Duke commenti sull'album

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Postby Lomba1993thedrummer » 08 Oct 2010, 17:34

Io ho ascoltato Duke atentamente e ne risulta un disco ben uscito a mio parere voi che ne pensate????? ;)
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Postby The Lamb » 08 Oct 2010, 17:37

quote:
Originally posted by Lomba1993thedrummer

atentamente


Bè se l'hai ascoltato "atentamente" forse non l'hai capito completamente..[:D] A parte gli scherzi, gran bel disco: continuo a ripetere, MIGLIORE DEL PRECEDENTE..[:)]
Last edited by The Lamb on 08 Oct 2010, 17:39, edited 1 time in total.
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Postby Lomba1993thedrummer » 08 Oct 2010, 18:03

Sì scusa gli errori ortografici è che avevo 3 pagine aperte e su tutte e 3 stavo scrivendo.....comunque bene è accetato bene come disco io penso che la "Duke Suit" sia fantastica
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Postby Fly » 08 Oct 2010, 18:39

mio parere personalissimo:

- Behind the Lines, Guide Vocal:
gli unici due pezzi veramente belli e convincenti

- Duchess, Man of Our Times, Misunderstanding, Duke's Travels,
Duke's End:
piacevoli ma nulla di più

- Heathaze, Turn It on Again, Alone Tonight, Cul-De-Sac,Please don't Ask:
quando all'epoca le ascoltai per la prima volta, sulla base
di quelli che erano i miei canoni genesiani, non credetti
alle mie orecchie...non ho ragione, oggi, per cambiare la mia
opinione negativa


questo fu l'ultimo album dei Genesis che acquistai
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Postby chesterphil-light » 08 Oct 2010, 19:06

se duke e' un'album mediocre....allora il 90 per cento della musica e' mediocre.


CAPOLAVORO ASSOLUTO
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Postby emmevu68 » 08 Oct 2010, 19:25

Io guardo ai G5, G4 e G3 come gruppi distinti, con ovviamente qualcosina in comune...i tre ovviamente.
Questo perchè non ce la faccio proprio a considerare trascurabili le defezioni di Peter e Steve, due artisti di caratura elevatissima.

Della formazione più longeva Duke è il disco migliore.
Forse perchè dei G3 è quello che guarda più verso il passato anche se c'è già molto di quello che il gruppo sta diventando....

Turn it on non la sopporto più....
Misunderstanding non l'ho sopportata mai.
Please don't ask e Alone tonight sono pezzi che lasciano il tempo che trovano.

Il resto del disco è veramente bello, Duchess la mia preferita.
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Postby Burning Rope » 08 Oct 2010, 19:44

Duke è un capolavoro assoluto.

Come per ATOTT trovo che in questo disco non ci sia un solo punto debole. Perfetto così com'è. Momenti intensi e momenti più leggeri miscelati con sapienza e gran gusto.

Una pietra miliare della musica rock [^]
You're old and disillusioned now as you realise at least
That all you have accomplished here will have soon all turned to dust
You dream of a future after life, well that's as maybe, I don't know
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Postby Betelgeuse » 09 Oct 2010, 04:33

Duke non mi ha mai entusiasmato.
Duke's Travels, Alone Tonight e Man Of Our Times sono 3 brani notevoli, ma il resto è tranquillamente trascurabile, con Duchess e Heathaze che comunque conservano qualche caratteristica piacevole.
Il disco è surclassato da A Trick Of The Tail, Wind & Wuthering e And Then There Were Three, ma è migliore di quelli che verranno dopo, tranne Calling All Stations che io amo.
Il paragone con i dischi 70/75 è poi improponibile[:D]

Duke paga anche una qualità di registrazione non eccelsa.

Voto finale 6 e mezzo
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Postby TRE » 09 Oct 2010, 05:47

duke è un gran bel disco.
a me le canzoni piacciono tutte.
io sono convinto che ATTWT abbia più tesori nascosti mentre duke si giochi meno carte ma lo fa a viso scoperto ed è più diretto ed incisivo.

turn it on again è il mio biglietto di invito nel mondo dei genesis ( quello di ingresso e dancing) e mi piace adesso come allora.

a me phil incazzato va bene e in duke, abacab e soprattutto 3SL è veramente al limite.

con il tempo ho scelto le canzoni da ascoltare e qui ho scoperto che si trattava della famosa suite smembrata per non apparire anacronistici.

avrebbero potuto riproporla nel 2007 per fare qualcosa di diverso e più interessante.
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Postby BobTheNob » 09 Oct 2010, 06:23

Paragonato al precedente è senza dubbio di gran lunga superiore, paragonato ad altri album del 1980 di altri artisti è sicuramente un capolavoro!!
Quanto a Heathaze e Turn It On Again, sulle quali ho appena letto in questo topic dei commenti negativi, credo che altri musicisti se avessero potuto avrebbero venduto l'anima al diavolo per scrivere due canzoni di questo livello!!
Penso che i Genesis sia uno dei pochi gruppi, se non l'unico, ad aver mantenuto anche nel loro periodo di scarsa ispirazione, uno standard qualitativo davvero molto alto, se paragonato ad altri artisti.
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Postby L. Vertighel » 09 Oct 2010, 07:08

Lo trovo un album enormemente sopravvalutato e mi meraviglio che, soprattutto in questo forum, sia così largamente apprezzato. DUKE contiene un paio di brani ottimi (Behind the lines e la suite) e un sacco di canzoni pop che davvero non capisco come si possano definire di alto livello.
Almeno nel precedente ATTWT ogni brano godeva ancora dell'influenza prog degli album precedenti e soprattutto di buona parte delle sonorità di W&W, oltre che di una bellissima atmosfera. DUKE invece anticipa per la prima volta il sound che i Genesis acquisteranno definitivamente negli anni '80.
Sentirlo poi definire " capolavoro assoluto" oppure "pietra miliare del Rock" mi sembra francamente eccessivo. Allora SELLING ENGLAND che cos'è? DUKE è un album pop con un paio di ottimi pezzi prog, ma dai Genesis mi aspetto ben altro. Per me non va oltre una risicata suffcienza.
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Postby TRE » 09 Oct 2010, 07:17

duke è un'ottimo disco.

chiaramente lui è selling non andrebbero citati nella stessa frase [:)]
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Postby Hairless Heart » 09 Oct 2010, 07:23

TRE ha scritto:
quote:
io sono convinto che ATTWT abbia più tesori nascosti mentre duke si giochi meno carte ma lo fa a viso scoperto ed è più diretto ed incisivo.

Condivisibile.

Carine Turn it on again, Heathaze, Guide vocal, simpatica la dukata finale, il resto per me trascurabile (per usare un eufemismo). ANNI LUCE da Foxtrot e Selling. Meglio i Marillion (di Fish).
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Postby Thomas Eiselberg » 09 Oct 2010, 07:56

Beh, i Marillion[:-I], io non mi stancherò mai di dire che (anche se tracce già si potevano trovare in WIND E ATTWT) Duke è il primo vero album neo-prog.

Un capolavoro? Forse, di sicuro uno degli album più influenti del gruppo, i Marillion (e non solo) a dispetto della fama di emuli del periodo d'oro, si sono cibati di pane e Duke, e quasi tutti i gruppi di quel filone hanno preso qualcosa da questo album

Riposto una lista che scrissi tempo fa di piccoli plagetti e somiglianze di gruppi neo-prog nei confronti di Duke:

MARILLION

- Pseudo silk kimono (Marillion) come stile e struttura sembra una Guide vocal messa all'inizio dell'album
- Waterhole (Marillion) ha nello stile percussivo dei rimandi a Duke's travels
- L'attacco di Jigsaw (da Fugazi) e la struttura (la strofa con solo voce e tastiere e il ritornello abbastanza simile) ricordano molto Heathaze

IQ

- Per quanto riguarda gli Iq, se togliamo la voce di Nicholls la musica della suite The last human gateway è piena di tastiere e percussioni simil Duke (naturalmente anche di passaggi che rimandano a cose precedenti).

La stessa Headlong dopo una parte simil Genesis-Peter, ha una seconda parte più simile a quel tipo di sound, e così via

PENDRAGON

Higher Circles (a me ricorda più cose come Man of our times che Cinema Show sinceramente), o Victims of life (con una prima parte strumentale e veloce ed una seconda, cantata, molto più delicata)è abbastanza simile come struttura a Behind the lines.

ARENA

"This way madness lies" a tratti è troppo simile al crescendo di Duke's travels.

...

Per me insomma Duke è un album influentissimo, poi può anche non piacere (anche io non lo metto alla pari degli album della prima fase), ma è innegabile che i gruppi neo-prog abbiano attinto tanto da Foxtrot quanto da Duke (non a caso Mosley dei Marillion lo cita come uno dei suoi album preferiti).

E lo dico da fan del neo-prog (forse uno di quelli a cui piace di più il genere sul forum) in generale, e dei Marillion in particolare.[;)]

Quindi per rispondere a L. Vertighel: è fin troppo semplice giudicare di alto livello un album come Duke, basta citare quanti gruppi si sono ispirati a quelle sonorità nell'arco degli anni '80, poi come tutte le cose e come tutta la musica in generale può o non può piacere.[;)]
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Postby L. Vertighel » 09 Oct 2010, 08:10

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


Quindi per rispondere a L. Vertighel: è fin troppo semplice giudicare di alto livello un album come Duke, basta citare quanti gruppi si sono ispirati a quelle sonorità nell'arco degli anni '80, poi come tutte le cose e come tutta la musica in generale può o non può piacere.[;)]


Sono d'accordo con te, su questo hai ragione. Come album in generale, però, a me piace poco.
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Postby MadManMoon » 09 Oct 2010, 08:32

Il disco è veramente bellissimo, in quell'anno poi oltre alla coda di The wall uscivano Uprising (bob marley), The game (queen), Hotter than july (stevie wonder), Zenyatta Mondatta (police) ma era pure l'anno di My sharona e Video killed the radio star.

Insomma un disco che nonostante ciò che si possa dire oggi presentava un'energia incredibile, certo adesso dopo che lo abbiamo sentito milioni di volte non ci può dare le sensazioni della prima volta, ma io la prima volta che l'ho sentito ho pensato ('sto cavolo! senti che bel martello... la prima vera pausa ce l'hai al quinto pezzo...).
Certo mancano alcune armonie cesellatrici con la chitarra (del resto steve...) ma il disco ascoltato come nuova uscita ti lascia un gran bel sapore.

Poi ci sono tutte le analisi del mondo, in confronti col passato, i pregiudizi dietro al nome Genesis, le paure del futuro, ecc., ecc.

Ma il senso vero da analizzare è la summa dei vostri msg...
Capolavori o cmq speciali?
per Fly:
Behind the Lines, Guide Vocal

per EmmeVu68:
Duchess + altri pezzi

per Betelgeuse:
Duke's Travels, Alone Tonight e Man Of Our Times

per TRE:
turn it on again

per BobTheNob:
Heathaze e Turn It On Again

per chesterphil-light, Burning Rope e me stesso
tutto l'album è un capolavoro (anche se io ho qualche dubbio nei confronti di Misunderstanding)

Quando si arriva ad avere uno spettro così ampio di scelte vuol dire che il disco non ha proprio punti deboli.

