Testo e forzature

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Testo e forzature

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 13:40

Ok: A volte, riesce bene a volte, un po' meno. L'insieme costituito da Musica e Testo, a volte genera emozioni davvero taglienti. Fortunatamente, quando ho ascoltato The cinema show per la prima volta, non comprendevo molto bene l'inglese. "Oggi" mi spiace intenderlo:

Tornata dal lavoro la nostra Juliet Sparecchia la tavola del mattino Si cosparge la pelle di graziosi profumi Nascondendola per attrarre. Farò il letto, Ha detto, ma è andata via. Può far tardi per il cinematografo? Romeo chiude a chiave il suo seminterrato, E in fretta corre su per le scale. Con la testa all’insù e cravatta a fiori, Un milionario da week end. Farò il letto Stasera con lei, grida. Può fallire così armato della sua sorpresa al cioccolato? Torna indietro nel tempo con padre Tiresias , Ancora il vecchio che racconta di tutto quello che ha vissuto. Sono stato ovunque,
per me non c’è mistero. Quando ero uomo, come il mare mi infuriavo, Quando ero donna, come la terra donavo. In realtà c’è più terra che mare.


Cristiano Malgioglio avrebbe fatto meglio...

(do not shoot him, please...)
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 17 Apr 2013, 13:53

no, per favore. qui non ti quoto affatto.
Le citazioni sono numerose e colte. La differenza sessuale nel vivere e interpretare le cose, tra le altre.
Ok, sono stringato e banale, ci sono mille fonti più alte che possono spiegarti questo testo. Però non paragoniamolo a Malgioglio. Per favore... [:.-(]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 14:10

Certo. E non a caso ho citato "Malgioglio" (che comunque è un signor autore, o...Signora? [:-D] )

Però, dai, ok filosofeggiare, ma se per comprendere un testo bisogna essere laureati in paleontologia musicale, e soci dell' Accademia della Crusca...forse stiamo forzando un po' non trovi? Comprenderai che lo sforzo per capire questo testo è spropositato... Ma poi, perchè per capire un testo debbo sforzarmi? Nello stesso album, leggi " Can you tell me where my country lies..." che prosegue con lirica davvero godibile e decisamente più comprensibile.

Credo che a volte il gioco "siamo famosi, scriviamo ciò che vogliamo tanto tutti cercheranno di sfrucugliarci dentro un qualche valore antropologico" non sempre riesca [:)]

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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 17 Apr 2013, 14:19

Il problema -se esiste- non mi tocca neppure marginalmente; sono sempre stato attratto dai Genesis più dalla loro musica strumentale, dai suoni e dall'architettura armonica complessiva, rispetto ai testi; entrando direttamente in essi, prima dei testi per me subentra "il tono di voce" del cantante il cui suono si immedesima col resto dei suoni che lo accompagnano...

Non faccio quindi neppure testo, però occhio, [:D] hai toccato un Lp dove gli esperti (mi piacerebbe sentire l'opinione di un certo A.Gallo che all'epoca li tradusse in lingua italiana nella storica copertina ad anta di SELLING ENGLAND polygram) affermano che l'arte lettararia di Gabriel, come peraltro ha già ricordato Chvfrc, tocca vertici assoluti.

Poi con me ti è andata ulteriormente male, [:D] perchè sei andato a citare proprio THE CINEMA SHOW, che contiene quella perla strumentale della seconda parte del brano dove Anthony Banks riesce a toccare vertici di raffinatezza tecnica/compositiva raramente raggiunti (anche da altri autori, imho) nel suo vasto repertorio...

Senza dimenticare gli altri 2 (Mike & Phil) ad accompagnarlo egregiamente rispettivamente con la rythm-guitar e le percussioni, anche se tutte le luci dei riflettori sono per forza puntati sul mastro tastieraio, in questa occasione... Sembra quasi una profezia di tempi futuri, [:-I] questa è l'occasione in cui il "trio" si forma per la prima volta (credo, potrei sbagliare...) pur essendo ancora la band formata dai classici 5 elementi...

Di la verità, per ciò che ho appena scritto nell'ultimo paragrafo, è una specie di esca-trappola che mi hai teso, eh?? [:D] [;)]
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 17 Apr 2013, 14:21

"Camminavo da solo come una nuvola, finchè giunsi per queste strade sporche. Non avevo mai visto gente simile, Slubberdegullions su piedi cigolanti (?)"

assurdo, ma coltissimo. Che poi, non sia facile da comprendere, beh, per il facile c'è Vasco [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 15:12

Trovi?
"M'illumino d'immenso"
Succinto, coltissimo, clamorosamente, intenso.


@ALAIN La traduzione che ho postato è, di Armando Gallo...
Un Signore che chiede 500 euro per una copia autografata del suo libro "genesis" di trent'anni fa. Da tempo non credo più ai Miti e alle liriche dai vertici assoluti.
E non ci credevo nemmeno ai tempi "mitici" di Gabriel. "Ora le tue labbra puoi spedirle ad un indirizzo nuovo..." è più intensa, struggente ed immediata della Frase riportata da Chvfrc (ma come ti chiami????) e lo dico da uno che non ha mai, MAI comprato un lp di De gregori e anche un po' mi sta sul ca..o.
Ma ho la netta sensazione che nella stragrande maggioranza dei brani dalle liriche in english, i testi siano una specie di supporto, un colore in più a ciò che la immensa maestria nel coporre la struttura melodica già fornisce di suo. Cioè a dire: io e Alain, ci siamo innamorati di The cinema show senza minimamente sapere di cosa parlasse Peter. E' quasi evidente che il testo sia totalmente staccato da ciò che accade nella parte strumentale. Non c'è UN solo rimando alla tematicità melodica precedente, ergo, trattasi di un intro arpeggiato con pregievole canzoncina attaccata che finisce tra l'altro con un bel taglio (vero) del nastro dove inizia la parte strumentale. Il tentativo di dare a questo testo un valore culturale di profilo alto, a mio avviso si schianta contro qualunque testo scritto da un Autore italiano.
Felicità è un bicchiere di vino con un panino... [:D]
Last edited by pino lettieri on 17 Apr 2013, 15:31, edited 1 time in total.
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 17 Apr 2013, 15:31

La frase citata e tradotta ignominiosamente da me è un adattamento di Gabriel (per la storia del Lamb) di una poesia di William Wordsworth

http://it.wikipedia.org/wiki/I_Wandered_Lonely_as_a_Cloud

Quando al liceo, studiando letteratura inglese, incappai in questa poesia, mi si accese una lampadina: azz... dove l'ho già sentita?

sinceramente, io tra questa e il panino e il bicchiere di vino, preferisco il bicchiere di vino da bere e questa da leggere/ascoltare.
POI... anche io do poca/pochissima importanza ai testi. Però in questo caso, non riesco a preferire gli italiani [:D]

ps: mi chiamo Federico [;)]
qualche curiosità sul sottoscritto: http://www.emilylachatte.com [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 17 Apr 2013, 15:48

@Pino :

"@ La traduzione che ho postato è di Armando Gallo...
Un Signore che chiede 500 euro per una copia autografata del suo libro "genesis" di trent'anni fa. Da tempo non credo più ai Miti e alle liriche dai vertici assoluti."


ah, non lo sapevo -che chiedesse una cifra così "modesta" [:-I] (stò facendo del sarcasmo) [:D] - per il proprio autografo... ma, sai, l'arte di far soldi non conosce limiti...


"Ma ho la netta sensazione che nella stragrande maggioranza dei brani dalle liriche in english, i testi siano una specie di supporto, un colore in più a ciò che la immensa maestria nel comporre la struttura melodica già fornisce di suo."

sei stato fin troppo tenero nel giudizio; [;)] andiamoci giù più pesanti : con l'affermare che "buona parte" dei testi espressi nella pop-music da 50anni ad oggi siano mediocri (per non dire castronerie e kaxx. vere e proprie) non penso si commetta eresia... [:|]


"io e Alain, ci siamo innamorati di The cinema show senza minimamente sapere di cosa parlasse Peter.
E' quasi evidente che il testo sia totalmente staccato da ciò che accade nella parte strumentale. "


Confermo pienamente; [^] e ti dirò di più -cosa che sicuramente già saprai- le due parti vennero create e sviluppate per proprio conto... non conosco la genesi che portò ad accoppiarle, unendole a formare il brano che conosciamo, ma il fatto che Peter Gabriel intendesse "tagliare" dal disco la parte strumentale finale (sollevando la sincera e più che legittima opposizione di Banks, altro fatto provato) conferma proprio che non fu un lavoro sviluppato "a 5" ma al massimo "a 3" con la parte maggiore riconducibile al tastierista. E conferma oltremodo certe "tensioni" in seno alla band... [:-I]

Aggiungo che sarebbe stata un eresia vera, quella di privare le ns orecchie di un PEZZO DI MUSICA SIMILE,
come Gabriel intendeva fare...
Last edited by aorlansky60 on 17 Apr 2013, 15:54, edited 1 time in total.
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 15:51

OT.
Grandissimo!
Ma che figata. Grande Federico. Prendo nota (sai che lavoro faccio e dove lavoro... [;)] )


Rientro.
Non voglio generalizzare ad ogni costo e fare la "solita fascia di tutte le erbe..." (Visto che poesia?)
Però dai, moooooooltissimi testi angloamericani e giù di li sono della cazz..e immense. Nei g, fortunatamente questo NON accade così spesso, ma accade, accade...
Molti testi di Gabriel sono estremamente intensi profondi carichi di sentimento, follia rabbia, tormento, genialità. Altre cose, diciamo un po' meno, così non mi passano per le armi i soliti taleban del Forum [:D]
Ma ho notato questa differenza di approccio compositivistico tra Noi italiani e Loro gli angloamericani in genere. Noi raccontiamo di "quante gocce di rugiada intorno a me" e poi esplodiamo in uno strumentale struggente; Loro molto spesso hanno lo strumentale struggente ma il testo è un po' appiccicato alla struttura armonica per soddisfare i canoni estetico artistici del genere prodotto: Intro, strofa, ponte ritornello strumentale reprise, outro... Mah
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 17 Apr 2013, 16:01

pino lettieri wrote:OT.
Grandissimo!
Ma che figata. Grande Federico. Prendo nota (sai che lavoro faccio e dove lavoro... [;)] )


[:-|] [:(] mi uccidi se ti dico che no...?
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 17 Apr 2013, 16:04

pino lettieri wrote: Ma ho notato questa differenza di approccio compositivistico tra Noi italiani e Loro gli angloamericani in genere. Noi raccontiamo di "quante gocce di rugiada intorno a me" e poi esplodiamo in uno strumentale struggente; Loro molto spesso hanno lo strumentale struggente ma il testo è un po' appiccicato alla struttura armonica per soddisfare i canoni estetico artistici del genere prodotto: Intro, strofa, ponte ritornello strumentale reprise, outro... Mah


si, spesso si. Credo però che ci sia da dire anche che l'inglese è più facilmente adattabile alla musica per una questione di sillabe (non sono un linguista, ma spero si sia capito il concetto) e il mio pensiero è che chi fa la fatica di scrivere un testo degno, in italiano si debba sforzare di più e quindi quando lo fa è perchè ha il talento vero per farlo.
Aggiungo poi che i testi di Gabriel, così come quelli di Anderson (Passion play su tutte, imho) siano di difficile comprensione ma di livello altissimo. Un po' come il prog, voi mi insegnate. Non è immediato. Ma una volta che lo cogli e ti entra dentro, ti dà qualcosa in più... [;)]
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 17 Apr 2013, 16:35

quoto l'ultimo intervento di chvfrc
un testo immediato può essere piacevole come può esserlo una musichetta immediata.

