Wolflight

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

Wolflight

Postby Magog » 12 Dec 2014, 19:54

Steve unveils tracklist for solo album based on "journey through inner and outer space"

Steve Hackett has revealed more details on his next solo album, Wolflight.

https://www.youtube.com/watch?v=shO2GYUiREI

The 10-track record launches in Europe on March 30 and is his first solo studio outing since 2011’s Beyond The Shrouded Horizon. To mark the announcement, he’s issued a short video message. View it below.

Hackett says about the album: “My new rock album Wolflight is at the ready and lying in wait. It reflects everybody’s struggle for freedom on a journey travelling through both inner and outer space.

“It explores sounds from as far afield as Greece, Azerbaijan, the deep American South, Sahara desert and beyond – from all our yesterdays, evoking the ancient past.”

Guest musicians on the album include Roger King, Gary O’Toole, Nick Beggs, Rob Townsend, Amanda Lehmann, Malik Mansurov and Sara Kovaks. Yes bassist Chris Squire appears on the track Love Song To A Vampire, while Hugo Dagenhardt is behind the kit for Dust And Dreams.

Hackett recently announced a run of 19 dates across the UK next October which will be his first live performances since his award-winning Genesis Extended shows. Titled Acolyte To Wolflight, he’ll showcase material from throughout his career, including tracks from his first solo album Voyage Of The Acolyte, which celebrates its 40th anniversary in 2015.

Earlier this year, he slammed BBC Genesis documentary Together And Apart which reunited the five classic-era band members. He said it was biased and insisted it failed to live up to the description he’d been given prior to taking part.

Wolflight tracklist

Out Of The Body
Wolflight
Love Song To A Vampire
The Wheel’s Turning
Corycian Fire
Earthshine
Loving Sea
Black Thunder
Dust And Dreams
Heart Song

2015 tour dates

Oct 06: Guildford GLive
Oct 07: London O2 Shepherd’s Bush Empire
Oct 09: Northampton Derngate
Oct 10: Cardiff St David’s Hall
Oct 11: Southampton O2 Guildhall
Oct 13: Basingstoke Anvil
Oct 14: York Barbican
Oct 16: Aberdeen Music Hall
Oct 17: Gateshead Sage
Oct 18: Glasgow Royal Concert Hall
Oct 20: Leeds Town Hall
Oct 21: Llandudno Venue Cymru
Oct 23: Liverpool Philharmonic
Oct 24: Leicester De Montford Hall
Oct 25: Salford Lowry
Oct 27: Ipswich Regent Theatre
Oct 28: Bristol Colston Hall
Oct 30: Birmingham Symphony Hall
Oct 31: Southend Cliffs Pavilion

Fonte > http://prog.teamrock.com/news/2014-12-1 ... ht-details
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 11 Feb 2015, 08:47

E' stata resa nota la copertina del nuovo disco, ed e' possibile leggere il comunicato stampa ufficiale tra le news di Steve.

Nel suo blog c'e' un racconto molto interessante circa l'autenticita' delle fotografie coi lupi.

Image
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Wolflight

Postby Salmacis » 11 Feb 2015, 12:56

Una copertina decisamente non da lui [:-I] ma il racconto e i lupi sono splendidi [8:-x]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 11 Feb 2015, 13:03

L'ho trovato anch'io molto interessante. Soprattutto il fatto che questi animali usualmente considerati feroci e schivi in realta' ti "tirino dentro" al loro branco se solo vieni introdotto nel gruppo in modo adeguato. Non ne avevo idea. Non mi stupisce che Steve la descriva come un'esperienza indimenticabile: deve dare una sensazione quasi mistica.

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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 17 Feb 2015, 11:45

La newsletter di Steve annuncia che sono iniziate le prevendite del disco presso la solita sezione di commercio elettronico del suo sito. La prevendita e' particolarmente utile per chi voglia accaparrarsi qualche edizione speciale, ad esempio quella in doppio 33 giri trasparente (con CD in regalo) che ha una tiratura di solo 300 copie.

Attenzione per chi era gia' iscritto: e' stato sostituito il software di vendita per cui e' necessario iscriversi nuovamente!

http://hackettsongs.sandbaghq.com/?dm_i ... 7Z,BF9E4,1
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 17 Feb 2015, 19:36

highinfidelity wrote:La prevendita e' particolarmente utile per chi voglia accaparrarsi qualche edizione speciale, ad esempio quella in doppio 33 giri trasparente (con CD in regalo) che ha una tiratura di solo 300 copie.

e una delle trecento copie è prenotata!
...speriamo arrivi abbastanza intera....
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 18 Feb 2015, 08:00

Naturalmente l'ho presa anch'io... [:D] Sebbene il trasparente non mi piaccia moltissimo... Avrei suggerito piuttosto un grigio lupo in tema con la copertina, magari marmorizzato bianco... [:p]
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 18 Feb 2015, 14:38

ad essere sinceri, per me la cosa migliore è il classico vinile nero, di alta qualità e magari 180 gr, quello sonicamente più soddisfacente (anche se della Classic Records ho preso i vinili trasparenti di PG III e IV che loro dicono ancora più performante).
ho preso questo solo per collezionismo, attratto dalla piccola tiratura; sarebbe stato meglio magari lasciarlo nero ma con stampigliato sulla copertina il numero di copia (magari anche questo ce l'avrà).
di buono c'è anche una terza bonus track rispetto alle due dell'edizione speciale.
devo dire che tra gli ultimi Hackett quello che ho apprezzato di più è stato "Out of the tunnel's mouth", uno dei pochi che si può ascoltare a mio avviso dall'inizio alla fine, visto che in altri (ad es. To watch the storms) ci sono ottimi brani alternati a ciofeche assolute, speriamo che questo Wolflight sia abbastanza buono...
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 18 Feb 2015, 15:01

