House of the Holy

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

House of the Holy

Postby aorlansky60 » 02 Jul 2007, 08:09

Forse è un argomento che avevo già sfiorato; prendo spunto dal topic su A PASSION PLAY in quanto vorrei chiedere e sondare il vs parere su un altra opera piuttosto controversa (in quanto a giudizi) di quei tempi:

HOUSE OF THE HOLY - LED ZEPPELIN

Ricordo le recensioni lette per HOUSE OF THE HOLY poco dopo la sua pubblicazione, oltre ai pareri disperati dei fans, che "abbattevano" letteralmente il disco. A me toccava solo marginalmente, in quanto non ero ancora interessato a quella musica.

Devo dire che IL MARTELLO DEGLI DEI lo scoprii relativamente tardi, rispetto al prog; ero ancora troppo reticente e sospettoso verso un genere (hard rock) che non ho mai amato alla follia.
Il disco con il quale conobbi la band fu "Led ZeppelinIII" uno dei primi "fuori dal contesto" prog per me in quegli anni, e devo dire, con una certa sorpresa, che mi piacque molto fin dall'inizio.
Proseguii con "IV" dove incontrai una delle songs definitive degli ZEPPELIN, inutile anche solo nominarla.
Poi fu la volta di I e II i quali, pur contenendo forse il vero spirito genuino dei LED - quella matrice tipicamente heavy rock&blues - a me non sono mai piaciuti quanto III e IV...

Poi mi capitò di leggere una recensione controcorrente da parte di un critico (ne parlava piuttosto bene), in un libro che trattava di musica rock, su HOUSE OF THE HOLY in termini quali non avevo mai letto in passato che mi spinse ad acquistarlo...

Quel disco fu per me rivelatorio; Capolavoro!!!
Lo considero tale a tutt'oggi.

La partenza straordinaria di THE SONG REMAINS THE SAME, splendida cavalcata a prima vista semplicemente hard rock, ma con un linguaggio, una tecnica e passaggi armonici che vanno ben oltre... Mooolto oltre.

La magnificenza di THE RAIN SONG, splendido cesello;
la potenza e l'inventiva di OVER THE HILLS AND FAR AWAY

Oltre alla chitarra ed alla voce, c'erano sempre un basso semplicemente monumentale a sorreggere armonicamente, non solo come ritmo, quei brani - soprattutto la 1ma e la terza che ho elencato - ed una batteria semplicemente alla dinamite! (niente di sorprendente, tutto nella norma, per Bonzo)

Ma non è tutto... girato lato, ci si imbatte in una che può essere a giusto diritto essere considerata come un pezzo da 90, una delle definitive del Dirigibile: parlo ovviamente di NO QUARTER...
allora mi cominciò ad essere chiara una cosa: coloro che distrussero l'album in quanto a giudizzi stravedevano per l'heavy rock più semplice ed elementare; in NO QUARTER comincia ad esserci ben altro, tappeto di synths, atmosfera vagamente prog ed un middle-eight strepitosamente jazzato, con atmosfere particolarmente complesse; costruzione armonica molto lontana dall'Heavy-rock verso qualcosa di molto più raffinato... UN BRANO SEMPLICEMENTE STRAORDINARIO !

Non ultime, da ricordare The Oceans e Dancing Days, brani però, vista la caratura assolutamente SUPER dei 4 che ho segnalato, più convenzionalmente rock, anche se a modo loro molto riuscite, imho.

Avrete capito che io amo [8:-x] profondamente questo disco, ma volevo chiedere a coloro tra di voi che amano i LED, qual'è la vs idea personale circa questo disco?? [:-I]

[:)]
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Jul 2007, 08:46

Per me House of The Holy è un gran bell'album, non un capolavoro ( I,III
e IV sono imbattibili), ma è sicuramente uno dei miei preferiti.

