Ma ecco che essendo rientrato mi sono letto con calma anche gli altri articoli consigliati. Certo che l'articolo-bis di "prezzemolo" Zuffanti su Rolling Stone (bravissimo nel dare due tagli completamente diversi agli articoli scritti per La Stampa e per RS, davvero ottimo professionista
) sembra scritto sotto dettatura del nostro buon Thomas, che da anni sostiene che molti artisti mascherassero intenzionalmente la loro ammirazione per i Genesis!
Io davvero non saprei dire: propendo più per credere che avendo poi questi artisti suonato generi musicali completamente diversi dal progressive, semplicemente non gli venisse mai posta la domanda.
Dal mio canto e per quel che vale, come sarà senz'altro già noto a chi ha avuto la pazienza di leggere i miei messaggi nel corso di tanti anni, pur considerando Selling England un capolavoro assoluto non solo dei Genesis e non solo del rock progressivo ma di tutta la musica colta in generale, gli preferisco sicuramente Nursery Cryme, e direi anche The Lamb nonostante la sua solo parziale compiutezza. Forse faccio prima ad elencare le ragioni per cui mi piace e cosa mi piace meno, anche se l'ideale sarebbe poterlo fare su due colonne affiancate, perché paradossalmente le ragioni sono spesso la nemesi l'una dell'altra
cercherò almeno di creare una certa qual simmetria:
MI PIACE PERCHÉ:
A+) contiene alcune delle canzoni e passaggi strumentali più immortali dei Genesis;
B+) è sufficientemente complesso da costituire un luminosissimo esempio di progressive, anzi è un vero emblema del genere, ma al contempo non è talmente astruso da risultare inaccessibile;
C+) è consigliabile come album di approccio a chi non conosca i Genesis e voglia farsene un'idea;
D+) non è un disco che parla solo di mitologia classica (come nei più triti
cliché sul progressive), ma anche di società, costume, politica e tanto altro;
E+) è il disco in cui Banks e Rutherford introducono i "nuovi suoni" dei sintetizzatori analogici e dei pedali bassi;
F+) è il primo disco dei Genesis in cui l'incisione sia veramente considerabile ad alta fedeltà, piacevole all'ascolto anche con criteri attuali.
VORREI CHE FOSSE DIVERSO PERCHÉ:
A-) non raggiunge la qualifica di "album perfetto" dei Genesis a causa dell'inserimento di alcuni (evitabilissimi) pezzi troppo sempliciotti;
B-) contiene almeno un pezzo (The Battle Of Epping Forest ovviamente
) che richiede uno sforzo mentale tale da risultare meno godibile del resto;
C-) considerando anche quanto detto in 1 e 2, pur rimanendo probabilmente la "miglior scelta" di approccio ai Genesis per un neofita, contiene però alcuni pezzi che molto difficilmente riusciranno a far breccia;
D-) io in realtà
adoro il progressive proprio perché parla di mitologia classica
;
E-) nonostante mi piacciano moltissimo i synth analogici, i pedali bassi, ed in particolar modo come vengono impiegati da Banks e Rutherfod in questo disco (nonostante sia il loro esordio a questi strumenti, incredibile!!!), questo album marca l'inizio del tramonto dello stupendo suono classico Genesis basato su Hammond, Mellotron e 12 corde;
F-) è il primo disco in cui i Genesis abbandonano i dipinti di Paul Whitehead, che tanto avevano colpito il mio immaginario nei dischi precedenti. Non voglio proprio dire che il quadretto della Swanwick sia brutto ("brutte" sono altre cose, per me), ma in definitiva mi risulta una delle copertine che apprezzo di meno della loro intera carriera.