Piccola guida all'ascolto degli Iron Maiden

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Piccola guida all'ascolto degli Iron Maiden

Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 09:24

Come promesso[:D] per farmi passare la depressione dall'avvento della febbre interista sul forum ho deciso di pensare alle cose belle, e su consiglio di Hog vi lascio una piccola guida all'ascolto dei mitici Iron.

Innanzitutto, se pensate che il metal sia solo rumore lasciate perdere.
Se pensate che i Maiden siano i soliti drogati disadattati, e per di più satanisti lasciate perdere.
Se pensate che Di'Anno sia meglio di Dickinson lasciate perdere.
Se pensate che i miei giudizi non siano di parte lasciate perdere.

Ok cominciamo

1980 - Iron Maiden
Album ancora molto grezzo, per niente metal, dove la canzone che da il nome al gruppo non è poi questo granchè. Molto forte è l'influsso di gruppi come i Deep purple e dell'hard rock in generale.
I pezzi migliori sono "Remember tomorrow" (scritta da Di'Anno e dedicata al padre), la bellissima "Phantom of the opera" (primo tentativo di avvicinamento molto vago al prog) che ha una parte molto molto simile ad un pezzo dei Fruupp (dal minuto 3:51 riprende paro paro una parte di "Wise as Widom" dei Fruupp, quella dal minuto 2:03 in poi per la precisione. Vi dovete fidare, i Fruupp su Youtube non si trovano.[:D]
Bella anche l'adrenalinica "Prowler".
Un album che non consiglio per cominciare, ancora lontano dal loro genere, ma i brani che ho nominato vanno ascoltati. Voto 7

1981 - Killers
Qui già siamo in territori noti, ma stranamente i vaghi accenni al prog svaniscono quasi del tutto. E' un album fresco, diretto, con pochi fronzoli. Secondo molti tra i migliori del gruppo, secondo me invece è ancora troppo ancorato a uno stile non consono del tutto alla Vergine di ferro. Bello l'intro "The Ides of March"
I cavalli da battaglia si chiamano "Wrathchild" (veloce e breve), "Murders in the Rue Morgue" (nella quale il nostro inseguito per omicidio vuole scappare in Italia dove sarà al sicuro. Questi negli anni '80 conoscevano già la giustizia italiana[:D]) e la title track che fa sfoggio di urla e un cantato molto convincente di Paul.
Voto 8

1982 - The number of the beast
Di'Anno viene fatto fuori. Perchè? Per problemi di dipendenza da droghe, ed ai salutisti Maiden non andava giù. In secondo luogo aveva un'aria troppo punk e questo ai Maiden non andava giù[:D]
Il primo album con Dickinson alla voce ed è già il botto (e te credo, Bruce "Air raid Siren" è un grande, non di statura però[:D]): uno degli album più famosi della Vergine di ferro e tre o quattro capolavori che rimarranno impressi nel metal.
"The Number of the Beast" (cavalcata pseudo-satanica che fece molto arrabbiare i benpensanti), "Run to the Hills" (dall'andamento di una marcia), "The Prisoner" (dedicata al famoso serial televisivo britannico, il compianto Patrick McGoohan fu ben felice di farla intitolare The prisoner), e soprattutto "Hallowed Be Thy Name" dove Dickinson mette in mostra tutte le sue doti vocali con un cantato suggestivo e teatrale. La musica non è da meno spaziando dal prog al metal più classico.
Da segnalare anche il secondo capitolo della saga della prostituta Charlot (inaugurata nell'album precedente col pezzo "Charlot the Harlot") 22 Acacia Avenue. Purtroppo c'è qualche riempitivo di troppo.
Voto 8,5

1983 - Piece of mind.
Un album che consolida lo status del gruppo, che ha poche novità e alcuni ottimi pezzi. Del primo periodo è forse quello che amo di meno.
Potente e bellica "Where Eagles Dare", dove il nuovo batterista Nicko McBrain ha modo di mettersi in mostra (il suo mito è Ringo Starr, a sentirlo però non si direbbe: i soliti Maiden, classici travestiti da metallari[:D]), teatrale "Revelations", il resto non è riuscitissimo a aprte due pezzi.
Flight of Icarus è un ottimo pezzo, mentre "The trooper" è il cavallo di battaglia dell'album, un pezzo trascinante e con un riff che farà scuola.
Da segnalare come "To tame a land" doveva chiamarsi in realtà Dune, ma Herbert si oppose.
Voto 7,5

1984 - Powerslave.
Secondo album con la formazione classica, è uno dei capolavori del metal e in questo ambito è il migliore del gruppo.
Potenza e velocità come mai più la sentiremo nei loro dischi, inventiva (che non sempre asseconderà i loro dischi) e ottimi testi.
La battagliera "Aces High" mette subito le cose in chiaro con un Dickinson dall'ugola portentosa, la politica "2 Minutes to Midnight", o la marcia di "The duellists", o ancora l'oscura "Powerslave", tutto funziona alla perfezione.
Da segnalare il secondo omaggio al serial il Prigioniero (Back in the Village) e il brano più lungo di sempre del gruppo, la bellissima "Rime of the Ancient Mariner": 14 minuti tra quiete e tempesta.
Voto 9,5

1986 - Somewhere in time
I Maiden avevano dato tutto in ambito metal, raggiungendo con Powerlave l'apice, bisognava cambiare registro. Somewhere in time non è un album molto amato dai fans, perchè è molto sperimentale e presenta per la prima volta l'utilizzo di sintetizzatori.
E' però secondo me un esperimento abbastanza riuscito: il metal si fonde con altri generi riesce a risultare più vario.
L'ottima "Wasted Years" (autocelebrativa e malinconica allo stesso tempo), "Stranger in a Strange Land", ma soprattutto l'epica "Alexander the Great" (con più di un vago accenno ai Genesis) rendono il disco più che sufficiente.
Voto 7

1988 - Seventh son of a seventh son
Secondo tentativo e obiettivo centrato. Finalmente i Maiden riescono a coniugare il loro stile metallico con l'amore per il prog e ne viene fuori uno degli album più influenti per il nascente prog-metal (Dream theater ed altri riprendono molto chiaramente la lezione di questo disco).
Un concept album su un uomo conteso dal bene e dal male, con un insieme di pezzi legati tra loro e con una padronanza tecnica incredibile dei componenti.
L'album si chiude proprio così come si apre (come certi album prog...).
Inutile citare i brani singoli, vanno pèro segnalate la title track (10 minuti da brivido), "The Evil That Men Do" e sopratutto quella che secondo me è la pietra di paragone del gruppo: la magnifica "Infinite dreams" (poesia, rumorismo, tecnica, teatralità, tutti in un solo brano).
Voto 10

Dopo il salto la seconda parte

...
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Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 09:25

1990 - No Prayer for the Dying
Era troppo bello per essere vero: dopo l'album migliore, quello peggiore. Molti fans erano rimasti disorientati dall'album precedente: troppo poco metal a loro dire, ed ecco un ritorno al metal che fa disperare anche i suddetti.
Nel frattempo il bravissimo Adrian Smith ha lasciato il posto al caricaturale Janick Gers (che aveva già lavorato con Fish nel suo primo album).
Poco da dire, un album molto caricaturale, con molti luoghi comuni e vaghi accenni nei pezzi di carattere sociale.
Si salva soltanto la dickinsoniana "Bring Your Daughter...to the Slaughter"
Voto 4

1992 - Fear of the Dark
L'album della rinascita: l'immediatezza torna ancora una volta, ma l'epicità ed i vaghi accenni al prog danno nuovo vigore al gruppo.
Un album che si prefigge lo scopo di non suonare troppo fuori modo in un periodo nel quale il vecchio metal era sbeffeggiato dal grunge.
Ottimi pezzi e qualche riempitivo di troppo.
Le migliori sono la velocissima "Be Quick or Be Dead", l'epica "Afraid To Shoot Strangers" (una delle migliori secondo me del gruppo), "Childhood's End", la romantica "Wasting love" e soprattutto la title track, amata anche dai detrattori dell'album.
Da segnalare anche il terzo capitolo della saga della prostituta Charlot: "From here to eternity".
Non tutto però funziona a dovere: alcuni pezzi noiosi, la voce di Dickinson ai minimi storici, un Gers troppo grezzo nel suono, e soprattutto l'abbandono del grande Bruce dopo l'uscita dell'album.
Voto 7

1995 - The X Factor
I Maiden senza Bruce non sono i Maiden, ed infatti la scelta di Blaze Bayley lascia basiti (mi ricordano un altro gruppo[:D]): il suo timbro di voce è troppo diverso, e la sua presenza scenica non è ai massimi livelli.
L'assenza di Smith si fa sentire ancora una volta, ma l'album non è affatto male (e con Dickinson forse sarebbe stato un mezzo capolavoro).
I pezzi sono tutti molto lunghi ed epici, "The sign of the cross" nei suoi undici minuti mette in bella mostra tutte le qualità del gruppo, con cambi di tempo, e ottime sezioni strumentali )la voce però non è un granchè, basta sentire la versione di Rock in Rio con Dickinson alla voce[:p]) bello il testo basato sul "Il Nome della rosa" di Eco ("Eleven saintly shrouded men silhouettes, stand against the sky, one in front with a cross held high" mi ricorda un altro pezzo[:D]).
Bella anche la veloce "Man on the Edge" e "Blood On The World's Hands".
I pezzi forse sono un po' ripetitivi, ma senza la voce monocromatica di Bayley sarebbero stati tutta un'altra cosa.
Voto 6,8

1998 - Virtual XI
Sempre peggio, ormai Bayley non lo regge più manco Harris.
Il disco è molto al di sotto rispetto al predecessore, con l'apoteosi in "The angel and the gambler" (come prendere un idea e spalmarla per 9 lunghi interminabili minuti tutti uguali), o anche la cantilenante "Don't Look to the Eyes of a Stranger" sembra scritta da un bambino.
"The Clansman" che ancora una volta sarà salvata e riproposta in futuro e la lenta "Como Estais Amigos" si salvano ampiamente
Voto 4,5

2000 - Brave New World
I Maiden in fase di stallo. Cosa fare? Semplice, si richiama Dickinson a salvare baracca e burattini, e già che ci siamo richiamiamo anche Adrian Smith (magari facessero tutti così).
Si però abbiamo già cacciato Bayley, che facciamo cacciamo pure Gers? No dai, è un amico, lo facciamo restare, facciamo un gruppo con tre chitarre [:0] tanto lui fa solo le mosse. Ah, allora va bene[:D].
Brave new world già dal titolo mette le cose in chiaro, il disco è bello e ca**uto come ai vecchi tempi, niente minestra riscaldata (almeno per me).
"The Wicker Man" è un capolavoro, col suo riff poderoso, "Ghost of Navigator" recupera certe atmosfere alla Powerslave, "Dream of Mirrors" è la solita cavalcata di dieci minuti piena di cambi di tempo ed atmosfera, "Out of the Silent Planet" è trascinante.
La migliore del lotto però è la malinconica "Blood brothers", dedicata al padre di Harris, davvero più prog che metal.
Voto 8

2003 - Dance of death
Il gruppo consolida il suo status "a tre chitarre" con un disco meno originale del precedente (ma la vergine di ferro non sa cos'è da almeno da 20 anni), che non sfigura, ma nemmeno affascina del tutto.
"Paschendale" il cavallo da battaglia, "No More Lies" il brano da stadio, "Dance of Death" è il brano epic-prog, e "Journeyman" è il primo pezzo interamente acustico. C'è tutto, però...
Voto 6,8

2006 - A Matter of Life and Death
I Maiden non cambiano di una virgola, ma sfornano un album che di questi tempi è raro nel metal (prendete i patetici Metallica attuali...).
Un album concettuale su temi bellici e "soprannaturali".
"Brighter Than a Thousand Suns", "For the Greater Good of God", The Pilgrim" e il singolo "The Reincarnation of Benjamin Breeg" (un singolo che dura sette minuti e mezzo però) le migliori.
The Legacy, nei suoi 10 minuti, è un dichiarato omaggio ai Genesis[:)]
Voto 7,9

Il futuro: Dickinson dopo aver pubblicato dei libri, si è dato al cinema (altrimenti la laurea in storia e letteratura antica a che serve?[:D]), e nel 2010 dovrebbe uscire il nuovo album, speriamo bene.

