Riassunto

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Riassunto

Postby pino lettieri » 18 Feb 2013, 16:26

Ne parlavo con un mio amico..."...ma come faccio a dirti quale brano li identifica meglio in assoluto?..."

Esiste un brano, uno solo, soltanto uno che sia capace di raggruppare, raccogliere identificare lo stile, il genere, insomma che ci faccia poter dire"Questo è genesis" ?
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Re: Riassunto

Postby Salmacis » 18 Feb 2013, 17:21

Supper's Ready, perché se non ha lei tutto non so cos'altro potrebbe. Ma dato che è troppo scontato, che di esempi ce ne sarebbero tantissimi, e che un neofita potrebbe non gradire brani troppo lunghi, ti dico Can-Utility. Assolutamente Genesis, secondo me.
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Riassunto

Postby chvfrc » 19 Feb 2013, 10:54

Dancing with the moonlight knight!!!!
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 19 Feb 2013, 11:16

[:)]
Ok, ma perchè?
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Re: Riassunto

Postby chvfrc » 19 Feb 2013, 11:25

perchè si! [:D]
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 19 Feb 2013, 11:33

[:D] [:D]
Dai... accendiamo il fuoco delle discussioni:
Il tema, l'arrangiamento, il disegno sonoro, l'atmosfera.
Ogni brano dei G, è caratterizzato da forti dettagli che ne personalizzano l'essenza strutturale;
Dance on vulcano con quell'intro drama molto efficace che si sviluppa in tutt'altro, positivo per poi spofondare nel classico 7/8 cattivo e dark...
Quali sono gli elementi che vi "acchiappano"?
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Re: Riassunto

Postby chvfrc » 19 Feb 2013, 11:42

pino lettieri wrote:un brano,... capace di raggruppare, raccogliere identificare lo stile, il genere,

la risposta è nella domanda.
per me il brano è quello. Quel che contiene è TUTTO
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 19 Feb 2013, 12:35

[:)]
Beh, sì, ammetto, c'è proprio tutto.
Arpeggi, mellotron, cambi scena, ritmo, dinamico, lento, aggressivo, drama, epico, leggiadro, memorabile...
La summa, delllo stile genesisiano. Vero.
Tempo fa, ci si era arenati in una disquisizione simile. PErchè anche in altri brani si ritrovavano le molteplici sfaccettature riconducibili allo scenario descritto (Stile, suoni, melodie, cambi tempo, epicità eccetera...) al punto che ci si domandasse fino a che punto allora si potessero allontanare dubbi sul fatto che quello stile non fosse un "piegarsi su se stessi", un riproporre le "cose" sicure , arpeggi, cambi tempo eccetera, per aggradare commercialmente i fans: infatti al primo vero cambio stilistico importante, DUKE, lo scandalo prese copro. Quindi: o si piegano su loro stessi e sugli stilemi classici riproponendo un genere che però diventa un noioso e poco innovati modo per raggiungere il certo destino del declino come accaduto a Jetro, tanto per citare un nome e molti altri letteralmente spariti, oppure spingersi al di la dello schema fortunoso precedente, per raggiungere lidi stilistici magari meno "alti" ma certamente più adeguati ai tempi per restare sugli albori per quasi quarant'anni....
Ora senza voler dissacrare, senza voler ingiriare, senza voler mortificare la creatività e la genialità di "quegl'anni", e il Brano Dancing with the moonlight", che è senza dubbio un ottimo esempio di progressive di profilo alto, a questo punto fatte le dovute considerazioni precazionali orientate a prendere in considerazione gli elementi più concreti legati al "periodo di pubblicazione" dello stesso, alle mode di quei tempi, ai generi musicali di quel periodo, alla stessa predisposizione mentale dei fruitori del temppo ella musica in generale, allo stile di vita di quei tempi, al modo stesso in cui si fruiva la musica (chiusi in stanza con lo stereo a manetta, senza Face boock, e cose del genere)...mi viene da fare un parallelo con un brano apparentemente diverso ma che di fatto non lo è perchè racchiude l'architettura compositivistica primordiale: DRIVE THE LAST SPIKE. Non credo sia sacrilego, contrapporre le due opere analizzandole dal mero punto di vista stilistico rapportandole ed alloccandole nei periodi temporali in cui furono pubblicate. Ovviamente si può essere più emozionalmente affezionati a l'una piuttosto che all'altra: ma ciò non toglie il medesimo valore e spessore compositivistico. In entrambe le opere rimane il residuo di fondo di una creatività aperta alle architetture compositivistiche non fini a loro stesse, non c'è boria, non c'è supponenza; ma tanta voglia di fare suono e musica. In entrambe c'è musicalità prorompente, cambi scena inattesi anche se semanticamente indotti. Insomma i Genesis di quaranta anni fa, sono gli stessi di venti anni fa. LA creatività si evolve con la crescita intellettuale, le posizioni sociali, la fusione delle culture, le proprie attitudini e ovviamente i propri bisogni economici e commerciali.

Innessun album dei genesis, passato o recente, ho intravisto disonestà intellettuale. Dico questo perchè è fin troppo facile anche se un po' superficiale, bollare come mero proposito commerciale a fare cassa, l'uscita di album come Abacab, WCD, e simili.
Non credo che a Tony mancassero le capacità creative per generare nuovi scenari epici in cui far urlare i cori del mellotron. Ritengo al contrario che esigenze commerciali prima di tutto, questo sì, ( che male c'è?) ma anche di tipo cultural/sociali, abbiano indotto al "famoso e deprecato" cambio di rotta della band. Il genere romantico/tormentato/epico/progressivo dei primi straordinari capolavori della Band non avrebbe potuto sopravvivere oltre gli anni ottanta e inevitabilmente anche per loro il declino nelgli anfratti bui del dimenticatoio sarebbe stato inevitabile e precoce come lo è stato per tanti gloriosi gruppi dello stesso periodo...
Vabbè forse (come al solito) sono andato OT, scusate... [I8)]
Si faceva per chiccherare... oh, tutto IMHO.
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Re: Riassunto

Postby chvfrc » 19 Feb 2013, 14:07

pino lettieri wrote:[:)]
Quindi: o si piegano su loro stessi e sugli stilemi classici riproponendo un genere che però diventa un noioso e poco innovati modo per raggiungere il certo destino del declino come accaduto a Jetro, tanto per citare un nome e molti altri letteralmente spariti, oppure spingersi al di la dello schema fortunoso precedente, per raggiungere lidi stilistici magari meno "alti" ma certamente più adeguati ai tempi per restare sugli albori per quasi quarant'anni....

non condivido praticamente nulla di quello riportato sopra
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 19 Feb 2013, 15:43

Salmacis wrote:...ti dico Can-Utility. Assolutamente Genesis, secondo me.



