Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Ultimo cantante dei Genesis, ha dato prova di se in un unico album che purtroppo sembra destinato a rimanere un episodio isolato. Ponete qui i messaggi riguardanti la sua carriera solista.

Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby Duke59 » 18 Oct 2016, 22:55

Ray Wilson ha suonato ieri sera al Fabrique di Milano a sostegno della fondazione ospedaliera NEMO.

Per una serie di circostanze sono riuscito ad avere il biglietto e ci sono andato con alcuni amici - fautori dell'acquisto biglietti - senza particolari aspettative.

L'articolo qui linkato
http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2016/7/21/CENTRO-NEMO-Ray-Wilson-cantautore-e-voce-dei-Genesi-in-concerto-al-Fabrique-di-Milano/715857/

spiega i termini dell'iniziativa benefica, per la quale - cosa notevole - Wilson e la band hanno accettato di partecipare appena prima della partenza del loro tour europeo senza chiedere nemmeno un centesimo.

Le basi dello show di ieri erano comunque state poste quest'estate, quando Ray aveva visitato il centro

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/21/giornata-mondiale-sla-ray-wilson-ex-dei-genesis-sostiene-il-centro-nemo-canto-per-dare-speranza-ai-malati-foto/2848588/

Ho letto che un carissimo amico di Ray - un amico che lo sostenne nei momenti più difficili della sua carriera artistica e che lui ricorda come una forza della natura - alcuni anni fa ebbe un gravissimo incidente tuffandosi dal trampolino, da cui cadde male colpendo con la testa il bordo della piscina, cosa che gli causò la paralisi completa di braccia e gambe.

Dopo tre anni vissuti come paralitico sulla sedia a rotelle questo suo amico un giorno eluse la sorveglianza e si suicidò spingendosi con la carrozzina oltre il molo per gettarsi in mare.

Credo che questa tragedia possa spiegare la sensibilità maturata da Ray nei confronti dei malati confinati su una sedia a rotelle.

E perciò - prima ancora del concerto della cover band (cover band dei Pink Floyd che ha suonato abbastanza bene ma che non mi ha particolarmente coinvolto, forse perchè queipezzi li ho ormai sentiti troppe volte) - sono stati portati sul palco due malati di sla che hanno cantato: il primo ha eseguito con grinta due rap da lui composti, la seconda ha interpretato Bowie in modo commovente con "Space oddity" e "Heroes" con l'accompagnamento di un chitarrista .

Come dicevo non avevo particolari aspettative, ma mi sbagliavo perchè Ray e la sua band hammo messo in piedi uno show davvero notevole con parecchie incursioni nel repertorio della famiglia Genesis. Pur avendo una band "guitar oriented" (2 chitarristi + 1 chitarrista-cantante, basso, batteria, tastierista) i brani dei Genesis sono stati suonati in modo impeccabile. Eccettuato per il finale di Mama dove la voce di Ray non riesce a salire drammaticamente come faceva quella di Collins (il Collins di quei tempi, ovviamente) i brani sono stati suonati addirittura meglio di come li suonavano gli originali, oserei dire.

Ogni tanto Ray ha dialogato con il pubblico e ha fatto riferimento al suo periodo con i Genesis come il momento più alto in assoluto della sua carriera. Ha poi strappato parecchie risate presentando un pezzo più o meno con queste parole:

"Una ex moglie può essere ispirazione per scrivere delle canzoni e io ho scritto questa pensando alla mia. Fortunatamente ora con la mia ex sono in ottimi rapporti, adesso vivo in Polonia. Ma una ex moglie oltre che fonte d'ispirazione può anche essere fonte di grossi debiti. Phil Collins ad esempio .... E' notizia di oggi che torna in tour. Che sia questo il motivo? Comunque sia auguri Phil!"

Due ore e mezza abbondanti di show tirato al massimo, con la band che alternava brani acustici all'hard rock, brani dei Genesis a canzoni di Gabriel. Particolarmente impressionante il batterista con uno stile potentissimo alla Nir Zid di "The dividing line" (brano purtroppo assente dalla scaletta).

Alla fine Ray è stato coinvolto in modo non programmato in una celebrazione del centro NEMO, in cui i saluti e i ringraziamenti finali di rito si sono trasformati in un happening, con i tecnici che correvano per riallacciare alla bene meglio qualche microfono e due chitarre acustiche. In questa coda improvvisata dello show alcuni malati di sla sono stati fatti salire sul palco cone le loro sedie motorizzate per cantare "Blowing in thw wind", "Knocking on heaven's door" e "Heroes" insieme a Ray che suonava anche la chitarra acustica.

Come impatto da primo ascolto mi hanno piacevolmente sorpreso due brani:
"Constantly reminded" dall'album "She" del suo periodo con gli Stiltskin
https://youtu.be/nqzAsyF5rQA

e
"Propaganda man /More propaganda" dal suo album solista "Propaganda man"
https://youtu.be/vHtPTweRoh0

Un artista generoso, grintoso e poetico al tempo stesso. Se vi capitasse merita di andarci.

