Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Emanuele » 26 May 2015, 20:58

Questa la Band per il tour 2015 di Steve:

Steve Hackett
Roger King
Rob Townsend
Gary O'Toole
Roine Stolt
Nad Sylvan

Ottime notizie c'è ancora Nad Sylvan alla voce [:)] + Roine Stolt dei Flower King e Transatlantic al basso, chitarra 6 e 12 corde.

Canterà Nad anche dei brani del repertorio di Steve solista?
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby grey26tex » 26 May 2015, 21:56

ci sono anche diverse date in Italia a settembre ...
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 27 May 2015, 09:10

Non sono molto stupito di non leggere piu' Nick Beggs in formazione... A Milano l'anno scorso, per ragioni che ignoro, i rapporti mi sembravano un parecchio tesi. [':-|]

Benvenuto a Roine Stolt, musicista sicuramente in gamba, ma devo dire che avrei preferito di gran gran lunga la conferma di Lee Pomeroy! [:)]

Sono anche molto contento per Nad della sua conferma in formazione! Al termine della tourneé Genesis Revisited II era diventato veramente bravissimo nel repertorio classico dei Genesis. Mi chiedo anch'io se gli verra' affidato qualche brano classico della carriera solista di Steve. [:-I]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 18 Aug 2015, 15:17

Steve ha annunciato nella sua newsletter che nella prossima tournée, per la prima volta in vita sua, suonera' con un sistema audio multicanale a circondamento sonoro!!! [:0]

Sempre voglia di novita'... Mai seduto sugli allori... Quanti anni avevamo detto che ha Steve? 20? [;)] [/:-|]

Steve Hackett wrote:Along with numbers from my new album Wolflight and classic favourites, we'll include both solo and Genesis songs not performed for a very long time like Icarus Ascending, Star of Sirius, Cinema Show, Can-Utility and the Coastliners, Lamb Lies Down On Broadway and Get 'em Out by Friday... and all in surround sound! Neither my solo stuff nor Genesis Revisited has ever before been experienced in surround, so this tour promises to be a terrific treat for us all!
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 02 Sep 2015, 09:43

per conto mio invece, sapere di stolt è un'OTTIMA notizia, mentre mi rammarica ci sia ancora quella voce fastidiosa di Nad [J-,]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby ciciuisss » 02 Sep 2015, 12:52

chvfrc wrote:per conto mio invece, sapere di stolt è un'OTTIMA notizia, mentre mi rammarica ci sia ancora quella voce fastidiosa di Nad [J-,]


SuperQuotone!!!!
[^]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 02 Sep 2015, 14:44

Che tedio, pero': l'avrete gia' scritta mille volte 'sta cosa... [:(-(]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby ciciuisss » 02 Sep 2015, 14:51

Roine Stolt è il chitarrista che nel mio immaginario fantascientifico, per qualità, stile e tocco sarebbe stato più che perfetto nei Genesis post Hackett, ovviamente nel caso i nostri fossero rimasti fedeli al Prog.
Sono entusiasta di poterlo vedere e sentire suonare con Steve i pezzi dei Genesis!!!
[:p]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 02 Sep 2015, 15:56

highinfidelity wrote:Che tedio, pero': l'avrete gia' scritta mille volte 'sta cosa... [:(-(]

leggasi lo stesso per chi lo apprezza.
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 03 Sep 2015, 07:49

ciciuisss wrote:Roine Stolt è il chitarrista che nel mio immaginario fantascientifico, per qualità, stile e tocco sarebbe stato più che perfetto nei Genesis post Hackett, ovviamente nel caso i nostri fossero rimasti fedeli al Prog.
Sono entusiasta di poterlo vedere e sentire suonare con Steve i pezzi dei Genesis!!!
[:p]

Ottima cosa, ma mi sa che a questo giro dovrai accontentarti di sentirlo al basso... [:-I]

@ chvfrv:
QUOD REPETITA JUVENT PROBANDUM NECESSE, TAEDIANT CERTISSIME. [O:-)]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 03 Sep 2015, 08:31

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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 17 Sep 2015, 08:46

Una bella intervista a Steve Hackett su Repubblica.

A dire di Steve lo spettacolo avra' la pazzesca durata di tre ore (!!! [:0] ) con due band che si alterneranno sul palco, compresa una sezione d'archi. Confermato l'audio a circondamento sonoro.

Sempre bello leggere anche i suoi commenti e ricordi del periodo-Genesis, peccato sia l'unico a dire certe cose. Notare come tutte le volte che ne parla il primo nome che gli viene in mente e' sempre quello di Phil Collins - ulteriore conferma che la simpatia non era esattamente la prima dote dei tre ragazzi di buona famiglia della Charterhouse? [:-I] Il giornalista (Carlo Moretti) giustamente gli ricorda che nel 2017 sarebbero 50 anni dalla formazione dei Genesis, e Steve come sempre si dice disponibile a qualunque cosa per celebrare degnamente l'evento. Sigh. [':-|]

Meno male che ci sei almeno tu, Steve! [8:-x]

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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 17 Sep 2015, 09:28

Per fortuna, rispetto agli altri, oltre allo spirito, gli regge anche il fisico [:)]
LONG LIVE!

Certo che però, il giornalista opera dei tagli non da poco, imho.
quando dice di aver pensato come avrebbero agito gli altri componenti scrivendo o suonando un pezzo, omette Mike. Cosa che non credo Steve abbia fatto.
Stessa cosa quando dice "se dovessi definire ognuno con un aggettivo direi..." e cita solo Phil e Peter.
Per come lo conosco io, decisamente non nello stile di Steve. [J-,]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 17 Sep 2015, 10:23

<< Mike Rutherford, intelligente, appassionato; Tony Banks, romantico, classico, il re dell'armonia. >>
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 17 Sep 2015, 10:35

... il wifi su italo non è dei migliori. mi si era bloccato il caricamento della pagina e pensavo fosse finita lì [:D]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby highinfidelity » 17 Sep 2015, 12:00

Ah, pensavo fosse rimasta coperta da qualche banner pubblicitario. Ormai sono talmente fastidiosi e invasivi che succede spessissimo di non riuscire a leggere l'articolo che c'e' dietro. [V]

Riguardo invece l'elenco chiamiamolo cosi' delle "doti compositive" in effetti ha dimenticato Pluto.
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby Salmacis » 17 Sep 2015, 14:45