nel momento che si indaga su certi testi (con doppi sensi, parole storpiate e licenze poetiche..le gutterflies [:D] ) si possono dare infinite interpretazioni, ma si riescono a scoprire tante cose interessanti, pensiamo anche alle "storie" narrate da hammil [:0]

uno può preferire il ritornello-strofa-ritornello che onestamente non riesco proprio più a sopportare , ma il ritornello in sè indica una scarsa voglia di sbizzarrirsi con la lingua per raccontare qualcosa. fammi un ritornello in cui ogni volta cambia un pezzo di frase, una parola, un senso, per dare un'evoluzione alla storia..

un bel cantato può esulare dal testo e diventare musica (come chi parla in non-lingue: kobaiano, hopelandic ecc, o anche la lirica dove non si capisce nulla)
come invece può raccontare la storia illustrata dalla musica
o può invece essere il contrario.. la voce racconta e la musica fa da sottofondo...

citazioni testuali rendono divertente il testo per chi riconosce l'accenno, lo rendono interessante per chi invece lo scopre (vedi il "i wonder lonely as a cloud)

armando gallo 40anni fa ha fatto un'opera notevole.. oggi come oggi trovo le sue traduzioni molto sbrigative, o meglio, poco analitiche e che necessitano di essere affiancate al testo originale

pino lettieri wrote: Nello stesso album, leggi " Can you tell me where my country lies..." che prosegue con lirica davvero godibile e decisamente più comprensibile.


già
frase semplicissima, detta da un UNIFAUN alla sua amata REGINA DEL FORSE ''' [:0]
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Re: Testo e forzature

Postby Salmacis » 17 Apr 2013, 16:56

Perché dovrei sforzarmi per capire un testo? Perché se non volessi sforzarmi, ascolterei questo: http://www.youtube.com/watch?v=REtIVKGErHA [J-,]
La bellezza dei Genesis è anche questo, uscire matti per capire un testo, ricercare, immergersi, impazzire per il piacere della scoperta. Il testo di Cinema Show è splendido nel suo mistero, e anche "slubberdegullions", con un minimerrimo sforzo su Google (che, okay, Gallo non aveva, ma noi sì) ha un senso [;)]
...non fissatevi solo sulla musica, per quanto vi riesca difficile e per quanto sempre di Genesis si parla, quindi la musica va con la maiuscola! [;)]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 17 Apr 2013, 17:53

ciao Nadia! ben trovata.
cosa c é di splendido nel testo di cinema show? per favore, ti andrebbe di raccontarmelo?
forse c é un retroscena, qualcosa che a me non é arrivato.
sarei lieto di riuscire a capire.ti va di aiutarmi? grazie infinite.
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 17 Apr 2013, 18:53

le mie prime esperienze sessuali sono legate a quel testo (no non perchè lo leggevo mentre...) perchè ho ben capito a cosa si riferisce quando parla di terra e di mare..

dopo, la storiella raccontata non è nulla di che.. come potrebbe essere harold the barrel, che tra un gico di parole e un modo di dire racconta un' avvenimento come tanti altri e con pochi significati reconditi

se però vai a studiarti chi è Tiresias impari qualcosa di nuovo che anche grazie ai genesis non andrà nel dimenticatoio... chiamiamola cultura generale [:)]
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Re: Testo e forzature

Postby Montecristo » 17 Apr 2013, 19:17

the cinema show(testo) secondo me è caruccio, perchè unisce questa tendenza new age al quotidiano attuale e gretto

andiamo a fare le pulci a pete con tanta palta che c'è in giro
certi 'parolieri' nel prog, tipo italiano (PFM ah ah aahahaha h..)
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 17 Apr 2013, 20:09

Salmacis wrote:Perché dovrei sforzarmi per capire un testo? Perché se non volessi sforzarmi, ascolterei questo: http://www.youtube.com/watch?v=REtIVKGErHA [J-,]


Esatto. Che significa "perchè dovrei sforzarmi?", allora tanto vale non ascoltare i Genesis, è come dire, perchè dovrei sforzarmi per capire la loro musica e come l'hanno composta? [:-I]

Salmacis wrote:La bellezza dei Genesis è anche questo, uscire matti per capire un testo, ricercare, immergersi, impazzire per il piacere della scoperta. Il testo di Cinema Show è splendido nel suo mistero, e anche "slubberdegullions", con un minimerrimo sforzo su Google (che, okay, Gallo non aveva, ma noi sì) ha un senso [;)]
...non fissatevi solo sulla musica, per quanto vi riesca difficile e per quanto sempre di Genesis si parla, quindi la musica va con la maiuscola! [;)]


Strasumermegaiperuber quotone [:)]

pino lettieri wrote:ciao Nadia! ben trovata.
cosa c é di splendido nel testo di cinema show? per favore, ti andrebbe di raccontarmelo?
forse c é un retroscena, qualcosa che a me non é arrivato.
sarei lieto di riuscire a capire.ti va di aiutarmi? grazie infinite.
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Il testo è una riflessione sul diverso modo di approcciarsi all'amore e al sesso di due soggetti casuali (chiamati Romeo e Giulietta non a caso) che simboleggiano le due varianti dell'amore per i due sessi.

La citazione di Tiresia è perfettamente calzante nel testo, essendo stato sia uomo che donna il suddetto capiva la sessualità di entrambi, allo stesso tempo ne aveva però apprezzato di più quella femminile (da questa ne aveva ottenuto maggior appagamento).

Apparentemente c'è più mare che terra, così come apparentemente il sesso forte è quello dell'uomo rispetto a quello della donna.
In realtà Tiresia avendo vissuto entrambe le condizioni è arrivato alla conclusione che il sesso dominante è quello della Terra (la donna), rispetto al mare (l'uomo), in quanto ad una seconda (più attenta) occhiata tutti possono rendersi conto che la Terra (come globalità, ciò considerando anche quella al di sotto dei mari) è più grande del mare.

Questo in due parole.

Insomma non stiamo parlando di Leopardi, ma il testo tutto è meno che banale, va solo "interpretato". [;)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 08:24

"Apparentemente c'è più mare che terra, così come apparentemente il sesso forte è quello dell'uomo rispetto a quello della donna.
In realtà Tiresia avendo vissuto entrambe le condizioni è arrivato alla conclusione che il sesso dominante è quello della Terra (la donna), rispetto al mare (l'uomo), in quanto ad una seconda (più attenta) occhiata tutti possono rendersi conto che la Terra (come globalità, ciò considerando anche quella al di sotto dei mari) è più grande del mare.
"




Non apparentemente, ma VERAMENTE c'è più Mare che Terra sul ns pianeta (3/4 della superficie sono Acqua),
ma è proprio su questa evidenza che verte la prosa di Gabriel in quest'occasione :

così come (non apparentemente) ma VERAMENTE il maschio dell'uomo è più forte (fisicamente) della femmina,
l'indole maschile è più propensa a scatenare rabbia e violenza emulando la furia del Mare in tempesta, contrariamente all'indole della donna più pacifica e amorevole che ricorda la fertilità e la bontà della Terra.

Ma penso che Gabriel volesse fare intendere un altro concetto, oltre tutto quello descritto prima : quando dice "in realtà c'è più terra che mare" credo volesse indicare che "c'è più bisogno di Terra che di Mare" nel senso che per l'uomo(come specie) oltre le necessità pratiche (maggior bisogno evidente di suolo calpestabile e coltivabile) c'è più bisogno di COMPRENSIONE RECIPROCA ed AMORE(metafora della terra) rispetto a RIVALITÀ e ODIO(metafora del mare).

Gabriel in fondo non fa altro che mettere in risalto l'eterno conflitto irrisolto dalla notte dei tempi :

quello tra BENE e male.

Prosa per nulla banale, ma quanto mai attuale.
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 08:48

secondo me si attiene pari pari alla storia di Tiresia dove seppure l'uomo infuri come il mare, la donna ha molta più soddisfazione
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Re: Testo e forzature

Postby Salmacis » 18 Apr 2013, 08:58

Ottimi spunti di riflessione e ottime risposte da tutti. Pino, già il solo fatto che un "testucolo" (con la U, furbastri [8D] ) come quello di Cinema scateni una tale discussione, dovrebbe dimostrare quanto sia tutto fuorché banale, no? [:)] Per quanto riguarda la tua domanda, Thomas ti ha risposto egregiamente al posto mio (merci [;)] )
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 18 Apr 2013, 09:02

grande Thomas, hai spiegato perfettamente il concetto!
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 09:23

Beh [I8)] [I8)] [I8)]
grazie.
Fatta salva l'ultima riga di testo "quando ero mare..." che in effetti evoca pensieri, curiosità, e riflessioni da approfondire,
il resto del testo NON lo avevo capito, anzi NON l'ho capito. Cosa c'entra il letto da fare e la sorpresa di cioccolato?
Boh, ribadisco che a me pare più una buona idea che metricamente non fa una grinza, adagiata su di un unico elemento ossessivo insito nella personalità di Peter, cioè il dubbio sulla propria sessualità. Peter è ossessionato dal Pene, a volte lo taglia a volte lo vede da per tutto e spesso incontriamo riferimenti anche malcelatei nella sua prosa...i suo travestimenti spesso di origine femminile, le movenze non proprio maschie durante le sue performance sul palco...Ecco forse sì, vedo un rimando alle sue ossessioni ai suoi tormenti.
E ammetto che l'ultima riga sia decisamente poeticamente succinta.

"Ti proteggerò dalle paure e dalle ipocondrie,dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua vita
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo assieme le vie che portano all'essenza...
I profumi d'amore, inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmierà i nostri sensi..."

