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Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 10:05

Alla luce della nostra ovvia crescita non solo biologica ma anche intellettuale( dai, diamola per scontata), come ci appare
la scissione della band con la dipartita di Peter? Era inevitabile?
Peter sarebbe stato capace di trascinare la band verso
quel mood sonoro che ha contraddistinto la sua Produzione a venire, così come Phil è stato in grado di fare?
Che Genesis sarebbero stati quelli guidati da un Peter orientato verso la world music?
Non è che forse anche se solo per un pochino dovremmo ringraziare Phil per aver trascinato la band fino dove è arrivata, nel bene e nel male?
Infondo, dai, ATOTT, W&W, DUKE, e WCD, pur non essendo paragonabili per stile alle opere del passato.............

Cosa ha consentito che ciò accadesse, a parte il vil denaro, ovviamente, dai...
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Re: RIPARLIAMONE.

Postby 11mo Conte di Mar » 19 Apr 2012, 10:59

Questo gioco di "sliding doors" non è applicabile ai Genesis.
Nel senso che gli avvicendamenti all'interno del gruppo non furono conseguenti al caso o ad avvenimenti fortuiti.

Peter Gabriel e Steve Hackett erano (sono) caratterialmente battitori liberi. Poco adatti per stare a lungo all'interno di una band.
Soprattutto di una band in cui alcuni altri soggetti, sul piano compositivo e di indirizzo musicale, non avrebbero mai ceduto terreno.
Un nome: Tony Banks.

Il legame di amicizia tra Peter e Tony che creò la magia di quegli anni, negli ultimi tempi forse cominciava ad assomigliare
ad una pace armata. Peter non vuole confini, e Steve è uguale.
Con la differenza che Steve e Tony non avevano condiviso gli anni della scuola.
C' era stima e rispetto, null'altro.
Dopo che Peter ha aperto la strada Steve ci ha messo 2 anni per imboccarla.

Non so come avrebbe potuto evolversi il sound dei Genesis se per assurdo PG fosse rimasto.
Gia TLLDOB fu un piccolo distacco dal passato.
Avrebbero cmq abbandonato il prog a favore di arrangiamenti più asciutti.
Non avrebbero seguito il pop di Collins, il quale probabilmente se ne sarebbe andato presto.
Oggettivamente è una lotteria di ipotesi.

Ma per rispondere alla tua domanda: sono orgoglioso della carriera dei Genesis.
Sono orgoglioso dello status che hanno raggiunto, di averli potuti vedere in tutta
la loro maestosità a Roma al Circo Massimo.
Sono il primo a riconoscere che negli anni '80 si sono perduti ma l'alternativa
sarebbe avere un gruppo di 60enni che replicano loro stessi da 40 anni.
Un po' come Yes o Jethro, a cui riconosco tutta la coerenza artistica di questo mondo ma:
1) hanno anche loro sfornato il meglio 4 decenni or sono;
2) Continuano a suonare davanti a 3/4 mila persone.

Pur apprezzando Magnification, per citarne uno, non c'è gara con Fragile.
Allora se devo globalmente giudicare la carriera di queste storiche band, sto con i
Genesis tutta la vita...

E se c'è da ringraziare Phil, e sia...
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Re: RIPARLIAMONE.

Postby Thomas Eiselberg » 19 Apr 2012, 11:06

Perfettamente d'accordo [:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Re: RIPARLIAMONE.

Postby Zeppelin » 19 Apr 2012, 11:13

Secondo me ATOTT è stato un punto di svolta. Siamo alla fine degli anni '70 e il progressive, ormai, è destinato a scomparire. Il punk la fa da padrone ( [:-j] ), ma altre formule musicali inziano a far capolino: la fusion e la canzone melodica (diciamo quella più facile). Non è un caso che in ATOTT vi siano elementi progressive (ooviamente non potevano recidere con il passato di netto), ma anche di fusion (il finale di Dance on a Volcano, ma anche Los Endos in un certo senso) e, soprattutto, di una certa melodia che di lì a poco spodesterà quasi del tutto il sound Genesis che caratterizzò la produzione del gruppo classico. Basta sentire il modo in cui Collins canta le canzoni dell'era Gabriel: si avverte un certo gusto melodico, mieloso. Gabriel non le avrebbe mai cantate così. Qui sta anche la differenza fra il Collins batterista e il Collins cantante/compositore. Lui, come scrittore di canzoni, si scoprì per quello che lo rese famoso: un "pop-pettaro" ( [:D] ). In un certo senso, anche la bella Afterglow comincia a spezzare i legami col passato. Neppure il fatto che Hackett lasciò il gruppo fu un caso. E secondo me è fuorviante fondare il suo abbandono sul fatto che i Genesis scelsero Wot Gorilla? al posto di Pigeon (era Pigeon?). Infatti, leggendo il libro "Il fiume..." di Giammetti, pare che Hackett abbandonò il gruppo perché fu scelta una canzone piuttosto che l'altra. Ma mi sembra strano: Wot Gorilla? è puro progressive rock, non è una canzone come Follow you follow me.
Quindi, riprendendo le fila del discorso e tentando di rispondere a Pino, direi che l'abbandono di Gabriel e di Hackett sia stato dettato dai tempi ormai maturi: nel senso che il progressive era maturo a tal punto da dover cadere dall'albero. Forse i due non ritrovarono più nei Genesis quel superamento delle "stagnanti forme musicali" che convinsero il gruppo ad accogliere Hackett e che convinsero Hackett a farsi accogliere dai Genesis.
I tempi erano ormai cambiati e bisognava virare verso altri lidi: Hackett con la propria produzione musicale solista, Gabriel con la world-music e i Genesis con uno spudorato pop, il quale, se proprio bisogna evitare la parola "denaro", rientrava nelle capacità compositive dei tre rimasti. Anche qui sta la bravura di Tony e Mike (e poi di Collins): riuscire a comporre della musica utilizzando le più svariate tecniche compositive: dalle chitarre a 12 corde utilizzate senza ricorrere a semplici giri di accordi, alla composizione di assoli e temi di tastiere sorprendenti, all'uso eclettico e spettacolare del basso operato da un non-bassista fino alla (finalmente) ri-trovata capacità di sfornare hit su hit particolarmente zelanti sul mercato discografico.
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Re: RIPARLIAMONE.