The song remains the same è uno dei loro cavalli di battaglia ed è un pezzo coinvolgente e grintoso. Gli Zeppelin hanno fatto di meglio ma il brano è riuscito e ben suonato.

Per me i capolavori dell'album sono The rain song e No quarter.

La prima è una splendida ballata che conduce in mondi immaginari, dove la pace regna sovrana. Non sembrano i Led Zeppelin, troppo delicati, troppo sognanti, troppo poco hard rock. Plant canta con voce malinconica un pezzo che forse è il mio preferito in assoluto dei Led Zeppelin.
Il pezzo ha una scossa verso la metà con un Plant che sembra rivendicare la sua voce, ma è soltanto per un attimo, i temi pastorali tornano e si lasciano alle spalle le scosse della sezione precedente.

No quarter è invece un pezzo oscuro, legato a certe tematiche fantasy care a Page. Sicuramente è uno dei loro brani migliori, con soluzioni diverse, quasi prog. I suoni si fanno più curati e anche le tastiere aumentano quel senso di mistero che il brano sprigiona.

Purtroppo però l'album ha anche cadute di tono piuttosto imbarazzanti.
I dissidi interni cominciavano a farsi forti e le idee musicali non coincidevano più. Ne sono prova pezzi come The Ocean ( piuttosto convenzionale) e soprattutto D'yer Maker ( carina, ma molto molto danzereccia e commerciale) con un Plant piuttosto svogliato e in preda già alla mania dell'easy listening.

L'album comunque nel suo complesso è molto bello ed è degno di nota nella discografia dei Led Zeppelin.
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Postby harlequin » 02 Jul 2007, 08:53

Io ho sempre pensato che l'Heavy(Rock o Blues),fosse solo una delle tante componenti in un disco delle Zeppole.
A Page piaceva il Folk,il Blues,la musica etnica(ad es,quella marocchina o indiana,il rock,n,roll ecc...,a Jones un pò di tutto...
Houeses of the holy,da questo punto di vista è forse il più emblematico;
l'unico brano hard(e mica poi tanto) è "The Ocean",che trovo peraltro,un pochino inconsistente,e non avrei messo a chiusura dell'album.
Per il resto,si va da brani di Folk elettrificato(in realtà,come tutta la musica sfuggenti a ogni definizione)tipo "Over the hills",a brani più "pop" come "Dancing days",a pseudoreggae e pseudoFunky,a brani di pura atmosfera come "No quarter",ovviamente,
fino alla più bella composizione di Page che è,a mio avviso,"The rain Song","un puro elogio alla malinconia"...
Un perfetto esempio"delle tante anime" del gruppo.
Insieme al quarto il loro miglior lavoro.
Molto bella anche la copertina,anche se piena degli ormai consueti riferimenti "satanici"o mistici o come volete voi...
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 10:50