Mah, penso che la qualità dipenda molto più dalla cura nella stampa che dal colore. Il cloruro di polivinile e' bianco, per cui i dischi neri contengono comunque sostanze coloranti in gran quantita'. Ci sono esempi sia di dischi neri che suonano malissimo, che di dischi colorati che suonano divinamente. Ci sono anche numerosi esempi di dischi che pesano sì 180 grammi ma che si sentono da schifo e sono imbarcati a "patatina fritta". [:(-(]

Comunque, vista la modica differenza di prezzo, mi piaceva l'idea di accaparrarmi un pezzo a tiratura limitata. Mi attiravano non poco anche i tre brani extra, considerato che su Beyond The Shrouded Horizon alcuni brani extra erano persin meglio di alcuni brani "regolari".

Per il resto... vedremo! Si sa per certo che e' un disco aperto a molte influenze esterne, per cui credo che dividera': ci sara' chi lo trovera' molto interessante e chi lo detestera'. Spero di essere nel primo gruppo! [;)]
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 19 Feb 2015, 19:56

highinfidelity wrote:Mah, penso che la qualità dipenda molto più dalla cura nella stampa che dal colore. [;)]

verissimo, nella mia personale esperienza però quasi tutti i dischi "colorati" tendono ad essere molto più rumorosi di quelli "classici".
uno dei problemi più grossi comunque è quello a cui hai accennato anche tu dell'ondulazione: purtroppo ormai si compra spesso per corrispondenza e il trattamento che i vinili devono subire durante la spedizione è barbaro.
quando arriverà questo vinilone hackettiano ci sentiremo per scambiarci un'opinione, ciao
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 23 Feb 2015, 19:30

oggi mi sono accorto che nel sito hackettsongs nel preorder non compare più il vinile trasparente: evidentemente è già stato esaurito [;)]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 05 Mar 2015, 15:47

Venute meno le necessita' di riservatezza, posso anticiparvi che ieri sono stato gentilmente invitato da "Mox" Cristadoro presso gli studi di Radio Lombardia per prender parte ad un'intervista a Steve Hackett, che si trovava in Italia per promuovere il suo disco di prossima uscita. Devo dire che la competenza di Mox - un'autentica enciclopedia del rock - ha colpito lo stesso Steve Hackett, e al momento di lasciarci Jo ci ha salutati ringraziandoci per l'intervista che a suo dire e' stata "fantastica". Credo quindi di poter affermare che siamo riusciti a congegnare una sequenza di domande non scontate e che assecondavano la personalita' di Steve, che si distaccavano insomma dalle "solite domande di rito". [8D]

Nel corso dell'intervista Steve ha rivelato molti dettagli interessanti riguardanti il suo nuovo lavoro, e ha spaziato da divertenti ricordi dei suoi esordi come musicista, a quadri molto lusinghieri di suoi colleghi (Brian May in particolare), fino ad un ricordo molto molto intenso e accorato di Richie Havens.

Il materiale è attualmente in fase di traduzione e montaggio e sara' trasmesso la sera del 24 marzo; in quell'occasione con mio grandissimo piacere saro' nuovamente ospite in studio! [I8)] E' prevista un'ora e mezza di trasmissione tutta dedicata a Steve Hackett.

Vi ricordero' comunque nuovamente l'appuntamento radiofonico al suo approssimarsi!
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 09 Mar 2015, 10:34

Sto godendo in questi giorni del singolare privilegio d'aver ricevuto una pre-stampa watermarked del nuovo disco di Steve per via dell'intervista e del successivo "special" a Radio Lombardia.

PRIVILEGIO e' proprio la parola... [:D]

Godo, amici cari, godo... [:p]

E non solo perche' e' la prima volta in vita mia che mi viene offerto in ascolto un disco prima ancora che esso sia pubblicato (e un disco di Steve, per di piu'!!!), ma soprattutto perche' questo, signore e signori miei, e' un gran gran disco!!!

Mox aveva ragione da vendere: siamo davanti a un capolavoro! Non solo supera il Rinascimento di Steve che abbiamo gia' ascoltato in Out of the Tunnel's Mouth e Beyond the Shrouded Horizon, ma non esito ad affermare che si va dritti ai livelli di Spectral Mornings e di Defector! [/:-|]

Soprattutto c'e' una grande, grandissima trama chitarristica lungo tutto il disco: riff, obbligati e assoli a non finire, e uno piu' bello dell'altro!!! [/:-|]

Ed e' ottima anche la voce di Steve, ferma sulla chiave medio-grave che piu' gli si confa', contornata da un grandissimo lavoro di cori misti dovuti certamente al contributo di Jo e Amanda Lehmann. Il disco nel complesso e' molto ma molto molto progressivo, a tratti sinfonico, pero' si raggiungono anche vette di durezza quasi metal e un uso crossover dei cori e delle voci femminili che credo esalteranno parecchio il nostro buon Thomas! [;)]

A presto con qualche ulteriore spoiler! [:D]
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 09 Mar 2015, 12:15

highinfidelity wrote:...ma soprattutto perche' questo, signore e signori miei, e' un gran gran disco!!!


