Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti originali

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Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti originali

Postby Betelgeuse » 22 Jul 2014, 21:16

Una serie di domande che calzano, probabilmente, a pennello, per gli esperti di pittura e di quadri, ammesso che tra i forumisti ce ne siano.
Qual'è il valore stimato attuale delle opere originali delle copertine dei Genesis ( mi riferisco alle opere di Paul Whitehead, ma non solo )?
Sono mai state esposte in mostre o, meglio ancora, in musei?
Sono considerate opere di arte astratta, solo contemporanea, o che altro?
Che grado di considerazione, diciamo, dottrinale o accademica, possono vantare nell'ambiente degli studiosi e degli esperti del settore?
Dove si trovano adesso gli originali?
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby highinfidelity » 23 Jul 2014, 07:31

Gli originali di Nursery Cryme e Foxtrot sono stati rubati molti anni fa. Naturalmente si ignora se siano in cantina di qualche fan dei Genesis che se li gode alla faccia di tutti gli altri o se siano andati distrutti. Comunque, Paul Whitehead ne ha dipinte successivamente numerosissime copie e "variazioni sul tema", anche dietro ordinazione.

Il dipinto originale di Trespass e' invece di proprieta' di Peter Gabriel.

Il merito artistico di un pittore a mio parere non dipende molto ne' dalla sua oggettiva abilita' tecnica ne' dal giudizio che ne da' la critica (la quale e' in grado di esaltarsi contemporaneamente per un Caravaggio e per un cesso - letteralmente - di Duchamp, mostrando evidenti sintomi di schizofrenia e demenza) ma dalla presa che ha sul pubblico. Sicuramente, e questo e' un dato oggettivo, Paul Whitehead non ha una tecnica mostruosa onnicomprensiva ma fa molta presa sul pubblico con le sue opere dal forte valore simbolico. Anche in ambiente artistico e' ben quotato, ed ogni minima cosa che crea va letteralmente a ruba. Se gli originali di Nursery e Foxtrot fossero ancora in circolazione sul libero mercato, ritengo che avrebbero un valore elevatissimo (dell'ordine delle centinaia di migliaia di Euro).

Riguardo al "genere", Whitehead si e' occupato in realta' di vari settori, tra cui anche l'elaborazione fotografica e la "scultura" (metto le virgolette perche' non e' che abbia fatto le classiche statue in bronzo, ma bottiglie rielaborate in modo plastico e altre lavorazioni su oggetti). Anche in pittura le sue opere seguono filoni differenti, che vanno dall'astrattismo al surrealismo alla citazione di grandi del passato, su tutti Hieronymus Bosch.

Limitatamente allo stile dei dipinti realizzati per i Genesis, Trespass e' palesemente neogotico-rinascimentale. Molto diversi da questo sono Nursery Cryme e Foxtrot, che considererei arte contemporanea sebbene con forti riferimenti neoclassici che si rifanno alla tradizione pittorica britannica, oltre che allo spazialismo (palese la citazione di Fontana nel taglio della tela su Trespass) e anche al simbolismo, al surrealismo (emblematico l'uomo che si apre la testa con una cerniera in "Old Man") ed alla metafisica contemporanea.

Vengono spesso organizzate mostre personali di Whitehead, sovente anche in Italia ove ha un grande seguito.
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby Betelgeuse » 23 Jul 2014, 19:42

Grazie per le risposte, e complimenti per l'analisi rigorosa e molto " tecnica " che hai fatto! [:)]
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby aorlansky60 » 24 Jul 2014, 07:43

Marco scrive :

"Il merito artistico di un pittore a mio parere non dipende molto ne' dalla sua oggettiva abilita' tecnica ne' dal giudizio che ne da' la critica (la quale e' in grado di esaltarsi contemporaneamente per un Caravaggio e per un cesso - letteralmente - di Duchamp, mostrando evidenti sintomi di schizofrenia e demenza) ma dalla presa che ha sul pubblico"