Non fate alcuno sforzo. commuovetevi e basta.
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 09:39

" le movenze non proprio maschie durante le sue performance sul palco..."

veramente Jill (la diretta interessata al tempo [:D] ) aveva espresso opinione diametricalmente opposta alla tua, vedendo Peter esibirsi sul palco nel "Lamb tour" fino a dichiarare "ma perchè non è cosi MACHO anche a casa?!"...
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 09:40

[:-D] ok, Alain, ma ora, controbatti al mio post come solo tu puoi e sai fare, please.
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 10:33

ma l'ho già fatto, se leggi più su...

e per rincarare la dose, ma questa volta venendoti incontro [;)] appoggiando la tua tesi - (hai solo sbagliato brano con quello che avevi scelto...)


senza paura di essere bersaglio di tiro incrociato da parte di altri, perchè ciò che stò per dire è stato ammesso anche dagli stessi protagonisti ed autori del brano :

FIRTH of FIFTH...

la parte strumentale è di una levatura TITANICA per la bellezza della composizione; si può dire lo stesso del testo???... [:-I]
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 18 Apr 2013, 10:40

pino lettieri wrote:Beh [I8)] [I8)] [I8)]
grazie.
Fatta salva l'ultima riga di testo "quando ero mare..." che in effetti evoca pensieri, curiosità, e riflessioni da approfondire,
il resto del testo NON lo avevo capito, anzi NON l'ho capito. Cosa c'entra il letto da fare e la sorpresa di cioccolato?


io l'ho sempre letto così:
lei rifarà il letto, pensa alla casa e al cinema.
lui "rifarà" il letto con lei, pensa a... non può fallire, armato di sorpresa al cioccolato, che oltre ai cioccolatini regalo possono anche essere... va beh, non lo dico [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 18 Apr 2013, 10:41

si, diciamo che se Pino, invece di Cinema show, avessi iniziato parlando di Firth, avresti fatto maggiori proseliti [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 11:01

pino lettieri wrote:Beh [I8)] [I8)] [I8)]
grazie.
il resto del testo NON lo avevo capito, anzi NON l'ho capito. Cosa c'entra il letto da fare e la sorpresa di cioccolato?


Allora non hai letto quello che ho scritto [;^(]

Come che c'entra? Come ho scritto sopra le prime righe esprimono il diverso approccio all'amore di due soggetti casuali chiamati Romeo e Giulietta: deve fare il letto in modo che sia in ordine per l'arrivo dell'amato/a [:D]
La sorpresa di cioccolato è ovvia no, appuntamento, cioccolatini...


pino lettieri wrote:"Ti proteggerò dalle paure e dalle ipocondrie,dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua vita
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo assieme le vie che portano all'essenza...
I profumi d'amore, inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmierà i nostri sensi..."

Non fate alcuno sforzo. commuovetevi e basta.


Non facciamo a gara a chi è più poetico, Gabriel e i Genesis hanno scritto testi sublimi che non hanno nulla da invidiare a Battiato, e che dalla loro purtroppo hanno una più difficile comprensione data dalla lingua inglese (tu stesso ammetti che buona parte non lo capisci o non ti interessa).

Ognuno ha le sue ossessioni, Gabriel quella del sesso? L'importante è che abbia scfritto quello che ha scritto, per quanto mi riguarda poteva pure essere ossessionato dai piedi [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 11:03

aorlansky60 wrote:ma l'ho già fatto, se leggi più su...

e per rincarare la dose, ma questa volta venendoti incontro [;)] appoggiando la tua tesi - (hai solo sbagliato brano con quello che avevi scelto...)


senza paura di essere bersaglio di tiro incrociato da parte di altri, perchè ciò che stò per dire è stato ammesso anche dagli stessi protagonisti ed autori del brano :

FIRTH of FIFTH...

la parte strumentale è di una levatura TITANICA per la bellezza della composizione; si può dire lo stesso del testo???... [:-I]


Ma questo come hai detto l'hanno ammesso loro stessi, non è che tutto quello che hanno scritto i Genesis è oro, il punto è che Pino afferma che i testi dei nostri erano poco importanti, che non hanno senso, che sono stupidi e poi me li paragona a Battiato...Ma dai... [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 11:09

...era solo per "spezzare una lancia" a favore dell'amico Pino... [:D]

attancandolo ora di nuovo, (pardon caro Pino) [:D] per il periodo della band che a lui stà più a cuore, ma vogliamo parlare del "testo cretino"(per ammissione dello stesso Phil, ndr) che il batterista cucì su un maldestro (per essere benevoli... [:-j] ) refrain creato dal tastierista, che sarebbe passato alla storia(sic) col titolo di... "who dunnit"... [:(-(] [xx(] [V]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 11:19

aorlansky60 wrote: "who dunnit"... [:(-(] [xx(] [V]


Non scherziamo [;^(]

Il testo di Who dunnit è un capolavoro, io a distanza di anni ancora non sono riuscito a capire se era A o era B o se era Y o Z. [:-I]

[:-D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 11:21

...in realtà, a tutt'oggi non lo sa bene nemmeno Phil... [:D] [:-D]
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 12:13

all'estero, guardando le traduzioni, si chiederanno cosa si fuma battiato prima di scrivere...
a dire il vero mi lo chiedo anch'io..

tradurre un testo, una poesia, un qualsiasi cosa è difficlissimo.
certe sfumature vengono colte solo da chi sonosce bene la lingua, altrimenti si può leggere una sterile traduzione alla google translate

I flood myself with light
of the immense


qualcuno si chiederà se Ungaretti si riferiva a qualche diga o inondazione...
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 14:04

No, dai... To be or not to be, M'illumino d'immenso. Stiamo Parlando di Altezze irraggiungibili. Concordo che Battiato scriva spesso cose che secondo me come accaduto anche a Peter, non sa bene neanche lui cosa significhino o dove vogliano arrivare. C'è il Lato oscuro in ognuno di noi, e quindi anche in loro.
NON ho detto che "i testi dei Nostri sono tutti stupidi". Ho detto che "questo testo"specificatamente è banalmente semplice; non cela immensi sforzi poetici per auspicare il risultato un po' maschilistico del "poi farsi una trombata" .
Anche perchè a quanto dite Lui è anche Lei e viceversa quindi parliamo di self sex? Boh.
Non c'è bisogno di scomodare Battiato per cancellare mooooolti testi di Peter, sarebbe sufficente un Baglioni qualsiasi, un Cocciante, un Bella:
"se io fossi un pittore brucerei il tuo ritratto ma sono solo un amante distratto..." O Pierre dei Pooh che tratta in modo sublime il tema dell'omosessualità nascosta; (e per non stravincere, non cito De andrè Nomadi, De gregori, Guccini che è riuscito a scrivere 12 "d o d i c i" strofe dedicate ad una locomotiva...Fossati, tutta gente che conosco poco, ma che ascoltando una sola strofa ti riempiono l'anima di emozioni. Senza troppi sforzi intellettuali e senza per forza dover far uso di sostanze più o meno proibite per comprendere che un lui sogna di essere una lei (che è una cosa talmente banale che come argomento anche Freud ad un certo punto dismise dall'enunciare in ogni dove trattando più approfonditamente del complesso di Edipo, guarda caso anch'esso spesso trattato nelle liriche dell'Arcangelo.)
Se vorrete offrirmi gentilmente la compiacenza di accogliere il fatto che oramai un po' mi conoscete e che quindi sapete che non polemizzo su questi argomenti a prescindere, perchè non sono un esperto in materia e soprattutto perchè non stiamo parlando di salvare la vita a nessuno, concorderete con me che quando affermo che molte liriche dei nostri sono appiccicate al groove o al pattern ritmico non voglio denigrare niente e nessuno: questo è un dato di fatto. E non si tratta di metrica, credetemi. E' un'altra cosa. Si tratta di non abboccare per forza di non accettare come oro colato un testo criptico solo perchè scritto da un Mito o presunto tale. Ma al cntrario dovremmo avere la lucidità per creiticarlo anche aspramente per evitare di darsi così tante arie da devastare una band così come ha fatto questo qua. Mi domandavo solo perchè per ascoltare i Genesis gabrieliani bisogna "capirli", entrare in contatto introspettivo coi tormenti di una specie di maniaco sessuale che crede di essere uno gnomo che va in giro a evirare suo fratello che poi è Egli stesso ma in un' altra vita, qua e là e pensa che per trombarsi una, sia sufficiente una scatola di cioccolatini... (A parte che le cose NON stanno così, bisogna spendere molto di più...)
Già: tutta la diatriba sull'assoluta necessità di avere in squadra uno come Peter e poi scoprire ed accontentarsi di uno che pretende di illuminarci con il "proposito aulico" e non all'altezza intellettuale di chiunque, di rifare e disfare un letto con la quasi certezza del successo in termini sessuali in virtù di una scatola di cioccolatini che a me dovrebbe evocare un pene. Nero?
Quindi: bel vestito, profumo, cinema, dolce e poi trombata.
Non c'è che dire una grande novità in termini poetici e letterali, mai sentito prima.
Ah, aspetta....: potrebbe essere un plagio una cosa tipo "vengo a prenderti stasera con la mia torpedo blu. Poti poti! " ?
(Poti poti, è chiarissimamente riferito ad una palpatina di seno, evidente, no?).
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 14:43

Guarda Pino che il senso e' completamente diverso da uno che "maschilisticamente vuole farsi una scopata". Il testo metaforicamente esprime lo stato d'animo maschile e femminile e anzi esalta tra i due la sessualita' femminile come superiore, non a caso cita Tiresia.

Quale maschilismo quindi? Casomai e' il contrario.

Lui e' lei? Ma la conosci la storia di Tiresia? [:-I] Il testo parla si due soggetti che affrontano l'amore e il sesso in modo diverso e poi cita Tiresia che essendo stato sia uomo che donna "ne capisce e ti dice che e' meglio la donna".

Pino a me sembra che tu esageri sia in un senso che in un altro: qua non stiamo parlando ne della divina commedia ne di Malgioglio, parliamo di un bel testo con un significato profondo, se tu non lo cogli o non ce lo vedi mi dispace (non e' che a tutti deve piacere qualcosa), ma il significato c'e' e non e banale, e non e' "quello maschilistico di farsi una trombata" .

I Genesis non hanno scritto solo testi poetici o strepitosi, qualcuno ti ha citato Firth (a ragione) come esempio di testo pretenzioso e banale, non mi sembra quindi che si tenda ad esaltare alcune cose solo perche' composte dai nostri.

Che il testo di Cinema non ti piaccia quindi ci sta, che i nostri non siano Dante o Leopardi pure, il ridurre pero' il testo di Cinema Show a "una scopata" e' fuorviante, anzi e' falso, e dire che questo come altri suoi testi siano deliri di "un maniaco sessuale" e' offensivo nei confronti di un grande artista come Gabriel
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 14:54

Pino scrive :

"Si tratta di non abboccare per forza di non accettare come oro colato un testo criptico solo perchè scritto da un Mito o presunto tale...
...dovremmo avere la lucidità per criticarlo anche aspramente per evitare di darsi così tante arie da devastare una band così come ha fatto questo qua.
"

[:-I]

A leggere questi periodi, vien da chiedersi : non lo sopporti proprio, eh??... [:D]

ma, dimmi, che avrebbe fatto poi di così trascendentale per "devastare" i Genesis??... [:-I]


"Mi domandavo solo perchè per ascoltare i Genesis gabrieliani bisogna "capirli", entrare in contatto introspettivo coi tormenti di una specie di maniaco sessuale che crede di essere uno gnomo che va in giro a evirare suo fratello che poi è Egli stesso ma in un' altra vita, qua e là e pensa che per trombarsi una, sia sufficiente una scatola di cioccolatini..."

err...
[:-I]

ma... parli seriamente??? io per capire i Genesis mica ho dovuto mai fare simili sforzi cerebrali... [:-I]



ps : ma cos'è?? una prova d'ascolto??
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 15:01

Gabriel e' un maniaco sessuale che "ha devastato i Genesis" e noi siamo creduloni che abbocchiamo.

