I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Duke59 » 19 Jan 2006, 18:22

Essendo ammiratore tanto dei Genesis quanto dei Rush, mi ha fatto molto piacere scoprire questa citazione, che non conoscevo:

Alex Lifeson (1984 Guitar magazine): "Yes, Steve Hackett is so articulate and melodic, precise and flowing. I think our Caress of Steel period is when I was most influenced by him. There's even a solo on that album which is almost a steal from his style of playing. It's one of my favorites, called 'No One at the Bridge'."

In un'altra intervista invece ho letto che secondo Geddy Lee "Solsbury Hill" è una delle più belle canzoni mai scritte.

Duke59
Il tifo (calcistico, musicale, politico, religioso)
è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


(Io)
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1430
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Roundabout » 19 Jan 2006, 18:40

Beh, comunque in Xanadu si sente una marcatissima impronta Genesisiana... [^]
Roundabout
Foxtrotter
Foxtrotter
 
Posts: 327
Joined: 22 Oct 2005, 11:02
Location:

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Raistlin Majere » 20 Jan 2006, 02:44

Grandi i rush!
Firma conforme alla normativa europea =)


It's the last great adventure left to mankind...



FAQ, Basta la parola!
User avatar
Raistlin Majere
HONORARY MODERATOR
HONORARY MODERATOR
 
Posts: 4694
Joined: 21 Oct 2005, 16:04
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Salmacis » 20 Jan 2006, 08:06

genesis come il prezzemolo...[:D][:D][:D][:D][:D]
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
User avatar
Salmacis
GLOBAL MODERATOR
GLOBAL MODERATOR
 
Posts: 8637
Joined: 21 Oct 2005, 17:13
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Duke of Mar » 18 Mar 2006, 12:52

Molti anni fa comprai, su vinile, Signals. In particolare, mi innamorai di Subdivisions, un gran brano.
Quali album mi potete consigliare, dei Rush o di gruppi similari, che richiamino l'impostazione di quel pezzo?
Grazie a chi vorrà rispondere.[;)][:)]
Last edited by Duke of Mar on 18 Mar 2006, 13:22, edited 1 time in total.
"Ripples never come back"

"Tutti noi duri, in fondo, siamo sentimentali senza speranza" Raymond Chandler
User avatar
Duke of Mar
Lamb
Lamb
 
Posts: 9951
Joined: 31 Oct 2005, 15:20
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Duke59 » 19 Mar 2006, 09:47

quote:
Originally posted by Duke of Mar

Molti anni fa comprai, su vinile, Signals. In particolare, mi innamorai di Subdivisions, un gran brano.
Quali album mi potete consigliare, dei Rush o di gruppi similari, che richiamino l'impostazione di quel pezzo?
Grazie a chi vorrà rispondere.[;)][:)]



Ciao.
Se ti piace "Subdivisions" (veramente un gran brano .. molto "genesiano") credo che potresti trovare interessanti tutti gli album del cosiddetto periodo "tastieristico" dei RUSH.

In questa fase della loro carriera Geddy Lee si dedicò in modo abbastanza deciso all'uso delle tastiere - senza tralasciare il suo ruolo principale di bassista che risalta come sempre. Personalmente, trovo gli album di questo periodo straordinari.

SIGNALS (1982) - che già conosci

GRACE UNDER PRESSURE (1984) - tutti brani eccezionali (eccetto "Red lenses" che è un pasticcio senza senso). Su questo album la chitarra di Lifeson suona spesso nello stile dei Police, lanciando frequentemente accordi sospesi. Il lavoro al basso di Geddy Lee comunque fa davvero PAURA. Il "reggae" elettronico "The enemy within" è qualcosa di fantastico; sparato a tutto volume farebbe ballare anche le statue (pur avendo struttura e testo che vanno molto al di là di una semplice "canzone").

POWER WINDOWS (1985) - Album molto elettronico, con tastiere stile "anni ottanta", ma con arrangiamenti sempre geniali. Contiene la magnifica ed evocativa "Mystic Rhythms" e la storica "Manhattan project"(che racconta gli eventi storici relativi alla costruzione della bomba atomica). Meravigliosamente anni 80 (nel senso buono del termine) "Middletown dreams" ed "Emotion detector".

HOLD YOUR FIRE (1987) - secondo me il loro album più maturo, pieno zeppo di suoni tastieristici, con testi fantastici e profondi; le capacità compositive dei tre musicisti qui arrivano a livelli stratosferici.

Dato che la carriera dei Rush ha seguito sempre (almeno fino al 1998) la regola dei 4 album di studio seguiti da un LIVE, i loro 4 album del periodo "tastieristico" vennero seguiti dall'album live "A SHOW OF HANDS"

Se ti è piaciuto "Subdivisions" personalmente ti consiglierei HOLD YOUR FIRE.