Va' che figo, che è [8:-x] [8:-x] [8:-x] E che signore, che parole!!! E l'opinione sui talent? Tiè a tutti gli Amici e i Factoriani! Menomale sì, che c'è lui [8:-x]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby chvfrc » 17 Sep 2015, 21:55

Salmacis wrote:Va' che figo, che è [8:-x] [8:-x] [8:-x] E che signore, che parole!!! E l'opinione sui talent? Tiè a tutti gli Amici e i Factoriani! Menomale sì, che c'è lui [8:-x]

gilmour in questi giorni si è espresso più o meno nello stesso modo. semplicemente perchè se hai un po (ma proprio poco) di sale in zucca capisci che i talent/reality/schifezze sono la morte della musica e della tv.

faccio mio un pensiero del trio medusa sentito in questi giorni. Ma perchè non mandano "techetechetè" sulla rai tutte le sere dell'anno invece che mandarlo d'estate e per il resto mandare spazzatura?? [X-P]
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby paolo.cordella » 18 Sep 2015, 15:05

ho preso il biglietto per Padova, al Geox non sono mai stato e spero di avere un posto decente perchè l'ho comperato solo ieri e non c'erano grandi alternative; sono incuriosito principalmente dal sorround e per il ritorno seppur parziale al suo repertorio, soprattutto il primo e per me il migliore;
certo che faccio un po' di fatica a capire il senso di includere in scaletta Cinema Show (a gran richiesta, dice ), un brano in cui compositivamente non ha niente a che fare e in cui si limita - da par suo, per carità - a rifinire magistralmente solo per la parte cantata, mentre per due terzi del brano andava a bersi un cicchetto con Peter in retropalco... almeno in FoF c'è la sua grandiosa parte solista: mi sembra un pochino come la scelta per il tour precedente di Afterglow, canzone sublime del solo Tony, dove deve fare solo una parte di accompagnamento, per quanto bella; Can-utility invece è una scelta obbligata, visto che sia compositivamente che esecutivamente c'è una bella fetta di responsabilità: brano super!
se comunque è vero che suonerà 3 ore allora di musica da sentire ce ne sarà parecchia; oltrealla qualità anche la quantità: ottimo.
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Re: Acolyte to Wolflight (live 2015)

Postby Thomas Eiselberg » 18 Sep 2015, 16:18

Interessante l'intervista, come quasi tutte quelle rilasciate da Steve, poche volte e' banale. Avete detto tutto voi: non posso che essere perfettamente d'accordo con lui sulla questione "talent". Nonostante tutto ha sempre belle parole per gli altri e per il suo periodo col gruppo. Nel 2017 non succedera' nulla di nuovo per il gruppo quasi sicuramente ma sapere che lui resta sempre disponibile e' una bella cosa.

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Concerto Milano 21 settembre 2015.

Postby highinfidelity » 22 Sep 2015, 10:42

Cari ragazzi, che serata ieri a Milano! Steve ha suonato veramente per quasi tre ore ( [/:-|] ) un repertorio misto di suoi brani nuovi, suoi brani del passato e un programma tutto Genesis dopo l'intervallo! [8D]

Dico subito che alcune notizie riportate nell'intervista linkata qui sopra non sono corrette e sono probabilmente imputabili ad una errata traduzione. Non c'e' nessun quartetto d'archi sul palco (gli archi sono suonati, com'era prevedibile, da Roger King ai campionatori) e non ci sono due band di supporto che si danno il turno: un unico complesso rimane sul palco per l'intera serata (i soliti nomi ben noti piu' il nuovo arrivo Roine Stolt). Jo Lehmann nel backstage mi ha confermato che non c'era mai stata l'intenzione (piu' che altro la possibilita'...) di portare un vero quartetto d'archi in concerto, anche se (parole sue) <<sarebbe bello>>.

L'audio a circondamento sonoro invece c'era davvero ma, onestamente, non mi ha particolarmente impressionato. I diffusori laterali e posteriori non mi sembrano di potenza adeguata a sonorizzare una platea cosi' ampia (forse andra' meglio nei teatri al chiuso) e venivano impiegati in modo molto sporadico: qualche effetto qua e la' e qualche traccia preregistrata, come ad esempio il suono delle giostre che apre The Wheel's Turning. Dopo l'intervallo siamo riusciti a spostarci in prima fila fra gli accreditati, e da li' l'audio posteriore non si sentiva piu' del tutto. [':-|]

Come promesso c'e' stato un punto focale su Voyage of the Acolyte (ricordo A Tower Struck Down, Ace of Wands e Shadow of the Hierophant tra i brani suonati) ma sono stati ripresi anche altri brani del passato di Steve. Il concerto si e' difatti aperto con Spectral Mornings, ed e' stata eseguita anche The Steppes.

Il vero ripescaggio a sorpresa della serata e' stata comunque - almeno per quanto mi riguarda - Icarus Ascending, dove Nad Sylvan ha dato un'ottima prova di se' anche nel registro grave che caratterizzava la voce del compianto Richie Havens. Credo che questo brano non fosse stato piu' suonato da decenni (non saprei nemmeno dire se fosse stato portato in tournée a suo tempo...) e lo interpreto come un omaggio di congedo di Steve dall'amico Richie.

Nella lunga sezione conclusiva Genesis Revisited sono state eseguite, tra le altre, Hairless Hart, After the Ordeal, Can-Utility And The Coastliners e la promessa Cinema Show. Steve ha dedicato questo brano a sua moglie Jo; il pubblico ha applaudito spontaneamente e Steve ha ringraziato visibilmente felice rispondendo che Jo merita davvero un applauso per tutto quello che fa. [8:-x]

Inutile dilungarmi sui membri ormai collaudati della band, se non per spezzare l'ennesima lancia a favore di Nad Sylvan che a mio parere, se poteva inizialmente suscitare qualche perplessita', e' ormai bravissimo nel presentare il repertorio dei Genesis e in tutta la serata non ha avuto la minima incertezza o sbavatura. Inoltre mi e' particolarmente simpatico per la sua palpabile disponibilita' ad incontrare e chiacchierare col suo pubblico.