Mi domando se Pino ascolti gli stessii Genesis che ascolto io [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 15:13

beh, probabilmente -anzi di sicuro- ascolta gli stessi "Genesis", che domande, ma a questo punto inizio seriamente a farmi l'idea che il suo rapporto con la band sia all'esatto opposto del mio :

il suo dev'essere l'approccio "a la tedesca" come tutti quelli che vanno in visibilio per "Invisible Touch" e delicatessen simili (oh, nulla di male, alla fin fine i gusti sono gusti, eh...)

mentre il mio, di approccio, è inutile elencarlo, tanto ormai mi conoscete... [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 15:16

@Alain...ma che dici...Io i Genesis li Risuono da solo, vedi un po tu...Per fare questo o li conosci o credimi NON puoi farlo. [:|]

@Thomas [:)]
Li ha devastati andandosene nel momento topico della loro carriera dando sfogo al suo immenso egoismo.
Che sia un 'Artista non c'è dubbio. Che sia Egoista, pure. Che sia stato ambiguo, non credo ci fossero tanti dubbi.

Le cose che ho detto non vogliono in alcun modo ferire la sensibilità di nessuno e se è accaduto, me ne spiaccio.
RIbadisco il concetto il testo di Cinema show NON offre tutte quelle meraviglie intellettuali così bene espresse da "Thomas"
E confermo altresì che è impensabile che per comprendere una storia così intensa sia necessario aver frequentato la Bocconi.
La domanda è: perchè bisogna essere così aulici e spesso criptici per forza? Nei post precedenti proprio Thomas ha fatto chiari riferimenti e illazioni all'obiettivo sessuale finale dei due protagonisti; ora sembra che io sia un pazzo perchè riprendo questo concetto? [:-I] [:-I] [:-I]
Il riferimento a Tiresia personaggio oltremodo mitologico che vide due serpenti che copulavano eccetera eccetera, lo sappiamo tutti, personalmente lo trovo esagerato anche se ammetto affascinante; ma scopre il bisogno quasi dogmatico di inserire all'interno dei "testi sacri gabriellani" un riferimento mitologico che faccia esclamare tutti in un "oohhh" di stupore per cotanta intelighenzia in questo caso l'ho trovato un tantino fuoriluogo, tutto quì. Ma cosa c'entra Zeus e ERA in un contesto così semplice come la storia di due amanti "normali". Per me è pretestuoso. E di NON così facile fruizione come volete farmi credere inducendomi ad uno sforzo intellettuale che a 52 anni non posso più permettermi di fare perchè quelle poche energie che mi rimangono le vorrei sfruttare stasera, visto che ho comprato anch'io una scatola di cioccolatini [:D]

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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 15:17

Thomas Eiselberg wrote:Gabriel e' un maniaco sessuale che "ha devastato i Genesis" e noi siamo creduloni che abbocchiamo.

[:D]



"porco boia ragazzi!" (direbbe Bersani...) ...MA Si!!! [:0] devi aver centrato la chiave di lettura approppriata!

finalmente capisco perchè A.Banks, in ogni foto che ho visto della band -e non sono poche- aveva sempre quella faccia da ink. senza sorridere mai!!!
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 15:20

pino lettieri wrote:@Alain...ma che dici...Io i Genesis li Risuono da solo, vedi un po tu...Per fare questo o li conosci o credimi NON puoi farlo. [:|]

@Thomas [:)]
Li ha devastati andandosene nel momento topico della loro carriera dando sfogo al suo immenso egoismo.
Che sia un 'Artista non c'è dubbio. Che sia Egoista, pure. Che sia stato ambiguo, non credo ci fossero tanti dubbi.

Le cose che ho detto non vogliono in alcun modo ferire la sensibilità di nessuno e se è accaduto, me ne spiaccio.
RIbadisco il concetto il testo di Cinema show NON offre tutte quelle meraviglie intellettuali così bene espresse da "Thomas"
E confermo altresì che è impensabile che per comprendere una storia così intensa sia necessario aver frequentato la Bocconi.
La domanda è: perchè bisogna essere così aulici e spesso criptici per forza? Nei post precedenti proprio Thomas ha fatto chiari riferimenti e illazioni all'obiettivo sessuale finale dei due protagonisti; ora sembra che io sia un pazzo perchè riprendo questo concetto? [:-I] [:-I] [:-I]
Il riferimento a Tiresia personaggio oltremodo mitologico che vide due serpenti che copulavano eccetera eccetera, lo sappiamo tutti, personalmente lo trovo esagerato anche se ammetto affascinante; ma scopre il bisogno quasi dogmatico di inserire all'interno dei "testi sacri gabriellani" un riferimento mitologico che faccia esclamare tutti in un "oohhh" di stupore per cotanta intelighenzia in questo caso l'ho trovato un tantino fuoriluogo, tutto quì. Ma cosa c'entra Zeus e ERA in un contesto così semplice come la storia di due amanti "normali". Per me è pretestuoso. E di NON così facile fruizione come volete farmi credere inducendomi ad uno sforzo intellettuale che a 52 anni non posso più permettermi di fare perchè quelle poche energie che mi rimangono le vorrei sfruttare stasera, visto che ho comprato anch'io una scatola di cioccolatini [:D]

Ciao a tutti, chiudo. a domani


Ho riletto il mio post e mi straquoto
[:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 18 Apr 2013, 15:28

"Li ha devastati andandosene nel momento topico della loro carriera dando sfogo al suo immenso egoismo.
Che sia un 'Artista non c'è dubbio. Che sia Egoista, pure. Che sia stato ambiguo, non credo ci fossero tanti dubbi."


[:-I]

con tutta la sincerità, caro Pino, ma non ti sembra di drammatizzare eccessivamente???

stiamo disquisendo di "rock'n'roll", la cosa più futile, effimera e vanagloriosa del mondo...

vogliamo parlare invece di come è stato trattato Steve Hackett dalla band (gli altri famosi tre, intendo...)???

E' chiaro che tutti gli artisti siano egocentrici, chi più chi meno, non c'è tanto da stupirsi...

Ambiguo Gabriel??? beh, il mondo della pop music ha visto "ambiguità" che altro che Peter...
(senza per questo voler far una colpa all'ambiguità... )
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 18:48

Dunque: A volte mi sembra di impazzire. Su questo forum ci sono stati scontri di una durezza incredibile per le posizioni pro o contro PG, sa fovore di questo o quell album e via dicendo di questo passo...
Personalmente non ho mai dato di matto per nulla ed al contrario ho sempre cercato dio porre in essere posozioni accomodanti cercando di offrire la mia visione delle cose da un punto di vista del NON esperto in materia. Preciso che spesso le mie posizioni prendevano spunto dalle precedenti letture dei post a cui rispondevo. Se qualcuno diceva una certa cosa, io mi permettevo di argomentare e via discorrendo. di solito parto dalla proposta riflessiva del mio 3d per dire la mia; qualcuno aggiunge spunti di riflessione ed io accolgo le considerazioni aggiungendo le mie opinioni spesso ribadendo gli stessi concetti letti poco prima per sancire ulteriormente il tema in discussione.
Ora che io venga ddirittura dipinto come uno che prende troppo sul serio la questione in discussione mi fa sorridere perchè se c'è uno in Italia che considera lo show biz per quello che è e cioè un modo come un altro per mangiare, quello sono io; che da sempre esprimo riflessioni sui costi della mjusica e dello show in genere e di quanto questi argomenti possano e lo fanno, sporcare anche i migliori propositi eccetera. Non ho mai indicato come un fatto vitale la buona o la scadente riuscita di qualsiasi album di qualsiasi artista come nient'altro che per ciò che di fatto sia, cioè un modo per fare soldi. a questo non è sfuggito nessuno mai e neanche a nessuno dei nostri. La discussine di oggi, peraltro molto ben moderata e ben argomentata con interventi di pregio, verteva a porre l accento prorprio su ciò che maldestramente mi vuoi imputare e che al contrario sposo da tempo: con me quando si dice che in fondo è solo musica sfondi una porta aperta perchè lo affermo e lo sostengo da anni. Però questo deve valere in ogni ambito della discussione e non solo quando ci fa comodo. Non è che se Pino dice che i testi di Gabriel non sono sempre eccelsi, si possono evocare studi filosofici e trattati sulla mitologia greca che fa riferimento a serpenti in amore che vengono uccisi e se poi io dico il contrario argomentando le mie riflessioni con una certa profondita ed un bricciolo di mascalzoneria per strappare un sorriso debbo venire tacciato di uno che prende troppo sul serio la questione; anche perchè per quanto mi riguarda ascolto tale e tanta di quella musica sia per diletto che soprattutto per lavoro che i genesis, e battiato se non fossero mai esistiti, non me sarei neanche accorto. Pensa che non mi sono accorto dei Beatles, e ho detto tutto...
buona cena a tutti.
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 18:57

pino lettieri wrote:
Ho riletto il mio post e mi straquoto
[:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]


Complimenti per l'ego [:-D]

pino lettieri wrote:Li ha devastati andandosene nel momento topico della loro carriera dando sfogo al suo immenso egoismo.


E' successo solo ai Genesis, che evento irreparabile, un cantante di un gruppo che se ne va, Phil non l'avrebbe mai fatto [:-D]

Dai, secondo me esageri

pino lettieri wrote:RIbadisco il concetto il testo di Cinema show NON offre tutte quelle meraviglie intellettuali così bene espresse da "Thomas"


Non le offre per te, magari sei meno sensibile all'argomento, magari (sicuramente [:D] ) le liriche di Gabriel non sono di tuo gradimento ma il significato del testo è più o meno quello, è una metafora, manco tanto complessa, non certo ci vuole Einstein per carpirne i reconditi segreti. Sicuro di aver letto il testo di Dancing with the moonlit Knight, The battle of Epping forest, ma anche One for the vine o Many too many (che non ha scritto Peter)? Perchè se per te è senza senso o solo "sinonimo di voglia di scopare" Cinema show allora tutti i testi dei Genesis dell'era d'oro (Gabriel o non Gabriel) sono da buttare nel water.

Tra l'altro a quanto ne so The fountain of Salmacis è stata scritta da Banks-Rutherford (pure il testo): ermafroditi, accoppiamenti...
Ma allora pure Ruttoforte e Banche erano dei maniaci sessuali [:0]

pino lettieri wrote:La domanda è: perchè bisogna essere così aulici e spesso criptici per forza? Nei post precedenti proprio Thomas ha fatto chiari riferimenti e illazioni all'obiettivo sessuale finale dei due protagonisti; ora sembra che io sia un pazzo perchè riprendo questo concetto? [:-I] [:-I] [:-I]



Perchè bisogna essere così "aulici"? perchè erano i Genesis, mica Michele Zarrillo. Che dici il testo di Anything she does visto che si parla d'amore sarebbe stato più adatto per una musica come quella di Cinema Show?

