Steve Wilson : Porcupine Tree

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby wondering clouds » 13 Jul 2010, 06:02

sarà anche contento che je fammo fubblicità. [;)]

no... pensavo, ascoltando in questi tempi Coma divine e altri brani , che, moi - da appassionato soprattutto di come viene suonata la chitarra (elettrica o acustica)- ,
nonostante i positivi e ampi richiami al cantato chitarristico di Gilmour,
va detto che S.Wilson, in molti soli, oltre alla consueta distorsione hard-heavy, e ad altre più sporche ( se mi passate il termine )
usa un'originalissima saturazione psichedelica nell'effettistica, unito ad una specie (chesso') di wha wha che mi piace parecchio.
Sono proprio una sorta di pink ringiovaniti[^]. imho
Si capisce che mi piacciono non pochi episodi...?[I8)]
"A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
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Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby flak » 14 Jul 2010, 12:03

sono d'accordo se ti riferisci ai dischi fino a qualche anno fa: ora (e da un bel pezzo ormai) mi sembra che Steven si sia un po' incaponito nel cercare un album di grande successo, a scapito della qualità artistica e, per restare al tuo topic, del sound, che non mi dà più gli stessi brividi di Signify & precedenti.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby highinfidelity » 23 Jul 2013, 13:39

Riaccendo questo vecchio topic perche' leggo cose sempre migliori di quanto sta facendo Steve Wilson. Inoltre molti (forse tutti) lavori suoi e dei Porcupine Tree sono usciti in 33 giri, per cui sono pubblicazioni che ritengo interessanti per un acquisto.

Qualcuno sarebbe cosi' gentile da scrivere una breve recensione o opinione sulla sua carriera discografica, coi porcupine e da solo? Anche solo con giudizi secchi tipo "imperdibile" / "lascia perdere". [:-I]
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby chvfrc » 24 Jul 2013, 09:46

una biografia non sono in grado di farla, ma se cerchi consigli su cosa ascoltare, beh direi semplicemente TUTTO.
A mio parere è proprio bravo! Magari non un genio, ma bravo...
Io conosco bene Deadwing e lo trovo bellissimo, conosco benino Stupid dream, Lightbulb sun e In absentia e mi piacciono, Fear of a blank planet lo trovo troppo duro (motivi commerciali?), ho il dvd Arriving somewhere ed è fighissimo, li ho visti a milano nel 2007 (forse, o 2008, non ricordo) ed è stato un grandissimo concerto, ho i primi 2 dischi dei Blackfield e, pur essendo diversi dai PT, sono molto belli. Il suo Grace for drowning è bello ma l'ho ascoltato poco.
Alla fine di tutto, consigliatissimo.
Il problema è stargli dietro a tutto quello che fa! [:0]
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Thomas Eiselberg » 24 Jul 2013, 12:03

highinfidelity wrote:Riaccendo questo vecchio topic perche' leggo cose sempre migliori di quanto sta facendo Steve Wilson. Inoltre molti (forse tutti) lavori suoi e dei Porcupine Tree sono usciti in 33 giri, per cui sono pubblicazioni che ritengo interessanti per un acquisto.

Qualcuno sarebbe cosi' gentile da scrivere una breve recensione o opinione sulla sua carriera discografica, coi porcupine e da solo? Anche solo con giudizi secchi tipo "imperdibile" / "lascia perdere". [:-I]


Dunque, i Porcupine sono passati dai primi album in cui scimmiottavano in modo troppo eccessivo i Pink Floyd (una specie di Marillion per i Genesis) a album assolutamente deliziosi ed equilibrati, fino ad arrivare agli ultimi album che invece pigiano l'accelleratore su un metal vuoto, ripetitivo, meno sbruffoneggiante di quello dei Dream Theater ma allo stesso tempo inconsistente. A me il metal piace ma in questo tipo di metal non trovo nulla di interessante.
Do qualche voto per rendere l'idea

On The Sunday Of Life 7- (una specie di Pink Floyd più elettronici)
Up The Downstairs 7 (si cerca di fare brani più "completi" e rifiniti)
The Sky Moves Sideways 7 (brani molto più lunghi e dilatati con atmosfere ambientrali e loop sonori)
Stupid Dream 6,5 (progressive che flirta col pop ma resta ascoltabile)
In Absentia 8 (giusto equilibrio tra sperimentazione e accessibilità. Simili ai Marillion "moderni" con maggiore attenzione alle chitarre)
Deadwing 8-- (leggermente più metal del precedente ma con ottime suites e passaggi sonori ricercati)
Fear Of A Blank Planet 5 (metal vuoto e poco interessante, la suite non appassiona, anzi annoia)
The Incident 5 (ripetitivo come il recedente)