Io lo ritengo uno dei capolavori assoluti della storia zeppeliniana...vabbè che io trovo bello anche "In through the outdoor" e sono forse ad uno degli ultimi stadi della degenerazione made in led zep, però "Houses of the holy" rimane un bellissimo disco. Innanzitutto i 4 erano in uno stato di grazia assoluto, ancora dovevano materializzarsi le nubi nere degli incidenti, dei lutti e delle dipendenze dalle droghe, avevano pubblicato due anni prima il loro capolavoro, l'album senza titolo erroneamente denominato LZ IV, erano stati costantemente in tournee completamente esaurite (il live "How the west was won" è tratto da un concerto del 1972 per rendere l'idea...)...insomma, uno stato di euforia generale che si poi venne trasmesso nel disco! Si parte con il capolavoro di Mr Page, quei continui saliscendi di chitarra chiamati "The song remains the same", rimasta fino alla fine dei loro giorni in scaletta, talvolta come apripista (vedi tour 1977)! Grande anche la prova di Bonzo alla batteria, come sempre del resto! Segue la delicata e sognante "The rain song" con un bellissimo tema di mellotron di John Paul Jones e poi la scalciante "Over the hills and far away"; il lato veniva chiuso dal divertente esperimento funky di "The crunge", con un mega basso di Mr Jones, che magari non è un capolavoro ma riflette bene lo spirito allegro, rilassato, sempre pronto a nuovi esperimenti di quei giorni...i cosidetti "Dancing days", dove tutto andava bene e c'era solo divertimento. Altra canzone altro esperimento, forse non uno dei migliori, quella "D'yer maker" che si pronunciava, suppergiù, Giamaica, dal ritmo scanzonatamente raggae...a ruota uno dei capolavori assoluti degli Zep, quella "No quarter" con un tappeto di sintetizzatori di John Paul Jones da paura e la chitarra di Page che si espande in tutte le direzioni su uno dei testi migliori scritti da Percy Plant e per finire la canzone sull'euforia datta dai concerti oceanici, quella "The ocean" che anni dopo i Beastie boys campionarono nel loro primo album....
So anch'io che questo album venne stroncato dalla critica, come quasi tutti gli altri del resto, rimane il fatto che allora gli Zeppelin erano probabilmente il gruppo più forte del mondo, più di Rolling Stones, Pink Floyd e altri mostri sacri del genere; avevano una marcia in più e questo disco, dai più sottovalutato, ne è lo specchio fedele....
PS: Si è capito che adoro gli Zep?
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Postby Dalex_61 » 02 Jul 2007, 12:26

Come ormai tutti sanno, il rock duro non è il mio pane quotidiano. Ciò detto, apprezzo più di un brano dei Led Zeppelin (apprezzerei chiunque scrivesse qualcosa come "Stairway to heaven) e "House of The Holy" non è male davvero. "The Rain Song", a mio avviso, merita le parole entusiastiche di Aor, come pure "Over The Hills And Far away". Signori musicisti e signori compositori, they were.
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Postby harlequin » 02 Jul 2007, 12:38

Heh,AOR è uno che c'ha gusto,c'ha gusto...
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Postby aorlansky60 » 02 Jul 2007, 12:47

Harlequin [;)]
dai nomi e ragionamenti che scrivi, anche Tu denoti una certa cultura in fatto di musica [:)][;)]
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Postby Zeppelin » 02 Jul 2007, 14:20

Non si può parlare di Led Zepp senza il sottoscritto...che diamine!!!

Houses Of The Holy è un capolavoro: The Song Remains The Same, No Quarter, The Rain Song...etc etc...

Thomas E. ha scritto: "I dissidi interni cominciavano a farsi forti e le idee musicali non coincidevano più."
Sei sicuro?? Stiamo parlando dello stesso gruppo??? Non credo. Il tecnico Eddy Kramer si stupì del fatto che i Led Zeppelin ballavano e scherzavano assieme durante il riascolto di "Dancing Days".
Altra cosa: l'album dopo, "Physical Graffiti", è ricco di spunti, idee fresche e sottovalutate (es: The Light). Ha delle colonne portanti chiamate "Kashmir", "Trampled Underfoot" e "Ten Years Gone"...se questi si chiamano dissidi...

Non c'è mai stato un gruppo così saldo come i Led: infatti, dopo la morte di Bonzo, il gruppo s'è sciolto, dimostrazione del fatto che i Led Zeppelin erano perfetti così, con quella formazione...e loro lo sapevano!
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Postby smiroldo » 02 Jul 2007, 14:36

io lo adoro, anzi lo preferisco - da buon fan "non ortodosso" dei led - ai primi due, troppo heavy per me (ma cmq contencono cose fantastiche...diciamo che non li ascolto sempre e comunque, ecco [:)]). no quarter e rain song su tutte, ovviamente, ma tutto è splendido. Il mio disco preferito insieme a III [8:-x][8:-x][8:-x]
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 14:55