Non posso dire che sia al livello di Foxtrot o The Lamb (almeno per me) ma sicuro se la gioca con tutti gli altri. Ovviamente non significa che ci siano nell'album canzoni più belle di Musical box o Firth of Fifth ma che in generale se sto difronte al mio scaffale Genesis di cd e devo decidere cosa mettere, Duke rientra fra i primi album che valuto, certo dopo Foxtrot e Lamb, ma a volte prima di selling, nursery o A trick....
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Postby Hairless Heart » 09 Oct 2010, 08:34

La mia non era affatto una boutade: Script lo preferisco veramente a Duke, ed anche a W&W. Questo senza negare assolutamente l'importanza storica dei Genesis.
I rimandi che fai, Thomas, a Duke ce li sento poco. Waterhole, ad esempio, a me ricorda di più Riding the scree, per il modo di usare le tastiere.
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Postby MadManMoon » 09 Oct 2010, 08:40

Nel mio precedente msg ho dimenticato di citare che condivido in pieno quello dice Thomas se devo pensare ai Marillion li vedo attaccati giorno e notte a sentire Duke e ATTWT (del resto se sento l'inizio di Childhood's End? non posso non pensare a Follow you follow me)...
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Postby Hairless Heart » 09 Oct 2010, 08:44

quote:
(del resto se sento l'inizio di Childhood's End? non posso non pensare a Follow you follow me)

Palese!
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Postby Hairless Heart » 09 Oct 2010, 08:48

quote:
Quando si arriva ad avere uno spettro così ampio di scelte vuol dire che il disco non ha proprio punti deboli.

Ma può anche voler dire che non c'è un brano veramente imprescindibile.[8D][;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 09 Oct 2010, 08:54

quote:
Originally posted by Hairless Heart

La mia non era affatto una boutade: Script lo preferisco veramente a Duke, ed anche a W&W. Questo senza negare assolutamente l'importanza storica dei Genesis.
I rimandi che fai, Thomas, a Duke ce li sento poco. Waterhole, ad esempio, a me ricorda di più Riding the scree, per il modo di usare le tastiere.



Mah, sarà come dici tu, ma se il batterista dei Marillion dice che tra i suoi album preferiti c'è Duke (l'unico album che cita dei nostri il buon Ian) io tendo a credergli. Se non lo sa lui a cosa si ispirava in Waterhole...[:D]

Le preferenze personali sono un'altra cosa, anche se io probabilmente non preferisco Script rispetto a Duke, ma ad esempio Misplaced e Clutching si.

Cerco di scindere il gusto personale, perchè come si sa preferisco i Marillion ai Genesis post Duke (e in alcuni casi li preferisco perfino a Duke).

Il discorso che facevo però era diverso, riguardava l'importanza di certi dischi, e Duke come importanza sta 3 spanne sopra Script (che pure mi piace quasi allo stesso modo).[;)]
Last edited by Thomas Eiselberg on 09 Oct 2010, 08:55, edited 1 time in total.
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Postby TRE » 09 Oct 2010, 08:56

avrei tanto desiderato che la discografia dei genesis dopo l'avventura abacab fosse continuata così:

1983 - script
1984 - fugazi
1985 - misplaced childhood

1986 - anno sabbatico nell'isola di lost [:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 09 Oct 2010, 08:59

Ma anche io[:p]
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Postby MadManMoon » 09 Oct 2010, 09:34

quote:
Originally posted by Hairless Heart

quote:
Quando si arriva ad avere uno spettro così ampio di scelte vuol dire che il disco non ha proprio punti deboli.

Ma può anche voler dire che non c'è un brano veramente imprescindibile.[8D][;)]



Forse è vero...
Ma del resto anche The Lamb è così [:p], pur con tutti i distinguo del caso! [:D] [;)]
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Postby MadManMoon » 09 Oct 2010, 09:36

Io invece avrei preferito che i Genesis andassero ad esplorare altre sonorità... se nell'86 facevano Steve McQueen dei Prefab Sprout era l'apoteosi!
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Postby Tommy Banks » 09 Oct 2010, 09:43

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg
Per me insomma Duke è un album influentissimo, poi può anche non piacere (anche io non lo metto alla pari degli album della prima fase), ma è innegabile che i gruppi neo-prog abbiano attinto tanto da Foxtrot quanto da Duke (non a caso Mosley dei Marillion lo cita come uno dei suoi album preferiti).

E lo dico da fan del neo-prog (forse uno di quelli a cui piace di più il genere sul forum) in generale, e dei Marillion in particolare.[;)]



Anche io amo molto il neo prog, l'unica cosa che riuscivo ad ascoltare in ambito rock negli anni 80.
Duke è un album fondamentale per tutto il movimento.
Anche a livello di strumentazione gli IQ usano il yamaha CS80 che è lo strumento principale con cui è fatto Duke.

Anche a livello di arrangiamento Duke è un FARO per tutti gli anni 80.
Invece nessuno prenderà spunto da Abacab,Genesis,IT,ecc tra chi faceva progressive.
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Postby Hairless Heart » 09 Oct 2010, 09:49

MMM ha scritto:
quote:
Ma del resto anche The Lamb è così , pur con tutti i distinguo del caso!

Blasfemia! AL rogo!!![:D][:D][;)]
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Postby genesisforever » 09 Oct 2010, 10:41

Un ottimo disco, in perfetto equilibrio fra prog e pop, che racchiude in sè le due anime della band. Naturale che sia stato punto di partenza e fonte di ispirazione per i gruppi new-prog anni 80...
Ciò che non ci uccide ci rende più forti.
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Postby MadManMoon » 09 Oct 2010, 10:46

quote:
Originally posted by Hairless Heart

MMM ha scritto:
quote:
Ma del resto anche The Lamb è così , pur con tutti i distinguo del caso!

Blasfemia! AL rogo!!![:D][:D][;)]



shhhhhhhhhhhhh... che se se ne accorge Phobe son volatili per diabetici
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Postby L. Vertighel » 09 Oct 2010, 13:36

quote:
Originally posted by MadManMoon

quote:
Originally posted by Hairless Heart

quote:
Quando si arriva ad avere uno spettro così ampio di scelte vuol dire che il disco non ha proprio punti deboli.

Ma può anche voler dire che non c'è un brano veramente imprescindibile.[8D][;)]



Forse è vero...
Ma del resto anche The Lamb è così [:p], pur con tutti i distinguo del caso! [:D] [;)]


Bè, si potrebbe anche girare al contrario: in The Lamb qualsiasi brano è imprescindibile, pena l'incongruenza narrativa.
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Postby marcoleodori » 09 Oct 2010, 13:56

"Heathaze" un brano non riuscito? Ma dai... [:)][:)][;)]
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo...
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Postby marbian » 09 Oct 2010, 16:18

Duke è un disco bello, fatto con gli attributi, energetico e al tempo stesso eterogeneo nella sua costruzione.

Un disco in cui si realizza la perfetta fusione dei tre amigos, come ai bei tempi del cinematografo.[;)]

Purtroppo per l'ultima volta...[:D]
Last edited by marbian on 09 Oct 2010, 16:18, edited 1 time in total.
The past is a foreign country...They do things differently there...
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Postby Tommy Banks » 10 Oct 2010, 11:11

quote:
Originally posted by marbian


Purtroppo per l'ultima volta...[:D]



Esatto![:D]
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Postby 11mo Conte di Mar » 11 Oct 2010, 06:25

Duke è un discone.
Da quel momento fu il calo.

Collins, il cui successo che determinerà il brusco cambio di rotta haddavenì, partecipa attivamente alle composizioni e non fa danni.
Tony snocciola le ultime perle del decennio a seguire.
Tra i tre c'è "tiro" tra duchi e duchesse, viaggi e quant' altro.

Lì finì l'arte, poi iniziò il mestiere.
Nella lotta tra te e il mondo stai dalla parte del mondo...Frank Zappa
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Postby aorlansky60 » 11 Oct 2010, 10:03

Burning rope ha scritto - riferito a "DUKE" :

"Una pietra miliare della musica rock"...


[:-j]


non intendo offendere nessuno, sia chiaro, ma questa è l'ennesima volta che leggo un affermazione trionfale che equivoca e confonde "sogettività" ad "obiettività"... [:-j]

l'obiettività mi è supportata da miriadi di autorevoli pubblicazioni in argomento rock -stilate da gente altrettanto autorevole- che non concedono a DUKE quel valore così elevato come espresso qui...

di dischi "importanti" come e più di DUKE il rock ne ha visti passare a profusione ed in quantità tale da abissare DUKE, che nel suo genere resta comunque un disco ben prodotto e realizzato oltre che godibile per l'utente finale a cui è diretto.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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Postby TRE » 11 Oct 2010, 11:51

senza allargare il campo a tutta la musica rock basta guardare nella discografia dei genesis per trovarne almeno 7 di dischi molto ma molto migliori.
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Postby mauro74 » 11 Oct 2010, 12:18

Della formazione a tre Duke per me è un Capolavoro. Le mie canzoni preferite di quell'album sono Behind The Lines, Guide Vocal, Man Of Our Times, Alone Tonight, Heathaze, Cul De Sac e Dukes Suite
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Postby Burning Rope » 11 Oct 2010, 13:01

quote:
Originally posted by aorlansky60

Burning rope ha scritto - riferito a "DUKE" :

"Una pietra miliare della musica rock"...


[:-j]


non intendo offendere nessuno, sia chiaro, ma questa è l'ennesima volta che leggo un affermazione trionfale che equivoca e confonde "sogettività" ad "obiettività"... [:-j]

l'obiettività mi è supportata da miriadi di autorevoli pubblicazioni in argomento rock -stilate da gente altrettanto autorevole- che non concedono a DUKE quel valore così elevato come espresso qui...

di dischi "importanti" come e più di DUKE il rock ne ha visti passare a profusione ed in quantità tale da abissare DUKE, che nel suo genere resta comunque un disco ben prodotto e realizzato oltre che godibile per l'utente finale a cui è diretto.





Come si diceva sopra, Duke è un album che ha influenzato un'intera generazione di new progressive. Un album fondamentale per Marillion & co, tanto quanto lo fu In the Court of Crimson King per i Genesis.
Questo, ai miei occhi, oltre il fatto che mi piace, lo fa diventare una pietra miliare del musica rock. L'influenza sulla musica successiva è molto più importante di ciò che scrivono giornalisti e commentatori vari, che tra parentesi, hanno sempre avuto in antipatia i Genesis.
You're old and disillusioned now as you realise at least
That all you have accomplished here will have soon all turned to dust
You dream of a future after life, well that's as maybe, I don't know
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Postby TRE » 11 Oct 2010, 17:07

omestamente in script for a jester's tear non mi pare proprio di sentire echi di duke e men che meno in grendel, la grande esclusa.

misplaced poi è una unica e lunga suite, cioè proprio quello che gli autori di duke non hanno voluto che fosse.

in duke la chitarra è depressa: ci sono poche parti al contrario dei marillion che sfoggiano un chitarrista con i controfiocchi.

insomma, non so voi ma a me i marillion hanno sempre fatto pensare a wind cantato da PG, altro che duke
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Postby Thomas Eiselberg » 11 Oct 2010, 17:13

Ci sono tante assonanze con Duke (oltre a quelle che ho citato), magari rimangono un po' sottotraccia perchè ascoltando Fish si tende a pensare che si ispirino solo la primo periodo.[;)]

Kelly e Mosley di sicuro hanno mangiato pane e Duke, e si sente, anche se magari non sono i musicisti più bravi e originali del gruppo (che sono ovviamente Trewavas e l'unico inimitabile mister Ciccio-Rothery).

