Genesis Forum Italia

Essendo W&W l'album più recente all'uscita di seconds out, se quest'ultimo avesse avuto più pezzi di W&W ne sarebbe stato visto come un doppione, e avrebbe quindi venduto meno?
Pensando a W&W quale bootleg è il miglior compendio a seconds out? Io sto ascoltando live at Zurich e live at Sao Paolo

Onestamente non ci avevo mai fatto caso. Non so se ci sia una vera ragione, forse sono semplicemente state selezionate le canzoni che erano venute meglio e la cui registrazione risultava migliore. Avrai difatti senz'altro notato che il confronto con bootleg coevi rivela errorini e stecche a profusione; nulla di particolarmente grave in un'esecuzione dal vivo (anzi è normalissimo) ma nemmeno qualcosa che vuoi immortalare e consegnare ai posteri.

Sao Paolo compare spesso tra le segnalazioni dei bootleg migliori registrati nell'epoca di tuo interesse, è senza dubbio un punto di riferimento.

Mah...

Decisione probabilmente dettata dal dover ridurre il tutto entro i 90 minuti sfruttabili sul doppio album tagliando qualcosa.
Inoltre optarono per inserire (a mio avviso a ragione) Cinema show pur risalendo al tour 1976.
Probabilmente ai danni di One for the vine.
Personalmente avrei sostituito Squonk, mai troppo amata, con il brano da cui ho tratto il mio nickname...
Dovendo scegliere un solo strumentale ci sta Los Endos che dal vivo rende moltissimo.
Devo anche dire che le versioni di One for the vine dal vivo non mi hanno mai troppo convinto.

11mo Conte di Mar wrote:Devo anche dire che le versioni di One for the vine dal vivo non mi hanno mai troppo convinto.

Difatti. Non ho una cultura enciclopedica sui bootleg, però anch'io non ne ho mai ascoltata una versione che meritasse dall'inizio alla fine d'essere inserita in un live ufficiale.

11mo Conte di Mar wrote:Mah...


Devo anche dire che le versioni di One for the vine dal vivo non mi hanno mai troppo convinto.

Dirò un'eresia, ma la versione di One for the Vine contenuta su Three sides Live la preferisco quasi all'originale: è più potente, sembra meno "impastata" ed è più trascinante

highinfidelity wrote:

11mo Conte di Mar wrote:Devo anche dire che le versioni di One for the vine dal vivo non mi hanno mai troppo convinto.

Difatti. Non ho una cultura enciclopedica sui bootleg, però anch'io non ne ho mai ascoltata una versione che meritasse dall'inizio alla fine d'essere inserita in un live ufficiale.

Thomas Eiselberg wrote:

11mo Conte di Mar wrote:Devo anche dire che le versioni di One for the vine dal vivo non mi hanno mai troppo convinto.

highinfidelity wrote:
Difatti. Non ho una cultura enciclopedica sui bootleg, però anch'io non ne ho mai ascoltata una versione che meritasse dall'inizio alla fine d'essere inserita in un live ufficiale.

Dirò un'eresia, ma la versione di One for the Vine contenuta su Three sides Live la preferisco quasi all'originale: è più potente, sembra meno "impastata" ed è più trascinante. Non è perfetta, ha meno magia, ma mi gasa di più

Non solo hai detto un' eresia ma l'hai anche ribadita....

scherzo.

Anzi proprio la versione live dell' edizione inglese di 3sides live, ma aggiungo anche quella in un altro paio di bootlegs che possiedo mi hanno fatto giungere alla conclusione che dal vivo il brano perde magia e soffre la lunghezza e soprattutto la parte strumentale perde di incisività.
Imho...

Quando venni a sapere che esisteva un'edizione di Three Sides Live in cui il quarto lato non era in studio ma anch'esso dal vivo, feci il diavolo a quattro per procurarmela (un tempo queste informazioni non si trovavano per nulla facilmente come adesso, anzi si rischiava di trascorrere l'intera vita senza venire a conoscenza di particolari come questi, chi ha la mia età lo rammenta fin troppo bene).

Quando ascoltai il tanto agognato "quarto lato" però, ebbi l'impressione che qualitativamente non fosse affatto al livello degli altri tre, in particolare One For The Vine. Esecuzioni un po' meno precise e cantato talvolta al limite della "stecca". Per questa ed altre ragioni sono molti anni che non lo ascolto, mi ripropongo di dargli una ripassata per verificare se mi ritrovo in quanto affermato da Thomas.

