The Night Siren.

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

The Night Siren.

Postby highinfidelity » 21 Dec 2016, 11:58

Come chi riceve la newsletter di Hackett sapra' gia', Steve ha svelato copertina e titolo del suo prossimo album: THE NIGHT SIREN!!!

L'uscita e' annunciata per il 24 marzo 2017, ma alcune canzoni saranno portate in tournée gia' nel corso dei prossimi concerti di celebrazione del 40° anniversario di Wind & Wuthering. [^]

Tra le anticipazioni riguardo il contenuto: Steve intende questa "sirena" nel senso di un segnale d'allarme in un mondo che si incammina verso la violenza e la divisione. Per questo al disco hanno collaborato molti musicisti provenienti da nazioni di tutto il mondo, e il risultato e' una celebrazione del multiculturalismo e dell'unita' tra i popoli.

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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 21 Dec 2016, 12:09

Abbiamo scritto lo stesso topic nello stesso identico momento, telepatia (Provvedo a cancellare il mio) [:D]

Allego tracklist:

1. Behind the Smoke
2. Martian Sea
3. Fifty Miles from the North Pole
4. El Niño
5. Other Side of the Wall
6. Anything but Love
7. Inca Terra
8. In Another Life
9. In the Skeleton Gallery
10. West to East
11. The Gift

Come ho scritto pure lì, spero che le canzoni siano più belle della copertina [:D]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 21 Dec 2016, 13:48

Ah, ma no, con i potentissimi mezzi del "nuovo" forum potevamo unire i due thread! [:D]

La copertina lascia sulle prime qualche perplessita' (salvo la scritta, in caratteri normali per l'autore ed italici per il titolo, ormai uno standard immancabile per Steve...) ma non e' detto che non si cambi idea quando ne emergera' meglio la natura, come e' accaduto per Wolflight, che ad eccezione dell'"effetto notte" aveva in copertina una vera fotografia con Steve in mezzo a dei veri lupi!
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 16 Feb 2017, 14:55

Novità su The Night Siren di Steve: l'edizione speciale in 33 giri in cloruro di polivinile bicolore (con sfumature gialle e porpora) con tiratura limitata a 500 copie, è andata completamente venduta in pre-ordine, prima ancora che il disco fosse veramente pubblicato. Come di consueto, la notizia dell'inizio della prevendita non è stata data via newsletter e quindi anche lo scrivente è rimasto gabbato e resterà senza la sua copia.

Bella, vero, come notizia? Utile, soprattutto... [:D]

Ho avuto una breve conversazione con Adrian Holmes che mi ha spiegato che questa edizione era particolarmente costosa da realizzare, e che pertanto la tiratura doveva essere necessariamente bassa per non rischiare esposizioni finanziarie. Anche lui comunque è rimasto stupito dal risultato della prevendita, e mi ha scritto che col senno di poi avrebbe volentieri aumentato la tiratura ad almeno 1000 copie.

Trovate quel che resta delle varie versioni del nuovo disco offerte in prevendita sul sito di e-commerce di Steve:

https://store.hackettsongs.com/
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Re: The Night Siren.

Postby paolo.cordella » 19 Feb 2017, 17:13

di Wolflight avevo preso il vinile trasparente limitato, ma tutto sommato me ne sono pentito: il pacchetto aveva rovinato un po' la copertina con quei legacci di plastica che l'avevano deteriorata (niente a che vedere con le confezioni Amazon, che fanno arrivare i vinili perfetti) e qualche fruscio di troppo mi rendevano l'ascolto meno godibile; stavolta opterò per prenderlo quando esce in formato cd+bluray, per sentirlo senza problemi, sperando sia un disco discreto: Steve è troppo prolifico per me, non filtra niente, mentre invece dovrebbe far maturare le sue idee e scegliere quelle più valide, non a caso Out of the Tunnel's mouth è forse il suo disco migliore tra gli ultimi, più omogeneo qualitativamente, uscito dopo un periodo di stop più lungo del solito per le note vicende legali che probabilmente gli hanno permesso di pensare meglio cosa e come inserire nel cd.
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 20 Feb 2017, 11:21

Non so se la cosa possa farti cambiare idea, Paolo, ma credo che nelle edizioni in LP 33 giri ci sia dentro in regalo il CD... [;)]

Io del nuovo corso di Steve ciò che apprezzo poco è il fatto che non si serva in studio di una batteria fisica. Non capisco perché; e soprattutto non è affatto vero che "ormai la tecnologia è talmente progredita che non si sente la differenza", col cavolo, si sente eccome, e non occorre nemmeno avere chissà che orecchio! Con Wolflight mi ero accorto che la batteria era elettronica addirittura solo ascoltando alcune anticipazioni in radio del nuovo disco, qundi in un contesto di fedeltà medio-bassa. Spero che con The Night Siren questo aspetto sia cambiato, ma purtroppo temo di no. [:|]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 20 Feb 2017, 12:30

Io invece, come noto, apprezzo molto gli ultimi album di Steve (alcuni più altri meno), però concordo sulla questione batteria [:|]
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Re: The Night Siren.