Appoggio decisamente la candidatura. [:)]

Questo brano è solitamente quello che propongo come perfetto esempio compiuto di "Prog" style(l'altro è THE MOON IS DOWN dei Gentle Giant), senza necessariamente essere diluito all'esasperazione, com'era alla moda dei tempi (con questo non voglio dire che SUPPER'S READY difetti in questo, è che molte altre bands dell'epoca ci "marciarono" allegramente, cosa che non è riconducibile ai Genesis).

A parte che è un brano straordinariamente BELLO, e che contiene uno dei suoni di Banks più belli di sempre ("metafisico" come amo definirlo, il mellotron che irrompe elevandosi come una cattedrale gotica dopo la prima parte cantata, sorretto dal drumming di Collins e dalle chitarre ritmiche) questo brano di 5minuti, per la quantità di note e cambi di tempo tipici del prog oltre che nell'architettura complessiva, è in grado di dare "la paga" a molte suites dalla durata di una facciata di Lp che però con contengono l'acume compositivo ed il gusto di Banks & C.
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 19 Feb 2013, 16:00

chvfrc wrote:
pino lettieri wrote:[:)]
Quindi: o si piegano su loro stessi e sugli stilemi classici riproponendo un genere che però diventa un noioso e poco innovati modo per raggiungere il certo destino del declino come accaduto a Jetro, tanto per citare un nome e molti altri letteralmente spariti, oppure spingersi al di la dello schema fortunoso precedente, per raggiungere lidi stilistici magari meno "alti" ma certamente più adeguati ai tempi per restare sugli albori per quasi quarant'anni....

non condivido praticamente nulla di quello riportato sopra


[:)] E' il bello del Forum.
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Re: Riassunto

Postby Betelgeuse » 19 Feb 2013, 16:11

Anch'io, come Nadia, scelgo decisamente Can-Utility And The Coastliners.
In quei 5 o 6 minuti c'è la Summa, il Ragù, dell'arte genesisiana.
E non c'è nessuno dei 5 musicisti, che non abbia un ruolo di assoluto protagonista, anche Peter, che pure canta solo poche parole: ma, ed è inutile nasconderlo, il bello del brano sta soprattutto nelle spettacolari fasi strumentali e ritmiche.
E' sicuramente il brano dei Genesis più bello, tra quelli non appartenenti alla categoria suite et similia.
Ed è assolutamente bizzarro che sia stato ignorato così dal vivo. Posso capire dopo il 1976, ma il fatto che sia comparso, e poco dopo fuoriuscito, in alcune fasi del tour 1972, e tra l'altro in alcune occasioni presentato con il titolo ufficiale, in scaletta, di Bye Bye Johnny, la dice lunga su come sia stato trascurato.
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Re: Riassunto

Postby chvfrc » 19 Feb 2013, 16:55

Personalmente avvicino troppo le sonorità ci Can Utility a Trespass, che probabilmente non c'azzecca per niente, ma che me lo ricorda. Ed avendo preferenze per i suoni puliti e meno chiusi di Selling England, rimango dell'idea che Dancing (più ancora che Firth o Cinema) sia onnicomprensivo di quello che fosse il loro suono e modo di comporre, con crescendo sia di dinamica che di mood
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Re: Riassunto

Postby Betelgeuse » 19 Feb 2013, 18:40

Al minuto 4.12 c'è un bellissimo controtempo, forse la frazione di secondo più entusiasmante di tutta la discografia dei Genesis:

http://www.youtube.com/watch?v=VESWwWPY4-A
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Re: Riassunto

Postby Salmacis » 20 Feb 2013, 12:27

Ecco, ringrazio Aor e Betel per aver brillantemente spiegato quello che io ho solo introdotto [;)]
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Re: Riassunto

Postby Montecristo » 20 Feb 2013, 14:50

appoggio anch'io can-utility a sorpresa.
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 21 Feb 2013, 11:09

Betelgeuse wrote:Al minuto 4.12 c'è un bellissimo controtempo, forse la frazione di secondo più entusiasmante di tutta la discografia dei Genesis:

http://www.youtube.com/watch?v=VESWwWPY4-A


Concordo, è una chicca, una battuta in 5/4, che dona eleganza. I tempi dispari, in quel periodo hanno caratterizzato un po' tutta la scena prog mondiale, certo, ma è pur vero che i G, ne hanno fatto una spece di marchio di fabbrica, un grimaldello per scardinare dogmi compositivistici sui quali molti si erano seduti e che in seguito hanno provveduto a ricalcare. La differenza creativa ed il livello di maturità musicale dei G, si evidenzia nel sapiente uso mai superfluo di questo elemento.
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Re: Riassunto

Postby Dalex_61 » 27 Feb 2013, 23:16

Tornando alla richiesta iniziale di Pino Lettieri, trovo difficile individuare un singolo brano e definirlo la quintessenza del suono Genesis per il semplice fatto che la caratteristica di questo gruppo è stata la costante evoluzione o, almeno, trasformazione. Certo, ci sono caratteristiche molto genesisiane e se ne è già parlato in questo thread e altrove, però ogni album ha un sound suo immediatamente riconoscibile che ci fa dire: "Ah, questo è Genesis epoca Nursery Cryme!" oppure "Questo pezzo riassume l'anima di Trespass" o ancora, perché no, "Qui c'è il suono tipico di We Can't Dance". Per ogni album, quindi, saprei indicare un brano che ne racchiude il carattere, ma no, non riesco a trovare un pezzo solo che riassume i Genesis. Nemmeno "Supper's Ready", che pure è quello che preferisco. [:-I]
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 28 Feb 2013, 09:45