Comunque credo sia una registrazione successiva, non coeva a Seconds Out, sbaglio?

Non sbagli.

OFTV è tratta da un concerto londinese del maggio 1980.
Mentre Fountain of Samacis risale al tour 1978 e IT/Watcher al 1976...

Io approfittai di un viaggio studio a lOndra di un mio amico a fine anni '80 per recuperare l' edizione britannica... Paleolitico....

11mo Conte di Mar wrote:OFTV è tratta da un concerto londinese del maggio 1980.

comunque una bella versione

Montecristo wrote:
comunque una bella versione

Allora non sono pazzo

malgrado stuermer e thompson, quel tipo di live lo trovo ancora molto dignitoso e trascinante

ma è quasi automatico, per via di tutti i pezzi degli anni settanta e di alcune perle che oggettivamente sono contenute in DUKE

Genesis: "Seconds Out" On Half Speed Mastering Vinyl.

L'uscita in vinile della nuova edizione di Seconds Out, mi porta al lontano '78 quando ascoltai alcuni brani su una musicassetta.
Solo anni dopo acquistai l'album, e rimasi sorpreso dall'esecuzione un pò troppo delicata di alcuni brani quali Carpet Crawlers e Afterglow.
Solo con l'uscita di When In Europe ho trovato le esecuzioni che desideravo, in particolare I Know What I Like, dove il lungo bridge è diventato più scoppiettante!

Chissà se gli appasionati di stereofonia apprezzeranno questa misteriosa On Half Speed Mastering Vinyl...

Non è misteriosa: si tratta anzi di un grande classico dell'audiofilia. Consiste nell'incidere un disco leggendo i nastri master a metà velocità e incidendo il disco a velocità di rotazione parimenti dimezzata. L'idea è che così facendo il bulino incisore lavorerà in condizioni dinamiche meno critiche, con benefìci soprattutto per lo spettro acuto della gamma audio. Se il lavoro è effettuato bene il risultato sonoro è spesso eccellente.

Pensavo di trovare qualcosa d'inedito nell'intervista aTony su Prog Italia, ma invece ho trovato interessante e istruttiva la Cover Story dedicata alla Reunion 30 anni dopo di Anderson Bruford Wakeman Howe!

https://www.hamelinprog.com/prog-italia ... numero-26/

Scusa una cosa ma Seconds Out cosa centra?

Scusatemi.

Su Prog Italia di settembre c'è un intervista a Tony Banks su Seconds Out, in occasione della ristampa in vinile.

Ecco il suo commento così riportato dalla rivista:

"Tutto sommato non era malaccio..." (Tony Banks).

Nell'intervista dice più o meno le cose note, la principale che non ha suonato l'Intro di Firth Of Fifth, perchè il piano eletttrico non aveva la stessa risposta al tocco di quello a coda, e nella parte centrale avrebbe dovuto abbassarla di un'ottava...

rkive wrote:Nell'intervista dice più o meno le cose note, la principale che non ha suonato l'Intro di Firth Of Fifth, perchè il piano eletttrico non aveva la stessa risposta al tocco di quello a coda, e nella parte centrale avrebbe dovuto abbassarla di un'ottava...

...cosa che in realtà ha fatto, cercando di trasporre le note al volo, incartandosi e rimediando una brutta figura. Sicché successivamente ha deciso di depennare l'intro e via con la partenza "a bomba". Peccato, un escamotage non degno di un grande tastierista come lui. Bastava esercitarsi un po'.

Ho trovato su https://twitter.com/genesisfan, l'intervista di Tony su Seconds Out.

https://www.genesisfan.net/genesis/arti ... econds-out

Cui prodest...

Steve Hackett Genesis Revisited: SECONDS OUT + More!
UK 2020 tour dates just announced. Tickets on sale Friday 29th November at 10am: https://bit.ly/2qKt0mJ

https://youtu.be/NNtWSU-eEz0

Grande Steve!

Siamo all' indecenza...

In che senso scusa? Vivendo fuori Italia da 20 anni e più mi perdo facilmente e non capto...

11mo Conte di Mar wrote:Siamo all' indecenza...

Chiedo scusa ho sbagliato topic, sposto la notizia su Steve Hackett...