Riguardo il nuovo "inserto" Roine Stolt: ha svolto molto bene la sua parte e ho apprezzato in particolare il suo timbro metallico "alla Chris Squire" al basso elettrico. Steve gli ha reso onore cedendogli l'assolo centrale di After The Ordeal [:)] dopo il quale i due hanno lungamente duettato alternandosi alle chitarre soliste e accompagnando il brano verso il finale. Un'ottima scelta senz'altro. Bisogna pero' ammettere che con l'esclusione di Nick Beggs e l'assenza di Amanda Lehmann la band sul palco appare un tantino statica: in pratica resta solo Rob Townsend a fare un po' di "cine".

Buon divertimento a tutti voi che andrete ad ascoltare Steve nelle prossime date! [8D]
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Duke59 » 23 Sep 2015, 11:23

A Milano c'ero anch'io.

Confermo quanto scritto da High.
Aggiungo che personalmente qualche riserva su Nad Sylvian continuo ad avercela, anche se l'ho trovato migliorato rispetto al tour di Genesis Revisited.
Ottima tutta la band: Roger King (che suona le parti di Banks meglio di Banks), il poliedrico Rob Townshend ai fiati e qualche tastiera, il movimentato Gary O'Toole a batteria e percussioni e il "nuovo" acquisto Roine Stolt al basso (e qualche tocco di chitarra) è stata una conferma per chi già lo conosce come chitarra solista con Flower Kings e Transatlantic.

Momento clou: il crescendo pazzesco di "Shadows of the Hierophant".
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby paolo.cordella » 28 Sep 2015, 14:44

impressioni sul concerto di Padova.
da quanto ho letto qui sono state tagliate dalla scaletta hairless heart e after the ordeal (grrrr.) forse perchè al Geox il concerto iniziava alle 21 e 30 e devono vendere panini e far bere al loro bar del cacchio! odio la Zed che ha il monopolio qui in Veneto dei concerti e ti fa pagare anche l'aria che respiri: prevendite assurde, parcheggio etc.
ma veniamo alla musica: devo dissentire - ma è la mia opinione - dai commenti ultra positivi letti sopra; il biglietto lo valeva da solo la parte dedicata al suo repertorio, molto ben scelta ed eseguita, nonostante la cattiva qualità del suono (ero tra le prime file in tribuna, un po' distante ma vicino al mixer) e l'inutilità del presunto "sorround" limitato agli effetti da giostra sul brano da Wolflight e ad alcuni solo di chitarra dal volume esagerato rispetto al resto del gruppo, dove la batteria era troppo bassa e il basso troppo confuso con poca distinguibilità delle note singole. stupenda Everyday e il finale di Shadow, anche se O'Toole è stato un po' impreciso in alcune rullate. se dovessi fermarmi qui con il mio giudizio direi 9.
come per il concerto del tour precedente visto a Verona, ho molte riserve invece sulla parte Genesis; anche più dell'altra volta mi sembrava di sentire il vero ed unico chitarrista dei Genesis circondato da onesti turnisti e niente più: manca la partecipazione e l'amore per questa musica che molte band tributo hanno invece da vendere, e si sente.
sempre secondo me (ma anche per degli amici genesisiani-doc con cui sono venuto e che hanno visto il concerto da un'altra posizione).
poi non riesco a sentire le parti originali con due 12 corde e un'elettrica (cinema show, musical box ma anche can-utility, il brano che ho apprezzato di più) suonate con due elettriche e una finta 12 riprodotta dalle tastiere. e nemmeno le parti di flauto riproposte con il sax, tutt'altro timbro, o il sax a doppiare le tastiere o la chitarra: non c'entra proprio! (ammetto la mia talebanità in materia genesis, scusate.)
Hackett è Hackett e rimane sempre un grande, ma la sua band non mi piace proprio quando suona i Genesis: Sylvain e Stolt ai limiti del pessimo (ma perchè non c'era l'ottimo Pomeroy?), Townshend molto bravo ma appunto se evita il sax su questi brani, O'Toole sufficiente ma niente più e King accettabile tecnicamente e basta, un vero ragioniere senza anima: per questa seconda parte voto n.c.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby highinfidelity » 28 Sep 2015, 15:22

Paolo, premesso che i gusti sono gusti eccetera... Non credi di star facendo un raffronto tra i Genesis che hai sentito suonare ieri dalla Steve Hackett band con dei Genesis che non esistono piu'? [:-I]

Io nel 2007 ho visto due date, ma a parte l'emozione di ritrovarmi davanti alla "real thing" detto proprio francamente non e' che abbia percepito tutto questo grande stacco. Soprattutto gli assoli di Tony Banks, forse li avrei suonati meglio io di lui... Per non parlare dei timbri che ha impiegato: quelli sicuramente li avrei preparati meglio io...

Se il punto del discorso e' quale pietra si sceglie per fare il paragone, senza tirare in ballo i Genesis ma limitandoci anche solo allo Steve Hackett solista, io preferivo la sua prima band elettrica a quella attuale (e anche a tutte quelle intermedie). E preferivo i miei amici del liceo e le vacanza in spiaggia libera negli anni '70, e il telefono con la cornetta e il disco combinatore. Il fatto e' che i tempi cambiano, anzi sono gia' cambiati.

Paradossalmente Mox Cristadoro, a Milano, mi ha detto tra il costernato e lo stupito l'esatto contrario di quanto tu hai scritto: d'aver assistito a un concerto che paradossalmente i Genesis veri non sarebbero piu' in grado di fare! E ha oggettivamente ragione: non foss'altro che per ragioni mediche, proprio. [:(-(]

Come se la cavano i membri delle tribute band se elevati al rango di membri effettivi d'un complesso l'abbiamo gia' visto con gli Yes: critiche e sberleffi a piu' non posso. Saranno pur bravi come imitatori, ma puntano tutto sull'effetto-nostalgia. Fuori da quell'ambito funzionano molto meno bene e il paragone diventa addirittura impietoso.

