Alan Parson's Project

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Alan Parson's Project

Postby wondering clouds » 11 Dec 2008, 19:20

.....
tanto per parlare.
cominciate voi. Poi mi intrufolo.[;)]
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
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Postby Vally » 12 Dec 2008, 03:37

Anzitutto vi consiglio questo ottimo sito dove potrete trovare molte cose interessanti come le biografie dei musicisti, testi e traduzioni, poi io mi sento di consigliarvi caldamente il disco d'esordio "tales of mistery and imagination - Edgar Allan Poe" e " The turn of a friendly card" con la splendida title track divisa in più parti, per il resto cosa dire, beh anche io aspetto gli altri qualche spunto ve l'ho già dato comunque![:D][:-D][:D]
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Postby fr.arcuri » 12 Dec 2008, 03:44

ammonia avenue e eye in the sky. si trovano in versioni espanse a circa 10 euro e suonano splendidamente. insieme agli album citati sono dischi da avere perchè pieni di buon gusto e talento.
è un gruppo altamente consigliato
... And the nurse will tell you lies
Of a kingdom beyond the skies ...
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Postby marcoleodori » 12 Dec 2008, 03:50

Premesso che in ogni album pubblicato sotto questa sigla si possono trovare brani interessanti (ma anche negli album a nome Alan Parsons) io consiglio caldamente i primi 5 lavori della formazione.
Non solo il disco d'esordio e "The turn of a friendly card" (splendida la suite... sono pienamente d'accordo con Vally), ma anche "I Robot", "Pyramid" ed "Eve". Questi lavori sono veramente notevoli. Nel proseguimento di carriera inizia ad affiorare un po' di stanchezza e un certo desiderio di arrivare ad un pubblico più ampio con gli ovviii compromessi commerciali. Ma la proposta rimane a mio avviso sempre di buon livello e la musica continua ad essere raffinata oltre che registrata in modo superbo. Non dobbiamo dimenticare che Alan Parsons fu 'sound engineer' per i Beatles e, soprattutto, per i Pink Floyd di "The Dark Side of the Moon"...
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo...
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Postby Vally » 12 Dec 2008, 05:41

sì anche Pyramid è ottimo, Eve pure ha ottimi brani I Robot non ce l'ho....[:-j]
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Postby brandnewtune » 12 Dec 2008, 08:59

UN mezzo OT:
Qualcuno ha ascoltato l'ultimo di Alan Parsons (A valid path) con le atmosfere techno-dub elaborate dal figlio che gioca con l'elettronica? (gocce d'acqua campionate, un brano chill out, mammagamma e the raven modernizzato, ecc..)?
Non ci sono più Eric Woolfson e Andrew Powell, ma nel primo brano (Return to Tunguska) vibra (e stride un po' troppo) la chitarra di David Gilmour...
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Postby wondering clouds » 13 Dec 2008, 09:37

Freudiana è un buon concept album di Parson's Project.
Anch'io ho ascoltato volentieri e spesso i primi 4 5 albums poi casually ho preso "On the air" di questo decennio. Niente male.
Forse la formula dei dischi è un po' ripetitiva.
una volta mi sono fatto una raccolta con i suoi strumentali e ne è venuto fuori un bel cd d'ascolto. Dall'altra ho raccolto altri brani cantati di varie estrazione e mi piacque anch'esso.
Mia moglie,facendo l'avvocato del diavolo, disse ad un ascolto casuale: ma che poco originali. Sembrano a volte i Beatles a volte i Pink Floyd, un po' di orchestrazione e di elettronica. An vedi un po' che caso er tecnico del suono.
Cmq da ascoltare. Parsons fu specializzato i nconcept albums.
Ascolterò anch'io quest'ultima proposta dall'ultimo intervento.
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Postby brandnewtune » 14 Dec 2008, 18:37

In realtà Freudiana non è di Alan Parsons, ma è uno "spin off" di Eric Woolfson.
Forse fu uno dei motivi della separazione dei due.
Woolfson voleva (come fece) trarne un musical.
Ci provò anche con "Gambler" (tratto da "The turn of a friendly card").
Ma, per quanto ho potuto ascoltare, entrambi i musical non sembrano particolarmente riusciti (e infatti non sono affatto conosciuti).

A proposito, dopo l'abbandono Woolfson, Alan Parsons, prima di "A valid path" ha tirato fuori i pregevoli "Try anything once", "On air" e "The time machine" (+ un live) che meritano senz'altro un ascolto (molto simili alle atmosfere precedenti).
Ne esistono anche edizioni in DTS
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Postby graziano » 15 Dec 2008, 11:10

QUESTA è LA MIA CLASSIFICA:
1 TALES OF MISTERY AND IMMAGINATION
2 I ROBOT
3 THE TURN OF A FRENDLY CARD
4 PYRAMID
5 GAUDI
6 EYE IN THE SKY
7 FREUDIANA
8 TRY ANYTHING ONCE

IL RESTO A PARI MERITO IN CODA
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Postby Dalex_61 » 16 Dec 2008, 14:56

Bravo Graziano!

