Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Spazio dedicato alla carriera dello storico cantante del gruppo, ora impegnato nella produzione e promozione di suoni provenienti da tutto il mondo.

Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Rael Matrix » 29 Mar 2008, 22:00

L'ho riletto integralmente recentemente e lo trovo, su molti aspetti, profetico. Credo che si sia sbagliato solo sul cantante dei Roxy Music e sulle piume di struzzo.

Per chi ne ha solo letto solo una parte, questo e' il comunicato stampa integrale apparso sul Melody Maker (agosto 1975):

"Cercando le ragioni per cui ho smesso, questo è quello che viene a galla...

Il veicolo che avevamo costruito come cooperativa per servire la nostra musica era diventato il nostro padrone e ci aveva intrappolati nel successo che avevamo voluto. Influenzava l'atteggiamento e lo spirito dell'intero gruppo. La musica ancora non si era inaridita, e io ancora rispetto gli altri musicisti, ma i nostri ruoli si erano irrigiditi. Far passare un'idea significava un cambiamento molto più concreto rispetto a prima. Per qualunque gruppo, trasferire il cuore dell'entusiasmo idealistico alla professionalità è un'operazione difficile. Credo che l'uso del suono e dell'immagine visiva possa essere sviluppato fino a realizzare molto più di quanto noi abbiamo fatto. Ma, su larga scala, ciò richiede un'unica direzione chiara e coerente.

Come artista, ho la necessità di assorbire un'ampia varietà di esperienze. Sento che dovrei prendere in considerazione, imparare, ampliare e soffermarmi su un sacco di lavoro al di là della musica. E' difficile rispondere a intuizione e impulso e lavorare con la pianificazione a lungo termine della carriera della band. L'aumento di denaro e potere, se fossi rimasto, mi avrebbe ancorato ai riflettori.
Per me era anche importante dar spazio alla mia famiglia, che volevo tenere unita.

Nonostante abbia visto e imparato tanto negli ultimi sette anni, ho scoperto che iniziavo a vedere le cose con gli occhi della rock star. Avevo iniziato a pensare in termini di affari, cosa assai utile per un musicista spesso ferito e un tempo timido; ma trattare dischi e pubblico come denaro mi allontanava da loro. Sul palco c'erano sempre meno brividi lungo la schiena.

Credo che il mondo presto attraverserà un periodo di difficili mutamenti. Mi eccitano alcune aree che vengono in superficie, che sembrano essere state nascoste dal pensiero della gente. Voglio esplorare e prepararmi ad essere aperto e sufficientemente flessibile da rispondere, non legato alla vecchia gerarchia. Il mio futuro nella musica, ammesso che esista, sarà in quante più situazioni possibili.
E' bello vedere un numero crescente di artisti che escono dall'incasellamento. E' questa la differenza tra il proficuo, compartimentato pollo da batteria ed il ruspante.

Non c'è animosità tra me ed il gruppo o il management. La decisione è stata presa qualche tempo fa e abbiamo discusso delle nostre nuove direzioni. Non ho annunciato prima la mia partenza perché mi era stato chiesto di attendere finché non avessero trovato qualcuno per sostituirmi.
Non è impossibile che ci sia qualche collaborazione in futuro.
Ci sono stati un sacco di voci, alcune più fantasiose di altre, sui motivi per cui ho lasciato. Non volevo esprimerli in interviste, perciò li ho voluti comunicare direttamente alla gente che ha messo un sacco di amore ed energia nel sostenere la band, ecco perché ho messo penna su carta.

Le seguenti ipotesi hanno poco in comune con la verità:

Gabriel ha lasciato i Genesis
1) Per lavorare in teatro
2) Per fare soldi da solista
3) Per fare il "Bowie"
4) Per fare il "Ferry"
5) Per farmi un boa di struzzo e impiccarmici
6) Per unirsi ad un'istituzione
7) Per raggiungere la senilità in campagna.

Non mi esprimo adeguatamente nelle interviste e sentivo di dovere alla gente, che ha messo tanto amore ed energia nel sostenere il gruppo, un quadro accurato delle mie ragioni. Perciò vi chiedo di pubblicarle integralmente o di non pubblicarle affatto."