In conclusione ascoltatevi i seguenti album:

Primo periodo: killers
Maiden classici: The number of the beast, Powerslave
Maiden prog: Seventh son of a seventh son
Ultimi Maiden - Brave new world, A matter of life and death

Date anche un'ascoltata agli altri magari, o almeno ai brani che ho citato.[:)][:D]
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Postby Hogweed » 14 Aug 2009, 09:37

Grande Thomas!!!!
UN LAVORO COI FIOCCHI!!!!![:0][:0][:0]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


Non sarebbe male leggere le FAQ
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Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 09:46

[:D][;)]
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Postby highinfidelity » 14 Aug 2009, 09:52

Si ma che voti sono 6,8 e 7,9? [:D]

Comunque mi conforti: da ragazzo avevo comprato nel negozietto di dischi del sottopassaggio di Porta Nuova (che adesso non c'e' manco piu' perche' ci passa letteralmente dentro il metro'...) Powerslave al folle prezzo di lire 4000. I miei compagni di classe dicevano che era roba da sfigati perche' ormai gli Iron erano bolliti... Invece a me sembrava un disco figo. Vedo che il tempo e' galantuomo e che col passare degli anni si e' rientrati in prospettiva!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Postby Phoberomys » 14 Aug 2009, 09:52

Dickinson è più "tecnicamente dotato" (lui sì [;)]) però preferisco DiAnno.

Non mi piace tutto degli IM (alcuni brani si somigliano troppo nelle idee, nei riff e nell'andazzo), però mi garbano decisamente.

Pensare che ai tempi del liceo mi facevano paura e consideravo il compagnuccio Maideniano un pericoloso metallaro dai gusti truculenti.
E son finito ad ascoltare i Brujeria [:)]

Bella scheda e gran gruppo, alla fine (anche se preferisco i vecchi 'Tallica), capeggiato da un Genesisiano di provata fede. [^]
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 10:04

quote:
Originally posted by highinfidelity

Si ma che voti sono 6,8 e 7,9? [:D]

Comunque mi conforti: da ragazzo avevo comprato nel negozietto di dischi del sottopassaggio di Porta Nuova (che adesso non c'e' manco piu' perche' ci passa letteralmente dentro il metro'...) Powerslave al folle prezzo di lire 4000. I miei compagni di classe dicevano che era roba da sfigati perche' ormai gli Iron erano bolliti... Invece a me sembrava un disco figo. Vedo che il tempo e' galantuomo e che col passare degli anni si e' rientrati in prospettiva!



Beh, 6,8 e 7,9 significa che sono vicinissimi al sette e all'otto, ma per qualche strano motivo non ci arrivano[:D]
Facesti un grande acquisto: Powerslave è una pietra miliare del metal, e quel disco di quei maiden "bolliti" è uno dei più rappresentativi del genere.

Phobe: beh, sono gusti, a me i "primi" Metallica non dispiacciono affatto, anzi, e solo che sono una maideniano, non ci posso fare nulla (il fatto poi che Harris sia un genesisiano di ferro...: sul dvd celebrativo Early days ci sono delle pagine del suo diario nel quale recensiva i concerti che vedeva e quelli dei Genesis erano tutti preceduti da uno wow![:)]).

Quando ero più piccolo sentivo parlare male dei Maiden, anche a me sembravano chissà quale gruppo truculento, le loro copertine però mi hanno sempre affascinato, e mi dicevo "Un gruppo con quelle copertine deve per forza fare ottima musica"[:D]
Dopo aver ascoltato Fear of the dark ebbi una folgorazione.[:0]
Last edited by Thomas Eiselberg on 14 Aug 2009, 10:06, edited 1 time in total.
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Postby moonchild » 14 Aug 2009, 10:29

Per quanto riguarda gli Iron Maiden io credo di essere un caso abbastanza limite nel senso che prediligo di gran lunga Dickinson come cantante ma paradossalmente i miei album preferiti sono i primi due e vabbè[:)]
Devo dire che anche Piece Of Mind non mi dispiaceva, To Tame A Land lo considero personalmente uno dei loro migliori brani in assoluto e il disco in particolare mi sembra già contenere elementi che saranno alla base del prog metal (termine che onestamente non mi ha mai entusiasmato nel senso che una cosa o è prog o è metal, un ibrido dei due generi lo trovo un passo indietro e non in avanti ma questa è solo una mia opinione).
Su Seventh Son Of Seventh Son poco da dire, personalmente lo reputo il disco ideale con cui iniziare ad ascoltare gli Iron Maiden.
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Postby fr.arcuri » 14 Aug 2009, 10:31

ho conosciuto i maiden ai tempi di seventh son e di questo album non posso che parlarne bene e condividere al 100% quello che il thomas ha scritto.

ogni tentativo che ho fatto per alscoltare altro dei maiden è naufragato perchè non riuscivo a ritrovare le atmosfere di quel disco.

grazie alla disamina di sir tommasino ora so il perchè

[;)]

ora ho la curiosità di ascoltare the legacy.
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Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 10:34

quote:
Originally posted by fr.arcuri


ogni tentativo che ho fatto per alscoltare altro dei maiden è naufragato perchè non riuscivo a ritrovare le atmosfere di quel disco.

grazie alla disamina di sir tommasino ora so il perchè



Perchè?[:-I][:D]
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Postby harlequin » 14 Aug 2009, 10:55

Ma per carità; che paragone è? Paragonare De DonnE a Emily Dickinson.[:-|]
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Postby aorlansky60 » 14 Aug 2009, 11:36

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


Innanzitutto, se pensate che il metal sia solo rumore lasciate perdere.



lo ammetto, ho sempre pensato quello che citi (per alcuni ascolti tanto tempo fa) quindi ho sempre laciato perdere; non è decisamente il mio genere; ho provato a riavvicinarmi tramite Vai e Satriani che però mi piacciono di più (al di là della strabigliante tecnica che sono in grado di sfoggiare) quando fanno rock più tradizionale, ma quando escono dai canoni e cominciano a fare cose attinenti il "metal" e pigiare sul gas mi danno ai nervi...
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Postby Duke59 » 14 Aug 2009, 14:05

@Aor - Prova ad ascoltare il brano "Seventh son of a seventh son" ad alto volume (soprattutto la parte centrale con quei cori da brivido [:p] e le "grattate" di chitarra sotto) oppure "Alexander the great"[:p] oppure "Hallowed be thy name"[:p] e poi sappici dire.

Sui Maiden avrei parecchio da dire, ma purtroppo sono di fretta e ora non tempo. In breve: mi piacciono tantissimo.
Il tifo (calcistico, musicale, politico, religioso)
è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


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Postby Phoberomys » 14 Aug 2009, 14:26

A propos di Hallowed Be Thy Name (splendido brano che un mio amico amava suonare all'organo, in chiesa [:0]):

http://www.youtube.com/watch?v=J51LPlP-s9o

qualcuno mi sa dire perché al minuto 1:38 si trasforma in "Pensieri e Parole" di Mogol/Battisti ("Che ne sai tu di un campo di grano...")? [:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 14 Aug 2009, 16:26

quote:
Originally posted by aorlansky60

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


Innanzitutto, se pensate che il metal sia solo rumore lasciate perdere.



lo ammetto, ho sempre pensato quello che citi (per alcuni ascolti tanto tempo fa) quindi ho sempre laciato perdere; non è decisamente il mio genere; ho provato a riavvicinarmi tramite Vai e Satriani che però mi piacciono di più (al di là della strabigliante tecnica che sono in grado di sfoggiare) quando fanno rock più tradizionale, ma quando escono dai canoni e cominciano a fare cose attinenti il "metal" e pigiare sul gas mi danno ai nervi...



Ti posso capire, se non ti piace proprio il genere è difficiel che possano piacerti i Maiden.
Come hanno detto altri però, Seventh son è un disco che di solito piace anche a chi non mastica molto il metal, perchè ha un approccio molto vicino al progressive.

Se ti posso consigliare qualche bel brano non tanto metallicco ti dico questi:

-Strange World
-Prodigal son
-Seventh son...
-Blood Brothers
-Journeyman
-Hallowed Be Thy Name (questa è più metallica, ma molto varia)
-Alexander the Great
-Afraid To Shoot Strangers
-Childhood's End

Pur essendo metal, i Maiden hanno un approccio più colto al genere, e più legato al rock classico.

Al limite ascoltati i primi 2 album che sono più hard rock che metal.

Se anche questi ti sembrano troppo metallici, allora non fanno proprio per te.

Su quello che dice Phobe: "Pensieri e Parole"[:-D] in effetti una vaga somiglianza c'è.[:D]
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Postby Duke of Mar » 15 Aug 2009, 05:11

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

In conclusione ascoltatevi i seguenti album:
Primo periodo: killers
Maiden classici: The number of the beast, Powerslave
Maiden prog: Seventh son of a seventh son


Sono gli unici che ho [;)]

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

In conclusione ascoltatevi i seguenti album:
Ultimi Maiden - Brave new world, A matter of life and death


Mi è venuta voglia [;)]
"Ripples never come back"

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Postby Sanvean » 15 Aug 2009, 05:31

Aborro il metal, non è proprio il mio genere ma vorrò approfondire, magari con l'album che sembra esserlo meno, 'Seventh Son'.

Bel lavoro di Thomas, c'è passione, ed anche quella è stimolo, trasmette qualcosa che spinge gli altri verso nuovi orizzonti.

Per me il metal è quanto di più distante esista dai miei gusti, ma 'voglio' farlo, approfondirò con quest'album.

Chi mi conosce e saprà che sto valutando seriamente l'approfondimento di un gruppo simile...entrerà in allarme e penserà a un colpo di sole.

Non escludo di averlo preso, attenzione...

[;)]
"Good morning Rael
So sorry you had to wait.
It won't be long, yeh!
She's very rarely late"
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Postby Thomas Eiselberg » 15 Aug 2009, 07:36

quote:
Originally posted by Sanvean


Per me il metal è quanto di più distante esista dai miei gusti, ma 'voglio' farlo, approfondirò con quest'album.



Sarà dura, ma fai bene a provarci, non si sa mai.

Quando ascoltai per la prima volta Fear of the dark non apprezzavo affatto il metal, poi di lì in poi mi ci sono pian piano avvicinato (anche se amo il metal classico, quello un po' più spinto davvero non lo digerisco).