Questa è La tracklist:

FORCE TEN - L'album si apre con dei cori (mellotron?) sui quali irrompe un martello pneumatico campionato(!). E' un brano dalla ritmica trascinante con un "ritornello" molto evocativo e stranamente più quieto della strofa. Bei cori di mellotron sullo sfondo, il basso martella in modo impietoso.

TIME STAND STILL - bellissima canzone, con un testo che - a chi è in viaggio verso i 50 anni come me - fa venire qualche lacrima ...
"Freeze this moment a little bit longer
Make each sensation a little bit stronger
Summer's going fast, nights growing colder
Children growing up -- old friends growing older
Experience slips away..."
Molto bello l'intermezzo strumentale.

OPEN SECRET - inizio stupendo di ritmiche elettroniche e sequencer, con una breve e bellissima frase di chitarra che apre il brano.
Ritmica incalzante fino a circa metà, quando il brano si fa più atmosferico e parte un bel solo di chitarra molto "sofferto".
Bellissimo il finale, con i sequencer a fare da tappeto e una bella frase di chitarra a sfumare.

SECOND NATURE - un brano riflessivo, basato quasi esclusivamente sulle tastiere, che sul ritornello si apre in modo molto lirico. Un episodio leggermente minore, ma non superfluo.
Sull'ultimo ritornello belli i power chords di chitarra abbinati a potenti tastiere, interessanti gli arrangiamenti delle varie percussioni.

PRIME MOVER - Fantastico! Un brano rockettaro con un riff di tre accordi tre che ti resta subito dentro. I testi sono una metafora stupenda sulla vita ("The point of the journey is not to arrive ... Anything can happen");arrangiamenti di tastiere molto evocativi.

LOCK AND KEY - un brano sugli istinti violenti che nascondiamo nell'inconscio. Anche qui le tastiere sono in forte evidenza; la voce di Geddy Lee apre in modo molto drammatico con la frase "I don't want to face the killer instinct -- Face it in you or me".
Bello il riff di basso e tastiere nel breve intermezzo strumentale.
La voce di Geddy Lee doppiata nel ritornello finale non è il massimo. Bella invece la conclusione strumentale, a sfumare, con un gran lavoro di batteria.

MISSION - un brano molto lirico ed intenso, arrangiato da dio, con un breve intermezzo strumentale pazzoide e vagamente "zappiano" (per via del breve ma veloce passaggio allo xilofono di Peart). Peccato che l'asssolo di chitarra finale venga subito sfumato, avrebbe dovuto continuare per un altro minuto, così da chiudere degnamente questa bella canzone (che parla della forza dell'energìa vitale che è in ognuno di noi).

TURN THE PAGE - il brano si apre con una bellissima ritmica di basso, (ma per tutto il brano - durante le "strofe" - il basso effettua delle figure ritmiche bellissime); il ritornello a me non sembra particolarmente azzeccato, ma nel complesso il brano è piacevole.

TAI SHAN - una vera perla di musica quasi "etnica", con flauti e strumenti folk. All'inizio il brano sembra eccessivamente scarno, ma poi man mano che i vari strumenti si aggiungono diventa di una bellezza assoluta. Il brano descrive l'esperienza quasi "mistica" provata da Neil Peart dopo aver scalato una montagna in Cina. Ai fan più rockettari dei Rush questo brano non piace molto, io invece lo trovo bellissimo. Ottimo lavoro di Lifeson agli strumenti a corda, con degli arrangiamenti molto suggestivi.

HIGH WATER - Inizio evocativo, che fa pensare a grandi distese d'acqua. Bella la ritmica. Il brano non è male, ma come closer dell'album avrei preferito TAI SHAN.

Naturalmente, come sempre, in ogni brano dell'album il lavoro alla batteria di Neil Peart è davvero grandioso.

Buon ascolto.

Duke59
Il tifo (calcistico, musicale, politico, religioso)
è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


(Io)
Duke59
Lamb
Lamb
 
Posts: 1430
Joined: 28 Oct 2005, 16:26
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Duke of Mar » 19 Mar 2006, 10:46

Grazie Duke59, sei stato gentilissimo[:)]
Inizio subito la ricerca[;)]...

A proposito... ti risulta che esistano DVD relativi a quel periodo?
Last edited by Duke of Mar on 19 Mar 2006, 11:00, edited 1 time in total.
"Ripples never come back"

"Tutti noi duri, in fondo, siamo sentimentali senza speranza" Raymond Chandler
User avatar
Duke of Mar
Lamb
Lamb
 
Posts: 9951
Joined: 31 Oct 2005, 15:20
Location: Italy

I Rush ammiratori di Hackett e Gabriel

Postby Salmacis62 » 25 May 2006, 12:01

La sapevate questa?

Image
"Due cose soltanto sono infinite: la stupidita' umana e l'universo. E della seconda non sono nemmeno sicuro"
(A. Einstein)
Salmacis62
Foxtrotter
Foxtrotter
 
Posts: 229
Joined: 23 May 2006, 11:34
Location: Italy


Return to Rock progressivo (e non...)

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 7 guests