Il tutto scritto senza alcuna pretesa di farti cambiare idea, naturalmente, ma solo di tentare di mettere le cose un po' in prospettiva. [;)]
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby paolo.cordella » 29 Sep 2015, 07:32

non ho mai inteso fare un raffronto come quello che citi: non mi interessa se i Genesis di oggi (che non ci sono, perchè preferiscono fare altro e ne hanno tutto il diritto e le ragioni perchè non devono dimostrare niente a nessuno) siano o meno in grado di fare un concerto come quello della Hackett band, ma se ci si prende la briga di fare un tour prima tutto dedicato - o quasi - ai G e poi mezzo concerto a tema o lo si fa bene o si lascia perdere, secondo me, e sempre a mio parere questi lo fanno peggio di molte altre band genesisiane che hanno molta più passione e amore per la musica che suonano, a parte Steve ovviamente, che ama ed è orgoglioso di quanto fatto con il gruppo e si vede chiaramente.
i membri di cover band inseriti nei gruppi famosi - ti riferisci agli Yes, credo - magari non funzionano ma in questo caso non c'è la controprova.
questo è il mio parere ma trovo giusto esprimerlo, anche in controtendenza con tutto il forum, e le discussioni sono belle per questo.
comunque nel 2007 di vecchio i nostri tre hanno ripropoposto praticamente solo In the cage e il solito medley: a parte "l'incidente" di Roma sul solo di FoF, le ho trovate delle grandissime versioni, anche quella tagliata di Ripples e abbassata di tonalità, perchè il tempo passa ma l'amore no... e questi tre ne spandevano a profusione, non c'erano solo i soldi.
e poi a loro piace pure Invisible Touch, vogliamo crocifiggerli per questo o adorarli per quanto ci hanno dato da Revelation a CAS, alti e bassi compresi? io scelgo la seconda ipotesi, magari qui qualcun altro la pensa diversamente e crede che abbiano oltraggiato quanto fatto nei 70, ma come dici tu il tempo va avanti e andava avanti - non necessariamente in meglio - anche per loro dagli 80 in poi.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby highinfidelity » 29 Sep 2015, 10:25

Non so cosa dirti, Paolo. Di tribute band dei Genesis ne ho sentite parecchie, inclusi i celeberrimi Musical Box, e quando ho scritto (e scrivo) che sono stati "bravi" intend(ev)o ovviamente dire che, applicando un poderoso effetto "alta marea" per tener conto che sono dei poveri dilettanti, in fondo in fondo non sono poi stati tanto malaccio. Nulla di piu' ed e' logico che sia cosi'. Non ho mai nemmeno lontanamente sentito da loro prestazioni anche solo vagamente paragonabili ai professionisti della band di Steve Hackett. I Musical Box, in particolare, sentiti due anni fa a Torino, hanno un tastierista che fa letteralmente pena, e un bassista e chitarrista bravini ma entrambi niente di che e tutti certamente non in grado di passare da un repertorio ad un altro nel giro di poche settimane come fa abitualmente il complesso di Steve.

Con tutta la bona volonta', non riesco davvero a capire come sia possibile che tu ti sia fatto un'idea radicalmente opposta. [:-I]

Roger King sara' un ragioniere ma intanto l'intro di Firth Of Fifth lo suona tutte le sere. Da quant'e' di gia' che Tony non ce lo fa piu' sentire? [:-I]

Riguardo Nad Sylvan: non riesco a capire veramente perche' odiate tanto una persona cosi' simpatica e alla mano, cosi' come odiate tanto Ray Wilson. Vocalmente e' molto (ma molto) piu' vicino a Gabriel di quanto Phil Collins sia mai stato, pero' Phil va bene e Nad no. Perche'? Inoltre, forse andrebbe ricordato che oggi come oggi non c'e' nessuno piu' distante da Peter Gabriel di Peter Gabriel stesso (sentito a Torino pochi mesi fa - penoso, roba da non credere che si tratti della stessa persona).

Riguardo a Roine Stolt ti lascio "bastonare" dall'amico chvfrv. [:D] Anch'io preferivo Lee Pomeroy ma piu' che altro per ragioni di simpatia. Anche Stolt e' stato bravo.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby paolo.cordella » 29 Sep 2015, 14:26

neanch'io so cosa dirti, se non che abbiamo punti di vista diversi evidentemente - e per fortuna, direi, altrimenti sai che noia se la pensiamo tutti allo stesso modo anche in tema Genesis, materia che incontrovertibilmente entrambi amiamo.
in ogni caso questo non intacca la stima reciproca, credo, e queste nostre osservazioni seppur distanti danno spunti di riflessione.
quando parlavo di tribute-band genesisiane non mi riferivo in particolare ai Musical Box, loro lo fanno per mestiere e in formazione cambiano spesso a parte "Rutherford" e "Gabriel/Collins": io li ho visti nei tour di Foxtrot, SEBTP e Lamb con Dave Myers alle tastiere e Martin Levac alla batteria: questi due sono - a mio parere - di gran lunga superiori a King e O'Toole non solo per tecnica, ma anche per interpretazione.
per stare dalle nostre parti il tastierista dei The Watch o Frediano Delladio dei Supper's Ready, o il batterista Attilio Rovai sempre dei S.R. solo per l'amore e l'ammirazione evidente che traspare quando suonano queste musiche sono altrettanto superiori ai due citati.
io non odio nessuno, nè Sylvain nè Wilson, che non conosco personalmente (Ray l'ho visto solo nel backsatge a Bologna del CAS tour), anzi, ma il primo sinceramente mi sembra scarso nel repertorio Genesis, tutto qua, ma l'eventuale simpatia non mi tappa le orecchie.
Gabriel e Banks... adesso non sono più in grado etc. - e chi se ne frega? cosa c'entra? loro sono Gabriel e Banks, come Mike e Phil sono Rutherford e Collins: se voglio sentire qualcosa di irraggiungibile basta ascoltare non solo i dischi dei 70 ufficiali o live, ma anche qualsiasi bootleg, anche quelli in cui Tony non suona più l'intro di FoF: sono inarrivabili e ci hanno regalato qualcosa che resterà per sempre nella storia della musica non solo rock, se a distanza di 40 anni proviamo ancora i brividi ad ascoltare i loro brani.
Hackett ancora ci prova, e di questo sono contento, di sicuro non lo critico come persona, anzi, ma pago il biglietto e quindi lo foraggio economicamente e se qualcosa non mi piace trovo giusto dirlo.
piuttosto, siamo solo così pochi nel forum ad avere visto questi concerti? qualche altra opinione?
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Ender » 30 Sep 2015, 10:02