Buona considerazione, condivisibile. La penso proprio come te. Ogni album racchiude un universo di atteggiamenti che i nostri hanno assunto durante il percorso che li ha portati fin dove sono arrivati. Amo Duke, Foxtrott, Selling, ATOTT nella stessa misura in cui amo WCD, W&W, ATTAT. Non sono mai stato capace di trovare la quintessenza in un brano univoco. Potrebbe essere Dance on vulcano, perchè racchiude proprio tutti gli stilemi, potrebbe essere Supper's perchè oltre a questo include anche la "lunghezza" caratteristica tipica del prog del periodo... [:-I] ma in realtà poi ascolti Cinema show, FOF, e pensi le stesse cose...
Chi ha proposto questa domanda dovrebbe passare per le armi... [/:-|] [:D] [:D] [I8)] [&:-S] [;)] [^] [8:-x]
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Re: Riassunto

Postby Zeppelin » 01 Mar 2013, 18:47

Ehi ehi...io ho un problemone.
Appena ho letto la richiesta di Pino due cose mi sono apparse davanti agli occhi (o per meglio dire alle orecchie), solo che queste due cose mi sembrano contrastare.
Ora, concordo alla grande con Nadia. Can-utility (tralasciando Supper's) è Genesis in tutto e per tutto. E' una perla incastonata in una perla gigante che si chiama Foxtrot.
Però, se dovessi dire qual è la quintessenza dei Genesis...bè io penso, e non so perché, a Eleventh Earl of Mar. Quel suono di tastiera è Genesis, quasi troppo Genesis. [:-|]
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 04 Mar 2013, 08:09

secondo Zep, quindi :

Eleventh Earl : Genesis = Genesis : Banks

per il periodo di "Eleventh Earl"(è uno dei brani di W&W dove risaltano maggiormente le tastiere...), teorema giusto tutto sommato.

Dopo la fuoriuscita di Gabriel dalla band, gli equilibri interni si erano spostati : assente l'alter ego più potente(Peter, appunto) che lo poteva bilanciare, Banks aveva assunto la regia : in A TRICK OF THE TAIL firma praticamente tutti i brani (da solo o in coabitazione) e in W&W la presenza delle sue tastiere diventa anche più preponderante, fino a caratterizzare il sound dell'album...
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 04 Mar 2013, 10:40

I genesis, IMHO, sono sempre stati una specie di collettivo di egregi compositori e discreti esecutori. Non particolarmente virtuosi nei loro singoli strumenti, ma ovviamente sufficentemente preparati per quanto fosse necessario ad ottenere quell'alchimia compositivistica che li ha caratterizzati dai primi vaggiti fino alla "morte". Negli anni ottanta, c'era una band, Skyy, composta da turnisti eccezionali. Il loro sound era un po' freddino, ma piacevole e suonato bene. Li dentro, entravano ed uscivano musicisti eccezionali. Come per gli Skyy, "Genesis" è stato un "LOGO". Che ha raggruppato menti eclettiche e straordinarie. Senza insistere troppo su questo parallellismo, si può serenamente affermare che il questo collettivo, il collante fosse senza ombra di dubbio lo stesso trasporto verso approcci armonici e stilistici perfettamente condivisi tra di Loro. Il genere, lo stile, l'orientamento compositivistico, ero indirizzato verso un' univoca direzione.
Nessuno nei genesis è mai stato più determinante di un altro. La musica dei genesis è il risultato dell'amalgama costituito dalla condivisione di uno stesso "spazio" compositivistico. Ovvio che presi singolarmente un qualche "rimando" al genere ci sia in ognuno di loro. Ma è pur vero che le singole attività dei singoli componenti all'orquando si sono esibiti in "lavori" singoli, evidenziasse notevoli distanze col genere "genesis" e quando queste distanze si assottigliavano, ciò accadeva per puro calcolo commerciale. Ciò risulta evidente in alcune composizioni dei Meccanici ed in alcune di Tonyno, ma non in modo così spiccato in quelle di Philippo.
In soldoni, ogni componente dei genesis solo per il fatto di essere presente in fase di creazione in sala prove, costituiva concretamente parte fondamentale nel risultato finale della composizione. Ciò risulta evidente nel cambio di rotta sonoro, arrangiamentistico e compositivistico avvenuto quando Steve, ha lasciato la band. Niente chitarra? Molte più tastiere. Un certo sbilanciamento evidente, certo ma impossibile non percepire l'anima creativa dei genesis. Intendo dire che se nei genesis ci fosse stato un Mauro Pagani al violino e alla contribuzione compositivistica, il sound dei genesis avrebbe acquisito una caratteristica complementare caratterizzante. Se poi come successo per Peter e Steve, Mauro avesse lasciato i genesis, la creatività si sarebbe "adagiata" come accaduto, su orizzonti alternativi all'uso degli strumenti di quelle Persone, ovvio, ma avrebbe continuato ad esistere utilizzando il talento di quelli rimasti.
UN po' come accade con chi (per sua sfortuna) perde la vista: si acuisce il "senso" dell'udito portandolo a performancess inattese insospettabili. Quando nei genesis si perde un elemento "fondamentale" la band come in un virus si rimodella alla nuova conformazione, assume un aspetto leggermente diverso, ma resta ciò che è.
Resta inteso che come sostengo da sempre l'unico elemento davvero insostituibile della band sia solo ed esclusivamente Tonyno.
Nella prima fase di conformazione e creatività della band, i "pesi" nell'apporto alla formazione del sound e della composizione, erano pressochè equilibrati e ricalcavano un certo standard nella costituzione dei brani tipico di quell'epoca in cui dopo le strofe, i ritornelli, arrivavano gli assoli o le parti di chitarra e nel loro caso, di tastiere. Uno schema tipicamente rockettarolo che è andato bene per molti anni ma che nel caso dei genesis si è dovuto per ovvie ragioni modificare per dare spazio a nuove frontiere arrangiamentistiche superate in maniera egregia dalla band e mi riferisco all'inserimento strutturale della gestione dei groove della band della 808 roland, credo quasi in concomitanza di un altro grande di quel periodo joe jackson che ne fece uso e marchio di fabbrica col brano Steppin out album Night and day del 1982 mentre il mondo strautilizzava le DMX obehreim e LIN drums...
I Genesis come collettivo di immensi creatori di suggestive atmosfere, che poteva sopravvivere anche "senza un arto, per capirci, perchè "modulare". La band si adeguava alle nuove condizioni, del collettivo e soprattutto del mercato. Ed hanno sempre avuto ragione loro...
[:)]
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 04 Mar 2013, 14:19

Pino scrive:
"Resta inteso che come sostengo da sempre l'unico elemento davvero insostituibile della band sia solo ed esclusivamente Tonyno."


ne abbiamo parlato spesso... un tastierista dall'ottima tecnica, con fantasia e capacità creativa ben oltre la media;
e con un carattere piuttosto forte...