Tutto il prog è pieno di testi così, o mi vuoi dire che non hai mai letto un testo dei King Crimson, degli Yes, degli Elp, questi ancora più cripici e ancora più "scollegati dalla realtà" dei nostri che dietro le metafore se non altro mascheravano concetti più "terreni".
Si, il testo parla dell'obbiettivo finale dei due protagonisti, UOMO e DONNA, perchè ti concentri solo sul lato maschile dicendo che il testo è maschilista e parla di "uno che vuole scopare"? Non è così, anzi, nel testo Gabriel pone in risalto la figura femminile, non quella maschile con la metafora su Tiresia, è quello lo scopo, non scrivere un testo su una scopata.

pino lettieri wrote:ma scopre il bisogno quasi dogmatico di inserire all'interno dei "testi sacri gabriellani" un riferimento mitologico che faccia esclamare tutti in un "oohhh" di stupore per cotanta intelighenzia in questo caso l'ho trovato un tantino fuoriluogo


Scusa ma come puoi dire questo, i testi "mitologici" e complessi li scrivevano tutti, mica solo Gabriel, è parte dello stile dei Genesis (e di buona parte del prog), Banks è quello che ha scritto la storia del "Topo Gigante che si mangia il gatto" (non so se mi spiego [:D] ), quindi dovresti trovare fuori luogo tutti i testi dei Genesis, o magari come dici tu non li hai letti a fondo perchè i testi dei primi Genesis erano tutti criptici e metaforici, pure quelli scritti da Banks e Rutherford.

Allora se mi dici che non apprezzi lo stile di Gabriel mi sta bene, se mi dici che i testi non li hai mai approfonditi mi sta altrettanto bene, ma se mi dici che lo stile (quello di fare metafore, citare personaggi mitologici, storici, religiosi) è fuori luogo mi spiace ma non ti seguo più, che significa fuori luogo? E' un testo di un gruppo prog e parla dell'amore in maniera complessa, che volevi il testo di More fool me? [:-I]
Non è che se si parla d'amore o di sessualità devi per forza fare un pezzo di 3 minuti con un testo pieno di rime cuore-amore

Ribadisco che il testo di Cinema show non richiede alcuno sforzo mentale, la realtà è solo una, non ti piace, stop, perchè ribadisco che se è uno sforzo mentale il testo di Cinema show non ti azzardasre a leggere gli altri testi dei Genesis (e manco quelli degli altri gruppi prog) [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 18 Apr 2013, 19:02

pino lettieri wrote: Non è che se Pino dice che i testi di Gabriel non sono sempre eccelsi, si possono evocare studi filosofici e trattati sulla mitologia greca che fa riferimento a serpenti in amore che vengono uccisi e se poi io dico il contrario argomentando le mie riflessioni con una certa profondita ed un bricciolo di mascalzoneria per strappare un sorriso debbo venire tacciato di uno che prende troppo sul serio la questione; anche perchè per quanto mi riguarda ascolto tale e tanta di quella musica sia per diletto che soprattutto per lavoro che i genesis, e battiato se non fossero mai esistiti, non me sarei neanche accorto. Pensa che non mi sono accorto dei Beatles, e ho detto tutto...
buona cena a tutti.


Diciamo che se scrivi post provocatori non è che ti si può rispondere "bravo, ma lo sai che hai ragione?", delle critiche te le devi aspettare [;)]

Domani vado nel forum dei Pink Floyd e dico: Waters è un presuntuoso, ma che testi scrive, basta con queste menate sulla guerra, sulla giovinezza e su sta storiella di 1984, basta, la musica non è una cosa seria.

Che dici mi elogiano? [:D]


[;)]
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 21:33

non è che bisogni elogiare a tutti i costi gabriel e i suoi testi.
è preferibile di gran lunga un testo un po' complesso (e mica da laureato alla bocconi) piuttosto che una sciocchezza fatta per riempire 4 minuti di rime.
se dopo a uno non piace può ascoltarsi la pausini o rmazzotti.

a me il phil cantante non piace, i testi cantati da lui non mi interessano, non mi va di canticchiarli. non per questo dico che sono faciloni o incomprensibili... semplicemente non mi interessano.

probabilmente qualsiasi testo straniero risulta di difficile comprensione. canzoni in tedesco o in francese.. chi le ha mai capite? c'è bisogno di una laurea in lingue, ergo fanno schifo?

e poi quando uno scrive una canzone, potrà cantare di quello che vuole lui e come vuole lui?
altrimenti si potrebbe recriminare a banks che i suoi interventi tastieristici sono un po' complessi, se non hai studiato musica non riesci a seguirli... o, orrore, collins sbatacchia su quella batteria che non si riesce mica a seguire il ritmo battendo le mani..
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 18 Apr 2013, 21:41

kobaia wrote:o, orrore, collins sbatacchia su quella batteria che non si riesce mica a seguire il ritmo battendo le mani..

[:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 18 Apr 2013, 21:42

posso inserirmi dicendo questo?

http://it.wikipedia.org/wiki/The_Cinema_Show

non è che stiamo partendo da un preconcetto sbagliato? [:-|]
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 22:17

ansiosi di trascorrere una serata al cinema,


sì questo dice il titolo.. e lo pensa anche Giulietta.
Romeo un po' meno ... tutalpiù prima vanno al cinema e poi... [I8)] altrimenti non avrebbe niente a che vedere l'accenno al letto e tutta la tirata sul babbo tiresia
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 22:32

appunto...ma se lo dico io, non capsco il senso alto di questa lrica sublime.
la cosa divertente è che io argomento su una canzone, un titolo preciso e mi si risponde sostenendo che io generalizzi su TUTTI i testi di gabriel. forse bisognerebbe rileggere il tema del post. mi si da qusi del provocatore perché mi pemetto di mettere in discusione un testo che non solo da me é stato descritto come banalotto e mi si induce a confrontarlo con altri : perché? se volessi criticare altri testi lo farei, ma ho teso ad impstare una riflessione su l architettura di un testo che con metodica scentifica, viene messo in piedi con doppi sensi e rimandi mitolgici. e il semplice discuterne fa rinere a chiunque di poter imporre una accettazione supina della grandiositá di una lirica che si rifá ad argomenti banalotti, uomo donna sesso, ambiguitá. nelle gentili ripste al mio pst, non ho trovato argomentazioni convincenti; ho trovato invece molti rimandi a questioni che esulano da ció di cui il 3d si poneva di disquisire: il testo di cinema show. invece vengo invitato a riflettere sulla discograia dei g, mi si induce a fare analisi sulle musiche , su tutto... mi si indica come uno che non aa gabriel dando per scontata la mia incapacitá di giudicare un testo indipendentemente da chi l a scritto perché sarei un fans di phil. di lui potrei vomitare qualunque cosa, però... in ogni cao si fa per accendere un po' di confronti, rendere vivo l interesse sull argomento fondamentale del forum. ma poso adeguami e intendere tutto come tutti credono sia giusto credere. mi fa un po spece pensare che davvero qualcuno abbia potuto credere che non fossi a conoscenza delle intenzioni di questo testo, ho solo pensato di porre l accento sulla pochezza narrativa e sul fatto che a volte nelle lriche anglsassoni, si predilige l effetto fonetico delle parole in luogo della capacitá letteraria. non accanitevi troppo, non sono un esperto.
sesnto di dovemi scusare per aver osato criticare gabriel in casa dei genesis. [:0]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 22:41

kobaia wrote:non è che bisogni elogiare a tutti i costi gabriel e i suoi testi.
è preferibile di gran lunga un testo un po' complesso (e mica da laureato alla bocconi) piuttosto che una sciocchezza fatta per riempire 4 minuti di rime.
se dopo a uno non piace può ascoltarsi la pausini o rmazzotti.

a me il phil cantante non piace, i testi cantati da lui non mi interessano, non mi va di canticchiarli. non per questo dico che sono faciloni o incomprensibili... semplicemente non mi interessano.

probabilmente qualsiasi testo straniero risulta di difficile comprensione. canzoni in tedesco o in francese.. chi le ha mai capite? c'è bisogno di una laurea in lingue, ergo fanno schifo?

e poi quando uno scrive una canzone, potrà cantare di quello che vuole lui e come vuole lui?
altrimenti si potrebbe recriminare a banks che i suoi interventi tastieristici sono un po' complessi, se non hai studiato musica non riesci a seguirli... o, orrore, collins sbatacchia su quella batteria che non si riesce mica a seguire il ritmo battendo le mani..


ciao [:)] scusa se mi permetto :
posso dirti che non ho capito nente del tuo intervento?
potresti essere un po piu charo, cos volevi dire?
cosa c entra il fare schifo di una canzone se é in tedesco? poi leggi la traduzione e se il testo é una cazzata o una meraviglia lo scopri in ogni caso.

ciao [:)]
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Re: Testo e forzature

Postby Zeppelin » 18 Apr 2013, 22:44

Premetto che, come alcuni di voi, nemmeno io conferisco troppa importanza ai testi e, come Alain ha espresso in maniera chiarissima, amo il modo in cui la sillaba X cade in maniera così naturale e esteticamente bella su quell'accordo o quella frase strumentale. Solitamente, quando scrivo i testi delle mie canzoni, mi baso solo e soltanto sulla musica, cantando parole a casaccio e facendomi ispirare dal momento. Poi, da quel guazzabuglio di sillabe che ho sputacchiato sulla chitarra, tento di tirare fuori una parola comprensibile e da quella parto col testo.