Duke piaccia o non piaccia ha fatto scuola (almeno fino alle superiori)[:D]
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Postby Betelgeuse » 11 Oct 2010, 18:14

Script mi piace molto più di Duke.
Chelsea Monday, il brano omonimo, He Knows You Know, sono di tuut'altra pasta.
ma sono due dischi imparagonabili, ne convengo.

TRE disse:
" onestamente in script for a jester's tear non mi pare proprio di sentire echi di duke "
E disse bene![^]
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Postby TRE » 11 Oct 2010, 19:01

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


Riposto una lista che scrissi tempo fa di piccoli plagetti e somiglianze di gruppi neo-prog nei confronti di Duke:

MARILLION

- Pseudo silk kimono (Marillion) come stile e struttura sembra una Guide vocal messa all'inizio dell'album
- Waterhole (Marillion) ha nello stile percussivo dei rimandi a Duke's travels
- L'attacco di Jigsaw (da Fugazi) e la struttura (la strofa con solo voce e tastiere e il ritornello abbastanza simile) ricordano molto Heathaze

....



scusa thomas ma non mi sembra che questi TRE indizi possano portare alla prova che duke ha influenzato i marillion

non è che la prima canzone lenta che dura due minuti è subito come guide vocal.
e non è che basta una batteria agitata per fare duke's travels
anche jigsaw non mi ha mai ricordato poi così tanto heathaze.

prendiamo script
la title track e la conclusiva forgotten sons hanno invece strutture simili che tendono a sfociare in grandi squarci melodici: la stessa struttura di musical box ad esempio o di giant.

la fuga strumentale di giant cpntiene praticamente tutto il suono dei marillion: praticamente per loro è stato un abbecedario, per dirla alla collodi.

le tastiere di he knows hanno un vago sapore alla colony of slippermen, echi dei bei tempi del banks migliore
the web poi non ne parliamo con tutte quelle fermate e ripartenze.
e garden party con il ritmo irregolare?
l'ultima dei genesis con il ritmo irregolare fu down and out, 1978.
duke è un album in cui si può trovare del ritmo, cosa che in script non trovi.

i marillion si sono ispirati all'epoca originale dei genesis, non all'ultimo mesto bagliore della loro immensa arte, fidati
[:)]

EDIT: e come dimenticare grendel? là è un pochino troppo facile capire a cosa si siano ispirati [:D]
Last edited by TRE on 11 Oct 2010, 19:05, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 12 Oct 2010, 05:08

Mad Man Moon ha scritto:

"Io invece avrei preferito che i Genesis andassero ad esplorare altre sonorità... se nell'86 facevano Steve McQueen dei Prefab Sprout era l'apoteosi!"

[:D]

per ottenere questo, avrebbero dovuto estromettere Tony Banks [:-D] e tutte le sue tastiere dalla formazione dei Genesis e chiamare Thomas Dolby quale produttore esterno... [:D]

a parte questo, davvero molto bello "Steve McQueen" [:p] uno dei tanti albums del panorama pop del periodo che non fatico di certo a farmi preferire -DI MOLTO- sia a "Genesis" che a "Invisible touch"
[xx(]
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Postby steve » 12 Oct 2010, 05:15

Io credo che qualunque artista è soggetto a evoluzioni... mutamenti... crisi... metamorfosi... rinascite ecc.

figuriamoci un gruppo... specie se ha dovuto subire cambi di elementi...

io credo che un artista/gruppo si chieda sempre
- cosa mi riesce meglio
- a quale pubblico mi rivolgo
- cio che propongo è ancora attuale o anacronistico?

Personalmente ritengo "Duke" un album piacevole nel suo insieme... ma al contempo significativo dei tempi che (nel bene e nel male...) stavano mutando...

Fin da quando lo ascoltai per la prima volta ho sempre avuto l'impressione che i G3 stavano esaurendo l'entusiasmo di fare pezzi alla "Firth of fifth" o "Entangled" temendo di conseguenza i risultati non sarebbero stati ugualmente soddisfacenti deludendo (e perdendo...) i vecchi fans senza acquisirne nuovi hanno concluso: o si cambia o ci si scioglie... hanno deciso di andare avanti provando altre strade...

sono scelte...

"Duke" è un album che sintetizza alla perfezione il passaggio tra il vecchio e il nuovo... da amante dei Genesis anni 70 il pezzo che preferisco è proprio il bistrattato (da taluni...) "Heathaze" degna del periodo d'oro (l'unica pecca è la rullata di Phil che sembra dare dei colpi piu con un martello che con le bacchette...). Bello pure il finale e qualche altro pezzo sparso qua e là... mentre su cose tipo "Misunderstanding" o "Turn it on again" o "Cul-de-sac" dico semplicemente che... non mi appartengono...
C'è chi vuole la destra... chi la sinistra... e chi vorrebbe semplicemente un'Italia più giusta... io voglio un'Italia più giusta... e tu?

Meglio andare incontro a un'alba anzichè inseguire un tramonto...
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Postby pino lettieri » 12 Oct 2010, 05:45

ne parlammo molto quihttp://www.highinfidelity.net/genesi ... IC_ID=6557

Adoro questo album, perchè è il primo che ho "visto" dal vivo, zurigo 81, e in vhs 3sl, 75mila lire di videocassetta:se non ci fosse stata su bella musica, sarei in galera per omicidio del rivenditore. E' un ottimo album, quello della svolta epocale, dell'abbandono del mellotron e degli arpeggi da 12 corde onnipresenti, quello del cambio di sound che diventa graffiante, saturo, rock. Personalmente gli addebito un mix pessimo, ma la potenza non è in discussione, così come non lo è la creatività e la musicalità. I tre sono in gran forma e si sente così come si sente che l'ingegnere del suono lo sia un po' meno.
Vuoi vedere la mia brutta faccia?
clikka qui http://www.youtube.com/watch?v=jrFmMFK77d0
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Postby Thomas Eiselberg » 12 Oct 2010, 08:22

quote:
Originally posted by TRE



scusa thomas ma non mi sembra che questi TRE indizi possano portare alla prova che duke ha influenzato i marillion

non è che la prima canzone lenta che dura due minuti è subito come guide vocal.
e non è che basta una batteria agitata per fare duke's travels
anche jigsaw non mi ha mai ricordato poi così tanto heathaze.



E io infatti parlo di sonorità e di strutture dei brani, non di parti che suonano pari pari a certe parti dei nostri. Grendel ad esempio non ricorda Supper, è in parte un plagio. Questi brani invece hanno uno stile comune, pur non essendo uno il plagio dell'altro.
Lo stile di batteria e di tastiere però e le sonorità sono in pieno stile Duke (e non solo nei Marillion, ma ance negli altri gruppi che ho citato) e più che dirti che lo ammettono i Marillion stessi non posso fare. Il neo prog stesso in quanto sottogenere si rifà più allo stile asciutto di album come Duke che a opere più complesse come Foxtrot.

quote:
Originally posted by TRE


prendiamo script



Troppo semplice: Script forse è il più derivativo della loro discografia, palesemente old-Genesis.
Ma già da Fugazi e il relativo ingresso di Mosley le cose cominciano a cambiare (il che non significa che non continuino ad ispirarsi ai vecchi Genesis, ma che prendano spunto anche da quelli del 1980)

quote:
Originally posted by TRE


la title track e la conclusiva forgotten sons hanno invece strutture simili che tendono a sfociare in grandi squarci melodici: la stessa struttura di musical box ad esempio o di giant.



Se è per questo Forgotten è la The knife dei Marillion, con tanto di sezione centrale quasi uguale[:D]
Ma come ho detto Script è il più derivativo, ed è naturale che siano più forti alcune sonorità. Misplaced è molto diverso.
Ma vedo che continui a citare brani di Script.

quote:
Originally posted by TRE


i marillion si sono ispirati all'epoca originale dei genesis, non all'ultimo mesto bagliore della loro immensa arte, fidati
[:)]



Che si siano ispirati ai primi album dei Genesis è sotto gli occhi di tutti, che si siano ispirati anche ad album come Duke è altrettanto palese, e lo ammettono loro stessi (bugiardi?), e se lo dicono loro...
[;)]
Last edited by Thomas Eiselberg on 12 Oct 2010, 08:23, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 13 Oct 2010, 05:56

Disinteressate e personali parole di valutazione (sincera) sull'album. [:)]

Lo conosco ormai da 30 anni.

DUKE è un album FIERO, perchè la sua musica è "coraggiosa".

È il coraggio che arriva dopo la disillusione di due anni prima.

Che ti fa considerare, quando messo di fronte alla decisione se sia ora di mollare o di tenere duro,
di darci dentro ancora più forte e dannatamente di prima.

Ma non è solo coraggio, c'è di più.

In esso, come forse nessun altro album precedente della band, c'è un tratto caratteristico a dominarne i sentimenti: RABBIA e Furore.

Quella rabbia che scaturisce di fronte all'impotenza.

L'impotenza da parte di un uomo di trovarsi di fronte l'ineluttabile e l'impossibile da accettare.

Perchè come tutte le opere artistiche, essa viene da uomini.

Dei quali uno in particolare nella band, nel momento in cui l'album viene concepito, stà attraversando vicende personali private che inevitabilmente si rifletteranno sul contesto di quest'opera, andando a permearne quasi ogni recondito solco: TRISTEZZA.

La si respira quasi ovunque, ascoltandolo.

DUKE è un distillato di SOLITUDINE, TRISTEZZA e RABBIA urlata con DISPERAZIONE.

proprio per questo, è un album dannatamente SINCERO.

E quando la sincerità nasce dalla sofferenza, ** tradotta in musica, essa non può non essere grande come quella dimostrata con DUKE.


...ma torniamo indietro nel tempo, di un paio di anni...

I Genesis hanno pubblicato ATTWT che, con la quasi inaspettata (non la volevano neanche fare...)* hit di "Follow you follow me", per la prima volta nella loro storia ha concesso loro quel consenso di pubblico che cercavano e che di certo meritavano da tempo.

Quest'album, contrassegnato nella sua sonorità generale da "crespularità invernale" come molti lo vedono,
segna un punto fermo per i membri della band; che ha appena perso un componente importante e si trova in balia degli umori dei tempi e del pubblico come mai accaduto in precedenza, ora che finalmente stavano riuscendo faticosamente a fare recepire al grosso del pubblico quella loro proposta musicale così fantasiosa, ispirata ma anche così difficile da comprendere.

I tempi si diceva; frivoli, incostanti, mutevoli come l'umore degli uomini e delle mode, che in un solo anno hanno messo in discussione tutto quanto di faticosamente PREGEVOLE era stato espresso musicalmente dal 69 al 74 da pochi coraggiosi artisti che andarono a caratterizzare un lustro di tempo irripetibile per la qualità espressa sotto la raffinata proposta nota quale "prog-rock", filone al quale i GENESIS appartengono di diritto per l'alta caratura musicale da loro proposta.

Quell'album del 78 riflette tutte le insicurezze nate dall'incertezza con la quale i tre si trovano a dovere fare i conti.

E la musica che esprime non ne è che la palese ed evidente testimonianza.

Cercando di dare un taglio netto con il passato per tentare di restare al passo con i tempi dettati dalle nuove mode musicali, e per non sembrare ridicoli e superati, essi semplificano volutamente la loro musica per farla apparire meno sontuosa e raffinata, e di più facile impatto rispetto al glorioso passato dalla quale proviene.

