Quando Peter lasciò il gruppo...

Spazio dedicato alla carriera dello storico cantante del gruppo, ora impegnato nella produzione e promozione di suoni provenienti da tutto il mondo.

Quando Peter lasciò il gruppo...

Postby Lamia98 » 17 Aug 2014, 21:13

Salve a tutti,ragazzi! Come è andato il Ferragosto? Spero bene a tutti! Oggi mi rivolgo ai fan veterani che hanno vissuto in prima persona l'ascesa di questa band.
La mia domanda è questa: come avete affrontato,cosa avete pensato o provato quando Peter lasciò il gruppo?
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Re: Quando Peter lasciò il gruppo...

Postby stevie » 20 Aug 2014, 17:18

Beh, non posso proprio dire che sia stato un trauma: anzi, a dire il vero, non me ne sono neanche accorto... [:|]
Mio fratello mi aveva raccontato che il cantante dei Genesis si chiamava Peter Gabriel, che era mezzo matto e che ai loro concerti si presentava mascherato con una testa di volpe, il che aveva contribuito ad accrescere la mia curiosità nei suoi confronti; tuttavia, mi spiegò un giorno, nei nuovi dischi non era più Peter a cantare , ma il suo compagno batterista, un certo Phil Collins. Ricordo di essere rimasto davvero sorpreso, poichè la voce di Phil mi sembrava molto simile a quella di Peter, e non notavo alcuna differenza rispetto ai tempi della formazione originaria.
Dopo non molto, Peter debuttò come solista, e mi capitò di sentire alla radio "Games without frontiers". Ne rimasi affascinato: la trovavo davvero suggestiva e intrigante, bellissima. Riconoscevo lo stile inconfondibile dei Genesis, che amavo così tanto. Ricordo di aver trovato il testo da qualche parte, credo su Sorrisi e Canzoni, e di averlo ricopiato sul quadernino in cui raccoglievo le mie canzoni preferite...Nè aveva molta importanza che Peter avesse lasciato il gruppo: se mamma e papà si separano, continueranno a essere tua madre e tuo padre, no? [^]
Ma le sorprese non erano finite. Di lì a poco, Phil esordì col suo strepitoso "Face value", che sbaragliò la concorrenza, scalando le classifiche mondiali: anche il suo era lo stile dei Genesis, ma in una forma più evoluta, più moderna, capace di adeguarsi alle tendenze musicali dell'epoca. Phil non aveva certo il carisma di Peter, non voleva "stupire con effetti speciali", ma solo con la forza della sua musica e delle sue capacità tecniche e creative.
Anche Peter cercò di adeguarsi ai tempi che stavano cambiando, pubblicando "Shock the monkey": cominciò a comparire ovunque, in tutti gli show televisivi, addirittura nella "vetrina" nazional-popolare per eccellenza del Festival di Sanremo, lanciandosi sulla platea del teatro Ariston, cosa che ai miei occhi gli fece perdere parte del suo allure (ma questa è un'altra storia: ho visto che il tema è già stato ampiamente dibattuto sul forum [:D] ).
Fu una svolta epocale: i "Genesis", quell'"entità" astratta e indefinibile, quell'insieme di personaggi enigmatici e quasi fiabeschi, che immaginavo simili ai protagonisti delle loro copertine, da Rael agli strani figuri di "Selling England", erano ESSERI UMANI!! [:0] [:0] [:0] ...Potevo vederli camminare, muoversi, sorridere, sentirli parlare, scherzare...
In una parola, erano diventati POPOLARI. [;)]
La diffusione dei video e il proliferare dei programmi musicali - come ben sappiamo- completarono l'opera...
Confesso di non sapere molto della carriera di Peter da quel periodo in poi. Al contrario, la musica di Phil e dei "suoi" Genesis, ha continuato inesorabilmente a scandire le mie giornate.
Penso che Peter sia rimasto sempre "il cantante e fondatore dei Genesis" anche dopo aver lasciato il gruppo, e che invece Phil sia riuscito a costruirsi una propria identità ben definita: ci sono i Genesis e c'è Phil Collins.
Insomma, Peter è uno dei Genesis, Phil Collins è Phil Collins.
Peter era (ed è) indiscutibilmente UNICO, un artista straordinario, dalla personalità istrionica, indecifrabile: un GENIO. Phil era "uno di noi", e la sua grandezza stava proprio in questo.
A onor del vero, devo dire però che la mia radio è sintonizzata FISSA su una stazione che trasmette solo musica anni 70, 80 e 90, e quando mi capita di riascoltare "Shock the monkey" oggi, tra "Lessons in love", "Monkey chop" e "If you leave me now", è sempre un piccolo tuffo al cuore...
Bei ricordi... [8:-x] [^]
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Re: Quando Peter lasciò il gruppo...

Postby aorlansky60 » 21 Aug 2014, 15:18

beh, me lo ricordo quasi come fosse ieri, a testimonianza che certi fatti quando ti "toccano" fai fatica a dimenticarli;

ero 15enne quando accadde, appresi la notizia da un numero estivo di Ciao2001 del 1975 (mese di giugno credo), notizia ancora non ufficiale che ventilava la possibilità che Peter Gabriel potesse lasciare i Genesis per intraprendere una propria carriera solista...

già questo mi aveva procurato un certo "mal di pancia" (al tempo ero ardente fan della band), poi dopo qualche settimana (mese di agosto) arrivò la notizia ufficiale definitiva -in ritardo rispetto ai reali eventi- attraverso uno striminzito comunicato stampa sempre pubblicato da Ciao2001 per l'italia : "è ufficiale : Peter Gabriel ha lasciato i Genesis". Queste "bad news" arrivarono qualche settimana dopo l'ultimo concerto tenuto in Francia dalla band nel maggio 1975, quando i membri sapevano già il destino futuro dei Genesis dato che la decisione di Gabriel era maturata allora e/o forse anche qualche settimana prima, sempre comunque di quello stesso anno.

Quello che ricordo in seguito è tutta una serie di articoli stampa accomunati da un unico comune denominatore : lo scetticismo per il futuro della band rimasta orfana della sua "punta di diamante" (per chi legge questo oggi potrà sembrare strano o assurdo, ma la figura di Gabriel aveva assunto una posizione decisamente a se stante quasi fuori dalla band agli occhi del pubblico negli anni 74 e 75, specie dopo il "THE LAMB tour" in terra nord americana dei primi mesi del 75 dove il pubblico yankee andò letteralmente in visibilio per le performances teatrali messe in atto dal cantante attraverso i suoi vari costumi di scena, anche più della musica stessa, come documentato dagli articoli di A.Gallo per Ciao2001 al seguito della band in quei mesi) finchè non venne pubblicato A TRICK OF THE TAIL come migliore smentita a tutte queste cassandre : ricordo ancora la recensione di Manuel Insolera su Ciao2001 che quasi a denti stretti dovette ammettere che la consistenza dell'album aveva superato ogni più rosea aspettativa...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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