Postby Zeppelin » 19 Apr 2012, 11:16

Oddio, sulla coerenza artistica di Jethro e Yes avrei da ridire. Hanno provato anche loro a virare verso il pop. Gli Yes ci sono riusciti con "Owner...", mentre i Jethro non ce l'hanno fatta. Ma ci hanno provato (c'è una canzone in particolare che potrebbe esser stata scritta apposta per le discoteche).
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 11:34

...e poi, c'è anche una dignità d'immagine. Un piccolo OT:
Effettivamente i G a Roma 2007, erano "guardabili" e in un contesto talmente prestigioso che donavo loro dignità, status e fisique du roule, insomma STAR a tuttotondo.
Ma avete visto Yes in giro nel 2012? Cris squire sembra la versione orrenda di Mikey Rourke dopo essere stato investito da un tritacarne. Howe sembra la caricatura di uno zombi di Thriller (M. Jackson) Suonano davanti a una trentina di persona in una birreria come le peggiori tribute band: ecchecc...o, un po' di dignità!
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 19 Apr 2012, 12:53

uhhh, cari vecchi argomenti... [:D]

io credo che a decidere del destino dei Genesis (come per ogni tipo di sodalizio e collettivo umano),
al di là di quello che ognuno di noi può o vuole immaginarsi,
siano stati semplicemente i caratteri e reciproci rapporti umani, ne più ne meno.

Quando penso a quel collettivo formato da personalità fortissime, reputo che la storia non poteva che svolgere in quella direzione, cioè di "rimanere in tre".

E non tre qualsiasi, ma quei tre che andavano più d'accordo reciprocamente; oltre al fatto, immedesimandosi in Phil e Mike, di riuscire a conciliare un ego fortissimo e deciso come quello di Anthony BANKS. Egli stesso ricorda che, dal momento in cui Steve Hackett lasciò la band, il processo decisionale legato a scelte di produzione ne beneficiò sensibilmente, in quanto erano di meno le menti coinvolte... più esplicito di cosi.

Peter GABRIEL possedeva-possiede una personalità simile a quella di Banks...
A livello artistico, è una specie di miracolo che siano riusciti a convivere per così lungo tempo, stesso discorso per quanto riguarda Steve Hackett.

A differenza di loro due, Phil possiede un carattere completamente diverso, più aperto alla diplomazia, e messo di fronte a Banks, anche Mike diventa sicuramente più accondiscendente.

L'unico rammarico, per quanto mi riguarda, è che Steve Hackett e Anthony Banks non siano riusciti a compendiarsi per più di due albums, pensando alla formazione a quattro. Perchè queste due menti creative erano/sono davvero straordinarie.

Penso che avrebbero potuto scrivere altre pagine importanti, insieme.

Ma con i se e con i ma...

@Zep: sono d'accordo su tutto quello che scrivi a proposito; unico appunto: non era forse che Steve si adombrò per l'esclusione della "sua" INSIDE OUT a vantaggio di YOUR OWN SPECIAL WAY di Mike??? [:-I]
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 13:05

eh già caro Alain...vecchi argomenti [;)] ...
Penso alla potenza tecnologica di oggi nelle mani di PG con la classe di TB, il drumming di PC e la complicità dei riff di MR, sostenuti dalla creatività delle invenzioni di SH: mammai mia qui siamo in un universo parallelo. Pensate solo per un attimo a cosa se solo avessero voglia di farlo indipendentemente dai riscontri econimici di facile ed immediata soluzione, queste Persone messe in sieme. Pensate per un attimo a cosa potrebbe venir fuori dalla pura creatività e dal puro amore per la musica nel rispetto delle loro capacità indipendentemente dai riscontri commerciali immadiati. Faccio fatica ad immaginarlo un simile nirvana.
Esplosioni colossali di musicalità pura, intensità, genialità, complessi giochi ritmici, inattese sonorità, eccellenti riproduzioni... eh vabbe [:(] [:(] [:(] [:(] [:(]
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Re: Riparliamone.

Postby Zeppelin » 19 Apr 2012, 13:11

Mah...secondo me non è detto Pino, ma credo che tu lo sottintenda. Seconodo me, una The Musical Box o una SUpper's Ready avrebbero dovuto nascere necessariamente in quel periodo lì (ani '70). Ora, con le tecnologie più avanzate etc. non è detto che la cosa si ripeta. Metti pure che, nuovamente insieme, non producano altro che ciofeche. Ma magari questo lo ammetti anche tu, seppur implicitamente. [;)]
E comunque sono d'accordissimo con il discorso su Howe e Squire. Inguardabili [:0]
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 19 Apr 2012, 13:20

ehh, ma "bisogna battere il ferro quando è caldo" (dice il saggio)...

quella potenzialità alla quale accenni, caro Pino, [:)] temo fosse relativa a tanti anni fà quando avevavo la mente ancora fresca e aperta ad ogni indirizzo artistico, pensando magari più ad esso che verso il "realizzo"(ci siamo capiti...).

I più tecnici qui mi confermeranno che eseguire dal vivo le partiture di THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY rappresentava ben altra cosa rispetto ai tour per gli albums "Genesis" e "Invisible touch"...

Steve Hackett e Peter Gabriel sono ancora piuttosto attivi e su livelli espressivi decisamente tosti, ma per quanto riguarda Banks e Rutherford non mi risultano ultimamente pervenuti, ed il buon Phil pare abbia ben altro -problemi di salute- con i quali fare i conti...
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 13:25