In una rock-band sono fondamentali gli equilibri dettati dagli ego e dal carattere.
Alla fine, sono questi che dettano la via su cui procedere insieme...

Nei Genesis fin dal principio c'erano forti personalità; andato via Ant sono rimasti in tre, di cui uno dal carattere comunque ancora abbastanza conciliante (Mike), ma gli altri due (Peter e Tony) piuttosto irriducibili a cedere quando si trattava di elaborare in gruppo le idee in studio...

Andato via Peter, rimase Tony come ego più forte. Niente ha potuto Steve che, una volta resosi conto che non avrebbe mai avuto lo spazio cui ambiva (il sodalizio Banks&Rutherford dettava legge in quanto membri fondatori), preferì defilarsi a sua volta.

Dal 1978, come hanno dimostrato i fatti, la band divenne per davvero "Keyboard-oriented" oltre quanto non lo fosse già prima.

Per me rimane un unico rammarico : non essere riusciti a vedere e sentire la copia Banks-Hackett esprimersi oltre lo spazio di due soli LP.
Ma evidentemente, la storia doveva andare così.
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 04 Mar 2013, 17:18

Carissimo [:)] ...beh sì...però, dai, c'è di che accontentarsi.
La suite dell'assolo di FOF, è una delle cose più grandiose, epiche e struggenti mai ascoltate.
Chitarra e supporto di tastieroni sotto ad armonizzare soprattutto nella splendida versione del second out in cui il mix accentua proprio l'aspetto da te evidenziato...che brividi.
Dai, anche se la storia è andata così, noi quella storia ce la siamo proprio goduta, va. [;)] [:)]
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 07 Mar 2013, 09:30

eh, caro Pino,

La vita ci insegna che "non tutto è per sempre",
e che a periodi di "vacche grasse" si alternano periodi di "vacche magre".

A livello musicale, chi ebbe la fortuna di trovarsi "giovane" adolescente all'alba degli anni 70 (ma anche qualche anno prima, tutto sommato...) visse quel periodo irripetibile non sapendo, ovviamente, quello che il futuro avrebbe riservato.

Ora lo sappiamo bene tutti.

Chi si ritrova giovane oggi negli anni 2000 e nutre un interesse musicale può fare un confronto a ritroso, le prove ci sono tutte a testimoniare la differenza. Poi comunque è tutto da vedere che uno apra gli occhi, perchè scommetterei che su un campione di 1000 giovani italiani attuali, (almeno)900 di essi si beano accontentandosi delle proposte dell'ultimo "san remo" senza nemmeno riuscire ad individuare la differenza che intercorre con l'assolo di STEVE che hai ricordato -anche se lo conoscessero- senza citare molte altre cose del glorioso passato...

Chi ha la mia età oggi nel 2013, ed ha vissuto come appassionato di rock quanto è stato capace di fornirgli quel tempo,
sa bene come stanno le cose, soprattutto in rapporto di quegli anni verso gli ultimi 30 a partire a ritroso da oggi...

Personalmente, di assoli e momenti memorabili come quelli testimoniati e racchiusi nei solchi di SELLING ENGLAND ne avrei voluti vedere e sentire molti di più di quelli che ci furono dati, non mi sarei certo stancato...

Ma forse, tutto questo stà ad insegnarci che nella vita e nei ritmi che governano il mondo, e nella sua espressione culturale di riflesso, le cose belle e memorabili possono essere assai di meno rispetto alla mediocrità generale che l'essere umano riesce ad esprimere.

Proprio per questo, dobbiamo custodire gelosamente quei tesori del passato.
[:)]
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Re: Riassunto

Postby Montecristo » 07 Mar 2013, 17:17

beh lamb/trick/wind non ti bastano?

quando esce selling england il prog stava già morendo..
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 08 Mar 2013, 08:40

...si vede che in argomento Genesis non mi conosci abbastanza... [:D]

mi bastano si! ...solo, permettimi aggiungere -come spesso ho detto- che non avrei affatto disprezzato altre pagine successive della band sulla falsariga di TRICK o W&W, purchè fossero al livello tecnico/espressivo di quei due... è chiaro ed evidente che ATTWT non lo è affatto, ecco dove inizia per me il cambiamento vero della band...
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Re: Riassunto

Postby Montecristo » 08 Mar 2013, 09:32

c'è chi cambia in discipline, chi in melt, e chi cambia in attwt, è la natura [I8)]
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Re: Riassunto

Postby Zeppelin » 09 Mar 2013, 15:13

Diciamo che Down and Out poteva in qualche modo ricordare le cose scritte con ATOTT e W&W. Però poi cambia un po' tutto.
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Re: Riassunto

Postby kobaia » 23 Mar 2013, 11:02

stagnation.. [:p]
non è un sunto, ma un bel prologo di buona parte della produzione?

chitarre acustiche a volontà
lunghi soli
buon cantato
delicata ma anche molto energica
c'è anche un pochino di mellotron
maca hackett, ma in un brano così forse non serviva..
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Re: Riassunto

Postby Thomas Eiselberg » 23 Mar 2013, 21:18

kobaia wrote:stagnation.. [:p]

maca hackett, ma in un brano così forse non serviva..


[:0]

Hackett serve SEMPRE [;^(]

[:D]

Comunque Stagnation è un gran pezzo, il mio nick dice tutto
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 25 Mar 2013, 09:22

Io vado controcorrente [:D] e ritorno alla domanda origine del topic :

"Esiste un brano, uno solo, soltanto uno che sia capace di raggruppare, raccogliere identificare lo stile, il genere, insomma che ci faccia poter dire "Questo è genesis" ?"


Al di là della difficoltà per riuscire ad estrapolarne anche solo uno della loro produzione ritenuto come "il" più significativo (e di conseguenza il più rappresentativo), secondo me non si può ragionare in questi termini, perchè si corre il rischio di fare un grosso torto alla band. Una band che quando si è trovata al massimo del suo splendore espressivo, si esprimeva (come tutti i concorrenti e colleghi del tempo) attraverso il media simbolo di un epoca ormai tramontata :

il disco in vinile formato LP

...un tempo che vide i migliori autori pop-rock abbandonare l'idea dell'hit singolo intravedendo nella maggiore durata dell'Lp una base più consona per riuscire ad esprimere al meglio le proprie idee creative, e di conseguenza pensare l'Lp in tutta la durata massima consentita, cercando di riempirne al meglio TUTTO il contenuto.

