Tony Banks a Classic Rock 300.

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 03 Jun 2022, 19:01

https://www.loudersound.com/features/to ... slow-thing

L'intervista mi sembra recente, buona lettura.
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 14 Aug 2022, 15:17

https://www.google.com/amp/s/www.rockol ... el%3famp=1
È la versione in italiano quindi più... leggibile! [;)]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby highinfidelity » 16 Aug 2022, 07:49

Grazie per il link ma... quando si dice veramente "niente di nuovo"... [:|]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 16 Aug 2022, 09:38

L' avrei dovuto inserire su Tony Banks.

Interessante è che il Nostro confessa: "Mi sarebbe piaciuto molto essere una figura tipo Burt Bacharach, più in disparte."

...e naturalmente “Let It Go” di 'Frozen'! [8:-x]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 17 Aug 2022, 06:04

"Mi sarebbe piaciuto molto essere una figura tipo Burt Bacharach, più in disparte."

Considerando il carattere di Anthony Banks (freddo schivo distaccato riservato, nella migliore tradizione da British gentleman) non c'è affatto da stupirsi di tale affermazione...
il tastierista dei Genesis è sempre stato (sempre, anche negli anni più popolari della band) e sempre si è comportato di fronte alle telecamere come in palcoscenico, come un 'anti_divo' assoluto... la figura quanto più lontana dalla classica 'rock star' che solitamente sono capricciose ed eccentriche...
il paragone che lui ha fatto con Burt Bacharach gli calza a pennello, forse lui voleva più essere un 'compositore' (peculiarità in cui eccelleva, da dedicare ad altri ai quali fornire il proprio materiale) che non una 'rock star' in prima linea, ragionando con gli anni in cui egli ha fatto tale affermazione, perchè la storia ha dimostrato il contrario, credo che a lui tutto sommato abbia fatto piacere vestirsi nei panni di un componente importante di una rock band importante come lo furono i Genesis degli anni 70 e 80...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 17 Aug 2022, 09:54

Una cosa notata da molti, è che nel Last Domino? Tour sembrasse poco "rilassato" rispetto ad esempio a Mike Rutherford.

Troppo concentrato a non sbagliare, oppure preoccupato per la salute di Phil? [:-I]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby highinfidelity » 17 Aug 2022, 09:58

Beh senz'altro, per un perfezionista come lui, suonare assieme a un Phil sempre fuori tempo, sempre al limite del "ce la fa o non ce la fa" è stata un'autentica prova di nervi. Ma non serve essere Tony Banks: persino io, con un cantante ridotto in quel triste stato, avrei tenuto i denti serrati tutto il tempo. [:|]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby Duke59 » 17 Aug 2022, 14:16

Purtroppo pensando alla parte finale della storia dei nostri mi vengono in mente queste parole profetiche scritte da loro stessi

"An then there was the time that she performed
When nobody called for more"

[:.-(]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 17 Aug 2022, 23:36

Duchess, Guide Vocal, Cul de Sac, Fading Lights, Many Too Many.

Alcune lyrics "pragmatiche" di Tony Banks, o di un songwriter che per sicurezza metteva sempre le mani avanti! [:D]

Who Wants To Live Forever? ***

*** Però questa è dei Queen. [/:-|]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby vise60 » 18 Aug 2022, 12:57

"L'ho detto molte volte: i Genesis non sono mai stati una band alla moda, non sono mai stati la band del momento"
Oltre che all'incomparabile bellezza di tante loro composizioni mi sono sempre piaciuti proprio per questo ,niente storie di droga , di hotel devastati o di torbide perversioni che erano di gran "moda" tra i gruppi anni 70 ,loro hanno saputo conservare la loro naturale riservatezza senza avvertire il bisogno di apparire a qualsiasi costo ...se a qualcuno viene in mente qualche altro artista che abbia avuto un tale comportamento durante quegli anni ...al momento non mi viene in mente nessuno.. [;)] [:D]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 19 Aug 2022, 14:55

"I Genesis non sono mai stati una band alla moda".