Sono contento comunque che questa piccola guida sia servita a qualcosa[:)]
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Postby Duke of Mar » 15 Aug 2009, 11:57

quote:
Originally posted by Sanvean

'Seventh Son'


Me lo sono risentito proprio questa mattina. Vai sul sicuro [:p][;)]
"Ripples never come back"

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Postby Sanvean » 15 Aug 2009, 12:19

Non va.

Provato e riprovato (tre ascolti tre in sequenza) dopo di che le mie orecchie si sono...chiuse.

Bella la voce e gran senso del ritmo, chitarre incisive e molto 'precise', sembra davvero l'elite del metal ma...non va.

Ho dovuto lenire in fretta il mio apparato uditivo pescando a caso nella cassetta del Pronto Soccorso, come avviene in casi simili.

Ho trovato presto un medicinale chiamato 'Abbey Road' e sono stato subito meglio...

Non è escluso che riproverò ma...la vedo dura davvero.

Sarà mica una questione generazionale, pensavo?

Che l'approccio a tal tipo di musica riesca più 'facile' alla gioventù?

Azzardo, non so bene se l'età dei fans del metal, se sia o meno sotto i trenta, io vado per i cinquanta...e oltre i Black Sabbath (quelli di Sabbath Bloody Sabbath, inoltre) ed i primi Uriah Heep proprio non oso spingermi...
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Piccola guida all'ascolto degli Iron Maiden

Postby Pantagruel » 15 Aug 2009, 14:05

Mi piacciono molto, almeno qualcosa di loro. Li trovo originali e talentuosi. Inoltre, spesso sento molte influenze Genesisiane. Uno dei pochi gruppi hard capaci di farmi provare qualcosa
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Postby Thomas Eiselberg » 15 Aug 2009, 16:46

quote:
Originally posted by Sanvean



Bella la voce e gran senso del ritmo, chitarre incisive e molto 'precise', sembra davvero l'elite del metal ma...non va.



Vabbè, dai, già è qualcosa, almeno ci hai provato[:)]

C'è da dire anche che se uno non apprezza particolarmente il metal può rimanerne affascinato, se uno invece il metal proprio non lo sopporta o lo odia...
E' come cercare di far ascoltare ad uno che ama il punk ed odia il prog Selling England: un capolavoro nel suo genere, ma se uno il prog proprio non lo sopporta non sopporta manco i capolavori.[:-I]

Quanto alla questione generazionale e al fatto che sia una musica "da giovani" può essere, ma secondo me non è del tutto vero.
All'epoca forse era così, oggi però gli Iron Maiden hanno un età avanzata (non sono poi molto più giovani dei nostri, anche se sembrano molto più in forma[:D]), con una carriera ormai più che trentennale.
Molti di quelli che hanno cominciato a seguirli dagli inizi (fine anni '70) lo fanno ancora, molti fans sono vecchi reduci degli anni '80, naturalmente una grossa fetta è composta anche da giovani.

Bisogna considerare comunque che i Maiden sono stati, se non i primi, tra i primi a proporre il metal, rappresentano in un certo senso l'avanguardia (se pensiamo che i Metallica all'inizio ne erano quasi dei cloni devoti) assieme ai Judas Priest (ecco un gruppo più legato all'hard rock e ancora più classico di loro, ma a mio avviso più "grezzo"), quindi i loro dischi appaiono "fuori moda" se così vogliamo dire, poco appetibili per il giovane d'oggi.
Seventh sono insomma ha più di 20 anni...

Come ho detto però è sempre una questione di gusti, come è naturale che sia.

Ci sono altri gruppi che hanno saputo coniugare al meglio durezza e melodia (mielosità a tratti), gli Scorpions ade sempio, che secondo me sono tra i gruppi più sottovalutati della storia.

E' probabile che faccia anche una miniguida su di loro prima o poi, chi lo sa[:D]
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Postby fr.arcuri » 16 Aug 2009, 05:25

quote]Originally posted by Thomas Eiselberg

[
Ti posso capire, se non ti piace proprio il genere è difficiel che possano piacerti i Maiden.
Come hanno detto altri però, Seventh son è un disco che di solito piace anche a chi non mastica molto il metal, perchè ha un approccio molto vicino al progressive.


[/quote]






a domanda di sei risposto da solo [:)]

intro di infinite dreams è clamoroso e la title track è un qualcosa di portentoso.

ma tutto molto lontano dall'andazzo medio dei dischi dei maiden, purtroppo per me.

non parlo di qualità ma di genere musicale
Last edited by fr.arcuri on 16 Aug 2009, 05:27, edited 1 time in total.
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Postby Thomas Eiselberg » 16 Aug 2009, 07:39

Beh, bisogna vedere anche quali altri dischi hai ascoltato.
Se hai ascoltato Powerslave o Piece of mind allora hanno ben poco da offrire sopra quel versante.

Album come Brave new world invece hanno molti rimandi a dischi come Seventh son: la bellissima e commovente Blood brothers ad esempio ha molto poco di metal (praticamente nulla), Dream of Mirrors è un pezzo prog metal molto vario e di sicuro non è propriamente metal, o The Thin Line Between Love & Hate con i suoi cambi d'atmosfera, o la orientaleggiante "The nomad" che ha una sezione centrale simile a quella di Seventh son (la title track) e di The rhyme of the ancient mariner.

Non sarà Seventh son, ma come atmosfere è quello che gli va più vicino[;)]
Se non lo hai mai ascltato dagli una possibilità.

Ascolta almeno solo Blood Brothers[:D]
Last edited by Thomas Eiselberg on 16 Aug 2009, 07:42, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 17 Aug 2009, 04:45

Manco a farlo apposta, ho visto su History Channel venerdi scorso la puntata de "Le 7 vite del Rock" dedicata proprio all HEAVY METAL... come per Sanvean devo ribadire che non è proprio il mio genere... non sapevo dell'aneddoto del chitarrista dei Black Sabbath e del suo infortunio che lo ha costretto a suonare per forza di cose la chitarra in un certo modo con le punta delle dita rappezzate (poveretto) creando così un suono della chitarra "diverso", in pratica ai Sabbath è attribuita (pare) la nascita del genere Metal...

comunque ripeto, non è proprio il mio genere tanto vale che non perda neppure tanto tempo in vani tentativi (ho ascoltato qualche tempo fa anche un paio di dischi dei Dream Theather e nemmeno questi mi piacciono); ho sempre avuto una specie di avversione personale verso coloro che in musica volevano fare del "gas a tutti i costi" uno dei loro marchi di fabbrica, è semplicemente questione di gusti... ricordo che non mi sono mai piaciuti nemmeno i Deep Purple, nemmeno ora... ho provato e riprovato però non c'è niente da fare proprio "non mi entrano"... ricordo in passato, negli anni 70, che chi amava il prog detestava il rock duro e viceversa, non ricordo di aver mai incontrato ed avere scambiato idee con un appassionato di entrambi i generi, quel confine era una specie di "spartiacque" non solo tra i due generi ma anche tra un modo di "sentire" ed ascoltare la musica...
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Postby Thomas Eiselberg » 17 Aug 2009, 07:51

quote:
Originally posted by aorlansky60


ho sempre avuto una specie di avversione personale verso coloro che in musica volevano fare del "gas a tutti i costi" uno dei loro marchi di fabbrica, è semplicemente questione di gusti... ricordo che non mi sono mai piaciuti nemmeno i Deep Purple, nemmeno ora... ho provato e riprovato però non c'è niente da fare proprio "non mi entrano"... ricordo in passato, negli anni 70, che chi amava il prog detestava il rock duro e viceversa, non ricordo di aver mai incontrato ed avere scambiato idee con un appassionato di entrambi i generi, quel confine era una specie di "spartiacque" non solo tra i due generi ma anche tra un modo di "sentire" ed ascoltare la musica...



Beh, è un genere, non è "voler fare del gas a tutti i costi": è un po' come dire che il prog è voler fare i presuntuosi e suonare complessi a tutti i costi, non è propriamente così e ci sono gruppi che lo dimostrano.

Diciamo che bisogna avere l'orecchio allenato, il metal però non è tutto uguale: Janick Gers dei Maiden al fatto che gli chiedevano perchè facessero metal, rispose: "Facciamo Metal? Non lo so se facciamo metal, non credo, sono uno vecchio stampo che non bada queste cose, per me la musica si divide in buona o cattiva".

Secondo me in ogni genere musicale c'è qualcosa di interessante.

Sulla questione prog contro rock duro, mi duole dirtelo ma oggi invece vanno proprio a braccetto.

La rivoluzione prog metal (della quale i Maiden come ho detto furono pionieri) avvenuta nella seconda metà degli anni '80 ha portato ad uno stano patto di alleanza tra i due generi che hanno condiviso valori comuni:

-La tecnica
-Testi spesso lontani dalla realtà
-Pezzi molto lunghi e con cambi d'atmosfera
...

Entrambi si sono alleati contro il punk (genere che in passato aveva avuto un flirt con il metal[:D]), e la cosiddetta "musica commerciale", e hanno trovato quindi modo di unirsi tra loro.
Certo, ci sono ancora i metallari duri e puri, così come i proggaroli che se la musica non è di un certo tipo "allora non vale la pena di essere ascoltata".

I due generi si sono talmente fusi che è difficile definire i gruppi prog o metal d'oggi, perchè molto spesso sono allo stesso tempo sia prog che metal.

Gli stessi siti internet specializzati hanno cambiato faccia: siti Metal che diventano prog, o siti prog che diventano metal.
Ecco allora che non è strano leggere recensioni sui Genesis su siti come
-TrueMetal http://truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1064
-Metallized http://www.metallized.it/recensione.php?id=2948
-Metalitalia http://www.metalitalia.com/cds/view.php ... cd_pk=1321

Mentre nei siti teoricamente prog

http://www.progarchives.com/album.asp?id=12930
http://www.dprp.net/reviews/200650.php#ironmaiden

Questi sono solo alcuni esempi.

Insomma quello "spartiacque" oggi di fatto non esiste quasi più.
[;)]

Questo è solo un discorso in generale naturalmente, poi ognuno in base ai suoi gusti ascolta quello che gli va, come è naturale che sia.

P.S. a me non fanno impazzire ne i Deep Purple ne i Dream Theater (che tralaltro sono diversissimi tra loro)[:D]
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Postby aorlansky60 » 17 Aug 2009, 09:22

Thomas,

credo che la tua analisi rapportata agli sviluppi dagli anni 80 e ad una via di incontro tra prog e rock duro sia giusta... infatti per quello che intendevo come "spartiacque" parlavo "al passato"... la separazione era molto più marcata negli anni 70, successivamente ho approfondito poco tali sviluppi perchè sono stato attirato da altro -fusion e jazz in particolare- quindi non posso parlarne con la profondità di conoscenze come traspare dai tuoi scritti... però per quel poco che mi è capitato di sentire anche il rock duro o certo "Metal" hanno effettivamente allargato i loro temi musicali -a livello di complessità di composizione- rispetto al decennio 70... resta comunque il fatto che personalmente (e non è certo da intendere come un lato negativo per il genere, ci mancherebbe) non credo riuscitò mai a digerire il Metal, almeno quello puro, troppo "duro" ed ossessivo per le mie orecchie... figurarsi, io trovavo "duri" ed ostici anche i Deep Purple che per i decibels prodotti, se messi a confronto con certe "Metal band oriented" anni 80/90 potevano essere come un quartetto d'archi ed ho detto tutto [:D] [;)]
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Postby moonchild » 17 Aug 2009, 10:45

Che il termine (preferisco parlare di termine più che di genere) prog metal sia oggi convenzionalmente utilizzato per definire tutto l'universo mainstream che coglie a piene mani da entrambi i generi mi pare indiscutibilmente un fatto.