Adoro le classifiche e propongo la mia (limitatamente ai 10 album della sigla classica e specificando che li amo tutti):

1. The Turn of A Friendly Card
2. Pyramid
3. I Robot
4. Eye in the Sky
5. Ammonia Avenue
6. Gaudì
7. Stereotomy
8. Tales of Mystery And Imagination
9. Vulture Culture
10. Eve

Per i successivi (Woolfson e Parsons separati - solo album da studio) propongo:

1. Freudiana (Woolfson)
2. Try Anithing Once (Parsons)
3. On Air (Parsons)
4. A Valid Path (Parsons)
5. The Time Machine (Parsons)
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Postby Unquiet Slumber » 17 Dec 2008, 15:14

Salve a tutti!
Il mio preferito è senza dubbio THE TURN OF A FRIENDLY CARD, non mi stancherò mai di ascoltarlo! Anche il primo mi piace moltissimo, negli altri ci sono brani davvero memorabili (ma anche qualche punto debole); mi permetterei di citare fra i tanti:

SILENCE AND I e SIRIUS-EYE IN THE SKY da Eye in the sky
VOYAGER e THE EAGLE WILL RISE AGAIN da Pyramid
I ROBOT e SOME OTHER TIME da I Robot
STEREOTOMY e URBANIA da Stereotomy
No one told you when to run, you missed the starting gun
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Alan Parson's Project

Postby 11mo Conte di Mar » 20 Dec 2008, 22:01

The Alan Parsons Project, il genitivo sassone non c'è, è stato (sono stati? boh) il mio primissimo amore musicale prima di venire soppiantato di genesis, ma va?
E non era facile, vi assicuro, essere appassionato ad un progetto musicale che all'epoca non si capiva nemmeno se si trattava di gruppo, di solista o quale altro tipo di ensemble.
Anche perchè di notizie sul duo parsons/Woolfson la stampa ne è sempre stata mostruosamente parca.

Trovo, ma la frase non è mia, che Alan Parsons project sia stato un buon modo di diventare musicalmente adulti.
Sempre ammesso che lo si possa mai diventare.
Se per certi versi erano assolutamente chiare certe influenze - per i trascorsi di Parsons con beatles prima e Floyd dopo - e aggiungerei anche Procol harum, credo che bene o mele avessero inventato un genere a sè stante, inconfondibile.
Per la cura delle sonorità, le melodie accattivanti, la scelta azzeccata dei vocalists e non dimentichiamo l'uso elegante, potente ma mai esagerato dell'orchestra.
Pallino, questo, del Parsons produttore, i più attempati potrebbero ricordarsi il suo lavoro su Year of the cat di Al stewart oppure Music di John Miles (che poi ha cantato alcuni brani nel project)

Per stessa ammissione di Alan Parsons, il vero compositore del duo era l'altro: Eric woolfson, Parsons si occupava del suono e della produzione.
Questo in effeti lo si nota anche, ahimè, dopo la separazione tra i due del 1989/90. Gli album solisti di Parsons, perdono assolutamente vigore compositivo (anche se gli ultimi due o tre album a firma project sono lontani dall'ispirazione del decennio precedente).
Volendo nei primi 2 (Try anything once e On air) qualche bella intuizione c'è, probabilmente perchè Parsons si circonda della band storica che ha suonato nei project dal 1976 in poi, tra cui il fido Andrew Powell ossia colui che ha sempre curato gli arrangiamenti orchestrali e, non ultimo, la struttura degli album rimane la medesima.
Se fin qui Parsons "tiene botta" in qualche modo (si difende con l'esperienza si direbbe in gergo sportivo...)cominciando pure ad esibirsi dal vivo con la sua band,col successivo The time machine, di una pochezza sconcertante, si comincia a sentire la mancanza di un vero compositore.
L'ultimo album, A valid path, segna una cambiamento radicale per Parsons che taglia definitivamente i rapporti con la band storica e, chiuso nella sua casa californiana dove si è trasferito dall'inghilterra negli anni '90, cambia registro orizzontandosi verso un sound tra tecno, ambient ed elettronica servendosi dell'aiuto del figlio e di altri artisti pseudo sconosciuti (iconic phare?).
A parte il brano iniziale Return to tunguska dove furbescamente Parsons infila un assolo nemmanco troppo ispirato di David Gilmour ( ricevuto tar l'altro per posta...) e pochissimo altro il prodotto è abbastanza eterogeno e vacuo a dimostrare che Alan parsons è un fenomeno alla consolle, forse ancora un buon produttore ma non è assolutamente un compositore.

Insieme però Parsons e Woolfson furono una cannonata.
Per quel che riguarda una classifica, i Project dal 1976 al 1984 rimangono i migliori, The turn fo a friendly card - I robot - Tales of mysteri and.., rimangono i migliori.
Ma anche eye in the sky (quello che hanno tutti...) fu grandioso per l'epoca e il successiovo ammonia avenue non fu affatto male (la title track è uno dei vertici dell'intera discografia).

Freudiana è molto valido ma è una cosa a sè a firma di Woolfson e che ci indica che è in effetti lui l'anima compositiva, oltre che la voce delle canzoni più belle.

Nota curiosa: c'è una cosa che unisce la carriera degli Alan Parsons Project con i primissimi anni dei Genesis, ossia il non essere profeti in patria.
Ma se la Gran Bretagna a metà dei '70 si accorse dei nostri, i project anche negli anni di grande successo commerciale (1977/ 1984) continuò ad ignorarli.
Lo stesso Eye in the sky, stravenduto in America, nell'europa continentale in Australia fu ignorato in GB.

Li ascolto ancora, magari di rado, come la telefonata ad un vecchio amico.
Last edited by 11mo Conte di Mar on 20 Dec 2008, 22:03, edited 1 time in total.
Nella lotta tra te e il mondo stai dalla parte del mondo...Frank Zappa
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