[:)]
Certo Zep.
Io però penso che un artista, ma meglio, un musicista, se lo è, lo è sempre.
Io per lavoro frequento decine di musicisti. La loro creatività è spessisimo direttamente relazionata al loro stato d'animo.
Conosco un artista che ha scritto oltre mille brani tutti più o meno in linea con la sua creatività. La sua crescita intellettuale (leggasi vecchiaia) ha trovato giovamento e anche ispirazione dalla disponibilità tecnologica consentendogli innanzitutto di creare in minor tempo e con meno fatica, di dar vita alle proprie idee supportato anche dalla tecnologia impensabile allora. Cosa voglio dire: che negli anni settanta, si usavano gli strumenti disponibili e la creatività era direttamente relazionata ad essi. Oggi, nuovi mondi sonori sono esplorabili e realizzabili senza praticamente limite. L'unico limite è la fantasia ed il talento: ora: io credo che il talento creativo in quei ragazzi sia rimasto sempre dentro di loro e che semplicemente nonhanno più voglia di "suonare". Ma se solo avessero voglia di farlo, verrebbero fuori grandi cose. Ammesso che lo vogliano davvero. Perchè che crea Tha't all, ha creato anche Cinema show, chi ha creato invisible touch ha creato anche Supper's ready. La creatività può essere deviata ed indirizzata. Se a Morricone chiedessi di fare la sigla per un cartone animato, farebbe una cosa coerente al progetto e che probabilmente somiglierebbe una ciofechina, se poi gli chiedo di farmi la sigla di Mediaset Premium, mi fa quella cosa che credo in molti abbiate sentito.
Chi ha scritto Bohemien rapsody, ha scritto anche Anothe one bust the dust; chi ha scritto Shine you crazy diamond, ha scritto anche Another brick in the wall.
Non dimentichiamocelo.
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 13:38

[:)]
Alain,
un musicista che tenga alla propria dignità, sa bene quando fermarsi e riconosce i propri limiti.
L'esercizio fisico, fa il resto. Non puoi suonare se non sei "allenato"; e se non sei allenato, però, potresti scrivere e far suonare altri al posto tuo.
E' la dignità compositiva che conta. Scrivere musica lo si può fare seduti sul cesso o comodamente in poltrona. Suonare davanti ad un pubblico implica altre cose oltre che alla prestanza fisica. E' complicato da esporre, ma i grandi compositori del cinema, allora, come fanno? I recenti film d'azione, sono supportati da colonne sonore vere e propri capolavori della dinamica della musicalità, dell'arrangiamento. Spesso sono persone che superano di gran lunga la sessantina: ecco: per fare buona musica serve il desiderio di scriverla e di volerlo fare. Poi la suonano gli altri, ma chissenefrega! Cioè se oggi mi venisse proposto di ascoltare un'opera scritta da Gabriel Banks e suonata dalla Contemporary Youth Orchestra, mi taglierei un braccio per ascoltarla. Faccio fatica ad esporre ciò che vorrei dire perchè le idee mi si accavallano mentre scrivo perchè è chiaro in me, che una Mente Geniale, ha sempre qualcosa a dire; la creatività a volte si allontana, ma poi ritorna.
Sono convinto che se Tony volesse potrebbe scrivere ancora delle parti eccellenti perchè a meno che non abbia i problemi fisici di Phil le dita sui tasti le premerà fino a novant'anni almeno. Ci sono decine di pianisti, saxsofonisti, musicisti 70/80enni che suonano ancora in giro per il mondo con tecnica sopraffina.
Insomma: se volessero, potrebbero ancora scrivere ottima musica. Basterebbe volerlo fare. E avere ancora fame.
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 19 Apr 2012, 14:23

"Insomma: se volessero, potrebbero ancora scrivere ottima musica. Basterebbe volerlo fare. E avere ancora fame."


È proprio Questo "il punto".

Se non è fame, chiamasi almeno "risposta" da dare al proprio ego ed orgoglio di compositore.

Ma è chiaro che ultimamente Anthony Banks non pensa molto ai Genesis ed ai suoi ex compagni; ha composto partiture di musica "classica" per un paio di albums ma non è andato oltre la reunion 2007; insomma, credo che attualmente in cima ai suoi desideri non figuri nessun progetto legato ai Genesis, ed ovviamente non ha senso parlare di "Genesis" in prospettiva futura se in esso non compaia il nome di A.BANKS... [:|]
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 16:04

Ah sfondi una porta aperta.
TB è indiscutibile. Credo che nessun elemento in nessuna band sia mai stato così unico. Un po' come Freddy Mercury, Keith Emerson, John Anderson,Dave Gilmour...
elementi così immensamente fidelizzanti e caratterizzanti che furono praticamente insostituibili nelle loro band. I queen senza Freddy? Inutili. EL&P senza Keiht? Inutili. Yes senza Anderson. Mah...Pink Floyd senza Gilmour, scherziamo?
Genesis senza Tony è inutile parlarne.
Ma se posso permettermi, credo che i TRE peones sopravvissuti, avevano generato un nuovo soggetto artistico inscindibile. La formazione a tre, per quanto, aveva un suo immenso carisma. Tanto è vero che sono andati avanti per quasi 30 anni. Così facendo hanno concretizzato un Soggetto univoco indissolubile.
Una persona nuova, di fatto che racchiudeva il talento e la creatività dei tre e che sfociava in Cose meravigliose come (faccio un unico esempio ma ne avrei decine) Duchess. Ma mi scappa di dire anche One for the vigne, e... e anche....e poi ancora...e... ma anche...e non dimentichiamoci di... e di... e che dire di...
ma allora... e vabbè ma allora anche...eee certo anche...e senti... [^]
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Re: Riparliamone.

Postby 11mo Conte di Mar » 19 Apr 2012, 16:05

Non ha senso parlare di Genesis in prospettiva futura.

.
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 19 Apr 2012, 16:29

11mo Conte di Mar wrote:Non ha senso parlare di Genesis in prospettiva futura.

.


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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 05 Jun 2012, 15:46

,,,però, ha senso parlare di Loro come musicisti che sono invecchiati, certamente, ma che restano pur sempre dei creatori di musica.
La musica la crei a seconda dello stato d'animo, beh ok, non sempre: per fare dance, lo stato d'animo deve essere assente [:D]
Spesso esso è vero, è stato assente dalle teste dei Nostri...Ma in fondo la loro anima è e resterà sempre legata ad uno stile se non ad un genere. Il genere con il quale siamo cresciuti, diciamolo, è invecchiato con loro e con noi. Loro 60 medi noi 50 o giu di li...ed è ovvio che oggi riproporre quel genere sarebbe probabilmente un azzardo se non fosse supportato almeno da qualità tecniche elevatissime (vedi Dream teather e simili) che per lo meno stupiscono con l'immensa tecnica; molto meno complessi ma pur sempre piacevoli ho ritrovato gli Styxx, certo azzardato definirli progressive, ma in molte loro composizioni trovo divertimento e godimento di qualità, ergo, buona musica, ma è davvero un altro discorso... Dicevo?