Che il prog e il metal si siano addirittura fusi tra loro mi sembra onestamente una teoria non corrispondente al vero.
Insomma non è perchè sugli scaffali dei negozi (quei pochi che ancora conservano scaffali dedicati alla musica) troviamo gli Iq accanto agli Anathema possiamo ragionevolmente parlare di prog e metal come di un sol genere.

Se prendiamo ad esempio i Dream Theater (band alla quale si deve forse il conio del termine prog metal) e li ascoltiamo parallelamente a realtà progressive più o meno recenti, cito a caso Karda Estra, Martigan, Knight Area e non parliamo poi di Phideaux o Martin Orford siamo su lunghezze d'onda decisamente differenti e, mi ripeto, ho citato a caso le prime cose che mi sono venute in mente perchè magari le ho ascoltate più di recente.

Da relativamente vecchio appassionato prog mi piace pensare che questo genere possa continuare a rifulgere di luce propria ancora a lungo senza doversi aiutare con quella del metal che peraltro non sempre gli si addice.
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Postby Thomas Eiselberg » 17 Aug 2009, 16:27

quote:
Originally posted by moonchild


Che il prog e il metal si siano addirittura fusi tra loro mi sembra onestamente una teoria non corrispondente al vero.



Non ho detto questo, anzi, volevo soltanto rispondere ad Aor che ha detto di vedere i due generi come rette parallele, come due mondi diversi e come diversi modi di fare musica. Il confine oggi è meno identificabile.
Non ho fatto nessuna teoria secondo la quale i due generi si sarebbero fusi, perchè dovrebbero esserlo?

E' ovvio che ci sono tanti gruppi prog che continuano a fare prog e tanti gruppi metal che continuano a fare metal: i Pendragon, gli Iq sempre prog restano (bisogna dire però che negli ultimi anni si sono leggermente metallizati pure loro) e gli Iron Maiden al di là di tutto sempre metal restano.
Ci sono poi gruppi ancora più fedeli al verbo e che non sono scesi a compromessi, ci mancherebbe.

Gli stessi siti metal che ho citato non è che si siano dimenticati del metal e dei suoi esponenti, e solo che a quello affiancano anche tendenze progressive.

Se devo dire la verità a me il progressive-metal così come lo si intende oggi nemmeno mi sconfinfera: amo il metal con influenze prog (alla Maiden) e il prog con influenze metal (l'ultimo dei Pendragon ad esempio lo è), i miscugli non mi fanno impazzire.

Resta un dato di fatto però che oggi (esclusi i fedelissimi) siano due generi molto più vicini che in passato, e che spesso vanno a braccetto.
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Postby Sofia » 17 Aug 2009, 17:03

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Innanzitutto, se pensate che il metal sia solo rumore lasciate perdere.


Concordo a pieno [:)][:D]
Ondalibera:
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MANUEL APICE voce e tastiera
SOFIA BIANCHI voce e basso
PIETRO BONACCIO batteria
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Postby Thomas Eiselberg » 17 Aug 2009, 17:43

Luogo comune, non supportato dai fatti[:D]

Stessa cosa è dire

-Il prog è solo tecnica
-il jazz è solo rumore (più contenuto però[:D])
-La classica è solo noia
-il pop è solo vendita

[:D][;)]
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Postby moonchild » 17 Aug 2009, 19:46

Non ho detto questo, anzi, volevo soltanto rispondere ad Aor che ha detto di vedere i due generi come rette parallele, come due mondi diversi e come diversi modi di fare musica. Il confine oggi è meno identificabile.
Non ho fatto nessuna teoria secondo la quale i due generi si sarebbero fusi, perchè dovrebbero esserlo?


In realtà mi riferivo ad una teoria (potremmo anche chiamarla scuola di pensiero) che negli anni si è sempre maggiormente diffusa e che tende ad identificare con il prog quello che prog non è semplicemente perchè magari contiene alcuni dei dettami tipici di questo genere (lunghezza dei brani oltre i limiti "radiofonici", utilizzo copioso delle tastiere, grande tecnica dei musicisti).
Non a caso tu giustamente hai citato alcuni siti di metal che sempre più spesso recensiscono dischi prog (e fin qui non ci sarebbe niente di male) e che più spesso ancora estendono i confini del prog in maniera alquanto (a parer mio sia chiaro)arbitraria.

In sostanza io credo che la forchetta tra i due generi si sia negli anni, come tu sostieni, accorciata ma più nelle menti di quelli che operano nella musica che non negli appassionati....almeno io parlo per la mia piccola esperienza di frequentatore (ormai sempre più sporadico ahimè) di concerti....visti Marillion, Fish, Arena, Pendragon, Anekdoten e in tutta sincerità non mi pare di aver notato tra il pubblico (invero sempre più scarso) orde arrembanti di ex metallari ed ex progaroli lanciati al grido di "lunga vita al prog metal"[:)] ma solo amanti di un rock progressivo sempre più di nicchia sicuramente ma ancora capace di esprimere colpi di coda in grado di affascinare....questo secondo me è ovvio perchè poi tutto è opinabile.
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Postby Thomas Eiselberg » 18 Aug 2009, 08:02

quote:
Originally posted by moonchild


In sostanza io credo che la forchetta tra i due generi si sia negli anni, come tu sostieni, accorciata ma più nelle menti di quelli che operano nella musica che non negli appassionati....almeno io parlo per la mia piccola esperienza di frequentatore (ormai sempre più sporadico ahimè) di concerti....visti Marillion, Fish, Arena, Pendragon, Anekdoten e in tutta sincerità non mi pare di aver notato tra il pubblico (invero sempre più scarso) orde arrembanti di ex metallari ed ex progaroli lanciati al grido di "lunga vita al prog metal"[:)] ma solo amanti di un rock progressivo sempre più di nicchia sicuramente ma ancora capace di esprimere colpi di coda in grado di affascinare....questo secondo me è ovvio perchè poi tutto è opinabile.



La forchetta si è accorciata a livello musicale, non tanto a livello di fans: molti gruppi metal di oggi non hanno timore nel guarnire i loro dischi di citazioni prog, di suoni che nel metal poco c'azzeccavano fino a qualche tempo fa, di citare artisti prog tra i loro preferiti.
Gli stessi gruppi prog adesso subiscono il fascino del metal, prendiamo ad esempio gli ultimi Porcupine tree (non dico che abbiano fatto bene, però lo hanno fatto), o l'ultimo dei Pendragon (che qualche tempo fa sarebbe stato impensabile per un gruppo così conservatore come loro).
L'ultimo di Fish contiene anch'esso forti accenni al metal.

A livello musicale insomma il divario si è accorciato, e gli stessi gruppi della vecchia guardia in parte hanno seguito quest'onda negli ultimi anni.

Tra i fan è molto difficile che il divario si sia accorciato del tutto: il prog ed il metal hanno dei fan molto devoti (diciamo così) e ascoltano i loro generi preferiti spesso con molti pregiudizi nei confronti degli altri, sopratutto i fan di vecchia data.

I giovani d'oggi però riescono con più facilità ad ascoltare al contempo metal e prog assieme, anche grazie all'opera di questi artisti che hanno svecchiato un po' il loro genere musicale.

Il divario non si accorcia di colpo, è un qualcosa che si percepisce, molti fan duri e puri come un tempo oggi non esistono più: non è detto che sia un bene, ma una grossa fetta di quelli che oggi vanno al concerto di Fish (non lo sbandierano ai quattro venti magari) vanno pure a quello degli Iron Maiden (tantopiù che a dispetto di quanto i fan duri e puri pensino, Fish e i Maiden hanno avuto negli anni molti punti di contatto).

Va bene insomma preservare una nicchia di appassionati fedeli del genere musicale, ma non va bene chiudersi a riccio nei confronti degli altri generi, va bene non mescolare cose che difficilmente si possono mescolare (il Nu-metal che per me è una schifezza di genere, o certo prog-metal che fa rabbrividire perchè non è ne prog ne metal, ma si potrebbe definire pop senza sbagliare), ma non va bene fare di tutta l'erba un fascio: c'è prog metal e prog metal.

C'è il prog metal alla Seventh son (che si può definire prog o metal, sempre un capolavoro resta), e c'è il prog metal alla Train of Thought (che si può classificare prog o metal sempre un oggetto non meglio identificato resta), e poi c'è il prog metal fatto da quelli che non sanno ne cos'è il prog, ne cos'è il metal (questi sono i peggiori).

Insomma da fan del prog, e da appassionato di un certo metal (quello classico) noto molte assonanze tra i due generi (che prima mal si sopportavano, è vero), e trovo che quindi le contaminazioni (se fatte bene) ci possano stare, e che molti fan del prog e del metal la pensano allo stesso modo.

Questo non significa che il metal e il prog così come li conosciamo siano morti naturalmente, come ho già detto[;)]

A me poi piacciono alla follia i Marillion, che (specialmente gli ultimissimi) hanno meno punti in comune col metal dei Genesis a tre[:D]
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Postby windshield74 » 18 Aug 2009, 08:07

Toh, qui si parla dei mitici Maiden...allora qualcosa la voglio dire anch'io come fan da soli 18 anni (potevano essere di più se solo mi fossi svegliato prima...)

Allora, premettendo che l'analisi svolta da Thomas mi sembra molto esauriente e dettagliata, cerco di aggiungere qualcosa qua e la....
Chi mi ha iniziato ai Maiden li seguiva dal lontano 1986 e pose alcuni paletti fissi:

-) Bruce non valeva una tacca di Paul Di'Anno
-) Killers era il loro disco più bello
-) Somewhere in time e Seventh son... facevano schifo perchè c'erano le tastiere e quindi erano commerciali
-) Tra i dischi di Bruce l'unico decente era Piece of mind.