Ma ci riescono malamente. Perchè non ne sono (ancora) capaci, o perchè ancora i tempi non sono per loro maturi per attuare questo doloroso distacco.

E ATTWT è lo specchio fedele di questo momento delicato.

Un poco pop, un pòco rock, un pòco prog, "un pò di tutto", alla fine non riesce a prendere una decisione risoluta, pur accontentando economicamente i Genesis. Di fatto, almeno a me, lascia parecchio amaro in bocca.

Il vero distacco, drastico, improcrastinabile ed ormai irrinunciabile, avviene due anni dopo.

Il particolare degli inizi dei due albums è quasi perentorio a volerne dimostrare la diversa indole:

al timido e lontano, dimesso e "crepuscolare" synth di DOWN & OUT si contrappone il VIOLENTO, STENTOREO e MICIDIALE GIGANTESCO "attacco" di BEHIND THE LINE, che con quella prima prolungata nota sospesa per pochi attimi nell'aria, vuole fare intendere un perentorio "give a damn!" - "SIAMO NOI e SIAMO FIERAMENTE ANCORA QUI!!".

DUKE è infinitamente superiore a ATTWT, sia sotto lo spirito che sotto la forma.

Ritornando ai tratti salienti ai quali accennavo di DUKE che ne formano carattere e sostanza, essi sono dettati come ormai noto, dalle vicende personali che stà attraversando suo malgrado Phil Collins, che andrànno lentamente a contagiare anche i due colleghi nella stesura musicale.

L'armonia generale della maggior parte dei brani dell'album è contraddistinta da profonda tristezza.

Si pensi a DUCHESS -l'intro così malinconico ed etereo, al quale subentra nella seconda parte la rabbia espressa sotto la potente voce di Phil, spesso aspra e quasi urlata. Il testo che descrive l'epopea di una cantante dai fasti al crepuscolo è emblematica.

Si pensi a GUIDE VOCAL, permeata da una disperazione cupa, splendidamente messa in opera dall'andamento musicale di Banks, al quale fa rimando un testo duro e disilluso, perfettamente delineato dalle ultime parole "prendi tutte le tue cose, e sii dannata..."

Si pensi a HEATHAZE, ALONE TONIGHT, CUL DE SAC nelle quali la musica strumentalmente esprime attraverso la sua armonia e melodia una tristezza infinita. La voce di Phil, perfettamente votata al tema principale che domina tutto l'album, compie il resto.

Ne ho lasciate per ultime due, non a caso, perchè in esse più che nelle altre ci vedo la cupa disperazione personale che stà attraversando Phil, che stà tentando di dissipare attraverso la cosa che sa fare: musica.

PLEASE DON'T ASK: a mio avviso, forse il brano più superbamente arrangiato di tutto il disco; il lavoro di accompagnamento "dietro le quinte" ossia dietro la sofferta voce di Phil è monumentale per raffinatezza (composizione e tecnica esecutiva) sia da parte di Banks che di Rutherford; ma oltre a questo già di per se notevole, c'è la prova vocale di Phil, in grado di trasportare veramente l'ascoltatore -almeno con me ci riesce ogni volta- in una dimensione quale egli sapeva fin troppo bene di provare.

MISUNDERSTANDING: la più odiata dai fans "vecchio stampo"; io che sono uno di quelli, non ho nessuna fatica a riconoscere che questo è un brano straordinario; nel suo contesto pop è incredibilmente riuscito; l'attacco è dinamico e perentorio, con quelle note quasi sospese in aria alle quali Banks ricama tocchi pianistici in contrappunto; due strofe briose per le quali sono disegnati due ritornelli armonicamente perfetti nel contrappunto e collegamento, a disegnare una sequenza musicale che scorre fluida che è un piacere per le orecchie; ma c'è molto di più: IL TESTO...

La figura dell'omino che attende per ore sotto la pioggia "la sua bella", e poi se ne ritorna a casa solitario, cecando di spiegare a se stesso che "ci deve essere per forza un malinteso" per non volere ammettere la triste verità, È FORSE LA QUINTESSENZA DELLO SPIRITO CHE DOMINA TUTTO L'ALBUM, con Phil che pronuncia a voce aspra quasi rauca e feroce, la parola "misunderstanding" in lenta dissolvenza...

E poi c'è quell'incredibile finale strumentale, DUKE'S TRAVELS/END, (che ATTWT si può solo sognare) l'ultimo grande affresco di Banks a volere chiudere degnamente un ciclo -ormai, si, consapevolmente finito- e a testimoniare il suo genio compositivo.

Se ho avuto motivo di polemica verso un utente che ha recentemente definito DUKE "una delle pietre miliari del rock", pur continuando a non condergli quel merito, non ho alcun dubbio nel definirlo uno degli albums più importanti -di certo- per la band nel contesto del periodo che stavano attraversando, oltre che perfettamente riuscito per il genere che essi stavano cercando di proporre, ed in senso generale proprio UN GRANDE ALBUM. MUSICALMENTE GODIBILE anche per uno come me, uno "di vecchio stampo" o primi fans della band se si preferisce...

Solo, peccato che DUKE rimarrà una stella solitaria e capitolo a se stante.

Tutto quanto seguirà, a cominciare da ABACAB, dal quale comunque sono salvabili alcune songs, non potrà che fare rimpiangere l'energia, la determinazione, e l'urgente, quasi disperato bisogno di "voltare pagina" qui espresso dai tre.




* ecco perchè sostengo che i Genesis, almeno quelli dei primi tempi, non SAPEVANO realizzare potenziali hit da classifica, pur non disdegnandole: non ne avevano il "fiuto"; furono gli uomini della Charisma, al tempo, ad individuare in essa una potenziale hit; loro tre nemmeno se n'erano accorti...


** sotto questo aspetto, c'è un altro album storico di un altro GRANDE del rock:
"Plastic Ono Band" di JOHN LENNON - 1970, nel quale la musica espressa vive e brilla di disillusione, rabbia e SINCERITÀ.


ps : no, ieri sera non ho mangiato "pesante"... [:D]
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Postby pino lettieri » 13 Oct 2010, 09:00

Questo è l'ALAIN che adoro[8:-x][:)][^]
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Postby aorlansky60 » 13 Oct 2010, 13:59

OT rivolto a PINO [;)] [:)]

ci conosciamo virtualmente da tempo, eppure c'è un aspetto di Te che mi incuriosisce... [:D]

se non ho male interpretato, siamo di fatto coetanei, con gli stessi gusti musicali "extra-Genesis" e "extra-rock" (fusion e cose così)...

insomma, sei l'unico interlocutore di una certa età -come la mia- [:D] col quale abbia dibattuto, dal quale si aspetterebbe un netto rifiuto per la musica proposta dai Genesis negli anni 80 ma soprattutto "per due albums" [:-j] in particolare, che in qualche modo ne riesce a giustificare felicemente l'esito "musicale"; parlo rivolto in particolare a quei due famigerati albums... [:D]

com'è stà cosa? [:D] ...cioè: come ci riesci? [:-I] [:D]
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Postby TRE » 13 Oct 2010, 17:11

ci riesce perchè odia quello con la panza, quello che ha culo, quello di cui non si sente la mancanza [:D][:D][:D]

ciao pino, come vedi me le segno tutte [:D]
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Postby aorlansky60 » 14 Oct 2010, 03:59

[:D] [:-D] [:-D]
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Postby pino lettieri » 14 Oct 2010, 06:51

Vi amo.
[8:-x][8:-x][8:-x]

Mah. vedi caro Alain (ciao TRE[8:-x]), alla nostra età, affrontiamo le cose in modo diciamo più saggio. Tendiamo a sfruttare l'energia delle cose per ottimizzare le dinamiche necessarie ai nostri movimenti, sia quelli intellettuali che (haimè)fisici. Mi spiego. Io non difendo affatto i due album. Li giudico in modo personale esprimendone un giudizio in parte meramente tecnico, ed in parte intellettuale. Faccio le debite considerazioni e le riconduco a fatti soggettivi che riguardano la gestione personale delle carriere artistiche di chi le ha perpetrate. La presenza nella discografia dei G di due album così giudicati inopportuni, non mi "ferisce" affatto. Ci sono, esistono: eh beh? Io li ho, ovviamente come ho anche tutti gli altri. E a seconda delle condizioni e del tempo, ascolto ciò che il morale in quel momento mi richiede. E in alcuni casi, The knife, è meglio di Mama, in altri casi Invisible touch, è più indicata di Fountain. Non discrimino in "bello o brutto, ma in ho voglia di questo o quello. Ovvio che la Ragione mi consente di fare dei paragoni oggettivi, ma la stessa, mi induce a farli correttamente; perciò non me la meno troppo e non piango quando mi stufo di Invisible touch e metto su Cinema show: ascolto quella meraviglia rialloccando la mente nell'equilibrio al quale tendo. G83, non mi piace. Mi piace smuovere la polvere dai sub e spesso ci suono Mama, accompagnandola con la mia batteria suscitando le ire dei condòmini del quartiere. Poi senza nessun problema morale, metto le cuffie e metto su il medley del 3sl e me lo suono sempre con la mia batteria digitale rieseguendo le ritmiche di Phil godendo come un matto; finito il medley, faccio partire Turn it on e mi ammazzo di potenza sudando come Chester; Faccio partiere Watcher e "mi alleno" con i rimbalzi studiando quel grooving divino; poi parte Dukes travel con quel incipt di batteria così fantastico che mi lascia spazio e mi fa credere di essere il Chester affianco a Phil in una esecuzione live e mi sparo nella stratosfera. Finito questo parte Los endos...stremato passo per afterglow e finisco con Driving the last spike, raggiungendo Fallow you col suo ritmo trascinante in cui spesso sull'assolo di Tony, il sudore si mischia alle lacrime. Ogni giorno cambio la sequenza, ogni giorno cambio musicisti con cui suonare e spesso cambio lo strumento con cui suono io. Cosa pensi mi possa interessare se dentro a G83 o a IT ci sono brani brutti? Io ascolto quelli "belli". Perchè per me è bello ciò che piace, non solo ciò che è cantato solo da Peter[;)][^][8D][:p][8:-x][8:-x][:D]
Last edited by pino lettieri on 14 Oct 2010, 06:53, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 14 Oct 2010, 09:58

Pino ha scritto:

"La presenza nella discografia dei G di due album così giudicati inopportuni, non mi "ferisce" affatto. Ci sono, esistono: eh beh? Io li ho, ovviamente come ho anche tutti gli altri.
E a seconda delle condizioni e del tempo, ascolto ciò che il morale in quel momento mi richiede. E in alcuni casi, The knife, è meglio di Mama, in altri casi Invisible touch, è più indicata di Fountain."



Pino, [;)]

Ti prego di darmi la pozione magica... o il talismano... o la sacra pergamena... o quel capperi che è [:D]
per riuscire a comprendere e ad entrare nella dimensione : "in altri casi Invisible touch è più indicata di Fountain" ...perchè è chiaro che ci deve essere il trucco... [:D]

perchè io non ci riesco... [:(] [:-D] [;)]

in tutte le mie giornate, dalla più soleggiata a quella più uggiosa, non riesco proprio a farvi entrare "Invisible" pescando dall'intero catalogo GENESIS...

il problema poi è che, uscendo dall'ambito GENESIS, ho a disposizione una milionate di brani pop anni 60-70-80 dai quali aspettarmi maggiore soddisfazione rispetto a "Invisible"... [:(]



"Mi piace smuovere la polvere dai sub e spesso ci suono Mama, accompagnandola con la mia batteria suscitando le ire dei condòmini del quartiere."

