Please don't touch

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

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Postby Coastliners » 20 Jan 2010, 05:08

Salve a tutti,

che dire della seconda pubblicazione di Hackett?

Certo non è un capolavoro, anzi non è nemmeno un disco con una spiccata linearità.

E' un bellissimo disco di transizione. Del resto Hackett aveva già lasciato i Genesis, e prova subito a sondare tutte le strade per vedere cosa puù realizzare.

Forse un pò frammentato, però sempre un'ottimo lavoro.

Le vostre impressioni?
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Postby genesisforever » 20 Jan 2010, 06:48

come dici tu è un pò discontinuo, pur con qualche spunto interessante. senza dubbio gli preferisco spectral mornings e defector.
Ciò che non ci uccide ci rende più forti.
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Postby Thomas Eiselberg » 20 Jan 2010, 08:11

Si, vai, una bella carrellata su tutta la discografia del nostro[:)]

Confesso che non ho mai capito cosa abbia di interessante un lavoro come Please don't touch.
A me sembra sempre un po' come PG1: un disco di un artista che cerca ancora la direzione, che mescola stili e cerca trovate perchè vuole staccarsi dal passato ma dove il chitarrista non sa ancora "cosa vuole fare da grande".

Non è un caso che le cose migliori siano gli spunti più spiccatamente prog: la title track, Icarus Ascending, Kim.

Caruccia Narnia, il resto invece davvero lo trovo noioso e inconcludente: Irritante Racing in A, simpatica ma banalotta, Carry on Up the Vicarage, noiosa How Can I?, troppo distante dal suo stile Hoping Love Will Last...

Insomma in fin dei conti è uno dei dischi che amo meno del nostro Steve e uno di quelli che ascolto meno.

Fortunatamente poi troverà la sua strada (il disco successivo è già un capolavoro)[:)]
Last edited by Thomas Eiselberg on 20 Jan 2010, 08:13, edited 1 time in total.
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Postby Alius » 20 Jan 2010, 08:58

Personalmente gli darei 4/5, con una prima facciata un pò sottotono (3/5) per via di How Can I? (sopratutto), mentre gli altri brani non sono nulla di eccezionale.

La seconda facciata è per me un'unica bellissima suite: 5/5 con l'apoteosi finale di Icarus Ascending, la vera perla del disco.
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Postby wondering clouds » 20 Jan 2010, 10:15

mi discosto dai detrattori. ho ascoltato tantissimo please don'itouch.
Non sento discontinuità. Vogliamo fare una breve sintesi su ciò che affascina la composizione in hackett?
La predilizione per gli strumentali. C'è fin dal primo disco la prima track che è quella d'impatto. Narnia è un capolavoro. !non meno di ace of wands o the steppes o everyday...!1 3 4 prime track lists)
Poi spesso troviamo una ballad dolce che travasa nella sperimentazione, come Clocks nel 3°, in brani ossessivi e ripetitivi, spesso travasano nell'improvvisaz, cmq siamo nell'orlo di un precipizio...
una pausa a volte inquietante a volte distensiva,poi non di rado uno strumentale acustico classico o giù di lì, hammer in the sand e poi ci sono i vari tipi di reprise dalle ispirazioni più distinte,(jazz rock, blues,sperimentazioni anni '30, perfino dance

diversificate di volta in volta. jacuzzi, , inzomma...ragazzi lo conoscete tuti, no?

Altre ballads e brani sostenuti. Sul finale a volte segue la tradizione epica prog, dove chiude appunto con un brano sempre magniloquente. Questo succede spesso anche negli ultimi albums.

A me P.D.T. piace anche perchè ci sono belle canzoni di belle voci, all'interno di un contesto fiabesco /senti la vocina deformata da bimbo e gli zufoletti dentro please don't touch.. e dove è facile ritrovare dei richiami ai genesis 70 più delicati. Di cui costui è corresponsabile. (please don'touch) e passaggi di chitarra classica proprio belli.
Il peccato di ampollosità è imputabile a tutto la musica rock romantica... anche in questo disco. ma al genere in generale.