...seguite a leggere e comprenderete il mio ragionamento.

io stesso ho indicato -come altri qui- "CAN UTILITY AND THE COAST-LINER", indubbiamente un brano molto bello...
un brano che a sentirlo non ti può non fare esclamare "qui dentro c'è davvero tutta l'essenza Genesis!"... solo che poi ti accorgi che quel brano è contenuto in un opera che di nome fà FOXTROT... [:-I] un disco che contiene un brano uno più bello dell'altro, privo anche di un solo momento per cosìdire "basso"(per me FOXTROT è perfetto dall'inizio alla fine per come riesce a mantenere le mie orecchie sempre deste e meravigliate ogni volta che l'ascolto; anzi, fossi stato il produttore [:D] avrei suggerito alla band di eliminare anche i secondi di silenzio che separano i 4 brani del lato 1...) oltre a possedere nei propri solchi la vera summa definitiva della band in quella suite anomala (perchè di fatto non concepita come suite vera e propria ma formata dall'unione di vari brani separatamente composti nel tempo) del lato 2 che non stò nemmeno a nominare tanto la conoscono ormai anche i ciottoli della strade...

Una volta ci abbiamo provato, quando è stato organizzato in questo forum il pool per decretare (a ns giudizio) il brano migliore della band;
se non ricordo male le più votate furono THE MUSICAL BOX e SUPPER'S READY (a scelta nell'ordine)... OK, tutto bene, di certo brani molto rappresentativi, ci può stare, ma...

...riesci davvero ad escludere e dimenticare brani del calibro di STAGNATION, MOONLIT KNIGHT, GIANT HOGWEED, EPPING FOREST, GET THEM OUT BY FRIDAY, SALMACIS, WATCHER OF THE SKIES, LAMIA, CINEMA SHOW, SEVEN STONES, FIRTH OF FIFTH???... difficile pensarlo.

Ecco perchè -secondo me- ragionare in termini di "singolo brano" trattando dei Genesis è riduttivo; questa band per quello che ha saputo proporre è materia troppo complessa per essere relegata ad una sola canzone. Ci si può provare, ma poi ti accorgi che non ha senso. Almeno per me. [:D] [:)]
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Re: Riassunto

Postby kobaia » 25 Mar 2013, 13:02

certo, senza considerare che (come leggevo qui da qualche parte) ogni album ha una sua identità personale, e difficilmente, collocheresti un brano qualsiasi nell'album sbagliato
e ci son stati diversi periodi produttivi diversi, con stili molto differenti.

eppure ogni tanto mentre ascolto musica salta fuori mia moglie e mi chiede "ma questi sono i genesis?" ... li riconosce al volo lei, che è abituata alle schifezze commerciali più immonde, semplicemente perchè coglie qualche sfumatura vocale o musicale che se la senti una volta non puoi più confonderla..

quindi no, forse non c'è un solo brano esemplificativo della carriera dei genesis, ma qualsiasi brano può esserlo [:)]
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 02 Apr 2013, 11:38

Beh...io sono daccordo con te.
E Driving the last spike IMHO ne è un esempio.
Ci sono dentro tutti gli elementi che hanno caratterizzato la musica dei genesis solo con una veste più consona ai tempi della pubblicazione dell'Album che la conteneva. Amo questo brano e ne ho fatto anche una cover.

OT la potete vedere qui
http://www.youtube.com/watch?v=sGmXIcFteO4
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Re: Riassunto

Postby Montecristo » 02 Apr 2013, 17:02

bella!

in generale quell'album meriterebbe il bacio in fronte di perdono del genesisiano settantino, in un quadro di riconciliazione
e lasciamo perdere per un attimo le baracconate tipo la title track, dimentichiamole.
(a parte che il video di jesus fa veramente rite [:D] )
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 03 Apr 2013, 08:45

Non ho mai avuto un buon rapporto con quell'album (WCD, ndr) anche se qualcosa mi piace, ma nel rapporto "good/bad" prevale quest'ultimo alle mie orecchie, per cui il bilancio complessivo è per me negativo; a non piacermi sono soprattutto i suoni, sicuramente in tema con quelli alla moda degli anni 90 nei quali l'album fu pubblicato, ma va da se che io non faccio testo perchè i miei primi interessi musicali sono nati con altri tipi di suoni in chiave rock, quelli degli anni 70(parlo soprattutto di tastiere; percussioni anche, dato che non ho mai digerito quelle batterie elettroniche tipiche degli anni 80...), assai differenti rispetto a quelli di un decennio o due più avanti a causa di strumentazione completamente differente...

poi a quel tempo (fine 80 primi 90) ero completamento immerso nella scoperta di altri generi (Ambient, New Age e Fusion in particolare) tali da farmi passare le nuove proposte pop rock in second-ordine...
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 03 Apr 2013, 09:07