[:p] [:p]


highinfidelity wrote:Mox aveva ragione da vendere: siamo davanti a un capolavoro! Non solo supera il Rinascimento di Steve che abbiamo gia' ascoltato in Out of the Tunnel's Mouth e Beyond the Shrouded Horizon, ma non esito ad affermare che si va dritti ai livelli di Spectral Mornings e di Defector! [/:-|]


Ma allora mi vuoi far morire [:D]

highinfidelity wrote:Soprattutto c'e' una grande, grandissima trama chitarristica lungo tutto il disco: riff, obbligati e assoli a non finire, e uno piu' bello dell'altro!!! [/:-|]
Il disco nel complesso e' molto ma molto molto progressivo, a tratti sinfonico, pero' si raggoungono anche vette di durezza quasi metal e un uso crossover dei cori e delle voci femminili che credo esalteranno parecchio il nostro buon Thomas! [;)]


E chi ce la fa a resistere adesso? [8D] [8D] [:p] [:D]
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Re: Wolflight

Postby Salmacis » 09 Mar 2015, 18:09

Splendido, non vedo l'ora! [:p]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 10 Mar 2015, 15:38

Carissimi amici, mentre di solito leggo le vostre prime recensioni quando ancora "friggo" in attesa che la mia copia giunga via posta, per una volta tanto ho l'onore di potervi addirittura dare un anticipo - sebbene solo verbale - di quello che vi aspetta! Ho scritto qualche mini-recensione per ciascun brano, giusto per darvi il gusto di quanto ascolterete tra una ventina di giorni, e l'ho fatto davvero volentieri perche' questo disco mi piace tantissimo! Non metto voti perche' praticamente non ci sono punti deboli: tutto dall'otto in su'!

Allora pronti? Via! [:)]

----------------------------------

Out of the Body - Si tratta d'una ouverture strumentale di due minuti e mezzo, essenzialmente tripartita, in cui vengono introdotti i temi che saranno ripresi nel resto del disco. L'attacco è sinfonico che più non si può: le prime note sembrano di mellotron, ma credo invece si tratti di archi campionati (perche' non vedo quartetti d'archi accreditati tra gli strumentisti) su un veloce ritmo di rondo'. Molto bella e incalzante la terza parte conclusiva.

Wolflight - il brano che da' il titolo al disco dura subito - tenetevi forte - otto minuti! Dopo una breve introduzione strumentale in cui credo si senta il didgeridoo di Sara Kovacs e il tar di Malik Mansurov, seguita da una breve parte per chitarra classica di Steve, si apre una bellissima e ariosa strofa cantata che ricorda le atmosfere di Loch Lomond, ma su una linea melodica completamente diversa. Ad essa si alternano ponti molto piu' oscuri con tambureggiamenti tribali e poderosi riff di chitarra elettrica. L'assolo centrale di Steve, molto bello, e' sostenuto da accordi di organo Hammond.

Love Song to a Vampire - Se pensavate che dopo un brano cosi' lungo ne sarebbe arrivato per compensazione uno breve, vi sbagliavate di grosso: nove minuti abbondanti per questo pezzo! L'apertura e' tutta per la chitarra classica di Steve, alla quale presto si sovrappone un cantato di profonda malinconia. Un lentissimo crescendo (anche tonale) esplode in un fuoco d'artificio di tom-tom e nei possenti cori misti del ritornello centrale. Bellissima: sembra una rielaborazione di Epitaph dei King Crimson, almeno nella struttura strofa-coro. Dopo due ripetizioni è il momento del bell'assolo elettrico di Steve, su un ritmo sussurrato dai rim shot, che riporta direttamente al potente coro centrale. Quando il brano sembra ormai concluso, si passa invece ad una coda strumentale radicalmente diversa, che alterna stacchi d'orchestra a un durissimo riff hard rock in cui finalmente pare evidente il contributo al basso di Chris Squire, e in cui Steve si lancia in un bellissimo assolo.

The Wheel's Turning - Steve ormai ci ha preso gusto: sette minuti e mezzo per il terzo brano lungo di fila! Dopo un'apertura interlocutoria di stampo descrittivista - con suoni di circo e giostre - e' il brano che presenta il maggior numero di temi e alternanza di figure ritmiche, in pieno stile progressivo. Dopo una parte cantata e corale piuttosto ariosa, subentra un martellare ritmico con obbligati di chitarra e basso sullo stile di Air Conditioned Nightmare (forse ne sono una vera a propria variazione). Nel finale i cori si alternano a brillanti assoli cantabili della chitarra elettrica di Steve.

Corycian Fire - Atmosfere che sanno d'antico in apertura di questo brano della durata comunque superiore ai cinque minuti. L'arpeggiato che sostiene il cantato e' genesisiano che piu' genesisiano non si puo'. Cede pero' presto il passo ad un motivo molto noir, in puro stile hackettiano, con numerose spruzzate etniche. L'intermezzo strumentale presenta una brusca accelerazione su un ritmo incalzante con chitarre pizzicate, scusa per presentare non meno d'una mezza dozzina di temi! La canzone si chiude con un intenso coro lirico e stentorei staccati vocali che conducono verso l'emozionante finale.

Earthshine - La chitarra classica di Steve, già presentata in altri brani, torna da protagonista assoluta per tre minuti abbondanti in questo bel pezzo in cui Steve da' nuova prova del suo ormai ben noto virtuosismo. Un intermezzo molto piacevole e della lunghezza ideale per un brano di genere classico inserito in un disco rock.

(Loving Sea - Per ragioni che ignoro questo brano non e' ascoltabile nella mia copia watermarked.)

Black Thunder - Un massicio riff blues / hard rock sostiene questo brano stupendo che nuovamente supera alla grande i sette minuti! Steve e Amanda Lehmann si alternano e armonizzano nel bellissimo cantato, continuamente intervallato da micro-assoli elettrici. Un ponte con possenti cori crossover porta ad alcune variazioni dei temi presentati e a nuovi assoli di varie lunghezze. Non li ho contati ma credo Steve ne faccia almeno una ventina, il più espanso dei quali con un lunghissimo feedback sostenuto e modulato, suo marchio di fabbrica. C'e' un breve spazio anche per l'armonica, immagino suonata da Steve in persona. Cambio radicale d'atmosfera nel finale cameristico.