Ah sì.
Come già postato credo che l'anima, il motore che genera la creatività, sia strettamente collegato con l'involucro esterno che la contiene, il corpo. Il proprietario del corpo di Tony è la sua anima e da quell'anima potrebbe uscire grande musica se solo lo volesse, così come anche dagli altri. Non è una questione biologica, cioè non è perchè son vecchi che non scrivono più: è perchè non ne hanno proprio più voglia. Hanno dedicato la loro vita a quella cosa magica che era formata dall'insieme di noi e loro. Hanno esaurito il loro migliore tempo di qualità per stare con noi e ora credo sia giusto che si dedichino un po' a loro stessi, tutto quì. Perchè dico tutto ciò, beh intanto per fracassarvi un po', la bocce, [:-D] e poi perchè desidero rivalutare le loro immagini di vecchi ambigui legati solo al vil denaro alla quale spesso li ho associati... Perchè infondo non ho affatto bisogno di sentire "qualcosa di nuovo dai genesis" perchè in ogni disco che posseggo c'è sempre una traccia che è quella giusta per quel momento. Non mi serve un altro album, in quelli che hanno fatto c'è tutta la musica che mi serve. perchè riesco ancora ad amareque brani potenti come solo loro hanno saputo creare e che ancora oggi mi emozionano quando li ascolto; e perchè se ascolto Los endos, vedo un futuro proiettato fino ad oggi e sento un brano che sembra scritto ieri.
Mi piace talmente tanto che è la mia nuova prossima cover (già pronta all'85%)...
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Re: Riparliamone.

Postby steve63 » 05 Jun 2012, 16:29

Discorso non facile, ma ho avuto l'occasione di studiare abbastanza a fondo la storia dei Genesis (anche da punto di vista "personale") e ci sono delle cose poco considerate. Nel corso degli interventi che tengo di quando in quando sul gruppo, sostengo un particolare: la crisi sorta attorno a The Lamb avvenne quando i nostri avevano più o meno 24 anni e il sodalizio Genesis era una specie di "struttura paramilitare" [:-D] nel senso che nessuno di loro fino ad allora aveva mai fatto nulla di proprio. Come sarà successo a molti di noi con le famigerate "compagnie" di amici. Difficile entrarci, ancor più uscirne ("Perché non sei venuto fuori l'altra sera? Tradisci gli amici con la morosa... [:D] ). Poi, dopo la seconda metà dei vent'anni, tutti abbiamo sviluppato una vita sociale più ampia, variegata ed equilibrata.
Peter Gabriel era un mezzo passo avanti, si sentiva attratto dal mondo artistico con più indipendenza. E se ne andò. Poco dopo anche gli altri iniziarono progetti personali e lo stesso Steve Hackett lasciò il gruppo, facendo registrare - almeno all'inizio, quando il prog era ancora abbastanza vivo - un buon successo. Gli altri ci arrivarono dopo.
Che tra Banks e Hackett non corresse un'amicizia grandiosa è risaputo, tant'è che il buon Tony - una volta ritiratosi Gabriel per la reunion di fine decennio scorso - non pensò minimamente di fare un fischio a Steve Hackett, magari per rifare una sorta di "Seconds Out"... [:-!]
Al di là di questioni più o meno personali, ci sono passioni musicali con sfumature diverse: Phil Collins verso la black music e la fusion, Rutherford verso il pop (Mechanics docent...), Gabriel verso la canzone d'autore e poi la world music, Hackett sempre più convinto del prog, Banks che già tirava verso la sinfonica.
Negli anni successivi, nonostante una generale svolta di tutti i componenti, gli ex e i Genesis stessi verso il pop, non c'era gran terreno comune. Pensate ai Mechanics, ai (pochi) dischi solisti di Banks (Shortcut to nowhere), alla world di Gabriel, al prog a volte pop di Hackett, al pop a volte... pop di Collins.
I Genesis finirono forse dopo l'addio di Hackett... [xx(]

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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 05 Jun 2012, 16:40

Vi porto ad esempio una vita parallela tenendomi sul vago (capirete immediatamente perche').

Un caro amico di famiglia, uomo d'affari piuttosto facoltoso, si e' recentemente ritirato dal lavoro, ha venduto la simpatica vecchia motoretta con cui andava in giro e si e' comprato una lussuosa automobile da corsa, "sogno di tutta una vita", dice. Pochi mesi dopo e' caduto in una grave depressione che viene attualmente curata con forti psicofarmaci, che tuttavia non sembrano sortire effetto. E' mia ferma convinzione che se gli zingari gli rubassero la macchina e dei pirati informatici gli svuotassero il conto in banca tranne il necessario per comprare una motoretta, ossia s'egli tornasse effettivamente alla condizione di dover lavorare, vale a dire non ad uno stato di finta poverta' tanto ben descritto da Alberto Moravia ne "La Noia", guarirebbe molto rapidamente anche dalla depressione.

La mia opinione (non molto orignale, devo dire) e' difatti che la ricchezza ed il successo siano nemici giurati della creativita'. Non mi viene in mente alcun complesso che si sia riempito le tasche di denaro, o che magari non se le sia riempite ma abbia investito in tour faraonici, o che non le abbia ne' riempite ne' investito ma abbia avuto pretese da superstar come quella ad esempio di fondare una propria etichetta discografica (vera e propria pietra tombale per qualunque artista) e che come risultato abbia migliorato le proprie prestazioni. Tutti, direi senza eccezioni, ne hanno subito un danno creativo, spesso molto grave. Potrei fare un elenco di esempi eclatanti praticamente infinito che vi risparmio.

Ora, come si potrebbe (volendo) recuperare creativita'? Beh, ad esempio tornando a suonare gratis nei clubbini tanto per sentire il polso del pubblico. Grandi complessi in crisi di creativita' (Rolling Stones, U2, Def Leppard, anche qui l'elenco e' infinito...) di quando in quando lo fanno o lo hanno fatto. Oppure cambiare. Cambiare manager (magari i Genesis lo cambiassero! [:-j] ), cambiare produttore, ripartire da zero, sentire nuovi consigli e vedere cosa succede.