Postby paolo.cordella » 20 Feb 2017, 17:44

highinfidelity wrote:Non so se la cosa possa farti cambiare idea, Paolo, ma credo che nelle edizioni in LP 33 giri ci sia dentro in regalo il CD... [;)]
Io del nuovo corso di Steve ciò che apprezzo poco è il fatto che non si serva in studio di una batteria fisica. Non capisco perché; e soprattutto non è affatto vero che "ormai la tecnologia è talmente progredita che non si sente la differenza", col cavolo, si sente eccome, e non occorre nemmeno avere chissà che orecchio! Con Wolflight mi ero accorto che la batteria era elettronica addirittura solo ascoltando alcune anticipazioni in radio del nuovo disco, qundi in un contesto di fedeltà medio-bassa. Spero che con The Night Siren questo aspetto sia cambiato, ma purtroppo temo di no. [:|]

certo, era incluso anche in Wolflight, ma ho deciso anche perchè questo tipo di registrazioni - secondo la mia filosofia audiofila (nel mio piccolo) - non siano nate per il vinile, per quanto poi riequalizzate adeguatamente, nel migliore dei casi, per questo supporto (non mi pare sia il caso di Hackett comunque); il vinile quindi per me può avere solo un valore collezionistico, ma a me interessa sentire la musica al meglio e finora ho visto - dovrei dire sentito - che nell'audio ad alta definizione del bluray o dei dvd la differenza col cd è chiaramente udibile anche con apparecchi normalissimi, il mio lettore bluray Sony BDP 5380 preso in offerta a 90 euro e che legge pure i SACD ad esempio, anche se nell'impianto solo stereo ho il mio bell' Oppo BDP 95EU modificato Labtek e con questo vanno ancora meglio... perciò andrò direttamente sul CD/Bluray.
per quanto riguarda la batteria elettronica che fa finta di essere una batteria vera, la considero una bestemmia bella e buona!
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 24 Feb 2017, 09:59

Attenzione invece colpo di scena! Si dice che in The Night Siren abbiano suonato tre batteristi: Gary O'Toole (scelta ovvia), un altro di cui non ricordo gia' il nome [:D] e per finire la nostra vecchia conoscenza genesisiana Nick D'Virgilio! [8D] (uno dei due batteristi di Calling All Stations, per chi non lo ricordasse).

A questo punto non resta che sperare che i tre si siano alternati a suonare in TUTTI i brani, e che non ve ne siano invece alcuni registrati "coi machinarii", come cantava Elio... [:-j]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 26 Feb 2017, 13:07

highinfidelity wrote:Attenzione invece colpo di scena! Si dice che in The Night Siren abbiano suonato tre batteristi: Gary O'Toole (scelta ovvia), un altro di cui non ricordo gia' il nome [:D] e per finire la nostra vecchia conoscenza genesisiana Nick D'Virgilio! [8D] (uno dei due batteristi di Calling All Stations, per chi non lo ricordasse).

A questo punto non resta che sperare che i tre si siano alternati a suonare in TUTTI i brani, e che non ve ne siano invece alcuni registrati "coi machinarii", come cantava Elio... [:-j]


No, a quanto mi è parso di capire da questa intervista https://www.youtube.com/watch?v=nKSRel6HnHc pare che la batteria "finta" sia presente, ad essa si alternano i 3 batteristi [:|]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 27 Feb 2017, 09:41

Ecco. [:|]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 24 Mar 2017, 09:13

E' oggi il giorno ufficiale di pubblicazione di The Night Siren! [8D]

Per quanto mi riguarda, con questa nuova pubblicazione di Steve andrà esattamente al contrario che con la precedente: non solo non sono stato coinvolto in nessun "giro" di promozione e interviste con ascolto in anticipo del disco in versione watermarked, ma anzi per ragioni piuttosto noiose che non sto qui a spiegarvi probabilmente ne acquisterò una copia solo tra diverse settimane. Si invertono dunque i ruoli e quest'anno attenderò con ansia le vostre prime recensioni! [:D]

Il noto DJ e amico Marco Garavelli mi ha fatto succintamente sapere che l'album è "strumentale". [:0] Forse intendeva dire che contiene più parti strumentali del solito: Steve ha sempre dato grande spazio alle parti vocali anche in anni in cui gli album interamente strumentali erano a-la-page, mi stupirei dunque se proprio ora uscisse con un album strumentale nel senso stretto del termine! [:-I]

Si sa già, comunque, che il disco ha avuto prenotazioni in prevendita di molto superiori alle aspetattive.