Dust And Dreams - Ancora influenze mediorientali in apertura e nel divertente ritmo pizzicato quasi reggae su cui la melodia e' presentata da accordi di violini. A breve parte il bellissimo assolo di Steve, a tutto sostegno e con lunghi echi. Usa anche una tecnica che non mi pare d'avergli mai sentito usare: da' dei colpi alla leva vibrato per far ululare la chitarra in pieno sustain. Efficacissimo. Attorno a 3':15'' il ritmo cambia completamente ma l'assolo diventa, se possibile, ancora piu' arioso e lirico. Steve e' ispiratissimo. Peccato che presenti il tema una sola volta: avrebbe meritato piu' riproposizioni! Con una sequenza di netti staccato e un massiccio obbligato d'accordi noir che più noir non si puo', questo brano interamente strumentale sfocia senza soluzione di continuita' in...

Heart Song - Titolo un po' privo di fantasia per il brano conclusivo, che dopo un primo vocoding piuttosto tenebroso vira improvvisamente, con sorprendente delicatezza, verso un cantato allegro e pieno di speranza lasciato alla sola voce di Steve e ad un ultimo assolo elettrico di commiato. L'arpeggiato di sottofondo riecheggia Afterglow ed altri grandi classici dei Genesis. Un finale quanto mai ideale per un disco cosi' complesso e articolato.
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 11 Mar 2015, 20:45

Ottima recensione, l'ho letta tutta d'un fiato con piacere [:)]

Ovviamente posso dire poco non avendo ascoltato nulla, ma dalle tue parole mi sembra di capire questo:

- i pezzi mediamente sono tutti di durata elevata (diciamo sopra i 7 minuti) e questo non può che farmi piacere
- è un disco vario e "progressivo" con molti cambi d'umore
- l'uso delle voci è ben architettato (sappiamo che Steve non essendo un cantante non può fare i miracoli ma se riesce a portare i brani su certi binari fa un'ottima figura)
- l'album è molto omogeneo come qualità

A questo punto se davvero parliamo di questo non posso che avere ancora di più l'acquolina in bocca. [:p] [:p]
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Re: Wolflight

Postby Salmacis » 12 Mar 2015, 10:51

Dirò una fesseria, ma a me non dispiace la voce di Steve [:)] Certo, non è grandiosa come quella di un cantante professionista, ma trovo che si amalgami bene con i suoi pezzi [^]
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 12 Mar 2015, 12:20

A me non piaceva molto la sua voce "naturale", quella di album come Cured, Highly Strung, negli ultimi album invece ha cercato di costruire i brani in maniera funzionale al suo tipo di voce e soprattutto ha usato alcuni artifici (a volte esagerando forse, tipo in quei brani con la voce pseudo-dark come Vampyre with a healthy appetite o Devil is an englishman) che si sono rivelati validi.
C'è da dire che rispetto ai primi album la sua voce è effettivamente migliorata.
E' stato bravo anche in questo, anzichè fare come altri musicisti e sedersi sugli allori ha cercato di migliorarsi [:)]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 13 Mar 2015, 08:23

Grazie Thomas! Direi che hai ragione su tutti i punti. Vi sono anche alcune canzoni brevi (tre attorno ai tre minuti, inclusa qualla che in realta' e' l'ouverture, piu' il brano che per motivi tecnici non riesco ad ascoltare) ma comunque tutte le canzoni sono ampiamente elaborate e variate in pieno stile progressivo. Naturalmente conosciamo Steve e sappiamo che non e' un amante della strumentazione "retrò" (eccettuato l'Optigan, strumento che ama trascinarsi dietro in tutte le epoche a mo' di "ruota di Fantozzi" [:D] ) per cui non e' un progressive che scimmiotta l'epoca classica: e' un progressive moderno suonato con strumenti e tecnologia attuale, ma nonostante cio' personalmente non avrei alcuna esitazione a definirlo "progressive". Soprattutto (tralasciando l'incertezza della canzone ancora da ascoltare) e' un disco senza canzoni brutte o interlocutorie, i temibilissimi "filler". Mi piace tutto, dalla prima all'ultima nota.

Riguardo la voce, se nei lavori precedenti Steve l'aveva migliorata ma senza fare il miracolo, in questo disco credo si possa parlare di miracolo. Avra' inciso centinaia di takes, l'avra' un po' aggiustata coi Pro Tools, tutto quello che volete, ma a me pare un disco cantato benissimo. Mi direte voi tra pochi giorni. [;)]

Naturalmente conocordo con quanto dice Salma, ma d'altronde concorda anche Steve il quale in piu' occasioni ha ammesso che in passato, erroneamente, aveva l'impressione che la sua voce suonasse meglio in chiave acuta. Raggiunse assurde vette da soprano in dischi come Till We Have Faces, dove a tratti sembra che lo stiano strozzando. Fortunatamente in seguito s'accorse d'aver imboccato la strada contromano e inizio' a rimediare. [I8)] Questo suo nuovo disco a mio parere e' il suo punto d'arrivo in questo percorso virtuoso. E opinioni personali a parte, credo si possa oggettivamente affermare che la sua voce attuale e' migliore del 90% delle voci che si ascoltano nei dischi del progressive italiano dell'epoca classica, e non e' certo poco! [/:-|]
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Re: Wolflight

Postby tradax » 13 Mar 2015, 17:47

Segnalo il video di The Wheels turning:
https://www.youtube.com/watch?v=67NFnF2eJbQ

gran bel pezzo, non c'è che dire...
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 13 Mar 2015, 20:10

