by 11mo Conte di Mar » 24 Apr 2010, 07:25
The turn of... è il lavoro migliore, indubbiamente.
A questo puoi aggiungere, se ti piacciono i project sinfonici:
Tale of mystery E.A.Poe del 1976
I Robot del 1977.
E anche Pyramid (un po' meno valido) del 1978.
Eye in the sky lo conoscono tutti, è il primo della "virata pop" ma contiene tutto sommato ottime cose, tra l'altro nella recente versione rimasterizzata con le outtakes, c'è anche Old & Wise cantata dal povero Eric Woolfson che è anche più emozionante della versione originale.
I seguenti sono decisamente inferiori come livello qualitativo, forse qualche accenno di ripresa con Gaudi (1987) ricordo "la Sagrada Familia" su tutte, con John Miles alla voce, il migliore cantante in assoluto del Project (e aggiungo un musicista dalla carriera solista molto sottovalutata, consiglio un album introvabile ma ottimo "Zaragon" del '79...).
Intanto l'idillio tra Parsons e Woolfoson si incrina.
Nel 1990 l'ultimo colpo di coda è Freudiana, un opera pop/rock un poco altalenante ma con punte di ottimo livello, anche se qui Parsons si limita solo a collaborare. Ma cmq è un disco da avere.
Poi Parsons si mette in proprio e i nodi vengono al pettine.
E' un produttore e un grande manipolatore di suoni ma non è un compositor e non è un musicista.
Anche dal vivo - poi - si limita ad un leggero accompagnamento alla chitarra acustica e a qualche strimpellata elementare di synth.
E purtroppo i dischi risentono molto della mancanza di Woolfson.
I primi due senza la firma project (Try anything once, On air) hanno qualche guizzo, riminiscenze del passato grazie anche alla collaborazione della sua ex band.
Poi le cose creollano di brutto, The time machine è poca cosa e l'ultimo A valid Path, laddove Alan si assume importanti responsabilità compositive, ahimè è imbarazzante.
In definitiva il project in 5 album:
Tales
I robot
Pyramid
The turn
Eye in the sky
e magari Freudiana.
Nella lotta tra te e il mondo stai dalla parte del mondo...Frank Zappa