Ci sono alcune recensioni raccolte nella sezione "reviews" del sito ufficiale di Steve. Per quanto si possa immaginare che siano state "selezionate" dai caollaboratori di Steve, molte parlano del disco in termini fortemente positivi, e la cosa ovviamente mi fa ben sperare... [:)]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 24 Mar 2017, 14:00

No, non è affatto un album strumentale (ho ascoltato già un paio di volte i due pezzi presenti su Spotify le scorse settimane, non sono strumentali, mi sono piaciuti ma non ho volutamente approfondito l'ascolto), chissà perchè ti è stato descritto così, forse come dici tu contiene più parti "strumentali" del solito [:D]
Tra l'altro mi pare di ricordare che un pezzo è cantato da Nad Sylvan

Ho acquistato la versione Doppio Vinile + CD, chissà quando mi arriverà [:-I]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 29 Mar 2017, 12:10

Ascoltato 2/3 volte, devo approfondire. Ecco le prime impressioni.

Non è un Wolflight 2.0 come poteva sembrare (visti i soli 2 anni di distanza). Certo "Behind the smoke" è misto tra "Loch Lomond" e "Wolflight" appunto. ormai Steve ad ogni album inserisce questi tipi di pezzi in apertura. Però rispetto a Wolflight questo "The night siren" è un album più omogeneo, non ci sono pezzi brevi alternati ad altri di 8/9 minuti, è tutto molto più levigato: i pezzi che potrebbero sembrare delle lunghe cavalcate prog non si spingono mai troppo in là, i pezzi pop non sono mai dei semplici bozzetti ma hanno più o meno la stessa durata di quelli più ambiziosi e sono costruiti meglio di quelli di Wolflight. Si potrebbe dire che è un album più pop, a tratti mi ha ricordato Squackett pur essendo comuqnue un lavoro molto più prog e comunque simile Wolflight.

Mi è piaciuto l'uso dei cori mi è piaciuto il fatto che la batteria sia più presente (quando c'è impreziosisce certi pezzi in maniera eccellente). Non mi è piaciuto (per ora) il fatto che in alcuni pezzi Steve sembra inserire degli assoli "a casaccio", nel senso che in pezzi pop e molto orecchiabili ad un certo punto partono sti assoloni velocissimi che sembrano non avere molto in comune col mood dei brani, ma è probabilmente solo un'impressione.

Vediamo brano per brano

Behind the smoke.
Come detto è la Loch Lomond dell'album, le sonorità ormai sono quelle classiche: "riffaccio" insistente per tutto il brano, stavolta molto più esotico, andamento epico e orchestrale. Atmosfere oscure e misteriose. Non arriva ai 7 minuti ma è comunque uno dei pezzi di punta dell'album, uno dei più prog, quasi prog metal. Niente affatto originale ma sempre d'effetto.
C'è pure il video [:D]
https://youtu.be/IkjNNClccOI

Martian sea

Pezzo poppeggiante e "psichedelico" [:0] . Questo sitar e queste tastiere creano un'atmosfera alla anni '60, pure il cantato simil Yes si accoda, soprattutto nel ritornello. Ad un certo punto, verso la metà, parte la batteria di Nick D'Virgilio e comincia una parte strumentale ancora più psichedelica e rarefatta, che porta il brano a sfumare. Devo dire che ancora non mi è totalmente entrato nel cuore, al momento lo trovo piacevole e poco più.

Fifty miles form the north pole
L'inizio sembra mantenere un impronta pop: basso pulsante e cantato che fanno tantissimo anni '80 (sembra un pezzo dei Church [:D] ), davvero una cosa stranissima da sentire in un album recente di Steve, molto belli i cori. Ma dopo questo inizio il brano muta in un qualcosa di molto più prog (è il pezzo che dura di più dell'album, l'unico che raggiunge i 7 minuti): colpi di batteria e parte uno dei riffoni alla Steve, stavolta accompagnato da cori femminili molto "oscuri", Insomma quella che era una composizione pop si trasforma in una molto potente con Steve che regala degli assoli precisi e taglienti. Pezzo molto particolare insomma, con questa doppia faccia che ne fa forse la composizione più varia del disco. Forse una delle cose migliori di The night siren

El nino

Strumentale "alla Steve" che ha la sua ossatura portante nelle percussioni e nella chitarra elettrica. Molto molto epico e d'atmosfera (sembra di essere davvero al centro di una bufera). Il nostro sembra davvero in forma, ci regala assoli ancora una volta veloci e taglienti. Nella seconda parte si fanno più presenti le tastiere e il brano diventa ancora più "epico" se possibile. Non un capolavoro ma sicuramente uno strumentale d'effetto.


