guitar noir

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

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Postby massimo61 » 04 Mar 2009, 08:49

ho citato questo album nel topic di dark side come simbolo di scarsezza compositiva ed un associato (con Cured come simbolo, ahi) mi ha chiesto se scherzassi. In effetti no, secondo me contiene due tipologie di pezzi: acustici noiosi ed elettrici di una semplicità compostitiva imbarazzante. Io adoro Spectral morning, voyage, bay of kinhgs trovo del buono in highly strung, mi piace darktown, ma quest'album se non avesse scritto il nome del chitarrista dei genesis non se lo filerebbe nessuno, salvo forse comprarne 6 e farne un servizio di sottobicchieri. Qualche parere?
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Postby smiroldo » 04 Mar 2009, 08:54

io non lo conosco ma - tra i dischi che conosco di hackett - non ce n'è uno che non contenga qualcosa di buono.
adoro cured [O:-)] e perfino il tanto bistrattato till we have faces ha delle cose interessanti, magari potevano essere sviluppate/arrangiate meglio...ma io non faccio testo quando si parla di hackett [8D]
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Postby Thomas Eiselberg » 04 Mar 2009, 08:54

Partendo dal fatto che per parlare di un album di Steve la discussione andrebbe aperta nella sezione dedicata a Steve, l'associato con Cured come simbolo ti rimanda lì per discuterne (fatto salvo che se Guitar Noir è quello che definisci tu allora...[V])

Paragonarlo poi a Acting very strange di Mike, mah[:-I]
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Postby smiroldo » 04 Mar 2009, 09:10

spostato nella sezione giusta
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Postby Thomas Eiselberg » 04 Mar 2009, 09:39

Visto che ci siamo, e visto che non mi sembra se ne sia parlato molto di questo album, scrivo una piccola analisi (soggettiva) sulla qualità dell'album in questione.

1)Sierra Quemada - Una delle migliori in assoluto di Steve, uno strumentale dolcissimo e pieno di tutte le finezze chitarristiche del nostro. Imperdibile. Voto 10

2)Take These Pearls - a tratti ricorda i Police, molto strana ed enigmatica. Voto 7,5

3)There Are Many Sides To The Night - Un altro capolavoro: la prima parte è meravigliosa e commovente, la seconda molto ben cantata (il che è inusuale per Steve), la terza acustica. Manifesto. Voto 10

4)In The Heart Of The City - La parte pseudo-rap non mi ha mai entusiasmato, ma l'atmosfera del pezzo è magnifica e significativa . Voto 8,5

5)Dark As The Grave - Oscura e pessimistica, preannuncia già alcune tematiche di Darktown. A tratti jazzata. Voto 8,5

6)Lost In Your Eyes - Il punto dolente: un blues veloce ma poco coinvolgente, non una schifezza, ma neanche memorabile. Voto 5

7)Little America - Niente di che, bello il testo ma il pezzo non prende più di tanto. Voto 6,5

8)Like An Arrow - la voce a tratti è morrisoniana a tratti è pessima. Non da buttare del tutto, anche perchè dura poco. voto 6,5

9)Theatre Of Sleep - Bello l'andamento jazz, mi piace come Steve la canta, piacevole e rilassata. Voto 7,5

10)Walking Away From Rainbows - Uno dei migliori pezzi "classici" di Steve. Su Bay of Kings avrebbe fatto un figurone. Magnifica. Voto 10

11)Paint Your Picture - Delicata, forse la parte vocale non è il massimo, ma è brevissima, il resto è molto bello. Voto 8

12)Vampyre With A Healthy Appetite - Il solito pezzo strano: alla Down street o alla Devil is an englishman, con quella solita voce cavernosa.
Può piacere o fare schifo, a me piace la parte musicale, dove uno alla volta i musicisti danno la prova della loro abilità.
Con una parte vocale degna sarebbe stata un capolavoro. Voto 7,5

13)Tristesse - Il titolo dice tutto. Voto 8.