Comunque sia, amo leggere, romanzi soprattutto. Le poesie mi annoiano, invece. La lettura è un esercizio intellettuale che serve a più livelli: allenamento linguistico (saper scrivere e parlare decentemente), allenamento lessicale (imparare, sapere e maneggiare nuovi vocaboli), contatto con esperienze e punti di vista che (forse) mai vivremmo o immagineremmo, conoscenza, cultura ecc. Solitamente, quando non capisco una parola, prendo il vocabolario e leggo cosa quella parola misteriosa voglia dire. Ampliando il discorso, se Nietzsche mi parla di Dioniso, e io non so chi caspita sia Dioniso, prendo Wikipedia e scrivo "Dioniso". Ok, ora capisco. Adesso so una cosa nuova.
Certo è che qui si parla di Genesis, mica di Nietzsche. E allora? Virtualmente possiamo imparare da chiunque. Prima di leggere il testi di Cinema, non conoscevo Tiresia e la sua storia. Guarda te, Gabriel mi insegna qualcosa. Perché, dico io, devo pretendere che un gruppo pop(ular) tenga fede alla sua classificazione (arbitraria e sempre relativa) e, avendo di fronte un pubblico modesto (di origine e cultura, magari), devo abbassarmi a questo? Ma credo che questa domanda sia quantomeno errata concettualmente. Gabriel, credo, non voleva fare il pedagogo del suo pubblico. Cavolo, lui è un uomo (prima che artista) che ha determinate conoscenza, le quali, giocandoci, snocciolandole, invertendole, metaforizzandole, sono finite nei suoi testi perché lui ha voluto che così fosse. Tutto questo non è pretestuoso, ma è anzi sinonimo di cultura che viene inserita in un testo pop. Col discorso introdotto da Pino, allora potremmo tranquillamente dire che Emerson è stato pretestuoso (tamarro lo è, ma non ci vuole la laurea in tamarrologia applicata per rendersene conto), perché ha rifatto i Quadri di Mussorgsky con l'Hammond. E gli ELP hanno suonato 'sto popò di roba davanti a non so quanti scannonati all'isola di Wight!!!
Quello che voglio dire è che bisogna tirare giù dal piedistallo i nostri eroi musicali. Tendenzialmente li idealizziamo, ma dobbiamo invece ricordarci che erano dei ventenni che hanno avuto il merito, la fortuna e la perizia tecnica (nonché un sentimento che gli scienziati della musica di oggi se la scordano) di fare ciò che volevano.
Esemplifico il concetto ulteriormente. Io scrivo canzoni. Non sono bravo a scrivere testi, ma mi arrangio. Ho scritto brani relativi a delusioni amorose, una specie di fine del mondo che termina con un abbraccio materno, nostalgia di casa, macchina grossa e pene piccolo ecc. Al contempo sono uno studioso di filosofia. Ora, se mi dovessi mettere nei panni di Gabriel, utilizzerei le mie conoscenze per scrivere al meglio i miei testi e questo "al meglio" lo renderei come credo: metafore, miti, storie ecc. Ma quest'ultima lista non è altro che il mio bagaglio culturale. Se volessi essere pretestuoso scriverei un testo in cui, che ne so?, spiego la realtà mediante la fenomenologia di Husserl. Solo in questo caso il mio pubblico (lo avrò, un giorno) mi manderebbe a quel paese, perché dovrebbe conoscere il filosofo che ho citato. Essere pretestuosi significa, per me, millantare o ostentare conoscenze.
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 22:57

e ti quoto. fosse anche solo per la qualitá lessicale con cui hai esposto la tua analisi.
stando al tuo ragionamento, quindi Gabriel é pretestuoso perché parla di Teresia come se tutti dovessero sapere chi é quando probabilmente ne ha letto i fasti in un libro di epica, modulando e miscelando come dici di fare anche te, nelle tue compsizioni il testo cercando di costruire una storia partendo da alcune intuizioni, mixando la realá piú semplice, un uomo e una donna in relazione, condendo la storia con un elemento mitologico p er rendere affascinante la storia banale che si é inventato e che si appggia egregiaente sulle note. ma da qui ad affermare che si stia parlando di grande lirica ne passa....
grazie per il tuo pregievole intervento.
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 23:07

pino lettieri wrote:a volte nelle lriche anglsassoni, si predilige l effetto fonetico delle parole in luogo della capacitá letteraria.


per fortuna.. è canto, non è letteratura.


ho scritto tante cose in poche righe
cerco di essere più sintetico.. se ce la faccio
sembra che buona parte della tua difficoltà (nel senso buono) di capire il testo e il suo senso sia data dall'incapacità di tradurlo e interpretarlo accuratamente.. magari sbaglio, ma a gran parte di noi la tematica trattata risulta abbastanza evidente.. a te un po' meno.

quindi direi che un testo (sopratttutto se adattato ad una metrica e a quelli che chiami effetti fonetici) dev'essere necessariamente capito nella lingua originale. se non conosci la lingua, una qualsiasi traduzione risulterà sempre banale e incompleta.
l'esempio delle 4 parole "m'illuminio d'immenso" tradotto in inglese è lampante.. chi lo legge in inglese si ritrova con una frase complessa e fuorviante.
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 18 Apr 2013, 23:20

ecco, zep ha espresso un po' meglio quello che ho in testa io.
sì forse gabriel era un po' pretestuoso.. però non si può neppure ridurre un testo a semplici frasi e concetti noti a tutti... o meglio si può benissimo, ma non è detto che venga fuori un testo interessante..

a me la citazione stimola curiosità e interesse, a te stimola.. qualcos'altro [:D] .. rende comunque il brano meno banale..
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 18 Apr 2013, 23:27

grazie kobaia
ribadisco serenamente che il senso del testo NON mi era affatto alieno, incomprensibile o altro. parlo piuttosto correttamente l ignlese e anche il fancese [:)] . il testo in questione é stato ampamente raccontato in molte occasioni...non lo scopro oggi, ho 52 e ho comprato il disco in vinile che non avevo ancora peli nel pube...l avró ascoltato 8 , forse 9 mila volte in tutte le versioni disponibili nel mondo. é il brano che ho sclto per dar tiolo al mio sito e al mio progetto, amo questo bano, lo conosco bne e conoso bene la genesi della musica e conosvo il testo e i suoi riandi miolgici.
in questo testo non c è poesia. é un testo che suouna bene, e racconta male una storia anale in cui molti cercano una valenza culturale che non ha, per il solo fatto che si cita una figura mitologica. é una furbata, ci può stare.

scusatemi, vado a domire. a domani grazie a tutti
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 19 Apr 2013, 07:19

oook non volevo sembrare presuntuoso. [:)]

ci sta, è un po' una furbata per attirare l'orecchio del curioso e magari del fan.. forse non è poesia ma personalmente ho sempre pensato che la bellezza di questo testo stesse anche nella cripticità (reale o artefatta)

senza voler fare confronti a tutti i costi, ma pure supper's ready racconta una storiella, con alcuni riferimenti mitologici, o altri addirittura assurdi, con storpiature e forzature buttate lì per una questione di metrica o per destare stupore nell'ascoltatore.
eppure a voler indagare si scopre che le numerosissime citazioni possono raccontare pagine e pagine di scenari nascosti..
altrimenti ci teniamo una storia banale e pure espressa lessicamente male accordata con una musica che può sollevare le stesse perplessità del cantato.
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Re: Testo e forzature

Postby kobaia » 19 Apr 2013, 07:20

se anche questa volta devo cercare di essere più chiaro mi auto-banno [:(] [:-D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 19 Apr 2013, 09:08

Oltre a porgerti le mie scuse, caro Pino, [:)]
se involontariamente posso averti turbato con le mie parole (e nel leggere i tuoi interventi dopo i miei sembrerebbe così), interrompendo un clima tutto sommato disteso come quello che ha sempre pervaso le conversazioni, vorrei dire che non intendo insegnare nulla a nessuno, sia chiaro, ma solo consigliare di porre particolare attenzione alle parole scritte, perchè a volte può succedere che esse non riescano adeguatamente a riflettere ciò che passa per la mente e vorremmo davvero esprimere, specie quando prevale un istintivo ed irrefrenabile bisogno di scaricare velocemente nella scrittura tutte le idee elaborate scaturite dalla lettura di un altro post e relativo punto di vista, per rispondere a quest'ultimo.

per es. le frasi riferite a Peter Gabriel :
"Li ha devastati andandosene nel momento topico della loro carriera dando sfogo al suo immenso egoismo.
Che sia un 'Artista non c'è dubbio. Che sia Egoista, pure. Che sia stato ambiguo, non credo ci fossero tanti dubbi"



Perdonami, ma io le trovo un tantino "forte" per i toni espressi; -John LENNON avrebbe detto (e lo fece, nel caso della sua band): "Non è nulla di grave, non è tutta questa tragedia..." (riferendosi ai milioni di fans sull'orlo della depressione, quando accadde) "È solo una rock band che si scioglie..." (da uomo pratico qual'era, Lennon sapeva bene che i problemi VERI sono ben altri... )"

Il periodo così espresso nei verbi ed aggettivi rischia di far passare la figura di Gabriel oltremodo negativa, dipingendola in tinte piuttosto fosche (non solo nei confronti dei suoi compagni) come in realtà non è. Io non l'ho mai conosciuto, ma credo che coloro che lo abbiano frequentato possano testimoniare che si tratti di una persona sensibile, intelligente e per nulla cattiva. Magari dotato di un ego forte, certo, ma in campo artistico è caratteristica normale, quasi richiesta. Ribaltando il discorso, con quella personalità così forte che si è ritrovato, credo che difficilmente Peter avrebbe mai potuto fare l'impiegato di banca.

I Genesis peraltro non si sciolsero nemmeno, ma continuarono per la loro strada ed avrebbero ben presto incontrato un fortunato destino assai diverso rispetto a quello che conobbero quando Gabriel fu con loro. Il termine "devastati" che i Genesis avrebbero subito dalla decisione di Gabriel è secondo me fuori luogo; anche perchè non conoscendo appieno gli stati d'animo che gravitarono al tempo tra i protagonisti, per noi è difficile anzi impossibile giudicare vicende umane e decisioni scaturite al loro interno, che solo loro potevano comprendere.

"Artista" : lo sono anche Banks e gli altri della band, come Gabriel.

"Egoista" : Se lo fu Gabriel manisfestando quella decisione, altrettanto lo fu Banks nel non concedere spazio come Hackett richiedeva, costringendolo alla decisione di lasciare a sua volta. Forse, Banks dovrebbe ringraziare la decisione di Gabriel, perchè da quel punto il suo ego (altrettanto forte e paragonabile a quello di Peter) ebbe il sopravvento nel decidere tutte le direttive da impartire alla band. Sarebbe anche ingiusto nascondere il fatto che Gabriel aveva deciso di abbandonare la band in piena gestazione THE LAMB(cosa che mise in pratica per un mese) per correre dietro chimere cinematografiche, lasciando stupefatti e in forte difficoltà potenziali i suoi compagni di band, a conferma di come fosse egli stesso "egoista", ne più ne meno di altri.

Qui non stò esprimendo un punto di vista personale, ma i fatti come accadero.

Invece del solo lato egocentrico di Peter potremmo anche citare il suo stato d'animo piuttosto turbato, dimostrando anche una certa sensibilità verso i compagni di band, quando si accorse di essere diventato suo malgrado -accadde con il LAMB tour- il centro dell'attenzione da parte del pubblico più di quanto egli desiderasse, mettendo di conseguenza -senza volere veramente- in "secondo piano" ed in ambascie emotive tutto il resto della band... questo fu un aspetto che gli dispiacque particolarmente.

Concludendo : nei tuoi ultimi posts ho come notato un irrigidimento rispetto al tuo solito clima sereno e disteso, segno quasi di disagio... tranquillo, è capitato e capita a tutti(*), specie quando si affrontano argomenti per i quali si nutre una certa passione e ci si crede in uno stato di convinzione assoluta ritenuta difficile da attaccare, per poi accorgerci di essere smentiti per le risposte altrui che si leggono rispetto ai ns punti di vista... è lo stesso concetto che Thomas ha spiegato adeguatamente, circa la predilizione o meno per la qualità del testo con il quale hai aperto il topic : punti di vista personali -ma come Thomas ha saputo spiegare molto sensibilmente ed approfonditamente, nella metafora "uomo-donna" relativa alla figura di Tiresia c'è una certa ricercatezza nella prosa e nel tema trattato...