[:)] ...per cui caro Alain, davvero, non puoi fare testo [:D]
Ma lasciami dire che al contrario di ciò che pensi, io ritengo quell'album al pari di DUKE, un esempio di "rottura costruttiva" che induce a guardare avanti e a non fossilizzarsi su antichi fasti e generi risultanti obsoleti oltre che eccessivi. Ora sbalordisco tutti con un esempio:
Ricordate jovanotti del "gimme five, all right"? Era sul finire degli '80 e l'ingresso nei '90. Ora si potrà dire che non ci sia coerenza tra quel jovanotti e quello di quest'anno con il brano pazzesco con la regia del video di Muccino; ma jovanotti vestito d' Armani, è peggio di quello vestito in jeans e cappellino al contrario? Ha attraversato quasi un trent'ennio come fecero i Genesis, adeguando lo stile agli anni di pubblicazione dei suoi albums, ma sosprattutto alla crescita biologica, leggi all'età. Per me "gimme five" era un capolavoro nel suo genere così come lo è "Tensione evolutiva" dova anche solo nel titolo c'è una crescita vorace, un' impostazione stilistica chiara e al passo coi tempi. Certo, siamo assolutamente in ambito "COMMERCIALE", perchè i dischi si fanno per essere venduti, non per crogiolarsene.
I Genesis degli anni settanta, erano un trionfo di coerenza, musicalità espressività, grandiosità, ricerca, insomma tutto.
Ma anche quelli degli anni 90. I suoni di WCD, non sono banali, sono semplici. Azzeccati, ricercati, mixati ad arte, innovativi. Le canzoni in esso contenute rispecchiano in un modo o nell'altro una crescita intellettuale. Stare al passo coi tempi e vendere milioni di album combattendo con Madonna, M Jackcon, Duran Dutan Take that eccetera, significherà pure qualcosa, no? Oppure se si volesse per forza vederla in termini riduttivi e basta, allora, abbiamo già fatto la nostra scelte, punto e basta. Ma per me, come ho sempre dichiarato, in OGNI album dei Genesis, ritrovo sempre quella magia, quel dono divino che attraversa le menti di quei tre ragazzi assolutamente fondamentali, Tony, Phil e Mike. Come nelle "semplificazioni matematiche" questi tre, sono il limite della semplificazione, oltre il quale, non si può più argomentare. E' il limite minimo invalicabile per determinare e definire l'ambito creativo riconducibile ai GENESIS.
Tant'è vero che andatosene Phil, l'esperimento con Ray, ha seppellito ogni qualsivoglia velleità. Non basta chiamarsi genesis e presentarsi con 2 soli soggetti, ne servono almeno tre. E in wcd quei tre ci sono e sono presenti in grande spolvero con intuizioni arrangiamentistiche di qualità assoluta: si pensi anche solo all'intro di chitarra di Driving the last spike o al suo bridge rock col grooving alternato con l'hammond: assolutamente strepitoso. L'album, è coerente, pulito armonioso strutturato mixato egregiamente, suonato altrettanto; è intenso. L'uso dell'808 è assolutamente innovativo, perfetto e rende in modo meraviglioso l'orientamento, il posizionamento nell'aurea onirica: posiziona l'ascoltatore sopra la stratosfera perchè è lì che loro abitualmente stanno. Sopra tutti.
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 03 Apr 2013, 10:24

hi PINO, [:)]
è sempre un piacere.

quello che dici (quando scrivi "ritengo quell'album al pari di DUKE, un esempio di "rottura costruttiva" che induce a guardare avanti e a non fossilizzarsi su antichi fasti e generi risultanti obsoleti oltre che eccessivi" oppure "Stare al passo coi tempi e vendere milioni di album combattendo con Madonna, M Jackcon, Duran Duran Take that eccetera, significherà pure qualcosa") è oggettivamente ineccepibile e facile a comprendere, soprattutto se ti cali nei panni dei protagonisti, vale a dire Phil, Mike e Tony in questo caso.

Difficile pensare di riuscire ancora a cavalcare la tigre del successo in campo rock negli anni 80 rimanendo ancorati a suoni datati (che non significa comunque meno belli) come quelli del Mellotron o dell'Hammond, cosa che peraltro non riuscì loro negli anni 70, dato che il successo (economico più che di critica) iniziò ad arrivare da un certo punto in poi, 1978 con ATTWT, per poi sfondare decisamente da DUKE in avanti con un crescendo continuo. (le cifre di vendita degli albums in oggetto confutano quanto stò dicendo).

C'è comunque un paradosso, a mio avviso : come pedigree e background musicale questi tre personaggi provenivano da una tale ricchezza che difficilmente potevano riuscire ad adattarsi in un ambito più rozzo come quello che scelsero di intraprendere per necessità ("for money" soprattutto, cioè sopravvivere); dicendo questo parlo per me, perchè un certo pubblico mostrò particolarmente di gradire (penso a tedeschi e nord americani), però in terreno "pop" quale scelsero di esprimersi da un certo punto in poi, per me ci sono esempi che li sovrastano anche nei nomi che hai fatto: per es. una "SERIOUS" dei tanto bistrattati Duran Duran a me da sola piace di più rispetto a tutto WCD, ed il periodo è più o meno lo stesso. Nel suo genere, quel brano funziona molto meglio dei tecnicismi ancora messi in mostra da Tony&C da "Abacab" in avanti; loro tre erano bravi tecnicamente e sapevano di esserlo, difficile dimenticarsene per loro, e molto spesso questo aspetto aveva la prevalenza rispetto ad un linguaggio più semplice come quello tipicamente "pop" richiedeva.

Ne abbiamo parlato spesso: anche i Genesis -quando erano in cinque- avrebbero potuto realizzare molto più soldi di quelli che fecero negli anni 70 componendo e proponendo cosettine alla Cokney Rebel o alla "Alone Again"(Gilbert O'Sullivan) o alla "You make me smile"(non mi ricordo di chi), ne avevano tutte le capacità tecniche (anzi gliene avanzava...) e con un sapiente produttore la cosa sarebbe stata facile da realizzare; invece, scelsero consapevolmente di dedicarsi a cose assai più pregiate ed impegnate, come sappiamo.

Diciamo che, per essere obiettivi, accontentarono il proprio ego ed orgoglio di compositori impegnati -in modo tale da essere ricordati dalla storia- con quanto seppero fare negli anni 70, per poi cambiare genere e realizzare (economicamente soprattutto visto che la gloria artistica se l'erano già garantita) dagli anni 80 in su...

Sotto questa chiave di lettura, tutta l'epopea GENESIS analizzata attraverso tre decenni di carriera trova la sua logica ed il suo naturale sviluppo, almeno per me.
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Re: Riassunto

Postby Thomas Eiselberg » 03 Apr 2013, 10:56

aorlansky60 wrote:Non ho mai avuto un buon rapporto con quell'album (WCD, ndr) anche se qualcosa mi piace, ma nel rapporto "good/bad" prevale quest'ultimo alle mie orecchie, per cui il bilancio complessivo è per me negativo


Io faccio un discorso di "minutaggio". WCD a differenza degli altri album è lunghissimo (71 minuti), e come tale si può dividere in 2 tronconi, i brani commerciali e facilotti:

- Jesus he knows me (che ha un bel video e un bel "tiro")
- I Can't Dance
- Never a Time
- Hold on My Heart
- Way of the World
- Since I've lost you

e i brani più lunghi o che hanno qualcosa da dire, diciamo così:

- No son of mine
- Driving the last spike
- Dreaming while you sleep
- Living Forever
- Tell Me Why (non strepitosa ma comunque decente)
- Fading lights


Questi ultimi come minutaggio occupano gran parte del disco (facciamo 45 minuti) quindi per me è un disco più che sufficiente.

