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Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 06:31
by genesisforever
Pubblicato nel 1984, è uno dei dischi fondamentali dell'ondata New progressive inglese. Di grande atmosfera, è il più sinfonico dei lavori della band, che in seguito, con dischi come "The wedge", sterzerà verso sonorità più dure. Alcuni l'hanno criticato definendolo troppo magniloquente ed epicheggiante, a me ancora oggi piace molto. Che ne pensate?

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 06:55
by Supernaut
L'ho comprato anni fa a a scatola chiusa poiché super-lodato da quelli de Il Mondo di Tarkus. Devo dire che ne rimasi molto deluso, l'ho trovato un rock poi non così progressive, generalmente abbastanza quadrato e con poche fughe strumentali.

Riascoltandolo l'ho un po' rivalutato, trovandolo piuttosto piacevole in alcune canzoni, ma nulla più.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 08:23
by Thomas Eiselberg
I Pallas li ho sempre trovati sottovalutati, secondo me hanno fatto ottime cose, e in generale li preferisco ad altri gruppi prog degli anni '80 ben più considerati.
I Pallas forse sono stati i primi a riproporre certe sonorità (Arrive alive arriva prima di tutti i vari Marillion, Iq e compagnia cantante), e The sentinel secondo me è uno degli album imprescindibili del new-prog.

A parte un paio di pezzi commercialotti, è un disco pieno di cose meravigliose: l'introduzione da pelle d'oca di "Heart Attack" (bravissimo il cantante, che paradossalmente trovo più coinvolgente del pur bravo e più quotato Alan Reed), il finale tastieristico di "Cut and Run", la tristezza cosmica di "East West", la meravigliosa "Ark of infinity".

Probabilmente è inferiore ai migliori dischi dei vari Marillion e Pendragon, ma secondo me è una pietra miliare del neo-prog. Poi se a uno non piace il neo prog è un altro conto.

Purtroppo The wedge è una mezza ciofeca, molto meglio alcuni pezzi del vecchio Arrive alive: Queen Of The Deep e soprattutto la bellissima The ripper.

I dischi dagli anni '90 in poi sono molto diversi, anche se in alcuni casi piuttosto riusciti.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 08:23
by Tommy Banks
mi piaceva un sacco quando uscì, poi la copertina più bella del progressive anni 80!
Me lo vado a riascoltare, è un bel pò che non lo sento.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 08:28
by Thomas Eiselberg
E' vero, bellissima copertina, che rimanda anche a Foxtrot: una delle migliori copertine del neo-prog[:)]

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 08:51
by Alius
Un disco che adoro, semplicemente.

Mi piace tanto proprio perché è magniloquente ed epicheggiante, a me non sembrano affatto difetti (forse è per questo che preferisco Wind a Foxtrot) [^]

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 08:57
by genesisforever
La copertina è effettivamente strepitosa! Anch'io preferisco Lawson a Alan Reed. Sembra comunque che nel prossimo imminenete album ci sarà un nuovo cantante... Paul Mackie.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 08 Oct 2010, 09:12
by Thomas Eiselberg
Hanno fatto fuori Reed?[:0] Questa non la sapevo.
Leggo ora su Wikipedia che questo Makie ha come credenziali l'aver scritto alcuni pezzi per GTA. Mah.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 11 Oct 2010, 08:55
by flak
quote:
Originally posted by genesisforever

La copertina è effettivamente strepitosa! Anch'io preferisco Lawson a Alan Reed. Sembra comunque che nel prossimo imminenete album ci sarà un nuovo cantante... Paul Mackie.




Anche io preferivo il cantante di The Sentinel: anche se tecnicamente era davvero limitatissimo, la sua espressività e la bellezza del timbro sopperiscono all'estensione limitata.
Peccato perché i Pallas, secondo me, di buono hanno fatto solo The Sentinel (una volta tanto consiglio il CD sul vinile, perché ha molti brani in più e rimette in ordine giusto i brani del concept).