[:D]

io, per smuovere la polvere dai woofer dei miei diffusori periodicamente [:D] uso da tempo un metodo infallibile, nemmeno troppo empirico ma sempre musicale:

"M2" - Marcus MILLER 2001 [:p]

tra tutti quelli che conosco - e non ho certo poca roba... - il piu dannatamente kazzuto disco [:D] di basse frequenze che engineer e/o produttore abbia mai potuto concepire, [:-D] grazie anche al "punch" vigoroso e pressochè unico di questo bassista...

Per di più, realizzato quando era già in auge tra i tecnici del suono, la particolarità di esasperare a tutte le frequenze la resa sonora, appiattendone la dinamica elevandone il "gas" uniformemente azzerando i "contrasti".

Una roba spettacolare! micidiale! [:-D]
La prima volta che ho sparato il pezzo iniziale CHE NON PER CASO SI INTITOLA "POWER" [:D] mia moglie si è precipitata di sopra a vedere che cribbio stavo combinando... [:-D]
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Postby Tommy Banks » 14 Oct 2010, 10:07

quote:
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Una roba spettacolare! micidiale! [:-D]
La prima volta che ho sparato il pezzo iniziale CHE NON PER CASO SI INTITOLA "POWER" [:D] mia moglie si è precipitata di sopra a vedere che cribbio stavo combinando... [:-D]




NON CI POSSO CREDERE!!!!!
Anche io uso marcus Miller per spettinare gli amici increduli!!![:D]
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Postby TRE » 14 Oct 2010, 10:12

se voglio smuovere i woofer del mio impianto metto the fat of the land dei prodigy [:)]
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Postby pino lettieri » 14 Oct 2010, 11:22

[8:-x][8:-x]Raga, ragazzi! Vi riporto all'ordine![:)][:p]
Power è da un milione di anni il pezzo con cui mi sveglio al mattino, ergo...
I Prodigy li ho addirittura strausati anche in decine di "sigle di programmi tv", e in casa, mi sono costati un "energy da26 cm di diametro 250 watt letteralmente espoloso ergo...

Alain[8:-x][8:-x]Macchè elisir[:D][;)][:0]
Non fatevi brutte opinioni su di me[:.-(][O:-)][^]
Vi prego visto che io non lo sono affatto, non lo siate nemmeno voi: prevenuti[:)]. Non pensate vi prego che ciò che dico, sia da intendersi come se l'una cosa deleggittimi necessariamente l'altra. Io non ascolto "abitualmente" Invisible touch. E nemmeno Mama e nemmeno niente. Non ascolto "abitualmente". Ascolto per settimane i "mezzoforte" e mi gaso da morire, poi i Yello jackett e godo come un armadillo, poi Wendy carlos per divertirmi con quei suoni taglienti, poi Nono, per tentare per l'ennesiam volta di comprenderlo, poi , poi, poi, poi, poi.....i Genesis che sono la mia passione parimenti con tanti altri trai quali gli ELP. Il fatto è che per mia immensa fortuna ho qui in ufficio e per lavoro, una discoteca composta da circa seicentomila voci sempre disponibile on line, senza contare i vinili casalinghi(circa tremila) e i cd e dvd(circa 2000), eh eh eh. [:p][:p][:p][:p]
Capiterà pure, me lo concederete, che quando passeggio col mouse sull'area "genesis" dopo aver celebrato il rito del "pre" (ascoltando Watcher, poi Dance on v, e poi Cinema show, e poi The knife, poi In the cage, poi, poi, poi, mi possa sporcare un pochino le orecchie con qualunque cosa che non sia dannatamente impegnativa?[:p][:p][:p][:p]
Ascoltare Invisible touch, era detto a mo' di esempio!!!!!!!!!!!!E non è uno dei miei brani preferiti[xx(][:)] Era un esempio.
Ad indicare che a volte Throwing away, fa piacere tanto quanto un brano di Eros come "Più bella cosa": se sto tinteggiando il bagno, funziona! Così come se sto facendo un riposino funziona Made in Even (queen) o Made in Japan se sto facendo la doccia. Insomma carissimi miei Amicissimi[8:-x][8:-x][8:-x], io "non ascolto" la musica.
La uso.
E qui in ufficio, faccio questo di mestiere.[^][^]
Il mio pc è collegato per l'uso proprio della mia professione alla Banca musica di Mediaset. Da quì ascolto "TUTTO". E poi ovviamente c'è YT sempre connesso (gratis) per le cose diciamo così un po' eclettiche. Sono sostenitore di Lifegate Radio e da li, prendo conoscenza della world music più disparata. Credetemi a volte un motivetto stupido ma ben congeniato come IT, ci può stare. Senza avere la pretesa di essere ciò che non è ma con l'ambizione di fornire un semplice momento di spensierato divertisment, mon cher [8:-x][8:-x][8:-x]
Vuoi vedere la mia brutta faccia?
clikka qui http://www.youtube.com/watch?v=jrFmMFK77d0
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Postby MadManMoon » 14 Oct 2010, 11:23

quote:
Originally posted by pino lettieri


cut



...ma sei strano strano...
[:-D][:-D][:-D]
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Postby pino lettieri » 14 Oct 2010, 12:03

[:D][:p]
Vi prego, fatevi tutti un giro qui

http://www.youtube.com/watch?v=1vqDh8KBdFE


poi ditemi[8D]
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Postby aorlansky60 » 14 Oct 2010, 12:24

quote:
Originally posted by Tommy Banks

quote:
Originally posted by aorlansky60


Una roba spettacolare! micidiale! [:-D]
La prima volta che ho sparato il pezzo iniziale CHE NON PER CASO SI INTITOLA "POWER" [:D] mia moglie si è precipitata di sopra a vedere che cribbio stavo combinando... [:-D]




NON CI POSSO CREDERE!!!!!
Anche io uso marcus Miller per spettinare gli amici increduli!!![:D]



[:D] [:-D] [:-D] [;)]

noi due, prima o poi bisogna che ci si incontri per conoscerci di persona... [:D]

...siamo TROOOPPO simili... [:D] [;)]
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Postby aorlansky60 » 14 Oct 2010, 12:55

Cavolo, ma PINO [;)] [:)] [^] è un autentica autorità in materia, mica "micio-micio & bau-bau" [;)]
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Postby MadManMoon » 14 Oct 2010, 13:19

quote:
Originally posted by pino lettieri

[:D][:p]
Vi prego, fatevi tutti un giro qui

http://www.youtube.com/watch?v=1vqDh8KBdFE

poi ditemi[8D]



Morte'...

mi ha ricordato in maniera incredibile The Chicken della Jaco Pastorius band
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Postby galadriel » 14 Oct 2010, 14:24

[:p][:p][:p][:p]
quote:
Originally posted by pino lettieri

ne parlammo molto quihttp://www.highinfidelity.net/genesi ... IC_ID=6557

Adoro questo album, perchè è il primo che ho "visto" dal vivo, zurigo 81, e in vhs 3sl, 75mila lire di videocassetta


Dio, Dio come invidio quelli che sono stati a vederli... a Zurigo poi.....[:p][:p][:p][:D][;)]
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Postby pino lettieri » 14 Oct 2010, 14:30

Ciao Mad


Alain:[:)]...
che autorità,per carità.
E' la disponibilità, il tempo che passo quotidianamente per lavoro ad ascoltare musica che va da Gabriel a Beyoncè,passando per Al bano finendo ai massive attack,transitando per Wagner,verso IQ,passando da Bob mintzer ad Erik Kurzel e la cincinnati pop orchestra, vinnie colaiuta con G.duke e stevie wonder,castellina pasi e laura pausini, la amoruso e la Errore, Mika e Tiziano ferro, chemical brothers e Prodigy passando per acustic alkemy, yes e robert fripp, frank zappa e riccardo, e poi la dance anni 70-80-90 e la dissociata di oggi, il rap bellissimo degli huga flame(testi superlaltivamente eccelsi)e quello socialmente impegnato di capareza, passo da world music dalle scalette della radio Lifegate per acquisire la conoscenza delle musiche d'oriente e latine; ogni giorno arrivano decine di cd dal mondo e decine di brani originali dagli autori che selezioniamo per la musica delle nostre reti(sigle stacchi jingle sottofondi balletti cover, sound like promozioni commerciali, spot pubblicitari, telepromozioni, documentari, film, fictions soap-opera, sitcom, tv-movie, impaginazioni delle reti digitali a venire e quelle già fatte, il canale mediashopping, le conventions con le presentazioni dei palinsesti, la Mediaset night, il chiambretti night e le compilation discografiche ad esso legate tipo quelle di "lucignolo" di qualche annetto fa....Poi c'è la parte ludica, quella in cui ascolto musica suonandoci sopra con la batteria o gli altri strumenti, da Mezzoforte a d. weckl, dai deep purple ai genesis, da Yellow jackett a dream teather da jordan rudess a ELP, pfm gli italiani, il rock degli acdc, transatlantic, saga,iq,e centinaia di altri nomi straordinari Benson, crusaders, hancok, corea, patitucci, abercombe, winston, ritenour, p.metney pastorius, samborn, parker, jillespie, buddy rich, cobman, e chissà quanti ce ne sono dentro il miei 7 tb di hd....
Insomma di musica ne ascolto un po', diciamo così[:D][:D][:)][:)]
Last edited by pino lettieri on 14 Oct 2010, 14:31, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 15 Oct 2010, 04:19

OT

eh eh eh caro Pino [;)]

"la conoscenza è la madre della sapienza"...

più o meno come

"la necessità è la madre dell'invenzione"...
(vedo che ascolti "anche" Frank Zappa...) [;)]

da costui a Castellina Pasi [:D] siamo davvero ai due poli estremi, comunque... [:-D] [;)]

ps ACUSTIC ALCHEMY piacciono molto anche a me [^]

che mi dici di AIR, NEW ORDER e ORBITAL?? [;)]

anche se non tutta, la musica proposta da questi 3 la trovo a volte geniale

anch'io col tempo sono diventato MOOOOOOLTO ecclettico in fatto di ascolti... ieri sera tra le altre, mi ascoltavo "SO WHAT" di Gilbert O'Sullivan... [:D] [I8)]
...ed il bello è che mi piace pure! [:D]
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Postby pino lettieri » 15 Oct 2010, 06:10

[:)]e che male c'è, Alain? non dobbiamo avere il permesso da nessuna commissione per ascoltare O'Sullivan (alone again.....).
Sai quante volte ascolto i "30 second to mars"?, Haven 17, Paul Hadrcastle, New order (ho solo un album), Eric Clapton, Jillie ben benitez, Madonna, Cher, Kool and the gang, EW&F, Wackeman, Hackett, Deep purple, BELA FLECK (li conosci?)Incognito,TOWER OF POWER,Level 42,Brecker Brothers,Davis,i classici della Motown, quelli della ECM records, Zawinul, i Four Play (li conosci?), sweet, BOSTON, air play, hair cut100, prefab sprout, style council, eric merienthal, jordan rudess, e migliaia di altri straordinari artisti, al di meola,jhonatan blatter,.............
Dove c'è gusto, non c'è spreco.
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Postby jean_1960 » 15 Oct 2010, 12:46

quote:
Originally posted by Lomba1993thedrummer

Io ho ascoltato Duke atentamente e ne risulta un disco ben uscito a mio parere voi che ne pensate????? ;)

[:-|]
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Postby MadManMoon » 16 Oct 2010, 08:45

quote:
Originally posted by pino lettieri

[:)]...i Four Play...



