Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 05 Feb 2020, 11:58

Inarrestabile e instancabile, Steve ha annunciato per il 24 luglio 2020 l'uscita per la Wymer Publishing del suo libro autobiografico.
Immagino già quanto sarà contento di leggerlo Tony Banks. [:-D]
Ho divorato quelli di Mike, Phil e Richard McPhail; leggerò anche questo poiché la curiosità è troppa.
Ci aggiorniamo a quest'estate. [:p]

Copertina rigida, 224 pagine + 8 di fotografie (presumo al centro).
Le prime 1000 copie numerate sono già in pre-ordine, manco a dirlo firmate dall'autore (nun sa sta' fermo co' le mano [:D] )
Sul suo sito e su quello della WP a £ 19.99 (€ 23,68 al cambio di oggi)
https://store.hackettsongs.com/products ... y-bed-book
https://www.wymeruk.co.uk/webshop/books ... 38974Y2fRA
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby paolo.cordella » 05 Feb 2020, 15:06

molto interessante, ma... e una traduzione italiana?
spero che prima o poi si possa fare anche per il libro di Mc Phail, che non ho comprato solo perchè in inglese.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby highinfidelity » 06 Feb 2020, 09:20

Comprato al volo, anche se la spedizione era esageratamente cara, tanto non credo che lo vedremo tradotto in italiano considerato che ormai nemmeno il libro di MacPhail - diretto ad un pubblico molto più vasto - è stato tradotto.

WOW in camicia bianca in copertina! Ma dove l'avrà trovata? [:D]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 06 Feb 2020, 16:34

Ho modificato il link al sito di Steve perché l'altro è sparito. [:-I]
Adesso c'è scritto «not numbered» però l'autografo resta. Vabbè.

Aggiornamento da Facebook: le 1000 copie limitate sono andate esaurite in 24 ore, per cui Steve firmerà anche un po' di copie successive pre-ordinate nel frattempo, le quali ovviamente non saranno numerate. Un successone, a quanto pare. [8D]

A me dell'autografo non importa nulla, aspetterò che il libro esca su Kindle come ho fatto per Phil e Rich. [:D]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby highinfidelity » 07 Feb 2020, 09:03

Anche a me non interessa molto la firma (quando è apposta in modo seriale) né il numerino che comunque immagino non renderà questo libro particolarmente prezioso nemmeno tra cent'anni. La ragione per cui mi sono buttato a corpo morto sulla prevendita è un'altra: ho piacere che Steve constati che il suo pubblico lo segue con vivo interesse, e che le sue iniziative hanno anche un buon riscontro economico, che gli consente di dedicarsi ad ulteriori opere d'arte a tempo pieno, con aspettative positive e senza timori di ridursi in miseria. [:)]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby rkive » 07 Feb 2020, 18:05

"A Genesis In My Bed is a riveting read. Indispensable for Genesis fans".

C'è poco da fare bisogna prenderlo!

Però che titolo strano: forse intende dire "il mio matrimonio con i Genesis",
con tutti i suoi alti e bassi. [:)]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Duke59 » 24 Jul 2020, 11:51

Arrivato ieri sera sul Kindle ho già iniziato a leggerlo.

All'inizio Steve racconta in modo dettagliato la sua infanzia e la storia della sua famiglia.

Nato da genitori giovanissimi (la madre aveva 19 anni e il padre 22) il racconto della sua infanzia a Londra mi sta ricordando parecchie cose lette nella autobiografia di Joe Jackson, che nacque a Bristol.

Ma gli anni erano quelli e il racconto della povertà della famiglia, degli appartamenti poveri situati in quartieri non proprio alla moda, i maltrattamenti da parte degli insegnanti e del bullismo subito per le strade ricorrono in entrambe le biografie. E Steve spesso cita Dickens per descrivere gli ambienti in cui si ritrovavano a vivere i fanciulli poveri della sua epoca.

C'è un punto in cui Steve fa un paragone tra la sua infanzia e quella quella degli "altri" .. traducendo a occhio dice

"(...) I miei vecchi compari dei Genesis parlano della loro idilliaca infanzia in campagna, ma per me il suono del Tamigi possiede tuttora una magìa incomparabile ... quel vibrante pulsare della vita, che continua a segnare il tempo nel mezzo delle difficoltà e delle privazioni".