Comunque, secondo me, i Pallas non hanno la stessa validità di Marillion, IQ e Twelfth Night, la "triade neo-prog". [J-,]

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 11 Oct 2010, 09:53
by Thomas Eiselberg
La mia triade invece è Marillion-Pendragon-Arena

Un pelo sotto Pallas e Twelfth night (mi piacciono parecchio, ma sono durati troppo poco).

Pur non trovandoli di mio gusto comunque riconosco che gli Iq siano tra i capisaldi del genere.[;)]

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 03 Nov 2010, 12:02
by genesisforever
Ho appena ricevuto il CD che, rispetto al vecchio vinile, contiene 3 brani in più (la durata totale ora è di ben 57 minuti!)e rispecchia l'idea del concept originale della band. Altamente consigliato.

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 04 Nov 2010, 13:56
by massimo61
The Sentinel....un bel ricordo di un Vinilmania 20 anni fa a Linate: svenamento per acquisto di LP: The Sentinel, Are you sitting confortably degli Iq ed uno dei miei primi cd, Bee yourself dei Leviathan.
Meno male che non avevo ancora una famiglia nè tantomeno un bilancio familiare[:)].

Pallas: "The sentinel"

PostPosted: 07 Nov 2010, 07:31
by Dalex_61
Sì, piace anche a me. Non è il disco neoprogressive che preferisco, ma èmolto piacevole e coraggioso per l'epoca. [:)]

Re: Pallas:

PostPosted: 16 Jan 2018, 13:42
by highinfidelity
Segnalo che sulla rivista italiana Prog numero 006 c'è un bello special su The Sentinel dei Pallas, con interviste, ragione per cui ho ripescato questo vecchio thread per vedere cosa se ne diceva qui.

Nessuno l'ha menzionato, ma la copertina già dal primo sguardo si capisce essere di Patrick Woodroffe, il collaboratore abituale di Dave Greenslade.

Quando fu loro proposto di incidere l'album, i Pallas avevano già portato in tornée la loro storia di Antlantide per almeno un lustro. Non doveva esser loro parso vero di avere anche Woodroffe "ai pennelli"! Purtroppo però le cose presero rapidamente una brutta piega, e difatti nelle interviste i Pallas dicono peste e corna di come fu commercializzato il disco: pressioni insopportabili della casa discografica, richieste continue di scrivere brani più corti, ordine dei brani sovvertito, struttura del "concept" disintegrata. Vi risparmio i dettagli: in sostanza è una copia a carta carbone di quanto succedeva regolarmente in quegli anni con i dischi di Ant Phillips.

Probabilmente la riedizione in CD, rimettendo al loro posto i brani ed aggiungendone altri, rende parzialmente giustizia al concept che i Pallas avevano concepito e suonato lungamente dal vivo. Peccato solo che sia un CD e che quindi l'acquisto da parte mia sia assolutamente da escludere. Non esiste proprio che mi porti in casa una copertina di Woodroffe delle dimensioni di un francobollo. Sarebbe ridicolo.

Non resta che sperare, prima o poi, in una ristampa su 33 giri doppio. [:p]

Re: Pallas:

PostPosted: 16 Jan 2018, 19:25
by paolo.cordella
ma potrebbe bastarti la cover del LP originale, davvero bella.
tra l'altro erano usciti anche due EP (il primo Shock Treatment con copertina inedita e molto bella sempre di Woodroffe) con i brani poi aggiunti come bonus nel cd, cosa successa anche precedentemente con Paris is burning che di fatto è il completamento del loro primo disco, Arrive Alive, ristampato anche questo con bonus, e il seguente The knightmoves, poi finito nel cd Knightmoves to Wedge.
ah, il quartetto d'oro della new wave of progressive rock britannica... (Marillion, IQ, Pendragon, Pallas) che bei ricordi e che bel ritorno di fiamma prog!