Ottimo [:)] [:p]
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Re: Wolflight

Postby Salmacis » 14 Mar 2015, 11:39

...e poi parte l'assolo e tu pensi "eccolo" [8:-x]

Mi piace [:)] Ma è tagliato, giusto? Mancano 3 minuti? Vero è che richiama la sua produzione precedente, ma è praticamente la sua firma [:)] [:)]
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 14 Mar 2015, 12:03

Si, è "tagliato", è un assaggino diciamo così [:D]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 16 Mar 2015, 12:00

E' un bel brano molto vario, molto progressivo... Ci sarebbe gia' da leccarsi i baffi... Ma se vi dico che forse e' quello che mi piace meno nel nuovo disco di Steve, ci credete? [:D] Guardate che non scherzo!!! [^]

Steve comunque e' sempre avantissimo... Ha fatto il Lyrics Video come va di moda adesso! [/:-|]

Qualcosina-ina-ina in piu' lo potete ascoltare da questo video promozionale ufficiale della Inside-Out. Sui titoli di coda, ragionando per esclusione, credo si senta un pezzo della canzone numero 7 preclusa anche a me. Si scopre cosi' che e' un pezzo per chitarra folk e complesse armonie vocali: qualcosa alla Crosby Stills Nash & Young insomma! [8D]

https://www.youtube.com/watch?v=DxyAU_MfgvA
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 16 Mar 2015, 14:43

sembra proprio che i soldini per l'acquisto del disco siano stati spesi bene, a giudicare dal video promozionale che propina qualche "assaggino" sparso e ognuno di ottima fattura!!!
anche il brano The wheels turning mi è piaciuto, molto solare, mi suona un incrocio tra la sua "Everyday" e "Being for the benefit of Mr. Kite" dei fab four...
sulla voce resterei più cauto: ormai in studio può cantare chiunque con i mezzi tecnici odierni (cosa che non era possibile nei 70 e specie in molti dischi prog italiani a bassissimo budget, pensate che un capolavoro assoluto come Darwin! è stato registrato su un 8 piste...), spero solo che non usi dal vivo più "trucchetti", meglio essere imperfetti ma con feeling che una perfezione falsa che specie in concerto sa di presa per i fondelli.
spero di poterlo vedere quanto prima dal vivo dalle nostre parti di nuovo con un repertorio in maggior parte hackettiano (ormai il repertorio Genesis mi sa che è diventato obbligatorio, anche per continuare ad attirare più pubblico).
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 31 Mar 2015, 08:23

Credo abbiate anche voi ricevuto l'e-mail di hackettsongs.com che comunicava che i nostri bei dischi sono in viaggio!!! [:p]

Intanto Steve, sul suo blog, sta caricando dei messaggi di commento a ciascuna canzone del disco. Non so se alla fine ce ne sara' uno per ciascuna canzone, ma i primi tre sono piuttosto interessanti:

http://www.hackettsongs.com/blog/steve145.html
http://www.hackettsongs.com/blog/steve146.html
http://www.hackettsongs.com/blog/steve147.html
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 01 Apr 2015, 08:18

ARRIVATO!!! [8D]

Una bella stampa curata, come da tradizione. Un bell'oggetto davvero. La foto di copertina e' molto piu' incisa di come me la sarei immaginata.

Come sempre il disco ha un marcatissimo rolloff degli acuti, niente affatto sgradevole, che pero' continuo a non capire se sia una scelta dettata da Hackett o una scelta di produzione della Inside & Out. Comincia a farmi ridere leggere sulle riviste di settore dottisime sinossi di edizioni in blueray 5.1 dolby surround (che a quasi nessuno interessano e che ancor in meno comprano) quando poi le edizioni "classiche" hanno un timbro sonoro cosi' fortemente caratterizzato che pure un bambino se ne accorgerebbe, e nessuno si interroga sulle ragioni o ne chiede il perche'.

Sto avendo qualche problemino con i crediti. [:-I] Alla fine mi sa che ci avevo preso... Sembrerebbe di capire che la batteria sia programmata in The Wheel's Turning e in molti altri brani, come per esempio Love Song To A Vampire che pure e' caratterizzata da particolarissime rullate sui tom. Non sembrano esserci batteristi accreditati per questi brani. Idem per i bassisti: sono pochissimi i brani per i quali e' accreditato un bassista. Programmato anche il basso? A meno che non ci siano svarioni nei crediti dell'edizione speciale cosi' sembrerebbe di capire... [:-I]

Se e' cosi' mi faccio i complimenti da solo per l'orecchio: un po' arrugginito ma sempre piuttosto affilato! [;)]
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Re: Wolflight

Postby paolo.cordella » 01 Apr 2015, 14:11

Arrivato anche a me ieri e già ascoltato una volta.
Che dire? è un disco sicuramente buono, accostabile a out of the tunnel's mouth più che a Defector e Spectral, imho decisamente superiori; fuori categoria Acolyte, secondo me il migliore in assoluto (ma c'erano Pluto e Phil che ci suonavano, qualcosa vorrà pur dire...)
la cosa che più mi è piaciuta è la grinta e la qualità di molti assoli, davvero ispirati, quella meno le solite sbrodolate (scusate, qualcuno le amerà alla follia ma io non le sopporto) di chitarra classica, brani interi o introduzione ad essi che siano (horizons e l'intro di blood e ordeal sono proprio un'altra cosa, gemme di ispirazione); con i prossimi ascolti vedrò se crescerà il mio coinvolgimento. come voto 7+
sul suono più che una scelta credo sia l'effetto (deleterio) delle registrazioni pesantemente digitali, strumenti finti (basso e batteria ma non solo, anche il trattamento pesante delle voci) compresi: i vecchi master analogici sono proprio un'altra cosa, le registrazioni di Wilson degli ultimi suoi dischi stanno a dimostrarlo, sono eccezionali rispetto a produzioni ben più dispendiose di "grandi" nomi: su queste sì che ascoltarle in bluray o dvda fa la differenza!
questi per Wolflight sono soldi comunque spesi molto bene...
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 04 Apr 2015, 19:32