Da quel poco che so della lingua inglese lo trovo scritto molto bene e non vedo l'ora di andare avanti con la lettura.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 24 Jul 2020, 22:26

Duke59 wrote:Da quel poco che so della lingua inglese lo trovo scritto molto bene e non vedo l'ora di andare avanti con la lettura.


Anch'io lo sto leggendo su Kindle (per Mac) e confermo che Steve scrive bene. [:)]
[ SPOILER ALERT ] Il 3° capitolo è dedicato agli anni nei Genesis.
A parte qualche curiosità sui rapporti interpersonali – e Steve ha sempre una buona parola per tutti – non ci sono grandi rivelazioni.

P.S.: Il titolo del libro è la frase che una groupie americana, evidentemente fiera dell'ennesima "conquista rock", gridò agli amici dopo aver rimorchiato Steve. [:-I]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 25 Jul 2020, 11:49

Finito. [:D]
Mi ha fatto piacere leggere che oggi Steve si sente soddisfatto e positivo, ha finalmente trovato una stabilità professionale e affettiva (le due cose coincidono, dato il ruolo manageriale di Jo nella fase attuale) ed è ancora curioso di esplorare nuove strade, pur avendo appena passato la boa dei 70 anni. Al suo posto, con una vita del genere, probabilmente sarei morto ben prima di finire Foxtrot.
Consiglio vivamente la lettura a chi ancora avesse dubbi. Ormai questi signori preferisco di gran lunga leggerli che ascoltarli. Ma so che è un mio problema.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Duke59 » 25 Jul 2020, 13:35

Ho quasi finito di leggerlo ... poi dovrò lasciarlo sedimentare.

Ho trovato abbastanza commoventi i punti in cui Steve parla con franchezza delle difficoltà che ha dovuto attraversare e dei mille tentativi fatti per superarle, forse anche perchè in alcune mi ci sono parzialmente riconosciuto.

E, giudizi musicali a parte, occorre riconoscergli una capacità notevole di persistenza. Credo che molti, messi di fronte alle difficoltà che ha dovuto incontrare probabilmente avrebbero mollato la carriera musicale a tempo pieno.

E di nuovo la storia di Steve mi ha ricordato alcune cose lette nella biografia di Joe Jackson (magari un giorno aprirò un thread specifico) dove JJ rivela con mia sorpresa di aver sofferto di depressione acuta dopo il grande successo commerciale avuto dal 1980 al 1992, e di essere stato incapace di ascoltare musica per più di un paio di anni prima di riprendersi (e riprendersi alla grande, aggiungo).

Quanto alla parte dove parla dei suoi compari Genesis avevo già intuito dalla biografia di Mike che la "precoce" avventura solista di Steve con Voyage of the Acoyte fossa stata da lui poco accettata e che avesse contribuito a minare in parte il loro rapporto, e da due piccoli episodi che Steve racconta nel libro ne ho avuto conferma.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 25 Jul 2020, 17:19

Già: [&:-S]
My concerns regarding the band situation began on one occasion during the 1976 tour. Chrysalis (the US record company) was giving me some attention as 'Voyage of the Acolyte' had just come out on their label and was doing well. But although the band had agreed to me being filmed in one soundcheck for album promotion, Mike threw down his bass in annoyance. Later that day he and Tony asked me to meet them on my own and informed me that they didn’t want me to do any more solo projects whilst remaining a member of the band.

The last time we all met together was for the premier of the Genesis Documentary, Together and Apart. The documentary celebrated Phil’s, Pete’s, Mike’s and Tony’s solo careers whilst ignoring mine, even though the director had interviewed me about it. Later, the director tweeted that Mike had asked for more of his career and less of mine. It was awkward for me, but I was glad to see everyone.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 26 Jul 2020, 10:46

Edizione italiana tradotta da M. Bertoli per la Rizzoli Lizard
copertina rigida € 19,00 su Amazon.

https://www.amazon.it/Genesis-my-bed-St ... _mk_it_IT=
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby highinfidelity » 27 Jul 2020, 07:11

E ma che cavolo, l'han tradotto?!? [:-!] L'avevo comprato in prevendita sicuro che tanto non l'avrebbero mai e poi mai tradotto... [:-!]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Fizzo » 27 Jul 2020, 15:31

ho fatto bene ad aspettare allora :D
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Starless74 » 27 Jul 2020, 18:23

L'angolo del gossip:
ieri Steve, su Facebook, (peraltro in risposta all'autorevole biografo genesisiano Alan Hewitt)
ha ammesso che il libro parla poco di Kim Poor ...per "ragioni legali". [:-I]
Certe cose mi intristiscono un po'. [:(]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby rkive » 30 Jul 2020, 19:15

Starless74 wrote:Già: [&:-S]
The last time we all met together was for the premier of the Genesis Documentary, Together and Apart. The documentary celebrated Phil’s, Pete’s, Mike’s and Tony’s solo careers whilst ignoring mine, even though the director had interviewed me about it. Later, the director tweeted that Mike had asked for more of his career and less of mine. It was awkward for me, but I was glad to see everyone.

