Stamane avevo un'ora libera e l'ho utilizzata per andare a cercare il nuovo disco dei Van der Graaf che - avevo letto - doveva uscire il 17 marzo. Sono andato al mio negozio preferito e l'ho trovato chiuso per inventario. Allora hodeviato sino all'altro mio negozio preferito e ho puntato diritto alla lettera V. Non c'era.
Nell'aria, però, volava una musica strumentale mai sentita che trovavo decisamente interessante. Poi è scattato un secondo brano, incredibile già al primo ascolto. Quando ho sentito la voce non ho avuto più dubbi.
Sono andato alla cassa e ho detto "Voglio questo!", indicando un punto non meglio precisato dell'atmosfera che circondava la parte superiore di me. Non ho neanche chiesto il prezzo.
Ho finito da poco il primo ascolto. Trisector è un disco fantastico. Sulla copertina c'è scritto Van der Graaf Generator e dentro c'è la musica dei Van der Graaf Generator, c'è quello che mi piace dei Vddg, quello che mi aspetto da una band che ho sempre amato.
Qualcosa mi ha però lasciato l'amaro in bocca. Ho pensato alle volte che ho comprato un disco con la scritta Genesis in copertina e dentro non ho trovato i Genesis, non quelli che amavo. Così ho capito chi fa la battaglia per la trasparenza delle etichette commerciali: secca acquistare un barattolo di marmellata di arance di Siviglia e trovare dentro la cotonata di mele del Trentino.