Desidero precisare fin da subito che sono perfettamente conscio del fatto che "adesso e' facile" e che "del senno di poi son piene le fosse". Certamente quando un complesso e' in pieno divenire non e' semplice darne un giudizio bilanciato e ben inserito in una prospettiva storica. Tuttavia a volte si e' palesemente esagerato, e lo si e' fatto per ragioni palesemente non oggettive e solo e unicamente politiche. Talvolta questa cosa e' molto esplicita. Magari ne discuteremo piu' avanti, se qualcuno ne avra' voglia.
Il primo esempio che voglio proporvi e' tratto da un'autentica perla, forse la migliore e piu' emblematica di tutte: "Genesis a Torino. Musica e candelotti. Gong, maggio 1975" di un tal M.F. che forse ha fatto bene a scegliere l'anonimato, cosi' adesso puo' far finta di non essere stato lui a scrivere quanto segue. Leggiamo alcuni passi.
I Genesis. Era la quinta volta che li osservavo dal vivo, e posso senz'altro affermare che la loro prestazione e' stata la peggiore degli ultimi anni.
E' importante a questo punto precisare che sta parlando del leggendario, indimenticabile concerto unico di Torino 1975, quello del tour di The Lamb che tutti noi ancor oggi sogniamo di notte e rimpiangiamo! Tra parentesi un concerto dal vivo si vede, non si osserva, ma sopravvoliamo: il meglio deve ancora venire.
The Lamb Lies Down On Broadway e' stato impietosamente riproposto per filo e per segno, come un compitino ben curato e diligentemente mandato a memoria.
Qualcuno in sala puo' gentilmente avere la bonta' di spiegare a M.F. cos'e' un concept album? Poche scuse: nel 1975 ormai lo sapevano anche i bambini. E' vero che l'Italia e' un paese talmente sottosviluppato che molti ancora si ostinavano a chiamare "pop" il rock progressivo (e alcuni ex-sessantottini ancora oggi credono che fosse normale), ma recensire un concept-album senza sapere cosa sia e' veramente troppo. Comunque adesso arriva il meglio, perche' il Nostro si erge a critico musicale:
A parte un paio di quadri capaci di provocare qualche brivido superficiale - ricamini di mellotron, chitarra distortamanontroppo (sic!) i soliti ingredienti pieni di ragnatele - la suite e' apparsa ancora piu' cruda rispetto all'incisione su disco: scontata, banale, piena di cose gia' sentite, di pause terribilmente insipide, troppo lunga e tediosa.
The Lamb - una tra le opere piu' stimate in assoluto del progressive mondiale - da' "qualche brivido superficiale" ed e' "banale" tutta la ricerca sonora condotta da Steve Hackett attorno alla chitarra e' condensata nel vocabolo "distortamanontroppo" ma soprattutto sono tutte "cose gia' sentite"!!! Ma dove, caro mio, dove, dicci! Dove le avevi gia' sentite, carissimo, che vogliam sentirle anche noi?
[...] anche perche' Peter Gabriel si ostina a credersi un vero cantante [...]
Devo veramente commentare questa frase, considerato che essa sbeffeggia uno dei cantanti piu' celebri ed apprezzati nella storia dell'umanita'? Non curiamoci d'essa, ma guardiamo e passiamo... (questo riferimento dantesco risultera' piu' chiaro in conclusione... )
Se ne e' invece accorto perfino il pubblico, che dopo gli isterismi che avevano accompagnato l'entrata in scena del gruppo e' andato via via perdendo entusiasmo come un palloncino bucato.
Ma dove, caro mio, dove??? A Timbuctu'? Nel Kirghizistan? Ma se tutte le testimonianze dell'epoca concordano nel descrivere Torino '75 come un concerto entrato direttamente nella leggenda, con folla in delirio? Ma adesso attenzione amici, come nella migliore oratoria latina IN CAUDA VENENUM: arriva il fenomenale colpo di scena conclusivo!!!
Ci sono volute Musical Box e Watcher Of The Skies per rievocare qualche emozione davvero valida [...] La mellotronmania non paga più, oggi, per chi ha sete di emozioni autentiche e non di acquarelli educati, pallide e banali cartoline impregnate di pretese <<culturali>> a volte solo insopportabili.
Per favore... Qualcuno gentilmente gli faccia presente che in Watcher Of The Skies di Mellotron ce n'e' a TONNELLATE!!! A carriolate, a badilate, a mucchi e mucchi!!!
E naturalmente, lo sfoggio d'erudizione finale:
Il vento ha spazzato il cielo, le stelle sono brillanti e lucide.
Vai, caro il mio Vate, vai... Esci a riveder le stelle, va'.