I nostri hanno deciso di fare esattamente il contrario. C'e' chi si e' ritirato in un paradiso fiscale per meglio conservare il proprio denaro, chi ha buttato tutto alle ortiche perche' un album aveva venduto "solo" due milioni di copie, e via discorrendo, le solite cose che sappiamo tutti. Certamente sono scelte lecite e, se vogliamo, anche non sindacabili da parte nostra. La mia difatti non e' una critica: ognuno della sua vita fa' quello che vuole; certo non devono risponderne a noi. Dico solo che personalmente non mi stupisco che dopo queste scelte la loro creativita' sia andata un po' a farsi benedire. [':-|]

Combinazione - quando si dice il caso - Steve Hackett, che viceversa ha scelto di fare la "vita dura", ha la loro stessa eta' ma e' un vulcano di idee e iniziative e si confronta continuamente con altri complessi piu' giovani e di altre nazioni. [:-I]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Riparliamone.

Postby Betelgeuse » 05 Jun 2012, 19:13

highinfidelity wrote: chi ha buttato tutto alle ortiche perche' un album aveva venduto "solo" due milioni di copie, e via discorrendo, le solite cose che sappiamo tutti.



Hai decisamente ragione! [^]
Quando penso a questa cosa di Calling All Stations, e al suo successo ( perchè di successo si deve parlare ), mi arrabbio un pò. A questo dobbiamo aggiungere una buona tournee europea, con le date nel nostro paese che, guarda caso, sono forse risultate le meno riuscite.
E, a parte la presunzione di qualcuno che, non guardando in faccia la realtà, pensava di fare il " botto " per la terza volta consecutiva, con 15/20 milioni di copie di dischi, o fare sold out in USA, nel contesto di un panorama musicale ferocemente trasformato, direi che la discriminante fondamentale per il tramonto dei Genesis, sta nel fatto che Phil, Tony e Mike sono diventati nel tempo degli uomini d'affari, dei manager. E all'intraprendenza, all'entusiasmo, ai progetti, hanno sostituito una cura maniacale nell'evitare, o ridurre al minimo, eventuali rischi legati alla loro immagine.
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 06 Jun 2012, 08:02

Betelgeuse wrote:Phil, Tony e Mike sono diventati nel tempo degli uomini d'affari, dei manager. E all'intraprendenza, all'entusiasmo, ai progetti, hanno sostituito una cura maniacale nell'evitare, o ridurre al minimo, eventuali rischi legati alla loro immagine.

Sottoscrivo: secondo me questa e' la chiave di lettura; salvo il fatto che aggiungerei ormai Peter Gabriel, che una volta sebbene con tempi biblici riusciva comunque a "spaccare", mentre ora registra cover di se stesso. [:-j]

Ma ripeto: e' un atteggiamento lecito, non e' che ne debbano rendere conto a noi. Certamente pero' non deve stupire che non stiano combinando nulla di buono.

Si guardi Banks: negli anni '70 usava l'Hohner Pianet quando nessuno sapeva cosa fosse, distorto per di piu', poi adotto' l'ARP Quadra praticamente da solo, anche come Hammond non usava i soliti B o C che usavano tutti ma una spinetta, la faceva passare dentro un phaser per chitarre, robe da pazzi, e i risultati si sentono ancora adesso! Piu' avanti cosa fece? Prese le Yamaha DX7 nel momento in cui persino io (tutto detto... [:(-(] ) le compravo, poi passo' ai synth Korg quando tutti passarono ai synth Korg, in tournee nel 2007 si presento' con la "solita" Oasys che usa anche l'orchestra Casadei... [xx(]

Insomma, la voglia di rischiare, di rimettersi in gioco, non c'e' piu'. Anzi: mettono in cantiere lavori con orchestre classiche (Banks, Gabriel): la vera pietra tombale sul rischio, sull'innovazione e sulla modernita'.
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 06 Jun 2012, 08:34

Interessanti le cose ed i concetti che hai espresso, High. [:)]

...i punti che vorrei discutere:


"La mia opinione è difatti che la ricchezza ed il successo siano nemici giurati della creatività "

sono d'accordo al 90% su questo; i casi opposti sono piuttosto rari, rimanendo in campo musicale e ancora più strettamente a quello dello "show bizz" pop-rock; quello più eclatante che mi viene in mente è quello dei Beatles, che avevano già conosciuto "fama, successo e denaro" e nonostante questo riuscirono a "cavalcare la tigre" ancora per alcuni anni, durante i quali addirittura diedero il meglio della propria creatività assoluta (il periodo 65-67), ma nella maggiorparte dei casi concordo : chi è riuscito ad arrivare allo "Champagne" difficilmente si rimette in discussione ed accetta di ritornare al "Lambrusco"; sotto questa metafora potrei indicare un lunga lista di nomi pop-rock che hanno tradito la propria creatività ed originalità per "i soldi" e la ricchezza .



"Non mi viene in mente alcun complesso che si sia riempito le tasche di denaro, o che magari non se le sia riempite ma abbia investito in tour faraonici, o che non le abbia ne' riempite ne' investito ma abbia avuto pretese da superstar come quella ad esempio di fondare una propria etichetta discografica (vera e propria pietra tombale per qualunque artista)"

Per i "tour faraonici" mi vengono in mente solo i Pink Floyd: nel periodo anni 70 guadagnarono davvero moltissimo con le vendite dei dischi, con le quali finanziarono delle tourneè e live-act davvero spettacolari(oltre che originali), che molti iniziarono a criticare proprio per la magnificenza e l'imponenza.

L'etichetta discografica personale si è effettivamente rivelata essere la "pietra tombale" dei Beatles; essa ha generato così tanti problemi arrivando perfino a minarne la loro solidissima amicizia reciproca, prima ancora che collettivo dedito a musica ed affari.



"Ora, come si potrebbe (volendo) recuperare creatività? Beh, ad esempio tornando a suonare gratis nei clubbini tanto per sentire il polso del pubblico. Grandi complessi in crisi di creativita' (Rolling Stones, U2, Def Leppard, anche qui l'elenco e' infinito...) di quando in quando lo fanno o lo hanno fatto. Oppure cambiare."

Cambiare...