Mi chiedo il senso dei 3 CD Genesis R-Kive del 2014 e lo storico "incontro" dei nostri 5 trasmesso dalla BBC nel 2014.
Avrei voluto un Genesis R-Kive Part-2, con altri 15 brani della loro carriera da solista, invece ci sarà la Reunion a 3 (ma anche di questa non sono così sicuro causa Covid). [:(]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby highinfidelity » 13 Aug 2020, 08:23

Brevissimo messaggio promozionale di Steve sulla sua autobiografia. L'appunto interessante è che è tutta farina del suo sacco, senza ghost writers o, come dice lui, "penne a noleggio"... [;)]

https://www.youtube.com/watch?v=1rS7PrlXCSc
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby rkive » 22 Aug 2020, 09:28

Mamma mia che dura la vita di una rock star! [:(]

Quasi quasi meno male che è arrivato il punk almeno si è riposato un pò! [:)]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Ender » 28 Sep 2020, 08:39

L'ho letto e se parte bene arriva maluccio. Lo dico per un paio di motivi: anzitutto mi aspettavo un maggior numero di dettagli sull'esperienza con i Genesis e sulla formazione dei vari brani (e magari dettagli sulla vita in tour con i Genesis).
In secondo luogo da una parte il Nostro inizia con una storia ricca di dettagli e informazioni, ma verso la fine condensa molti anni di attività solista e album prodotti in poche pagine.
Mi ha dato l'impressione di voler finire in fretta (e magari è anche vero).
Detto questo, trovo che sia in ogni caso una lettura piacevole e interessante.
Looking behind me, the water turns icy blue
The light are dimmed, and once again the stage is set for you...
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby Duke59 » 28 Sep 2020, 21:19

Ender wrote:L'ho letto e se parte bene arriva maluccio. Lo dico per un paio di motivi: anzitutto mi aspettavo un maggior numero di dettagli sull'esperienza con i Genesis e sulla formazione dei vari brani (e magari dettagli sulla vita in tour con i Genesis).
In secondo luogo da una parte il Nostro inizia con una storia ricca di dettagli e informazioni, ma verso la fine condensa molti anni di attività solista e album prodotti in poche pagine.


la mia stessa impressione.

La parte pre Genesis l'ho trovata straordinaria, mi ha molto appassionato e a tratti anche commosso.

Poi dal momento in cui si entra in territorio Genesis man mano che si procede i dettagli diminuiscono e si percepisce che si entra in un'era di cui, dal punto di vista biografico, forse Steve non sentiva la necessità di aggiungere molto di più a quanto già scritto o detto da decenni. Non mancano comunque alcune rivelazioni e alcune sorprese.

Le cose si fanno di nuovo più interessanti (IMHO) all'uscita dal territorio Genesis quando si affronta il periodo in cui Steve dovette spiccare il volo con le proprie ali: un salto nel buio per nulla semplice, con il rischio di sparire dalla ribalta.
E qua ci si emoziona di nuovo.

Vorrei poi aggiungere una mia considerazione, che spero non venga ritenuta blasfema. Trovo che sia un peccato che Steve sia stato costretto a "cancellare dal proprio passato" tutti i riferimenti all'ex moglie, perchè ho l'impressione che con lei siano rimaste sul pavimento della stanza di editing del libro anche molte cose interessanti.

La parte finale è (inevitabilmente?) quella meno dettagliata e più riassuntiva, forse troppo vicina per poter esssere approfondita.

Devo dire che ho immensamente apprezzato il modo in cui Hackett descrive la propria infanzia e la propria adolescenza nella Londra grigia, fumosa e selvatica degli anni '50 e '60, dove le scuole erano spesso campi di prigionia per le anime più sensibili
( e qua il parallelo con le vicende scolastiche di Joe Jackson, di soli 4 anni più giovane rispetto a Steve, mi è sorto spontaneo) e la musica una lima per tagliare le sbarre della cella.