Penso che ci sia sempre stato un problema con la stampa, che li ha sottovalutati sia nell'era Gabriel (forse perchè simili agli Yes) sia nell'era Collins G3 (perchè erano troppo commerciali).

Nel DVD Sum of The Parts c'è un' emblematica risposta di un giovane all'epoca di Duke, che si vergognava di dire agli amici che ascoltava i Genesis! [:(]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby Thomas Eiselberg » 19 Aug 2022, 15:32

rkive wrote:Duchess, Guide Vocal, Cul de Sac, Fading Lights, Many Too Many.

Alcune lyrics "pragmatiche" di Tony Banks, o di un songwriter che per sicurezza metteva sempre le mani avanti! [:D]

Who Wants To Live Forever? ***

*** Però questa è dei Queen. [/:-|]


In compenso i nostri hanno Living Forever, scritta proprio da Tony se non sbaglio [:D]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 19 Aug 2022, 16:00

Thomas Eiselberg wrote:
rkive wrote:Duchess, Guide Vocal, Cul de Sac, Fading Lights, Many Too Many.

Alcune lyrics "pragmatiche" di Tony Banks, o di un songwriter che per sicurezza metteva sempre le mani avanti! [:D]

Who Wants To Live Forever? ***

*** Però questa è dei Queen. [/:-|]


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Grande! [8D]

Mi scuso dev'essere un mio lapsus freudiano, LF non mi piaceva. [I8)]

Ergo Tony Banks era solo scaramantico! [:D]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 20 Aug 2022, 05:48

"...se a qualcuno viene in mente qualche altro artista che abbia avuto un tale comportamento durante quegli anni... al momento non mi viene in mente nessuno... "

BARCLAY JAMES HARVEST... i cui componenti, per riservatezza sulla loro vita privata e totale mancanza di eccentricità tipiche di certe 'rock star' anni 70/80, mi ricordano molto i Genesis...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 20 Aug 2022, 05:53

"Nel DVD Sum of The Parts c'è un' emblematica risposta di un giovane all'epoca di Duke, che si vergognava di dire agli amici che ascoltava i Genesis! "

se è per questo, c'è pure 'gente' dell'ambiente (Ligabue è uno di questi) che si vergognava ad ammettere un particolare apprezzamento per "Selling England by the pound"...


"Penso che ci sia sempre stato un problema con la stampa, che li ha sottovalutati nell'era Gabriel"

eppure, se c'è un fattore che attirò la stampa su di loro, peraltro proprio durante il periodo "Gabriel", fu la geniale 'trovata' scenica di quest'ultimo da portare 'on stage' nelle loro rappresentazioni live, che trovava pochi eguali tra le rock bands (o tra gli artisti solisti, solo D.Bowie a tale proposito) del tempo...
Ma il fatto è che nei mercati discografici che contavano al tempo (USA e UK prima di tutti) i Genesis non avevano un grosso consenso di pubblico (al contrario di Jethro Tull, YES, ELP tanto per citare nomi contemporanei che producevano simile tipo di Progressive Rock al pari di quello proposto dai Genesis) e se non hai [alto o abbastanza] consenso di pubblico, difficile che la stampa specializzata riesca a mettere gli occhi su di te... faceva tutto quanto parte dell'intero 'pacchetto' di business, alla fine...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 20 Aug 2022, 13:42

Ok. [:)]

Piccola provocazione. [:D]

Alla stampa piacevano i Genesis perché c'era Peter Gabriel. [:-I]

Idem per l'era Collins G3. [:0]

Quindi alla stampa piacevano solo i Genesis formato G4! [&:-S]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 22 Aug 2022, 06:30