Qui la vedo (molto)dura, proprio per quello che affermavo prima ("chi è riuscito ad arrivare allo "Champagne" difficilmente si rimette in discussione ed accetta di ritornare al "Lambrusco"); gli agi garantiti dalla ricchezza possono tramutarsi in una specie di droga alla quale non è affatto facile rinunciare, una volta assaporata...

inoltre, esiste un periodo specifico nella vita di ognuno, dal quale nessuno riesce a sottrarsi; intendo dire che nella vita c'è un tempo per ogni cosa: "c'è un tempo per una determinata cosa", terminato il quale ne inizia uno per una cosa diversa.

Quando sei giovane e magari intraprendi una carriera musicale che ti trova assetato di fama e gloria, sei disposto a fare di tutto (anche lavorare sodo 25ore al giorno) pur di arrivare, e come avvenuto nel caso dei Genesis non vuoi magari mai scendere a compromesso in quanto "credi" fermamente nella tua arte ed originalità... poi però il tempo passa ed inizi a ragionare, guardandoti intorno... tutto poco a poco cambia e si evolve... in un determinato momento, dopo che hai fatto i primi bilanci della tua carriera, arrivi a pensare e pubblicare un disco come "AND THEN THERE WHERE THREE" che ti concede i primi decisi consensi di pubblico, assai più elevati di quelli che ottenevi prima pur mettendoci il massimo della cura per quello che facevi e ritenevi più giusto e sensato... e ti accorgi che di conseguenza il tuo conto in banca inizia lentamente a lievitare e che il tutto si traduce in una prospettiva futura molto più solare ed allettante...

arriva un punto in cui è difficile, direi impossibile, rinunciare a tutto questo per tornare indietro a quello che eri e da dove sei partito.

Il caso dei Genesis, nella propria evoluzione musicale dagli anni 70 agli anni 90, è emblematico in questo.

[:)]
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 06 Jun 2012, 09:07

Interventi condivisibili.

Analisi, dettagli, continui ingrandimenti di frammenti, di pezzetti, di affermazioni, di errori, di genialità...Ormai ci limitiamo a sviscerare ogni singola lettera di ogni singola parola di ogni singola frase di ongi discorso; ogni atteggiamento, ogni affermazione, ogni smentita...
Credo che forse oggi avremmo necessità di una bella lunghissima esaustiva intervistona stile Mauriziocostanzoshow, in cui i TRE, dicessero le loro verità.
Che male c'è a godersi il risultato di una vita di lavoro? Nulla. Che male c'è a volersi divertire facendo tutt'altro, o peggio (!) suonando cose molto lontane da ciò che ti ha reso ricco? Nulla.
Consideriamo l'età, il desiderio lecito di vivere un po' per loro stessi e di evitare di essere "riconosciuti" per strada; consideriamo gli affetti, i figli, matrimoni falliti, amicizie poco frequentate, cene tra amici saltate, ferie con la famiglia saltate, pranzi e cene con i genitori, saltati. Consideriamo la vita di tutti i giorni nell'ottica di persone che quando lavorano, mettono in moto una "macchina" che costa centinaia di migliaia di dollari al giorno: roadies, tecnici, staf, produzione, service, catering, logistica, trasferimenti. Forse milioni di dollari. Ora, certo di soldi ne hai guadagnati, ma fai presto a giocarteli tutti con una tournee fallimentare, o con un disco che delude. Gli EL&P fallirono economicamente con la tournee di WORKS; addirittura un roadie mori per la fatica(così lessi su ciao2001...) Emerson dichiara che gli altri due lo odiarono perchè li aveva convinti a quell'impresa che mandò sul lastrico tutti.
Il timore di perdere ciò che hai ( e nel loro caso, è tanta roba...), probabilmente li spinge ad essere eccessivamente prudenti e a considerare chiusa la loro attività lavorativa, insomma sono in pensione e ci sta.

La mia riflessione è volta ad accettare questo status quo: dico solo che "volendo" con un piccolo studiolo in casa, ognuno di loro potrebbe solo per hobby continuare a scrivere musica.
Come fece Phil nel suo momento più intenso quando per il successo perse la famiglia e scrisse brani che ancora oggi ascoltiamo. Insomma, l'ispirazione rimane dentro l'anima di chi la custodisce, cioè il corpo. L'anima di Phil è sempre li dentro come quella di Tonym, Mike e gli altri...credo manchi solo l'attimo giusto, lo stato d'animo emozionale che spinga la creatività ad avere voglia di uscire allo scoperto per essere fissata su un hard disc.
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 06 Jun 2012, 10:49

...e come non essere d'accordo con quello che scrivi, Pino? [:)]

il fatto è che, comunque, per scelta "loro" dobbiamo abituarci all'idea di ragionare e parlare di "loro" in prospettiva passata più che presente o futura, almeno per quanto riguarda lo storico nome Genesis a noi tanto caro...

perchè è evidente che rispetto ad un certo impegno mostrato da tempo da Steve Hackett(attivissimo sia nel produrre cose nuove che proporle dal vivo), dall'altro ambito non arrivano segnali propositivi, con Anthony Banks più interessato a seguire il proprio filone "classico" inaugurato qualche anno fà piuttosto che pensare di ridare lustro al nome della sua celebre band, di cui egli detiene il marchio legale (insieme a Michael)...

Dici:
"dico solo che "volendo" con un piccolo studiolo in casa, ognuno di loro potrebbe solo per hobby continuare a scrivere musica."

...più o meno come ha continuato a fare per anni (meglio dire per lustri) Anthony Phillips?... che dimenticandosi di numeri e classifiche di vendita si è messo imperterrito a comporre musica per soddisfare sopratutto se stesso prima di considerare il pubblico potenziale? ...una scelta davvero nobile, lodevole e coraggiosa, indubbiamente... che non so fino a che punto possa incontrare però i favori di uno come Phil Collins che ha assaporato il significato dei "numeri uno" in classifica per molto tempo...
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 06 Jun 2012, 16:23

Non so nemmeno chi sia Antony Phillips... E ho detto tutto.

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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 07 Jun 2012, 07:00

[:D]

...è uno che ha un gusto finissimo e particolare anche nel scegliere i disegni per le copertine che vanno ad arricchire i propri lavori;
il mio avatar qui, per es. è una di esse.