L'opposto di discontinuo è diversificazione di fonti di ispirazione.
ma non voglio baruffare con nessuno per le mie idee.
E' IMHO cmq un disco da ascoltare e da avere. Se ti piace il suo genere. Vedi che poi lo apprezzi.
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Postby theknife » 20 Jan 2010, 11:43

quote:
Originally posted by Coastliners

Salve a tutti,

che dire della seconda pubblicazione di Hackett?

Certo non è un capolavoro, anzi non è nemmeno un disco con una spiccata linearità.

E' un bellissimo disco di transizione. Del resto Hackett aveva già lasciato i Genesis, e prova subito a sondare tutte le strade per vedere cosa puù realizzare.

Forse un pò frammentato, però sempre un'ottimo lavoro.

Le vostre impressioni?


quoto parola x parola aggiungo che due brani, la title track e hoping love will last furono scartate dai genesis cui steve le aveva proposte facendo così traboccare definitivamente il vaso...
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Postby TRE » 20 Jan 2010, 11:51

il come sia stato possibile scartare please don't touch da un disco dei genesis è un qualcosa che esula le mie normali percezioni sensoriali.

è un pezzo fantastico.
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Postby theknife » 20 Jan 2010, 13:34

please don't touch è troppo chitarristico pochi virtuosismi tastieristici e tony banks la comandava a dir poco hierophant era un altro pezzo genesis ma non dei genesis cioè di banks ma di hackett rutherford, quindi...hoping love will last è un pezzo davvero serio sul disco sbagliato...(mettetelo in uno di whitney houston e lo conoscerebbe il mondointero, invece...) e poi prevedeva con troppo anicipo l'impiego di musicisti esterni (una voce nera) molto prima dei ratatata di trombe e tromboni dei musicisti esterni neri degli ewf apparsi ben più tardi su schifezze come paperlate e no reply at all
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Postby Coastliners » 20 Jan 2010, 14:55

Imho lac discontinuità viene proprio dalla differenza tra le prime tracce e il nucleo centrale del disco in cui è inclusa Please Don't Touch.

Ad ogni modo emerge la volontà del chitarrista di sondare tutte le possibilità al fine di creare le basi per qualcosa di diverso (vedasi anche la partecipazione di ospiti diversi), e non certo per mancanza di creatività
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Postby Thomas Eiselberg » 20 Jan 2010, 16:33

Dipende: diversità è sinonimo non sempre di creatività.

Please don't touch mescola molte cose, alcune riuscite, altre meno a mio avviso.
E lo trovo anche diverso dal resto della sua produzione a parte come ho detto) i brani più spiccatamente prog.

I brani durano più o meno quasi tutti sui 3/4 minuti, con poche variazioni, con voci che non sempre mi convincono (leggasi diverse dallo stile usuale del nostro), spesso un po' di mestiere (Carry on Up the Vicarage è interessante più per la "trovata" delle voci che peril brano in se)...

Hoping love will last può piacere (a me no) ma con Steve c'entra poco, così come How Can I e altre.

Troppe voci e troppo diverse dallo stile di Steve, troppo brevi i brani e poco vari (a parte qualcosina qua e là), pochi gli spunti interessanti a mio avviso.

Insomma in questo caso c'è diversità, c'è la volontà di fare parecchie cose, ma ne esce fuori un minestrone non del tutto riuscito (come PG1) e troppo semplice e diverso dalla musica che Steve faceva in quegli anni

Dite quello che volete insomma, ma (da fan di Steve) Please don't touch non mi convince (e di Steve mi convince quasi tutto[:D]).

Non è che lo colpevolizzo per averlo pubblicato (anzi, ci sono anche delle buone cose contenute in esso), ma di certo i migliori dischi di Steve sono altri[;)]
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Postby massimo61 » 20 Jan 2010, 16:40

avrei scritto esattamente le stesse cose, mi limito quindi ad essere d'accordo con entrambi gli interventi di Thomas al 100 per 100
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Postby Thomas Eiselberg » 20 Jan 2010, 16:42

Lo vedi che ci sono anche cose sulle quali concordiamo?[:D][;)]
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Postby harlequin » 21 Jan 2010, 05:43

Per me Hoping dimostra che Steve sa scivere brillantemente anche cose diverse; perchè poi uno dovrebbe comporre sempre nel solito stile??? Molto bella Narnia; quel suono di chitarra "allungato" mi fa venire i brividi.
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Postby highinfidelity » 21 Jan 2010, 06:01

quote:
Originally posted by Coastliners

Certo non è un capolavoro, anzi non è nemmeno un disco con una spiccata linearità.
Fa parte della celebre serie "non so da che parte andare", purtroppo un semiclassico di Hackett solista.

