La Manticore non esiste piu'...

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

La Manticore non esiste piu'...

Postby pino lettieri » 09 Aug 2012, 15:02

Ciao a tutti vi scrivo da londra, a mezzora dall abbandono dell hotel
ieri sono stato nella mitica Curzon Road 16 in w1 londo. cercavo il mitico cinema acquistato dai tre negli anni settanta ead uso quartier generale...dopo una bella scarpinata da Piccadilly circus, arrivo in Curzon road...cerco il numero 16...non c'e' nessun cinema. al suo posto una ambasciata, credo abara o giu' di li con tanto di manifestanti che gli urlavano contro le peggio cose/
.
La frustrazione, mi ha preso cosi' profondamente che mi sono rivolto ad alcune persone per avere conferma di cosa ci fosse in quel luogo qualche decennio fa...
niente, ragazzi, quel cinema, e' stato raso al suolo e al suo posto ora c'e' una ambasciata con il simbolo usato dagli elp: le spade dei pirati incrociate...sara' un caso.
ciao a tutti vado a prendere l'aereo
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby highinfidelity » 10 Aug 2012, 06:54

Pino, mi fai simpatia perche' sei un inguaribile romantico... [O:-)]

A fine anni '70 la Manticore era gia' bell'e andata, assieme ai suoi fondatori... Progetto microscopico e pressomirante nato piu' per egocentrismo che per altro, conosciuta solo negli angusti confini dei pochi cultori del rock progressivo, non era certo stata mitizzata dalle masse popolari come la Sun Records o gli Abbey Road Studios...

E' vero che la speranza e' sempre l'ultima a morire, ma speravi davvero di trovarla ancora mattone su mattone? [':-|]

Saluti e buon rientro!
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby pino lettieri » 11 Aug 2012, 13:34

eh già... sai, non è che tuttiigiorni capita di andare a london city.. che cavolo,credevo almenodi trovarci il palazzo...nemmeno quello! ma la cosa strana è che l ambasciata, avevacome simbolo, le spade incrociate del logo degli ELP!Ecchecavolo... in ognicaso,essere li, miha dato una sensazione indefinibile: ho pensato a quanti e famosi siano iNomi che ci ha donato l Inghilterra.Apartei Nostri, praticamente... tutti!!!
ciao sono rientrato esonoa... Ostuni!!!!!
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby Zeppelin » 12 Aug 2012, 13:04

L'Inghilterra ha regalato al mondo la miglior musica pop(olare) del mondo. Se gli USA hanno inventato la base di tutto ciò che ascoltiamo (ovvero jazz, blues e rock&roll), l'Inghilterra ha elevato all'ennesima potenza l'eredità americana, giungendo poi, col prog, a coniugare rock e classica, ossia musica anglofona ed europea. Non è un caso che l'amore per il prog sia nato laddove è nata la musica classica, ossia l'Europa continentale. Ma il punto problematico sta nel fatto che, Stati Uniti a parte, le due tradizioni che ho esposto più sopra sono state amalgamate in Inghilterra. Perché questo punto è, per me, problematico? Perché l'Inghilterra, anche, se non soprattutto, a livello filosofico, è stata la patria di un pensiero pragmatico, poco avvezzo alla metafisica; tendente più alla logica di Aristotele che alla, appunto, metafisica di Platone. No, non voglio assolutamente fare lo spocchioso saccente. Semplicemente, voglio porvi qui un dubbio che mi porto dietro da tanto tempo. Se un Paese (cioè l'Inghilterra, ma anche gli USA) ha partorito un pensiero che si allontanava da ciò che non è pragmatico, da ciò che non è calcolabile secondo criteri logico-matematici, come può aver prodotto una musica che andasse al di là degli stilemi classici del rock più sobrio e superficiale? Perché i Genesis, i King Crimson o Zappa non sono nati nell'Europa continentale, ma, bensì, nella patria del pragmatismo più spinto? Pensandoci, anche il jazz, musica "superiore", intellettualoide, è nato laddove la gente era impegnata più nel fare denaro che non nel fare filosofia. Se il blues ed il rock di Elvis possono benissimo essere ricondotti ad una facilità d'esecuzione che espelle ogni tipo di orpello decorativo e dunque possono essere benissimo collegati ad un Paese che preferisce attenersi a fatti che "si toccano con mano" (la matematica e la logica sono la base delle materie scientifiche, le quali realizzano oggetti ad uso e consumo), allora, logicamente, sarebbe opportuno aspettarsi che una musica più "alta" e "da pensare" debba nascere laddove è nato un pensiero più dedito alla speculazione filosofica classica, cioè quella che gli studenti liceali bollano (forse anche giustamente) come "inutile". Francia e Germania hanno fatto nascere filosofi; Inghilterra e America pensatori e linguisti che preferiscono rifarsi alla logica e alla matematica, piuttosto che alla metafisica.
Non voglio assolutamente togliere spazio all'argomento proposto da Pino, ma ne ho approfittato, perché il discorso scaturitosi mi ha posto nuovamente questo dubbio che ora rimetto a voi.
Al solito, scusate la prolissità! [:D]
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby highinfidelity » 13 Aug 2012, 09:27