Beh, dai, metto anche la mia, di opinione!
King sarà anche un ragioniere (e sono d'accordo) ma non è che Banks fosse infine così tanto simpatico sul palco. Al di là delle simpatie King è un tastierista coi fiocchi e controfiocchi e sono stato ben contento di sentire l'intro di FoF per ben tre volte (Schio, Vicenza e Padova).
Il resto della band è formato da musicisti di ottimo livello, che non dimenticano che la star è Hackett. Nonostante questo riescono a ritagliarsi un loro spazio e le loro sono prestazioni ottime (IMO).
Nad Sylvan non mi piace in modo particolare, ma devo riconoscere che se la cava bene, meglio di quanto abbia fatto nel Revisited tour. Fa onestamente il suo lavoro e riesce a rendere bene anche brani impegnativi pur senza avere il tiro vocale degli originali.
E sempre restando in tema di originali: Steve è l'unico Genesis che fa i Genesis. Inutile far notare come gli altri siano semplicemente scomparsi e anche nelle loro ultime apparizioni si siano - tranne poche eccezioni - limitati all'esecuzione di brani in generale trascurabili, anche se di successo (insomma, non credo che Domino o Follow you o Invisible Touch siano così impegnativi, pur riconoscendo il valore di altre composizioni come ad esempio Fading Lights). [J-,]
La riproposta delle vecchie glorie dei Genesis ha valore su più di un livello (e poi se Steve ha pubblicato un nuovo album dovrà pure fare un tour di promozione, no?).
Anzitutto la riproposizione di brani di altissimo livello sia dal punto di vista della composizione che dell'esecuzione (cosa non scontata, ormai); la diffusione di quella musica anche a persone che al tempo non erano ancora nate (ho visto ragazzini e adolescenti sia al Revisited Tour che al Wolflight Tour); il ribadire che si può fare eccellente musica anche in tempi in cui la musica la fanno anche i primi che passano (inutile ricordare quel che si sente alla radio o alle varie trasmissioni tv). E poi Steve ha il pieno diritto di reinterpretare i brani nel modo che preferisce: in fin dei conti sono anche suoi! [:-D]
Ma più di tutto - e lo ribadisco - ho sentito con queste mie orecchie i brani che sentivo da ragazzo sul vinile (W&W, Genesis live, Nursery Cryme). Giuro che sentire Eleventh Earl of Mar o Get them out by fryday o ancora Can-utility e Musical Box dal vivo ha superato ogni mia aspettativa. E come ho già detto in un altro post, erano 35 anni che volevo sentire quei brani dal vivo!
E se gli altri Genesis hanno scelto di cadere nel dimenticatoio, per fortuna c'è almeno uno di loro che continua a essere davvero un Genesis! [8:-x]
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby highinfidelity » 30 Sep 2015, 14:07

Paolo, ci mancherebbe che per una modestissima divergenza d'opinioni venisse a mancare la stima reciproca! Assolutamente nulla di tutto cio'! [:)]

Il mio piu' che altro e' stupore: piu' scrivi di questo argomento, meno capisco su quali basi poggino le tue sensazioni e le tue critiche. Mi parli dei vecchi bootleg dei Genesis. Per modestia daro' per scontato d'averne ascoltati meno di te e di diversi dai tuoi, tuttavia di certo nessuno d'essi mi ha mai dato l'impressione di una band granitica che spaccava il proverbiale sedere ai volatili. Ho anzi sempre avuto la nettissima percezione d'una band che, tra errori marchiani, sviste e stecche piu' o meno frequenti e incidenti tecnici a non finire tentava di fare il meglio che poteva. Con innegabile genialita', trasmettendo la bella sensazione che tutto fosse veramente "dal vivo" (ecco un punto su cui secondo me lo Steve Hackett di oggi presta davvero il fianco a critiche) ma anche dei limiti che emergevano soprattutto quando non erano nel tranquillo ruolo di compositori ma in quello molto piu' emotivamente faticoso di esecutori.

Se mi parli del periodo a cavallo di Duke / Abacab, allora li si', la band aveva raggiunto un "tiro" pazzesco, ma non faceva piu' da tempo (se non in proporzione trascurabile) il repertorio di cui stiamo parlando. E non c'erano piu' ne' Gabriel ne' Hackett. E comunque, con quel "tiro", non li si e' mai piu' sentiti dopo.

Sulla questione Banks / King trovo che Ender abbia perfettamente ragione. Se King e' un ragioniere (e non nego che forse lo sia), Banks e' come minimo un geometra. Il "calore" che riusciva ad emanare dal palco e' ben noto a tutti, da tempi immemori. [:-j] Persino lui stesso si rende conto del suo problematico rapporto col pubblico, e ne parla sovente in intervista.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby paolo.cordella » 01 Oct 2015, 08:21

allora, cercherò di spiegarmi meglio: per me la musica è prima di tutto emozione, poi - molto dopo - tecnica esecutiva, presenza sul palco e tutto il resto e su questo baso sempre le mie impressioni.
sicuramente tu hai ascoltato più bootleg di quanto abbia fatto io, mi sono limitato a quelli "storici" e ai filmati diffusi, ma sempre e sottolineo sempre, in qualsiasi esecuzione - cappellante o meno - non hanno mai mancato di emozionarmi; prendiamo ad esempio il filmato del Bataclan, con Gabriel che sul finale di Musical Box stecca a più non posso (e che per questo sembra non volesse diffonderlo): mi dici il tiro che c'è? la convinzione con cui questi 5 geni comunque propongono la loro musica? l'emozione e l'anima che mettono in quello che fanno? davvero tutto questo riesco a sentirlo solo io? oppure proviamo a sentire la Watcher che ti propinavano a mo' di bis nel tour di Lamb: c'è una forza e un calore (Mike e Phil - che sezione ritmica!!!) che qualsiasi altra band non credo potrà mai riuscire ad eguagliare (men che meno quella di Hackett che ho visto a Verona, scusate). non dimentichiamo anche che la tecnologia in 40 anni ha fatto passi da gigante e che loro all'epoca non erano forniti di denaro in grande abbondanza e quindi dovevano arrangiarsi con quello che c'era, da cui vari "incidenti" tecnici che mettevano a repentaglio la resa finale. non mancava mai comunque la forza e il carattere della band, dal primo all'ultimo componente.
per venire a King, lo definisco ragioniere (mi scusino i diplomati, tra cui mia moglie, per il paragone che non vuole essere offensivo) non per la presenza scenica o la simpatia, di quella non mi interessa niente, ma per il fatto che si limita a svolgere il suo compitino senza alcun coinvolgimento emotivo (almeno è l'impressione che ne ricavo io e che si è ulteriormente rafforzata dal concerto di Verona a quello di Padova) e interpretativamente nemmeno molto bene (sempre secondo me).
Tony era una mummia in scena, ma per lui - anche quando sbagliava, o nell'ultimo tour con timbri discutibili - parlavano le sue dita, io la partecipazione emotiva e l'orgoglio di presentare la musica in buona parte frutto della sua creatività li ho sempre sentiti.
Steve, invece, la partecipazione la dimostra sempre, infatti le mie critiche non erano rivolte a lui ma alla sua band e solo per quanto riguarda l'esecuzione dei pezzi dei Genesis. l'unico appunto che gli rivolgo è che specie nelle parti cantate ho sempre qualche dubbio che ci sia un "trucchetto", i cori mi parevano sempre troppo "nutriti" e perfetti nelle armonie, ma spero di sbagliarmi...
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby highinfidelity » 01 Oct 2015, 09:40