Da avere per completezza in discoteca (e' pur sempre un disco di Steve e va conosciuto) e sentire una volta ogni 1-2 anni giusto per poter dire che lo si usa e quindi non sono stati soldi buttati.

Quando arriverai a quell'obbrobrio di Till we have faces riprenderemo l'argomento! [;)]
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Postby Coastliners » 21 Jan 2010, 17:30

Perdonami, ma pur rispettando le tue posizioni, non mi trovo d'accordo con te.

Sono d'accordo che sia un semi-classico, in virtù del fatto che è pur sempre un disco di transizione.

Tuttavia non lo considererei esattamente un riempitivo, anche perchè il materiale in esso contenutò, non sarà coeso ma merita comunque attenzione.

P.S.

Till we have faces fa prorpio così schifo??
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Postby Hairless Heart » 21 Jan 2010, 20:07

A differenza di molti di quelli che mi hanno preceduto, io non lo vedo un disco deludente. Certo alcune canzoni (cantate) non sono il massimo, ma Kim e la pseudo-suite della seconda parte (Hoping esclusa) se non sono capolavori poco ci manca.
Si comincia ad intravedere il problema principale della sua carriera solistica (non so se ne parlai a suo tempo anche a proposito di Rick Wakeman): vocalist non all'altezza, anche se di nome. Avesse avuto al suo fianco, chessò, un Peter [:p]....
In conclusione, un gradino, ma solo uno, al di sotto di Vojage e di Spectral.
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Postby Coastliners » 22 Jan 2010, 08:49

quote:
Originally posted by Hairless Heart
Si comincia ad intravedere il problema principale della sua carriera solistica (non so se ne parlai a suo tempo anche a proposito di Rick Wakeman): vocalist non all'altezza, anche se di nome. Avesse avuto al suo fianco, chessò, un Peter [:p]....



O anche un Phil [:-D]
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Postby wondering clouds » 22 Jan 2010, 09:27

e cmq, poi apri pure il post se vuoi..ma il disco del tuo nick è un'altra figata...Defector è la seconda parte di spectral mornings
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Postby Thomas Eiselberg » 22 Jan 2010, 09:53

quote:
Originally posted by Coastliners



Till we have faces fa prorpio così schifo??



bistrattato da tutti, per me è uno dei peggiori, ma non è che sia molto più scialbo di Please don't touch. Ne condivide la scarsa omogeneità ed il tentativo (andato male) di esplorare generi troppo diversi tra loro: punk, musica brasiliana, blues ecc.

Ma se ne riparlerà a suo tempo.

A quando il topic su Spectral?[:D]
Last edited by Thomas Eiselberg on 22 Jan 2010, 09:54, edited 1 time in total.
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Postby Hairless Heart » 23 Jan 2010, 19:55

quote:
A quando il topic su Spectral?

Qualcosa mi dice che sarà il prossimo...[;)]
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Postby marbian » 29 Jan 2010, 15:10

Pur riconoscendone la frammentarietà, per me è un disco che contiene cose notevolissime.
Narnia è una splendida ballata dalle soluzioni ricercate, e non lasciatevi distrarre dal ritmo allegrotto e dalle vocine di Carry on up: musicalmente è molto avventurosa e riuscita imho.
Splendenti la title-track e Hoping love.
Comprendo che brani come quest'ultimo spezzano un pò l'atmosfera compatta che ritroveremo nel capolavoro Spectral mornings, ma se considerate quest'album per le singole canzoni troverete che ci sono momenti da brivido: l'interpretazione di Richie Havens su Icarus Ascending è ad altissimo tasso emotivo.
Complessivamente, nella gloria musicale delle prime quattro releases del nostro lo metto un gradino sotto gli altri tre, ma resta a mio parere un ottimo lavoro.
The past is a foreign country...They do things differently there...
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Postby Bob The Nob » 30 Jan 2010, 15:13

quote:
Originally posted by wondering clouds

...

jacuzzi ...