(*)è capitato anche a me anni fa in questo stesso forum, finchè una voce saggia si levò facendoci interrompere una diatriba senza senso, esclamando :

"ma daiiiii... litigare per We can't dance!..."

ripeto : "It's only rock'n'roll" [;)] [:)] relax [:D] relax ourself [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 19 Apr 2013, 09:29

aggiungo una considerazione personale. A me piace un testo quando dice-non dicendo. Per esprimermi in italiano, quando lascia intendere le cose, senza dirle espressamente.
Nel testo di CS questo secondo me c'è, e per questo lo trovo criptico ma diretto allo stesso tempo. e per questo lo trovo bello [;)]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 19 Apr 2013, 11:11

Non credo che il problema sia mitizzare o non mitizzare, se uno mi dice che un testo gli fa schifo mi sta benissimo, è questione di gusti, perchè obbiettare?

Se qualcuno però mi dice che il testo è brutto perchè è ambizioso gli rispondo che magari lo è perchè anche la musica è ambiziosa.

Se uno mi dice che il testo è degno di Malgioglio gli rispondo che magari ha un tantinello esagerato

Se mi si dice che Gabriel è un maniaco sessuale, gli rispondo che è una provocazione.

Se si afferma che il testo di cinema show="voglia di farsi una scopata" gli dico che è un'affermazione del tutto falsa (come se io dicessi che "La cura" parla di uno che si occupa di un cane)

Il paragone con gli altri testi dei Genesis l'ho fatto per mostrare che ci sono testi dei nostri molto più pretenziosi che al confronto ad analizzarli daremmo del pazzo a chi li ha scritti.
The Cinema show è un testo che parla d'amore e di sesso e lo fa con un metafora "colta" (come è stato detto a molti ha fatto conoscere la figura di tiresia, io lo vedo come un pregio, spingere ad accrescere la propria cultura). Piace bene, non piace? Pazienza.

Non è mia intenzione offendere nessuno, ho solo replicato a frasi che ho ritenuto provocatorie. [;)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 19 Apr 2013, 14:22

Lo ammetto, ci sono cascato come un pivello. Il giochino è sempre lo stesso: qualcuno dice cose in modo delicato che sottointendono concetti più crudi. Quando io li rirpendo le cito senza giri di parole, divento uno che dice cose assurde, una specie di estremista [:-I] . Ho detto senza giri di parole che infondo il tema della prima parte del teso di CS è piuttosto banalmente il racconto del desiderio di un rapporto sessuale tra i due persosnaggi, utilizzando il termine "scopata" per rafforzare la mia tesi che verte a sostenere che la "storia" non sia poi così tanto innovativa, o particolarmente strepitosa. In uno dei post precedenti c'è scritto quanto segue:
-----------------------
Come ho scritto sopra le prime righe esprimono il diverso approccio all'amore di due soggetti casuali chiamati Romeo e Giulietta: deve fare il letto in modo che sia in ordine per l'arrivo dell'amato/a
La sorpresa di cioccolato è ovvia no, appuntamento, cioccolatini...
------------------------

A cosa si allude, cosa accade in virtù dei cioccolatini? Si racconteranno ..." di quella cavallina storna" ? O si "allude" a qualcosa che somiglia al desiderio malcelato di farsi con la Donna amata una sana... Si insomma avere un rapporto sessuale completo tra due esseri Umani etero "che però non è così chiaro che lo siano)...
E' il termine "scopata" che è troppo forte? Mi scuso. [I8)]
O è il fatto che si faccia fatica ad ammettere che forse non mi sto sbagliando troppo? Quindi sono presuntuoso. Mi scuso. [/:-|]
Spesso su questo forum si parla del periodo post Gabriel riferendosi a Phil come a uno che ha "distrutto" la credibilità della band, che ha sporcato il nome dei genesis.
Se io dico la stessa cosa di Gabriel, è lesa maestà. Mi scuso [I8)]

@ Alain: [:)] credimi ci vuole ben altro per farmi irrigidire [:)] . Anche se non sembra, ho le idee molto chiare su questi temi, pur non essendo un esperto come molti giovani presenti in questo Forum , che amo e che rispetto per la funzione che da sempre svolge o si prefigge di svolgere in termini di diffusione di convialità e
comunicazione. Per cui sono io che dovrei scusarmi se ho ecceduto con terminologie troppo forti e/o crude, o se ho disturbato la sensibilità di Qualcuno criticando certi argomenti evidentemente sensibili, o permettendomi di farlo convinto di avere le capacità per farlo. Ho ancora molto da imparare in questo ambito.
Aggiungo serenamente che mi prefiggo sempre di porre molta attenzione ai termini che abitualmente uso, ma come avrai constatato, purtroppo non è che io sappia scrivere molto bene...

@kobaia: scusami se ti sei sentito pressato [&:-S] , credimi non era mia intenzione: non avevo davvero capito il contenuto del tuo post e mi sembrava giusto chiederti spiegazione al fine di poterti dare una risposta sulla base di ciò che realmente io avessi capito e che tu volessi dire, tutto ok. [:)]

Mi spiace solo constatare quanto spesse volte si ponga una attenzione un tantino eccessiva a questi aspetti meramente lessicali (pur accettando il richiamo) in luogo della sostanza concettuale degl interventi espressi.
Per finire: mi scuso per alcuni errori di battitura presenti in alcuni post dovuti alla pessima tastiera dell' I pad che spesso si mangia alcune lettere.

Con moltissima serenità saluto tutti.
Arrivederci.
pino lettieri
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 19 Apr 2013, 15:22

@ Pino :

Non sottovalutarti, caro Pino; [:)] [;)]

invece scrivi (molto)bene, argomentando solidamente (leggendoti, emerge spesso un esperienza in campo professionale che pochi possono vantare e questo oltre a tuo vantaggio è a ns vantaggio e di chi ti frequenta, [;)] perchè solitamente ci si arrichisce da chi ha esperienza e intelligenza, non da chi non ne ha...)


...solo che a volte magari succede che lo fai (troppo) in fretta; [:D]

per es.
come si legge dal tuo post del 18Apr2013 ore 05:48
"Personalmente non ho mai dato di matto per nulla ed al contrario ho sempre cercato dio porre in essere posozioni..."


...ora, se si toglie "porre in essere posozioni" il tutto diventa :
"Personalmente non ho mai dato di matto per nulla ed al contrario ho sempre cercato dio"
[:-I]
la cui Entità trovo francamente azzardato tirare in ballo per un argomento così futile e frivolo come lo può essere un brano rock... [:D]


fermo Pino!!! non ti stò prendendo in giro, ma è solo un esempio banale per illustrare cosa può saltar fuori (anche di molto "risibile") da uno scritto eseguito troppo velocemente; da qualche parte prima di me qui, ZEP ha giustamente (e saggiamente) fatto notare l'importanza della corretta sintassi(non è il tuo caso, Pino [;)] ) nello scrivere, prima ancora degli errori ortografici, cosa che purtroppo nei tempi attuali governati da internet la gente sembra avere completamente smarrito. [:(-(]

Mi capita sempre più frequentemente di leggere in rete (non solo nei forums, dove tutto sommato te lo puoi anche aspettare, ma anche in siti insospettabili per autorevolezza) articoli talmente sopraffatti da strafalcioni grammaticali che una insegnante di lingua italiana, se dovesse leggerli, [:0] si chiederebbe disperata che fine abbia fatto l'uso corretto della sintassi... [V]

ps : dai, ripeto, stavo scherzando per la frase da Te scritta che ho riportato, [;)] [:D] per come è venuta fuori con quell'errore, il periodo ne ha del comico e dello spassoso, [:-D] roba da riderci insieme... [;)] peraltro, sono il primo ad ammettere che è assai facile cadere in errore quando fai una cosa, qualsiasi cosa, se la fai velocemente... pur sapendolo, anch'io spesso ci casco quando mi faccio prendere in modo irragionevole dalla fretta, e non solo nello scrivere... nessuno è perfetto, a questo mondo.
[:)]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 19 Apr 2013, 15:31

pino lettieri wrote:Per finire: mi scuso per alcuni errori di battitura presenti in alcuni post dovuti alla pessima tastiera dell' I pad che spesso si mangia alcune lettere.

.



L'ho scritto...
Quando uso l'i pad, alcune lettere si perdono nella battitura.
Ribadisco che non me la sono presa affatto, tutto ok.
Ciao a tutti.
pino lettieri
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 19 Apr 2013, 19:24

pino lettieri wrote:Spesso su questo forum si parla del periodo post Gabriel riferendosi a Phil come a uno che ha "distrutto" la credibilità della band, che ha sporcato il nome dei genesis.
Se io dico la stessa cosa di Gabriel, è lesa maestà. Mi scuso [I8)]


Così come estremizzi tu (dando a Peter del maniaco sessuale o uno che ha "devastato" i Genesis) allo stesso modo estremizzano queste persone di cui tu parli [;)]

Non c'è nessuna lesa maestà, non ci sono pareri di serie a o di serie b. Se si usano parole provocatorie a mio parere si devono accettare le critiche che queste parole provocatorie comportano, tutta qua, nessuno richiama o banna nessuno.
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Re: Testo e forzature

Postby Zeppelin » 19 Apr 2013, 23:44

Infatti. Bisogna stare attenti nell'uso delle parole, a maggior ragione in un luogo, quello virtuale, dove il nostro volto è sostituito dalle emoticons che troviamo qui a destra. Condizione insufficiente per evitare di cadere involontariamente in fallo. Quando si parla uno di fronte all'altro, oltre alle parole, vi è la mimica facciale, che aiuta l'altro a comprenderci. Su internet questo elemento non c'è ed è per questo che spesso si scivola dalla china e ci si trova a dover ribattere a tutte le nostre considerazioni che, magari in buona fede, abbiamo scritto.