Hanno fatto una bella cover di un pezzo di Phil...
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Postby pino lettieri » 18 Oct 2010, 07:39

eh eh eh...[:)]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 17 Mar 2020, 15:48

Riascoltato complice quarantena e reunion... al dire il vero questo ogni tanto lo riascolto [I8)]

BEHIND THE LINES: incoraggiante ingresso nei dorati anni ottanta voto 9
DUCHESS: spiazzante, ma a me è sempre piaciuta voto 8
GUIDE VOCAL: voto 8 tripletta iniziale d'altri tempi, comunque
Man Of Our Times: criticatissima, a me non dispiace del tutto voto 6
Misunderstanding: singolo privo di mordente voto 4
HEATHAZE: ballata di gran classe voto 8
Turn It On Again: uno dei loro singoli più famosi, azzecato voto 7
Alone Tonight: episodio evitabile voto 4
Cul-De-Sac: un pò elefantiaca ma sempre con classe voto 7
Please Don't Ask: collins a cuore aperto voto 7
DUKE'S TRAVELS: degno commiato alla golden age degli anni settanta voto 8
DUKE'S END: un classico, gran finale riccardone voto 8

Media tranquillamente 8, compresa la splendida EVIDENCE OF AUTUMN (voto 9), incomprensibilmente rimasta fuori dall'album
è il miglior prodotto del formato a tre, mette d'accordo i vecchi e i nuovi fan
manifesto di un intero decennio (e oltre) di neo-prog
Last edited by Montecristo on 19 Apr 2020, 11:39, edited 4 times in total.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby 11mo Conte di Mar » 17 Mar 2020, 16:30

aggiungere qualcosa sarebbe superfluo...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby ant.landi » 17 Mar 2020, 16:32

Non amo molto il suono di questo album... Tanto è vero che le stesse canzoni live suonano molto meglio. Il filo conduttore è interessate, se fosse stato proposto su un lato (erano ancora LP) tutto insieme sarebbe stato ancora più interessante. Voto 7 (6 al singolo Turn It on again che mi ha proprio stufato... Poi risuonato in ogni live)
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Re: Duke commenti sull'album

Postby rkive » 18 Mar 2020, 16:53

...ancora un'altra (recensione).

Behind The Lines.
E' davvero un nuovo sound rispetto a And Then There Were Three.
Il brano è ok, anche se l' intro è troppo lunga.

Duchess.
La drum machine ci sta davvero bene.
Con il senno di poi è una bella descrizione del nuovo corso dei Genesis.

Guide Vocal.
Pur essendo molto breve è uno dei miei preferiti.
La "maledizione" finale chissà a chi è rivolta.

Man Of Our Times.
L'inizio è travolgente, ma poi risulta monotono, e non si vede l'ora che finisca.

Misunderstanding.
Un hit che sorprende perchè non è classico brano Genesis.
Poi si scopre che fa parte della riserva privata di Phil.

Heathaze.
C'è il Tony migliore sia come testo che come musica.
Un brano sicuramente da salvare.

Turn It On Again.
Superhit che solo i Genesis potevano fare.
Il testo dice tutto in poche parole, ed è la descrizione perfetta di un fan in depressione.

Alone Tonight.
Una delle prime ballad romantiche dei nostri.
A confronto Your Own Special Way è un capolavoro.

Cul-De-Sac.
Si ritorna in pista con questo brano di Tony.
Belle le sue parti di tastiera, che ci riconciliano all'ascolto dell'album.

Please Don't Ask Me.
In un'intervista Phil spiega che un fan dei Genesis non capirebbe un brano come questo.
Ma noi abbiamo ascoltato anche Alone Tonight, quindi non abbiamo paura di nulla.

Duke's Travel/ Duke's End.
Brano lungo con una intro un pò monotona, poi si decolla con una lunga galoppata.
La fine è una ripresa di Guide Vocal, e questo ci fa piacere.

Parere finale: Sapendo cosa sarebbe successo con gli album successivi, Duke dobbiamo tenercelo ben stretto.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 20 Mar 2020, 11:43

Di Duke ricordo invece abbastanza distintamente che se n'era parlato in lungo e in largo su un altro thread, e che questo che viene oggi ripreso era già un "revival" di discussioni già fatte. Chi aveva avuto la pazienza di leggere i miei messaggi, forse ricorderà che considero questo disco di gran lunga il migliore del periodo a tre. È veramente stupendo e non ha momenti di "morta". Coincide inoltre - e si sente - col periodo in cui i Genesis raggiunsero il picco del loro affiatamento ed abilità di strumentisti (che no, non è stato negli anni '70).

Giova ricordare ancora una volta (le ripetizioni sembrano essere sempre insufficienti, per quanto le si moltiplichi) che tutto il movimento neo-progressive restò fulminato in particolare da questo disco, e non dal rock progressivo degli anni '70.

Behind The Lines / Duchess / Guide Vocal.

Ecco servito in apertura il trittico da cui i neo-progressivisti pescheranno a piene mani per l'intero decennio a venire. Devo confessare che, allora come oggi, questo argomento della "duchessa" continua a sembrarmi veramente impalpabile, poco più di un pretesto (ma d'altra parte sempre io continuo a non darmi ragione di cosa abbiano trovato nella storia a cui alludono in Mama). A prescindere da ciò, la musica è veramente stupenda, la batteria e la voce di Collins raggiungono livelli stellari, l'uso della batteria elettronica è sobrio e consono alla modernità dei tempi. Tutto senza alcuna sbavatura. VOTO: 9.

Man Of Our Times.
Questo brano è una mia "fissa", e dopo lo stupore iniziale nel doverlo constatare, ormai l'ho capito e mi sono rassegnato. Non piace quasi a nessuno tranne che a me e a pochissimi altri eletti che posso contare sulle dita di una mano, e mi avanzano pure delle dita (rammento sicuramente tra costoro Raistlin Majere). Di ciò non so darmi ragione: sicuramente (tanto per cambiare) ascolti troppo distratti da un lato, ma probabilmente è anche un brano comunque divisivo, che si adora o si detesta senza vie di mezzo. Per me è genio assoluto. Da un lato aggressivo e furioso come un martello pneumatico, con continui e serratissimi obbligati di Banks, ma dall'altro punteggiato da un uso sublime di pause e silenzi che - non ho dubbi - avrebbero impressionato anche Mozart. Collins raggiunge vertici vocali e di drumming che forse non pareggerà più, ma tutta la prestazione orchestrale del trio è da urlo. VOTO: 10 E LODE.

Misunderstanding.

Questa è forse l'unica canzone dei Genesis che sapevo suonare dall'inizio alla fine. Si regge su un riff di accordi apparentemente semplici, in realtà molto raffinati, che non si può non adorare una volta che li si è compresi. Collins canta divinamente, con grande misura. Brano "di alleggerimento", ma che si riascolta sempre volentieri. VOTO: 8.

Heathaze.
Meravigliosa, tra i massimi vertici compositivi di Tony Banks. Stupenda la musica, con un commovente piano elettrico CP-80 che accompagna lungo tutto l'ascolto riaffiorando qua e là. Ancora più belle le liriche, tra le loro migliori in assoluto. Di nuovo la voce di Collins a livelli siderali nel ritornello. Mi rendo conto man mano che scrivo che questo album è stato per tutti loro l'apice come strumentisti, ma lo è stato per Collins in particolare. Merita comunque anche ascoltare le finezze di Mike al basso. VOTO: 10.

Turn It On Again.
Questa canzone è l'anti- Man Of Our Times: piace a tutti, e a me invece non ha mai detto molto. Tutt'altro che brutta, la colloco tuttavia tra i punti meno interessanti del disco. Ovviamente è stata ripescata in pompa magna per la "riaccensione" del complesso nel 2007, ed è assurta a canzone-simbolo. Non so se sono solo io, ma nell'incisione originale in studio (non nei remaster pasticciati) percepisco dei leggerissimi fuoritempo qua e là. VOTO: 7.

Alone Tonight.
Come credo si sarà ormai capito, il lento piazzato lì perché un lento ogni tanto ci và non è molto nelle mie corde. L'inizio di questa canzone fa cascare abbastanza le braccia, ma la salva un ritornello veramente bellissimo, cantato (ancora una volta) in modo magistrale da Collins. I ponti e le variazioni armoniche riservano sorprese inaspettate. VOTO: 7.

Cul-De-Sac.
Di nuovo un incantevole intro di piano elettrico CP-80, inequivocabilmente firmato Banks, cantato da Collins con una delicatezza impareggiabile. La canzone diventa poi più "muscolare", con le classiche armonie di (credo) quinte dal sapore orientale con le quali di quando in quando Banks si diletta. Liriche bellissime. Canzone non per tutti i gusti e me ne rendo conto; ma quando piace, piace sul serio. VOTO: 9.

Please Don't Ask.
Anche questo "lento" sembra partire male. Poi però si rivela essere un mid-tempo con un'orchestrazione molto brillante ed un accattivante rinforzo al vocoder nei ritornelli. Forse davvero più adatta ad un album di Collins che non dei Genesis, ma comunque bella. VOTO: 7.

Duke's Travel/ Duke's End.
Tony non vedeva l'ora di avere una scusa per tornare su armonie orientaleggianti; quale occasione migliore di un "viaggio" immaginario? [:D] A seguire, parte uno degli strumentali più maestosi della storia dei Genesis. Tastierismo di Banks a livelli siderali. Vertice assoluto al drumming per Phil Collins, che per contrasto dopo un 4/4 liscio infila la sua più bella rullata di tutti i tempi a 3'57''. Serratissima la conclusione di Duke's End, che tiro ragazzi, che complesso stratosferico!!! VOTO: 10 E LODE.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Duke commenti sull'album

Postby tradax » 20 Mar 2020, 12:13

highinfidelity wrote:Man Of Our Times.
Questo brano è una mia "fissa", e dopo lo stupore iniziale nel doverlo constatare, ormai l'ho capito e mi sono rassegnato. Non piace quasi a nessuno tranne che a me e a pochissimi altri eletti che posso contare sulle dita di una mano, e mi avanzano pure delle dita (rammento sicuramente tra costoro Raistlin Majere). Di ciò non so darmi ragione: sicuramente (tanto per cambiare) ascolti troppo distratti da un lato, ma probabilmente è anche un brano comunque divisivo, che si adora o si detesta senza vie di mezzo. Per me è genio assoluto. Da un lato aggressivo e furioso come un martello pneumatico, con continui e serratissimi obbligati di Banks, ma dall'altro punteggiato da un uso sublime di pause e silenzi che - non ho dubbi - avrebbero impressionato anche Mozart. Collins raggiunge vertici vocali e di drumming che forse non pareggerà più, ma tutta la prestazione orchestrale del trio è da urlo. VOTO: 10 E LODE.