Non ho molto inteso questo inserimento, cosa ne pensi di questo brano che apparentemente scorre liscio e melodico, in realtà è un bellissimo intrico di tempi dispari e frasi spezzate, messe assieme come se tutto fosse semplice e lineare, solo come Hackett sa fare?
Bob the Nob came out on his job ...
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Postby wondering clouds » 31 Jan 2010, 05:04

se la domanda è a me rivolta: jacuzzi viene da Defector. ma potrebbe benissimo stare dentro un album genesis 70.
E' un esempio di come svolgeva l'iter dei suoi primi lavori il nostro.
Era una narrazione. Raccontava delle fiabe.
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Postby Coastliners » 31 Jan 2010, 13:23

quote:
Originally posted by wondering clouds

se la domanda è a me rivolta: jacuzzi viene da Defector. ma potrebbe benissimo stare dentro un album genesis 70.



Il problema forse è che i Genesis non avrebbero voluto inserire Jacuzzi [:-j]

Perchè scartarono "Please Don't Touch" da Wind & Wuthering?
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Postby Hairless Heart » 31 Jan 2010, 14:15

Perchè a sua maestà banks non garbava...
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Postby theknife » 31 Jan 2010, 14:48

cooreggo, a phil non garbava o meglio "non riusciva a stargli dietro a quel pezzo"...[;)]
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Postby TRE » 31 Jan 2010, 14:52

credo che non riuscirò mai a capire perchè phil non riuscisse a stare dietro a please don't touch quando invece ci riusciva con riding the scree, tanto per fare un nome a caso [:)]
Last edited by TRE on 31 Jan 2010, 14:54, edited 1 time in total.
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Postby Coastliners » 01 Feb 2010, 09:02

quote:
Originally posted by TRE

credo che non riuscirò mai a capire perchè phil non riuscisse a stare dietro a please don't touch quando invece ci riusciva con riding the scree, tanto per fare un nome a caso [:)]



Forse semplicemente non gli piaceva.
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Postby highinfidelity » 02 Feb 2010, 04:30

Mah, puo' anche darsi sia semplicemente quello. Bisognerebbe pero' sapere meglio in che forma questo brano gli era stato proposto. Forse la versione poi incisa da Hackett e' arrangiata in modo molto differente da quella primigenia. Potrebbe darsi che il materiale proposto ai Genesis anni prima davvero non stesse in piedi dal punto di vista ritmico, chissa'.
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Postby Coastliners » 02 Feb 2010, 15:47

Bisognerebbe chiederlo a loro!! [:)]
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Postby Tommy Banks » 12 Feb 2010, 09:54

quote:
Originally posted by theknife
hoping love will last è un pezzo davvero serio sul disco sbagliato...(mettetelo in uno di whitney houston e lo conoscerebbe il mondointero, invece...) e poi prevedeva con troppo anicipo l'impiego di musicisti esterni (una voce nera) molto prima dei ratatata di trombe e tromboni dei musicisti esterni neri degli ewf apparsi ben più tardi su schifezze come paperlate e no reply at all


Come ti quoto!
Sopratutto sul successo planetario di questo pezzo.

A me piace tutti il disco,ma questo pezzo meraviglioso unisce i miei mondi preferiti Jazz e Prog!
I cambi degli accordi è quanto di più incredibilmente bello ci sia nel panorama prog e soul al contempo.
Degno di stare in qualunque album dei genesis a 5!
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Postby wondering clouds » 14 Feb 2010, 06:52

quote:
Originally posted by Hairless Heart

A differenza di molti di quelli che mi hanno preceduto, io non lo vedo un disco deludente. Certo alcune canzoni (cantate) non sono il massimo, ma Kim e la pseudo-suite della seconda parte (Hoping esclusa) se non sono capolavori poco ci manca.
Si comincia ad intravedere il problema principale della sua carriera solistica (non so se ne parlai a suo tempo anche a proposito di Rick Wakeman): vocalist non all'altezza, anche se di nome. Avesse avuto al suo fianco, chessò, un Peter [:p]....
In conclusione, un gradino, ma solo uno, al di sotto di Vojage e di Spectral.



riquoto.
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Postby harlequin » 15 Feb 2010, 06:39

E' da una vita che dico che Hoping è stupenda...altro che Otto Winston.
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Postby jean_1960 » 28 Sep 2010, 14:21

quote:
Originally posted by Coastliners

Salve a tutti,

che dire della seconda pubblicazione di Hackett?