Peter Gabriel, agosto 1975

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Postby Rael » 30 Mar 2008, 06:28

Non capisco cosa vuoi dire Matrix...pensi che Peter abbia scimmiottato Brian Ferry e avrebbe dovuto impiccarsi con un boa di piume di struzzo? [:-I] chiarisci il tuo pensiero,grazie. [:)]
"No,non sono un genio.Sono incasinato.Sono merdoso come tutti gli altri e sono anche meraviglioso,come tutti gli altri.Credo che il duro lavoro e l'impegno producano tanto quanto il talento".
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Postby Rael Matrix » 30 Mar 2008, 07:56

No, piuttosto e' il contrario: ne' Ferry, ne' struzzo.

Riepilogo:


Gabriel ha lasciato i Genesis

1) Per lavorare in teatro -- in qualche modo si, la sua e' arte "teatrale"

2) Per fare soldi da solista -- di sicuro li ha fatti

3) Per fare il "Bowie" -- eccome no? fintanto che arrivasse la crisi mistica-etnica non credo, dopo si

4) Per fare il "Ferry" -- NO

5) Per farmi un boa di struzzo e impiccarmici -- NO, fotocopia di Alice Cooper proprio NO

6) Per unirsi ad un'istituzione -- in quante istituzioni e' presente? Addirittura negli Elders sta a fianco di un ex-presidente USA (Jimmy Carter)

7) Per raggiungere la senilità in campagna -- Ma no? Lui uomo di campagna? ma se Bath e' nel centro di Londra...
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Postby Flower » 31 Mar 2008, 12:04

Questo comunicato e' bellissimo,e' di una sincerita' schiacciante,per me comunque va letto per il tempo che fu.
Oggi potremmo dire tantissime cose al riguardo,me se ci soffermiamo su ogni singola frase scritta da Peter,al tempo,ci troviamo molti spunti sia artistici che personali.[:)]

La sua decisione non fu facile,eppure quel suo mettere nero su bianco le motivazioni che lo spinsero a lasciare i Genesis,fa capire il grande rispetto per la Musica,perche' non manca mai di sottolineare la sua sofferenza per la "piega" che stava prendendo,e per il pubblico,al quale sente di dover dare delle ragioni.

Per il mio pensiero personale,leggo in ogni frase una profondita' di vedute incredibile,sincerita',emozione e sofferenza,stupendo quando dice "...il mio futuro nella musica,ammesso che esista..."...cioe'...uno come lui che dubita di se stesso se scrivera' ancora musica o no...quanto rispetto per il lato artistico di se stesso e degli altri....un grande,come solo i grandi sanno ragionare,non da un piedistallo,ma da un semplice punto,Suo,di partenza,un nuovo inizio.

Grande...[O:-)]
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Postby grOOva » 31 Mar 2008, 19:50

Ho letto il comunicato con "Sky Blue" in sottofondo....brividi,mi son emozionata davvero...[I8)]
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Postby Senka76 » 01 Apr 2008, 10:40

speriamo sia profetico, soprattutto per quel "Non è impossibile che ci sia qualche collaborazione in futuro"[:D]
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Postby windshield74 » 07 Apr 2008, 08:54

Ma si...speriamoci, in fondo quando l'ha scritto non avevo neanche un anno e ora comincio ad averci i capelli bianchi.....[:D][:D][:D][:D][:D]
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
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Postby Rael » 07 Apr 2008, 08:59

Io invece quando l'ha scritto avevo i capelli lunghi e adesso non ne ho più!!! [:D]
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Postby Flower » 08 Apr 2008, 12:16

Sara' una mia debolezza,ma ogni volta che rileggo questo comunicato ci trovo sempre cose molto profonde[8:-x]

"Il veicolo che avevamo costruito come cooperativa per servire la nostra musica...",Lui non parla di "Noi - Genesis",come persone-compositori,ma da l'importanza principale di tutto a Lei:la Musica,per la quale tutto gira intorno,comprese le loro stesse vite...
Si sente intrappolato nel sistema per...cioe' nel qualcosa che doveva "servire" la Musica,invece sentiva che lo stava divorando,togliendo cosi il vero valore intrinseco dell'Artista.
Trovo che questa sia una dichiarazione di immenso Amore per questa Arte incredibile,un sentirsi sempre un bambino di fronte ad Essa,che con umana tenerezza egli si pone...[8:-x]