Il resto del libro non delude ma soffre un po' per le cose non scritte (anche se posso capire perchè non siano state scritte).

Libro piacevole, nella prima metà molto emozionante e riflessivo, e con qualche piccola sorpresa.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby highinfidelity » 29 Sep 2020, 21:19

Sono alle ultime pagine e mi ritrovo perfettamente in quanto avete scritto. La prima parte sull'infanzia è decisamente troppo espansa (e contiene le classiche "tirate" contro le scuole britanniche che ormai hanno persin annoiato), però si legge volentieri. Mi ha consentito di capire molti riferimenti contenuti in canzoni recenti di Steve (le giostre, i parchi di divertimenti) e anche perché Steve ha la malsana "fissa" per l'armonica a bocca.

Abbastanza choccanti le rivelazioni sull'uso di droga, che da Steve proprio non mi aspettavo... Passino i cannoni in Brasile, ma la coca proprio non credevo. Comunque dopo che Mike ha candidamente vuotato il sacco, evidentemente ha pensato che i tempi fossero maturi per confessarsi.

Non sapevo, o non ricordavo, che Steve avesse un rapporto così buono con Gabriel quand'era nei Genesis. Altrettanto interessante la notizia riguardante il Mellotron che gli era rimasto in casa, e sul quale ha composto molti pezzi dei suoi primi dischi. Non ricordavo d'averlo sentito dire prima.

Tra le parti più pungenti la filippica contro il Punk. Spesso mi sono chiesto quanto questa storia del punk che ha affossato il progressive fosse vera o presunta tale; ebbene leggere quanto Steve ne fu danneggiato e quanto ancora ne parli con rabbia è la migliore risposta che potessi avere. Una delle parti migliori del libro e una brillante analisi storica.

Poi la biografia perde mordente. Kim Poor è una figura opaca e appena sbozzata. Risulta meglio tratteggiata persino la sua prima fidanzata Barbara, cosa assolutamente assurda. Billy Budis è a malapena menzionato come una comparsa di poco conto. Ora, io capisco tutto: il divorzio, la causa, va bene, però non si può scrivere un'autobiografia e poi tacere di fatti così importanti. Piuttosto non la si scrive, altrimenti che autobiografia è? Mi immagino chi voglia farsi un'idea della sua vita privata leggendo solo questo libro... Buonanotte!

E poi i dischi più recenti, che pure hanno avuto una genesi interessante che anche qui abbiamo cercato di seguire e commentare giorno per giorno, a malapena elencati. Forse avrà pensato fossero fatti troppo recenti e troppo noti per dilungarsi, ma io invece avrei proferito averne una narrazione "definitiva" proprio dalla voce del protagonista.
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby rkive » 05 Oct 2020, 20:11

Come sincerità siamo a livelli dell'autobiografia di Phil Collins, solo che Steve è un vero gentiluomo.

Ho scoperto che oltre ad un musicista a 360 gradi (rock, blues , prog, jazz e classica), e un'ottima conoscenza delle ultime tecnologie musicali, ha una spiritualità molto originale (tarocchi, medium), si cura con la medicina alternativa (autoipnosi, pranoterapia) ed è stato un pessimo fumatore (addirittura le Gauloise, magari senza filtro).

Da giovane un pò imbranato con le donne (ma mica tanto con tre mogli), legatissimo alla sua famiglia (genitori e il fratello John), per un periodo ha praticato sport estremi (meno male che ha smesso perchè ha rischiato la vita parecchie volte).

Beh come biografia niente male! [:)]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby thenemesis » 13 Oct 2021, 23:14

