Gli scaffali dei negozi, prima in UK e poi nel resto del mondo, vedono affaciarsi una copertina del tutto
singolare... a prima vista spoglia, in bianco e nero... solo che un occhiata un pò più attenta rivela la
paternità in modo inequivocabile di quel disco... 4 figure, 4 icone ormai riconosciute ed inconfondibili
del XXmo secolo.
THE BEATLES - REVOLVER
La copertina disegnata dall'amico dai tempi di Amburgo, Klaus Woorman, bassista nel gruppo Manfred Man,
sebbene sobria e piena di buon gusto, non lascia intravedere assolutamente niente circa la poderosa spinta
artistica che questo album imprimerà al pop&rock, ancora più del suo pur affascinante predecessore...
Il 1966 è un anno fecondo per il rock, un anno di particolari autoinfluenze... Beach Boys, Dylan, Byrds...
Beatles!
A detta di molti autorevoli critici, REVOLVER rappresenta uno dei punti più alti toccati dai Beatles e dallo
stesso pop&rock fino a quel momento... invecchierà benissimo nel tempo, a tal punto che questa teoria è
ancora accettata universalmente.
L'album si apre con uno dei migliori brani di George fino a quel momento, "TAXMAN" un inno contro il fisco
inglese nelle parole di George. Musicalmente un gioiello, potente rock scandito dal basso scultoreo di Paul
e da un incredibile assolo di elettrica eseguito dallo stesso Paul! I cori e gli effetti vocali producono un
effetto stupefacente, facendone una delle note caratteriali dell'album. Strepitoso!
Il brano seguente "Eleanor Rigby" è da ritenersi un CAPOLAVORO della musica del XXmo secolo, vero patrimonio
dell'umanità, ed uno dei massimi vertici toccati dall'arte di Paul McCartney.
In un periodo ancora tutto sommato non sospetto, i Beatles preconizzano i tempi subodorando uno dei pericoli
ai quali incorre la civiltà occidentale: l'incomunicabilità. La protagonista della canzone che tiene una
maschera da indossare vicino alla porta per non trapelare la sua tristezza al prossimo è un distillato di
surrealismo e cruda realtà.
Il reverendo che scrive un sermone che nessuno ascolterà e di cui non gli interessa affatto è
un altro sintomo della chiusura dei rapporti sociali. Il verso finale "no one was saved" -nessuno fu salvato-
è di monito aghiacciante. Eleanor Rigby muore sola perchè non è riuscita a comunicare il suo malessere
interiore
alla società.
Lo splendido arrangiamento di soli archi voluto e tracciato dallo stesso Paul al suo produttore e da questi
affinato conferisce ulteriore drammaticità e lustro alla canzone. INARRIVABILE.
"I'm only sleeping" straordinario brano di John sembra essere una sorta di peana all'ozio dal suo stesso
autore, forse una sorta di presa in giro dello stesso Lennon nei confronti di Paul, a quel tempo
particolarmente
attivo e creativo. Il brano contiene il famoso assolo di elettrica di George, frutto di un esperimento
incredibile di loops e collage di nastri, che reca una delle note indimenticabili del brano.
"Love You to" quarto brano e secondo tra quelli proposti da George, vede di nuovo l'uso, questa volta
massiccio, del sitar ed altri strumenti della tipica scuola indiana (tablas); è un brano che conferisce una
nota quasi mistica orientaleggiante all'opera, cultura e filosofia che George stava abbracciando in un modo
quasi ingordo al tempo
Dopo una partenza così micidiale, arriva il candore di "Here there and everywere" dolcissima ballata di Paul
a riportare l'ascoltatore in un territorio di pacata serenità.
La seguente "Yellow submarine" diverrà uno degli stereotipi del quartetto; composta da Paul e cantata da Ringo,
è di fatto una canzoncina ravvivata da effetti di un fantomatico sottomarino che i quattro ricrearono in
studio, riciclandoli dagli archivi della EMI, divertendosi parecchio, Lennon in modo particolare.
La conclusiva del lato 1 "She said She said" è un altro brano notevole, rock potente dalle chitarre taglienti,
ad opera di Lennon; di fatto, il testo tratta della morte... Pare che l'ispirazione sia venuta al suo autore
ad un party a L.A. nel '66 dove era presente anche Peter Fonda tra gli altri, che gli raccontò di una sua
esperienza "pre-morte" nel corso di un anestesia durante un operazione chirurgica...
Il lato due si apre con un altra splendida composizione di Paul "Good day sunshine" solare e positiva come
il suo autore... eseguita dal solo pianoforte e batteria, pare piacesse particolarmente anche a L.Bernstein
(cit)
"And your bird can sing" e "Doctor Robert" sono entrambe di John, entrambi composizioni notevoli; la prima
introdotta da un potente riff di elettrica e sorretta dal basso di Paul e dalla voce tagliente del suo autore,
la seconda un allusione all'uso delle droghe verso un medico particolarmente compiacente conosciuto negli
USA...
"For no one" è un altro piccolo capolavoro di Paul McCartney... così come il suo collega faceva un uso prolisso
di rock e chitarre, Paul esplorava il pianoforte ed il basso. Il brano contiene una sublime linea melodica,
tipica del suo autore, ed è impreziosita da un assolo di corno francese.
"I want to tell you" di George sembra riportare un pò alla normalità, canzone tutto sommato "convenzionale"
rispetto
ai capolavori che l'hanno preceduta, ma poi arriva...
"Got To Get You Into My Life" altro capolavoro di Paul, dal sentore quasi "soul-motown" sorretta dai fiati
e dalla voce strepitosa dello stesso Paul
ancora non ci si è ripresi e si è quasi alla fine, che arriva il capolavoro assoluto del disco, in rivalità
con la Eleanor di Paul, quella "Tomorrow never knows" di John composta praticamente su di un unico accordo...
John ne prese ispirazione per il testo dal "libro tibetano dei morti" e di fatto invita l'ascoltatore a
sciogliere il controllo per raggiungere una nuova dimensione... la fine... dell'inizio...
Un arrangiamento centrale nel middle eight curato da G.Martin fanno di questo brano avanguardia pura ed un
capolavoro racchiuso in tre minuti.
REVOLVER è la rappresentazione del rock fattosi adulto e consapevole... e la promessa di altri lidi ancora,
perchè dove termina "Tomorrow never knows", la storia proseguirà oltre, ai capolavori del '67...
I Beatles erano ormai consapevoli del loro processo di maturazione e del ruolo che stavano ricoprendo,
all'avanguardia di pensiero in campo pop per il tempo.
Questo album alzerà ulteriormente il livello. I quadri perfetti e multicolori dipinti in esso e ormai impossibili da riprodurre dal vivo sono l'eloquente prova che i Beatles sono ormai interessati solo alla
composizione ed alla sperimentazione pura...
Senza ombra di dubbio, uno dei dischi più importanti di sempre per il contenuto legato al tempo.