il termine "progressive"???

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

il termine "progressive"???

Postby topografico » 23 Jun 2010, 17:04

Se non se n'è già parlato, qualcuno ha idea di chi, quando e in che caso, si è cominciato a usare il termine "progressive"?
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Postby Betelgeuse » 23 Jun 2010, 17:59

Secondo me il primo disco " progressive " è Revolver, dei Beatles. Credo che tutto il movimento sia nato da lì, dalle canzoni ai suoni, dalla copertina ai testi. Indicare il pur meraviglioso In The Court Of The Crimson Kings come master e pioniere del genere, mi sembra, ma senza offesa eh?, un'affermazione un pò frettolosa e sempliciotta.
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Postby Hogweed » 23 Jun 2010, 18:16

Sgt. Pepper, il primo, il vero, l'unico!!![^][^][^]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


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Postby smiroldo » 23 Jun 2010, 18:28

quote:
Originally posted by Betelgeuse

Secondo me il primo disco " progressive " è Revolver, dei Beatles. Credo che tutto il movimento sia nato da lì, dalle canzoni ai suoni, dalla copertina ai testi. Indicare il pur meraviglioso In The Court Of The Crimson Kings come master e pioniere del genere, mi sembra, ma senza offesa eh?, un'affermazione un pò frettolosa e sempliciotta.



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Postby topografico » 23 Jun 2010, 18:31

Si, è vero. SGT P. può essere il primo. O in the court, ma anche i Moody Blues o i Procol harum...

Ma io mi domandavo un'altra cosa. Quando si è usato il termine" progressive" per la prima volta.

Non riesco a ricordare. A metà anni settanta i genesis e gli yes erano symphonic o altro.

Ora, si sa che il r'n'r è nato nel 1954, con un certo dj e su una certa radio.

ma il prog?
Last edited by topografico on 23 Jun 2010, 18:33, edited 1 time in total.
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Postby Carlo Maria » 23 Jun 2010, 18:38

quote:
Originally posted by smiroldo

quote:
Originally posted by Betelgeuse

Secondo me il primo disco " progressive " è Revolver, dei Beatles. Credo che tutto il movimento sia nato da lì, dalle canzoni ai suoni, dalla copertina ai testi. Indicare il pur meraviglioso In The Court Of The Crimson Kings come master e pioniere del genere, mi sembra, ma senza offesa eh?, un'affermazione un pò frettolosa e sempliciotta.



straquoto!




Zio fa, perdonatemi! [:p][8:-x][:D]
So che su questo forum alle volte sembro un provocatore per le posizioni opposte che tengo, ma trovo più accettabile la versione ufficiale, che associa al meraviglioso esordio dei KC la nascita del prog.
Niente da fare: per me i Beatles NON hanno fatto prog, i Pink Floyd NON hanno fatto prog, gli Hawkind NON hanno fatto prog ecc. ecc.! [:p]
Il termine prog viene utilizzato spesso, sovente e volentieri in modo improprio.

A voler specificare meglio le mie affermazioni di cui sopra, aggiungo: non nego le intuizioni presenti negli album da voi citati, ma sono un prog in nuce, un embrione. Allo stesso modo, si può ritrovare negli MC5, negli Stooges e in altri il proto punk, ma il punk viene comunemente fatto partire dal 1976 e da "Ramones" e così ritengo più corretto che sia: ci sono artisti che hanno anticipato i tempi, Frank Zappa per esempio ha provato di tutto, ma i generi io li faccio partire da quegli album dopo i quali "tutto fu diverso". Nel caso del prog, sicuramente il primo dei KC.
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Postby Bob The Nob » 24 Jun 2010, 04:50

E' un problema di "lana caprina" e probabilmente ognuno puù dare la definizione e l'origine che meglio gli si adatta.

