Ciao,
ieri sera ho assistito a un piccolo concerto di Marco Lo Muscio nella chiesa romana di San Paolo entro le mura. Dal programma che avevo letto non avevo proprio capito che tipo di concerto avrei visto.
Dopo una tenera introduzione al flauto di Oksana Sinkova, Lo Muscio ha sottoposto l'organo della chiesa ai cinque minuti di attacchi di "Fanfare for the commona man" di Keith Emerson.
Dopo una variazione sul tema di Profondo Rosso, Lo Muscio e la Sinkova hanno eseguito "Hands of the Priestess" di Stewe Hackett.
Eccezionale sentire progressive eseguito con organo in una chiesa. Ho visto delle facce un po' increduli sul pezzo di Emerson, molto soddisfatte su quello di Stewe.
Dalle notizie che ho preso, gli ultimi CD di Marco Lo Muscio sono dedicati al progressive e stanno avendo molto successo anche in USA e in UK. L'organista ha suonato anche al duomo di Orvieto e al Kings College di Cambridge per Stewe Hackett.
I prossimi progetti discografici prevedono la collaborazione con Keith Emerson e lo stesso Stewe per progetti discografici dedicati alle loro trascrizioni e per il 2009/10 è stato invitato, tra gli altri posti, nella cattedrale di Sheffield con John Hackett.
Quando Lo Muscio ha cominciato a suonare Emerson, mi è parso di rivedere la scena dei Simpson's quando Burt sostituisce con The Garden of Eden lo spartito dell'organo della chiesa. Dopo 20 minuti la vecchietta all'organo sviene e il reverendo capisce e : "Un momento. Ma questo è rock!!" [:-D]