[:)]
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 07 Jun 2012, 08:54

[:D] [:D]
ascolto solo musica creata da ricchi e molto snob musicisti che frequentano collegi molto esclusivi...

(Ogni riferimento è puramente voluto...) [:D]
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 07 Jun 2012, 09:21

Ma Ant lo e'...!!! [8D]
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Re: Riparliamone.

Postby pino lettieri » 07 Jun 2012, 09:30

Ricco?
Non parlo della ricchezza intellettuale... [:D]
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 07 Jun 2012, 09:33

Ricco... "di famiglia", come si dice! [8D]
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Re: Riparliamone.

Postby Thomas Eiselberg » 07 Jun 2012, 10:53

Ricco di sensibilità pure [:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 07 Jun 2012, 11:28

pino lettieri wrote:[:D] [:D]
ascolto solo musica creata da ricchi e molto snob musicisti che frequentano collegi molto esclusivi...

(Ogni riferimento è puramente voluto...) [:D]


[:D]
beh, ma Ant PHILLIPS rientra nella categoria che indichi, allora...

Fu proprio in uno di quei college "così esclusivi" (ma cosa te lo dico a fare? ...tanto so benissimo che conosci la storia meglio di me... [:D] )
che incontrò un certo (allora giovane) rampollo di nome Michael Rutherford col quale fece amicizia e costituì il primo sodalizio musicale... questi due poi all'interno dello stesso college furono incuriositi da un altra coppia di rampolli di belle speranze [:D] che di nome facevano Peter e Anthony... [:D]

...e pensare che nei primi Genesis, quelli fino a TRESPASS, Ant Phillips era visto da tutti gli altri della banda (Peter, Anthony e Michael) come "Il faro guida" principale... quando se ne andò per gli ormai noti problemi, il più colpito di tutti risultò essere Banks, che evidentemente non si era ancora caricato -come poi fece nel corso degli anni successivi- il peso delle responsabilità della band...
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Re: Riparliamone.

Postby Betelgeuse » 07 Jun 2012, 20:17

aorlansky60 wrote:...e pensare che nei primi Genesis, quelli fino a TRESPASS, Ant Phillips era visto da tutti gli altri della banda (Peter, Anthony e Michael) come "Il faro guida" principale


Vero. Era il leader dei Genesis, senza se e senza ma.
Però sarei veramente stato curioso nel vedere come il buon Ant avrebbe reagito ad un'ipotesi di successo commerciale, sia come solista che con la band.
Anzi, facciamo proprio un mini-sondaggio. Secondo voi, come avrebbe reagito? [:D]

Comunque, conosco poco della sua discografia solista.
Ho il vinile originale di " The Geese And The Ghost ", e lo tengo come un oggetto caro.
Se mi capita di trovare altre sue opere, però in CD ( l'unico piatto che avevo si è quasi rotto, e francamente non mi va di spendere 1000 euro per comprarne un'altro...sono questi i prezzi oggigiorno, vero? ), le acquisterò, sicuro.
Perchè Ant è uno di quegli artisti, la cui opera va giudicata e affrontata in due, e due soli, modi: o lo si ignora, oppure i suoi albums vanno acquistati nelle edizioni originali.
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 08 Jun 2012, 07:05

Betelgeuse wrote:1000 euro per comprarne un'altro...sono questi i prezzi oggigiorno, vero?

No.

Per un giradischi da audiofili "entry level" si spende meno di un terzo di quella cifra.
Per un giradischi senza tante pretese (da deejay) si spende meno di un decimo.
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Re: Riparliamone.

Postby Betelgeuse » 09 Jun 2012, 16:16

200/300 euro sarei disposto senz'altro a spenderli.
Ero convinto che ci fossero, in commercio, soltanto le marche " Premium ", come Thorens, e non, ancora oggi, quelle generaliste, e che, di conseguenza, il piatto fosse diventato un oggetto di culto.
Mi fa piacere che non sia così.
Mi auguro, comunque, che ogni nuova uscita preveda, prima o poi, la stampa, anche in edizione limitata, di copie in vinile. Sarebbe geniale. Ci vorrebbe, però, credo, un accordo di ampio respiro tra tutte le componenti dell'industria discografica internazionale.
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 11 Jun 2012, 07:54

Beh, veramente Rega E' un marchio "Premium" nel settore dei giradischi! [8D]

Ma volendo, se ti piace il marchio, anche Thorens ha degli entry level piu' o meno della stessa fascia di prezzo. [:-I]

Guarda che gia' adesso esce tutto in 33 giri. Steve Hackett Out of the Tunnel's Mouth - uscito (celo); Peter Gabriel Scratch My Back - uscito (celo); Phil Collins Going Back - uscito (manca); Steve Hackett Shrouded Horizon - uscito (celo); Squackett - uscito (manca).

In pratica l'unica delle pubblicazioni recenti che e' uscita solo in CD e' l'album di Mike & The Mechanics, tutti gli altri sono usciti anche in 33 giri. [:p] O per meglio dire: sono usciti "anche in CD" [:D]
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 11 Jun 2012, 08:34

...si, High ha elencato correttamente la diversa scala di prezzi attuali per entrare in possesso di un "entry-level" analogico; non serve investire 1000€ per entrare in possesso di una buona macchina, ma assai di meno.

Piuttosto, il poblema per chi intende inserirsi nel mondo del vinile è l'esatto opposto: una volta anche spesi quei 500€ per un lettore discreto, per chi parte dal nulla non possedendo vinili si prefigura una spesa notevole se si vuole dotarsi di un minimo di Lp tale da formare una piccola collezione... perchè gli operatori si son fatti (parecchio) furbi ed hanno alzato molto i prezzi ultimamente... [:-I] ...attenti anche alla qualità cui si va incontro se si sceglie di affidarsi ai mercatini, perchè ovviamente il materiale messo in vendita è quasi sempre USATO(sempre frutto dell'acquisto da parte di questi commercianti di intere collezioni private che utenti sprovveduti hanno voluto disfarsi...) con tutto il rischio che ne consegue (un vinile rovinato per una serie di motivi che non stò a spiegare è da ritenersi DEFINITIVAMENTE rovinato, non esiste macchina lavadischi di sorta in grado di riportarlo a nuova vita, diffidate di gente che intende farvi credere il contrario)...
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Re: Riparliamone.