Certo, magari con altri album non sono così "calcolatore", ma non è necessariamente un difetto, con IT non ho bisogno di distinguere questo da quello, è tutto sullo stesso (mediore) livello, per me naturalmente.
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 03 Apr 2013, 11:21

Incredibile a dirsi (per chi leggerà),
"Hold on my hearth" è una delle mie preferite di quell'album... l'ho sempre trovata deliziosa... forse perchè non possedendo velleità da "grande brano" ma presentandosi sinceramente per quello che è, un semplice brano pop e niente di più, nel suo andamento malinconico/nostalgico mi risulta alla fine amaliante per il candore che riesce a sprigionare. Semplice e soffusa, e basta.
Discorso diverso per "Drivin the last spike" : per me possiede momenti molto belli alternati a momenti "insipidi", concetto strano trattando di Genesis, per tutto quanto avevano abituato nelle loro composizioni di alto livello (che non sono poche).

O per lo meno, se qualcuno riesce ad intravedere in essa alti momenti tecnico/compositivi nell'arco di tutto il suo svolgimento, per me ci sono solo a corrente alternata... ed alla fine quei 10minuti risultano difficili da passare...

Non ricordo di essere mai riuscito ad ascoltare quest'album dall'inizio alla fine. E' più forte di me : dopo un pò subentra un senso di apatia. Nella scala di valori lo colloco sicuramente prima di "Genesis" e "Invisible touch", ma già "Abacab" per suoni e composizione, anche per quelle due o tre che contiene -in particolare SARAH JANE- per me risulta più gradevole.
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 03 Apr 2013, 11:29

[:)] e siamo daccordo.
La riflessione è ovviamente molto moooooooolto più approfondibile( si può dire? [&:-S] )
Gli artisti non hanno creatività infinita. Fatte salve alcune figure davvero straordinarie che hanno continuato a sfornare musica dignitosa fino alla morte, Zappa docet, (ma anche molti altri che non cito per non andare OT...) ad un certo punto diventa necessario fare i conti con LE realtà. Una fra tutte è la ovvia crisi creativa, ma una delle più sostanziali è legata all'immagine.
Più diventi famoso, più diventi "grande" anche dal punto di vista "visual" ; o si tiene conto di questo aspetto, oppure la discussione non ha senso. Un concerto dei GENESIS, è per sua natura un evento. Che deve essere rappresentato come tale in tutti i suoi aspetti. E deve raccogliere milioni di persone alla fine del tour. Quindi costi stellari. E la necessità di mettere in piedi una LTD, una ditta che produca una vera e propria macchina da guerra che porti in giro per il mondo centinaia di persone, tecnici, macchinisti, sarte e cuochi. E non ultimi gli addetti ai cessi. I grandi eventi sono per forza di cose un "di cui" della commercializzazione su larga scala del gradimento. Facciamo FOF, ma anche Invisible touch, così riempiamo il Wembley stadium e paghiamo chi lavora per portarci in giro, confezioniamo un bel dvd che accontenti tutti e continuiamo a produrre soldi che ci consentiranno di continuare a fare musica che dovrà per forza di cose essere VENDUTA alla maggior numero possibile di gente. Ora o si comprende che per tenere in piedi una cosa del genere bisogna "fare" tanti soldi oppure ci si deve accontentare di vedere un tizio che suona sul palco del teatro Elena di Sesto san giovanni accompagnato al flauto da suo fratello, supportato da un impiantino da 300 watt, difronte a cinquenta paganti e una decina di ospiti (io tra i quali...) in un mercoledì di Champions. Grande qualità della performances. Pessima performance promozionale. Ah... quel tizio era Steve Hackett.
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 03 Apr 2013, 12:43

"Facciamo FOF, ma anche Invisible touch, così riempiamo il Wembley stadium e paghiamo chi lavora per portarci in giro... Ora o si comprende che per tenere in piedi una cosa del genere bisogna "fare" tanti soldi oppure ci si deve accontentare di vedere un tizio che suona sul palco del teatro Elena di Sesto san giovanni accompagnato al flauto da suo fratello, di fronte a cinquanta paganti..."

Esatto, [:)] è lo stesso concetto che ho già detto qui in passato (o in un altro forum, non ricordo esattamente) in grado di spiegare la differenza tra due bands diverse accomunate sotto lo stesso nome:

i GENESIS anni 70 potevano ambire al massimo ad una sala cinematografica o ad un teatro dove esibirsi;
(qual'era quel folle di impresario che avrebbe affittato il Wembley stadium dove rappresentare THE LAMB???...)

i GENESIS anni 80 riempivano interi stadi di calcio (senza bisogno di promoters e pubblicità particolari... il solo nome Genesis in connubio a quello di Phil COLLINS si sponsorizzava da solo, al tempo)




"Grande qualità della performances. Pessima performance promozionale. Ah... quel tizio era Steve Hackett.."

Trattandosi di Steve, non faccio fatica a credere circa la qualità della rappresentazione. Roba per palati fini di sicuro.
Potrei citare lo stesso Anthony Phillips, se non fosse per la sua avversione al palcoscenico, contraccambiata però da una produzione musicale su disco (anche recente) sempre per palati fini, per chi riesce e vuole gradire il messaggio.


Tony, Mike, Phil... ANT e Steve : tutti Genesis o ex Genesis, con un modo diverso di intendere e vivere la propria esperienza nella professione musicale.

Come obiettivo primario per un musicista (successo economico) i primi tre hanno avuto ragione da vendere. Se vado a chiedere a Tony BANKS se per lui è meglio il riconoscimento artistico e di critica ottenuto negli anni 70, rispetto a quello economico rastrellato negli anni 80, scommetto che mi fà un sorriso GRANDE COSI' [:D] [:-D] oltre che mandarmi a c. col pensiero, non me lo dice a parole perchè lui è un gentleman, in fondo. [:D]

Dal mio punto di vista di ascoltatore, l'intera produzione anni 80 di Genesis non riesce a pareggiare le emozioni che mi arrivano ascoltando un brano di ANT da uno dei suoi dischi... uno qualsiasi. Se dovesse leggere queste righe, questo potrà in qualche modo gratificarlo, ma non contribuirà certo a dargli da mangiare.

Ognuno fece la propria scelta.