Ispirato da questo topic ho tirato fuori questo vinile e l'ho rimesso sul piatto dopo tanto tempo...è davvero strano sapere che è stato stroncato dalla critica perchè questo disco è davvero strepitoso! Era davvero un gruppo che qui girava a mille, ognuno tirava qualcosa fuori dal cilindro e lo metteva a disposizione delle composizioni...Plant con le sue interpretazioni, Page con le sue svisate di chitarra e l'attività dietro la consolle come produttore (molti non lo sanno ma è stato, oltre ad un grande chitarrista pure un ottimo produttore...il suono dei Led Zeppelin, ancora oggi potente ma al tempo stesso pulito e nitido era merito suo...), Jones con i suoi giri di basso e le sue rifiniture sempre eleganti e mai banali (sentire il mellotron su "The rain song"...niente di tecnicamente impossibile, ma era l'arrangiamento giusto al posto giusto che rendeva la canzone ancora più bella) per finire con il drumming tridimensionale di Bonzo Bonham, dio che batterista immenso che era!!! Questi erano i Led Zeppelin nel 1973 all'apice della loro creatività, che si potevano permettere di pubblicare dischi senza titolo che vendevano comunque uno stonfo di copie (Houses comunque riportava una fascetta con nome e titolo...alla fine lo concessero alla Atlantic che non voleva farsi riprendere un infarto come per il disco precedente...) e mi fermo qui anche se avrei ancora tante cose da scrivere...ora è la volta di The crunge...Page è irresistibile alla chitarra funky, altro che calo di creatività!!!
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Postby Zeppelin » 02 Jul 2007, 15:21

Il titolo è HOUSES OF THE HOLY!
aor erra!![;)]
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Postby harlequin » 02 Jul 2007, 15:58

Dopo il 1975 non dico dissidi,però cominciava a respirarsi un'aura
troppo pesante,un cattivo Karma,come qualcuno lo definì.
Una serie di incidenti,uno dopo l'altro,guai con le forze dell'ordine
e quando Plant perse addirittura il figlio,imputò le cause di tutto ciò all'infatuazione di Page per gli incantesimi e l'occulto;Vuole leggenda che,il giorno della morte di Bonham,alcune giovani fans che stazionavano abitualmente davanti a casa Page,abbiano visto fumo nero
uscire dal camino,e sentito oscure imprecazioni in chissa quale antica lingua...
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 16:06

Più che la leggenda lo dice "Il martello degli dei" di Stephen Davis...tanto celebrato quanto sopravvalutato. Si sofferma un pò troppo su tutta la questione del patto con il diavolo dei tre (Page, Plant, Bonham), della passione per l'esoterismo di Page. Le batoste che presero in quegli anni, soprattutto Plant, avrebbero distrutto qualsiasi band, per i Led Zeppelin ci volle la morte per dire basta, altrimenti sarebbero tornati belli potenti dopo "In through the outdoor", problemi di droga di Page a parte! I dissidi c'erano, certo, ma mai quanto in tante altre bands del periodo (leggi una biografia degli Eagles...[:0][:0][:0])e comunque il legame che ha tenuto insieme Page e Plant è sempre stato fortissimo, anche dopo lo scioglimento...
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Jul 2007, 16:17

ho detto: "I dissidi interni cominciavano a farsi forti e le idee musicali non coincidevano più" e lo ribadisco.
Cosa centra il fatto che scherzavano fra loro? Anche i Genesis nel 1975 avevano idee musicali ormai diverse, ma restavano ottimi amici.
Poi dici che non c'erano dissidi perchè anche dopo hanno fatto ottimi pezzi, ma i dissidi sono legati al modo di fare musica, non ai rapporti pesonali.

Caro Zeppelin ti ricordo che i Genesis composero un certo The lamb quando ormai avevano visioni musicali molto distinte tra loro, eppure questo è un capolavoro [J-,] a differenza di Houses ( D'yer mak'er e No quarter ti sembrano il frutto di un lavoro unitario, o come sembra a me si cominciano a notare le diverse tendenze musicali?).
Io non so che gruppo intendi tu, forse i Led Zeppelin non li conosci abbastanza.