In effetti l'origine storica pare risalga agli anni '30 del '900 quando una serie di cantautori folk unirono alle musiche tipicamente country dei testi politici molto orientati verso ambiente progressisti. Le radio iniziarono a chiamare quell'intreccio "Folk Progressivo". Come derivazione tutti quelli che suonavano nei locali dove si esibivano questi artisti venivano in qualche modo fatti rientrare nella corrente e così dagli anni '40 anche alcuni jazzisti presero l'appellativo di "progressive jazz" specie nell'ambiente del cool jazz.

E' dato di fatto che chi rientrava in quella categoria era anche orientato a suonare cose sempre meno ortodosse, sperimentando e tentando di unire esperienze, suoni e musicalità di avanguardia che non piacendo alla massa finivano per essere "alternative" e "undergruound".

E siamo agli anni '60 quando questi suoni si mischiano alla psichedelia e alla sperimentazione alternativa più decisa e trasversale, favorita anche dall'assunzione dei ben noti farmaci.

L'appellativo "progressive" viene affiancato a queste band del sottobosco e fino quasi alla metà degli anni '70 il termine è usato solo per loro, nel calderone NON rientravano ancora le decine di gruppi inglesi, italiani e francesi che invece erano più facilmente inseriti in correnti di "rock sinfonico", "rock barocco", "art rock", ecc. ecc.

Per quasi tutta la prima metà dei '70 il progressive rock era quello delle avanguardie più sperimentali dove il folk si univa alla psichedelia, al jazz, al rock, all'elettronica alla musica etnica e quindi venivano indicati i gruppi tedeschi (poi definiti kraut), il jazz di Canterbury, Pink Floyd, Soft Machine, molti i francesi, gli italiani come Le Stelle di Mario Schifano, e via così.

Questo modo di miscelare gli elemeti musicali, teatrali, lirici, classici, aveva in comune moltissime cose e quindi anche band che subito non rientrarono della categorizzazione con la metà degli anni '70 iniziarono ad essere individuate come progressive, facendo così rientrare nel calderone Genesis, Yes, Banco, PFM, Ange, ecc. ecc.

Trovare quindi un primo punto di partenza è praticamente impossibile. Può essere bello e intrigante dire che In the Court sia stato il primo disco di Prog e sotto certi aspetti può essere vero, se inteso solamente per disco interamente orientato verso sonorità che adesso noi accomuniamo ad un genere ben specifico.

Il problema è che il progressive, visto tutto l'excursus sopra citato, non può essere definito come genere, ma più come orientamento operativo, che si attua attraverso l'unione di varie cose. E' un po' come voler definire la "musica classica" un genere musicale, quando poi ci troviamo di fronte ad un Beethoven o uno Stravisky divisi da stili totalemnte diversi e epoche storiche lontanissime.

Per quanto mi riguarda vedo nei primi atteggiamenti progressive a me congeniali alcune cose dei Beatles e poi i primi lavori che intendo pienamente progressive risalgono grossomodo al '66/'67 e sono il primo Soft Machine, il primo Pink Floyd, il primo Frank Zappa, e "Dedicato a ..." delle Stelle di Schifano.
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Postby aorlansky60 » 24 Jun 2010, 07:32

Al di là dell'escursus storico a largo raggio narrato da Bob [;)], è chiaro che il termine prog legato alla musica popolare trova la sua migliore collocazione -come genesi- nel decennio che ha visto nascere e decollare la musica rivolta ad un nuovo pubblico giovane di potenziali consumatori ed all'industria discografica che ha messo in moto i meccanismi per veicolarla ai diretti fruitori: il 45g prima e l'LP in seguito.

È vero che i vinili esistevano già da tempo, ma il consumo di questi negli anni precedenti la II guerra mondiale in campo occidentale era di pura nicchia se confrontato al fenomemo che avverrà negli anni 50 con la rivoluzione del rock'n'roll.

Se "In the court of the Crimson king" è riconosciuto da molti come il capostitipe del genere, secondo me i semi germinali -se non di nascita vera e propria del genere- sono da ricercare alcuni anni prima.

