Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby Magog » 29 Oct 2013, 21:07

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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby Thomas Eiselberg » 30 Oct 2013, 20:22

Anche a me è arrivato ieri e me lo sto gustando proprio in queste ore [:p] [:p] [:p]

Ottima performance (tra l'altro per questi concerti Hackett quest'anno ha vinto il prog award come evento dell'anno http://www.classicrockmagazine.com/news ... en-wilson/), durante The lamia mi è letteralmente venuta la pelle d'oca nel vedere il fantastico duetto tra i miei due chitarristi preferiti (Ciccio Rothery che suona the Lamia con Steve, un sogno).

Acquisto consigliatissimo a chi ancora non lo ha fatto. [:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby thenemesis » 25 Nov 2013, 17:39

DVD ottimo. Praticamente la stessa scaletta di Milano, tranne Entangled e Shadows of Hierophant.
Devo dire che che entrambi i pezzi non mi fanno impazzire...
Per il resto è pura goduria musicale di altissimo livello.
Dancing on time way...
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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby Emanuele » 08 Dec 2013, 00:25

Acquistato anch'io il cofanetto, lo avevo visto a Roma e il concerto di Hammersmith ha in scaletta qualche brano in piu'. Tutti i brani suonati in maniera impeccabile, su tutti The musical box, The Lamia, Supper's Ready. Credo che Steve si sia presa una bella rivincita visto la sua estromissione dal Turn it on again tour, presentando "il concerto" che tutti i fan di vecchia data avrebbero voluto sentire, e con una qualità assoluta inarrivabile da Mike Tony e Phil. Con questo tour credo abbia chiarito chi stava dietro al "sound" Genesis ed e' riuscito nell'impresa di migliorare e canzoni originali. Pure Roger King riesce a suonare meglio di Tony Banks e ricreando i suoni piu' fedeli di quanto Tony riuscisse a fare nel 2007. A posteriori vedendo suonare Steve si capisce quanto la sua chitarra contribuiva a rendere il sound e le canzoni speciali, a riprova che senza di lui i Genesis hanno perso il 50% di tutta la loro creativita' e potenzialità artistica ed e' l'unico che si sente orgoglioso ancora del repertorio anni 70. Se e' vero che senza Tony i Genesis non sarebbero esistiti, lo stesso e' vero anche senza Steve, ed in effetti cosi' e' stato, andato via lui, la magia e' finita. Credo che come qualita' dei 6 membri (ci metto anche Anthony Phillips, dopo Steve il migliore contanto che The Musical Box e' praticamente tutta sua e non e' nemmeno citato fra gli autori... allucinante) Steve abbia avuto la carriera con piu' qualità anche se non di successo come Phil e Peter, e che tutt'ora e' nel pieno della creativita' mentre gli altri sono una 15 anni oramai arenati nel nulla e' proprio vero che il successo fa male :D Corro anch'io a comprare il biglietto per il concerto di maggio 2014 :)
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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby highinfidelity » 09 Dec 2013, 08:35

Non so se veramente Tony Banks non sia capace di ricreare suoni simili a quelli che usava un tempo. Credo ne sarebbe capacissimo, ma che non voglia farlo. Quella di svecchiare suoni che a suo dire sono ormai obsoleti (e che invece i suoi fan di vecchia data non vedono l'ora di riascoltare) e' diventata per lui una mania, e i risultati sono quelli che abbiamo sentito nel 2007.

Comunque stiano le cose, ben vengano i complimenti e il successo per Steve Hackett, che merita entrambi! [^]
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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby paolo.cordella » 09 Dec 2013, 15:12

Emanuele wrote:Acquistato anch'io il cofanetto, lo avevo visto a Roma e il concerto di Hammersmith ha in scaletta qualche brano in piu'. Tutti i brani suonati in maniera impeccabile, su tutti The musical box, The Lamia, Supper's Ready. Credo che Steve si sia presa una bella rivincita visto la sua estromissione dal Turn it on again tour, presentando "il concerto" che tutti i fan di vecchia data avrebbero voluto sentire, e con una qualità assoluta inarrivabile da Mike Tony e Phil. Con questo tour credo abbia chiarito chi stava dietro al "sound" Genesis ed e' riuscito nell'impresa di migliorare e canzoni originali. Pure Roger King riesce a suonare meglio di Tony Banks e ricreando i suoni piu' fedeli di quanto Tony riuscisse a fare nel 2007. A posteriori vedendo suonare Steve si capisce quanto la sua chitarra contribuiva a rendere il sound e le canzoni speciali, a riprova che senza di lui i Genesis hanno perso il 50% di tutta la loro creativita' e potenzialità artistica ed e' l'unico che si sente orgoglioso ancora del repertorio anni 70. Se e' vero che senza Tony i Genesis non sarebbero esistiti, lo stesso e' vero anche senza Steve, ed in effetti cosi' e' stato, andato via lui, la magia e' finita. Credo che come qualita' dei 6 membri (ci metto anche Anthony Phillips, dopo Steve il migliore contanto che The Musical Box e' praticamente tutta sua e non e' nemmeno citato fra gli autori... allucinante) Steve abbia avuto la carriera con piu' qualità anche se non di successo come Phil e Peter, e che tutt'ora e' nel pieno della creativita' mentre gli altri sono una 15 anni oramai arenati nel nulla e' proprio vero che il successo fa male :D Corro anch'io a comprare il biglietto per il concerto di maggio 2014 :)

