Starless74 wrote:L'incavolatura gli derivò dal fatto che il gruppo sta tutto su un canale e archi+ottoni tutti sull'altro, cosa che almeno sulle edizioni in CD anni 80-90 ancora si sente.
Chissà che fine hanno fatto i nastri mutitraccia di prima generazione... Probabilmente cancellati e riutilizzati.
Ah, capito... Questa cosa è un po' strana, io (come praticamente tutti...) di From Genesis To Revelation possiedo una ristampa Decca, ovviamente non prima serie ma che nel frattempo è diventata
"vintage" pure lei, e ho anche la particolare edizione "Rock Roots" che contiene i primi due 45 giri come tracce extra, e il missaggio non è fatto in quel modo... Ci sono i Genesis in mono, e sovrapposta l'orchestra con un effetto stereo discreto. Forse solo in qualche pezzo si sente qualcosa buttato tutto a destra o tutto a sinistra, che comunque è esattamente quanto i Genesis stessi avrebbero fatto, pari-pari... Considerato che al termine delle incisioni c'erano problemi col numero di tracce rimaste libere (e su questo punto sono
tutti concordi: Ant, King, eccetera) mi risulta inimmaginabile che il pianoforte fosse stato microfonato in stereo e che due intere tracce fossero state riservate solo a quello strumento, per poi "schiacciarlo" in mono nel missaggio. Discorso identico per la batteria. Tutto il resto (chitarra elettrica, basso, voce ecc.) all'epoca era rigorosamente monoaurale in quanto i multieffetti stereofonici sarebbero stati inventati 15 anni dopo, per cui il problema neppure si pone. Quindi, comunque, l'idea era semplicemente "metteremo il piano un po' a destra (o peggio ancora: tutto a destra), la batteria un po' a sinistra, e
voilà". Poco sarebbe cambiato all'atto pratico, come si diceva. Il punto secondo me è che i Genesis, Ant soprattutto (beato entusiasmo giovanile), erano convinti d'aver fatto un lavoro strepitoso, mentre un ascolto distaccato e ragionato mostra impietosamente i limiti della loro incisione. Comunque devo riascoltarlo bene in cuffia per rinfrescarmi la memoria su cos'è stato combinato nel missaggio.
Riguardo il multitraccia "di prima generazione", come l'hai denominato, a mio parere ma ovviamente non posso provarlo, coincide col nastro che contiene le aggiunte orchestrali. Quando si lavora in economia si usa una tecnica chiamata "ping-ponging" che consiste nel riversare su una traccia il contenuto missato di altre tracce per liberarle e renderle nuovamente disponibili. Immagino tu sappia già di cosa si tratta ma vediamo un veloce esempio pratico casomai così non fosse: supponiamo di usare un multitraccia a 4 piste; si inizia ad inciderne 3 con i vari strumenti, tipicamente la base ritmica. Fatto questo, si mandano queste tre tracce in lettura, le si miscela, e nel momento stesso in cui le si legge le si re-incide missate sulla quarta traccia che era ancora vuota. A quel punto le 3 tracce possono essere liberate cancellandole e si possono aggiungere ulteriori strumenti. E' ovvio che il contenuto della traccia 4 a questo punto è "bloccato" e non si possono più cambiare i rapporti di volume tra gli strumenti: l'operazione non è reversibile, per cui è una tecnica che si impiega solo quando si opera in ristrettezza di mezzi, esattamente com'era il caso dei Genesis giovanissimi esordienti sconosciuti. Mi sembra presumibile che in Decca abbiano fatto così: hanno missato e spostato quanto inciso dal complesso su una (o più) tracce per liberarne alcune altre per l'orchestra, per cui l'incisione originale non è più recuperabile.