I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Sezione dedicata al brillante tastierista dei Genesis, autentico pilastro del complesso, presente nei ranghi del gruppo fin dai suoi esordi.

I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby Duke59 » 16 Aug 2015, 13:29

http://www.musicradar.com/news/tech/ton ... ife-626411

Non poteva mancare "A salty dog" dei Procul Harum [^]
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Re: I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby highinfidelity » 17 Aug 2015, 09:10

Quando si legge delle influenze che i Genesis hanno avuto, si resta sempre abbastanza increduli. Stevie Wonder. Boh. [':-|]

Interessante invece la spigolatura sul drumming dei Led Zeppelin in Kashmir, che sarebbe all'origine di Squonk. Non lo sapevo (o non lo ricordavo)!

Non so se hai notato che c'e' anche un link ad un'intervista abbastanza interessante a Tony:

http://www.musicradar.com/news/tech/ton ... ime-626275

Come sempre, quando Tony parla di synth mi trovo d'accordo con lui, cosa che su altri argomenti non capita spesso. Purtroppo pero' Tony stenta a trarne le conseguenze: o non fa nulla o fa dischi di musica classica, anziche' tornare ai sintetizzatori classici che l'hanno reso un grande. Ad ogni modo quel che dice e' vero: col progredire della teconologia dei sintetizzatori anziche' sentire suoni sempre nuovi e sempre piu' personali, si e' finiti col sentire dei preset spesso nemmeno un po' modificati, e da li' alla fine di tutto il passo e' stato breve. [:(]

Mi ha fatto anche sorridere leggere che abitualmente prediligeva comporre con un timbro di piano sovrapposto ad un tappeto d'archi. Era un'accoppiata che anch'io usavo spessissimo, soprattutto la sera per rilassarmi.

Incorporata nell'intervista c'e' la notizia che Tony sta per uscire con una raccolta di 4 CD. Non sembra molto interessante (anzi, non lo sembra per nulla) ma la ripropongo come notizia a parte in caso qualcuno volesse commentare.
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Re: I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby aorlansky60 » 20 Aug 2015, 14:36

"Interessante invece la spigolatura sul drumming dei Led Zeppelin in Kashmir, che sarebbe all'origine di Squonk.
Non lo sapevo (o non lo ricordavo)!
"

...

In A TRICK OF THE TAIL (come già saprai; [;)] lo scrivo come curiosità per altri che dovessero leggere) sono rintracciabili altre significative influenze, direttamente provenienti da Phil Collins, il che dimostra la sua crescita in fatto di "credibilità" nella band, specie verso Tony & Mike che ne erano i maggiori depositari dopo l'abbandono di Peter Gabriel :

i due esercizi sonori tendenti alla fusion jazz, piuttosto lontani dal background abitudinale della band (DANCE ON A VOLCANO e LOS ENDOS) dimostrano infatti dell'interesse del batterista della band verso la fusion, in particolare verso i WEATHER REPORT, una band sulla cresta dell'onda, ai tempi, sia tra fans che critica e addetti ai lavori.

C'è da approfondire ulteriormente su questo : dopo l'abbandono di Gabriel, Collins non era per nulla convinto sul futuro dei Genesis, tanto è vero che iniziò una relazione parallela con una band dal sound completamente diverso da quello dei Genesis : BRAND X; è anche da quell'esperienza professionale che proviene l'ispirazione per brani come LOS ENDOS e un anno dopo come WHAT GORILLA.
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Re: I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby cjstrummer » 21 May 2016, 09:15

aorlansky60 wrote:"Interessante invece la spigolatura sul drumming dei Led Zeppelin in Kashmir, che sarebbe all'origine di Squonk.
Non lo sapevo (o non lo ricordavo)!
"
i due esercizi sonori tendenti alla fusion jazz, piuttosto lontani dal background abitudinale della band (DANCE ON A VOLCANO e LOS ENDOS) dimostrano infatti dell'interesse del batterista della band verso la fusion, in particolare verso i WEATHER REPORT, una band sulla cresta dell'onda, ai tempi, sia tra fans che critica e addetti ai lavori.