...almeno,cosi la interpreto,poi non so...[I8)]
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Postby Phantom » 08 Apr 2008, 17:14

Flo, condivido in pieno il tuo punto di vista, personalmente leggo nelle parole di Peter una tenerezza sconfinata mista ad affetto ed umiltà nei confronti dei suoi compagni/amici con i quali si è forse spinto troppo oltre rispetto a ciò che voleva per l'epoca. Logicamente i tempi cambiano, si matura, ciò che è stato non è più. Grande Peter[:)]
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto. (Wilde)
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Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Rael » 08 Apr 2008, 18:53

Casualmente sto leggendo il testo con nelle cuffie uno dei tanti pezzi malinconici dei Sigur Ròs e mi viene in mente la mia rabbia e la tristezza all'epoca per quelle righe verbate dall'adorato Peter....niente lacrime:solo tanta acredine in corpo.
Era finita un'epoca: uscivo dall'adolescenza dove si vive anche di speranze ed entravo nel duro mondo degli adulti...
Il mio sogno ,ma anche quello di tanti altri fans della mia generazione, è svanito come una bolla di sapone...[:.-(]
Chi è nato dopo non potrà mai capire,e me ne accorgo tutti i giorni sul forum leggendo le critiche e i pensieri di chi si è perso il meglio.A volte ascoltare non basta...certe cose bisogna viverle.
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Starless74 » 02 Dec 2018, 13:30

Nella versione di RM mancavano alcuni passaggi, così ho pensato di inserire qui anche la mia: [:)]
...con qualche avvertenza:
- Alcune espressioni in inglese si posso leggere in più modi, ma trattandosi di Peter Gabriel nel 1975 non è certo una novità. [:D]
- Giochi di parole e paronomasie spesso si perdono nelle traduzione.
- Furry Boa (boa di piume di struzzo) in inglese suona molto simile a Ferry / Bowie: null'altro che un tipico calembour gabrielliano.
- Di aggiungere altre note a margine non mi andava, forse un giorno lo farò. [O:-)]
------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ho fatto un sogno, delizia per gli occhi. Poi ne ho fatto un altro con il corpo e l’anima di una rock star. Quando non mi è piaciuto più, ho smesso. Guardando indietro alle ragioni musicali e non, ecco cosa mi è venuto fuori:

FUORI GLI ANGELI - un’analisi.

Il veicolo che avevamo costruito come cooperativa al servizio del nostro scrivere canzoni è diventato il nostro padrone e ci aveva imprigionati nel successo che avevamo inseguito. Influiva sugli atteggiamenti e sullo spirito di tutto il gruppo. La musica non si era inaridita ed ho ancora rispetto per gli altri musicisti, ma i nostri ruoli si erano irrigiditi. Far passare un’idea dentro "i Grandi Genesis” significava spostare molto più cemento di prima. Per qualsiasi band, trasferire il cuore dall’entusiasmo idealistico al professionismo è un processo difficile.

Credo che l’uso di suoni e immagini si possa sviluppare molto di più di quanto abbiamo fatto noi. Ma su larga scala richiede un'unica regia chiara e coerente, che il nostro sistema di collettivo pseudo-democratico non era in grado di fornire.

Come artista, ho bisogno di assorbire una gran varietà di esperienze. È difficile rispondere all’intuizione e all’impulso dentro piani a lungo termine come quelli che il gruppo richiedeva. Sentivo che dovevo guardare/imparare/sviluppare me stesso e i miei frammenti creativi, e recuperare un bel po’ di lavoro arretrato al di fuori della musica. Persino i piaceri nascosti del coltivare l'orto e vivere in paese stanno cominciando a svelarmi i loro segreti. Non potevo certo aspettarmi che la band adattasse la sua tabella di marcia al mio legame con le verze. L’aumento di soldi e di potere, qualora fossi rimasto, mi avrebbe ancorato ai riflettori. Per me era importante dare spazio alla mia famiglia, che volevo tenere unita, e liberare il papà in me.