@ Rkive

credo che vada fatta una piccola distinzione :

negli anni 70 c'erano Paesi con relativo pubblico (e stampa specializzata) che letteralmente impazzivano per i Genesis, e l'Italia era uno di questi.
Nello stesso periodo di tempo, la stampa in UK fu certamente incuriosita ed attirata dall'aspetto 'scenico teatrale' che Gabriel portò nella scena Rock del tempo, ma non il pubblico, che in madrepatria non li amò mai molto, per non parlare del 'grosso' pubblico USA (attirato assai più dal rock di classica matrice americana) che li ignorò sistematicamente, come buona parte del Progressive Rock di matrice Europea (anche se in quegli anni nacquero i KANSAS che in Nord America riuscirono a raggiungere un discreto successo e consenso di pubblico).

l'inizio di un cambiamento nei loro confronti soprattutto da parte 'del grande pubblico' nei mercati discografici che più contavano al tempo (USA e UK) non avvenne prima di "Follow you follow me" (singolo) e di "And then there where three"(album) : quello costituì davvero lo 'spartiacque' della loro carriera analizzandola sotto il profilo economico (derivante da più alto consenso di pubblico e conseguente sempre più elevato interessamento su di loro da parte della stampa specializzata).

Anche durante il periodo "G4" l'interesse per i Genesis da parte del grande pubblico (e mi riferisco sempre a quei mercati in grado di fare DAVVERO la differenza e la fortuna economica per una rock band del tempo) si dimostrò piuttosto tiepido...

Fu solo grazie al singolo e all'album che ho citato prima, e a tutto il seguito degli anni 80 (prima metà anni 80 soprattutto, considerando anche "Invisible Touch" pubblicato nel 1986) che i Genesis divennero davvero 'popolari' e non più da considerare come una rock band 'di nicchia' per pochi appassionati...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 22 Aug 2022, 07:23

@aor.

Quello che mi sorprende è che doveva essere la stampa (quella specializzata) a capire prima del pubblico la validità di una band e non viceversa.

Anche se è vero che la Charisma era una casa discografica di "nicchia". [:-I]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby highinfidelity » 22 Aug 2022, 07:40

rkive wrote:Quello che mi sorprende è che doveva essere la stampa (quella specializzata) a capire prima del pubblico la validità di una band e non viceversa.


Uh per carità. E' come dire che la chiesa cattolica deve anticipare i mutamenti della società e guidarla conducendola attraverso i cambiamenti dei tempi. E' vero l'esatto contrario: la società in cammino si trascina dietro come un aratro o un pesante fardello l'immobile chiesa cattolica.

Diciamo comunque che in minima parte questo è successo con riviste come Ciao2001, attraverso le quali effettivamente un giovane curioso avrebbe potuto apprendere con un certo anticipo le novità che giungevano dall'Inghilterra,e anche quelle che attecchivano in Italia. Va infatti ricordato che in Italia i dischi di rock progressivo inizialmente non venivano manco stampati, furono stampati solo dopo sull'onda del successo e ahimé le copie erano orrende per cui chi poteva continuava ad acquistare quelle estere. Comunque, per l'appunto, Ciao2001 non era una rivista su cui scrivevano giornalisti professionisti ma quasi un'iniziativa amatoriale, condotta da volenterosi, con autori casuali come Armando Gallo che coincidentalmente si trovava a vivere in Inghilterra, e altre (meritorie) figure improvvisate simili. Credo si possa affermare senza tema di smentita che Gallo sia il principale responsabile del successo in Italia dei Genesis, e anche dei Van Der Graaf Generator. I suoi reportage avevano creato un senso d'attesa pazzesco.
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 22 Aug 2022, 08:12

"Credo si possa affermare senza tema di smentita che Gallo sia il principale responsabile del successo in Italia dei Genesis"

Quanto detto da High qui è da condividere 'in toto' in quanto perfettamente corrispondente alla realtà oggettiva, Armando Gallo non era un semplice redattore musicale ma fu anche un vero a proprio appassionato dei Genesis e della loro musica all'epoca dei fatti, ricordo infatti ancora la sua enfasi positiva per loro in ogni suo articolo scritto sulla band pubblicato da CIAO2001 negli anni 70, che acquistavo regolarmente... [:)]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby Duke59 » 22 Aug 2022, 08:34

highinfidelity wrote: Credo si possa affermare senza tema di smentita che Gallo sia il principale responsabile del successo in Italia dei Genesis, e anche dei Van Der Graaf Generator. I suoi reportage avevano creato un senso d'attesa pazzesco.