I Beatles di "Rubber Soul", "In my life" e "Yesterday" dove per la prima volta una canzone pop rivolta verso un potenziale molto elevato di ascoltatori -dato che al tempo i Beatles erano già assurti a fama mondiale o quasi- coniuga la tradizione della musica popolare moderna arricchendola di contorni direttamente collegabili all'arte "dotta" - quartetti di archi o pianoforte "velocizzato" in studio operando sul nastro master in modo da farlo apparire come un clavicembalo per l'ascoltatore.

Gli stessi Beatles di "Tomorrows never knows" autentico capolavoro di tradizione pop con accenni di avanguardia del 900 - non è un mistero che sia Lennon e soprattutto McCartney negli anni 60 fossero estimatori di Stockhausen -


In seguito, il 67 si rivela -imho- un anno importante, dato che la scena ribollente del tempo vede arrivare 3 proposte molto particolari:

I Moody Blues di "DAYS OF FUTURE PASSED"(con il mellotron di Mike Pinder ed anche un intera orchestra classica di supporto), i PROCOL HARUM di "Whiter shade of pale" che da J.S.Bach prendono lo spunto per quello che si rivelerà essere il 45g di successo dell'estate 67, e i NICE di un promettente tastierista che tenta di proporre pagine classiche -Sibelius in particolare- rileggendolo in chiave rock...

Naturalmente, il 67 è un anno importante dato che vede l'arrivo anche di SGT PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND, nel quale viene ulteriormente dilatato il numero di strumenti-sia come tali che come veri e propri trucchi ed effetti ricreabili in studio di registrazione- in modo tale da conferirgli un tipo di sound molto sofisticato per il tempo, distaccandolo in modo perentorio dal rock tradizionale "prima maniera".

Altro capitolo storico nel 68, che vede arrivare "MUSIC IN A DOLL'S HOUSE" di un misconosciuto gruppo agli esordi(Family).

Quando molti musicisti si accorgeranno della presenza di uno strumento -moog e mellotron- in grado di sopperire alla presenza di un intera orchestra classica e sul quale sperimentare in tutto il potenziale che esso offriva, stimolando la creatività degli stessi musicisti a spingersi sempre più "oltre", il cerchio sarà quasi chiuso

Non è un caso che il prog sia nato e si sia sviluppato in Europa.

Perchè, per conto mio, il prog devo molto, moltissimo alla immenso sterminato bacino storico-culturale rappresentato da almeno 3 secoli di musica classica di matrice europea.

Più di altri generi -nati e sviluppatisi in quello stesso decennio 60- che hanno attinto a piene mani dal blues(altra fonte fondamentale, questa volta di estrazione americana).

Il prog ha costituito anche la risposta verso la proposta del rock californiano del 66-68 targato Jefferson Airplane, Grateful dead, Moby Grape e Quicksilver Messenger Service e relativa contro-cultura.
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Postby Thomas Eiselberg » 24 Jun 2010, 08:04

Probabilmente di forme di progressive se ne potevano trovare anche prima, anzi sicuramente, ma secondo me erano ancora forme abbozzate, intuizioni inserite in dischi che spesso di progressivo avevano ben poco (gli stessi Beatles hanno fatto di tutto pur non facendo quasi mai niente altro che pop[:D]).

Il primo dei King Crimson forse non inventa nulla, ma secondo me è il primo album prog "compiuto", quello che traccia la via al genere, quello che sarà preso come fonte di ispirazione da tutti quelli che verranno.

Insomma dire chi ha inventato cosa è sempre un'impresa, di certo l'esordio di Fripp e soci da il là al movimento, e quindi per il movimento può essere visto come l'album più importante.

Per me quindi il prog comincia da lì, non significa necessariamente che prima di quel disco il prog non esistesse in assoluto.

Quanto al termine: nessuno credo sappia con sicurezza quando fu coniato, o almeno ci sono versioni molto discordanti.
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Postby Carlo Maria » 24 Jun 2010, 19:37

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg


Il primo dei King Crimson forse non inventa nulla, ma secondo me è il primo album prog "compiuto", quello che traccia la via al genere, quello che sarà preso come fonte di ispirazione da tutti quelli che verranno.
Per me quindi il prog comincia da lì, non significa necessariamente che prima di quel disco il prog non esistesse in assoluto.