Con queste basi si partiva non molto bene, ma per fortuna con il passare degli anni ho sviluppato un'idea personale del gruppo anche se qualche influenza rimane sempre....ma procediamo album per album, a cui darò solo il voto senza specificare molto perchè in larga parte condivido le opinioni di Thomas:

-) Iron Maiden
Bello, grezzo e ruvido! Voto 8 che poteva diventare 9 se ci avessero messo anche Sanctuary....
Aneddoto: ancor prima che uscisse l'album fecero un'apparizione a Topo of the pops imponendo come condizione di suonare dal vivo...gli unici che l'avevano fatto fino ad allora erano stato gli Who....
-) Killers
Uno dei più belli, già solo per Wratchild e Purgatory, voto 8
-) The number of the beast
Arriva Bruce bruce, album quasi perfetto, da 9,5.
sarebbe stato 10 se al posto di Gangland, voluta fortissimamente da Clive Burr, ci fosse stata Total eclipse.
-) Piece fo mind
Monolitico, elaborato ma a tratti noioso....bella Where eagles dare, Die with your boots on e, naturalmente, The trooper
Voto 8,5
-) Powerslave
Si comincia un po a sentire la stanchezza...qua e la spuntano i riempitivi come Bak in the village (scusa Thomas ma non mi piace...), ma la qualità è ancora altissima
Voto 8
-) Live after death
Cronaca di un anno passato in tournee (300 concerti in meno di un anno, roba da pazzi....), bello ma forse un po ritoccato...
Voto 8,5
-) Somewhere in time
Si sterza verso i sintetizzatori, Bruce è praticamente assente dal songwriting ma per fortuna ci pensa Adrian Smtih con due bei singoli...voto 8
PS1: La copertinma è il capolavoro di Derek Riggs
PS2: Qualcuno fece notare a Steve Harris che l'intro di Alexander the great fosse simile a quella di Watcher of the skies...lui lo prese come un complimento!
-) Seventh son of a seventh son
E alla fine arrivò il concept album...bello, forse il più genesiano dei loro dischi con un Bruce finalemente rientrato nei ranghi di compositore. Il tour che segue probabilmente è il loro più bello...voto 9
-) No prayer for the dying
E dopo tanta qualità eco che arriva la patacca...fiacco da fare paura, pieno di riempitivi, si comincia a sentire la mancanza di Adrian.....voto 4
-) Fear of the dark
Non male, anche se era impossibile fare peggio del precedente, qualche bella canzone come ai vecchi tempi ma si comincia a capire, dalle interviste, che Bruce è stanco....voto 7,5
-) A real live/dead one
Due dischi live usciti separatamente (proprio come The way we walk)....produzione orrenda, voce di Bruce sotto i tacchi, ma lo ricordo volentieri perchè Heaven can wait venne registrata a Modena...e io c'ero!!!!!!
Voto 7
-) Live at Donington
Il concerto integrale del 1992....vedi sopra
-) X Factor
Un cantante che non c'entra niente con i Maiden viene reclutato dal boss Harris a sostituire Bruce...l'album non è male, The sign of the cross è proprio bella, ma non ci siamo
Voto 6-
-) Virtual eleven
Lasciamo perdere, a parte The clansman il resto è da dimenticare....voto 4
-) Brave new world
Torna Bruce e tutti sono contenti....fa pace con Harry Harris in nome di tanti bei soldini che da li in poi entreranno nelle casse del gruppo

E qui mi fermo.....dopo questo disco per me i Maiden smettono di essere un gruppo per diventare una macchina mangiasoldi con sempre più tournee e sempre meno dischi...una bella conclusione quella di Brave new world e comunque anche se non li seguo più rimangono un esempio da seguire per coerenza, serietà e impegno....

In questi giorni vedrò di recuperare delle vecchie copie di Metal shock dove c'erano un sacco di aneddoti e poi li ricopio....
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
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Postby highinfidelity » 18 Aug 2009, 09:30

quote:
Originally posted by windshield74

Chi mi ha iniziato ai Maiden li seguiva dal lontano 1986 e pose alcuni paletti fissi:

-) Bruce non valeva una tacca di Paul Di'Anno
-) Killers era il loro disco più bello
-) Somewhere in time e Seventh son... facevano schifo perchè c'erano le tastiere e quindi erano commerciali
-) Tra i dischi di Bruce l'unico decente era Piece of mind.

Sei sicuro che non fossimo compagni di classe? [:D]

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

molti fan duri e puri come un tempo oggi non esistono più: non è detto che sia un bene
Difatti secondo me e' un male. Forse il peggiore. Ci sara' senz'altro molta gente anche qui che festeggera' (i soliti della serie "non dividiamo i generi in categorie, tutta la musica e' musica da un canto gregoriano ad una suoneria per cellulari" [xx(]) tuttavia secondo me questo e' il peggior sintomo del fatto che il rock abbia totalmente perso la sua identita' e ognuno si aggrappa dove puo'; nella migliore delle ipotesi perche' non c'e' nient'altro da fare (e vabbe'), nella peggiore per ignoranza sua (va comunque detto che quelli che di musica non capivano una pippa ci sono sempre stati).

Se ripenso ai "bei tempi andati", quando di dischi da comprare ce n'era talmente tanti che uno non sapeva da quale partire, vedo che era chiarissima la linea di demarcazione tra generi. Non so, una ripensa ai Talk Talk, con quei bei dischi tutti tirati, con la new wave portata come una bandiera e indossata come una divisa dal primo all'ultimo solco... Mai una chitarra fuori posto, mai una voce piu' sguaiata del previsto...

Ne ragionavo proprio recentemente con mio cugino. Probabilmente il rock, come tutte le cose, ha avuto la sua parabola: una crescita ('50-'60), un picco ('70-'80), e ora non resta che la fase calante con rimasugli vari. Probabilmente il rock come lo intendiamo noi (4-5 ragazzi che provano in garage e poi incidono un disco) e' bell'e finito. La creativita' umana si e' probabilmente spostata verso altri settori, anche se per ora e' difficile stabilire quali.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Postby Thomas Eiselberg » 18 Aug 2009, 10:00

quote:
Originally posted by windshield74


Allora, premettendo che l'analisi svolta da Thomas mi sembra molto esauriente e dettagliata, cerco di aggiungere qualcosa qua e la....
Chi mi ha iniziato ai Maiden li seguiva dal lontano 1986 e pose alcuni paletti fissi:

-) Bruce non valeva una tacca di Paul Di'Anno
-) Killers era il loro disco più bello
-) Somewhere in time e Seventh son... facevano schifo perchè c'erano le tastiere e quindi erano commerciali
-) Tra i dischi di Bruce l'unico decente era Piece of mind.



[xx(]

Pessimi insegnamenti[:D] In pratica l'esatto contrario di quello che penso io.

1)Bruce non vale una tacca di Paul? Ma dai.
Un folletto canterino, che scorrazza per tutto il palco, con una voce che spacca i bicchieri, laureato in storia e letteratura antica, regista, pilota di volo, schermidore, non vale mezza tacca di un drogato punk che dopo il secondo disco già aveva la voce a pezzi[:-D]
A me no dispiace Di'Anno, ma c'è un limite a tutto.[:D]

2)Killers era il loro disco più bello? Valutazione soggettiva, ma è un dato di fatto che Killers c'azzecca poco con quello che hanno fatto dopo e col il genere nel quale sono diventati famosi: è un po' come dire che From Genesis è il miglior album dei Genesis, una valutazione che ci può stare ma che si presta a molte critiche.

3)Seventh sono faceva schifo perchè aveva le tastiere? E a queste persone che mi riferisco quando dico "fan duri e puri" che però non hanno neanche le orecchie troppo aperte per guardarsi intorno.

4)L'unico decente con Bruce è Piece of mind? Guardacaso quello che meno è ricordato dai fans e dalla critica del periodo d'oro, rispetto ai più amati The number... e Powerslave.

Meno male che poi ti sei fatto una tua opinione (molto più esatta a dire la verità)[:D]
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Postby windshield74 » 18 Aug 2009, 11:32

1) Si, anch'io ho sempre preferito Air raid siren a Paul Di'Anno, non ci sono paragoni da ogni punto di vista...i fan della prim'ora però penso che abbiano associato Bruce al successo planetario che effettivamente ebbero a partire da "The number of the beast"...e ciò significa commercializzazione, platee sempre più numerose e un gruppo che diventa di massa e non più di nicchia...cosa che non viene compresa assolutamente dal metallaro puro (mi spiace dirlo ma è così...).
E poi con Bruce cambiò anche l'approccio musicale del gruppo, meno punk e più elaborato da tutti i punti di vista ed anche questo magari è stato associato ad una commercializzazione...

2) Killers come FGTR? Mmmmmm, forse come genere dato che dopo hanno svoltato, ma comunque ascoltandolo già si prelude a questo cambiamento...è molto meno immediato del precedente e il miglioramnto da parte dei musicisti si sente eccome, già dall'ingresso di Adrian Smith al posto di un Dennis Stratton che non era certo un fenomeno...

3) Secondo me sai perchè i fan si sono imbestialiti per la presenza di tastiere? Sia perchè all'epoca l'Heavy Metal NON comprendeva la presenza di tale strumento per i motivi già esposti al punto 1...una assurdità se si pensa che i 3 gruppi fondamentali per la nascita del genere (Led Zep, Deep Purple e Black Sabbath) usavano le tastiere, ma di fatto c'era questo pregiudizio assurdo...
E poi se guardi la copertina interna di Piece of mind c'è una scritta emblematica :"No synthesisers or ulterior motives" che all'epoca stava a simboleggiare il rifiuto del gruppo verso le tastiere...

4) Piece of mind è un bell'album, forse un po monolitico e alla lunga stucchevole, ma ci sono dentro capolavori di primordine come Where eagles dare, Revelations, flight of icarus, the trooper...sei sicuro che sia meno riuscito del precedente e del successivo? Del primo sicuramente, ma per me non ha tanto da invidiare al successivo Powerslave....questione di gusti....

E passiamo ad alcune curiosità:

-) Nell'album Piece of mind l'ultima canzone To tame a land in origine si chiamava Dune (in alcune copie del disco c'è in effetti questo titolo) il cui testo si ispirava all'omonimo libro di Frank Herbert...Steve Harris chiese il permesso di usare alcuni versi del libro nella canzone ma lo scrittore pose un rifiuto assoluto dato che detestava il genere. Successivamente il gruppo si vendicò lasciando sulla copertina di Somewhere in time la scritta Herbert ails che, tradotta suona più o meno come Herbert devi soffrire...
-) Nel 1983 il gruppo incise una cover di Cross eyed Mary registrandola però di un'ottava più alta e costringendo il povero Bruce a sgolarsi...ascoltare per credere!!!
-) Il singolo Wasted years aveva due b-sides molto interessanti...la prima è Reach out cantata da Adrian Smith con i cori di Dickinson ed è una vera chicca...la seconda è The sheriff of Huddersfield e prende in giro il loro manager Rod Smalwood per lo stile di vita e la sua decisione di trasferirsi a Los Angeles.
-) Prima di entrare nei Maiden Bruce Dickinson cantava nei Samson e si faceva chiamare Bruce bruce come un personaggio dei Monty Phyton.
-) La copertina di Somewher in time è un capolavoro di citazioni e di rimandi alla carriera del gruppo, ne dico alcuni:l'orologio sullo sfondo segna le 23:58 ovvero "Two minutes to midnight", sono segnalati il ristorante di pesce "Ancient mariner" ed il pub "Ruskin arms" dove il gruppo suonava agli inizi e che ora è diventato il loro museo, gli ultimi risultati del campionato di calcio danno West Ham - Arsenal 7-3 (il primo è il club per cui tifa Harris e tra le due squadre c'è una rivalità pazzesca...) e sullo sfondo c'è l'insegna Long beach arena dove il gruppo ha regsitrato Live after death....
-) Eddie, la mascotte del gruppo, nacque come personaggio dotato solo della testa ed in effetti il nome completo è Eddie the head (infatti sulla sua lapide in Live after death il nome riportato è Eddie T.H.)e solo dopo è stato dotato di un corpo (tra l'altro una copertina che fece molto scalpore fu quella di Sanctuary dove Eddie uccideva la Tatcher)
-) A chi gli domandò perchè mettesero sempre Eddie in copertina, Nicko McBrain rispose :"Ma perchè è più bello di tutti noi messi assieme!"
-) Nel 1984 cominciarono il World Slavery tour dalla Polonia, quando ancora c'era la cortina di ferro...
-) Un aneddoto molto significativo sull'umiltà e sulla serietà del gruppo lo ha raccontato Steve Harris; una volta, nel bel mezzo di un tour inglese, con l'album al n° 1, il bus si fermò in piena campagna...tutti i membri del gruppo si tirarono su le maniche e spinsero il bus fino all'arrivo del soccorso stradale...altro che rockstar....
-) Bruce, come già riportato da Thomas, ha pubblicato anche alcuni libri, tra cui i due capitoli di "Lord Iffy Boatrace" che ebbero grande successo in Inghilterra...

