by Thomas Eiselberg » 16 Sep 2008, 09:24
Chi meglio di me può rispondere a questa domanda?[:D]
Vigil in a wilderness of mirrors - 1990 (echi marillioniani, circondato da musicisti di tutto rispetto: Janick Gers, che poi entrerà negli Iron Maiden, su tutti. Contiene pezzi immortali come Family business, The Company, Clichè. C'è quelche riempitivo, ma è poca cosa.
Se c'è un album da avere è questo) Voto 9
Internal Exile - 1991 (bel disco, anche se impallidisce d'innanzi a cotanto esordio. Shadow play è godibile e Credo è uno dei suoi inni, ma è un album che passa un po' in sordina, forse ci si apettava di più) voto 7
Songs form the mirror - 1993 (un album di cover: niente di che molto divertente. Fa piacere riascoltare vecchi classici dei Pink Floyd, David Bowie e soprattutto I know what i like dei Genesis. Un album piacevole ma che non aggiunge nulla alla sua discografia) voto 6
Suits - 1994 (la buona volontà c'è e non si discute, l'impegno è quello dei tempi migliori, ma si ha l'impressione che il pescione si sia ficcato in un vicolo cieco. Troppò retrò, troppo annacquato, godibile ma non apprezzabile a pieno) voto 6
Sunsets on empire - 1997 (finalmente un colpo a segno, a cui contribuisce anche come compositore Steven Wilson e i miglioramenti si vedono: più grinta, meno ripetitività, un certo gusto floydiano che aleggia sul disco. The Perception of Johnny Punter tagliente e grintosa, la camaleontica Jungle Ride, la floydiana title track con tanto di cori femminili.
Non un capolavoro ma in quei tempi un album così dal boscaiolo non ce l'aspettavamo più) voto 8
Raingods with Zippos - 1999 (più o meno come il precedente: con più riempitivi, ma con un ameravigliosa suite che da sola vale l'intero disco. Plague of ghost sembra riportare ai Marillion, anche se gli anni passano per tutti. Godibile) voto 7
Fellini Days - 2001 (discesa repentina: Fellini days è un bel disco, raffinato, intelligente, eppure manca qualcosa e si sente. La mancanza di Wilson rende il disco spento, senza mordente, ordinario.
I fans come me qualche buon pezzo lo trovano sempre, ma la pazienza comincia ad esaurirsi) voto 6
Fiel of crows 2004 (migliora in alcuni punti, ma in altri ha delle vertiginose cadute. Fish è così, i fans ormai non si aspettano più di tanto da lui, quanlche genialità e tanta tanta noia) voto 6,5
13th Star - 2007 (Finalmente, questa è la parola giusta. Il vecchio pescione è tornato e, complici turbolenze nella sua vita privata, torna a ruggire. Una rabbia così non la si sentiva dai tempi dell'esordio, pure troppa energia verrebbe da dire. Il disco è articolato e non da primo ascolto, ma sa dare soddisfazioni e non da tregua all'ascoltatore: dalle delicate Zoë 25 e Miles de Besos, fino alle gracchainti Manchmal, Cirle line e l'abisso di Dark star: un viaggio nell'oscurità e ritorno che lascia di stucco. Magari non paicerà a tutti, ma tanta sincerità e onesta non me le aspettavo più da Fish. Staconsigliato) voto 8,5
Spero di esserti stato utile, Fish è uno dei miei miti canori[:)][;)]
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