Ti consiglierei della prima fase Up the downstairs (se ami molto i Pink Floyd ti consiglio pure The Sky Moves Sideways) , della seconda fase (la migliore per me) ti consiglio assolutamente In absentia e Deadwing, dell'ultima fase non ti consiglio nulla [:D]

Il Wilson solista non lo conosco quindi non posso consigliarti o sconsigliarti nulla purtroppo.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby highinfidelity » 24 Jul 2013, 12:06

Ma Wilson fa sempre parte dei Porcupine e in piu' fa dischi da solista, o se n'e' andato e i Porcupine vanno avanti per conto loro?
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Thomas Eiselberg » 24 Jul 2013, 12:10

Fa ancora parte dei porcupine e fa anche dischi da solista, ultimamente si è preso una "pausa" dal gruppo perchè ha perso interesse nel metal e il metal è il genere che faceva la band ultimamente
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby chvfrc » 24 Jul 2013, 13:37

wilson E' i PT. All'inizio aveva dato un nome da band, però era lui da solo. poco per volta ha aggiunto elementi e negli ultimi dischi gli elementi sono quasi sempre gli stessi.
Se ha mollato di fare dischi coi PT non è che sia uscito dalla band, altrimenti la band sarebbe mmmmorta :-P

Sui voti ai dischi dei PT concordo in pieno con Thomas, e anche (sarà che il campionato non è ancora cominciato?? [:D] ) sul fatto che il metal recente non sia granchè.

Ultimamente si è speso anche tantissimo nel lavorare con altri, nei mixaggi etc etc... Qualcosa, ma vado a memoria, anche con i Jethro tull (forse si ritrova nel concetto di 1 man band... [:D] )
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Sanvean » 24 Jul 2013, 22:39

Per fortuna che Steven c'è.
Non solo fa musica progressive, oggi lui è Il Prog.
The Watchmaker, da The Raven That Refused To Sing, è la sua firma nell'universo celeste in cui volano beati gli spiriti dei King Crimson, dei Genesis e dei Van Der Graaf, e tutto l'album è non solo la conferma di un livello altissimo, ma un passo avanti in una carriera folgorante.
Non è assolutamente un caso che questo emaciato 45enne dell'Hertfordshire ad un certo punto della sua vita si ritrovi sul palco insieme all'Immenso Steve doppiando il solo di Hierophant.
O che sia stato scelto da Sua Maestà Robert Fripp per il remixing e il remastering dei capolavori cremisi in occasione del loro quarantennale.
Il declino dei Porcupine Tree è stato lento ed inesorabile, un'involuzione durata una decina d'anni (l'imperdibile In Absentia è del 2002) ed è inversamente proporzionale alla maturazione della sua produzione solista che finora ha toccato l'apice con The Raven.
I primi vagiti, con Insurgentes, erano una promessa pienamente mantenuta.
Non meno che eccezionali i musicisti che sceglie ogni volta.
Minnermann e Beggs alla sezione ritmica, Holzman alle tastiere, Theo Travis ai fiati e il 'nuovissimo' arrivato Guthrie Govan alla chitarra sono impressionanti, in special modo dal vivo, e non valgono più o meno dei precedenti ospiti ed amici (Gavin Harrison, Tony Levin, Markus Reuter, Mike Outram, Trey Gunn..e scusate se è poco...)
I primi 4 minuti di Luminol (che va suonata a non meno del massimo del volume) sono già un inno; un muro di suono costruito alla maniera del Doppio Trio di Vroom Vroom, per capirci.
L'impressione è che Steven sia sempre meno front-man sulla soglia di un individualismo eccentrico ed a volte invasivo, quanto alla ricerca di un sano equilibrio, di un'amalgama con la sua band.
The Raven dice questo.
Ed in questa prospettiva credo vada letta anche l'acquisizione nel gruppo del virtuoso Govan alla chitarra, come raggiungimento da parte del nostro di una capacità di delega, necessaria per ritagliarsi lo spazio per la cura del dettaglio (in lui quasi maniacale in studio ma anche nel riportare l'album dal vivo) e per una maggiore omogeneità e '(super)visione d'insieme' di tutto il lavoro.
Lunga vita al Prog.
Finché sotto questo cielo camminerà gente come Steven Wilson...
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby highinfidelity » 25 Jul 2013, 07:09

