l'estrema teatralità di Gabriel sul palco

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l'estrema teatralità di Gabriel sul palco

Postby enrico » 22 Oct 2016, 10:20

è apprezzata e lodata da tutti i fan dei G?
oppure (tra i collinsiani?) il Gabriel del fiore e della volpe donna oltrepassa il labile confine tra arte e ridicolo per cadere nel secondo?

Sono nella categoria di chi loda Gabriel anche per il suo personale spettacolo sul palco, che aggiunge una dimensione all'espressione artistica dei G, ma ora, dopo aver visto spezzoni di supper's ready in concerto del '76 col più sobrio Collins al canto, mi è entrata una pulce nell'orecchio che mi dice "questo atteggiamento di Gabriel era oro che arricchiva l'arte dei G con la dimensione visiva? o era solo un orpello che distraeva da ciò che è realmente importante, cioè la musica?"
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Re: l'estrema teatralità di Gabriel sul palco

Postby Thomas Eiselberg » 22 Oct 2016, 13:15

Sono un fan dei Genesis a tutto tondo, anche se preferisco quelli di Gabriel. I nostri, a differenza di tanti altri presuntuosi dell'epoca, sul palco non si sono mai presi troppo sul serio (basta leggere anche i testi, sempre molto ironici) quindi non parlerei di spettacoli ridicoli: era un gruppo che dava pochissimo "spettacolo" (quasi tutti suonavano immobili), ci voleva qualcosa che attirasse l'attenzione del pubblico (pensiamo ai megaschermi dei Pink Floyd) e i costumi di Gabriel hanno contribuito a dare una dimensione più "multimediale" in un'epoca nella quale i video musicali erano ancora lontani.

Poi andato via Peter, complice una maggiore consapevolezza nei propri mezzi (musicalmente e spettacolarmente parlando), hanno cambiato pelle (anche perchè Phil non aveva la stessa capacità teatrale, ma era un ottimo intrattenitore). Con l'arrivo dei megaschermi, degli effetti, delle luci e tutto l'ambaradan, non servivano più queste aggiunte, anche perchè i testi non si prestavano nemmeno più a "teatralismi".

E' stata insomma per me una evoluzione piuttosto naturale.
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Re: l'estrema teatralità di Gabriel sul palco

Postby highinfidelity » 24 Oct 2016, 08:24

Personalmente mi colloco a meta' strada. Da un lato, certamente non sono tra coloro i quali impazziscono per i "siparietti" di Gabriel al punto da trascriverne i testi (spesso completamente e volutamente nonsense) per impararseli a memoria. Dall'altro, pero', vedo quei tentativi di matrimonio tra musica ed un certo tipo di teatralita' come tipici, simbolici direi quasi, di un'epoca di rinascimento culturale e musicale. Guardo ad essi, anche quando sono ingenui, con rispetto ed interesse.

In ogni caso molti complessi, anche italiani, all'epoca eseguivano performànce simili. Era un po' lo stile del momento: i Genesis non erano ne' piu' sobri ne' piu' pacchiani di tanti altri, e sotto molti aspetti erano degli innovatori. Personalmente non definirei "estrema" la teatralita' di Gabriel sul palco, soprattutto perche' era tenuta a freno da tutti gli altri, i quali la vedevano di pessimo occhio e avrebbero desiderato spettacoli d'assoluta sobrieta'. Solo verso la fine del percorso di Gabriel nei Genesis si giunse a degli accordi consensuali, in cui la forma di spettacolo teatrale era concordata tra i membri del complesso ed era - per cosi' dire - "autorizzata" da tutti.

Se ti interessa approfondire questo aspetto, ti consiglio moltissimo di leggere "La Filosofia dei Genesis" di Donato Zoppo, un libro piccolo ma ricchissimo di contenuti e che peraltro costa molto poco!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: l'estrema teatralità di Gabriel sul palco

Postby Silverfox1842 » 06 Oct 2017, 14:16

La teatralità di Gabriel sul palco a mio avviso era un qualcosa di affascinante ed essenziale, almeno inizialmente, per attirare l'interesse degli spettatori, forse non abituati a virtuosismi allegorici e letterari in testi di una profondità e semplicità sorprendenti, permettendo all'ascoltatore di immergersi completamente nella narrazione lirica che portava in un mondo bellissimo, lontano dal nostro e in cui era permesso tutto. Personalmente penso che con il suo abbandono qualcosa sia venuto a mancare di quel tipo di spettacolo, anche se la bravura di Phil nell'intrattenere può lasciare comunque soddisfatti.
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