To be continued....
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Postby massimo61 » 18 Aug 2009, 12:29

un piccolo ricordo. Milano, Vigorelli, 1980 credo Giugno: concerto dei Kiss, in auge commerciale dopo Dinasty. Iron maiden come supporters, sconosciuti ai più, jeans e maglietta e strumenti, nessun pupazzo nessuna scenografia nessun effetto speciale: risposta del pubblico entusiastica alla loro musica nuda e cruda; a seguire i Kiss deludenti sia come tecnica che come scenografia: per motivo di economia fu montato solo in parte il loro fantasmagorico palco, con risultato un "vorrei ma non posso stupirvi". Conservo ancora il biglietto rosso sangue vellutato, prezzo lire cinquemila (sic.).
QUALCUNO C'ERA?
Last edited by massimo61 on 18 Aug 2009, 12:30, edited 1 time in total.
Pazza Inter Amala!
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Postby Thomas Eiselberg » 18 Aug 2009, 13:34

quote:
Originally posted by windshield74


2) Killers come FGTR? Mmmmmm, forse come genere dato che dopo hanno svoltato, ma comunque ascoltandolo già si prelude a questo cambiamento...è molto meno immediato del precedente e il miglioramnto da parte dei musicisti si sente eccome, già dall'ingresso di Adrian Smith al posto di un Dennis Stratton che non era certo un fenomeno...

4) Piece of mind è un bell'album, forse un po monolitico e alla lunga stucchevole, ma ci sono dentro capolavori di primordine come Where eagles dare, Revelations, flight of icarus, the trooper...sei sicuro che sia meno riuscito del precedente e del successivo? Del primo sicuramente, ma per me non ha tanto da invidiare al successivo Powerslave....questione di gusti....



2)Ovviamente il paragone tra Killers e Fgtr è azzardato, lo so, Killers lo ritengo un album riuscito per quanto ancora grezzo (lo si può leggere nella recensione: 8 è un buonissimo voto) e sicuramente molto più rifinito del precedente. Fgtr invece è un album ancora immaturo.
Il paragone era solo per simboleggiare come Killers per quanto sia un bell'album esprime poco lo stile del gruppo.

4)Si, sono sicuro: per me Number ha dalla sua una freschezza maggiore e dei singoli più riusciti, nonchè un vero e proprio capolavoro assoluto (Hallowed...), con Powerslave il paragone invece nemmeno sussiste, in quanto lo ritengo quanto di meglio gli Iron Maiden abbiano dato nell'ambito del metal puro.
Se quella è stanchezza...
In Powerslave suonano più veloci, più cattivi, più incisivi che in tutti gli album della prima fase: Aces High è clamorosa, così come Two minutes to midnight o la title track.
Forse un paio di pezzi non sono tra i migliori (Flash of the Blade e Back in the village), ma il resto è strepitoso.

Piece of mind invece non è un brutto album, ma secondo me ha troppi riempitivi (Quest for fire, Sun and Steel, Die With Your Boots On che non mi convince, mi sa di preannunciazione dei Guns and Roses, ed è un po' troppo monotono), inoltre il pezzo che dovrebbe essere il capolavoro dell'album (To tame a land) non mi affascina più di tanto.
Su nove pezzi solo quattro per me sono davvero fantastici, gli altri cinque non mi convincono del tutto.

Comunque è una questione di gusti, come hai già detto tu[;)]

Belle le curiosità (che ovviamente da fan le conosco tutte), che aiutano a far capire quanto sia complesso e sfaccettato il gruppo[;)]

P.S. perchè non li segui più? E' vero, sono diventati una macchina mangiasoldi che più che altro ora cura il business ma un ascolto a "A matter of life and death" potresti dargliela, è un album niente male secondo me.
Non sono più gli stessi, ma dei buoni pezzi ancora li sfornano (altri invece pensano più alle ristampe che a nuovi progetti[:D]) e secondo me l'ultimo è un album molto piacevole e che per uno che li apprezza va ascoltato.[;)]
Last edited by Thomas Eiselberg on 18 Aug 2009, 13:42, edited 1 time in total.
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Postby Hogweed » 18 Aug 2009, 17:06

Oggi ho ascoltato Seventh Son of a seventh son è mi è piaciuto parecchio!!!![^]
Non riesco a capire, però, come mai riesco ad apprezzare di più A Matter Life and Death, mi da un senso di compattezza e coralità!
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


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Postby Thomas Eiselberg » 18 Aug 2009, 17:20

quote:
Originally posted by Hogweed


Non riesco a capire, però, come mai riesco ad apprezzare di più A Matter Life and Death, mi da un senso di compattezza e coralità!



Perchè in quest'album giocano a fare i Metallica[:-D]

A parte gli scherzi, A matter of life and death è un album niente male, che i non fan possono apprezzare magari di più rispetto ad altri album più blasonati, ha però dalla sua (come tutti gli ultimi album) un po' poca originalità e sicuramente non sfruttano appieno le loro doti tecniche (mentre in Seventh son c'è una maggiore varietà ed è suonato decisamente meglio).

Per essere comunque un album di un gruppo stagionato composto da over cinquanta, e per essere un album del 2006 non è affatto banale.

Hai sentito Wind? Anche Hog apprezza, perchè non gli dai un ascolto?[:D][;)]
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Postby Hogweed » 18 Aug 2009, 17:25

[;)][:D]
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Postby moonchild » 18 Aug 2009, 19:47

quote:
Se ripenso ai "bei tempi andati", quando di dischi da comprare ce n'era talmente tanti che uno non sapeva da quale partire, vedo che era chiarissima la linea di demarcazione tra generi. Non so, una ripensa ai Talk Talk, con quei bei dischi tutti tirati, con la new wave portata come una bandiera e indossata come una divisa dal primo all'ultimo solco... Mai una chitarra fuori posto, mai una voce piu' sguaiata del previsto...

Ne ragionavo proprio recentemente con mio cugino. Probabilmente il rock, come tutte le cose, ha avuto la sua parabola: una crescita ('50-'60), un picco ('70-'80), e ora non resta che la fase calante con rimasugli vari. Probabilmente il rock come lo intendiamo noi (4-5 ragazzi che provano in garage e poi incidono un disco) e' bell'e finito. La creativita' umana si e' probabilmente spostata verso altri settori, anche se per ora e' difficile stabilire quali.



Riflessione che condivido molto specie nelle ultime due righe, forse è difficile (azzardo un'ipotesi) stabilire dove si sia spostata la creatività umana perchè di creatività ne sopravvive poca in ogni campo.

Ora non è mia intenzione fare il passatista a tutti i costi e anzi pur confessandomi uno a cui piace crogiolarsi nel brodo del prog (gli altri generi non li disdegno ma non riesco a fruirne con continuità) cerco almeno di conoscerne quanti più aspetti possibili però è chiaro che il meglio è stato dato (e tanto tempo fa) e allora le strade per uno che passerebbe la vita ad ascoltare questa musica non possono essere che due ovvero ripassare Genesis, King Crimson e compagnia cantante fino allo sfinimento oppure guardarsi intorno partendo dall'assunto che in ogni caso un'altra Supper's Ready nessuno la farà più.....e se uno riesce ad accettare questo potrà essere magari più dolce naufragare nel progressive attuale....e che Leopardi abbia pietà[:)]
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Postby Thomas Eiselberg » 19 Aug 2009, 07:44

quote:
Originally posted by moonchild


Ora non è mia intenzione fare il passatista a tutti i costi e anzi pur confessandomi uno a cui piace crogiolarsi nel brodo del prog (gli altri generi non li disdegno ma non riesco a fruirne con continuità) cerco almeno di conoscerne quanti più aspetti possibili però è chiaro che il meglio è stato dato (e tanto tempo fa) e allora le strade per uno che passerebbe la vita ad ascoltare questa musica non possono essere che due ovvero ripassare Genesis, King Crimson e compagnia cantante fino allo sfinimento oppure guardarsi intorno partendo dall'assunto che in ogni caso un'altra Supper's Ready nessuno la farà più.....e se uno riesce ad accettare questo potrà essere magari più dolce naufragare nel progressive attuale....e che Leopardi abbia pietà[:)]



Riflessione che condivido in pieno, e come per il prog vale per tutti i generi musicali.

Non ci saranno altri Led Zeppelin nell'hard rock, o Iron Maiden nel Metal, o Depeche Mode nell'elettronica...

Purtroppo bisogna godersi gli ultimi rimasugli dei vecchi dinosauri e ascoltare i gruppi più attuali con la consapevolezza che sono un surrogato di un qualcosa che ci piacerebbe ascoltare.
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Postby windshield74 » 20 Aug 2009, 20:16

Beh, è certo che ormai nel rock c'è rimasto ben poco da esplorare e lo stesso discorso vale per l'heavy metal...in più quest'ultimo soffre spesso di un atteggiamento un po chiuso da parte di chi ascolta e quindi chi sperimenta o allarga il proprio orizzonte è un venduto...

Tornando ai Maiden, visto che sono tornato a casa domani mattina proverò ad ascoltarmi, con 3 anni di ritardo, A matter of life and death! In fondo ce la dovrei fare, sono riuscito all'epoca a digerire Virtual eleven, questo dovrebbe essere una passeggiata!![:D][:D][:D][:D][:D][:D]
Volevo poi rispondere a Massimo61: no, nel 1980 non c'ero, all'epoca avevo solo 6 anni e manco sapevo chi fossero sia i Kiss che i Maiden; però ho letto una volta quello che hai scritto a proposito del concerto del Vigorelli e non sapevo se fosse vero o falso...ora ho la conferma, grazie!!!
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Postby Thomas Eiselberg » 21 Aug 2009, 08:46

quote:
Originally posted by windshield74


Tornando ai Maiden, visto che sono tornato a casa domani mattina proverò ad ascoltarmi, con 3 anni di ritardo, A matter of life and death! In fondo ce la dovrei fare, sono riuscito all'epoca a digerire Virtual eleven, questo dovrebbe essere una passeggiata!![:D][:D][:D][:D][:D][:D]



Ah, beh, allora A matter of life and death è una scampagnata[:D][;)]
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Postby flak » 23 Nov 2009, 08:54

Per gli amanti dei Maiden, segnalo il ritorno di Paul Di'Anno (o di ciò che ne resta [8D]) insieme alla cover band italiana Children of the Damned.