Capisco che stravedi per i Led Zeppelin, ma negare l'evidenza...
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Postby harlequin » 02 Jul 2007, 16:21

quote:
Originally posted by windshield74

Più che la leggenda lo dice "Il martello degli dei" di Stephen Davis...tanto celebrato quanto sopravvalutato. Si sofferma un pò troppo su tutta la questione del patto con il diavolo dei tre (Page, Plant, Bonham), della passione per l'esoterismo di Page. Le batoste che presero in quegli anni, soprattutto Plant, avrebbero distrutto qualsiasi band, per i Led Zeppelin ci volle la morte per dire basta, altrimenti sarebbero tornati belli potenti dopo "In through the outdoor", problemi di droga di Page a parte! I dissidi c'erano, certo, ma mai quanto in tante altre bands del periodo (leggi una biografia degli Eagles...[:0][:0][:0])e comunque il legame che ha tenuto insieme Page e Plant è sempre stato fortissimo, anche dopo lo scioglimento...


Il libro riporta cose che venivano già raccontate...non sono cose che pensa lui.
Perchè non ti piace quel libro?per me è scritto bene.
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 16:42

C'è qualcosa che non mi convince di quel testo, forse un pò troppo romanzato, anche se ti devo confessare che l'ho letto e riletto svariate volte...bah, forse ho esagerato sulle considerazioni, ma sai cosa? Non mi piacciono molto le leggende che circolano sul mondo del rock, per esempio la presunta morte di McCartney...
X Thomas: No quarter non è frutto di un lavoro unitario???????? Ma se ci troviamo l'influenza di Jones con le tastiere, le chitarre di Page con un bell'assolo, la passione di Plant per la cultura nordica e il solito apporto ritmico di Bonham!!!! E D'yer'maker? Non lo sai che nei soundcheck suonavano Stairway to heaven in chiave raggae e che non facevano alto che ascoltare The wailers in una tournee???
Certo che avevano idee diverse, ma gli Zep sono sempre stati un gruppo unito e mai sfilacciato...forse un pochino con l'ultimo album visto che Page non stava proprio bene...
Sai perchè io li considero superiori ai Deep Purple (Mark II e III)? Perchè i DP si che erano sfilacciati, anche se tecnicamente superiori, i LZ no, erano un blocco unico, un martello degli dei!
JPJones una volta ha detto: "Ci chiamavano la band dei cenni, perchè bastava un cenno per saltare da una canzone all'altra..."....se non era un gruppo unito questo non so quali Led Zeppelin intendi....[;)][;)][;)]
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Postby Zeppelin » 02 Jul 2007, 16:52

Tu hai detto che le idee musicali non coincidevano più: secondo me è sbagliato. I Led Zeppelin non si sarebbero mai e poi mai sciolti. Tutti avevano bisogno di tutti. Se Bonham non fosse morto i Led Zeppelin non si sarebbero separati, a differenza del gruppo che hai tirato in ballo tu, i nostri beneamati Genesis.

Ma forse hai ragione tu, non conosco abbastanza bene i Led Zeppelin.
Io chiudo qua.
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Jul 2007, 16:54

Si probabilmente a me piace un altro gruppo, perchè i Led Zeppelin erano il gruppo più unito al mondo, il "martello degli dei" ( questa definizione bambinesca sinceramente mi ha rotto).

Non intendevo che No quarter non è frutto di un lavoro unitario, intendevo che No quarter e D'yer mak'er non c'azzeccano niente tra loro
e che quindi si nota già la differenza di vedute tra i membri del gruppo.