Allora, devo ascoltarlo meglio, le prime impressioni sono queste poi magari su qualcosa cambio un po' idea:

- Mi sbilancio (non credo che cambierò idea): Love song to a vampire già da sola vale tutto il disco, un vero e proprio capolavoro. Mi aspettavo una specie di Vampire with a healthy appetite 2.0 invece a parte il titolo sono due pezzi diversissimi (con questa che supera di gran lunga quella). Il cantato mi piace molto (triste ed evocativo), "l'esplosione" che sfocia nel ritornello è bellissima e si respira aria di prog classico (si, ricorda un po' i Crimson), ottimi assoli, finale epico. Insomma uno dei brani migliori di Steve senza dubbio.

- Su un gradino più basso metterei Wolflight (Out of the body è una sua intro quindi diciamo che è un tutt'uno con la stessa), Corycian Fire e Black Thunder.
La prima come stile ed atmosfera ricorda Loch Lommond (non come melodie): parte cantata delicata e suadente, poi esplosione elettrica, poi da circa 5:15 crescendo meraviglioso e goduria pura l'assolo di chitarra elettrica e finale epico e potente.
Corycian Fire è più "compatta" e ugualmente magnifica: grande atmosfera, sapori esotici, molto molto evocativa. Ancora una volta le parti orchestrali donano epicità al tutto (e adoro l'epicità [:D] ), soprattutto il finale è di grande impatto.
Black Thunder sembra il classico blues alla Steve e invece i sapori esotici, la potenza dei riff e le atmosfere sono memorabili (il basso e le chitarre profumano di prog metal [8D] ). Un pezzo "cazzuto" [:D]

- Belle ma un un pelo sotto The wheel's turning e Dust and dreams. La prima è il pezzo più vario e "strano" dell'album, con la sua aria "circense". A livello musicale mi piace molto (bella la parte centrale e meraviglioso l'assolo di chitarra elettrica), a livello vocale la trovo gradevole ma mi piace meno di altre nel "ritornello". Dust and dreams è uno strumentale riuscito, devo dire che trovo la seconda parte davvero magnifica (ma quanti assoli goduriosi ci sono in questo album?) e forse mette un po' in secondo piano la prima parte "preparatoria".

- Loving sea e Heart song al momento mi dicono poco. Le ho trovate gradevoli, ma troppo brevi e semplici per restare impresse. La prima però ha un "ritornello" molto molto gradevole. Earthshine invece richiede più ascolti essendo un pezzo "classico", non mi pronuncio.

- Delle due bonus track Pneuma non mi dice granchè mentre Midnight sun la trovo davvero godibile. Non so chi siano questi Todmobile ma il pezzo è particolare. Sembra una specie di "Steve suona gli Enchant" [:D] Apperò [8D]

In conclusione questo ultimo album mi sembra più vicino a Out of the tunnel's mouth che a Beyond the shrouded horizon: meno compatto, con più picchi ma anche con 2/3 brani che non mi dicono (ad oggi) tantissimo. E' superiore a Out of the tunnel perchè lì c'erano 3 pezzoni e il resto dal discreto in giù, qui invece abbiamo 6 pezzi di gran livello e 2/3 più semplici e meno d'impatto.

non mi sbilancio col voto, forse tra qualche giorno. [:D]
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 07 Apr 2015, 19:19

Scopro ora il video ufficiale di Wolflight [:0]

https://www.youtube.com/watch?v=-KLnVcWg3nw

Apperò, non si è badato a spese [:D]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 08 Apr 2015, 08:21

Mi pare se ne intravvedesse un pezzetto nelle interviste promozionali. Parecchia computer graphic ma bel video, si sposa bene con la musica. Steve con quei lupi si dev'essere divertito un mondo! [:)]

Questo tema dell'amicizia tra lupo e uomo che a dire di Steve predata l'amicizia col cane e' stato anche toccato nell'intervista per Linea Rock. A me questo fatto suona un po' strano, avrei piuttosto pensato che fossero in competizione; ma devo dire che di temi antropologici di questo tipo so molto poco. Credo comunque che tutto discenda da un articolo accademico di sua moglie Jo Lehmann sul tema della wolflight: anche a questo Steve ha fatto cenno nell'intervista a Linea Rock. Ho fatto una ricerca approfondita di questo articolo ma a quanto pare sul web non c'e' nulla. [':-|]

Soprattutto per poterne dare una buona traduzione in italiano, ho anche cercato a lungo il passo citato da Steve secondo cui Odisseo (Ulisse) si alzerebbe "alla wolflight". Ho persino chiesto aiuto a mia mamma, che essendo in pensione ha avuto tempo di rileggere l'intera Odissea. Niente neppure su quello. Queste citazioni degli Hacketts restano un po' un mistero, per me. [:-I]
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 08 Apr 2015, 19:11

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Re: Wolflight

Postby Salmacis » 08 Apr 2015, 19:28

Veramente un bel pezzo!
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 13 Apr 2015, 13:10

Gagliardo!!! Un altro filmato girato anche in esterni, e di dieci minuti di durata per di piu'! La produzione ci sta dando dentro sul serio per promuovere l'album! [8D]

Personalmente, proprio per alleggerire un po' la canzone, avrei preferito un filmato solare e ritmato da un montaggio veloce alle (facilmente anticipabili, invero) atmosfere decadenti. Fanno sembrare la canzone persino piu' lenta di come non sia in realta'. Ma conoscendo i gusti del Maestro, e' probabile che abbia chiesto di persona i lumini e il drappo sulla sedia! [;)] Bel lavoro, comunque!