Mi permetto di dissentire su tutto: d'altra parte l'opinione di Emanuele - che rispetto comunque - vale quanto quella di chiunque altro in questo forum, compresa la mia.
Ho visto il concerto di Verona, e giudico su quello, perchè i dvd si "ritoccano" e purtroppo Steve non è esente da trucchetti (ad esempio i cantati in playback durante i concerti, o la reincisione di alcune parti su Genesis Archive, come Peter), questo non l'ho visto perciò mi astengo dall'entrare in dettagli: entro nel merito.
sono d'accordo con High sulla scarsa volontà di Banks di riproporre quei suoni, lui li ha inventati e lui può decidere di farlo, a noi di gradire o meno, però Hackett al sound dei Genesis ha contribuito per 1/5 al massimo, la sontuosità del tessuto tastieristico è di Tony e gli intrecci di 12 corde (che non aveva nessuno) sono di Phillips e Rutherford, il quinto creato da Steve è di livello eccelso e non si discute, però il suo apporto è principalmente negli arrangiamenti;
i Genesis meglio dei Genesis non li ha mai suonati nessuno, e quella di Hackett al massimo è una cover-band di lusso, vista la sua presenza (ottima, meglio adesso di allora oserei dire), ma tale resta e di cover-band, sempre a mio giudizio, ce ne sono di migliori, The Watch ad esempio per me suonano i Genesis molto meglio della band portata sul palco da Steve: King può essere corretto ma è freddo e il Tony del periodo 75/82 per lui è irraggiungibile;
sulla qualità degli album di Steve anche qui i gusti sono gusti, a parte quelli da Voyage a Defector per i seguenti più del 50% di musica, a parte qualcuno (Vapor Trails) è piuttosto scarsa, ma anche questo è il mio parere;
sul "quando se n'è andato lui etc etc" non discuto, ognuno ha i suoi gusti: i Genesis per me vanno da FGTR a WCD, per limitarsi agli album in studio, per qualcun altro no, ma ognuno anche qui ha i suoi pareri e se li tiene.
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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby aorlansky60 » 09 Dec 2013, 16:58

In merito agli ultimi interventi qui,

devo dire di essere in assoluto accordo con High per quanto riguarda BANKS, e rilancio ulteriormente dicendo che non è solo che lui (Banks) non li vuol ri-fare (quei famosi "suoni" che resero celebri e caratteristici i Genesis negli anni 70) ma è che non ha proprio voglia di rispolverarli.

tra le parole di emanuele e paolo.cordella in merito a Hackett e la sua importanza nella band, devo propendere verso paolo.cordella in base non a gusti personali, ma ai fatti come si sono svolti effettivamente : non è un mistero che ad Hackett non fu lasciato troppo spazio compositivo (questa era una faccenda che riguardava maggiormente Banks&Rutherford con Gabriel eventualmente a fare da catalizzatore) per cui supportare la tesi che Hackett ebbe peso decisivo per la composizione nella band non ha molto senso... resta la sua posizione quale esecutore ed eventualmente come suggeritore e convogliatore di suoni ed idee, e qui magari se ne può parlare... un altro fatto indiscutibile, comunque, è che dopo la sua dipartita dalla band, quest'ultima incontra (un caso?) il calo qualitativo maggiore mai avvenuto prima, quello coincidente con ATTWT del 1978 quando la band inizierà la sua metamorfosi verso il pop, mentre invece Hackett seguirà ancora per un pò di tempo verso un percorso più impegnativo artisticamente, più coerente con le sue esperienze prog degli anni precedenti...
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Re: Genesis Revisited: Live at Hammersmith

Postby highinfidelity » 10 Dec 2013, 10:58

paolo.cordella wrote:Hackett (...) vista la sua presenza (ottima, meglio adesso di allora oserei dire)


Credo non sia affatto eresia affermare cio', anzi in un certo senso e' Hackett medesimo a suggerircelo. In numerose interviste ha detto che negli anni '70 si sentiva un po' frustrato perche' la strumentazione non era ancora tecnicamente matura per consentirgli di fare cio' che avrebbe voluto. Si riferiva soprattutto al sostegno offerto (oggi) dalle chitarre col risuonatore brevettato dalla Fernandes, impensabile con i semplici compressori dinamici degli anni '70, ma anche ad altri aspetti. Gran parte dei ritocchi ai brani di Genesis Revisited II sono stati fatti in quella direzione: un portare a compimento cio' che all'epoca era dovuto rimanere solo sbozzato. Come ad esempio il solo a tre voci che chiude The Musical Box, suppongo all'epoca lasciato a due voci per carenza di tracce libere sul nastro o qualcosa di simile.

Riguardo la band, ognuno di noi ha le sue idee. Dopo aver toccato con mano l'inadeguatezza dell'attuale tastierista dei Musical Box (certe parti le avrei suonate meglio io, e non sto esagerando), il cui concerto peraltro non era affatto gratuito, sicuramente apprezzo molto l'algido Roger King, il quale se magari emotivamente non aggiunge nulla di suo all'esecuzione, comunque non ne toglie neanche nulla. Altri, come Lee Pomeroy, li ritengo semplicemente perfetti, e non credo ci sarebbe di meglio al mondo. Resta il fatto che e' una band che non fa solo cover ("tributi", come si dice oggi) pedissequi, ma dev'essere una band di professionisti con una tecnica onnicomprensiva in grado anche di improvvisare e cambiare al volo le cose se a Steve quella sera gira cosi'. Quindi forse e' un po' paragonare le mele con le ciliegie...
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