Voto complessivo 8-

Non un capolavoro insomma, ma un disco più che dignitoso che si mangia in un sol boccone Cured, Highly strung e Till we have faces messi assieme.[:D]
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Postby massimo61 » 04 Mar 2009, 09:41

tra le mie conoscenze "umane" ovvero unità carbonio che vedo in carne ed ossa anche i genesiani più convinti non apprezzano questo album. Il bello del forum è confrontarsi con pareri disparati (uno dei topic che ho apert si intitolava De gustibus..) però davvero a parte gli scherzi mi sono sempre cercato di far piacere questo album senza riuscirci. Stasera lo riascolto ma dubito che cambierò idea.
Ovviamente terrò in gran conto la recensione del pur valido Thomas
Last edited by massimo61 on 04 Mar 2009, 09:53, edited 1 time in total.
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Postby Thomas Eiselberg » 04 Mar 2009, 09:44

Invece stana la vita, a me è sempre sembrato un album piuttosto rispettato di Steve, anche su questo forum.

E' naturale che possa anche non piacere, ci mancherebbe.
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Postby marbian » 05 Mar 2009, 20:26

A mio giudizio Guitar Noir è un album fondamentale nella discografia di Steve, ma più per un motivo di rinnovata fiducia nei propri mezzi che per uno squisitamente artistico.

Steve non pubblicava un album da tempo immemore (a parte Momentum sul versante classico) era senza contratto, ma Guitar Noir fece ripartire il nostro Maestro verso nuove direzioni musicali.

Ci sono dei brani che amo molto ( Sides to the night, Sierra quemada, Dark as a grave), ma a mio parere il lavoro soffre più del dovuto della netta divisione che c'è tra la parte riservata alla band e quella al lavoro svolto da Steve con il solo aiuto di Aaron Friedmann, con una produzione forse poco adatta( molte programmazioni proprio nei brani più "intimi".)

Tante idee che qui prendono forma per la prima volta verranno sviluppate in maniera compiuta nei dischi successivi, con uno Steve molto più sicuro anche in fase di produzione, e che personalmente preferisco.

Però, a livello affettivo, ricordo che fu bellissimo acquistare un nuovo lavoro di Steve dopo tanti, troppi anni di attesa...[:)]
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Postby marcoleodori » 06 Mar 2009, 11:13

Grande disco... perchè ci ha restituito Steve Hackett quando ormai si temeva per il peggio. Forse, come dice anche marbian, non è del tutto riuscito ma contiene comunque alcuni pezzi molto belli. Poi "Guitar Noir" fornì il pretesto ad Hackett per tornare a suonare dalle nostre parti... Lo ricordo a Frascati, a Villa Torlonia... dove tra l'altro incrociai Mario Giammetti e Simone Mazzilli per la prima volta e dove rividi dopo tanti anni Marcello Cirese... Sono troppo legato a questo album e a tutto quello accadde in quel periodo...
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Postby marbian » 06 Mar 2009, 12:09

Sai che c'ero anch'io a Villa Torlonia?

Fu davvero emozionante rivedere Steve dal vivo con la band...l'ultima volta per me era stata il tour acustico di Momentum...mi sa che abbiamo molti ricordi in comune...[;)]
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Postby marcoleodori » 06 Mar 2009, 13:26

Penso proprio di sì... [:)][:)][;)]...

Ricordi il pessimo gruppo spalla che aprì il concerto? Io stavo accanto al tizio (un mio amico pessimo...) che ogni tanto urlava per farli andare via e ad un certo punto tirò anche qualcosa sul palco (vergogna...)... Noi tutti a ridere... non se ne poteva proprio più... Uno aspettava Hackett da anni e per ingannare l'attesa... una band (pacchiana) hard rock... [:D][:D][:D]...
Alla fine (si mormora) che il Maestro fosse un po' allegrotto... forse per via del 'vinello' dei Castelli Romani...
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Postby harlequin » 06 Mar 2009, 14:00

Bel disco anche per me. Salvo un paio di brani è molto piacevole da ascoltare.
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Postby marbian » 06 Mar 2009, 14:07

Me lo ricordo bene, Marco...eravamo tutti concordi...[:D][:D][:D]
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