Ora, per tornare al discorso, una cosa che mi ha colpito del discorso di Pino è il fatto che lui ha detto (una cosa del tipo): "Perché, per leggere un testo, devo essere iscritto all'Accademia della Crusca". Come se Gabriel lo fosse stato! Il concetto lo ripeto ed è sempre lo stesso. Un autore di musica pop, come Gabriel (ma soprattutto Peter Hammill), non è un docente di letteratura oppure un novello Leopardi. Lo considero uno come noi comuni mortali, ma che, a differenza nostra, ha avuto in dono delle capacità che, adeguatamente sfruttate, gli hanno fatto guadagnare un posto nell'Olimpo del rock. Se tali capacità, il cantare intendo, sono accompagnate da una sana abilità nello scrivere, allora non vedo perché egli debba rifiutare di metterle in atto. Il problema è che questo pensiero non ha sfiorato minimamente gli autori di cui trattiamo. Loro hanno avuto queste idee e hanno reputato fosse cosa buona e giusta scriverle. Lo stesso vale per la musica. Un tizio qualunque mi potrebbe dire: "Come fai ad ascoltare The Cinema Show, con un assolo, noiosissimo, di tastiere che dura 5 minuti!?!" oppure "E' pretestuoso scrivere un assolo di 5 minuti di tastiera! Non posso mica essere diplomato al conservatorio per poterlo ascoltare e capire".
Forse è qui il nocciolo del problema. Dipendentemente dalle nostre sensibilità, ci avviciniamo a questo modello musicale e/o letterario e sfuggiamo invece ad un altro, perché non è, come si dice, "nelle nostre corde". Io sono il primo ad ammettere (mea culpa, mea maxima culpa) che i testi, bene o male, non li leggo, né mi interessano tanto. A dire il vero, apprezzo più quelli dei quali riesco a ca(r)pirne il significato (se sono in inglese, ovvio) solo ascoltando la canzone e senza andarmi a leggere il testo. Dei micidiali (e volgari) testi di Zappa, apprezzo più quelli che sono riuscito a tradurre il testo a furia di ascoltarli: Disco Boy, una volta colta, mi ha fatto ridere; Illinois Enema Bandit no: forse perché ho dovuto leggere il testo e capire che "enema" è il clistere, oppure perché, dopo aver letto e tradotto il testo, il clistere eseguito su soggetti particolari (donne, nello specifico) non mi faceva ridere. Ma sto andando oltre.
Il discorso "semplice VS difficile" è spinoso, ma sicuramente centrale nella nostra discussione. C'è chi effettivamente apprezza canzoni e testi più semplici e diretti, ma come si fa a criticare una persona per questo? Eppure, la semplicità, portata all'estremo (ma dov'è il limite di questo estremo? Mah!), ci ha regalato dolori immensi, come tutti quei personaggi di dubbio gusto che il talent show (quelli nei quali va a parlare Renzi...) ci propina senza soluzione di continuità. E dall'altra, la ricerca ostentata della difficoltà ha forse montato la testa in coloro che, volendo distinguersi, si mettono ad ascoltare Miles Davis, Stockhausen e simili senza capire nulla. A parer mio, i Genesis, e tutto il progressive rock, rappresentano una medietà soddisfacente, nel senso che rimane comunque musica difficile da ascoltare, ma se ci si avvicina con calma e circospezione, beh, colma l'anima. Ma questo accade solo nel nostro caso, ovvero di coloro i quali sono iscritti, non a caso a questo forum. Altri apprezzeranno De André, che, in fin dei conti e a parer mio, è "uno con una chitarra", dunque molto più diretto, ascoltabile ed orecchiabile, anche se i testi risultano comunque superbi.
Tendo a privilegiare la via della non pretestuosità dei testi di Gabriel e se qualcuno non è d'accordo, per, diciamo così, "convincerlo", lo invito a mettersi nei panni di chi non ascolta quello che ascoltiamo noi e giudica un brano progressive, dall'alto del nulla assoluto, come pretestuoso, perché piano zeppo di inutili note.
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 20 Apr 2013, 14:05

bell intervento. accolgo con serenitá i suggerimenti e i consigli.
ieri sera ero a mangiare fuori; un tizio ha cantato New york new york in italiano proponondoci una versione non letteraria ma adesa al testo originale: una vergogna di luoghi comuni, e vere e proprie banalitá. forse, sí in alcuni testi di dylan e compagni, i testi raccontano egregiamente una storia. ma in moltissime altre situazioni, i testi anglosassoni, sono semplici parole messe insieme metricamente per chiudere il cerchio con la musica. in Italia é inversamente proporzionale. fatte salve le ovvie eccezioni, i testi delle canzoni, hanno un tratto poetico, racconti, storie immediate. certo ci sono anche da noi compositori che hanno un talento piú profondo ed utilizzano termini e concetti piú alti o meno ricorrenti tipo i centri di gravitá permanenti e cose simili, ma anche in questi casi, vince la poesia, e la capacitá di arrivare con piú facilitá, non fosse altro perché per Noi italani, il Racconto, e la Poesia, é un fatto naturale. una storia raccontata in quattro, cinque strofe, non dovrebbe essere troppo criptica, enigmatica, qui non c é questa esigenza; il doppiosenso, fa quasi sempre parte di una zona delimitata del panorama musicale ed autorale. le nostre band, raccontano senza troppi indugi, senza troppi giri di doppiosensi criptici o da comprendere, storie, riflesioni, ricordi... pfm, banco, orme, new trolls, storie, forse meno pretenziose e pretestuose, ma comprensibili con facilitá dalla maggior parte del POPolo. se no, che musica del POPolo sarebbe se fosse necessario possedere una cultura superiore per essere compresa? la genalitá sta nella semplcitá e nell eleganza con cui si esprime. e non sempre A MIO AVVISO i g, ci sono riusciti. i testi di Gabriel Spesisimo, raggiungono l obiettivo, sono ben strutturati, sufficentemente aulici, con rimandi affascinanti e congruenti sia con il genere sia con il periodo stiorico e le esigenze di mercato. dico solo che non tutte le ciambelle........... (faccio il criptico, concludete voi)


ps
leggo sempre con sincera attenzione i commenti postati. comprendo che il volto di chi dice una cosa, contribuisca alla comprensione del concetto, e che fornisca semanticamente il giusto tono. farò più attenzione alla mia terminologia...
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 20 Apr 2013, 17:21

Come tutte le cose alla fine tutto si riduce ai gusti soggettivi: io ad esempio non amo affatto il 90% dei testi dei musicisti italiani, soprattutto dei gruppi italiani prog (forse per questo non riesco proprio a farmi andare giu' quasi tutta la produzione dei vari Banco, PFM, Orme cc), il 90% delle volte sono banalissimi testi d'amore, un 5% sono astrusi e scritti solo perche' ben si accordano con la musica ("Non piangere salame dai capelli verde rame" che poeta Mogol [:D] ), l'altro 5% sono bei testi.

Ho sempre trovato all'opposto di Pino che proprio nella musica italiana si tenda (a parte i cosiddetti cantautori, ma li' e' la musica che viene "piegata" al testo e spesso e' messa in secondo piano) a scrivere testi spesso insulsi ma che "ci stanno bene".

Io invece vado matto per le metafore, le citazioni, i doppi sensi (per questo adoro i Genesis), i testi che ti "arricchiscono", la banalita' invece mi stufa, preferisco l'originalita' e la "particolarita'".

Gusti. [:)]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 20 Apr 2013, 18:03

ok, ok...tanto non ti convincerò mai. ma neanche tu puoi farcela [8D] [8D] [^] [^]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 20 Apr 2013, 18:27

Ovvio, come detto sono gusti, non è una gara a convincere l'altro, non pretendo che tu ti convinca di una cosa nella quale non credi [;)]
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Re: Testo e forzature

Postby pino lettieri » 20 Apr 2013, 18:48

[:-D] [:-D] [:-D] [:-D] [:-D]
incorreggibile...
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 22 Apr 2013, 07:41

non per rompere le classiche uova nel paniere, ma come mi faceva notare qualcuno in un altro forum, pare che il testo del brano in esame sia stato scritto da "Banks&Rutherford"(fonte "MUSICAL BOX", Mario Giammetti)... [:-I]
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Re: Testo e forzature

Postby Thomas Eiselberg » 22 Apr 2013, 10:43

aorlansky60 wrote:non per rompere le classiche uova nel paniere, ma come mi faceva notare qualcuno in un altro forum, pare che il testo del brano in esame sia stato scritto da "Banks&Rutherford"(fonte "MUSICAL BOX", Mario Giammetti)... [:-I]


Molto probabile.
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Re: Testo e forzature

Postby chvfrc » 22 Apr 2013, 10:54

è quello che dicevo io sopra, postanto la pagina di wikipedia [:D]
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Re: Testo e forzature

Postby aorlansky60 » 22 Apr 2013, 12:59

...se t'avessimo dato retta, avremmo risparmiato un sacco di "incomprensioni"... ♀♂...
[:D]

♫ There must be some misunderstanding,
there must be some kind of mistake... ♪♪
[:D]
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Re: Testo e forzature

Postby emmevu68 » 25 Jun 2013, 23:58

pino lettieri wrote:Ok: A volte, riesce bene a volte, un po' meno. L'insieme costituito da Musica e Testo, a volte genera emozioni davvero taglienti. Fortunatamente, quando ho ascoltato The cinema show per la prima volta, non comprendevo molto bene l'inglese. "Oggi" mi spiace intenderlo:

Tornata dal lavoro la nostra Juliet Sparecchia la tavola del mattino Si cosparge la pelle di graziosi profumi Nascondendola per attrarre. Farò il letto, Ha detto, ma è andata via. Può far tardi per il cinematografo? Romeo chiude a chiave il suo seminterrato, E in fretta corre su per le scale. Con la testa all’insù e cravatta a fiori, Un milionario da week end. Farò il letto Stasera con lei, grida. Può fallire così armato della sua sorpresa al cioccolato? Torna indietro nel tempo con padre Tiresias , Ancora il vecchio che racconta di tutto quello che ha vissuto. Sono stato ovunque,
per me non c’è mistero. Quando ero uomo, come il mare mi infuriavo, Quando ero donna, come la terra donavo. In realtà c’è più terra che mare.


Cristiano Malgioglio avrebbe fatto meglio...

(do not shoot him, please...)


Che bello ritrovarvi tutti, non me ne ero accorto!!!!!!!!
Ma da quanto tempo si è riattivato questo stupendo posto?
Un abbraccio!!!
Comunque questo post è perfetto per ricominciare. Io questo testo l'ho sempre amato molto.

Un uomo e una donna e un'appuntamento per il cinema.
Lei che torna dal lavoro e trova la tavola della colazione da sistemare ( è uscita in fretta stamattina, anche il letto ancora è disfatto ). Si prepara cospargendosi la pelle di creme profumate e sa che nascondendola alla vista, sarà più desiderabile. Esce in fretta e il letto resta disfatto.Non può fare tardi per il cinema....
Romeo vive in un seminterrato, chiude la porta e vola su per le scale, e si lascia alle spalle la sua modesta condizione: si sente un milionario nel fine settimana! Ha indossato la cravatta a fiori e ha pronta la sua sorpresa al cioccolato ( una scatola di cioccolatini ) armato della quale non può fallire questa sera. Al lui del cinema importa poco, pensa al letto e a Giulietta...

Poi c'è il riferimento a TS Eliot, con Tiresia che incarna perfettamente i due punti di vista: è stato uomo e donna.
Come uomo come il mare si è infuriato, come donna, come la terra ha dato....C'è infatti piu terra che mare...
Meraviglioso....e prima e dopo c'è la musica più bella del mondo.....

Ben ritrovati!!!!!!
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Re: Testo e forzature

Postby Betelgeuse » 26 Jun 2013, 19:24

emmevu68 wrote:Che bello ritrovarvi tutti


Beh magari proprio tutti no [V]
Comunque il tuo ritorno è la fedele testimonianza che c'è ancora, probabilmente, un buon numero di forumisti che effettivamente non sa che il forum è di nuovo attivo, forse perchè ha ancora il vecchio link tra i preferiti.
Bentornato [:)]
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