Esatto. [:)]
Ottimi gli interventi di Bob e ovviamente aor, ma questa volta condivido appieno il parere di Thomas!
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Postby smiroldo » 25 Jun 2010, 08:41

allora ditemi PERCHE' In the court sarebbe il primo disco prog compiuto, forza [:D]
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Postby Thomas Eiselberg » 25 Jun 2010, 09:06

L'ho detto prima[:D]

1)Traccia la strada per tutti i gruppi cosiddetti progressive che sarebbero venuti, compresi i nostri (partiti dal pop alla Beatles Moody Blues e poi passati al prog proprio perchè "folgorati" da quel disco). E' quello citato dai musicisti stessi come il primo che avesse certe sonorità.

2)Nell'esordio dei King Crimson tutto è prog: la copertina, i testi, le tastiere, la strumentazione, l'attitudine...
Nei dischi precedenti era possibile trovare del prog annegato in una marea di pezzi pop, blues, psichedelici, erano pezzi sparsi, in dischi che avevano poco di prog come lo conosciamo.

Lo so lo so, ma per favore non pronunciamo la fatidica frase (ma ormai ci siamo già arrivati): "Si, ma cosa è il prog"?[:D][:-D]
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Postby aorlansky60 » 25 Jun 2010, 11:14

Di solito, l'opinione degli "addetti ai lavori" cioè di musicisti in prima persona ma anche quella di produttori musicali non è da sottovalutare;

quando sento affermare, sia da Steve Winwood ma anche da altri colleghi che "Rubber Soul" è l'album che cambiò tutto nel pop, alzando il livello espressivo, c'è ragionevolmente da credergli.

così come è da credere l'autorevole opinione di molti musicisti prog concordi nell'attribuire allo storico "In the court of the crimson king" il ruolo di autentico pioniere "apri-pista" del genere...

...detto questo, anche per evitare una nuova diatriba sul tipo "che cos'è il prog" [:D] la cui frase appena letta nel post di Thomas mi ha letteralmente messo addosso i brividi!!...[:0] [:D] [;)]
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Postby smiroldo » 25 Jun 2010, 16:11

quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Traccia la strada per tutti i gruppi cosiddetti progressive che sarebbero venuti, compresi i nostri (partiti dal pop alla Beatles Moody Blues e poi passati al prog proprio perchè "folgorati" da quel disco). E' quello citato dai musicisti stessi come il primo che avesse certe sonorità

che vuol dire "traccia la strada"? lo so che faccio il rompi, ma la cosa è molto meno ovvia di quel che appare...per me i gruppi degli anni 70 sono stati influenzati anzitutto dai beatles, dai moody blues, dai nice, dai family, dai fleetwood mac. ANCHE dai king crimson, ma quest'ultimi hanno le loro belle influenze di ciò che accadeva da 3-4 anni a quella parte...
i genesis poi per me hanno "subìto" molto più l'influenza dei beatles che dei KC...
quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Nell'esordio dei King Crimson tutto è prog: la copertina, i testi, le tastiere, la strumentazione, l'attitudine...

viste le copertine dei moody blues? dell'esordio dei family? i testi sono visionari, proprio come lo era tutta la "prosa" della psichedelia. le tastiere? i primi ad usare hammond, sintetizzatori, mellotron, strumenti classici come il clavicembalo sono stati i beatles a partire dal 66...
se poi parliamo di "attitudine" non se ne esce più...
quote:
Originally posted by Thomas Eiselberg

Nei dischi precedenti era possibile trovare del prog annegato in una marea di pezzi pop, blues, psichedelici, erano pezzi sparsi, in dischi che avevano poco di prog come lo conosciamo

perchè, nel primo dei KC non c'è psichedelia, blues, jazz?

lo so che non cambierai idea, ma io non cambio di certo la mia [:D][;)][;)][;)]
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Postby Thomas Eiselberg » 25 Jun 2010, 17:17

I Genesis comunque le influenze Beatles le hanno sempre avute, ma soprattutto nel primo album, poi "stranamente" nel secondo album decidono di fare un certo tipo di musica (proprio dopo l'uscita del primo dei King Crimson, che coincidenza).
Gli Yes degli esordi fanno un pop "barocco", poi nei primissimi anni '70 decidono di cominciare a fare qualcosa di più complesso.