Other side of the wall

Dopo le atmosfere "pesanti" dei due pezzi precedenti, ecco che arriva una canzone pop "pura": anticipata da un piccolo preludio di Hackett alla chitarra classica è una di quelle canzoni sognanti e dolci che si possono trovare nei primi album di Steve (The virgin and the gypsy). La voce è sempre in primo piano, la musica fa da accompagnamento. Zero virtuosismi, zero tecnicismi, solo la voce di Hackett a fare da asse portante al tutto. molto molto piacevole.

Anything but love

Sonorità spagnoleggianti [:0] , poi parte il pezzo vero e proprio e siamo ancora di più dalle parti degli anni '80 (c'è un qualcosa di Don't fear the reaper dei Blue Oyster cult [:0]). Molto presenti i cori femminili che rendono ancora più orecchiabile il tutto. C'è un assolo di armonica a bocca ma soprattutto nella seconda parte Hackett infila una serie di assoli di chitarra "pesanti" e insistiti che portano il brano su binari più affini ai suoi. Chiusura pirotecnica ancora con l'armonica e la batteria in primo piano. Molto molto particolare: piacevole per gran parte della sua durata eppure per ora sembra esserci qualcosa che non la rende al 100% perfetta.

Inca Terra

Introduzione delicata e sognante, ottimo l'uso dei cori (c'è pure una parte che sembra presa dagli Yes [:D] ). Ricorda un po' l'inizio di Sleepers, qui però le sonorità sono molto più da world music e conferiscono al pezzo sapori molto molto particolari. Nella seconda parte si fa più movimentata ma resta gradevolissima, mi piace la batteria e un po' tutto in generale. Sicuramente per come è costruita è una delle canzoni migliori dell'album, si stampa subito in testa eppure nn è affatto banale, anzi.

In another life

l'introduzione mi ricorda un po' Dance of Death degli Iron Maiden (proprio come successione di note). E' ncora una volta pop, prevalentemente acustica, ancora una volta con un uso molto efficace dei cori. Dopo circa la metà però parte la batteria e Steve si accoda con i suoi classici fraseggi chitarristici, stavolta però rispetto a Anything but love molto più azzeccati ed efficaci (pure goduria a dire la verità [:D] ). Finale molto molto d'atmosfera affidata ai fiati che creano sonorità magiche e raffinate. Un pezzo che sembra molto meno di quello che in realtà è: semplice e quasi pop ma pieno di sapori e di piccole chicche che lo rendono ancora una volta gradevolissimo e decisamente riuscito.

In the skeleton gallery
Così' come Behind the smoke l'avevo già ascoltata su Spotify. Ricorda per certi versi proprio quest'ultima ma in questo caso l'andamento è più cadenzato: siamo sempre dalle parti del prog. La seconda parte mi ricorda Down Street ed è molto più rock, con un riff molto insistente sul quale sia Hackett che i fiati hanno modo di disegnare assoli. Le sonorità sono forse tra le meno originali di tutto il disco ma il tutto resta piacevole. Sappiamo insomma già dall'inizio dove Steve andrà a parare ma non ci sono cadute di stile (l'uso della batteria però non mi convince).

West to east

Pezzo ancora una volta gradevolissimo, semplice eppure d'effetto: strofa e ritornello non sono affatto originali ma dipingono scenari sognanti e "di speranza". Molto più presenti rispetto agli altri pezzi le tastiere che fungono da collante a tutto il brano, le chitarre sono sullo sfondo e si limitano ad abbellire il tutto. Difficile da descrivere perchè appunto ha il suo meglio nella gradevolezza sonora

The gift

Neppure 3 minuti di pura magia strumentale, non aggiungo altro: l'esempio perfetto di come si possa costruire qualcosa di magico in così poco tempo e con così poche note. Ottimo modo per chiudere il disco.