Ci sono due cose da dire, secondo me. La prima e' che la tua suddivisione dicotomica, per quanto sensata, e' un po' estrema. Possiamo secondo me piu' che altro affermare che l'inglese-medio e' di pensiero pragmatico, cosi' come (alcuni) celebri filosofi. L'intellettuale o comunque l'appartenente alla classe colta possiede invece - a differenza degli americani - una cultura classica che ha poco da invidiare a quella insegnata nei licei dei paesi mediterranei fino a qualche anno fa. Insomma, parliamoci chiaro: L'Ode su un'Urna Greca l'hanno scritta loro e non noi, il Grand Tour l'hanno inventato loro e non noi, e cosi' via. L'amore britannico per il mondo classico e' noto ed e' sincero; mondo classico di cui l'Inghilterra ha tra l'altro fatto parte a pieno diritto ai tempi dell'Impero Romano. Quindi non mi stupisce, non piu' di tanto almeno, che il rock progressivo abbia trovato terreno fertile in Albione. [:-I]

Ci si stupirebbe invece, e vengo al secondo punto, se per caso non l'avesse trovato nei paesi mediterranei; ma l'ha trovato eccome. Anzi, sempre secondo me, il rock progressivo e' uno dei pochissimi ambiti della musica rock nei quali i complessi italiani - ma anche francesi - non si siano limitati a scimmiottare o scopiazzare modelli esteri coi soliti risultati imbarazzanti (Bobby Solo vs. Elvis Presley) ma abbiano creato qualcosa di veramente valido e per molti versi originale, tanto che alcuni dei nostri gruppi (Area soprattutto, ma anche Premiata Forneria, eccetera) nonostante le ovvie difficolta' linguistiche erano seguiti con sincero interesse nei paesi anglofoni, caso piu' unico che raro. [8D]

C'e' infine anche da dire che, nonostante il seme del rock progressivo fosse germogliato in Gran Bretagna, vi sono numerosissimi esempi che mostrano come l'ascolto di questa musica fosse, alla fin fine, piu' apprezzato nei paesi dell'europa continentale. I Genesis, che come da loro stessi dichiarato si sarebbero sciolti senza le vendite di Nursery Cryme in Italia, ne sono un clamoroso esempio. Ma non dimentichiamo neppure i Gentle Giant, un gruppo che giunse a piu' riprese in testa alle classifiche di vendita italiane, tuttora di culto nel nostro paese, e che in Inghilterra e' viceversa, adesso come allora, del tutto sconosciuto. I Gentle Giant in tournée in Italia riempivano stadi e palazzetti dello sport; tornati in patria riprendevano a suonare nei teatrini e nelle birrerie! [':-|]

PS: e' vero che il jazz e' nato in america, ma quei primi jazzisti erano un po' tanto scuri di pelle per poter affermare che si trattava di pragmatici uomini d'affari statunitensi... [;)]
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby Zeppelin » 13 Aug 2012, 22:38