Ok... letto tutto....
Allora, la parte iniziale sull'infanzia e la prima adolescenza mi è sembrata un po' un brodo allungato.
Quasi metà libro per arrivare ai 18 anni... insomma... qualche episodio interessante per inquadrare un'infanzia/adolescenza piuttosto difficili, ma per il resto nulla di che.
Il periodo Genesis (5 anni) non è stato approfondito molto riguardo ai rapporti con gli altri 4. Qualche gustoso aneddoto sulle tournè e le ragazze, ma per il resto... un diluvio di "voglio bene a Peter, a Tony... a tutti"... ma per il resto nulla di che.
Terribile l'ammissione che sia venuto a conoscenza del concerto per salvare Gabriel dalla bancarotta, dal padre che aveva letto la notizia da qualche parte... questo da' l'idea di quanto fosse considerato dagli altri 4... Ma la cosa strana che lui non critica affatto l'episodio, anzi, dice che appena l'ha saputo si è precipitato a dare la sua adesione, peraltro non richiesta.
Gli anni solisti sono interessanti da un certo punto di vista (introspezione, scoperta di sè etc...) ma forse un po' troppo lunghi su "recensioni" dei propri album, piuttosto noiosette.
Poco o niente su GTR e Squackett....
Scrittura elementare (il traduttore?) e a tratti noiosa.
Insomma... l'ho comprato per affetto e stima, ma devo dire che l'autobiografia di Phil è tutt'altra cosa...
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby rkive » 14 Oct 2021, 13:09

thenemesis wrote:Ok... letto tutto....
Allora, la parte iniziale sull'infanzia e la prima adolescenza mi è sembrata un po' un brodo allungato.
Quasi metà libro per arrivare ai 18 anni... insomma... qualche episodio interessante per inquadrare un'infanzia/adolescenza piuttosto difficili, ma per il resto nulla di che.
Il periodo Genesis (5 anni) non è stato approfondito molto riguardo ai rapporti con gli altri 4. Qualche gustoso aneddoto sulle tournè e le ragazze, ma per il resto... un diluvio di "voglio bene a Peter, a Tony... a tutti"... ma per il resto nulla di che.
Terribile l'ammissione che sia venuto a conoscenza del concerto per salvare Gabriel dalla bancarotta, dal padre che aveva letto la notizia da qualche parte... questo da' l'idea di quanto fosse considerato dagli altri 4... Ma la cosa strana che lui non critica affatto l'episodio, anzi, dice che appena l'ha saputo si è precipitato a dare la sua adesione, peraltro non richiesta.
Gli anni solisti sono interessanti da un certo punto di vista (introspezione, scoperta di sè etc...) ma forse un po' troppo lunghi su "recensioni" dei propri album, piuttosto noiosette.
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Insomma... l'ho comprato per affetto e stima, ma devo dire che l'autobiografia di Phil è tutt'altra cosa...
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby SteelyGen » 28 Oct 2021, 12:49

[quote="thenemesis"]Ok... letto tutto....

Terribile l'ammissione che sia venuto a conoscenza del concerto per salvare Gabriel dalla bancarotta, dal padre che aveva letto la notizia da qualche parte... questo da' l'idea di quanto fosse considerato dagli altri 4... Ma la cosa strana che lui non critica affatto l'episodio, anzi, dice che appena l'ha saputo si è precipitato a dare la sua adesione, [u][b]peraltro non richiesta



No vabbé dai! Proprio l'ultima ruota del carro ekkekazz!!!!!¡ [:-I]
Ma neanche Macca e Lennon si comportavano cosi' con Harrison!
Povero Steve, quanto ti hanno bullizzato.......
Anche se mi professo banksiano, piú passa il tempo e piú Steve é il mio Genesis preferito, il primissimo che vorrei incontrare, quello a cui voglio piú bene di tutti [O:-)]
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Re: Steve Hackett: A Genesis In My Bed - the autobiography

Postby aorlansky60 » 10 Nov 2021, 08:43

"Tra le parti più pungenti la filippica contro il Punk. Spesso mi sono chiesto quanto questa storia del punk che ha affossato il progressive fosse vera o presunta tale; ebbene leggere quanto Steve ne fu danneggiato e quanto ancora ne parli con rabbia è la migliore risposta che potessi avere. Una delle parti migliori del libro e una brillante analisi storica."


...letto solo ora, questo "dettaglio" -riportato da HIGH- della autobiografia di Steve; che ovviamente mi ritrova in totale accordo con lui. (chi mi conosce sa bene quanto io disprezzi [X-P] il punk... il Regno Animale -in fatto di versi e suoni tipici di uccelli e mammiferi- riesce ad essere perfino "più creativo" rispetto a certi "esemplari umani" di fine anni 70, il che è tutto dire... [:-j] ).
Non sapevo -e non potevo immaginare- che egli provasse addirittura un sentimento di "rabbia" nei confronti del "punk", ma ora che l'ho letto devo dire che Steve mi è ancora più simpatico di prima... [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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