Molto bello rivedere anche Amanda Lehmann nei cori del ritornello, sempre in forma smagliante tra l'altro! [8:-x] Speriamo possa unirsi anche lei alla tournée!
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Re: Wolflight

Postby Emanuele » 13 Apr 2015, 22:31

Incredibile Steve al 67 posto della Classifica FIMI degli album, credo erano decenni che non entrava nei primi 100, il marketing e 2 anni di tour "Genesis" lo ha reso piu' popolare [:)]

Un mio breve commento all'album: voto anch'io Love song to a Vampire come miglior brano, quasi "capolavoro", diciamo che se devo proprio trovargli un pecca, la batteria troppo filtrata, non se se sia vera o digitale e il ritornello un po' alla Fire on the moon ma non so, bello ma forse poteva avere una melodia migliore.

Per il resto un album che rispetto agli album precedente ha nella media quasi tutti buoni pezzi, non eccelle in alto ma nemmeno in basso. Gli assoli molto tecnici, ma in album precedenti c'erano brani con assoli piu' belli (basta sentire appunto Fire on the moon)

Comunque voto piu' che positivo, anche perche Steve in ogni album non ripropone mai uno stesso stile, e qui ha un sound un po' piu' rock quasi metal appunto in Love Song to a Vampire nel finale del pezzo, cosa che non trovo positiva ma si e' limitato a pochi secondi e glielo concedo è una novita' fa capire come lui tenda sempre ad innovarsi.

Un'ultima nota, mentre su Genesis revisited 2 la registrazione e gli strumenti erano perfetti con un sound molto naturale e pulito, qui molti strumenti sembrano "finti" specialmente la batteria, peccato perche' a me, giudizio personale, amo sentire un vero strumento suonare e non una campionatura digitale, comunque credo sia stata una scelta voluta.

Credo che dal vivo molti brani ne guadagneranno in bellezza.

Un applauso a Steve che ha 65 anni credo, riuscire ad avere ancora questa voglia di suonare, ed avere in piu' la soddisfazione di entrare nei primi 100 in classifica, in un mondo oramai dominato solo da MTV e musica commerciale, e' un'impresa credo unica, per lui che come solista ha avuto una popolarita' di artista di nicchia (a parte i fan del progressive e dei Genesis e' sconosciuto ai piu'), e' un risultato che spero gli dia soddisfazione. Di certo dei 5, e' quello che ha dimostrato piu' coerenza e qualita' in assoluto, e di essere un compositore veramente di alto livello. La mia ammirazione per lui e' cresciuta negli anni. lo rimpiangeremo quando spero piu' tardi possibile appendera' la chitarra al chiodo, Bravo Steve.
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Re: Wolflight

Postby Thomas Eiselberg » 14 Apr 2015, 11:34

A me invece gli accenni metal piacciono un sacco: in Black thunder ad un certo punto si respira quasi aria di Maiden [:D]

La cosa che apprezzo di più dell'album è proprio questa "varietà": si passa da sonorità quasi classiche ad altre metal a volte nell'arco dello stesso pezzo. Il finale di Love song to... colpisce proprio perchè è inaspettato.

Già da qualche tempo il prog è stato "adottato" dal metal, essendo due generi da molto tempo ai margini ma che hanno molte cose in comune. Basta dare un'occhiata all'origine delle recensioni in rete: Wolflight non se lo è filato nessuno a parte siti appunto metal e anche per gli altri artisti progressive accade puntualmente lo stesso.
Credo non sia un caso che ultimamente molti artisti appartententi al filone abbiano inserito nei loro album sonorità più "dure". Se la cosa è fatta bene e con gusto non può che (per me che amo enterambi i generi) essere un bene, se invece è fatta in modo pacchiano come negli ultimi Dream Theater allora è un male. [:D]

Emanuele wrote:Incredibile Steve al 67 posto della Classifica FIMI degli album, credo erano decenni che non entrava nei primi 100, il marketing e 2 anni di tour "Genesis" lo ha reso piu' popolare [:)]


Pure in Inghilterra è andato benino (visti gli standard): mi sembra 31esimo in classifica. [:)]
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 14 Apr 2015, 12:41

Riguardo la strumentazione "artificiale", credo che chiunque ne capisca un minimo di musica la eviti per quanto possibile, e per questo adoro artisti come Tom Petty. Steve fin da subito ha deciso invece di servirsi a piene mani, con risultati alterni, di tutti i mezzi che la tecnologia gli mette a disposizione. Non saprei dire se per voglia di sperimentare, per desiderio di essere sempre all'avanguardia e sempre "sul pezzo", o perche' e' l'unico modo per ottenere quelle sonorita' che lui cerca e che, se non surrogate, richiederebbero un budget smisurato rispetto al suo. Inoltre sente sempre il bisogno di avere una "spalla" fissa in un tastierista-programmatore-arrangiatore: prima era Nick Magnus, adesso e' Roger King. E un programmatore-arrangiatore fa quello per cui e' pagato: programma e arrangia.

