che di brillante ha solo le battute..[:D] [:D] Scherzo, of course) . Comunque ben detto Real, è proprio così.
If the sun refused to shine I still be loving you.
se il sole si rifiutasse di brillare, io comunque ti amerei.(Robert Plant)
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La musica, donna enigmatica

Postby laviolettinadeigenesis » 18 Oct 2010, 14:57

quote:
Originally posted by Tommy Banks

quote:
Originally posted by aorlansky60
un opera come THE LAMB non solo è anacronistica e obsoleta, ma anche INCOMPRENSIBILE, perchè la massa di teenagers attuali "vuole" e cerca i lustrini effimeri di "lady gaga" piuttosto che la sofferenza e lo sforzo mentale nell'immedesimarsi in una storia come quella di RAEL.




Perfettamente d'accordo soprattutto con le ultime parole...
La musica è diventato la colonna sonora dei videogiochi e del cellulare o poco più, per delle suonerie la musica di Madonna o Lady gaga è sublime![:D]

l'arte invece è tornata ad essere qualcosa per pochissimi come nei secoli precedenti quando la stragrande maggioranza del popolo era analfabeta, per la gioia di industriali e politici.



Che bello questo tuo intervento Tommy!
Non posso che quotarlo appieno![^]
La poesia è una pittura che si muove e una musica che pensa.

....why don't you touch me,
why don't you touch me, touch me now, now, now, now, NOW!!!!!

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La musica, donna enigmatica

Postby aorlansky60 » 19 Oct 2010, 04:37

quote:
Originally posted by reallifepermanentdream

...tiro in ballo una
seconda metafora, me la offre il
grande medievista J. Le Goff, il quale dice che se non teniamo ben presente ogni istante la realta' di oggi e' inutile avvicinarsi allo studio del Medioevo e di ogni altro periodo storico.




eh eh eh [:)]

da grande appassionato di Storia, ed in particolare del Medio-Evo, conosco bene Le Goff del quale ho letteralmente "divorato" molti saggi e pubblicazioni.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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