Setlist (presa da setlist.fm)

1-No Son of Mine
(Genesis song)

2-Wait for Better Days

3-That's All
(Genesis song)

4-Another Day
(Cut cover)

5-The Carpet Crawlers
(Genesis song)

6-Not About Us
(Genesis song)

7-Congo
(Genesis song)

8-In the Air Tonight
(Phil Collins cover)

9-In Your Eyes
(Peter Gabriel cover)

10-Song For A Friend

11-Calling All Stations
(Genesis song)

12-Makes Me Think of Home

13-Follow You Follow Me
(Genesis song)

14-Solsbury Hill
(Peter Gabriel cover)

15-Propaganda Man / More Propaganda

16-Constantly Reminded
(Stiltskin song)

17-Footsteps
(Stiltskin song)

18-Inside
(Stiltskin song)

19-Mama
(Genesis song)

Encore:
20-Knockin' on Heaven's Door
(Bob Dylan cover)

Encore 2:
21-Blowin' in the Wind
(Bob Dylan cover) (Duet with all Nemo people and supporting act artists)

22-Knockin' on Heaven's Door
(Bob Dylan cover) (Duet with all Nemo people and supporting act artists)

23-"Heroes"
(David Bowie cover) (Duet with all Nemo people and supporting act artists)

PS:
cercando in rete per vedere se trovavo notizie sul concerto di ieri mi sono imbattuto in questo articolo
http://ultimateclassicrock.com/genesis-ray-wilson-mike-rutherford/
nel quale Ray "svela" (almeno io non lo sapevo ... oppure l'avevo cancellato dalla mia memoria) che lui e Banks avrebbero voluto continuare con i Genesis ma che fu Mike
a dire di no.
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby highinfidelity » 19 Oct 2016, 08:28

Bravo Duke, hai fatto bene ad andare. Ti invidio! Ray e' un misicista davvero generoso e che ha messo su una band di tutto rispetto, mi piacerebbe molto assistere ad un suo concerto, ma passa di rado in Italia. Purtroppo, per una volta tanto che e' venuto, io mi trovavo a Timisoara per una rievocazione storica!

Ho letto sull'intervista a Ray pubblicata su Dusk la storia del suo amico James Lewis, a cui in pratica e' dedicato l'album "acustico" Songs For A Friend. Non per puntigliosita' ma solo per rispetto verso questa persona che non e' piu', mi sento in dovere di precisare che non v'e' certezza in merito ai suoi ultimi istanti di vita. Si trovava su un pontile accompagnato dalla sua badante, alla quale ha chiesto di tornare in auto a prendere una maglia perche' sentiva freddo. Al ritorno della badante, la carrozzella era caduta in acqua e Lewis era annegato. E' tanto possibile si sia trattato di un suicidio quanto di un incidente, considerato lo stato di paralisi di Lewis, il quale forse non aveva neppure modo di manovrare la carrozzina.

Ma non e', per caso, che il batterista con lo stile "potente alla Nir Z" ti ha tanto impressionato... perche' era proprio Nir Z?!? [:-D] Non ho idea di chi suonasse a Milano, forse il "solito" Mario Koszel, ma Nir Z ha suonato su tutto il nuovo album Makes Me Think Of Home di Ray Wilson, per cui potrebbe essere stato lui in persona!

Confermo la tua ultima nota, fatalita' ne abbiamo anche parlato proprio in questi giorni su altri thread: Ray e (udite udite!!! [:0] ) Tony erano d'accordo nel registrare un secondo album a nome Genesis, ed e' stato Mike a sfilarsi mandando tutto a monte. Il fatto e' sicuramente vero in quanto raccontato anche da Mike Rutherford stesso nella sua recente autobiografia The Living Years.
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(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby Duke59 » 21 Oct 2016, 10:06

Ciao High,

la versione degli eventi secondo cui il povero James Lewis avrebbe volontariamente posto fine alle proprie sofferenze l'ho ricavata da questa intervista a Ray

http://www.eonmusic.co.uk/ray-wilson-interview-2016.html

da cui - se non traduco male - mi sembra che Ray stesso dica che le cose andarono in quel modo.

Comunque sia andata resta una tragedia che personalmente mi tocca dato che nel 1989 mio padre pose fine alla propria vita all'età di 54 anni, anche se per motivi diversi da quelli dello sfortunato Lewis.

Venendo a temi più ottimistici il batterista non era Nir Z perchè quando Ray lo ha presentato ho notato il nome Mario per cui era certamente Mario Koszel.