E così via...

Ecco cosa intendo per "tracciare la strada".

Quanto al resto: come ho detto non è che prima quegli elementi citati da te (mellotron, copertine di un certo tipo ecc) non ci fossero, è solo che non c'erano tutti assieme, non in quel modo, non con quell'"attitudine" (lo so è un termine generico, ma non ne trovo di migliori[:D]).

I Beatles per me col prog c'entrano pochissimo, centrano solo perchè con loro la musica prende una piega diversa e si evolve verso certi lidi, ma non è detto che siano necessariamente prog (I Beatles hanno influenzato tutto, ma è per me difficile considerare prog un album come Sgt Pepper's: al massimo è pop elaborato, pop barocco, sovrarrangiato, ma non è prog).

Per me quindi i dischi che hai citato non sono ancora prog, per te si, e sappiamo che non cambieremo idea, figurati, non siamo ancora arrivati a metterci d'accordo su COS'E' IL PROG[:0][:D][:-D]
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Postby Carlo Maria » 25 Jun 2010, 20:51

quote:
Originally posted by smiroldo

che vuol dire "traccia la strada"? lo so che faccio il rompi, ma la cosa è molto meno ovvia di quel che appare...per me i gruppi degli anni 70 sono stati influenzati anzitutto dai beatles, dai moody blues, dai nice, dai family, dai fleetwood mac. ANCHE dai king crimson, ma quest'ultimi hanno le loro belle influenze di ciò che accadeva da 3-4 anni a quella parte...
i genesis poi per me hanno "subìto" molto più l'influenza dei beatles che dei KC...


Di nuovo mi trovo d'accordo con Thomas e ritengo abbia detto tutto ciò che avrei altrimenti affermato io!
Un paio di puntualizzazioni:
1)Tutta la musica dipende da "ciò che accadeva da 3-4 anni a quella parte"! Il primo disco hard rock per molti è In rock, ma questo caposaldo fu creato per Ritchie Blackmore disse al gruppo: "dobbiamo suonare così", dopo aver ascoltato l'esordio degli Zep. E comunque gli Zep facevano un hard blues che derivava da matrici di dieci anni prima estremizzate (in modo magnifico [8:-x]).
I Beatles, lo dissi nei miei sfortunati post d'esordio che sollevarono un vespaio, qualche anno fa [:D], derivano molte loro sonorità dai Beach Boys a cui guardavano e si ispiravano (a vicenda) di continuo e sono partiti come gruppo vocale poco distante da ciò che la musica presentava già negli anni cinquanta. I Rolling derivavano dal blues, e via via salendo... la musica -concetto forse banale, ma dato alle volte per scontato- è una scala che scende per gradini ma ogni gradino si sostiene a quello che lo ha preceduto e lascia le basi per quello che lo seguirà. Lo stesso punk affonda le radici nel protopunk ecc. ecc. ecc.
Un album diviene dunque il faro apripista nel momento in cui rappresenta il big bang di un movimento: ogni cosa nell'esordio dei KC è prog, ma non solo: da quel momento in poi il prog sarà un genere diffuso come pochi e longevo come quasi nessun altro.
2)I Fleetwood Mac? [:D] Un buon gruppo di blues ritrasformatosi per convenienza commerciale in un signor gruppo di pop rock orecchiabile!
I loro maggiori successi, che sconfessano nettamente gli album degli esordi, sono della seconda metà dei settanta, non credo c'entrino nel discorso!
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Postby theknife » 25 Jun 2010, 21:54