In definitiva un album meno complesso ed ambizioso ( a livello strumentale) di Wolflight probabilmente, ma qui non ci sono canzoni pop brevi e di poco conto, tutto è ben amalgamato, nulla sembra davvero superfluo e buttato lì. Se Wolflight per struttura mi ricordava Out of the tunnel's mouth questo mi sembra più affine a Beyond The Shrouded Horizon: pezzi più brevi e apparentemente meno complessi ma pieni di tante sfumature e piccole perle sonore che ascolto dopo ascolto colpiscono ed entrano nel cuore. Non c'è il capolavorone (Love song to a vampyre) ma non non ho notato nemmeno cose supreflue.

Non so se sia meglio di Wolflight, non mi pronuncio per ora, devo ascoltarlo ancora tante volte, ma ancora una volta Steve non mi ha deluso [:)]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 29 Mar 2017, 14:05

Ottimo Thomas, bella rece! Non vedo l'ora di confrontarla con le mie impressoni! [8D] Porca miseria, son qui che friggo, e mi sa che dovrò aspettare altre due settimane almeno! [!:-!]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 29 Mar 2017, 15:22

Grazie [;)]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 29 Mar 2017, 16:22

Intanto ho visto il video. [;)] Niente niente male, come hai detto tu classico brano d'apertura in stile Hackett, molto etnico questa volta. Gli assoli degli inserti sono molto molto belli. Mi piace anche il fatto che la voce di Steve sia stata tenuta abbastanza "pulita", quasi senza artefatti. Mica male anche il filmato, con molte comparse e una buona interpretazione di Steve! Per un po' non ho capito bene dove volesse andare a parare, poi alla fine la metafora è diventata chiara. [/:-|]

Steve comunque è un po' come me: se non c'è il lieto fine non ci sta! [:D]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 10 Apr 2017, 11:20

Durante la prima settimana di uscita era transitato attorno al 34esimo posto nelle classifiche nostrane (ora sta all'83simo). Sinceramente non ricordo un altro suo album recente nella top 50 [:-I]
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 10 Apr 2017, 13:20

Sì è vero, il nuovo disco di Steve ha venduto tantissimo. Ne so qualcosa io, perché sono rimasto "a bocca asciutta" per quanto riguarda le edizioni speciali. [:(-(] Sono state tutte esaurite in prevendita sia la "Northern Lights" in vendita in esclusiva sul sito di steve, sia la "Lilac" che la "Petroleum Green" che la Inside Out ha riservato per sé ed ha venduto sul suo sito internet. (Per informazione: la Inside Out ha ancora qualche copia in vinile trasparente, che a me però non piace... [;^(] )

Ne ho discusso con Adrian Holmes, che mi ha spiegato che le edizioni speciali sono piuttosto costose per cui ci vanno coi piedi di piombo per evitare invenduti ed appesantimenti di magazzino, ma che col senno di poi per The Night Siren si è pentito di non averne ordinate il doppio! Tutto detto!

Direi che la fervente attività di Steve, I premi ricevuti, e anche l'aver riproposto senza se e senza ma il leggendario repertorio dei Genesis ha pagato: tutti i riflettori sono puntati su Steve. Come sempre le forti vendite di un album che raccoglie i risultati di molti lavori precedenti ben fatti sono un'arma a doppio taglio: se il disco piace, il vento passa in poppa e ci rimane per un bel po' [^] ma se dovesse non piacere proprio ora che ha raggiunto un pubblico così vasto i risultati sarebbero davvero nefasti... [':-|]
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Re: The Night Siren.

Postby Thomas Eiselberg » 14 Apr 2017, 11:25

Altro video promozionale, è la volta di Fifty miles from the north pole

https://www.youtube.com/watch?v=BjW6JLXu7wQ

Alcuni effetti un po' casarecci però a tratti ci sono delle belle idee
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Re: The Night Siren.

Postby highinfidelity » 14 Apr 2017, 13:27

Nel frattempo - oh gioia oh gaudio - è arrivata la mia edizione speciale "Northern Lights". E' veramente BELLISSIMA e io sono strafelice!!! [:D] [:D] [:D]

Non vedo l'ora di ascoltare il nuovo disco! [8D]
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Re: The Night Siren.

Postby Dalex_61 » 19 Apr 2017, 10:07

Inutile per me recensire il disco: condivido quello che ha scritto Thomas praticamente parola per parola. Gli ultimi lavori hackettiani mi sembrano più omogenei dei dischi usciti negli anni '90 e quest'ultimo non fa eccezione. A Steve piace sempre esplorare sonorità diverse, però si coglie un progetto alle spalle dell'album, un "mood" dominante, una vena compositiva riconoscibile e figlia del momento attraversato dall'artista. Che è creativo e prolifico come pochi. [:)]
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