Paolo, tutte considerazioni accettabili, per carita'. A me pero' resta la "sensazione" - mia, discutibilissima - che se a Padova (tu, ma anche altri) aveste ascoltato da parte della band di Steve un'esecuzione di The Musical Box uguale identica a quella del Bataclan, vi sareste precipitati qui a scrivere che suonano come dei cani, degli assassini del rock progressivo, e Nad Sylvan forse l'avreste impiccato direttamente sul posto. [>:-D]

Onestamente, fuor di polemica: ho tanto torto? [:-I]

Mi stupisco inoltre, ed e' l'ennesima volta, delle tue considerazioni su Tony Banks; considerazioni che so essere molto informate e che proprio per questo trovo difficili da capire. Tony Banks (come Peter Gabriel) non perde occasione in intervista per dire che il progressive e' una musica vecchia, sorpassata, per molti versi ridicola, che la gente non vuol piu' sentire. Dopo mazzate cosi', tu riesci veramente a sentire il "calore nelle sue dita"? Sei certo che ce lo metta, questo calore? Non sara' come con le vecchie fiamme di gioventu', che ti sembra di vederle sempre giovani e belle quando son vecchie e racchie? [8:-x]

I cori, nei concerti di Steve Hackett, sono eseguiti dal vivo ma rinforzati con sovrapposizione di parti registrate. Si capisce sùbito e difatti l'ha dichiarato anche Steve Hackett stesso: non ne fa mistero, tanto sarebbe inutile. E' proprio questa, secondo me, la parte piu' facilmente criticabile del suo show. Personalmente preferirei un coro piu' scarno e sgangherato ma autenticamente "live". Come gia' detto in altre discussioni, comunque, i pro tools e simili ormai li usano tutti, e Steve ha deciso di usarli anche lui. Non sono d'accordo con questa scelta, ma la capisco e non gliene faccio una colpa. [:|]
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby paolo.cordella » 01 Oct 2015, 13:59

ultime precisazioni:
credo che nessuno abbia, tanto o poco, torto: sono considerazioni strettamente personali e i paralleli sono impossibili: se il bataclan, se questo o l'altro etc. non significano molto; poi vorrei precisare una cosa personale: mi piace il progressive ma non tutto il progressive o quello che si spaccia per tale; la musica che preferisco in assoluto è quella tra il 1965 e il 1975, anche se considero capolavori altre cose fatte al di fuori di quell'ambito temporale, perciò è ovvio che ami il progressive perchè tutti gli artisti "mitici" collegabili al prog appartengono a quegli anni. alla luce di questo io non accuserei mai nessuno di assassinio del prog, casomai della bella musica. i G del Bataclan "mi gustano assai", l'esecuzione musicale è buona, e poi a Nad Sylvain non serve infilare la testa in un'improbabile maschera da volpe in cui è difficilissimo sentirsi dalle spie sul palco (adesso ci sono degli splendidi auricolari wireless): non canta bene quel repertorio lo stesso, magari con gli Unifaun è perfetto (non lo so perchè non li ho sentiti) ma con i Genesis no (secondo me).
più che altro mi stupisco della scarsa considerazione di molti di Tony Banks: darà fastidio qualche sua dichiarazione (non ho mai letto che abbia detto che il prog è ridicolo, anzi ha accolto bene e ringraziato per la sua elezione a Prog God dell'ultimo sondaggio della rivista inglese, e credo ci fosse anche Peter, quindi il prog tanto schifo non gli fa), ma quando suona, dal 1968 al 2007, l'ho sempre visto o sentito convinto di quello che fa e non un partecipante per forza all'ennesimo obbligo contrattuale. personalmente sono propenso a considerare le persone da quello che fanno più da quello che dicono e credo che nei nostri scaffali abbondino esempi di grandi cose fatte da Tony, in compagnia o anche da solo, qualcuna poco riuscita (Fugitive etc.), altre capolavori assoluti: se devo giudicare da questi allora è anche il mio (titolo ridicolo, no?) Prog God... (che sia il mio musicista e compositore - quando in buona compagnia - preferito di tutti i tempi credo di averlo già detto).
sui cori "semi-taroccati"di Hackett vedi che anche tu la pensi come me? meglio qualcosa di poco riuscito ma fatto col cuore che la perfezione delle basi (e aggiungerei- io - di musicisti magari ipertecnici ma freddi). alla fine su questo topic in qualcosa concordiamo.
sai cosa ti dico? sarebbe davvero bello se una volta (chissà, prima o poi) potessimo chiaccherare di queste cose davanti a una buona birra tra noi forumisti...
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Duke59 » 01 Oct 2015, 14:45

Intervengo per dire brevemente la mia.

Al concerto di Milano ero in compagnia di 6 amici/amiche; tra di loro due musicisti che suonano per hobby e senza pretese, ma che conoscono la musica e amano alla follia i Genesis.

Vi faccio una panoramica riassuntiva di come ognuno di noi abbia recepito il recente concerto di Steve a Milano in modo assai personale:

Io: bel concerto. Ho apprezzato molto il lavoro di Rob Townsend ai fiati. Impeccabile King alle tastiere, tecnicamente meglio di Banks (che però quelle cose le ha composte). Batterista bravo ma un po' ... "dispersivo" quando si lascia andare e il solo di batteria poteva anche evitarlo. Il cantante non mi ha entusiasmato (qualche piccola stecca l'ha presa). Ottimo Stolt a basso e chitarra. Steve un pochino rigido, non mi è sembrato al massimo della forma. Nell'insieme il gruppo mi ha dato l'impressione di essere un poco ingessato, ma complessivamente è stato un concerto che mi sono goduto.

