cronache d'altri tempi

[emmevu68]

"la stampa" di torino ha digitalizzato l'archivio

nel 1975 ho trovato questo:

Baraonda e gravi incidenti per il concerto al Palasport

Diecimila hippies giunti da Ogni parte d'Italia Baraonda e gravi incidenti per il concerto al Palasport Già tre ore prima dello spettacolo pop dei Genesis una folla tumultuosa di capelloni premeva ai cancelli - La polizia è costretta ad intervenire con cariche e gas lacrimogeni per i tumulti e le sassaiole - Decine di feriti e contusi, auto incendiate Incidenti ieri sera al Palasport, in occasione del concerto del complesso inglese dei « Genesis ». Centinaia di giovani che erano rimasti al di là dei cancelli hanno cominciato a premere per entrare, ma sono stati respinti da polizia e carabinieri. Tra il fumo asfissiante dei lacrimogeni sono volate bottiglie, lattine, sassi, biglie d'acciaio grosse come noci I ì j i ,Due carabinieri, un agente :e decine di giovani sono ri- Imasti feriti e contusi, vetture in sosta sono state incendiate, qualche vetro è andato in frantumi. Già tre ore prima dell'inizio dello spettacolo, verso le 18, c'erano stati attimi di tensione. Circa duemila giovani, provenienti da ogni parte d'Italia (molti avevano il sacco a pelo in cui ave- vano trascorso la notte all'addiaccio) premevano sui cancelli per poter entrare, a stento trat- tenuti dalle forze dell'ordine. Si trattava però semplicemente di assembramenti provocati dalla smania di procurarsi un posto migliore, e dalla curiosità di as- sistere ad uno spettacolo che si svolge a Torino in un'unica edi- zione senza reDlica. Non era la prima volta tutta- via che il complesso inglese, for- mato da cinque elementi, si esibiva in città. Erano già stati qui l'anno scorso e vi erano ritornati perché « Torino è l'unica città do- ve la gente ascolta musica — come avevano dichiarato in una recente intervista — invece di ve- nier al concerto a fare chiasso. Qui ci sono appassionati veri che si comportano come tali. Per que stc — avevano sottolineato membri del complesso — evitia mo quelle città, come Roma e Milano dove in lassato si sono verificati incidenti ». I primi arrivi erano avvenuti in un crescendo costante lungo tutta la mattinata. Molti gli hippies, con chitarra a tracolla. Qualcuno, privo delle duemila lire del bighetto, aveva raccolto la somma necessaria avvicinando i passanti. Con la loro presenza i giovani avevano dato ieri alla città un volto diverso dal solito. Sembrava avere assunto improvvisamente l'aspetto di certe località inglesi dove in occasione di qualche concerto di musica pop i gio vani si rartlinann a miptiaia npr abitare ? "orc° ldoTSrM>preferit Come spiegare tanto successo? Purtroppo le emozioni si trasformano spesso in eccitazione frenetica e degenerano in baraonda. Prevedendo la possibilità di eventuali incidenti, polizia e carabinieri erano intervenuti in fcr- ze. Trecento uomini erano stati schierati all'entrata dei tre in- gressi principali attraverso cui i giovani venivano fatti entrare uno i alla volta. Sullo sfondo si intravvedevano cartelli inneggianti alla I musica pop, come mezzo di eì spressione politica. « La musica è j un punto di incentro, è ribellioi ne ». Numerosi i rappresentanti del ! gruppo underground « Re nudo » : di Milano. I Alle 22 l'atmosfera di Parco ; Ruffini era allucinante. Nel Pa-1 lazzetto dello Sport 1 giovani che ( ascoltavano in delirio il comples- ; , so po, all'esterno una sfranata ; : guerriglia. L'aria irrespirabile, sa- I tura di gas lacrimogeni, raggimi geva le abitazioni vicine, mentre gruppi di hippies mascherati at taccavano le forze dell'ordine lanciando ancora biglie d'acciaio. sassi, lattine e bottiglie. Esauri- I te le « munizioni » i comman 1 dos scomparivano nei boschetti : del parco o nelle strade vicine i per sfuggire alle cariche delle ] forze dell'ordine; ricomparivano ! pochi minuti più tardi, dopc essersi riforniti di mazze e prò- ] iettili d'ogni genere. ' Il bilancio dei primi scontri • era già grave. Oltre venti auto [tonneggiate, vetri in frantumi, feriti. Davanti ai cancelli nume ro 2 e 3 si succedevano le ca riche di carabinieri e polizia, seguito ù? contrattacchi dei dimo¬ stranti. Per disperdere i cinque cento rimasti sul campo di bat taglia le Volanti hanno iniziate un nuovo veloce carosello, Uno trentina di giovani sono stati fermati e portati in que stura per accertamenti, nei con frolli un diciottenne, Attilio Cer rutti, Collegno, via Castagneviz- za 5, è stato sorpreso con una : bustina di hashish e arrestato. ' i ' Già alle 18 il Palazzetto dello Sport al parco Ruffini era invaso da una strabocchevole folla di giovani

[Starless74]

Così iniziò il lungo embargo che privò l'Italia di molti concerti fino almeno al 1980.
A Led Zeppelin (Vigorelli, Milano), Santana, Zappa e King Crimson - per nominarne solo alcuni - andò anche peggio che ai nostri.[:-|]

Da una parte un'assurda strumentalizzazione pseudo-politica del fenomeno musica rock;
dall'altra - come l'articolo testimonia - il pregiudizio contro i "capelloni" (termine, già allora, vecchio di dieci anni).