Il rock progressivo o sinfonico o flash rock nasce con l'uso delle tastiere nel rock e per tastiere si intendono piano elettrico, piano acustico, clavicemablo, organo Hammond e derivati, organo a canne, ma , soprattutto il Mellotron.Grazie a quest'ultimo strumento il suono delle band che utilizzano le tastiere nel rock tende a richiamare gli stilemi classici della musica proprio perchè riesce a fornire all'utilizzatore - senza altri intermediari - suoni campionati di strumenti a corda, a fiato, percussivi e del coro, fino ad allora indisponibilI.
Nella scena pop incuriosita dal nuovo strumento, un campionatore ante litteram, l'utilizzo è il più disparato.
Il polistrumentista inglese Graham Bond è stato il primo musicista rock a registrare con un Mellotron nel '65 avendo usato un MKII nella canzone " Baby Can It Be True ".

Mike Pinder dei Moody Blues aveva lavorato x 18 mesi come dipendente c/o la Streetly Electronics come controllore di qualità e "uomo test" dela tastiera ivi prodotta. Così fu lui a introdurre John Lennon e Paul McCartney al Mellotron.
Dopo aver visitato gli studios, il 12 agosto 1965 John Lennon ne acquistò uno da usare nella sua casa di Weybridge.
La prima volta dei Beatles è in Tomorrow Never Knows. Fu poi la volta di "Strawberry Fields Forever"(novembre-dicembre 1966) e negli album " Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band "," Magical Mystery Tour ", e " The Beatles " (White Album), e poi negli album solisti: George Harrison "Wonderwall Music", John Lennon "Two Virgins" e "Mind Games" e Paul McCartney 'in "McCartney".

Altri artisti utilizzano il Mellotron su dischi di successo in questo periodo compreso Greenslade, The Zombies, Donovan , Manfred Mann , The Rolling Stones, Deep Purple, Bee Gees, Traffic, Pink Floyd, Procol Harum, Pretty Things, Cream, Marvin Gaye, Nilsson, The Kinks, David Bowie.

Il Mellotron è stato ampiamente utilizzato per sostenere l'accompagnamento della tastiera da molti dei gruppi di rock progressivo degli anni 1970 e , accanto al Organo Hammond, È stato fondamentale per il suono di questo genere musicale.Ian McDonald dei King Crimson, Rick Wakeman degli Yes,e Tony Banks dei Genesis divennero i grandi utilizzatori di Mellotron in questo periodo e grazie ai violini, violoncello, agli ottoni ai flauti e ai cori caratterizzano la musica dei rispettivi gruppi.

I Genesis non hanno mai fatto misteri di essere rimasti folgorati dal concerto dei Nice al Marquee di Londra nel 70 e di essersi ispirati x la loro musica ai Moody Blues ai Procol Harum e ai King Crimson da cui acquistarono il loro primo mellotron.
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Postby smiroldo » 26 Jun 2010, 08:42

quote:
Originally posted by Carlo Maria

Tutta la musica dipende da "ciò che accadeva da 3-4 anni a quella parte"!

non sempre!
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Postby aorlansky60 » 28 Jun 2010, 05:33

devo dire che sono particolarmente d'accordo su TUTTO l'intervento -ineccepibile- di TheKnife

I Moody Blues -quasi contemporanei ai Beatles come partenza- avevano esordito con un sound di matrice tipicamente rock'n'roll corretto "all'inglese"... fu proprio l'intuizione di Mike Pinder a dare un nuovo corso alla band dal 67, influenzando parecchio anche altri colleghi e concorrenti del tempo...

Per Carlo [;)] che sulla linea di pensiero di scaruffi descrive i Beatles "dipendenti dalle armonie alla Beach Boys" concordo solo in parte; ovviamente erano molto, molto di più, nonostante fosse noto che McCartney avesse una alta reputazione per quello che produceva Brian Wilson al tempo, opinione che però non era affatto condivisa dal suo partner artistico Lennon ne tanto meno da Harrison...