Pur avendo visto e appreso tantissimo negli ultimi sette anni, mi sono accorto che avevo iniziato a guardare alle cose come il famoso Gabriel, malgrado tacessi la mia occupazione ogni volta che era possibile, facessi l’autostop, etc. Avevo cominciato a ragionare in termini di business; molto utile per un musicista disincantato, ma trattare dischi e pubblico come denaro mi stava allontanando da loro. Sul palco, avevo meno brividi lungo la schiena.

Credo che presto il mondo debba attraversare un difficile periodo di cambiamenti. Mi elettrizza l’emergere di aree che finora, nella testa della gente, sembravano rimaste nascoste. Voglio esplorare e prepararmi per essere abbastanza aperto e flessibile da rispondere, svincolato dalla vecchia gerarchia.

Ho soddisfatto gran parte delle mie ambizioni da “Gabriel l'archetipo della rock star”: un bel po’ della gratificazione dell’ego e del bisogno di attirare le ragazze, probabile retaggio delle frequenti buche ricevute come “Gabriel il collegiale con l'acne”. Tuttavia, posso ancora permettermi di giocare a fare la star una volta ogni tanto.

Il mio futuro nella musica, se esiste, sarà nel maggior numero di situazioni possibile. Fa piacere veder crescere il numero di artisti che rompono gli schemi. È la differenza tra il pollo in batteria, redditizio e compartimentato, e quello ruspante. D’altronde, perché la gallina attraversa la strada?

Non c’è risentimento fra me ed il gruppo o il management. La decisione è stata presa qualche tempo fa e abbiamo già discusso le nostre direzioni future. Il motivo per il quale la mia partenza non è stata resa nota prima è che mi era stato chiesto di rinviare finché non avessero trovato un sostituto per tappare il buco. Non escludo che qualcuno di loro possa lavorare con me in altri progetti.

Le seguenti ipotesi hanno poco in comune con la verità:

Gabriel ha lasciato i Genesis

1) Per lavorare nel teatro.
2) Per fare più soldi come solista.
3) Per fare il “Bowie”.
4) Per fare il [Brian] “Ferry”.
5) Per farsi “un Boa di Piume attorno al collo e impiccarmici”.
6) Per finire in ospizio.
7) Per invecchiare in campagna.

Non mi esprimo adeguatamente nelle interviste e alle persone che hanno messo tanto amore ed energia nel sostenere il gruppo sentivo di dovere un quadro accurato delle mie ragioni. Perciò, di quanto sopra vi chiedo di pubblicare o tutto o niente.


Peter Gabriel, agosto 1975.
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Starless74 » 03 Dec 2018, 11:40

Per chi fosse interessato, metto qui anche l'originale,
anche perché, nel caso qua e là io abbia toppato la traduzione,
chi l'inglese lo sa meglio di me può farsi un'idea più completa. [;)]
---------------------------
I had a dream, eye’s dream. Then I had another dream with the body and soul of a rock star. When it didn’t feel good I packed it in. Looking back for the musical and non-musical reasons, this is what I came up with:

OUT, ANGELS OUT – an investigation.

The vehicle we had built as a co-op to serve our songwriting became our master and had cooped us up inside the success we had wanted. It affected the attitudes and the spirit of the whole band. The music had not dried up and I still respect the other musicians, but our roles had set in hard. To get an idea through “Genesis the Big” meant shifting a lot more concrete than before. For any band, transferring the heart from idealistic enthusiasm to professionalism is a difficult operation.

I believe the use of sound and visual images can be developed to do much more than we have done. But on a large scale it needs one clear and coherent direction, which our pseudo-democratic committee system could not provide.

As an artist, I need to absorb a wide variety of experiences. It is difficult to respond to intuition and impulse within the long-term planning that the band needed. I felt I should look at/learn about/develop myself, my creative bits and pieces and pick up on a lot of work going on outside music. Even the hidden delights of vegetable growing and community living are beginning to reveal their secrets. I could not expect the band to tie in their schedules with my bondage to cabbages. The increase in money and power, if I had stayed, would have anchored me to the spotlights. It was important to me to give space to my family, which I wanted to hold together, and to liberate the daddy in me.