A me piacciono i Led Zeppelin più dei Deep Purple perchè i Deep mi fanno venire la diarrea, e non perchè sono più "sfilacciati" degli Zep.
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 17:04

Niente di personale[:)][:)][:)][:)] ma...la definizione bambinesca "Martello degli dei" l'ha coniata Plant in "Immigrant song"...e poi, insomma, ognuno la pensa a modo suo ed è giusto così, in fondo i Led Zep piacciono ad entrambi, è questa la cosa più importante, ti pare? [;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Jul 2007, 17:09

Certo, "bambinesca" era riferito al modo di chiamare gli Zeppelin, lo so perfettamente da dove proviene.
Non è che da domani ci mettiamo a chiamare tutti i Genesis "I Guardiani dei Cieli" perchè lo hanno detto in una canzone.
A me questi nomignoli non sono mai piaciuti, ad esempio il Re Lucertola affibiato a Jim Morrison mi sta sulle scatole[!:-!].
Last edited by Thomas Eiselberg on 02 Jul 2007, 17:10, edited 1 time in total.
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Postby windshield74 » 02 Jul 2007, 17:12

Ok, capito il senso...Re Lucertola mi sta sulle scatole anche a me, a parte che mi sta sulle scatole proprio lui, ma questa è un'altra storia!
Però...hammer of the gods...[:)][:)][:)]
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Postby Thomas Eiselberg » 02 Jul 2007, 17:24

è una bella frase, ma da qui a marchiare a fuoco il destino di un gruppo ce ne vuole, insomma i Genesis allora avrebbero dovuto avere 100 nomignoli.

Comunque inutile continuare a discutere di queste quisquilie, gli Zeppelin sono gli Zeppelin e basta, indipendentemente da come li soprannominano.
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Postby harlequin » 02 Jul 2007, 20:04

Ragazzi vedo che odiate le cose romanzate,ma questo "nomignolo"
venne fuori dalla bocca di un Page serio e misterioso,che alla domanda di un giornalista su che cosa ancora desiderasse,rispose secco:"POTERE;MISTERO E IL MARTELLO DEGLI DEI".
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Postby aorlansky60 » 03 Jul 2007, 05:13

bene, bene, vedo che il mio topic ha acceso delle ottime discussioni.
[;)][:D]

allora in ordine:

sono allineato a Smiro in quanto a preferenze sui dischi dei Led:
anche per per me II eccessivamente heavy (come già detto non ho mai amato apertamente il genere, anche se ho fatto un piccola eccezione unicamente per i Led), i miei preferiti in assoluto, in ordine: HOUSES OF THE HOLY seguito da III e IV appaiati e da I (uno degli esordi più micidiali nel rock; quella mistura di rock e blues fece letteralmente la storia!).

Zep ha ricordato un altro brano "monstre" della band, quel "Ten years gone" da Physical...
Quella band era talmente mostruosa sia tecnicamente che come ispirazione da non dovere mascherare con sterile kasino e wattaggio eccessivo lacuna alcuna...
Ten Years gone - imho- rappresenta uno degli aspetti del loro genio e della loro raffinatezza.
Perchè gli Zeppelin non erano solo heavy. Erano qualcosa di molto più complesso.
Brano finemente ricamato, cesellato in ogni suo particolare - sentire il basso di quel prodigio di Jones come accompagna morbidamente la linea conduttrice di chitarra all'inizio - con un assolo centrale di chitarra di un eleganza da far paura, squisito per armonie e toni, veramente raffinatissimo, di alta scuola.
Che gusto, che delicatesse!!!
Page è stato veramente uno che ha esplorato i confini dello strumento, imho. Non tanto per velocità fine a se stessa ma per le armonie che riusciva a creare.

A livello di produzione, non solo Page, come ricordato da Windshield, ma senz'altro anche Jones, questo soprattutto da III in su...

Qualcuno ha tirato in ballo il paragone "Purple - Zeppelin", come molto spesso succede...
hey! niente scherzi, please...
Il dirigibile volava veramente troppo in alto perchè i Purple potessero anche solo lontanamente avvicinarglisi... opinione personale, eh... [:)]
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Postby Thomas Eiselberg » 03 Jul 2007, 07:37

I Deep Purple non mi sono mai piaciuti, e comunque gli Zeppelin sono superiori in ogni senso.