In particolare fu un pattern di un disco di Santana chiamato Borboletta e citato da Phil Collins in Los Endos.

aorlansky60 wrote:"
C'è da approfondire ulteriormente su questo : dopo l'abbandono di Gabriel, Collins non era per nulla convinto sul futuro dei Genesis, tanto è vero che iniziò una relazione parallela con una band dal sound completamente diverso da quello dei Genesis : BRAND X; è anche da quell'esperienza professionale che proviene l'ispirazione per brani come LOS ENDOS e un anno dopo come WHAT GORILLA.


Phil ammise di aver fondato i BrandX perché nei genesis non trovava lo spazio che voleva. Disse in un intervista che si sentiva relegato ormai ad un accompagnatore.
Nella prima versione c'era anche Bill Bruford che pero' poi non registro mai su disco.

Ascoltate Nubian Sundance per trovare un altro pattern di batteria che ha ispirato Phil
https://www.youtube.com/watch?v=T3qDGChRDDY
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Re: I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby cjstrummer » 21 May 2016, 09:22

highinfidelity wrote:Quando si legge delle influenze che i Genesis hanno avuto, si resta sempre abbastanza increduli. Stevie Wonder. Boh. [':-|]

Come sempre, quando Tony parla di synth mi trovo d'accordo con lui, cosa che su altri argomenti non capita spesso. Purtroppo pero' Tony stenta a trarne le conseguenze: o non fa nulla o fa dischi di musica classica, anziche' tornare ai sintetizzatori classici che l'hanno reso un grande. Ad ogni modo quel che dice e' vero: col progredire della teconologia dei sintetizzatori anziche' sentire suoni sempre nuovi e sempre piu' personali, si e' finiti col sentire dei preset spesso nemmeno un po' modificati, e da li' alla fine di tutto il passo e' stato breve. [:(]


Ma Tony nei 70 su synth usava tanti preset no? Di fatto il Pro Soloist non aveva suoni modificabili. E direi che l'ha usato parecchio almeno fino a Seconds Out (il solo di In the Cage è fatto su quel synth per esempio)
Avevo letto da qualche parte che anche su We Can't Dance quando usava l'O1 della Korg usava tanti preset di quella tastiera.
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Re: I 10 dischi che hanno maggiormente influenzato Tony

Postby highinfidelity » 31 May 2016, 07:57

cjstrummer wrote:Di fatto il Pro Soloist non aveva suoni modificabili.


Mah, e' discutibile... Aveva almeno un filtro passa basso regolabile, e anche il LFO ed il portamento erano regolabili, per cui non e' che gli mancasse molto rispetto a un synth analogico programmabile "di base". Le modifiche non erano memorizzabili, che e' una cosa diversa. Era in ogni caso un sintetizzatore molto molto semplice.

In generale comunque credo tu abbia preso il discorso di Banks un po' troppo alla lettera, che' forse non intendeva parlare strettamente del programmare / non programmare un timbro nuovo (non ho mai ritenuto Banks un bravo programmatore di synth, credo anzi senza falsa modestia di conoscere l'argomento meglio di lui) ma piuttosto della fantasia con cui si usano le cose. Sicuramente Banks aveva un dono nell'aggiustare i timbri dell'Hammond: la sue regolazioni dei drawbar sono costantemente oggetto di studio e a mio modesto parere molte di esse sono davvero notevoli. Anche l'idea di far passare il suono non attraverso il classico leslie ma attraverso un phaser (credo fosse un phaser...) per quanto semplice era nuova e diversa: in pratica l'ha fatto solo lui, e il timbro risultante si sente solo nei dischi dei Genesis (o nei suoi come solista).

Credo insomma il discorso fosse un po' questo: non limitarsi ad accendere la tastiera e riversare su disco il preset "D12" o quel che e'. Che poi da un certo punto in avanti anche Tony abbia un po' perso quel piglio sperimentale che l'aveva contraddistinto all'inizio, non e' comunque da escludere... [':-|]
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