Although I have seen and learnt a great deal in the last seven years, I found I had begun to look at things as the famous Gabriel, despite hiding my occupation whenever possible, hitching lifts, etc. I had begun to think in business terms; very useful for an often bitten once shy musician, but treating records and audiences as money was taking me away from them. When performing, there were less shivers up and down the spine.

I believe the world has soon to go through a difficult period of changes. I’m excited by some of the areas coming through to the surface which seem to have been hidden away in people’s minds. I want to explore and be prepared to be open and flexible enough to respond, not tied in to the old hierarchy.

Much of my psyche’s ambitions as “Gabriel archetypal rock star” have been fulfilled – a lot of the ego gratification and the need to attract young ladies, perhaps the result of frequent rejection as “Gabriel acne-struck public school boy”. However, I can still get off playing the star game once in a while.

My future within music, if it exists, will be in as many situations as possible. It’s good to see a growing number of artists breaking down the pigeonholes. This is the difference between the profitable, compartmentalized, battery chicken and the free-range. Why did the chicken cross the road anyway?

There is no animosity between myself and the band or management. The decision had been made some time ago and we have talked about our new direction. The reason why my leaving was not announced earlier was because I had been asked to delay until they had found a replacement to plug up the hole. It is not impossible that some of them might work with me on other projects.

The following guesswork has little in common with truth:

Gabriel left Genesis

1) To work in theatre.
2) To make more money as a solo artist.
3) To do a “Bowie”.
4) To do a “Ferry”.
5) To do a “Furry Boa round my neck and hang myself with it”.
6) To go see an institution.
7) To go senile in the sticks.

I do not express myself adequately in interviews and I felt I owed it to the people who have put a lot of love and energy supporting the band to give an accurate picture of my reasons. So I ask that you print all or none of this.
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby rkive » 22 Mar 2019, 16:46

Anche se Peter è insuperabile nel scegliere parole "spiazzanti", questo comunicato mi è sempre stato difficile da comprendere.
Solo con "Solsbury Hill", penso di aver capito cosa significasse per lui lasciare Genesis.
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Fizzo » 25 Mar 2019, 12:08

Devo dire che Peter mi è col tempo diventato abbastanza antipatico, un po' per per colpe non sue (quelli che i genesis senza peter non sono genesis etc etc etc), un po' per il suo, quasi ostentato, modo di prendere le distanze dal mondo genesis che mi ha sempre dato molto fastidio.
Alla fine meglio che sia andato, grazie alla sua dipartita i nostri hanno fatto i 2 migliori album della storia del rock. pronto ad essere scomunicato :D
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby highinfidelity » 25 Mar 2019, 14:24

Sottoscrivo abbastanza i commenti su Peter: mi sono "riconciliato" con lui solo in occasione del suo recente concerto di Torino. Comunque se non aveva più voglia di proseguire ha fatto bene ad andarsene piuttosto che sfornare dischi scadenti o assurdi al limite della provocazione.

Nessuna scomunica: non saranno "i migliori della storia del rock" ma trovi qui delle ottime sponde riguardo quei dischi! Sicuramente molto belli e molto bilanciati.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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In dubbio, consultate le FAQ
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby Fizzo » 26 Mar 2019, 10:03

la mia high è un po' una provocazione [:D] ma credo che trick e wind siano invecchiati molto bene come album, complice probabilmente il sound e la qualità della registrazione, riesco a riascoltarli all'infinito cosa che con altri dischi mi riesce più difficile. poi ovvio sono gusti e tutti rispettabilissimi quando si parla di genesis :)
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Re: Il comunicato stampa sul Melody Maker (agosto '75)

Postby rkive » 29 Mar 2019, 17:06

"Paperlate": ovvero cose non dette da Peter:

- Sono stanco di Tony Banks.
- "The Lamb" è stato un fiasco.
- Adesso, ho un pò di soldi.
- Voglio essere Robert Fripp.
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