Ho avuto l'impressione che nei brani più aggressivi la batteria di Koszel triggerasse dei suoni predefiniti probabilmente presi proprio dalla libreria dei suoni registrati da Nir Z, il quale collabora con la Toontrak:

https://www.toontrack.com/faq/what-is-the-difference-between-ezdrummer-2-and-superior-drummer-2/

"Superior Drummer core library. Recorded in New York’s Avatar studio (The Power Station) by Neil Dorfsman, Pat Thrall and Nir Z. Complete with 18 microphone channels. (i.e. a channel in the mixer for every microphone that was used in the session)."

https://www.toontrack.com/product/new-york-studios-vol-1-midi/

Oggi con i suoni campionati si possono fare meraviglie. Comunque amo sia i batteristi stile Manu Katche o Copeland, raffinati e sottili che giocano con i rimbalzi delle bacchette, che quelli che a ciò sanno aggiungere un sound più aggressivo e "squadrato" (Neil Peart, NIr Z, Portnoy, Simon Phillips,... )

Bel concerto, energico e gradevole.
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby Thomas Eiselberg » 21 Oct 2016, 12:59

I fan dei Genesis sono sempre stati eccessivamente critici nei confronti di Ray, che tutto sommato non aveva colpa di nulla, anzi. Non sarà il migliore dei cantanti o dei musicisti ma dall'idea che mi sono fatto deve essere una persona sensibile, che deve aver vissuto malissimo il fatto di esser stato scaricato subito.
Negli ultimi anni ho dato un'ascoltatina alla sua discografia e devo dire che ci ho trovato un pop-rock di classe, nulla per cui esaltarsi ma neanche delle schifezze, canzoni sempre molto sincere e dirette con alcuni pezzi davvero notevoli. [:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby Duke59 » 22 Oct 2016, 14:16

Ray che dopo il concerto - fuori programma - improvvisa "Heroes" facendo cantare i malati di sla saliti sul palco.

https://youtu.be/-kb5spYzpqc
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby rkive » 27 Jul 2019, 10:48

Duke59 wrote:Ciao High,

la versione degli eventi secondo cui il povero James Lewis avrebbe volontariamente posto fine alle proprie sofferenze l'ho ricavata da questa intervista a Ray

http://www.eonmusic.co.uk/ray-wilson-interview-2016.html

da cui - se non traduco male - mi sembra che Ray stesso dica che le cose andarono in quel modo.

Comunque sia andata resta una tragedia che personalmente mi tocca dato che nel 1989 mio padre pose fine alla propria vita all'età di 54 anni, anche se per motivi diversi da quelli dello sfortunato Lewis.

Venendo a temi più ottimistici il batterista non era Nir Z perchè quando Ray lo ha presentato ho notato il nome Mario per cui era certamente Mario Koszel.

Ho avuto l'impressione che nei brani più aggressivi la batteria di Koszel triggerasse dei suoni predefiniti probabilmente presi proprio dalla libreria dei suoni registrati da Nir Z, il quale collabora con la Toontrak:

https://www.toontrack.com/faq/what-is-the-difference-between-ezdrummer-2-and-superior-drummer-2/

"Superior Drummer core library. Recorded in New York’s Avatar studio (The Power Station) by Neil Dorfsman, Pat Thrall and Nir Z. Complete with 18 microphone channels. (i.e. a channel in the mixer for every microphone that was used in the session)."

https://www.toontrack.com/product/new-york-studios-vol-1-midi/

Oggi con i suoni campionati si possono fare meraviglie. Comunque amo sia i batteristi stile Manu Katche o Copeland, raffinati e sottili che giocano con i rimbalzi delle bacchette, che quelli che a ciò sanno aggiungere un sound più aggressivo e "squadrato" (Neil Peart, NIr Z, Portnoy, Simon Phillips,... )

Bel concerto, energico e gradevole.


E' più di un video che vedo Mario Koszel che suona dietro una parete di vetro.

https://youtu.be/yq2Yr9nbDIg

Da una recensione presa dal sito di Ray la ragione sarebbe...

https://www.raywilson.net/sites/default ... 3-2019.pdf

"Il batterista Mario Koszel ha messo se stesso e il suo set dietro una parete di vetro per garantire un bilanciamento del suono molto ben controllato."

Non so se vale davvero la pena, perchè esteticamente è molto brutta...
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby Starless74 » 27 Jul 2019, 15:03

rkive wrote:
"Il batterista Mario Koszel ha messo se stesso e il suo set dietro una parete di vetro per garantire un bilanciamento del suono molto ben controllato."

Non so se vale davvero la pena, perchè esteticamente è molto brutta...


Beh, è una tecnica diffusa da almeno una ventina d'anni per isolare il suono "diretto" della batteria (specie in luoghi piccoli) e non farlo rientrare in altri microfoni in giro per il palco. In tal modo la batteria arriva alle orecchie del pubblico (e ai monitor degli altri musicisti) prevalentemente dall'impianto, tramite i microfoni appositamente regolati prima dal fonico. Non tutti l'adottano, non solo per la questione estetica quanto perché sottrae un po' di live feel al gruppo stesso. Diciamo che è una concezione un po' "chirurgica" del mix che non incontra favore unanime.
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Re: Ray Wilson band live al Fabrique di MIlano

Postby rkive » 28 Jul 2019, 07:53

Si, in effetti Ray suonava in sale non molto grandi https://youtu.be/UGLaqllC5-0 o come a Nagold at Alte Seminarturnhalle (la sala di un ex seminario)...

Anche se ne dvd Ray Wilson ZDF@Bauhaus https://youtu.be/jZccBPl2chc, Koszel suona senza paravento, però in una vera sala da concerto, con musica più acustica e chiare esigenze televisive.
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