Amico 1: Ottimo il concerto. Meno il cantante.

Amica 2: Bello, mi sono piaciuti molto i pezzi dei Genesis. Peccato per il cantante che sarebbe da cacciare. Ma perchè Steve si ostina a tenerlo?

Amica 3: Musica così non ne fanno più. Bello davvero. Il cantante però mi ha rovinato un po' lo spettacolo.

Amico 4: Bello ma la batteria era troppo forte e la voce si sentiva poco

Amico 5 (musicista, bassista per la precisione): Il gruppo è da paura. Il bassista in particolare mi ha esaltato (nota: lui non sapeva nemmeno chi fosse Roine Stolt, la musica che ascolta si ferma agli anni '70). I cori erano troppo pieni e perfetti, credo fossero pilotati da una tastiera azionata dal fiatista. Ho apprezzato in particolare i pezzi dei Genesis.

Amico 6 (musicista, chitarrista per la precisione): hanno suonato benissimo tutti tranne uno: Hackett. Non mi è proprio piaciuto. Ho apprezzato di più le poche note suionate sulla chitarra dal bassista che lo stile di Hackett. Lui più che l'elettrica dovrebbe suonare l'acustica. Ah anche il cantante non è stato eccezionale.

Come vedete i pareri sono come ... le orecchie: ognuno ha le sue.

Nota: a proposito dell'inserimento di Stolt al basso credo di aver capito come mai.
Guardate con chi è impegnato per un lungo tour Nick Beggs
https://youtu.be/VhI0ZNBXacc
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby highinfidelity » 02 Oct 2015, 08:34

Paolo, se facciamo una gara a chi tra noi due adora di piu' Tony Banks, non so chi la vince... [:D] Pensa che io adoro anche The Fugitive, e se hai la pazienza di usare la funzione "search" qui, noterai facilmente che non ho mai perso occasione di parlare non bene ma meglio di quell'album! [/:-|] Da giovane, quando avevo ancora tutti i miei capelli, gli assomigliavo persino e mi pettinavo come lui. Qualcuno ricordera' forse le foto fianco-a-fianco Banks-highinfidelity postate qui e l'impressionante somiglianza!!! [:D]

Tuttavia bisogna anche saper essere oggettivi: nei suoi dischi Banks non ci fa sentire piu' assolutamente nulla di progressivo da vent'anni, non parla bene del rock progressivo, a ricevere titoli alla carriera ci va in frac da direttore d'orchestra che qui qualcuno aveva brillantemente definito "da rigor mortis", e' stato la principale causa della non partecipazione di Steve Hackett al reunion tour del 2007. [:(]

Non per questo lo "odio". Lo ammiro sempre per quello che ha fatto in passato. In passato, appunto. Semplicemente avra' cambiato i suoi gusti, come accade a molte persone, son cose che càpitano nella vita di un uomo. Non e' detto che il rock progressivo ti debba per forza piacere vita natural durante. Sta di fatto che oggi Roger King (bene o male e' un'altra questione) suona il progressive, Tony Banks no. Per cui trovo un po' assurdo dire: <<Tony Banks l'avrebbe fatto meglio>>. Tony Banks non l'avrebbe nemmeno fatto: la realta' e' quella!

Riguardo l'incontrarsi, per me sempre piu' che volentieri, faccio sempre sapere in anticipo i concerti a cui andro' e diverse persone del forum sono anche state ospiti a casa mia. Mi e' spiaciuto in particolare aver saputo (a posteriori) che anche Duke59 era a Milano... [:(] Pero' vedo che era in ampia compagnia! [;)]

Mi spiace constatare che Nad Sylvan riscuote poco apprezzamento. Anche se mi sembra di capire che piace meno a chi meno capisce di musica (nessuna offesa per gli scriventi, e' una considerazione di carattere generale basata su quanto ha scritto Duke59). [:-I] Forse e' per il suo timbro molto particolare, che non tutti apprezzano. Personalmente lo ritengo bravo, e quando a Milano gli ho sentito prendere bene persino Icarus Ascending ho capito che si tratta veramente di un serio professionista molto preparato.

Questione Nick Beggs: anche in passato ha sempre avuto altri impegni (e difatti si alternava con l'ottimo Lee Pomeroy) ma purtroppo temo non sia solo quello. Durante la scorsa tournée m'e' sembrato di percepire (sensazione mia, ma anche della highinfidelita che confermava appieno) che i rapporti con Steve Hackett in particolare ma anche con altri della band fossero molto tesi. Non so esattamente il perche'. Sicuramente Nick Beggs e' un "animale da palcoscenico" che piace molto al pubblico, ma proprio per questo tende a rubare molto la scena, e anche ad uscire dal seminato con svarioni, micro-assoli, bassi stick dove lo stick non c'entra una pippa, e altre cose che forse fanno un tantinello incazzare tutti gli altri e per primo Steve. E' comunque un valente musicista e spero che la collaborazione tra i due non si interrompa.

Tra parentesi, per pura coincidenza, credo che Nick Beggs si trovasse quella stessa identica sera anche lui a Milano, per il concerto di Steven Wilson.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Duke59 » 02 Oct 2015, 11:39

Per venire alla questione sollevata da Paolo, io personalmente sono convinto che Hackett faccia benissimo a riproporre i brani dei Genesis.
Tra l'altro l'idea di farlo in modo regolare sembra sia stata proposta ad Hackett proprio da Nick Beggs (vedi a tal proposito la bella intervista con lui che ho postato nella sezione Rock Progressivo).

Da quell'intervista si intuisce anche come i rapporti tra Beggs e Hackett siano più "stretti" di quanto immaginassi, tanto che ora Beggs sta lavorando con Roger King a dei progetti solisti. Riguardo al fatto di Beggs in tour con Wilson piuttosto che con Hackett, sicuramente è stata determinante la mole di impegni in cui Beggs è rimasto coinvolto. Dall'intervista inoltre traspare una grande ammirazione del bassista per Wilson (cosa che condivido), se poi siano anche intervenute altre questioni personali non saprei.