[aorlansky60]

Quoto quanto scritto da Starless.

Quel periodo -in particolare quello della seconda metà anni 70 in italia- ormai dimenticato è ancora vivo nella mente di chi ebbe la sventura di poterlo vivere attraverso partecipazione diretta ad uno di quei disgraziati "concerti" o per chi ebbe modo -come me- di vederselo raccontato attraverso le cronache specializzate del tempo...

quello dei Led Zeppelin (insieme ad un altro di Lou Reed) fu forse l'episodio più caotico e drammatico, in cui non ci scappò il morto per puro miracolo...
Robert Plant dichiarò che "mai come in occasione del concerto al vigorelli, ebbe l'impressione di essere stato così vicino alla morte..."

[Supernaut]

Ricordo Franz Di Cioccio che, parlando dell'esperienza americana della PFM, disse quanto le cose fossero capovolte là rispetto al nostro paese: negli USA dovevi sbandierare ai quattro venti quanto il tuo complesso aveva guadagnato per avere credibilità, mentre in Italia era pericoloso far sapere quanti soldi facevi perché la gente pretendeva la gratuità della musica in quanto l'arte deve essere gratis e dava spesso battaglia in occasione dei concerti per ottenerlo.

[Starless74]

«Diecimila hippies giunti da ogni parte d'Italia»

Diecimila??? [:0][:0] Tutte "zecche" con la chitarra a tracolla e senza biglietto?? [:-D][:-D]

Ah, la «nera» dgli anni '70! Che ridere!!!

P.S. Notare come, a quel tempo, se ti fermavano con un pezzo di fumo in tasca finivi dritto in cronaca con nome, cognome e indirizzo [:0][:0] ...altro che privacy!

[Musical Box_93]

Spettacolo POP dei Genesis??????[:0][:0][:0]

[emmevu68]

quote:

---

Originally posted by Musical Box_93

Spettacolo POP dei Genesis??????[:0][:0][:0]

---

pure l'articolo di luzzato fegiz che sta sul libro di Giammetti parla di spettacolo pop riguardo a The lamb...forse era scritto che avrebbero chiuso la carriera facendo i fuochi su IT....

[smiroldo]

quello che oggi chiamiamo prog all'epoca era detto pop [;)]

[emmevu68]

quote:

---

Originally posted by smiroldo

quello che oggi chiamiamo prog all'epoca era detto pop [;)]

---

e quello che chiamiamo pop oggi, come verrà chiamato fra 35 anni?

[:-I][:-I][:-I]

[Romeo]

Prog[:D]

[emmevu68]

la teoria dell'eterno ritorno....

[aorlansky60]

ovverosia,

the "Eternal Caravan of Reincarnation" (questo era prog... quasi jazz... anzi new-age, di molto in anticipo...) [:D]

[windshield74]

quote:

---

Originally posted by Starless74

Così iniziò il lungo embargo che privò l'Italia di molti concerti fino almeno al 1980.
A Led Zeppelin (Vigorelli, Milano), Santana, Zappa e King Crimson - per nominarne solo alcuni - andò anche peggio che ai nostri.[:-|]

Da una parte un'assurda strumentalizzazione pseudo-politica del fenomeno musica rock;
dall'altra - come l'articolo testimonia - il pregiudizio contro i "capelloni" (termine, già allora, vecchio di dieci anni).

---

I cosidetti autoriduttori spesso e volentieri erano solo ragazzini viziati che si baloccavano a giocare ai rivoluzionari...
Erano gli stessi che, in nome di un fantomatico esproprio proletario, svaligiavano supermercati o negozi di abbigliamento, ma poi con il passare del tempo hanno capito che i soldi o il mondo dei genitori non era poi così male...[J-,][J-,][J-,][J-,][J-,]

Tornando alla musica, i Led Zep nel 1971 furono costretti a interrompere il concerto al Vigorelli ma due anni dopo, durante una tournee francese, quando i roadies si trovarono questi personaggi davanti agli ingressi che pretendevano di non far pagare il biglietto, li cacciarono via riempiendoli di botte (all'epoca sottrarre i soldi agli Zep era come farlo a Zio Paperone....)

Tornando all'articolo, interessante tra l'altro l'iniziativa de La Stampa, sembra proprio di stare in un'altra epoca....

[aorlansky60]

[:D]
già, già, Win, [;)]

"all'epoca sottrarre i soldi agli Zep era come farlo a Zio Paperone"
[:D]
tanto più che il loro manager avrebbe potuto benissimo fare da roadies o da buttafuori, dato il fisico che si ritrovava... [:D]

[emmevu68]

L'iniziativa de "La Stampa" è veramente interessante, encomiabile e di dimensioni notevoli ( tutto l'archivio, 5 milioni di articoli dal 1867 credo, disponibile gratuitamente ) anche se ovviamente a volte il sistema è lento...

comunque anche nell'82 fuori dal palasport si verificarono incidenti.Me lo raccontò mio padre che mi venne a riprendere e ho trovato conferma in un'altro articolo sempre de "La Stampa"...

la cosa curiosa è che più del concerto gli articoli erano incentrati sugli scontri.
anche l'articolo di luzzato fegiz, già citato, che dovrebbe essere un critico musicale, si riferiva più alle botte che agli aspetti tecnici e musicali dell'evento