Sempre parlando di Armando Gallo credo che sia da attribuire anche a lui il primissimo passo di un gruppo come le Orme in territorio britannico.

Infatti nel 1970/71 Tony Pagliuca (ora non ho l'autobiografia di Pagliuca sotto mano per cui non ricordo la data esatta), tastierista delle Orme diventate da poco un trio, si recò a Londra per acquistare un moog e per "vedere" di persona com'era l'ambiente musicale anglosassone. Non conoscendo l'inglese Tony si presentò - non annunciato - a casa di Armando Gallo (che conosceva dai suoi articoli su Ciao 2001 e dalla cui redazione si fece dare l'indirizzo) per chiedergli supporto. Finì che Gallo gli fece da cicerone a Londra per circa 2 settimane, introducendolo per la primissima volta negli ambienti musicali della capitale inglese.
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 22 Aug 2022, 15:19

Il suo leggendario libro Genesis- I Know What I Like, rimane un libro ancora valido da leggere anche se si ferma mi pare al 1978.

Mi ricordo di aver letto l'edizione in italiano imprestata da un mio amico, peccato che non venga ripubbllicata. [:(]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby highinfidelity » 23 Aug 2022, 07:05

Sono d'accordo: ormai molti anni fa (agli esordi di eBay) feci il diavolo a quattro per procurarmene un'edizione inglese ben tenuta. È vero che non è mai più stato aggiornato (e anche di ciò non so darmi ragione, visto che Gallo ha continuato a seguire la carriera dei Genesis e - tanto per capirci - me lo ricordo con macchina foto al collo al Telecomcerto di Roma) e che contiene alcune imprecisioni, ma resta comunque un libro bellissimo, imprescindibile.

Nel frattempo sono uscite molte cose con un livello di approfondimento anche superiore (su tutte la collana di Giammetti dedicata ad ogni singolo membro dei Genesis) ma nulla che abbia un apparato fotografico complessivamente paragonabile a quel primo libro di Gallo.

@ Duke: credo che all'avventura britannica delle Orme abbiano contribuito anche i concerti tenuti assieme ai Van Der Graaf Generator durante le loro frequentissime tournée italiane - merita difatti ricordare che i Van Der Graaf sono famosi praticamente solo in Italia, e che in Inghilterra (a differenza dei Genesis) sono rimasti sconosciuti anche dopo l'onda del successo italiano. Proprio Peter Hammill si propose per tradurre in inglese i testi di Felona e Sorona per il lancio delle Orme oltremanica. L'amicizia reciproca è testimoniata anche da delle simpatiche caricature delle Orme disegnate proprio da Hammill! [:D] Comunque Armando Gallo e il suo entusiasmo per il rock progressivo furono sicuramente catalizzatori di tanti successi e tante belle avventure, e anche in questa cosa ha sicuramente agito da promotore. [;)]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 24 Aug 2022, 04:57

La prima volta che acquistai una copia di SELLING ENGLAND BY THE POUND (ne sarebbero seguite altre nel corso del tempo) questa era in edizione Italiana a doppia anta, all'interno della quale c'erano i testi dei brani tradotti in lingua italiana da un certo... Armando Gallo (come precisavano i crediti stampati in copertina)... chi era mai costui? (faccio questa domanda ritornando per un momento ragazzino di 14anni anni qual'ero nel Marzo 1974...) Non ci misi molto tempo a capire chi era e perchè egli era mosso da così tanto interesse per i Genesis... [:)]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 24 Aug 2022, 07:06

La cosa più bella è che era amico di Peter Gabriel e poteva tradurre direttamente dall'autore! [8D]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 27 Aug 2022, 20:53

Thomas Eiselberg wrote:
rkive wrote:Duchess, Guide Vocal, Cul de Sac, Fading Lights, Many Too Many.