11 dic. 09 - Arcene (BG) @ Soundtrack
12 dic. 09 - Perug** @ Norman Club
13 dic. 09 - Roma @ Palarockness

io ci andrò nella città dell'umbria settentrionale che vedete sopra censurata per motivi di decoro
[;)]

in scaletta i pezzi dei fantastici primi due album della "vergine di ferro"
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Postby mgozzy » 23 Nov 2009, 10:49

Grande Thomas!! Ottima recensione. Condivido tutti i tuoi giudizi (oddio 4 a NPFD mi sembra abbastanza generoso)

Seguo gli IM dall'inizio. La misera paghetta non mi permetteva di comprare dischi a scatola chiusa ma quel capoccione in copertina mi continuava a chiamare.
Mi decido: vado a vedere se lo trovo sulle bancarelle (dove compravo gli squallor).
Sto per uscire di casa e arriva un amica di mia madre con il figlio mio coetaneo.
Gli dico: ti va di venire in centro con me?
- Si! Che devi fare?
- Voglio vedere se trovo questa cassetta alle bancarelle.
- Ma chi gli Iron Maiden? Tieni se hai la doppia piastra puoi doppiarti la mia.[:)]

Spettcolare: Lato A - Iron Maiden
Lato B - Strong Arm of the Law dei Saxon

Screaaam for me Long Beach!!!!!!!
Last edited by mgozzy on 23 Nov 2009, 10:59, edited 1 time in total.
Capannelle: "Dimmi un po' ragassuolo tu conosci un certo Mario, che abita qua' intorno?"
Bambino: "Qui' de Mario ce ne so' cento!"
Capannelle: "Oh si, va bene...ma questo l'e' uno che ruba..."
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Postby Thomas Eiselberg » 23 Nov 2009, 14:19

quote:
Originally posted by mgozzy

Grande Thomas!! Ottima recensione. Condivido tutti i tuoi giudizi (oddio 4 a NPFD mi sembra abbastanza generoso)



Beh, si, forse perfino il 4 è eccessivo[:-D]

Bell'aneddoto mgozzy (di solito sono le copertine a fungere da richiamo: troppo particolari per passare inosservate: anch'io non sapevo che musica facessero ma mi dissi: "Con quelle copertine lì non possono essere di certo un gruppo banale"[:D]

Sono contento che c'è qualche altro sul forum che segue i vecchi Maiden[;)]

x flak: perchè Paul di'Anno ha ancora la voce?[:D] Scherzo[;)]

A proposito: leggete cosa ne pensa Paul dei Maiden riguardo al fatto che fu escluso dal gruppo per i suoi problemi di droghe

http://www.metallized.it/notizia.php?id=8460 [:D]

Quando ha dato questa risposta probabilmente era fatto[:-D]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

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Postby flak » 23 Nov 2009, 16:19

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


x flak: perchè Paul di'Anno ha ancora la voce?[:D] Scherzo[;)]

A proposito: leggete cosa ne pensa Paul dei Maiden riguardo al fatto che fu escluso dal gruppo per i suoi problemi di droghe

http://www.metallized.it/notizia.php?id=8460 [:D]

Quando ha dato questa risposta probabilmente era fatto[:-D]





ahahahah bella citazione Thomas!
Sono proprio curioso di sapere come sta messo Paul.
Io sono uno di quelli che va pazzo per i primi due dei Maiden (non che i successivi mi piacciano di meno, sia chiaro!), e sarò contento di rivedere all'opera il primo vocalist, con tutte le leggende che lo accompagnano.
Non mi convince la storia delle divergenze artistiche e del dispotismo di Harris; credo che al tempo Paul fosse semplicemente meno professionale degli altri e che non abbia saputo gestire bene l'impatto col successo, che da un punto di vista emotivo dev'essere qualcosa di sconvolgente. Gli altri evidentemente fiutarono che i Maiden potevano essere una miniera d'oro e preferirono silurarlo.

Paul, allora, era un cantante eccellente, ma Bruce Dickinson non lo ha mai fatto rimpiangere.
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Postby mgozzy » 23 Nov 2009, 20:14

Ma se sui 2 dischi degli IM di 20 canzoni che ha scritto ci è finita solo Killers perchè con le sue band continua a cantare anche le altre?
Capannelle: "Dimmi un po' ragassuolo tu conosci un certo Mario, che abita qua' intorno?"
Bambino: "Qui' de Mario ce ne so' cento!"
Capannelle: "Oh si, va bene...ma questo l'e' uno che ruba..."
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Postby windshield74 » 24 Nov 2009, 04:50

Perchè Paul DiAnno sin dal 1982, anno della sua cacciata, è un cantante finito e se non ripropone nei concerti le canzoni dei Maiden non se lo fila nessuno....[:-I][:-I][:-I][:-I]

Gli do tutte le ragioni però sul dispotismo di Harris, che forse è mascherato bene all'esterno ma esiste, cavoli se esiste.
Di fatto gli Iron Maiden negli anni d'oro vedevano da una parte Harris e dall'altra la coppia Smith-Dickinson con qualche contributo puntuale di Murray qua e la (controllate i credits); capitava che poi i tre mettessero insieme le energie per comporre, soprattutto in Seventh son... ma non era poi così frequente.
Però alla fine chi decideva era Harris perchè, c'è poco da fare, gli Iron Maiden erano, sono e saranno sempre lui. Questo conflitto tra le anime die Maiden esplose però nei primi anni novanta con la dipartita di Smith e Dickinson (incruenta la prima, cruenta la seconda) e il dilagare di Harris nelle decisioni.
I dischi si registravano nello studio personale di Harris;
I dischi venivano prodotti direttamente da Harris;
I video si giravano sempre a casa di Harris;
Il cantante venne scelto da Harris....e così via....

Solo che gli effetti furono disastrosi fino a toccare il fondo con la tournee di Virtual Eleven....allora a quel punto qualcuno in alto (forse Rod Smalwood) ha preso da una parte Harris e dall'altra Dickinson e li ha costretti a riunirsi in nome di tanti bei soldini.
In cambio Harris ha continuato a detenere buona parte del potere decisionale, Dickinson ha ottenuto qualche piccolo gingillino tipo pilotare gli aerei durante le tournee oltre al fatto che ormai LUI è diventato il cantante Heavy Metal per eccellenza, Smith ha riottenuto un po' di visibilità, gli altri tre si spartiscono le briciole molto sostanziose....
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Postby flak » 24 Nov 2009, 07:21

quote:
Originally posted by windshield74

Perchè Paul DiAnno sin dal 1982, anno della sua cacciata, è un cantante finito e se non ripropone nei concerti le canzoni dei Maiden non se lo fila nessuno....[:-I][:-I][:-I][:-I]

Gli do tutte le ragioni però sul dispotismo di Harris, che forse è mascherato bene all'esterno ma esiste, cavoli se esiste.
Di fatto gli Iron Maiden negli anni d'oro vedevano da una parte Harris e dall'altra la coppia Smith-Dickinson con qualche contributo puntuale di Murray qua e la (controllate i credits); capitava che poi i tre mettessero insieme le energie per comporre, soprattutto in Seventh son... ma non era poi così frequente.
Però alla fine chi decideva era Harris perchè, c'è poco da fare, gli Iron Maiden erano, sono e saranno sempre lui. Questo conflitto tra le anime die Maiden esplose però nei primi anni novanta con la dipartita di Smith e Dickinson (incruenta la prima, cruenta la seconda) e il dilagare di Harris nelle decisioni.
I dischi si registravano nello studio personale di Harris;
I dischi venivano prodotti direttamente da Harris;
I video si giravano sempre a casa di Harris;
Il cantante venne scelto da Harris....e così via....

Solo che gli effetti furono disastrosi fino a toccare il fondo con la tournee di Virtual Eleven....allora a quel punto qualcuno in alto (forse Rod Smalwood) ha preso da una parte Harris e dall'altra Dickinson e li ha costretti a riunirsi in nome di tanti bei soldini.
In cambio Harris ha continuato a detenere buona parte del potere decisionale, Dickinson ha ottenuto qualche piccolo gingillino tipo pilotare gli aerei durante le tournee oltre al fatto che ormai LUI è diventato il cantante Heavy Metal per eccellenza, Smith ha riottenuto un po' di visibilità, gli altri tre si spartiscono le briciole molto sostanziose....





Windshield, il tuo quadro della situazione non fa una grinza...
Mi permetto di aggiungere, in difesa di Harris, che le sue doti di compositore sono innegabili e che la sua vena creativa è stata floridissima per almeno un decennio.
La domanda è: i pezzi degli altri venivano scartati solo per il dispotismo del bassista oppure perché non erano all'altezza?

Revelations (di Dickinson) è una delle punte di diamante della discografia dei Maiden secondo me, ma non ricordo molti contributi a questi livello né trovo composizioni nei suoi album solisti che avrei gradito nei dischi dei Maiden, a partire dalla pallosissima Tears of the Dragon.
Smith pure ha scritto alcuni ottimi brani, ma anche in questo caso ho il sospetto che la sua vena creativa, anche se eccellente, fosse molto rada rispetto alla prolificità di Steve.

Certo, Seventh Son dimostra che se il gruppo avesse collaborato più spesso i risultati non sarebbero stati affatto male. Però il presunto dispotismo di Harris ha regalato alla storia del rock una delle band più solide di sempre, con dischi di altissimo livello (fino a Virtual XI escluso).
I Maiden hanno recentemente tentato di cambiare pubblico; dal terribile Virtual XI in poi, infatti, secondo me tengono d'occhio i teen-ager. È una scelta di marketing che può piacere o meno, ma che da un punto di vista economico è ineccepibile, tanto i vecchi fan ce li hanno sempre.
Il massimo contributo innovativo e artistico è cessato con Fear of The dark, per me il loro ultimo capolavoro.

Ah, ecco la mia pagellina [;)]

IRON MAIDEN - 8
KILLERS - 9
THE NUMBER OF THE BEAST - 8
PIECE OF MIND - 9
POWERSLAVE - 9
LIVE AFTER DEATH - 10 (il miglior live del decennio!)
SOMEWHERE IN TIME - 8
SEVENTH SON OF A SEVENTH SON - 9
NO PRAYER FOR THE DYING - 5
FEAR OF THE DARK - 8
X FACTOR - 7
VIRTUAL XI - 3
BRAVE NEW WORLD - 6
DANCE OF DEATH - 5
MATTER OF LIFE AND DEATH - 4
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Piccola guida all'ascolto degli Iron Maiden

Postby Thomas Eiselberg » 24 Nov 2009, 07:56

Sul discorso generale concordo con flak: è vero che Harris è un po' il padre padrone del gruppo, è vero che si pubblica sempre quello che compone lui, è altresì vero però che Harris compositivamente è il migliore tra tutti. Tutti i grandi successi della band, tutte le canzoni più complesse e più elaborate sono opera sua, inutile girarci intorno.
Dickison da solista ha fatto belle cose (Tears of the dragon per esempio per me è bellissima, forse uno dei brani più belli che abbia scritto), ma lontanucce dal tipo di pezzi che fanno i Maiden ( i suoi brani sono molto più grezzi, più immediati, mentre i Maiden sono sempre stati più complessi, ai limiti del prog-metal).