Come non quotarti, io ADORO questo pezzo, e quando ascolto Duke, che resta il mio album preferito della formazione a tre, metto per primo proprio questo, l'inizio ascoltato a manetta, un drumming ed un sound della batteria SUPERLATIVO...voto 11
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 20 Mar 2020, 12:44

E allora BENVENUTO nell'esclusivissimo club dei Men Of Our Times! [;)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Ender » 20 Mar 2020, 13:49

Man of our times? ADORO spararmelo nelle orecchie in cuffia a volume smodato! [:p]
Adoro la rabbia e la disillusione che trasuda.
Adoro il drumming di Collins. [8:-x]

Nonostante ciò devo dire che pur essendo un lavoro di ottimo livello ("Duke" si mangia "IT" a colazione, pranzo e cena festivi compresi) c'è quel suono ostinatamente 'elettrico' che mi convince poco. Ma si tratta di mia inclinazione personale.
Looking behind me, the water turns icy blue
The light are dimmed, and once again the stage is set for you...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 20 Mar 2020, 15:20

Benvenuto nel club... Benvenuto... Ecco qui la esclusivissima tessera di socio... [:D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Starless74 » 20 Mar 2020, 15:44

Man Of Our Times rappresenta proprio il lato più "muscolare" di quest'album (assieme a Behind The Lines, Cul-De-Sac e al finale) che lo rende un balzo in avanti rispetto a ...and then there were three... e, a differenza di quest'ultimo, riesce a compensarne anche il lato "easy" con una produzione che qui raggiunge il vertice (eh sì, sono un fan di Hentschel [;)] ).
Mi unisco al club! [8D] [8D]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 20 Mar 2020, 15:49

Ah, lei dev'essere quello che si è iscritto via internet... Eccole la tessera, benvenuto! [:-D]

Beh, non so cosa sia cambiato col trascorrere degli anni, ma certamente c'è una differenza abissale di riscontri rispetto a quando questo thread fu inizialmente aperto! Mi sento molto meno solo riguardo Man Of Our Times!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Duke commenti sull'album

Postby kobaia » 23 Mar 2020, 12:12

Man of our times la trovo MOLTO bella.

Come trovo tutto l'album molto dinamico, con pochi momenti noiosi o troppo dilungati.
Forse solo Travels nel "solito" strumentale al quale i G3 ci hanno abituati manca qualcosina, daltronde ne hanno fatti davvero tanti e diciamo che un minutino più corto ci poteva anche stare, troppi sintetizzatori plasticosi, non so [:-D] , ma poi si riprende da orgasmo!

Mi posso solo immaginare che potenza aggiunta potrebbe essere stato avere un coro di Mellotron vero in Duchess o Man of our times, mixato ben in evidenza al posto di un synth (non so se mi spiego bene [:-I] )
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Re: Duke commenti sull'album

Postby ant.landi » 23 Mar 2020, 18:16

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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 23 Mar 2020, 18:53

Ci pensavo proprio un paio di giorni fa mentre lo riascoltavo: sono 40 anni mannaggia...

Non male l'articolo di Zuffanti, sempre una certezza quando si parla di Genesis. Purtroppo constato però che è tra coloro i quali non sono in grado di afferrare il senso di Man Of Our Times. Noi del Club ce ne faremo una ragione. [;)]

Che noia quelle frasi tipo "il progressive non lo voleva più nessuno, tutti ascoltavano il punk"... Capisco benissimo cosa intende dire, ma mi hanno stancato.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Thomas Eiselberg » 23 Mar 2020, 20:09

Genere che paradossalmente, come lui stesso dice in un altro articolo, duro' solo qualche mese (quei "tutti" si stancarono subito evidentemente, per rivolgersi verso altri generi, fedelissimi [:D]) . Duke invece costituisce un primo abbozzo di quello che di li' a pochi anni sara' chiamato New Prog e sara' suonato da band di discreto successo (qualcuno insomma il Prog non lo aveva abbandonato). Pochi? Si, ma buoni sicuramente [:)]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 24 Mar 2020, 09:53

Esatto... Secondo me l'inquadramento storico di quel periodo va integralmente riscritto. Si ripetono ad nauseam considerazioni trite e ritrite che esagerano contemporaneamente sia in un verso che nell'altro. Mi attendo che presto o tardi giornalisti del calibro di Donato Zoppo lo facciano.

A mio parere il rock progressivo non è mai stato veramente un fenomeno di massa. Può sembrare che lo sia stato se uno guarda le foto di Villa Pamphili, ma io mi chiedo: siamo sicuri che tutti quei ragazzi fossero lì perché nei pomeriggi dopo scuola cercavano di sbobinarsi le linee di basso di Chris Squire o le armonie di Tony Banks? Una minoranza sicuramente sì, ed è quella che ancora adesso apprezza il rock progressivo. La maggioranza sicuramente no, e si trovava lì per fare casino e cuccare le ragazze, come avrebbe potuto fare altrettanto bene ad un concerto - che so - di De Andrè.

Anche i numeri a mio parere sono da mettere in prospettiva. Nursery Cryme non ha mai venduto come - tanto per dire - un disco dei Beatles o dei Queen. Andavano anche in classifica, non dico di no, ma i numeri erano completamente diversi. E occorrerebbe anche distinguere tra chi comprava (per tornare un attimo in tema...) Duke per ascoltare Man Of Our Times, e chi lo comprava per ascoltare Misunderstanding saltando tutto il resto.

Trovo veramente irrealistico che chi fino a pochi anni prima coltivava le melodie flautate dei Caravan poi, di punto in bianco, avesse tirato nel WC i dischi e si fosse messo ad ascoltare i Sex Pistols a tutto volume. A meno che non fosse uno schizofrenico o soffrisse di bipolarismo grave. La mia opinione è che si tratti di due pubblici diversi fin dal principio, forse anche di due generazioni diverse per quanto temporalmente abbastanza vicine. La distinzione è stata anche amplificata ad arte dalle case discografiche, che giunsero a coprire d'oro dei tossicodipendenti incapaci e futuri assassini come Sid Vicious.

La mia opinione, come dimostra appunto tutto il movimento neo-progressive, è che il vero pubblico del rock progressivo (esclusi cioè i modaioli a cui si può dare in pasto qualunque roba, tanto faranno solo sempre finta di capirla) non fosse esattamente una folla ma piuttosto un manipolo di persone, in parte anche onnivore e in grado di apprezzare tanti altri generi musicali, ma sempre in cerca ancora oggi di quel "qualcosa in più" che contraddistingue l'arte ben fatta dalla canzoncina da ascoltare mentre si guida distrattamente.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 24 Mar 2020, 13:54

pensavo che man of our times piacesse solo a me, invece scopro che sono stato il più parco di tutti...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Starless74 » 24 Mar 2020, 14:48

Come assai puntualmente e dettagliatamente riporta Mike Barnes nel suo recentissimo A New Day Yesterday — UK Progressive Rock and the 1970s (che consiglio vivamente a chi ha dimestichezza con l'Inglese, è uscito un paio di mesi fa), il punk, pur nato da istanze "genuine" come i Ramones (americani, nati nel 1974 e capostipiti indiscussi del genere), fu poi pompato ad arte da case discografiche e stampa musicale inglesi in un circolo vizioso nel quale si esaltava un presunto ritorno a "radici working-class" del rock in reazione a hippy e fighetti di scuola d'arte, collegi o architettura che narravano di "mondi immaginari" per sette, otto, venti minuti... La realtà è come sempre molto più complessa, a partire dal fatto che gli stessi "musicisti" punk erano anche loro giovani della middle-class cui vennero fatti indossare jeans strappati e che John Lyndon (aka Johnny Rotten dei Sex Pistols) fosse un fan dei Van Der Graaf Generator... La "grande truffa" di Malcolm McLaren ai danni dei Sex Pistols, poi, parla da sé.
Il buon Ian Anderson osservò acutamente che Rotten, con la sua posa sbilenca e lo sguardo torvo, gli ricordava il suo personaggio di Aqualung. [:D]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby rkive » 24 Mar 2020, 18:18

OUT OF TOPIC! [:)]

Se per ipotesi Mike e Tony avessero preso in seria considerazione In The Air Tonight, avrebbero potuto includerla nella Duke' Suite prima o dopo Duchess, rimuovendo il ponte con Behind The Lines o eliminando Guide Vocal.

Duchess avrebbe avuto un testo più sentimentale e In The Air Tonight una versione più breve e chiaramente diversa da Face Value.

Oppure sostituire una delle due ballad Alone Tonight o Please Don't Ask, con In The Air Tonight.

E' solo un pensiero buttato là...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 25 Mar 2020, 10:24

Starless74 wrote:Come assai puntualmente e dettagliatamente riporta Mike Barnes nel suo recentissimo A New Day Yesterday — UK Progressive Rock and the 1970s (che consiglio vivamente a chi ha dimestichezza con l'Inglese, è uscito un paio di mesi fa), il punk, pur nato da istanze "genuine" come i Ramones (americani, nati nel 1974 e capostipiti indiscussi del genere), fu poi pompato ad arte da case discografiche e stampa musicale inglesi in un circolo vizioso nel quale si esaltava un presunto ritorno a "radici working-class" del rock in reazione a hippy e fighetti di scuola d'arte, collegi o architettura che narravano di "mondi immaginari" per sette, otto, venti minuti... La realtà è come sempre molto più complessa, a partire dal fatto che gli stessi "musicisti" punk erano anche loro giovani della middle-class cui vennero fatti indossare jeans strappati e che John Lyndon (aka Johnny Rotten dei Sex Pistols) fosse un fan dei Van Der Graaf Generator... La "grande truffa" di Malcolm McLaren ai danni dei Sex Pistols, poi, parla da sé.
Il buon Ian Anderson osservò acutamente che Rotten, con la sua posa sbilenca e lo sguardo torvo, gli ricordava il suo personaggio di Aqualung. [:D]


l'apparenza può ingannare chi mastica soltanto prog [:D]

rotten è una specie di peter gabriel del punk [:D] basta vedere cosa ha fatto con i suoi PUBLIC IMAGE LTD., dopo la breve "parentesi" sex pistols [;)]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 25 Mar 2020, 10:39

rkive wrote:OUT OF TOPIC! [:)]

Se per ipotesi Mike e Tony avessero preso in seria considerazione In The Air Tonight, avrebbero potuto includerla nella Duke' Suite prima o dopo Duchess, rimuovendo il ponte con Behind The Lines o eliminando Guide Vocal.

Duchess avrebbe avuto un testo più sentimentale e In The Air Tonight una versione più breve e chiaramente diversa da Face Value.

Oppure sostituire una delle due ballad Alone Tonight o Please Don't Ask, con In The Air Tonight.

E' solo un pensiero buttato là...


