Vorrei commentare in questa rubrica, un chitarrista che per me ha dato moltissimo al suono degli Yes negli anni ottanta e primi anni novanta. E' stato molto criticato dai puristi del progressive, definendolo ibrido e non all'altezza di una band storica come gli YES.
Innanzi tutto Rabin è un musicista preparatissimo: vediamo quante colonne sonore ha scritto in 13 anni, sa suonare le tastiere ed oltretutto è un grande arrangiatore e compositore. Negli Yes ha dato quello che Phil Collins diede nel 1981 ai Genesis: portarli sull'Olimpo. E ci è riuscito molto bene regalando brani come Owner of a lonely heart,ma anche altri molto belli come Hold on,Changes, Rhythm of love, Shoot high aim love,Almost like love,The calling, I am waiting,Real love e Endless dreams. Anche Lift me up e Miracle of life sono strutturate bene. Si sente un chitarrismo che si rifà a Van Halen,na suonato,per me, con classe e stile. Sarei veramente contento se gli Yes si riproponessero nella line up con Rabin,Squire,Anderson,White e Kaye.