No certo, i jazzisti erano abbastanza neri, ma comunque il genere impazzava all'epoca (basti leggere "Sulla strada" di Kerouac, dove l'autore descrive la potenza che proveniva dagli strumenti dei musicisti; e Kerouac era un bianco che amava il jazz, ma, ovviamente, in totale controtendenza al conservatorismo americano dei tempi; Kerouac non fa altro che anticipare le critiche che Zappa diffonderà a partire dagli anni '60) e infatti ci sono stati anche degli esecutori bianchi. Ma comunque, in linea di principio, hai perfettamente ragione, facendomi anche notare come l'Inghilterra sia effettivamente una Nazione europea (e per "europea" intendo una Nazione che è cresciuta all'interno del clima culturale europeo, basato sulla classicità e sulla storia classica -cosa che gli USA non hanno). Allo stesso tempo, il fatto di essere nati e vissuti su di un'isola ha dotato gli inglesi di una particolarità tutta loro, la quale, probabilmente, è stata tramandata a coloro i quali fondarono gli USA.
A questo punto, la domanda potrebbe anche esaurirsi qui, e invece mi sovviene un altro dubbio, assolutamente contiguo a quello precedente: perché è nato tutto in Inghilterra (a livello musicale, ovviamente)? Perché l'Europa non ha avuto i loro Led Zeppelin, i loro Deep Purple, ma anche i loro Genesis o King Crimson? Certo, PFM, Banco e Area avevano un certo seguito, ma tralasciando questi ultimi, che in sostanza si autoproducevano, Banco e PFM furono messi sotto contratto dalla Manticore ed entrando ufficialmente nel mercato estero. Ma dubito fortemente che trovarono la vera e propria fama. Insomma, l'Inghilterra ha reinventato il blues (Clapton, Beck), ha inventato il rock vero e proprio (Purple, Zeppelin, Black Sabbath), il metal (Iron Maiden), il punk (Pistols, Clash), il glam (Bowie, T.Rex), il prog, la new wave, insomma, dal punto di vista musicale, gli inglesi hanno una marcia in più. Ma più che altro è il prog che mi interessa. Non è un caso che gli americani partorirono solo i progressivi Pavlov's Dog (e nel loro secondo album ci suona Bruford) e niente altro. Gli inglesi, invece, sfornarono gruppi progressive per ogni nazione europea. Mettiamola così: nel mondo della musica classica, italiani, francesi e mitteleuropei regalarono al mondo grandi compositori; nel mondo prog fece (quasi) tutto l'Inghilterra. Come mai? Dopo i fasti ottocenteschi, noi continentali, siamo forse diventati solo dei bravi ascoltatori?
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby pino lettieri » 13 Aug 2012, 23:17

Caspita...mi avete lasciato senza parole.
Avevo intuito di essere in mezzo a Gente di spessore, ma cavoli...
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby highinfidelity » 14 Aug 2012, 07:30

Zeppelin wrote:Perché l'Europa non ha avuto i loro Led Zeppelin, i loro Deep Purple, ma anche i loro Genesis o King Crimson?

Perche' il Regno Unito ha vinto la seconda guerra mondiale (cosi' come gli USA), e le altre nazioni l'hanno persa.

Negli anni in cui negli UK e negli USA si sviluppavano il Beat e il Rock & Roll, in Italia le massaie per la prima volta nella storia sperimentavano l'ebbrezza di avere in casa un frigorifero e (forse) la lavatrice, mentre nelle zone alpine o rurali si viveva ancora praticamente come alla fine del XIX secolo. In Germania si stava decidendo se ricostruire Dresda oppure lasciar perdere e trasformarla in campi arati. E cosi' via. Non c'erano, cioe', quelle condizioni di benessere di base necessarie allo sviluppo di un'industria che e' puramente voluttuaria come quella discografica. Non si deve difatti dimenticare che la musica classica che tu citi era fondata principalmente su un sistema di regnanti e di mecenati che finanziava i musici di corte, mentre il rock, come la musica popolare in genere, si basa su un'industria che si autosostenta in base ai suoi proventi.

Quindi abbiamo due aspetti: da un lato un ritardo nello sviluppo tecnico-economico dovuto al ventennio fascista e ai danni di guerra, il quale a sua volta ha generato un'arretratezza culturale che ha trascinato avanti per ancora molti anni il genere melodico italiano: Claudio Villa, Nilla Pizzi, Carla Boni... musiche stupende, intendiamoci, di cui ho una vastissima collezione; ma e' un genere che ha oggettivamente, sono il primo ad ammetterlo, goduto di una popolarita' prolungata molto oltre i tempi normali di cambiamento di gusti del popolo.