In fondo, c'è posto per tutti.
[:)]
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 03 Apr 2013, 13:15

[:-D] avresti dovuto scendere in campo alle passsate elezioni: avremmo un governo [:D] [:D] [:D]
Sei un Politico nato. [:-D] [;)] [:-D] [:)]

Seriamente:
non di solo soldi trattavo nel mio precedente post. Il fondo dell'intervento era orientato a far sciogliere il ghiaccio gelido delle facili considerazioni legate ai meri motivi economici ogniqualvolta si disserta sui vari caombi di rotta dei Nostri.
C'è anche da fare considerazioni su aspetti meramente artistici e creativi che evidentemente le diverse condizioni socio economiche dei tre, hanno posto in essere. Il "trasporto" emozionale alimentato dalla giovane età, dai sogni, dal desiderio di farcela ad ogni costo, produce una spinta creativa immensa. L'istinto creativo è pari agli istinti di sopravvivenza, tipo o mangi o muori; o fai "grande" musica o fai schifo e non meriti di esistere. E' succinta lo so, ma rende l'idea... [^]
In pratica, ritengo che l'assenza di fame supportata dalla grande ... fama... abbia giocato un ruolo fondamentale nelle scelte artistiche dei tre. Ma ciò non ostante, l'indole, la naturale predisposizione ad una musicalità di profilo un po' più alta, non ha consentito loro di avvicinarsi alla talentuosa e più naturale vena creativa di chi nacque e sguazzò a ben ragione sul e con il genere popparolo fine 80 primi 90. Fare pop dance non è come dirlo, così come non lo è neppure per fare pop rock, o pop quasi prog. Per questo una Notorius dei Duran è certamente più efficace di una I can't dance che risulta solo divertente ma NON certamente ballabile. Tantè vero che la stessa Turn it on again anche se decisamente PIU' ballabile, era in 13^ e induceva i "ballerini" ad un salto sul battere che induceva i poveri dj durante il cambio disco a fragorose bestemmie che ancora oggi spaziano sulle piste da ballo...cioè a dire che anche quando i G tentano di fare come TUTTE le band più grandi del mondo ROLLING, QUEEN, PINK FLOYD,TOTO, ecc cioè fare un pezzo dance per vendere milioni di copie, non riescono a non farlo in CHIARO stile Genesis, cioè infilandoci un tempo DISPARI, per la gioia dei mixatori...
Per concludere, non si tratta solo di appetito economico, ma di esigenza produttiva innanzitutto ed in secondo luogo di vera e propria evoluzione. Che non sempre è necessariamente coerente nè tantomeno accolta con favore dai puristi. Ma è il bello della musica: è soggettiva.
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Re: Riassunto

Postby aorlansky60 » 03 Apr 2013, 13:39

Eppure, ad un solo anno di distanza che li separa, "Hello! I must be going" di Phil è per me infinitamente più bello e riuscito di "Genesis"...
come si spiega??? [:-I]

Per il "politico" :
oh, non lo sono affatto, credimi, [:D] almeno se inteso con la piega che ultimamente quel ruolo ha preso nel ns paese; mi conosco e so di essere una persona troppo sincera e per nulla accomodante come invece la politica, che è arte di giustificare il compromesso, suggerisce ed impone.
Per me non esistono toni e scale di grigio, ma bianco e nero. Su qualsiasi argomento, anche quello qui a noi più caro. [:)] [;)]
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 03 Apr 2013, 14:16

"Genesis" non è esattamente quello che si potrebbe definire un album venuto bene [:D] [:D] mettiamola così: ad esser migliore di questo album in effetti non ci voleva granch'è, dai. Ma un conto è esprimere un concetto di gruppo una cosa è fare ciò che si vuole in piena libertà espressiva svincolato da esigenze di cassa e di promozione: "Phil collins" è un brand che farebbe vendere bene anche frigoriferi al polo sud. "Genesis" al contrario è un brand complicato perchè si porta addietro tale e tanta storia che quasi si entra nell'ambito della religione tanto è la spasmodica aderenza ai dogmi a cui la loro musica si riferiva... In any case, thx for discussion!

p
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Re: Riassunto

Postby Montecristo » 03 Apr 2013, 19:11

oh a me we cant dance piace più di tutti gli altri compreso duke, ma io sono io..
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 09:59

Beh, allora enjoy my version of Driving the last spike, please...


http://www.youtube.com/watch?v=sGmXIcFteO4
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Re: Riassunto

Postby vise60 » 17 Apr 2013, 18:14

Tornando a noi...
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Sempre parere personale [;)]
Miglior brano
Miglior arraggiamento
Miglior assolo
Tutti i componenti in questo brano sono protagonisti
e per finire mettiamoci pure migliore stecca....ve la ricordate eh....
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Re: Riassunto

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 18:51

roma 14 luglio 2007 circo massimo, 500.000 fedeli che gliel anno perdonata [8D] [:D] [:D]
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Re: Riassunto

Postby MellotronLover » 26 Apr 2013, 23:14

pino lettieri wrote:Ne parlavo con un mio amico..."...ma come faccio a dirti quale brano li identifica meglio in assoluto?..."

Esiste un brano, uno solo, soltanto uno che sia capace di raggruppare, raccogliere identificare lo stile, il genere, insomma che ci faccia poter dire"Questo è genesis" ?



Straquoto Dancing !!!!!!!! Un mini concentrato del miglior progressive in assoluto ( voglio comunque sempre e per sempre un gran bene a Yes e Elp - {leggi Close to the Edge/Karn Evil, comunque duravano piû di 20 minuti... } ):
Dancing é Folk, Melodico, Rock pesantino nel centrale, Fusion nella velocitá del sinth solo e Sognante nella parte finale
( ogni ascolto é da brivido, come la prima volta....)
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Re: Riassunto

Postby Thomas Eiselberg » 27 Apr 2013, 11:12

pino lettieri wrote:roma 14 luglio 2007 circo massimo, 500.000 fedeli che gliel anno perdonata [8D] [:D] [:D]


All'inizio rimasi così [:0]
Poi così [:-|]
Poi così [:D]
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Re: Riassunto

Postby TheKnife95 » 27 Apr 2013, 13:17

The Lamia, contenuta in TLLDOB, racchiude tutta l'essenza Genesis. [;)]
Last edited by TheKnife95 on 17 May 2013, 14:48, edited 1 time in total.
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
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Re: Riassunto

Postby Zeppelin » 02 May 2013, 10:36

Thomas Eiselberg wrote:
pino lettieri wrote:roma 14 luglio 2007 circo massimo, 500.000 fedeli che gliel anno perdonata [8D] [:D] [:D]


All'inizio rimasi così [:0]
Poi così [:-|]
Poi così [:D]


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