by percuoco » 16 Sep 2008, 15:22
Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
malato di pazienza sto
e aspetto chi non torna più:
è un ragazzino magro che
cantava sempre insieme a me
e morì un giorno che non so
e i suoi bei sogni mi lasciò.
E Biancaneve è ancora là,
è un po' invecchiata ma che fa,
le mele non le mangia più,
forse i ragazzi giù del bar,
ricordo tanto tempo fa
veniva a scuola insieme a me,
la guerra già non c'era più
e poi non c'eri neanche tu.
La brillantina e via così
si incominciava il lunedì
ad invidiare quello che
aveva un libro da studiar:
diceva non ti serve a niente,
la scuola non ti servirà
e invece io tra quella gente
capivo un po’ di verità.
La marijuana ti fa male,
il Chianti ammazza l'anemia,
i miei compagni li ho lasciati,
ho preferito andare via,
così ho comprato un giradischi,
uno di quelli che non va
per non dar noia a quel vicino
che non riesce a riposar.
Ho conosciuto tante donne,
cattive, oneste e senza età,
a tutte ho dato un po' qualcosa
con tanta generosità;
a lei, mia madre, i dispiaceri,
mentre a mia moglie dei bambini,
al primo amore i sentimenti,
i baci e l'acne giovanile.
Via della Scala è sempre là
e io dal letto 26
io chiudo gli occhi e penso a te,
ti sento e invece non ci sei.
Stefano Rosso, Letto 26 (1976)
"Fantastico, bisogna riconoscere, questa gente ci sa fare, fantastico!" (A. Cerruti)
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