Con una IN THE AIR TONIGHT e una EVIDENCE OF AUTUMN in più (ci metto anche la delicata OPER DOOR), avremmo avuto un album capolavoro degli anni ottanta [:0]

paragonabile, ora sì, a MELT, SECURITY e SO [:D] e agli altri capolavori del decennio (i due dischi dei JAPAN, NEW GOLD DREAM dei SIMPLE MINDS, AVALON dei ROXY MUSIC, VIENNA e RAGE IN EDEN degli ULTRAVOX, TANGO dei MATIA BAZAR, HEARTBEAT CITY dei CARS, THE HURTING dei TEARS OF FEARS, ORGANISATION degli OMD, BLACK CELEBRATION e MUSIC FOR THE MASSES dei DEPECHE MODE, RIO dei DURAN DURAN, i TALK TALK ecc.)
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 25 Mar 2020, 11:23

Montecristo wrote:
Starless74 wrote:Come assai puntualmente e dettagliatamente riporta Mike Barnes nel suo recentissimo A New Day Yesterday — UK Progressive Rock and the 1970s (che consiglio vivamente a chi ha dimestichezza con l'Inglese, è uscito un paio di mesi fa), il punk, pur nato da istanze "genuine" come i Ramones (americani, nati nel 1974 e capostipiti indiscussi del genere), fu poi pompato ad arte da case discografiche e stampa musicale inglesi in un circolo vizioso nel quale si esaltava un presunto ritorno a "radici working-class" del rock in reazione a hippy e fighetti di scuola d'arte, collegi o architettura che narravano di "mondi immaginari" per sette, otto, venti minuti... La realtà è come sempre molto più complessa, a partire dal fatto che gli stessi "musicisti" punk erano anche loro giovani della middle-class cui vennero fatti indossare jeans strappati e che John Lyndon (aka Johnny Rotten dei Sex Pistols) fosse un fan dei Van Der Graaf Generator... La "grande truffa" di Malcolm McLaren ai danni dei Sex Pistols, poi, parla da sé.
Il buon Ian Anderson osservò acutamente che Rotten, con la sua posa sbilenca e lo sguardo torvo, gli ricordava il suo personaggio di Aqualung. [:D]


l'apparenza può ingannare chi mastica soltanto prog [:D]

rotten è una specie di peter gabriel del punk [:D] basta vedere cosa ha fatto con i suoi PUBLIC IMAGE LTD., dopo la breve "parentesi" sex pistols [;)]


Ma infatti ha citato gli unici due che ritengo salvabili, sono esattamente gli stessi nomi che avrei fatto io. Rotten perché comunque poi ci ha dato dentro, e ha anche scritto un'autobiografia non "trash" anzi interessante sotto molti aspetti; e i Ramones perché comunque sono (erano, purtroppo...) simpatici e semplici e non si atteggiano a guru di chissà cosa.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Duke commenti sull'album

Postby windshield74 » 25 Mar 2020, 11:58

rkive wrote:OUT OF TOPIC! [:)]

Se per ipotesi Mike e Tony avessero preso in seria considerazione In The Air Tonight, avrebbero potuto includerla nella Duke' Suite prima o dopo Duchess, rimuovendo il ponte con Behind The Lines o eliminando Guide Vocal.

Duchess avrebbe avuto un testo più sentimentale e In The Air Tonight una versione più breve e chiaramente diversa da Face Value.

Oppure sostituire una delle due ballad Alone Tonight o Please Don't Ask, con In The Air Tonight.

E' solo un pensiero buttato là...


Nell'autobiografia uscita nel 2007 Tony dice che se l'avesse sentita non l'avrebbe scartata dall'album, anzi...
Phil tuttavia, nella sua autobiografia dice che era straconvinto di aver fatto ascoltare tutte le sue canzoni e che In the air tonight non l'avevano considerata da Genesis.
Tendo a credere più a Phil, visto anche gli scambi di battute post uscita.
Phil: "Ca**o, In the air tonight è prima in tutta Europa"
Tony: "Si, ma è fatta solo di 3 accordi!"
Phil: "Veramente sono 4!"
E da lì partiva il diverbio [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]

Poi, non so perché, hanno accettato una banale Misunderstanding...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 25 Mar 2020, 14:21

highinfidelity wrote:
Montecristo wrote:
Starless74 wrote:Come assai puntualmente e dettagliatamente riporta Mike Barnes nel suo recentissimo A New Day Yesterday — UK Progressive Rock and the 1970s (che consiglio vivamente a chi ha dimestichezza con l'Inglese, è uscito un paio di mesi fa), il punk, pur nato da istanze "genuine" come i Ramones (americani, nati nel 1974 e capostipiti indiscussi del genere), fu poi pompato ad arte da case discografiche e stampa musicale inglesi in un circolo vizioso nel quale si esaltava un presunto ritorno a "radici working-class" del rock in reazione a hippy e fighetti di scuola d'arte, collegi o architettura che narravano di "mondi immaginari" per sette, otto, venti minuti... La realtà è come sempre molto più complessa, a partire dal fatto che gli stessi "musicisti" punk erano anche loro giovani della middle-class cui vennero fatti indossare jeans strappati e che John Lyndon (aka Johnny Rotten dei Sex Pistols) fosse un fan dei Van Der Graaf Generator... La "grande truffa" di Malcolm McLaren ai danni dei Sex Pistols, poi, parla da sé.
Il buon Ian Anderson osservò acutamente che Rotten, con la sua posa sbilenca e lo sguardo torvo, gli ricordava il suo personaggio di Aqualung. [:D]


l'apparenza può ingannare chi mastica soltanto prog [:D]

rotten è una specie di peter gabriel del punk [:D] basta vedere cosa ha fatto con i suoi PUBLIC IMAGE LTD., dopo la breve "parentesi" sex pistols [;)]


Ma infatti ha citato gli unici due che ritengo salvabili, sono esattamente gli stessi nomi che avrei fatto io. Rotten perché comunque poi ci ha dato dentro, e ha anche scritto un'autobiografia non "trash" anzi interessante sotto molti aspetti; e i Ramones perché comunque sono (erano, purtroppo...) simpatici e semplici e non si atteggiano a guru di chissà cosa.


a me ad esempio i ramones non piacciono... preferisco i clash...

e l'album punk perfetto l'hanno fatto i blondie [8:-x]
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Re: Duke commenti sull'album

Postby rkive » 25 Mar 2020, 17:11

windshield74 wrote:
Nell'autobiografia uscita nel 2007 Tony dice che se l'avesse sentita non l'avrebbe scartata dall'album, anzi...
Phil tuttavia, nella sua autobiografia dice che era straconvinto di aver fatto ascoltare tutte le sue canzoni e che In the air tonight non l'avevano considerata da Genesis.
Tendo a credere più a Phil, visto anche gli scambi di battute post uscita.
Phil: "Ca**o, In the air tonight è prima in tutta Europa"
Tony: "Si, ma è fatta solo di 3 accordi!"
Phil: "Veramente sono 4!"
E da lì partiva il diverbio [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]

Poi, non so perché, hanno accettato una banale Misunderstanding...


Ok! [:)]

Però Misunderstanig sta molto bene dopo Man Of Our Times, perchè toglie un pò di tensione e ci rilassiamo un pò.

Quindi se per assurdo Tony e Mike volevano veramente In The Air Tonight, dovevano modificare tutta la set-list di Duke, ma non so come...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Gabri.drummer93 » 27 Mar 2020, 22:16

Duke per me è un disco fondamentale, come batterista mi continua ad ispirare tutt'ora. Suonano inca...ti al punto giusto e a livello di brani c'è un equilibrio perfetto tra i brani della band e i brani portati dai singoli membri. Mi aggiungo al club di Man of our times che reputo un brano geniale e trovo un peccato il fatto che non sia mai stata eseguita dal vivo. Chiudo con una domanda, ma la data di uscita di Duke qual'è? Sull'autobiografia di Phil ho trovato 28 Marzo, altrove su internet ho trovato 23 e 24 Marzo.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby rkive » 28 Mar 2020, 10:03

Montecristo wrote:rotten è una specie di peter gabriel del punk [:D] basta vedere cosa ha fatto con i suoi PUBLIC IMAGE LTD., dopo la breve "parentesi" sex pistols [;)]


OUT OF TOPYC!

Happy? Public Image Ltd.
https://music.apple.com/us/album/happy/714613480

Il nome di John Lydon "Rotten" mi ha ricordato una musicassetta che avevo acquistato per curiosità.

A quel tempo nel 1987 era quasi inascoltabile...
Ho ripreso i sample dell'album, e adesso ho cambiato parere.

Chissa se è stato un buon album...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Montecristo » 28 Mar 2020, 12:14

rkive wrote:Chissa se è stato un buon album...


i migliori sono metal box e flowers of romance
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Re: Duke commenti sull'album

Postby rkive » 28 Mar 2020, 13:54

Montecristo wrote:
rkive wrote:Chissa se è stato un buon album...


i migliori sono metal box e flowers of romance


Sia Metal Box che The Flowers of Romance mi sembrano molto vicini a Peter Hammil e Robert Fripp, quindi più sperimentali e del genere "new-prog" (spero di non dire eresie).

In confronto Happy? è quasi pop-rock, quindi più facile da ascoltare.
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Re: Duke commenti sull'album

Postby aorlansky60 » 06 May 2020, 16:21

@ HighInfidelity

caro Marco sono d'accordo quasi su tutto della disanima "brano per brano" che hai fatto nella tua recensione del 20 Marzo,
quasi su tutto, eccetto che su "Man of our times" (sorry, non potrò entrare nel club... [:D] ) che è quella del disco che non sono mai riuscito a capire fino a farmela piacere; invece ho sempre avuto un debole particolare per "Misunderstanding", cosa che magari farà trasecolare chi legge in relazione a uno come me particolarmente amante di prog-rock [anche] impegnato, ma il fatto è che in questa canzone pop, musicalmente avverto tutta la maestria di cui era capace Tony Banks nel creare la base di sostegno per il brano (come peraltro anche tu hai descritto) come altri esempi di canzoni apparentemente banali (per chi le ha giudicate tali, e so per esperienza che sono in tanti a farlo, ma non il sottoscritto) come TIME TABLE e A TRICK OF THE TAIL...

comunque, DUKE è davvero un gran bell'album, soprattutto nel suo inizio (la formidabile triade "Behind The Lines/Duchess/Guide Vocal"; come ben saprai Tony Banks ha un alta valutazione di "Duchess" considerandola uno dei suoi brani migliori di sempre, e qui non gli si può che dare ragione) che nella sua conclusione (l'altrettanto formidabile "Duke's Travel/ Duke's End" che giustamente hai descritto come "uno degli strumentali più maestosi della storia dei Genesis", giudizio con cui concordo.) [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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Re: Duke commenti sull'album

Postby highinfidelity » 06 May 2020, 16:44

aorlansky60 wrote:...come A TRICK OF THE TAIL...


...menzione oserei dire non casuale, in quanto a sua volta trattasi di canzone che anche i comuni mortali con un minimo di "manico" possono affrontare alla chitarra, e rendersi così conto di persona della fantasia e della finezza della sequenza di accordi e transizioni armoniche che la compongono. Difatti la reputo a mia volta un capolavoro del progressive di non-difficile ascolto (il "facile" è un'altra cosa ancora...).
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Re: Duke commenti sull'album

Postby Mad Man Moon » 29 May 2020, 07:00

Mah, personalmente ritengo Duke ancora su una buona linea. Il mio pezzo preferito è Turn It On Again , molto trascinante, ma adoro anche canzoni come Please don t Ask (il mio nickname mi identifica come un romanticone [:D] ) , detto questo la Suite è molto buona. Non condivido il pensiero di chi si fa tutti sti problemi riguardo ai capolavori con Gabriel e i primi due con Collins. In una classe non ci sono mica solo alunni che sono geni e altri schiappe! Duke è lì a metà. Di sicuro, poteva poi essere seguito da una linea sperimentale che che assorbisse gli anni '80 in modo molto più personale innnestandoli sul proprio suono : sto parlando di Mama ma anche di brani scartati (ahinoi) come Feeding the Fire. Se i buoni Phil, Mike e Tony fossero proseguiti di lì rinunciando a fare tutti sti soldi avrebbero conservato una dignità in quel decennio...(ou, poi se vi piace Invisibile Touch allora vi offendo, mi spiace [:D] [xx(]
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