Esemplifico con un episodio che in se' non vuol dire nulla ma che nel contesto la dice lunga: mentre in UK gia' i primi gruppi pre-progressivi come i Moody Blues iniziavano le prime timide sperimentazioni, in Italia il simpatico Alberto Radius stava diventando uno dei chitarristi piu' popolari e richiesti dai complessi in quanto, essendo di famiglia ricca, era l'unico a possedere un'autentica chitarra elettrica Gibson. Credo sia facile comprendere come un clima socio-economico di questo tipo non favorisse la sperimentazione con organi Hammond, Mellotron, Moog modulari, eccetera.

Questo ritardo in un certo senso, e solo entro certi limiti, in seguito e' stato colmato; ma chiaramente a quel punto si trattava di una gara ad inseguimento. Perche' gli inglesi avrebbero dovuto interessarsi al Balletto di Bronzo, pur validissimo, quando avevano in casa i Genesis, i King Crimson e gli Yes, che tra l'altro cantavano testi molto interessanti nella loro lingua?

Oggi, a bocce ferme, essendoci molto tempo per esplorare anche gruppi di nicchia, lo fanno; e ne possiamo avere conferma leggendo loro articoli o loro post. Un cultore britannico del rock progressivo oggi sa benissimo chi sono il Balletto di Bronzo, Le Orme, gli Area e Demetrio Stratos poi non ne parliamo, e via discorrendo; della Francia conosce sicuramente almeno i Gong, eccetera eccetera. Ma all'epoca uscivano, in patria, dozzine di dischi interessanti alla settimana, per cui credo fosse anche economicamente quasi impossibile seguire con attenzione quanto accadeva anche all'estero.

L'alternanza di periodi di predominio o dominazione e' comunque un fenomeno umanistico che ha valenza generale, in tutte le materie. Intendo dire che tutto, nella vita, ha il proverbiale andamento a parabola rovesciata: un sorgere glorioso mitico e se non mitico mitizzato a posteriori, l'eta' dell'oro, e poi una decadenza piu' o meno lunga e piu' o meno rapida; talvolta (non sempre) un risorgimento. Noi abbiamo letteralmente spadroneggiato per tutta l'epoca d'oro della Lirica, lasciando agli altri solo le briciole. Mozart voleva che dirimpetto a lui abitasse Da Ponte per scrivergli i testi in Italiano, tutto detto. A cavallo della Grande Guerra (vinta) abbiamo inondato il mondo con le nostre operette. Il pianeta intero acquistava i grammofoni apposta per ascoltare la voce di Enrico Caruso.

Poi e' arrivato il grassone pelato con le sue megalomanie guerrafondaie, abbiamo preso (e giustamente, si badi bene, perche' eravamo nel torto) una batosta terrificante, e abbiamo come si suol dire perso il treno. La seconda meta' del XX secolo e' stata decisamente di matrice musicale anglofona, e cosi' sara' ricordata nella storia.

Tirando le fila del discorso: il rock progressivo era un genere musicale che si sarebbe potuto sviluppare in un ambito mediterraneo? Si', ma gli inglesi ci hanno preceduti. Stabilito cio', abbiamo comunque saputo nell'ambito di questo genere musicale dire la nostra? Si', anche se con un certo ritardo. Infine: avevamo alle spalle un mercato interno, un giornalismo specializzato e soprattutto una industria discografica in grado di promuovere in modo adeguato la nostra produzione in patria e anche all'estero? Assolutamente no.
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby aorlansky60 » 20 Aug 2012, 06:58

complimenti, caro MARCO,

il tuo ultimo intervento è di una lucidità e autorevolezza (confutata dai fatti) estrema.
Inutile dire che non posso che essere d'accordo con quanto affermi. [:)]
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby pino lettieri » 23 Aug 2012, 14:24

Ho fatto leggere questi post anche a chi non sapeva niente di tutto ciò.
Con orgoglio.
Ho detto loro: vedete, frequento questo Forum.
Pino
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Re: La Manticore non esiste piu'...

Postby highinfidelity » 24 Aug 2012, 07:58

Troppo buoni... [I8)]
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