Alcune lyrics "pragmatiche" di Tony Banks, o di un songwriter che per sicurezza metteva sempre le mani avanti! [:D]

Who Wants To Live Forever? ***

*** Però questa è dei Queen. [/:-|]


In compenso i nostri hanno Living Forever, scritta proprio da Tony se non sbaglio [:D]

A proposito di Living Forever...
https://youtu.be/Eww9IaHumLg

Thanks to Genesis News It. [8D]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby 11mo Conte di Mar » 30 Aug 2022, 18:24

Nei primi '70 il prog andava alla grande anche in USA, album come Close to the Edge, Tarkus, Trilogy, Aqualung, Thick as a Brick raggiunsero la top 5 su Billboard.
La stessa PFM, pare, abbia raggiunto posizioni alte in America.

Si sa che i primi album dei Genesis con Collins cantante hanno venduto in USA meglio dei precedenti ma la top ten di Billboard fu raggiunta solo con Abacab.
Ora considerando che Abacab uscì 7 mesi dopo Face Value, l' esordio di Phil che vendette come nessun album dei Genesis fino ad allora, e che i seguenti album del gruppo raggiunsero posizioni più alte.
L'analisi è presto fatta:
anno/album/posizione USA

1981 Face Value 7
1981 Abacab 7
1982 Hello I must be going 8
1983 Genesis 9
1985 No Jacket required 1
1986 Invisible touch 3
1989 But seriously 1
1991 We can't dance 4

SI evince che gli americani hanno scoperto i Genesis dopo aver scoperto Phil Collins.
Ossia che il grande successo dei Genesis (in Usa e non solo) sia stato trainato da quello di Phil è dato di fatto.
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby rkive » 30 Aug 2022, 18:43

La passione di Phil per la Motown Music e le Love Ballads sono stati i colpi di fortuna per il successo dei Genesis G3 negli USA. [:-I]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 01 Sep 2022, 05:02

@ 11mo Conte di Mar
"...che il grande successo dei Genesis (in Usa e non solo) sia stato trainato da quello di Phil è dato di fatto."

Assolutamente d'accordo. [:)] [/:-|]
Peraltro l'ho detto e l'ho osservato spesso in passato:
è impossibile che Tony e Mike siano rimasti impassibili di fronte al successo e ai risultati di vendita (soprattutto in USA) ottenuti dal primo album solista di Phil... anche perchè per loro due il rischio era che il nome "Genesis" scomparisse o al limite che diventasse "la band di supporto" di Phil Collins, cosa inaccettabile per loro due...



"Nei primi '70 il prog andava alla grande anche in USA, album come Close to the Edge, Tarkus, Trilogy, Aqualung, Thick as a Brick raggiunsero la top 5 su Billboard."

e non solo quelli che hai citato:
un certo "A PASSION PLAY", che personalmente ho sempre ritenuto uno degli album più INASCOLTABILI [:-!] della storia del Progressive, raggiunse la num.1 assoluta delle classifiche di Billboard, il che mi ha sempre portato a riflettere (...) sul pubblico USA e sui propri gusti musicali... [:-j]
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby thenemesis » 27 Oct 2022, 22:23

aorlansky60 wrote:@ Rkive

credo che vada fatta una piccola distinzione :

negli anni 70 c'erano Paesi con relativo pubblico (e stampa specializzata) che letteralmente impazzivano per i Genesis, e l'Italia era uno di questi.
Nello stesso periodo di tempo, la stampa in UK fu certamente incuriosita ed attirata dall'aspetto 'scenico teatrale' che Gabriel portò nella scena Rock del tempo, ma non il pubblico, che in madrepatria non li amò mai molto, per non parlare del 'grosso' pubblico USA (attirato assai più dal rock di classica matrice americana) che li ignorò sistematicamente, come buona parte del Progressive Rock di matrice Europea (anche se in quegli anni nacquero i KANSAS che in Nord America riuscirono a raggiungere un discreto successo e consenso di pubblico).

l'inizio di un cambiamento nei loro confronti soprattutto da parte 'del grande pubblico' nei mercati discografici che più contavano al tempo (USA e UK) non avvenne prima di "Follow you follow me" (singolo) e di "And then there where three"(album) : quello costituì davvero lo 'spartiacque' della loro carriera analizzandola sotto il profilo economico (derivante da più alto consenso di pubblico e conseguente sempre più elevato interessamento su di loro da parte della stampa specializzata).