Più giusto quello che hai scritto circa "i Beatles sono partiti come gruppo vocale poco distante da ciò che la musica presentava già negli anni cinquanta"

e voglio ben vedere, infatti; a chi possono essersi ispirati?... visto che sono stati davvero i primi a partire non esistendo ancora praticamente NULLA, nel 62, che non fosse riconducibile al rock'n'roll di Jerry lee Lewis, Elvis o Little Richard. Non si poteva certo pretendere "Tomorrows never knows" nell'ottobre del 62 al posto di "Love me do"... [:D]

Carlo ha scritto:
la musica -concetto forse banale, ma dato alle volte per scontato- è una scala che scende per gradini ma ogni gradino si sostiene a quello che lo ha preceduto e lascia le basi per quello che lo seguirà

Verissimo.
Soprattutto se riferito agli anni 60 che furono un periodo che ha caratterizzato l'evolvere del pop e del rock per auto influenza reciproca straordinaria.

A detta di molti di quei protagonisti, sorse una specie di "guerra" non dichiarata ufficialmente in campo pop a chi riuscisse a scrivere la migliore musica in assoluto. È chiaro quanto questa competizione abbia avuto importanza e sia stata benefica nell'evoluzione e nella qualità prodotta. I risultati non mancano.

Concordo anche circa la tua visione dei Fleetwwods Mac, perchè inconstestabile: quelli originari di Peter Green erano blues al 100%; arrivati poi la Nicks e Buckingham il sound è chiaramente virato verso qualcosa di più accessibile al grosso pubblico... ovvio...

Io comunque, come Smiro od altri, resto dell'opinione di NON attribuire al 100% al "disco del faccione" quell'importanza storica che qui alcuni o molti al di fuori del GFI intendono riservargli... [;)]

È chiaro che si è trattato di un debutto straordinario.

A confronto, il primo omonimo degli YES dello stesso anno è palesemente inferiore qualitativamente e molto meno erudito e coraggioso. Tuttavia è palese che in alcune parti di esso siano contenute tracce e prove inconfutabilmente "prog"...

E si provi ad ascoltare "ON THE THRESHOLD OF A DREAM" dello stesso anno (69) -in particolare i brani concatenati della side 2 "The Dream"-"Have You Heard (Part 1)"-"The Voyage"-"Have You Heard (Part 2)"- dei Moody Blues o anche il precedente "IN SEARCH OF THE LOST CHORD" del 68... per non parlare di quello che avevano già iniziato a fare i NICE...

Per me, i crismi del prog ci sono già tutti, li dentro...
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Postby wondering clouds » 29 Jun 2010, 07:31

Interessante topic. in genere le parole vengono dopo i fatti.
Che chi fa la storia e c'è chi la scrive, e cerca di raccontarne la complessità.
Sicuramente qualcuno saprebbe indicarmi QUALCHE, NON una MAREA di titoli dei pionieri: tipo i Moody Blues e i Nice (K.Emerson) o altri che non ho mai ascoltato ma solo sentito nominare. O altri tipo i Cr. Cl.water rev. etc...
Magari i titoli che rimandano all'universo prog citato:
a parte i Beatles, che un po' già ho ascoltato.
Ringrazio in anticipo.
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
(Antonio De Curtis)
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il termine "progressive"???

Postby smiroldo » 29 Jun 2010, 07:51

i Family li conosci? [;)]
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il termine "progressive"???

Postby Hogweed » 29 Jun 2010, 07:59

Music in a doll's House!!![;)][^]
Bellissimo!!![^]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


Non sarebbe male leggere le FAQ
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il termine "progressive"???

Postby Thomas Eiselberg » 29 Jun 2010, 08:14

Ancnhe il secondo non è affatto male: The Weaver’s Answer è un gioiellino[:)][;)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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il termine "progressive"???

Postby aorlansky60 » 29 Jun 2010, 10:24

I primi due titoli ("Music in a doll's house" e "Family entertainment") dei FAMILY sono da conoscere assolutamente

A parte la grande perizia musicale nel suo complesso, forse la più grande voce -ROGER CHAPMAN- che il rock sia riuscito ad esprimere!