Certamente anch'io trovo che Steve dia il meglio di se' quanta meno tecnologia impieghi, per esempio proprio in Black Thunder che secondo me e' il pezzo migliore del disco, e se mai mi chiedesse un consiglio (che ovviamente e anche giustamente lui si guarda bene dal chiedermi [:D] ) gli consiglierei di incatenare Roger King allo sgabello di un Hammond e di far suonare piuttosto la batteria a qualche fan che lo farebbe volentieri gratis portandosi pure lo strumento da casa, piuttosto che usare programmazioni. Ma la vita va cosi'.

Salvo smentite dei crediti del CD rispetto al 33 giri, mi sa che anche la batteria di Love Song to a Vampire e' una programmazione. E dire che il fill prima dei cori del ritornello sembra fatto su misura per il drumming di Gary O' Toole! Considerato che le registrazioni in clima di carboneria di Out Of The Tunnel's Mouth (che giustificavano appieno l'uso di programmazioni a volonta') sono passate da un pezzo, non so darmi una spiegazione precisa di questa scelta. Posso solo ipotizzare che sia lo scotto che si paga per avere Steve permanentemente in tournée: il tempo per incidere il disco successivo e' praticamente nullo e lo si fa dove e quando capita, magari partendo da programmazioni di base con l'intenzione di sostituirle in un secondo momento (che poi non arriva mai).
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Re: Wolflight

Postby Emanuele » 15 Apr 2015, 13:55

highinfidelity wrote:Salvo smentite dei crediti del CD rispetto al 33 giri, mi sa che anche la batteria di Love Song to a Vampire e' una programmazione.


In effetti io non ho letto i crediti sul CD ma ad orecchio mi sembra una batteria campionata, non ha sfumature. il suono dei piatti sempre uguale ad ogni colpo, mi da un'idea di finto che abbassa leggermente il piacere dell'ascolto, comunque magari dal vivo la resa sara' migliore. Non capisco perche pero' (e per fortuna) su Genesis Revisited 2 gli strumenti sia tutti "naturali", forse per mantenere e voler dare una versione il piu' possibile curata e perfetta da non far rimpiangere le registrazioni originali.

Un peccato che Steve non ha voluto mantenere la collaborazione di Nad Sylvan per questo album. La sua voce pur migliorata nel canto negli ultimi anni non regge il confronto con un cantante professionista e un po' pregiudica la qualita' delle sua canzoni, ma capisco che lui come solista cerchi di essere sempre lui autore, cantante e chitattista dei suoi brani.

Vorrei dare un ringraziamento a Nad per il suo ottimo lavoro nei concerti dal vivo, so che qualcuno qui non lo trova un buon cantante per i brani dei Genesis ma io penso invece che dopo Grabiel e Collins, Nad sul palco abbia carisma e un'ottima voce, mi e' piaciuto molto peccato non ci sia stato modo di vederlo nella band di Steve come cantante di ruolo anche per i suoi lavori solisti, ma capisco che Steve compone tutte le sue canzoni da solo e Nad sarebbe sacrificato in un semplice turnista alla voce senza poter partecipare alla fase creativa.
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 16 Apr 2015, 10:06

Beh, oddio, le batterie elettroniche non hanno piu' "il suono uguale ad ogni colpo di piatto" da almeno vent'anni, da quando cioe' la Roland introdusse lo Human Feel e le Feel Patches. Credo la R8 sia stato il primo strumento a disporne, e le programmazioni effettuate oggi via computer vanno ben oltre. Tuttavia, evidentemente, lo strumento reale continua ad avere delle sfumature dinamiche leggermente diverse e percepibili, altrimenti sarebbe impossibile accorgersene.

Le ragioni per cui su GRII non c'erano batterie elettroniche credo stiano semplicemente nel budget. Non ho un'idea precisa della percentuale in cui i dischi di Steve siano prodotti o auto-prodotti, ma sicuramente GRII era un progetto in grande stile che aveva ricevuto finanziamenti superiori al consueto, forse dalla Inside & Out o dai promoter che non chiedevano di meglio che qualche artista targato Genesis portasse finalmente di nuovo in tournée quel materiale. Basta leggere la lista degli ospiti per rendersene conto.

Wolflight credo sia di nuovo un progetto dalle dimensioni (e finanziamenti) usuali, da cui il ritorno di una certa percentuale di programmazioni. Resta un disco bellissimo, anche se gli strumenti reali l'avrebbero reso ancora piu' bello. Purtroppo i mecenati non esistono piu', le vendite di supporti fisici sono precipitate in cantina, e bisogna fare i conti con quel poco che si ha e con la necessita' di essere costantemente in tour.

Sottoscrivo appieno i tuoi commenti su Sylvan, che mi auguro non esca dalla cerchia di Steve. Tuttavia mi aspettavo che, per un proprio album solista, Steve tornasse a cantare in prima persona e a far piu' possibile da se'.
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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 12 May 2015, 07:05

Sono uscite le date italiane!!! [;)]

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Re: Wolflight

Postby highinfidelity » 29 May 2015, 14:21

highinfidelity wrote:Questo tema dell'amicizia tra lupo e uomo che a dire di Steve predata l'amicizia col cane e' stato anche toccato nell'intervista per Linea Rock. A me questo fatto suona un po' strano, avrei piuttosto pensato che fossero in competizione; ma devo dire che di temi antropologici di questo tipo so molto poco. Credo comunque che tutto discenda da un articolo accademico di sua moglie Jo Lehmann sul tema della wolflight: anche a questo Steve ha fatto cenno nell'intervista a Linea Rock. Ho fatto una ricerca approfondita di questo articolo ma a quanto pare sul web non c'e' nulla. [':-|]


Combinazione su La Repubblica di oggi e' stato pubblicato un articolo proprio su questo argomento! Sembra che (tanto per cambiare!) Steve la sapesse lunga:

http://www.repubblica.it/scienze/2015/0 ... 115308153/
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