Certo non è un capolavoro, anzi non è nemmeno un disco con una spiccata linearità.

E' un bellissimo disco di transizione. Del resto Hackett aveva già lasciato i Genesis, e prova subito a sondare tutte le strade per vedere cosa puù realizzare.

Forse un pò frammentato, però sempre un'ottimo lavoro.

Le vostre impressioni?

Appena sentito [V] - lo trovo splendido. Grande disco. Grande Steve, anche come compositore. [^]
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Postby mauro1101 » 27 Oct 2010, 18:09

Probabilmente Please don't touch non è un disco vero progressive, ma non è neppure un disco destinato al grande pubblico come lo furono gli album dei Genesis che "ora erano in tre". Questo il motivo per cui Steve perse gran parte dei suoi fans. E passò parecchio tempo per recuperarli, ma ora penso che tutti i fans del gruppo riconoscono che Steve è l'unico vero "Genesis". Io questo disco l'ho scoperto solo quest'anno e lo apprezzo, anzi mi piace parecchio anche la tanto bistratta How can I? !!.
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Postby sid » 28 Oct 2010, 06:31

hoping love will last....

è un bel pezzo, niente da dire, lo vorrei dal vivo, come molti altri dei primi lavori che raramente ha eseguito nei suoi concerti.
ma veramente steve ha così bisogno dei pezzi genesis?
se di classici ha bisogno la sua scaletta, non potrebbe completarla con i suoi di classici?
a me dei genesis basterebbe eseguisse alcuni assolo, come faceva un tempo.
anche perchè il buon gary non è esattamente all'altezza.

chi lo va a dire agli organizzatori?
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Postby Thomas Eiselberg » 28 Oct 2010, 08:18

Preferisco diecimila volte una Firth of fifth anche per la centesima volta che una Hoping love will last, che francamente con la carriera di Steve c'entra come i cavoli a merenda.
E' un pezzo che può piacere, non lo metto in dubbio, ma (a parte il fatto che Please don't touch non mi è mai piaciuto più di tanto) ha pochissima attinenza con Steve e la sua musica.

Non credo che la gente vada ai suoi concerti per ascoltare un pezzo soul (e bisognerebbe vedere a chi farlo cantare), sui "suoi classici" ovviamente il discorso cambia, ma se Steve è l'unico componente storico che ancora è in grado di suonare certi pezzi ed è l'unico che ancora al giorno d'oggi lo fa, perchè negarci questa squisitezza?[:-I]
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Postby Starless74 » 28 Oct 2010, 09:01

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Preferisco diecimila volte una Firth of Fifth anche per la centesima volta che una Hoping love will last, che francamente con la carriera di Steve c'entra come i cavoli a merenda.


Mi suona un po' bizzarro che un pezzo scritto da Steve c'entri di meno con la carriera di Steve che uno scritto quasi interamente da Tony Banks (incluso il leggendario tema poi eseguito dalla chitarra).

Potremmo dire allora che Moonlit Knight è "più Hackett" di Blues With A Feeling o Till We Have Faces?

Secondo me Firth è semplicemente ..."più Genesis": siccome la stragrande maggioranza del pubblico identifica Steve col sessennio '71-'77 trascorso coi nostri, ecco che lui (che lo sa) suona quella anziché Hoping Love o How Can I.

È un dato di fatto che esistano pochissimi (forse nessuno?) "fans di Hackett puri e semplici" e invece moltissimi fans dei Genesis che hanno esplorato anche la carriera solista di Hackett.
Mi permetto di azzardare che forse è da questo che muove la tua affermazione su cosa "c'entri" o "non c'entri" con la carriera suddetta.
La quale però, ci piaccia o no, include anche Decomposing Man, Till We Have Faces e Blues With A Feeling. [;)]
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Postby sid » 28 Oct 2010, 12:29

non intendevo dire che hackett non deve più fare pezzi del periodo genesis, mi piacerebbe che si limitasse ai soli momenti di chitarra senza comprendere anche i cantati.
repertorio proprio bellissimo da riproporre live e riempire tre ore di concerto ce ne ha, quindi...
qualcuno vuole proporre scalette ideali?
sid
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