E' un po' (con i dovuti distinguo) come per Tony Banks e i Genesis: era lui che aveva il maggior spazio sui dischi dei nostri, ma all'epoca era anche il migliore compositivamente parlando.
Così come Harris la sua vena si è inaridita, ma ha continuato sempre ad essere il padre padrone, se invece Tony Smith gli avesse riaffiancato Steve e Peter (guardacaso chitarrista e cantante, altre coincidenze) forse le cose sarebbero migliorate, ma parliamo di fantascienza.[:D]

A differenza di flak invece io giudico i lavori dopo il ritorno di Dickinson abbastanza buoni, niente affatto commerciali o per ragazzini (basta fare un confronto ascoltando gli ultimi dischi dei Metallica per vedere l'abisso tra i due gruppi): l'originalità ormai è andata ma negli ultimi dischi io ci trovo buona musica (Fear of the dark non lo ritengo affatto un capolavoro, troppo pieno di riempitivi e guardacaso più commercialotto degli ultimi due album sfornati).

Insomma come voti ci possiamo stare, ma quel 4 "A matter of life and death"...
Gia solo Brighter than a thousand of suns e For the greater good of God valgono l'album [:p]
Lo stesso Brave new world mi sembra riuscito, molto meglio di altri album di gruppi ormai decrepiti (Judas priest, Metallica). Concordo invece sul fatto che Dance of Death (strano perchè prima mi piaceva molto) non sia del tutto riuscito.

E' vero però che i Maiden oggi rendono di più dal vivo che in studio, e per un gruppo "stagionato" come loro non è poco

P.S. il prossimo album è previsto per l'anno prossimo.[:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Postby flak » 24 Nov 2009, 08:05

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Sul discorso generale concordo con flak: è vero che Harris è un po' il padre padrone del gruppo, è vero che si pubblica sempre quello che compone lui, è altresì vero però che Harris compositivamente è il migliore tra tutti. Tutti i grandi successi della band, tutte le canzoni più complesse e più elaborate sono opera sua, inutile girarci intorno.
Dickison da solista ha fatto belle cose (Tears of the dragon per esempio per me è bellissima, forse uno dei brani più belli che abbia scritto), ma lontanucce dal tipo di pezzi che fanno i Maiden ( i suoi brani sono molto più grezzi, più immediati, mentre i Maiden sono sempre stati più complessi, ai limiti del prog-metal).

E' un po' (con i dovuti distinguo) come per Tony Banks e i Genesis: era lui che aveva il maggior spazio sui dischi dei nostri, ma all'epoca era anche il migliore compositivamente parlando.
Così come Harris la sua vena si è inaridita, ma ha continuato sempre ad essere il padre padrone, se invece Tony Smith gli avesse riaffiancato Steve e Peter (guardacaso chitarrista e cantante, altre coincidenze) forse le cose sarebbero migliorate, ma parliamo di fantascienza.[:D]

A differenza di flak invece io giudico i lavori dopo il ritorno di Dickinson abbastanza buoni, niente affatto commerciali o per ragazzini (basta fare un confronto ascoltando gli ultimi dischi dei Metallica per vedere l'abisso tra i due gruppi): l'originalità ormai è andata ma negli ultimi dischi io ci trovo buona musica (Fear of the dark non lo ritengo affatto un capolavoro, troppo pieno di riempitivi e guardacaso più commercialotto degli ultimi due album sfornati).

Insomma come voti ci possiamo stare, ma quel 4 "A matter of life and death"...
Gia solo Brighter than a thousand of suns e For the greater good of God valgono l'album [:p]
Lo stesso Brave new world mi sembra riuscito, molto meglio di altri album di gruppi ormai decrepiti (Judas priest, Metallica). Concordo invece sul fatto che Dance of Death (strano perchè prima mi piaceva molto) non sia del tutto riuscito.

E' vero però che i Maiden oggi rendono di più dal vivo che in studio, e per un gruppo "stagionato" come loro non è poco

P.S. il prossimo album è previsto per l'anno prossimo.[:)]




Thomas, devo ammettere che i miei giudizi sui Maiden recenti sono meno ponderati e che gli ultimi due dischi non li conosco bene come i vecchi. Riascolterò in particolare l'ultimo, mi fido del tuo giudizio!
Fermi restando i gusti di ciascuno, giudico bene Fear of the Dark perché è un album che ha rinnovato il sound del gruppo, ma che ha il difetto, come ben dici, di contenere troppi riempiticci.

Aggiungo che il nuovo live Flight 666, una spece di riedizione del leggendario Slavery Tour dell'85, è davvero micidiale. Questi nonnetti suonano ancora in maniera impeccabile e la voce di Bruce non perde una primavera.

Thomas, conosci il live di qualche anno fa con cui hanno promosso Early Days p.1, in cui rifanno quasi tutto Iron Maiden e Killers? Non credo che si trovi in formato ufficiale, ma quando l'ho visto sono impazzito!
[:p]
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Postby windshield74 » 24 Nov 2009, 08:17

quote:
Originally posted by flak


Revelations (di Dickinson) è una delle punte di diamante della discografia dei Maiden secondo me, ma non ricordo molti contributi a questi livello né trovo composizioni nei suoi album solisti che avrei gradito nei dischi dei Maiden, a partire dalla pallosissima Tears of the Dragon.
Smith pure ha scritto alcuni ottimi brani, ma anche in questo caso ho il sospetto che la sua vena creativa, anche se eccellente, fosse molto rada rispetto alla prolificità di Steve.




Oddio, la coppia Dickinson - Smith ha scritto tanto nei Maiden, a partire da Flight of Icarus, 2 minutes to midnight, Moonchild più altre canzoni "minori"....Bruce da solo oltre a Revelations ha scritto anche Flash of the blade e Powerslave e Smith nell'album Somewhere in time regalò due singoli come Stranger in a strange land e Wasted years...
Diciamo che Steve è sempre stato il più prolifico dei Maiden ma alla lunga la qualità ne ha risentito (basti ascoltare i dischi degli anni novanta)ma comunque gli do' atto di aver tenuto su il gruppo in momenti molto difficili (gli anni novanta sono stati tremendi sia per la qualità degli album che sfornavano, lo stesso Fear of the dark se non ci fossero stati i live successivi a celebrarli ce lo ricorderemmo meno, sia perchè erano proprio passati di moda) e di essersi fatto un mazzo tanto in tournee (come gli altri del resto).
Bruce come solista qualcosa di buono l'ha fatto....prima aveva cercato di staccarsi dal sound maideniano con Balls to picasso (banale) e poi con Skunkworks (doppiamente banale); visto che sempre meno persone se lo filavano come per magia tornò a sonorità più tipiche con Accident of birth e Chemical wedding, due album favolosi con alla chitarra un certo Adrian Smith...poi ci fu la reunion...

Come ho già scritto in altri interventi, dalla reunion i Maiden hanno cominciato a non interessarmi più di tanto, ormai più che un gruppo sono una SPA che celebra se stessa con enormi profitti, ma ciò non va ad incidere su tutto quanto di buono abbiano fatto negli anni passati.
Li reputo tuttora un modello per tutti quelli che si affacciano alla ribalta della scena musicale: impegno, sacrificio, umiltà (nessuno di loro ha mai avuto quei comportamenti odiosi tipici delle rockstar nonostante siano diventati gli dei del metal)e nessuna volontà di scendere a compromessi (Steve ricordava degli inizi quando gli chiedevano di avere un look più punk perchè andava di moda e lui rispondeva sempre picche, oppure quando alla loro prima apparizione a Top of the pops imposero di suonare dal vivo, cosa che era riuscita fino ad allora solo ai The Who).

E come sempre Up the Irons!!!!
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Nov 2009, 08:26

quote:
Originally posted by flak




Thomas, devo ammettere che i miei giudizi sui Maiden recenti sono meno ponderati e che gli ultimi due dischi non li conosco bene come i vecchi. Riascolterò in particolare l'ultimo, mi fido del tuo giudizio!
Fermi restando i gusti di ciascuno, giudico bene Fear of the Dark perché è un album che ha rinnovato il sound del gruppo, ma che ha il difetto, come ben dici, di contenere troppi riempiticci.

Aggiungo che il nuovo live Flight 666, una spece di riedizione del leggendario Slavery Tour dell'85, è davvero micidiale. Questi nonnetti suonano ancora in maniera impeccabile e la voce di Bruce non perde una primavera.

Thomas, conosci il live di qualche anno fa con cui hanno promosso Early Days p.1, in cui rifanno quasi tutto Iron Maiden e Killers? Non credo che si trovi in formato ufficiale, ma quando l'ho visto sono impazzito!
[:p]



Sulla prima cosa: ovviamente i voti che ho dato agli ultimi album (altini) sono rapportati alla musica che gira attualmente ed ai dischi dei coetanei metallici, è ovvio che il paragone con gli album vecchi è piuttosto fuorviante.
Dagli un'altra ascoltantina, non si da mai...

Poi è ovvio che ognuno ha i suoi gusti musicali ed è giusto così, ci mancherebbe[;)]

Sulla seconda, credo che tu ti riferisca all'Eddie Rips Up The World Tour (il tour di promozione ad Early days).
Purtroppo che io sappia non esistono registrazioni video ufficiali dell'evento[!:-!]
Anch'io sono da un po' alla ricerca di qualche "fonte" relativa a quel tour[:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Nov 2009, 08:37

quote:
Originally posted by windshield74



Bruce come solista qualcosa di buono l'ha fatto....prima aveva cercato di staccarsi dal sound maideniano con Balls to picasso (banale) e poi con Skunkworks (doppiamente banale); visto che sempre meno persone se lo filavano come per magia tornò a sonorità più tipiche con Accident of birth e Chemical wedding, due album favolosi con alla chitarra un certo Adrian Smith...poi ci fu la reunion...



Anche a me piacciono molto Accident of birth e Chemical wedding: Arc Of Space, Man Of Sorrows, Darkside Of Aquarius, King in Crimson, Jerusalem, Killing floor, Chemical Wedding sono brani che ogni buon fan dei Maiden dovrebbe ascoltare, perchè meritano.

A me piace molto anche Tyranny of Souls (pubblicato nel 2005, quando già era tornato nei Maiden): curato, poco commerciale, con un uso interessante delle tastiere (suonate da un certo Maestro Mistheria, in realtà un musicista italiano).
Almeno due brani fantastici ci sono: Navigate the Seas of the Sun (un po' la Tears of the Dragon del nuovo millennio) e soprattutto la bellissima Kill Devil Hill.[:p]
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Postby smiroldo » 24 Nov 2009, 08:41

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

King in Crimson

davvero c'è un brano che si chiama così??? [:-D]
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Nov 2009, 08:45

Si, si chiama proprio così[:D][;)]
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Postby flak » 24 Nov 2009, 08:59

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg
....credo che tu ti riferisca all'Eddie Rips Up The World Tour (il tour di promozione ad Early days).
Purtroppo che io sappia non esistono registrazioni video ufficiali dell'evento[!:-!]
Anch'io sono da un po' alla ricerca di qualche "fonte" relativa a quel tour[:D]



sì, dovrebbe essere quello: ne ho un dvd bootleg con riprese televisive, ti dico solo che il brano d'apertura è Another Life [:p]

Ora non ce l'ho sotto mano, ma se vuoi altre info o ne vuoi una copia, fischia in privato [;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Nov 2009, 09:53

[:D][;)]
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