Mi pare dunque che, per Wilson solista, l'ultima uscita sia anche la piu' interessante. Ottima cosa perche' e' un disco facilissimo da trovare e anche abbastanza economico. [:)]

Cosa ne pensate anche di Grace for Drowning, che si trova quasi altrettanto facilmente?
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby chvfrc » 25 Jul 2013, 09:04

su the Raven dovrò colmare la lacuna.
Grace è bello ma non bellissimo, SECONDO ME eh!
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Sanvean » 27 Jul 2013, 02:11

highinfidelity wrote:Mi pare dunque che, per Wilson solista, l'ultima uscita sia anche la piu' interessante. Ottima cosa perche' e' un disco facilissimo da trovare e anche abbastanza economico. [:)]

Cosa ne pensate anche di Grace for Drowning, che si trova quasi altrettanto facilmente?

Inferiore sia a Insurgentes sia a The Raven ma non è affatto un album da scartare.
Non presenta molti episodi di punta, è più piatto degli altri due ma descrive bene l'indirizzo che Wilson sta prendendo.
Inoltre contiene Raider II, 23 minuti secondo me troppo pesanti, brano che comunque è fisso in scaletta e compare anche nei due live.
Se vuoi ascoltarlo ti consiglio il secondo live del tour (Aprile 2012, Mexico City - 2CD) Get All You Deserve, in cui in pratica c'è tutto Grace for Downing (tranne un brano o due) e brani da Insurgentes più Luminol, da The Raven.
E comunque, a chiunque conoscesse poco o per niente la produzione di Steven Wilson solista, consiglierei innanzitutto l'ascolto di Insurgentes (possibilmente l'edizione Deluxe con il Bonus Disc, 4 brani uno meglio dell'altro più la sperimentale e 'rumorosa' Port Rubicon).
Con Insurgentes ritroviamo a tratti i livelli più alti della produzione dei Porcupine Tree.
Ma tieni conto che potrebbe essere un giudizio di parte il mio, adoro Insurgentes per più motivi, anche extra-musicali.
Buon ascolto.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Magog » 28 Jul 2013, 09:24

in Grace for Drowning c'è Index uno dei miei brani preferiti

nulla da aggungere a quello che ha scritto Sanvean condivito tutto

nella lista dei CD dei Porcupine non è stato citato il "mio primo" Signify che a me mi garba un succo!!!

se posso permettermi suggerirei a che vuole iniziare con questo gruppo di procurarsi due live
uno è Coma Divine dal tour di Signify che comprende molto del buon materiale del primo periodo
e/o Atlanta dal tour di Fear of a Blank Planet


Steven Wilson produce, mixa, remixa, re-remixa, distrugge, attacca-stacca, stacca-attacca per molti dei grossi calibri della musica di ieri e di oggi, non si fa mancare le nuove leve e collabora con cani e porci quindi star dietro a tutto è quantomeno difficoltoso
a parte i Porcupine e la carriera solista mi fermo alla produzione con i Blackfield che anche se più leggerini mi garbano abbastanza!!

meno male che S...teven c'è!!!
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby highinfidelity » 29 Jul 2013, 09:08

Sanvean wrote:E comunque, a chiunque conoscesse poco o per niente la produzione di Steven Wilson solista, consiglierei innanzitutto l'ascolto di Insurgentes

Beh, un po' piu' a fatica, ma si trova anche quello. Che copertina del c. pero'! [&:-S]
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby chvfrc » 29 Jul 2013, 11:23

Sanvean wrote:Inoltre contiene Raider II, 23 minuti secondo me troppo pesanti.

quotone! uno dei momenti più bassi della sua discografia, imho
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Steven Wilson (ed eventualmente Porcupine Tree)

Postby Hogweed » 27 Jan 2014, 13:24

Carissimi,

questo weekend mi sono dedicato all'ascolto di "The raven that refused to sing" di Steven Wilson e devo dire che l'ho trovato un semi capolavoro!!! [:0]

Una line up fantastica con un strepitoso Nick Beggs al basso e allo stick, atmosfere a metà tra King Crimson e Porcupine tree, arrangiamenti eleganti e un groove pazzesco.
L'album forse pecca di eccessiva pomposità in alcune parti ma il tutto non risulta comunque stucchevole. Le parti di mellotron sono state addirittura suonate con il mellotron originale di Robert Fripp (quello di In The court of the crimson King per intenderci) che tanto continua a far sognare noi proggaroli [8D] [^] .