Anche durante il periodo "G4" l'interesse per i Genesis da parte del grande pubblico (e mi riferisco sempre a quei mercati in grado di fare DAVVERO la differenza e la fortuna economica per una rock band del tempo) si dimostrò piuttosto tiepido...

Fu solo grazie al singolo e all'album che ho citato prima, e a tutto il seguito degli anni 80 (prima metà anni 80 soprattutto, considerando anche "Invisible Touch" pubblicato nel 1986) che i Genesis divennero davvero 'popolari' e non più da considerare come una rock band 'di nicchia' per pochi appassionati...


In parte d'accordo con AOR ma con dei bei distinguo.
Nei primi 70 ci furono buone posizioni in classifica nel mondo anglosassone, e qualche soddisfazione se la presero:
Da Wiki.
"Foxtrot, pubblicato il 6 ottobre 1972, segnò un primo significativo incremento di vendite rispetto ai primi due incisi dal Genesis per la Charisma: dopo una settimana giunse al dodicesimo posto nella Official Albums Chart britannica e vi rimase per altre sette settimane fra i primi 100" Ed era un album sicuramente "non facile".
E ancora:
Selling England by the Pound fu pubblicato il 12 ottobre 1973 e raggiunse la terza posizione della classifica britannica, divenendo così il più venduto in assoluto del periodo con Gabriel. L'unico singolo estratto dal disco, I Know What I Like (In Your Wardrobe), fu il primo del gruppo a entrare nella Official Singles Chart britannica. Altro album che non contemplava "canzonette".

Il 1973 si concluse per i Genesis con un nuovo tour degli Stati Uniti che culminò nella prima apparizione dal vivo del gruppo sulla West Coast, con sei concerti in tre giorni al Roxy Theatre di Hollywood dal 17 al 20 dicembre che registrarono il tutto esaurito. Già nel 73 cominciavano ad essere apprezzati dagli USA.

The Lamb Tour: Il gruppo eseguì l'intero album dal vivo per centodue volte, in altrettante date tra Nordamerica ed Europa, praticamente tutte sold out. E mica era un album pop...

A Trick of the Tail uscì nel febbraio 1976 e in breve tempo si affermò sia nel Regno Unito – dove arrivò al terzo posto in classifica – sia all'estero, consentendo fra l'altro ai Genesis di pareggiare il proprio bilancio economico dopo sette anni di carriera. Ora parte il riscatto commerciale, non con Follow you.

Insomma, anche tra il 72 e il 76 qualcosina hanno venduto...
E' chiaro che poi hanno sbaragliato i botteghini, ma anche nella loro epoca migliore hanno avuto un buon successo commerciale, anche perché erano altri tempi...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby thenemesis » 27 Oct 2022, 22:32

11mo Conte di Mar wrote:Nei primi '70 il prog andava alla grande anche in USA, album come Close to the Edge, Tarkus, Trilogy, Aqualung, Thick as a Brick raggiunsero la top 5 su Billboard.
La stessa PFM, pare, abbia raggiunto posizioni alte in America.