Secondo me, da conoscere altrettanto assolutissimamente: FEARLESS(secondo me il loro capolavoro assoluto) e BANDSTAND

Credo seriamente si sia trattata della band più sottovalutata della storia del rock!

piccolo aneddoto: il WHITE ALBUM dei Beatles del 68 si sarebbe dovuto intitolare, nelle intenzioni di Lennon&McCartney "DOLL'S HOUSE"... non ne fecero nulla a causa dell'LP dei FAMILY pubblicato nell'estate di quell'anno... già nel 68, la proposta dei FAMILY era davvero TROPPO AVANTI musicalmente per il tempo...



capitolo Moody Blues: non nascondo che il tanto spesso osannato "DAYS OF FUTURE PASSED" a me non piaccia granchè; molto, MOLTO meglio -imho- i seguenti :

"IN SEARCH OF THE LOST CHORD", "ON THE THRESHOLD OF A DREAM"(il mio preferito) e "TO OURS CHILDREN's CHILDREN's CHILDREN's" (rispettivamente il 2do, 3zo e 4to del "nuovo corso" dopo che Mike Pinder e soci rinnegarono il primissimo periodo "beat" e si ricostruirono una nuova carriera e stili musicali)
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il termine "progressive"???

Postby paolo.cordella » 29 Jun 2010, 11:16

quote:
Originally posted by Hogweed

Music in a doll's House!!![;)][^]
Bellissimo!!![^]


quando ho ascoltato l'album la prima volta (non meno di 20 anni fa) ho pensato: ma questo è lo zio di gabriel che canta? [:-D]
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il termine "progressive"???

Postby aorlansky60 » 29 Jun 2010, 12:15

Con tutto il rispetto per Peter Gabriel -detto in tono caustico riverenziale [:D] visto che questo è un forum
"anche" a lui dedicato-


ROGER CHAPMAN : PETER GABRIEL = The MACALLAN : GlenFarclas



-parlando delle sole qualità vocali-

ecco, espresso in questi termini, va bene... [:D] qui non molti conoscono certe prelibatezze delle terre alte...

poi manco a farlo apposta, l'equazione è meravigliosamente bilanciata [^]
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Postby Hairless Heart » 29 Jun 2010, 19:19

quote:
la più grande voce -ROGER CHAPMAN- che il rock sia riuscito ad esprimere!

Lo stesso di Shadow on the wall di Mike Oldfield?
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il termine "progressive"???

Postby aorlansky60 » 30 Jun 2010, 04:24

Non lo so Hairless, [:)] non lo conosco quel disco lì... [:-I]

Abbandonai Mike Oldfield dall'83 quando cominciò a scimiottare "pop-muzak", la stessa sindrome incontrata al tempo da un altro dei miei gruppi preferiti [:-!] di cui non stò nemmeno a fare il nome, tanto avrai già capito a cosa mi riferisco... [:D] [;)]

I miei apprezzamenti per Roger CHAPMAN si riferiscono al periodo FAMILY; in seguito allo scioglimento della band non so che via abbia intrapreso, comunque non ne ho più seguito la carriera...
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Postby paolo.cordella » 01 Jul 2010, 09:20

quote:
Originally posted by Hairless Heart

quote:
la più grande voce -ROGER CHAPMAN- che il rock sia riuscito ad esprimere!

Lo stesso di Shadow on the wall di Mike Oldfield?



lo stesso, sì.
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Postby loris760 » 15 Jul 2010, 13:23

Il rock progressive è l'unione del rock, del jazz e della musica classica.
Come avrebbero potuto fare del jazz i beatles se non sapevano che strimpellare i loro strumenti...?
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Postby aorlansky60 » 16 Jul 2010, 06:42

[:-I]

conosco l'intero catalogo ufficiale dei BEATLES da molto tempo...

l'ho analizzato e vivisezionato per bene in tutte le sue componenti...

evidentemente deve essermi sfuggito qualcosa... [:-I]
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