Dusk n.98 Intervista esclusiva.

Ultimo cantante dei Genesis, ha dato prova di se in un unico album che purtroppo sembra destinato a rimanere un episodio isolato. Ponete qui i messaggi riguardanti la sua carriera solista.

Dusk n.98 Intervista esclusiva.

Postby rkive » 11 Sep 2021, 09:56

http://www.dusk.it/arretrati/dusk98.htm

Attendo il numero di settembre con la recensione del nuovo album e l' intervista finalmente in italiano! [8D]

Grazie, Mario! [;)]
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Re: Dusk n.98 Intervista esclusiva.

Postby rkive » 10 Oct 2021, 10:54

Letta l'intervista e la recensione su Dusk, e devo fare i miei complineti a Mario Giammetti & C. e sono contento della loro amicizia con Ray!

Unica nota, ma qui torniamo sull' argomento "de gustibus" già ampiamente trattato negli ultimi post Ancora insieme...Reunion 2020:

Mario Giammetti scrive alla fine della recensione dall'album:

"Il consiglio che, personalmente, mi sento di dargli, quando il momento di creare ancora musica nuova (che sia tra uno, cinque o dieci anni), è di cambiare staff."

Ora ascoltando l'album i primi sette brani anche se non sono eccezionali, mi sembrano musicalmente diversi dai soliti di Ray, mentre gli ultimi tre (che tra l'altro piacciono a Giammetti), sono le folk ballad che da anni ci ha abituati piacevolmente il Nostro e che il pubblico piace sentire.

La mia tesi è più o meno questa, valida per qualsiasi cantante-musicista: non si può pretendere dopo una decina di album di comporre qualcosa di nuovo quando tutto il meglio l'hai già dato nei primi album!

P.S. Una critica più o meno simile Mario Giammetti l'ha data anche a Steve Hackett in Surrender Of Silence!

Comnque grazie Mario e Dusk Forever! [:)] [:)] [:)]
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Re: Dusk n.98 Intervista esclusiva.

Postby highinfidelity » 11 Oct 2021, 08:41

Gli equilibri all'interno di una band sono una questione delicatissima: non si tocca e non si cambia assolutamente nulla, a meno che non ci sia una ragione gravissima ed imprescindibile per farlo; e questo Mario dovrebbe saperlo.

Steve a mio parere con Surrender of Silence ha superato i limiti umani in fatto di creatività: non riesco a credere che abbia pubblicato un album così bello e così ricco di idee a 71 anni, con una carriera lunga come la sua alle spalle, e dopo una sequenza micidiale di album tutti quasi altrettanto belli.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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