Nell'intervista comunque Beggs afferma di essere dispiaciuto di non poter essere in tour anche con Hackett.
Cito: "It’s a shame I couldn’t do the 2015 tour with Steve, because I’m back with Steven Wilson."

Il paragone tra i Genesis come li ripropone oggi Hackett e gli altri quattro non è proponibile, nel senso che attualmente gli altri quattro non sarebbero assolutamente in grado di riproporre in modo accettabile i brani che Hackett suona regolarmente.

E oltre a questioni di tecnica (Collins con i suoi problemi, Gabriel ormai irriconoscibile, Banks che da decenni non è mai riuscito a suonare live brani che andassero al di là di qualche pregevole "fuga" di sintetizzatore, Rutherford ormai disabituato a "farsi il mazzo" tra basso, 12 corde e pedaliera come faceva un tempo) c'è anche una questione di testa: a quanto pare i tre superstiti non hanno perso l'occasione per esprimere giudizi poco esaltanti sulle musiche create nel periodo Gabriel-Hackett. E anche Gabriel da parte sua - a parte l'dea di riproporre Supper's Ready nei suoi spettacoli - poi subito abortita, non ha mai espresso particolare affezione per il suo periodo Genesis.

Mi viene in mente la risposta che nel film "Roger Waters The wall" uscito in sala nei giorni scorsi Roger Waters dà alla domanda: "Rimpiangete in qualche modo il periodo passato con i Pink Floyd?" al che lui risponde ben due volte con un secco "NO!". Ecco, ho l'impressione che anche quattro dei Genesis (se non tutti e cinque) potrebbero rispondere allo stesso modo.

Ciò non toglie nulla alla bellezza e all'artisticità delle cose da loro fatte nel periodo d'oro, ma occorre tenerne conto.

Marco: Al concerto ero in numerosa compagnia in effetti, inoltre mi era sfuggito il fatto che tu saresti stato presente. Ma avremo certamente altre occasioni.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby Ender » 05 Oct 2015, 10:10

Vorrei intervenire sulle osservazioni riguardo l'uso di basi preregistrate nei cori.

Trovo che sia una (posso dire diatriba?) inutile per un paio di motivi:
- anzitutto se questo serve a migliorare le prestazioni live, ben vengano, anche perché chi crea un brano ha il pieno diritto di "smanettarlo" se lo ritiene opportuno.
- secondo - e più importante - perché se condanniamo Steve per questo, allora dobbiamo condannare in blocco i Genesis. Inutile ricordare che in Supper's ready la parte "we will rock you little snake" era preregistrata.
E che dire delle campionature in Mama, Fading lights, Driving the last spike?
In questi casi nessuno si è sognato di criticare i Genesis per questo. A maggior ragione non vedo motivo di farlo con Steve!
Certo, sarebbe preferibile il contrario, ma direi che pesi e misure dovrebbero essere uguali per tutti...

Ciao!
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby cjstrummer » 05 Oct 2015, 19:55

Duke59 wrote:a quanto pare i tre superstiti non hanno perso l'occasione per esprimere giudizi poco esaltanti sulle musiche create nel periodo Gabriel-Hackett. E anche Gabriel da parte sua - a parte l'dea di riproporre Supper's Ready nei suoi spettacoli - poi subito abortita, non ha mai espresso particolare affezione per il suo periodo Genesis.

Mi viene in mente la risposta che nel film "Roger Waters The wall" uscito in sala nei giorni scorsi Roger Waters dà alla domanda: "Rimpiangete in qualche modo il periodo passato con i Pink Floyd?" al che lui risponde ben due volte con un secco "NO!". Ecco, ho l'impressione che anche quattro dei Genesis (se non tutti e cinque) potrebbero rispondere allo stesso modo.
.


beh secondo me non e' vero che non le guardano con affetto.
guarda per esempio cosa dice ai prog award gabriel quando introduce tony e parla del periodo passato insieme.
da come lo dice è sincero. e perchè mai non dovrebbe esserlo...
essendo che le canzoni le hanno scritte loro e non noi loro sono i primi ad avere diritto di giudicarle come vogliono perchè sono i loro figli, esaltandone pregi e difetti.
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Re: Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited (live 2015)

Postby cjstrummer » 05 Oct 2015, 20:08

highinfidelity wrote:Paolo, premesso che i gusti sono gusti eccetera... Non credi di star facendo un raffronto tra i Genesis che hai sentito suonare ieri dalla Steve Hackett band con dei Genesis che non esistono piu'? [:-I]

Io nel 2007 ho visto due date, ma a parte l'emozione di ritrovarmi davanti alla "real thing" detto proprio francamente non e' che abbia percepito tutto questo grande stacco. Soprattutto gli assoli di Tony Banks, forse li avrei suonati meglio io di lui... Per non parlare dei timbri che ha impiegato: quelli sicuramente li avrei preparati meglio io...

Se il punto del discorso e' quale pietra si sceglie per fare il paragone, senza tirare in ballo i Genesis ma limitandoci anche solo allo Steve Hackett solista, io preferivo la sua prima band elettrica a quella attuale (e anche a tutte quelle intermedie). E preferivo i miei amici del liceo e le vacanza in spiaggia libera negli anni '70, e il telefono con la cornetta e il disco combinatore. Il fatto e' che i tempi cambiano, anzi sono gia' cambiati.

Paradossalmente Mox Cristadoro, a Milano, mi ha detto tra il costernato e lo stupito l'esatto contrario di quanto tu hai scritto: d'aver assistito a un concerto che paradossalmente i Genesis veri non sarebbero piu' in grado di fare! E ha oggettivamente ragione: non foss'altro che per ragioni mediche, proprio. [:(-(]



pero ' i genesis del 2007 non erano esattamente in tour da 10 anni. cioe sono tornati per quel tour facendo poche prove e con un batterista fuori forma...
infatti chester e daryl che sono ancora musicisti in attivita suonano. gli altri un po di meno. se non fai tour regolarmente la forma la perdi.
se suonassero come un tempo forse ce la potrebbero fare (a parte collins che ormai è spacciato).
pero' secondo me gary o'toole è un batterista mediocre e andrebbe sostituito (opinione personale). non perchè non capace ma perchè privo di gusto...
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