Postby steve63 » 11 Jun 2012, 13:06

Qui mi sa che (oltre ad andar ancor più OT...) accendiamo un flame [>:-D] [>:-D] . Ho amato all'inverosimile gli Lp (anche se quelli italiani erano schifezze), ma ho salutato con favore l'arrivo del cd e del digitale principalmente perché essendo io un po' disordinato, un disco mi durava un paio di mesi... E poi vuoi mettere (al tempo, almeno...) dinamica, risposta in freq., etc etc.
Dopo aver sperato nel Sacd (super audio cd - 96 KHz/24 bit) ora... W la musica liquida. File fino a 192KHz che sono decisamente interessanti.

highinfidelity wrote:..........
Steve Hackett Out of the Tunnel's Mouth - uscito (celo); Peter Gabriel Scratch My Back - uscito (celo); Phil Collins Going Back - uscito (manca); Steve Hackett Shrouded Horizon - uscito (celo); Squackett - uscito (manca).


Steve Hackett Out of the Tunnel's Mouth - uscito (file, celo); Peter Gabriel Scratch My Back - uscito (file Hd, celo); Phil Collins Going Back - uscito (non m'interessa...); Steve Hackett Shrouded Horizon - uscito (file Hd, celo); Squackett - uscito (manca - anche a me...). [8:-x]

Penso che prima o poi aprirò un thread apposito...

Stefano
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Re: Riparliamone.

Postby highinfidelity » 11 Jun 2012, 13:24

No no, non parte nessun flame. Ne abbiamo gia' discusso tante di quelle volte... [:-I] Per me se si e' contenti di pagare soldi per avere in mano anziche' un bel disco dalla splendida copertina una manciata di uni e di zeri, va benissimo cosi'. A me sembra un fatto fuori dall'ordine naturale delle cose, ma come si sa DE GUSTIBUS... [;)] Se poi tu non ti ritieni in grado di mantenere in ordine un apparecchio che richiede alcune cure come un giradischi, tanto di guadagnato dal tuo punto di vista. Anche questo, personalmente, mi sembra un argomento dalle gambe corte: nonostante al contrario io sia una persona che ha un'estrema cura delle cose (difatti non ho mai cambiato un giradischi in vita mia) dall'introduzione del CD ho dovuto cambiare causa guasti irreparabili almeno sei lettori e 4-5 computer. Per cui oggettivamente non e' che abbia visto tutti questi vantaggi: il problema e' stato spostato dal disco alla macchina che lo legge.

Cio' che oggettivamente non corrisponde al vero e' invece il fatto che i CD introdotti dopo l'era storica dei 33 giri avessero piu' dinamica, anzi tutto al contrario avevano una dinamica che faceva letteralmente pena, prova ne e' il fatto che sono stati in seguito ristampati impiegando meglio la gamma dinamica. Il che puo' significare due cose: 1) i tecnici che vi lavorarono non capivano niente; oppure 2) i tecnici che vi lavorarono capivano benissimo e la cosa e' stata fatta con malizia onde vendere due volte lo stesso disco. In ogni caso si trattava di un'operazione non fatta a regola d'arte.
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Re: Riparliamone.

Postby aorlansky60 » 11 Jun 2012, 15:25

...avrei un sacco di cose da scrivere a proposito dell'ultima piega che la discussione ha preso, cercherò di limitarmi... [:)]

il CD prometteva (per mezzo dei suoi promoters, sia majors discografiche che produttori di elettronica) benefici rivelatisi non veritieri:

1) il CD è tutt'altro che eterno; se non maneggiato con cura si può rovinare come e peggio del vinile, con tanti saluti alla sua raccolta binaria di "0" e di "1"... vi assicuro che ne so qualcosa.

2) la pecca principale del progetto, vista in ottica audio, fu quella di limitare la sua risposta in freq. da 20Hz~20KHz;
nonostante qualcuno possa obiettare che l'orecchio umano arriva a malapena a percepire i 10/12.000Hz e quindi non sarebbe in grado di beneficiarne, occorre dire che una banda passante più estesa come quella assicurata dal vinile apporta un suono finale completamente diverso, meno "metallico"(e meno "inscatolato") ma molto più morbido e musicale; infatti, una delle correzioni tentate dai produttori che cercavano di imporre SACD e/o DVDaudio 10anni fà, fu prima di tutto una correzione di questo errore fatale, apportando una risposta in freq. assai più estesa ai nuovi supporti, ma ormai i giochi erano fatti, nel senso che tale messaggio non è stato recepito.

Tutto questo prima ancora di affrontare un altro lato in cui il CD perde la battaglia contro l'LP: quest'ultimo ha una veste grafica -packging di copertina e cotillions vari- che il CD nemmeno si sogna... le generazioni di ascoltatori appassionati di rock che sono nati con il digitale solo ora (che il vinile stà tornando di "moda") si accorgono di questa enorme differenza e di come i loro padri, a parità di passione, hanno vissuto un era decisamente diversa.

l'unico lato a vantaggio del CD stà nella sua comodità d'uso, più piccolo e più facile da maneggiare del corrispettivo LP, oltre al fatto che non occorre "cambiare facciata", cosa che conoscono bene tutti gli appassionati del vinile.

Alla fine del discorso, la cosiddetta rivoluzione digitale si è rivelata come una solenne fregatura per gli amanti e consumatori di musica riprodotta (che già disponevano di un ottimo supporto, praticamente eterno se maneggiato e letto con cura e dalle notevoli potenzialità tecniche quando letto da macchine adeguate) ed una montagna d'oro colossale irripetibile per i promotori del CD, che grazie ad una ventilata superiorità di esso rispetto al vinile riuscirono perfino a giustificare ai consumatori il suo costo finale più elevato rispetto al corrispettivo vinile. Da ridere...

Non c'è da stupirsi che il fenomeno della musica liquida stia a poco a poco soppiantando il supporto fisico CD: a parità di prestazioni finali (ma i più informati sanno bene che un file liquido ad alta risoluzione su memoria fisica è più performante del corrispettivo file su CD che deve essere necessariamente letto da un unità ottica laser) se si può risparmiare su quell'inutile ed orrenda copertina packaging che correda il CD, allora ben venga!
[:)]
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