Hai ragione [/:-|] da vendere in questa tua affermazione; voglio solo aggiungere che quella che ai più -come Te, me e molti altri- sembra "schizofrenia e demenza" da parte della "critica" cela la volontà di quest'ultima di "pompare" e promuovere anche i cessi cercando di farli passare per Arte, gonfiando economicamente un mercato che ha dell'inverosimile e del paradossale. In fondo, è vecchia la storia che al mondo ci sono sempre state fondamentalmente due categorie di persone : i furbi e gli idioti; quest'ultimi sono sempre pronti ad abboccare all'amo... [:-j]
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby highinfidelity » 24 Jul 2014, 07:48

Grazie! [:)] Mi interessava in realta' leggere anche le opinioni degli altri utenti, ma si vede che pochi hanno approfondito l'argomento (oppure in questo momento sono sotto l'ombrellone alla facciazza nostra... [J-,] ).

La cosa interessante e divertente (o furbesca, da altri punti di vista) e' come Whitehead ha impostato un proprio "vitalizio" sulle sue opere piu' famose: Nursery Cryme e Foxtrot. Alle sue mostre non manca mai di porne in vendita delle stampe su tela montata. Il prezzo, se non ricordo male, si aggira sui 200-300 Euro. Con un sovrapprezzo, Whitehead dipinge sotto gli occhi dell'acquirente degli ulteriori particolari e dettagli ad olio, di sua fantasia, sulla tela della stampa. Per fare un esempio, gli ho visto espandere di molto la costruzione dell'albergo sul retro di Foxtrot e aggiungere delle case. "La speculazione edilizia", diceva ridacchiando. Un modo direi abbastanza machiavellico di ottimizzare i propri guadagni e creare una serie di prodotti "per tutte le tasche"... [;)]

Di queste repliche o stampe di Nursery Cryme (e anche Foxtrot, ma piu' Nursery Cryme) ne ho viste diverse versioni, ma devo dire che nessuna, come colore, come espressioni dei visi, eccetera, mi piace come l'originale rubata. Forse e' la forza dell'abitudine: a furia di guardare quella copertina e conoscerne ogni minimo dettaglio, qualunque variazione per quanto piccola salta all'occhio in modo molto marcato.

Anche in questo caso comunque, se vogliamo, Whitehead si rifa' ai grandi del passato: ad esempio Munch dipinse piu' e piu' versioni del suo celeberrimo Urlo. [;)]
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby aorlansky60 » 24 Jul 2014, 08:03

@ Marco :

sai bene di certo, conoscendoci ormai da un certo tempo, che NURSERY CRYME è il mio album preferito della band; con questo non intendo dire che sia oggettivamente il migliore (e infatti non lo è) è semplicemente quello che amo maggiormente fino quasi a trascendere dai Genesis stessi (non faccio fatica a dire che si tratta di uno dei miei dischi preferiti in assoluto di tutta la storia della musica).

In questa mia preferenza entra prepotentemente la grafica correlata ad esso, e in toto l'opera raffinata ed ispirata che Paul Whitehead ha voluto donare a quest'opera; questo disco non sarebbe lo stesso per magia e grandezza -parlo sempre per me- senza quella copertina e sopratutto senza quelle splendide miniature che contornano ed adornano i vari brani, credo uno degli esempi di artworking più belli mai messi in mostra in campo discografico; vorrei poterglielo dire sinceramente a mister Paul, ma sono certo che in tutti questi anni di simili complimenti per quella famosa copertina egli ne abbia ricevuto a dismisura, giustamente. [:)]
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Re: Copertine: valore artistico ( e non ) dei dipinti origin

Postby highinfidelity » 24 Jul 2014, 08:45

In effetti, penso che sappia "abbastanza" che quell'opera e' stata "abbastanza" apprezzata da "abbastanza" persone... [:D]

Basta per l'appunto vedere come egli stesso se la coccola e la ripropone continuamente come merchandising... [O:-)]

E fa benissimo perche' concordo con quanto dici: e' una copertina-capolavoro, in cui Whitehead ha mirabilmente imitato lo stile di molti pittori minori dell'ottocento inglese. Avrebbe veramente potuto essere una tela autentica di qualche studente o pittore minore. I particolari sono geniali: dalla falsa prospettiva del prato ai pattini a gabbia di scoiattolo al sacco volante alla mosca lasciata li' (perche' e' vera, non dipinta). E gli acquerelli interni non son certo da meno. [/:-|]
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