Amo quest'artista e trovo che sia visibilmente e genuinamente affezionato alle atmosfere che tanto amiamo e con così grande voglia di far bene.

Che ne pensate?
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Re: Steven Wilson (ed eventualmente Porcupine Tree)

Postby chvfrc » 27 Jan 2014, 13:49

dopo un sacco di commenti e complimenti da utenti e amici, l'ho preso e ascoltato 4 volte.
e a essere sincero lo trovo molto bello ma forse i complimenti mi hanno creato delle aspettative troppo alte.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby highinfidelity » 27 Jan 2014, 13:58

L'ho acquistato anch'io qualche mese fa.

Il disco parte "col botto" e fa presagire cose sensazionali, ma poi proseguendo nell'ascolto non molte promesse vengono mantenute. E' un bell'album ma poteva esserlo molto di piu', soprattutto tagliando, tagliando e tagliando. 45 minuti di buon rock progressivo sono a mio modo di vedere MOLTO meglio di 60 minuti di discreto rock progressivo.

Del tutto pretestuosa, poi, la pubblicazione su doppio 33 giri. Il lato 4 e' occupato solo [J-,] da The Raven That Refused To Sing, brano tra l'altro non proprio indimenticabile, per la ridicola durata di 7 minuti o giu' di li'. Una presa per i fondelli. Di nuovo: tagliare tagliare tagliare, finche' tutto sta su un disco solo.

Va detto pero' che la qualita' dell'incisione e' eccellente.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby Hogweed » 27 Jan 2014, 14:06

Proprio questo intendevo per "eccessiva pomposità", con qualche taglio al cesello sarebbe potuto uscire comunque un album migliore.

Che ne pensate di Grace for drowning? Io non lo conosco, purtroppo.

Lo trovate migliore? [:-I]
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby chvfrc » 27 Jan 2014, 14:08

no. decisamente sotto...
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby 11mo Conte di Mar » 27 Jan 2014, 17:18

Come riconoscere un genio? Forse io, oggi, lo immaginerei con i capelli lunghi, faccia pulita, occhiali e piedi scalzi. E un' insana passione per la musica 60/70.
Steven Wilson ha accantonato i PT e di fatto presenziato per onor di firma nell' ultimo dei Blackfield per dare alle stampe il suo ultimo lavoro
che mi ha richiesto ripetuti ascolti ma che oggi ritengo assolutamente tra i migliori nel genere in assoluto degli ultimi anni.
L'unico lavoro recente che gli si avvicina per qualità (con caratteristiche molto diverse) è English Electric dei Big Big Train.
Distanziando anche quel Grace for drowning che, pur dilatato, ho trovato molto intrigante.
Per assurdo trovo Luminol, assieme a The pin drop i punti meno coinvolgenti, le altre quattro sono perle assolute.
L' album è per me il suo vertice.
Per il suono citofonare Alan Parsons.
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Re: Steve Wilson : Porcupine Tree

Postby vise60 » 30 Jan 2014, 18:10

Confermo [;)] [;)]
Ho acquistato anch'io il disco ,rigorosamente in vinile [;)] [;)] piu' accessibile degli altri suoi lavori precedenti
Anche ProgArchive lo mette tra i primi e piu' riusciti lavori del 2013
L'assolo di Drive Home mette i brividi...che dire se si cercano le sonorita' tanto care a noi, lo si deve ascoltare
Ha suonato anche a Novembre in Italia a Padova e chi ci e' stato e' rimasto impressionato dalla qualità sul palco sua e dei suoi musicisti,ma su questo non v'era dubbio [;)]
Pero'..ha 46 anni e non li dimostra.. che rabbia [!:-!] [:D] [:D]
E prossimamente al cinema
http://www.youtube.com/watch?v=nLfQ9_WOnNc
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