Ok Harlequin allora la musica dei Genesis viene da una scarpa ( dichiarazione di Peter alla tv italiana).
[:-D][:-D][:-D]
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Postby harlequin » 03 Jul 2007, 08:37

Sir Thomas Peter scherzava in maniera surreale;Page era terribilmente serio.
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Postby Thomas Eiselberg » 03 Jul 2007, 09:00

Ovviamente era una battuta, perchè continui a chiamarmi sir?
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Postby windshield74 » 03 Jul 2007, 09:55

Page la famosa frase "POTERE, MISTERO E IL MARTELLO DEGLI DEI" la disse nel 1977, durante un'intervista della tournee americana, Immigrant song è del 1970....[;)][;)][;)]
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
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House of the Holy

Postby Unquiet Slumber » 25 Jul 2007, 06:56

Houses of the Holy è un gran bell'album, con una doppietta iniziale da far paura: Song Remains è un carrarmato ritmico, mentre Rain Song è quanto di più sognante gli Zep abbiano mai scritto e suonato, l'apice del secondo periodo del dirigibile, assieme a No Quarter, ipnosi da estasi musicale! ottima Dancing Days con quel suo riff accattivante e le mitiche dissonanze a la Page, che personalmente ritengo molto meglio come compositore che come chitarrista. Note stonate : The Crunge (noiosetta), D'Yer Maker (stucchevole), mentre The Ocean è bella potente, e pure Over the Hills and Far Away è una buona rappresentante del Zep Sound, ma...the best is the III[8:-x]!
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Postby aorlansky60 » 25 Jul 2007, 07:55

quote:
Originally posted by Unquiet Slumber

Houses of the Holy è un gran bell'album, con una doppietta iniziale da far paura:

Song Remains è un carrarmato ritmico





[:D] curiosa definizione che però trovo molto azzeccata [:D][;)][^]

davvero un brano SUPER quello iniziale! [^][:p][8D] grande cavalcata di chitarre oltre che di ritmo [^]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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Postby carl » 20 Oct 2008, 14:41

M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O
Secondo me è al livello dei primi 4 album.
Le mie canzoni preferite sono The song remains the same, the rai song (splendida!), e Over the hills and far away (quando la sento mi metto in pace con il mondo intero!), e No Quarter.
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Postby mOOnmOzO » 21 Oct 2008, 08:39

Adoro Houses Of The Holy!![8:-x][8:-x]
Sicuramente uno dei miei preferiti degli Zep![:)]
Rain Song e No Quarter sono da brividi![8:-x]
CAPOLAVORO.
mOzO is here!
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Postby Betelgeuse » 22 Oct 2008, 17:57

Più di una biografia dei Led Zeppelin afferma che con Houses of the Holy inizia il declino del gruppo. Io non sarei così drastico, dato che albums come e più celebrati di Holy ( in primis I e soprattutto III ) in realtà non gli sono superiori, anzi.
Il fatto è che IV, il disco precedente, è un lavoro tanto bello, tanto perfetto, da oscurare qualsiasi cosa venisse dopo.
The song remains the same, e Rain song sono tra i brani più efficaci, ma il vero capolavoro del disco sembra essere No quarter, uno dei non tantissimi casi in cui i Zep si cimentano nel progressive: un pezzo potenzialmente nelle corde dei Genesis, anche nella voce di Gabriel, se vogliamo.
Purtroppo ( o per fortuna? ) i Zep non avranno più a che fare con brani di questo tipo, a parte qualche lodevole eccezione, come Carouselambra, caratterizzato da tastiere di stampo tipicamente banksiano. Credo che Holy un bell'8 pieno, tutto sommato, lo meriti.
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