Si sa che i primi album dei Genesis con Collins cantante hanno venduto in USA meglio dei precedenti ma la top ten di Billboard fu raggiunta solo con Abacab.
Ora considerando che Abacab uscì 7 mesi dopo Face Value, l' esordio di Phil che vendette come nessun album dei Genesis fino ad allora, e che i seguenti album del gruppo raggiunsero posizioni più alte.
L'analisi è presto fatta:
anno/album/posizione USA

1981 Face Value 7
1981 Abacab 7
1982 Hello I must be going 8
1983 Genesis 9
1985 No Jacket required 1
1986 Invisible touch 3
1989 But seriously 1
1991 We can't dance 4

SI evince che gli americani hanno scoperto i Genesis dopo aver scoperto Phil Collins.
Ossia che il grande successo dei Genesis (in Usa e non solo) sia stato trainato da quello di Phil è dato di fatto.


Non è proprio andata così.
Anche nei seventies hanno iniziato ad avere un discreto successo begli USA:

Il 1973 si concluse per i Genesis con un nuovo tour degli Stati Uniti che culminò nella prima apparizione dal vivo del gruppo sulla West Coast, con sei concerti in tre giorni al Roxy Theatre di Hollywood dal 17 al 20 dicembre che registrarono il tutto esaurito. Già nel 73 cominciavano ad essere apprezzati dagli USA.

The Lamb Tour: Il gruppo eseguì l'intero album dal vivo per centodue volte, in altrettante date tra Nordamerica ed Europa, praticamente tutte sold out. E mica era un album pop...
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Re: Tony Banks a Classic Rock 300.

Postby aorlansky60 » 28 Oct 2022, 17:31

@TheNemesis

Sul consenso strettamente "commerciale" concesso e riconosciuto ai Genesis 'anni 70' ne abbiamo trattato spesso... è indubbio che riuscirono a realizzare 'qualcosa' ma con i dovuti 'distinguo' :

1) non riuscirono mai a raggiungere la popolarità [in termini di vendita di dischi] che invece raggiunsero loro concorrenti del tempo quali YES, ELP, Pink Floyd e Jethro Tull (sempre che gli ultimi 2 citati si possano considerare omologhi 'progressive') pur raggiungendo risultati più soddisfacenti di Gentle Giant, King Crimson e VDGG, che non videro mai riconosciuta negli anni 70 la bontà della loro proposta.

2) hai citato giustamente nel caso dei 'nostri' il solo mercato UK... rilevante si, ma ancora limitato, perchè pur trattandosi del 2ndo mercato discografico a livello mondiale per importanza, negli anni 70 il mercato discografico che più di quello britannico (e di ogni altro sulla faccia della Terra) era in grado davvero di fare 'la differenza' per una rock band (chiedere ai Beatles, per avere conferma di questo) e di proiettarla nel ristretto rango degli "arrivati" era il mercato discografico USA, dove i Genesis non sfondarono davvero se non con l'arrivo del 1978 con la pubblicazione di "And then there where three" (che raggiunse la 13ma posizione della classifica di Billboards) ma soprattutto con il singolo "Follow you follow me" che fece da vero e proprio trampolino di lancio all'album, non lo dico io, ma le stesse cifre che hai citato tu. [;)]
A conferma dell'importanza di quel mercato, ha quasi dell'incredibile notare che nel solo anno 1969 in piena esplosione del fenomeno 'Rock' avvenuta, il solo pubblico americano spese in dischi (Lp e singoli 45g) quasi UN MILIARDO di $, cifra sbalorditiva per l'epoca... e il proseguo dei due decenni successivi consolidò e ampliò, anno dopo anno, questa cifra già notevole...

I Genesis cominciarono a farsi un certo nome negli USA solo grazie agli spettacoli live del 1975 (periodo GENNAIO-MARZO) relativi al "The Lamb Tour" ma non ottennero ancora quelle vendite di dischi in grado di catapultarli nell'olimpo del rock ("The Lamb lies down on Broadway" album arrivò a raggiungere la 41ma posizione della classifica di Billboards e non oltre; il successivo "A Trick of the Tail" fece un pochino meglio ma non andò oltre la 31ma posizione...) come lo erano già altri nomi, come quelli che ho citato prima che a differenza dei Genesis riuscivano a vendere decisamente di più in nord-america...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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